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Aib - page 24

Villa Fenaroli, il 6 dicembre l’assemblea della Piccola di Aib

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Territorio, persone, cultura, innovazione. Quattro parole d’ordine intorno alle quali ruoterà il dibattito in occasione dell’assemblea annuale del Comitato Piccola Industria di Associazione Industriale Bresciana, che si terrà martedì 6 dicembre a Villa Fenaroli (via Mazzini, 14 Rezzato).

“La nuova logica d’impresa. Verso il 4.0 è il titolo scelto quest’anno per la nostra assise. Negli ultimi mesi abbiamo più volte affrontato il tema della digital transformation in fabbrica, ragionando sull’impatto che questo nuovo modello avrà su prodotti e processi industriali. Adesso vogliamo mettere in luce un aspetto diverso e fino a oggi meno discusso, ossia il fatto che, per avere successo, la digitalizzazione richiede una nuova concezione d’impresa, un cambio di paradigma prima di tutto culturale al quale sono chiamati tutti gli imprenditori, manifatturieri e non”, spiega Giancarlo Turati, presidente del Comitato Piccola Industria AIB e vice presidente della Piccola di Confindustria.

Inedito il format della parte privata dell’assemblea (riservata agli iscritti alla Piccola AIB) che prenderà avvio alle 14 (inizio accredito ore 13.30) con un momento di matching tra imprenditori, che poi si confronteranno intorno a quattro tavoli tematici, dedicati appunto a territorio, persone, cultura, innovazione, per svolgere una riflessione condivisa sulle sfide che il sistema delle piccole imprese sarà chiamato ad affrontare negli anni a venire.

L’assise proseguirà alle 16.15 con la parte pubblica aperta dai saluti del Prefetto di Brescia, Valerio Valenti, del presidente di AIB, Marco Bonometti, del presidente della Piccola AIB, Giancarlo Turati, cui seguirà l’intervento del presidente di Confindustria Marche, Diego Mingarelli, ideatore del Piano Gestione Emergenze (PGE) in aiuto delle popolazioni e delle imprese colpite dai terremoti in Centro Italia. 

Saranno quindi Mario Mazzoleni (Università di Brescia), Alberto Baban (presidente Piccola Industria Confindustria), l’europarlamentare Massimiliano Salini e il pianista bresciano Federico Colli ad animare la tavola rotonda coordinata da Debora Rosciani di Radio 24.

L’assemblea, durante la quale verrà anche illustrato l’accordo “Progettare il futuro: accelerazione, trasformazione digitale, competitività” siglato da Intesa San Paolo e Confindustria, si chiuderà con gli interventi di Antonio Calabrò (responsabile Cultura Confindustria e vice presidente Assolombarda) e del presidente Alberto Baban.

Acciaio, il 24 novembre “Focus Group” su Algeria e Nord Africa con AIB e Unicredit

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Le prospettive e le opportunità per le imprese siderurgiche offerte dai mercati nordafricani, e in particolare da quello algerino, saranno al centro del prossimo “Focus Group” promosso da Associazione Industriale Bresciana e Unicredit.

L’incontro, in programma giovedì 24 novembre alle 16.30 in AIB (via Cefalonia, 60 – Brescia), si aprirà con gli interventi di Giuseppe Pasini, vice presidente AIB per Ambiente, Sicurezza e Responsabilità sociale e presidente del Gruppo Feralpi, e Annalisa Areni, Area Manager Brescia di Unicredit. A seguire, con Silvia Giannangeli (Territorial & Sectorial Intelligence – Unicredit) e Nigel Zanenga (delegato Nord Africa – CIB – International Network Coordination & Support),  l’analisi dedicata al comparto siderurgico e alla situazione dei mercati nordafricani, che negli ultimi anni, con l’Algeria in testa, hanno mostrato un buon dinamismo.

L’acciaio è uno dei pilastri del made in Brescia, con oltre 150 imprese, quasi 7mila addetti e 4,6 miliardi di fatturato, pari al 13,3% del manifatturiero provinciale. In questo ambito, il nostro territorio vanta un’elevata specializzazione, pari a più del doppio della media nazionale, e un buon livello di internazionalizzazione, con una quota di produzione destinata all’export che raggiunge il 31%, pari al 9,4% del totale delle esportazioni bresciane. Il numero delle filiali all’estero è considerevole: 16 gli insediamenti produttivi, con quasi 2mila addetti; 16 quelli commerciali. Riguardo alla presenza a Brescia di multinazionali estere, si contano invece quattro imprese, con circa 500 addetti.
“Il mercato del Nord Africa ha assunto un ruolo sempre più rilevante negli ultimi anni.” dichiara Giuseppe Pasini  “Mentre prima della crisi ricopriva una quota intorno al 23% del totale delle esportazioni siderurgiche della provincia, dal 2012, dopo un ridimensionamento nel biennio 2010-2011, ha visto crescere costantemente la propria importanza, tanto da arrivare a rivestire una percentuale superiore al 30%. Riteniamo strategico quindi esplorare il potenziale di quest’area, che ancora consente un’espansione degli investimenti”.

Indagine di Aib: il terziario bresciano consolida la crescita

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Si conferma nel complesso positivo il quadro congiunturale riferito al settore terziario in provincia di Brescia nel terzo trimestre 2016: le opinioni raccolte su un panel di operatori associati ad AIB attestano l’apprezzabile stato di salute del comparto.

Nel dettaglio, in termini di giudizi sui tre mesi precedenti: il fatturato è cresciuto per il 46% delle imprese, con un saldo positivo del 33% fra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +36% e a +25%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano invece per un’ulteriore contrazione (saldo netto -10%).

Le prospettive per i prossimi mesi si mantengono positive, nonostante il clima di perdurante incertezza che caratterizza l’economia nazionale e internazionale.

Per il fatturato, il saldo fra risposte in aumento e in diminuzione è ampiamente positivo (+29%); i saldi riferiti al portafoglio ordini (+29%) e all’occupazione (+8%) evidenziano risultati tutto sommato analoghi. Le previsioni riferite ai prezzi dei servizi offerti (saldo -8%) indicherebbero le persistenti scarse pressioni al rialzo derivanti dalla domanda.

In tale contesto, le prospettive in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano moderatamente negative: il 15% degli intervistati si è espresso in modo favorevole, contro il 18% che è orientato verso un futuro indebolimento (il rimanente 67% ha indicato stazionarietà).

A seguito delle dinamiche sopra descritte, l’indice sul clima di fiducia nelle imprese bresciane operanti nel settore terziario si è attestato a 120,7, in modesto arretramento rispetto a quanto registrato nel periodo precedente (124,3), ma superiore all’ideale valore di 100 riferito al primo trimestre dell’anno.

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Alternanza scuola-lavoro, tutto esaurito alla tre giorni di incontri promossa dal Liceo “Guido Carli”

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In che modo la quarta rivoluzione industriale, divenuta ormai realtà con Industry 4.0, sta cambiando il mestiere dell’imprenditore? Una domanda che ha stimolato la curiosità dei quasi 500 studenti delle scuole superiori bresciane, che ieri mattina hanno gremito la sala Beretta di AIB per la seconda giornata di “Mi preparo all’alternanza” (#alternanza), ciclo di incontri promosso dal Liceo Internazionale per l’Impresa “Guido Carli” insieme ad AIB

Ad accogliere i ragazzi il vice presidente di AIB per l’Education e presidente di Fondazione AIB, Paola Artioli, la dirigente prof.Donatella Preti e la delegata al progetto, prof. Patrizia Maccari del Liceo “Guido Carli”.

“Siamo davvero orgogliosi di avere tanti studenti nella casa delle imprese. Uno stimolo per noi a continuare sulla strada intrapresa ormai da molti anni con diversi progetti destinati ad avvicinare quanto prima gli allievi delle scuole bresciane al mondo del lavoro. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di creare le migliori condizioni affinchè i giovani possano scegliere con consapevolezza il loro futuro. Una scelta possibile solo acquisendo il sapere e le giuste competenze per muoversi in un mondo attraversato da cambiamenti epocali”, ha detto Paola Artioli.

Gli studenti hanno poi dialogato con Alberto Faganelli, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Aib, con il suo vice Luca Borsoni, con Paolo Ciotti (fondatore Br Car service), con Federica Malvicini, Camilla Buffoli e Michele Rinaldi (fondatori Stilly) e con Lorenzo Maternini (vice presidente Talent Garden), i quali, insieme a Gianni Bonfadini del Giornale di Brescia, hanno raccontato la loro esperienza di imprenditori e startupper digitali. La mattinata si è chiusa con l’intervento di Francesco Bripi della Banca d’Italia dedicato all’economia della Lombardia.

La tre giorni del “Carli” – apertasi ieri all’Abba con l’incontro animato da Massimo Tedeschi del Corriere della Sera, al quale sono intervenuti Alessandra Saleri (responsabile qualità Aso Forge), Elia Fossi (hr manager AB Holding), Francesco Franceschetti (ad Franceschetti Elastomeri) e Davide Giacomini (Università di Brescia) – si chiuderà domani, sempre all’Abba con la tavola rotonda, animata da Magda Biglia di Bresciaoggi, che vedrà protagonisti Giuseppe Pasini (vice presidente AIB per Ambiente, Sicurezza e Responsabilità sociale e presidente Gruppo Feralpi), Francesco Franzoni (ad Raffmetal spa) e Roberto Zini (consigliere delegato AIB per Zone, Settori e Sviluppo associativo e ad Farco) e Sergio Onger dell’Università di Brescia.

Oltre agli studenti del liceo Carli, all’iniziativa hanno aderito oltre 1.300 studenti di terza, quarta e quinta di numerose scuole di Brescia e provincia (Cossali di Orzinuovi, San Bernardino di Chiari, Copernico, Sraffa, Leonardo, Arnaldo, Abba-Ballini e Golgi di Brescia, Capirola di Leno e Ghedi, Marzoli di Palazzolo, Bonsignori di Remedello).

Pmi Day al via domani in città con un flash mob

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Anche quest’anno il Comitato Piccola Industria di Associazione Industriale Bresciana, organizza dal 7 al 12 novembre il Pmi Day – Industriamoci. Una settimana durante la quale le aziende del territorio apriranno le loro porte, accogliendo gli studenti delle scuole bresciane.

I numeri di questa settima edizione si annunciano da record: 6.500 studenti di 52 scuole che visiteranno 105 imprese di tutti i settori. Visti l’interesse e la curiosità che circondano questa iniziativa, quest’anno gli imprenditori hanno deciso di ‘aprire i lavori’ con un momento ludico dedicato alla città, che verrà giocosamente invasa e contagiata dall’entusiasmo dei nostri ragazzi.

L’appuntamento con il flash mob è per domani sabato 5 novembre, alle 11 sotto i portici di Piazza Vittoria, davanti all’ex cinema Adria per vedere in azione i ragazzi dell’Istituto Einaudi di Chiari esibirsi nella coreografia di Giacomo T. Al termine, ci sarà un breve intervento di Giancarlo Turati, presidente del Comitato Piccola Industria Ain sulle tematiche dell’alternanza scuola-lavoro.

Confindustria, segnali preoccupanti dal terzo trimestre delle imprese lombarde

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Il 3° trimestre del 2016, in generale rallentamento, fornisce una serie di campanelli d’allarme da non sottovalutare. In particolare i dati emersi dall’analisi congiunturale di Unioncamere e Confindustria Lombardia evidenziano una variazione negativa della produzione industriale manifatturiera (- 0,2%), ordini interni piatti (0%) e saldo occupazionale negativo (-0,2%) rispetto al trimestre precedente. Positivi ordini esteri (+1,6%) e fatturato (+0,8%).

Un discorso a parte merita il quadro occupazionale: nonostante il calo del ricorso alla CIG per il 4° trimestre consecutivo rappresenti un buon segnale, preoccupa il saldo negativo (-0,2%), frutto della parziale riduzione dello stimolo fiscale per le assunzioni ma anche di una mancanza di fiducia.

“Lo scenario di incertezza globale – scrive il presidente Ribolla in una nota – dovuto ai non chiari esiti della gestione della Brexit ma anche all’incerto esito delle elezioni americane, alle tensioni geopolitiche generate dal conflitto siriano e al calo del prezzo delle materie prime, rappresenta un elemento di preoccupazione per il commercio internazionale che, come emerge dai dati del Fondo Monetario Internazionale, nel 2016 ha toccato il suo punto più basso degli ultimi 7 anni (2,3%).

A fronte di questo contesto, assistiamo a Stati ma anche a Regioni (da manuale il caso della Vallonia) che agiscono a tutela dei propri interessi, coltivando il mercato interno con decisioni che spesso si scontrano con l’interesse generale: in questo quadro, si vedano le negoziazioni su TTIP e CETA, l’Unione Europea è il vero malato del mondo.

In Italia e in Lombardia, senza cercare alibi nella stagionalità storicamente anomala rispetto agli altri trimestri, il rallentamento della produzione, parallelamente allo stallo degli ordini interni, confermano quanto Confindustria Lombardia sostiene da tempo: è giusto puntare sull’internazionalizzazione delle nostre imprese, porsi l’obiettivo di conquistare nuovi mercati e crescere dimensionalmente, ma alla base di questo vi deve essere un mercato interno forte che garantisca solidità alle aziende senza esporle ai rischi di shock esterni non facilmente gestibili.

E’ quindi fondamentale che il nostro Paese agisca in modo da supportare il mercato interno, usando la leva del credito e la leva fiscale. Come dichiarato dal CsC di Confindustria, la Legge di bilancio fornisce un buon impulso, ricorrendo a maggior deficit e facendo potentemente leva sugli investimenti privati ma lo stimolo potrebbe essere maggiore se i sostegni fiscali generassero acquisti di macchinari e impianti aggiuntivi.

Un’occasione per far ripartire gli investimenti delle imprese è senza dubbio rappresentata dal Piano nazionale Industria 4.0, opportunità che le imprese, soprattutto le più piccole, devono cogliere al volo (i 10 miliardi messi a disposizione del MISE saranno mobilitati da subito) per non perdere il treno della competitività.

In proposito abbiamo accolto positivamente la volontà del Governatore Maroni di declinare a livello regionale il Piano Industria 4.0, con un allineamento dei fondi FESR agli incentivi del Piano Calenda, anche al fine di rendere l’attuazione più tailor-made sui territori lombardi.

Il dato emerso dall’analisi congiunturale sul calo delle imprese manifatturiere attive (-0,1%) testimonia infatti che la selezione naturale del mercato è in corso e bisogna agire in fretta per garantire innovazione e competitività.

Anche in Lombardia – conclude Ribolla – c’è molto da lavorare, partendo dai nostri punti di forza: la Lombardia come perno di un grande hub economico e grande regione manifatturiera. È imprescindibile rilanciare con forza una grande alleanza tra pubblico e privato sui temi dell’innovazione e del capitale umano, per presentare la nostra regione come luogo ideale nel quale insediarsi. Insediarsi in Lombardia significa avere accesso ad un unico grande sistema economico fortemente legato all’Europa. All’interno di questo quadro di grandezza dimensionale ed economica, la Lombardia risalta come regione leader con il suo sistema di eccellenza nella produzione, nell’innovazione, nella ricerca e nella formazione che la rendono, un luogo ideale nel quale vivere e lavorare”.

 

 

Imprese, indagine Aib: terzo trimestre 2016 tra luci e ombre

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Nel terzo trimestre del 2016 – secondo una nota del Centro Studi AIB – al netto dei fattori stagionali, legati alla generalizzata chiusura degli stabilimenti nel mese di agosto, l’attività produttiva delle imprese manifatturiere bresciane ha evidenziato un’evoluzione moderatamente positiva, che si inserisce nel più ampio movimento di recupero del made in Brescia iniziato nel corso del 2014. La dinamica dell’industria bresciana appare inoltre coerente con un contesto nazionale caratterizzato da una ripresa dei livelli produttivi in estate, dopo la debolezza sperimentata in primavera.

Nel dettaglio, la produzione industriale evidenzia un calo congiunturale del 2,4%, ma la dinamica destagionalizzata (ovvero al netto degli effetti derivanti dal minore numero di giorni lavorativi nel trimestre estivo rispetto a quello immediatamente precedente) esprime un incremento dello 0,5%. Il tasso tendenziale, cioè la variazione dell’indice nei confronti dello stesso periodo dell’anno precedente, è positivo per l’undicesima rilevazione consecutiva (+2,3%): ciò confermerebbe lo stato di relativo dinamismo della manifattura bresciana. Nonostante gli evidenti progressi di questi mesi, la distanza dal picco di attività pre-crisi (primo trimestre 2008) resta ancora molto elevata e si attesta intorno al 25%.
L’attività dell’artigianato manifatturiero bresciano – secondo quanto rileva l’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Brescia – chiude il terzo trimestre con una dinamica incerta. La produzione registra una nuova battuta d’arresto su base congiunturale; la variazione rispetto al trimestre precedente, al netto degli effetti stagionali, è in calo dello 0,1%. Risultato questo che indebolisce il già incerto processo di crescita che caratterizza il comparto manifatturiero artigiano.
La decelerazione della produzione si riflette sugli altri indicatori. Il fatturato e gli ordinativi, sebbene chiudano il trimestre con un segno positivo (rispettivamente dello 0,7% e dell’1,5%), risultano in rallentamento sul periodo precedente.
Il quadro tendenziale è più incoraggiante; la produzione cresce dell’1,5% rispetto allo stesso trimestre del 2015; il fatturato aumenta del 3,3% e gli ordini del 3,7%.
Il confronto territoriale evidenzia che l’artigianato bresciano ha conseguito risultati nel complesso migliori rispetto alla media lombarda.
I principali indicatori dell’industria:
 Con riferimento ai settori produttivi, l’attività è aumentata nei comparti: calzaturiero (+3,4%), agroalimentare e caseario (+1,9%). E’ invece diminuita nei settori: metallurgico e siderurgico (-6,3%), materiali da costruzione ed estrattive (-5,4%), tessile (-5,3%), carta e stampa (-3,5%), meccanica tradizionale e mezzi di trasporto (-2,8%), chimico, gomma e plastica (-2,3%), maglie e calze (-1,1%), legno e mobili in legno (-0,8%), meccanica di precisione e costruzione di apparecchiature elettriche (-0,5%), abbigliamento (-0,2%).
 Le vendite sul mercato italiano sono diminuite per il 55% delle imprese, aumentate per il 14% e rimaste invariate per il 31%. Le vendite verso i Paesi esteri sono aumentate per il 10% degli operatori, diminuite per il 41% e rimaste stabili per il 49%.
 I costi di acquisto delle materie prime sono diminuiti per il 12% delle imprese, con un decremento medio dello 0,2%. I prezzi di vendita dei prodotti finiti sono stati rivisti al ribasso dal 10% degli operatori, con una flessione media dello 0,1%.
 Le previsioni per i prossimi mesi rimangono orientate a un cauto ottimismo: la produzione è prevista in aumento da 30 imprese su 100, stabile dal 47% e in flessione dal rimanente 23%.
 Gli ordini provenienti dal mercato domestico sono in aumento per il 36% delle imprese, stabili per il 36% e in contrazione per il 28%; quelli dai Paesi UE sono in crescita per il 26% del campione, invariati per 54% e in flessione per il 20%; quelli provenienti dai mercati extracomunitari sono in rialzo per il 27% delle aziende, stabili per il 51% e in diminuzione per il 22%.
I principali indicatori dell’artigianato:
▪  La dinamica produttiva dei settori si mantiene eterogenea. Evidenziano un calo produttivo consistente su base annua il comparto della gomma-plastica (-7,3%), il comparto moda (pelli calzature: -6,6%; abbigliamento: -2,1%), la siderurgia (-6,1%) ed il legno-mobilio (-1,7%). In aumento la produzione dei minerali non metalliferi (+12,9%) e la meccanica (+3,4%).
▪  Il fatturato del comparto artigiano segna una dinamica congiunturale positiva, pari allo 0,7%, sebbene in rallentamento rispetto al trimestre precedente. Più intensa, invece, la variazione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+3,3%), sostenuta dal fatturato interno (+2,3%). La componente estera registra una crescita significativa (+14,0%), ma va considerato che la quota di fatturato direttamente riconducibile ai mercati esteri si mantiene modesta (8,1%).
▪  Anche la dinamica congiunturale degli ordini è positiva (+1,5%), in decelerazione rispetto al trimestre scorso. Rimane sostenuta la crescita tendenziale (+3,7%), a conferma della dinamica positiva intrapresa all’inizio dell’anno. Entrambe le componenti ottengono risultati positivi, su base annua: aumentano, infatti, del 3,5% gli ordini interni e del 5,7% quelli esteri.
▪  La dinamica occupazionale artigiana non sembra risentire del rallentamento della produzione. Come noto, infatti, gli effetti sull’andamento lavorativo si rilevano in ritardo rispetto alle variazioni produttive. Il terzo trimestre si chiude con un incremento, su base annua, dell’1,3%, confermando il trend positivo iniziato a metà del 2015. Diminuisce anche il ricorso alla Cassa Integrazione: la quota di imprese che ne ha fatto ricorso si colloca al 4,2% contro il 7,8% del trimestre scorso.
▪ Le aspettative degli artigiani bresciani si mantengono pessimistiche anche per il prossimo trimestre per produzione, domanda interna e fatturato. Per la domanda estera domina un orientamento verso la crescita. Previsioni di stabilità, invece, con riguardo all’occupazione.
L’Indagine AIB viene effettuata trimestralmente su un panel di 250 imprese associate appartenenti al settore manifatturiero. L’indagine sull’artigianato della Camera di Commercio, la cui fonte è l’indagine congiunturale Unioncamere Lombardia, ha coinvolto 193 imprese della provincia, pari a una copertura campionaria del 100%.

Aib, 24 eletti in Consiglio Generale per il quadriennio 2016-2020

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In occasione dell’assemblea annuale di Associazione Industriale Bresciana del 17 ottobre, si è provveduto al rinnovo dei componenti del Consiglio Generale per il quadriennio 2016-2020.

Resta invariata la composizione del Consiglio di Presidenza, guidato da Marco Bonometti e di cui fanno parte Paola Artioli, Fabio Astori, Giuseppe Pasini, Paolo Streparava, Alberto Faganelli, Giancarlo Turati, Giancarlo Dallera, Elio Ghidoni, Giuseppe Lucchini, Giuseppe Ambrosi, Giacomo Gnutti, Enrico Frigerio e Roberto Zini.

Varia invece la composizione del Consiglio Generale, con l’elezione di 24 componenti: Pietro Almici, Giuseppe Ambrosi, Tiberio Assisi, Luigi Bajetti, Francesco Bonometti, Lodovico Camozzi, Enzo Cibaldi, Roberto Dalla Bona, Armando Donati, Maria Chiara Franceschetti, Enrico Frigerio, Flavio Gandolfi, Elio Ghidoni, Piermatteo Ghitti, Gabriele Gnutti, Marco Lonati, Alberta Marniga, Matteo Luigi Meroni, Luigi Moretti, Marco Palvarini, Gabriella Pasotti, Gianluca Pedrotti, Andrea Uberti, Roberto Zini.

Nel corso dell’ultima assise, si sono svolte anche le votazioni per il rinnovo degli organi di controllo dell’Associazione.

I Probiviri, per il quadriennio 2016-2020, sono: Alberto Bartoli, Sandro Bertoli, Giancarlo Brescianini, Pia Aina Cittadini, Antonio Minervini, Roberto Saccone, Sandro Torchiani, Romain Zaleski.

I Revisori Contabili per il quadriennio 2016-2020 sono: quali componenti effettivi, Giovanni Rizzardi, Leonardo Cossu e Saverio Gaboardi, mentre, quali componenti supplenti, Alberto Facella e Roberto Fedrigolli.

Assemblea Aib: autostrada della Valtrompia al via dopo 40 anni

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L’autostrada della Val Trompia finalmente al via dopo un’attesa durata quarant’anni.  A dare annuncio dell’inizio dei lavori entro giugno 2017, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ospite dell’assemblea annuale di Associazione Industriale Bresciana tenutasi oggi pomeriggio in una delle aziende simbolo della Valle, la Fabbrica d’Armi Pietro Beretta.  Il Ministro ha anche dichiarato che il piano di investimenti per l’aeroporto di Montichiari non subirà ritardi “Siamo al vostro fianco”, ha dichiarato.

“Una giornata importante per Brescia, per il suo territorio, per le sue imprese”, sottolinea il presidente di AIB, Marco Bonometti. “Brescia, con le sue 16.000 PMI ed i suoi 156.000 addetti e i suoi 10,1 miliardi di euro di valore aggiunto nel settore industriale, è la capitale italiana della manifattura. Brescia tiene testa alle due province automobilistiche tedesche grazie all’industria dei prodotti in metallo e della meccanica, alla metallurgia, alla siderurgia, alla fabbricazione di materiale rotabile ferro-tranviario, all’automotive; ma anche agli articoli in gomma e materie plastiche e all’industria alimentare.
Tuttavia, a fronte di un patrimonio di eccellenze manifatturiere conosciuto in tutto il mondo, la nostra provincia sconta ancora un grave deficit infrastrutturale, originato da diversi fattori, in primis i troppi ostacoli burocratici che rallentano la realizzazione di opere da lungo tempo attese. Dove pensa di andare la politica continuando su questa strada? La politica italiana è ferma, statica, mentre il rinnovamento, quello vero, dovrebbe essere un obiettivo primario della politica prima ancora che dell’impresa.”

Continua Bonometti: “Il Consiglio dei Ministri dell’altro ieri, con il provvedimento sulla competitività, ha dato un sostegno concreto e significativo al mondo delle imprese, pur nei limiti della coperta corta che il Governo ha ereditato. Per questo importante sforzo, ringrazio il Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e porgo al Governo il mio apprezzamento personale e quello di tutti gli industriali bresciani. Purtroppo, questa manovra non può cancellare lustri di dissesto.
Il nostro Paese deve attentamente valutare dove vuole spostare le scarse risorse a sua disposizione. Mi chiedo se sia più opportuno indirizzarle verso i consumi di beni, e non invece a sostegno di chi innova e crea lavori qualificati sul territorio, aumentando in tal modo anche i consumi. Proprio in questa direzione pare essere orientata la legge di bilancio appena approvata.”

Nel corso dell’assemblea, il presidente di Abem, Giuliano Campana, il numero uno di Catullo, Paolo Arena, ed Enrico Marchi, presidente di Save hanno poi siglato l’accordo per la gestione futura dell’aeroporto di Montichiari, altra infrastruttura nevralgica per lo sviluppo del territorio, da anni in stand-by e che oggi è stato finalmente sbloccato.

Renato Mazzoncini, AD di Ferrovie dello Stato ha inoltre assicurato il collegamento della nuova ferrovia a standard europeo con l’aeroporto.

Le infrastrutture sono state il filo conduttore dell’intera assise degli industriali bresciani, animata anche dalla tavola rotonda intorno alla quale, insieme al giornalista Oscar Giannino, si sono confrontati Enrico Marchi, presidente di Save, Renato Mazzoncini, AD di Ferrovie dello Stato, e Raffaele Tiscar, vice segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il pomeriggio di lavori negli stabilimenti di Beretta si è chiuso con gli interventi del ministro Graziano Delrio e del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e la premiazione degli imprenditori associati ultrasettantenni.

Hanno ricevuto il riconoscimento Mario Faganelli (Maris), Lorenzo Fè (Itib), Roberto Festa (MF Trasformatori), Franco Godenzi (Scatolificio Ghedese), Stefano Levrangi (Fast), Ultimo Pasini (Fleming Tecna) e Francesco Plodari (Melaxa).

Grande la soddisfazione del Presidente Marco Bonometti e di tutto il Consiglio di Presidenza per l’alta affluenza che ha fatto di questa Assemblea una tra le più partecipate di sempre, premiando il lavoro fatto.

Assemblea Aib, Bonometti: autostrada, Tav e aeroporto non possono aspettare

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Le infrastrutture sono un fattore decisivo per la competitività del territorio, tanto più in un momento di crisi. Su aeroporto di Montichiari e Tav bisogna agire in fretta, perché il prezzo dell’immobilismo è più alto del fare le cose sbagliate. E’ stato questo il fil rouge dell’assemblea di Aib, ospitata per la prima volta nella sede della Beretta di Gardone Valtrompia. Un appuntamento che ha visto la presenza di nomi importanti, tra cui il ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio (che ha chiuso i lavori) e il presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia

La sessione privata, riservata alle aziende associate, si è aperta alle 13. Alle 15.40, la relazione del presidente Marco Bonometti, a cui è seguita una tavola rotonda, moderata dal giornalista Oscar Giannino, dedicata ai nodi infrastrutturali del territorio, con Enrico Marchi (presidente Gruppo Save), Renato Mazzoncini (ad Ferrovie dello Stato) e Raffaele Tiscar (vice segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri).

“Brescia è la provincia italiana più specializzata nell’industria e tra le prime province esportatrici italiane”, ha sottolineato Bonometti dopo aver passato in rassegna la situazione nazionale e le azioni messe in atto dal governo Renzi. “La crescita è la nostra priorità assoluta”, ha quindi incalzato il numero uno di Aib, invocando una riduzione degli ostacoli per le aziende a partire da “una burocrazia lenta e oppressiva, una pressione fiscale inaccettabile e interventi della magistratura in un clima di ribaltamento della presunzione di innocenza”.

Bonometti ha poi affrontato la questione infrastrutture che ricoprono “un ruolo decisivo per lo sviluppo”, evidenziando una classifica da cui emerge che “Brescia è al 41esimo posto per la rete stradale in Italia (ante Brebemi), al 64esimo per le ferrovie e al 49esimo per l’aeroporto”. “Da tre generazioni chiediamo inutilmente che la Valtrompia sia collegata alla città e alla A4”, ha quindi tuonato Bonometti, appellandosi al ministro Del Rio: “Siamo preoccupati, auspichiamo che i cantieri per l’autostrada si aprano e si concludano al più presto, vogliamo i fatti”.

Ancora, il leader di Aib ha sottolineato che “l’aeroporto di Montichiari deve rapidamente giungere alla piena operatività partendo dai cargo” (subito dopo la fine del discorso c’è stata la firma dell’accordo con il fronte veronese Arena, Campana e Marchi), arrivando poi alla questione dell’alta Velocità. “Da 25 anni attendiamo il potenziamento della Milano-Venezia”, ha chiarito, “quando sembrava che fosse stata trovata una soluzione, Roma si è improvvisamente orientata verso il passaggio in città. Noi industriali rimaniamo per la fermata a Montichiari (obiezione a cui Mazzoncini ha risposto spiegando che “la Tav sta in piedi economicamente solo se ferma in città”, ndr), ma fate la stazione dove volete: l’importante è che venga realizzato il collegamento con il D’Annunzio, altrimenti lo scalo rimarrà una cattedrale nel deserto”.

Infine la questione della banda larga, in cui emerge il pesante gap di Brescia. Qui, infatti, solo 19,6 per cento delle abitazioni dispone di una connessione a banda ultra larga, una media inferiore a quella italiana e meno che mezza di quella europea (58 per cento).

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