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Aib - page 13

Confindustria Brescia: al via il progetto Brescia Regeneration con Prometeia

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Ha preso il via il progetto “Brescia Regeneration”, promosso da Confindustria Brescia in collaborazione con Prometeia e con la partecipazione dell’Università degli Studi di Brescia.

L’iniziativa mira a delineare un report che definisca i futuri possibili del territorio bresciano all’orizzonte 2030, il modello manifatturiero, economico e sociale che andrà a svilupparsi e le azioni da mettere in campo per realizzarlo, guardando oltre all’attuale fase emergenziale legata alla pandemia da COVID-19.

In particolare, oltre a essere orientato sul lungo periodo, e quindi ad Agenda 2030 e agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG – Sustainable Development Goals) dell’ONU, il progetto punta a sviluppare un confronto tra Brescia e gli altri territori europei a vocazione manifatturiera, integrando i problemi dello sviluppo economico con quelli della sostenibilità e della qualità della vita.

L’intervento sarà articolato in 3 differenti fasi, a partire dall’analisi desk, in cui verranno affrontati i temi del posizionamento manifatturiero bresciano, l’attività territoriale, lo scenario 2030 e le opportunità e i pericoli che attendono il sistema industriale nei prossimi anni.

All’analisi seguirà quindi la fase di prospettiva strategica, con il coinvolgimento di un panel di 100 imprese bresciane, rappresentative dell’ecosistema manifatturiero provinciale, in termini di settori di specializzazione, classi dimensionali e aree territoriali. Queste aziende saranno chiamate a riflettere sulla costruzione del futuro del manifatturiero (e del territorio) bresciano. Tale riflessione sarà sostenuta dal contributo di un think tank di esperti che, forti di una visione sui trend in atto a livello globale, identificheranno le direttrici di cambiamento (da quelle macroeconomiche, a quelle tecnologiche, dalla demografia ai modelli di business) che impatteranno sulle prospettive di sviluppo di Brescia.

Questa analisi porterà alla stesura di un Report e all’elaborazione di un piano strategico in cui saranno definite le azioni di accompagnamento che serviranno concretamente a sostenere le aziende bresciane nelle sfide del decennio in arrivo.

Il programma prevede la conclusione del lavoro alla fine di febbraio 2021 e la presentazione ufficiale dei dati raccolti nel maggio 2021.

DICHIARAZIONI

Giuseppe Pasini, Presidente Confindustria Brescia

“Come industriali, vogliamo essere buoni cittadini del nostro territorio, offrendo un contributo alla riflessione sui problemi del prossimo decennio e alla definizione delle strategie di sviluppo sostenibile che vadano oltre alle problematiche strettamente industriali In termini generali, l’obiettivo del progetto è analizzare in profondità ed ampiezza i cambiamenti in corso, legati o meno alla pandemia, e presentare visione e linee di azione del sistema manifatturiero bresciano per il proprio futuro e per quello del proprio territorio”.

Maurizio Tira, Rettore Università degli Studi di Brescia

“Innovazione, sostenibilità, internazionalizzazione: sono queste le parole chiave del progetto Brescia Regeneration. Il traguardo del 2030 è vicino, 10 anni sono pochi per raggiungere gli ambiziosi obiettivi posti dai Sustainable Development Goals dell’ONU, ma allo stesso tempo le potenzialità del nostro territorio sono elevate. Abbiamo davanti un grande lavoro da fare, e sono sicuro che Brescia Regeneration rappresenterà un riferimento importante per il futuro economico della provincia.”

Alessandra Lanza, Senior Partner Prometeia

“Quello che vogliamo realizzare, insieme a Confindustria Brescia e all’Università degli Studi di Brescia, è un lavoro di prospettiva strategica, per immaginare i possibili orizzonti che attendono la manifattura bresciana, e aiutarla a essere pronta alle sfide future attraverso precise azioni strategiche. Vogliamo quindi guardare oltre all’attuale crisi sanitaria, applicando un approccio sistemico ai cambiamenti in atto”.

Aib: Anna Tripoli è la nuova presidente dei giovani

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Anna Tripoli è il nuovo presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia: l’elezione è avvenuta venerdì pomeriggio durante l’annuale assemblea tenuta alla Camera di Commercio di Brescia. L’imprenditrice della N.T.M. Spa succede nel ruolo al presidente uscente Luca Borsoni, e resterà in carica per il triennio 2020-2023.

Nel corso dell’assemblea sono stati designati anche i 4 Vice Presidenti, ognuno dei quali con una specifica delega: Andrea Astori (Luxor Spa) allo Sviluppo Associativo, Anna Fidanza (Condor Trade Srl) alla Comunicazione Istituzionale, Umberto Frigerio (Fonderia di Torbole Srl) alla Diffusione della Cultura d’Impresa e Francesco Veneziani (Conveco Srl) all’Istruzione & Capitale Umano.

Completano la squadra i consiglieri eletti: Mario Bonomi (Rubinetterie Bresciane Bonomi Spa), Roberta Chelotti (Svib  Srl), Giovanni Cherubini (Colorificio Bresciano 1909 Srl), Paolo Coglio (Forelli Pietro Srl), Roberto De Miranda (Ori Martin Spa), Giulia Franceschetti Masini (Francesco Franceschetti Elastomeri Srl), Michela Gallina (El.Com Srl), Matteo Gazzurelli (Duckma Srl), Susanna Ghirardi (La Leonessa Spa), Carlo Grazioli (Dega & Grazioli Srl), Lorenzo Maternini (Talent Garden Brescia Srl), Andrea Moretti (Palazzoli Spa), Alice Palumbo (ASB Comunicazione Srl), Giovanni Pedrini (Cromodora Wheels Spa), Stella Tedoldi (Ingest Srl) e Imer Zanetti (Zanetti Travel Srl). Come invitata permanente figura anche Germana Bergomi (Italian Gasket Spa).

Nel corso dell’assemblea dei Giovani Imprenditori – intitolata “Resilienza & Visione. Giovani e impresa nel dopo Covid-19” e moderata dal giornalista e scrittore Massimo Tedeschi – sono intervenuti, oltre a Luca Borsoni e Anna Tripoli, anche Massimo Lombardo, Direttore Generale ASST Spedali Civili di Brescia, Cristina Fogazzi, CEO di Veralab, e Giuseppe Pasini, Presidente Confindustria Brescia

 

Pacco bomba in azienda: Pasini minacciato e sotto scorta

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Ancora un brutto episodio di minacce ai danni di imprenditori nel Bresciano. Ieri, infatti, nell’azienda Feralpi di Lonato è arrivato un pacco indirizzato a Giuseppe Pasini – presidente di Aib – contenente polvere da sparo e un innesco rudimentale. La bomba, pare, non era in grado di esplodere, ma l’avvertimento e la paura restano. Pasini è stato messo sotto scorta: le forze dell’ordine indagano sulla pista anarchica e non escludono collegamenti con le minacce ricevute a giugno da Marco Bonometti.

Aib, l’assemblea telematica aggiorna il nome: ora è Confindustria Brescia

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Si è svolta oggi, in forma telematica, l’Assemblea Generale sessione Privata e Straordinaria dell’Associazione Industriale Bresciana.

Nel corso dei lavori, l’assemblea ha approvato il bilancio 2019 dell’associazione: l’esercizio chiuso al 31 dicembre scorso evidenzia proventi pari a 10,2 milioni di euro, in rialzo dell’1,9% rispetto all’anno precedente (10,01 mln) e un avanzo di gestione pari a 344mila euro (484mila euro nel 2018).

Le aziende associate si attestano a 1.300 e cresce il numero di addetti, aumentato di 1.496 unità, passando dai 62.282 addetti del 2018 ai 63.778 del 2019. Sono state inoltre approvate alcune modifiche statutarie, insieme alla nuova denominazione di “Confindustria Brescia”.

La denominazione Confindustria Brescia sarà caratterizzata dall’utilizzo di un nuovo logo associativo, in linea con l’immagine coordinata di Confindustria. Il cambiamento – richiesto dalla Confindustria nazionale a tutte le associazioni territoriali – consentirà una maggiore riconoscibilità e unitarietà all’intero sistema, in particolare nelle attività di comunicazione, grafica e di dialogo con gli interlocutori. A livello legale, non sarà comunque eliminata la denominazione Associazione Industriale Bresciana.

“Questo passaggio non intaccherà quelle che sono le origini, la storia e i valori più profondi dell’Associazione Industriale Bresciana, ben saldi e immutati dal lontano 1892, l’anno di fondazione del primo Circolo Commerciale che si fece “interprete dei vitali interessi del commercio dell’industria bresciani – commenta Giuseppe Pasini, Presidente di AIB –”. L’AIB rimane, si rinnova e saprà continuare a ricoprire il suo ruolo con autorevolezza, più che mai nelle incertezze che ci attendono”.

Aib, Giovanni Marinoni Martin nuovo presidente del settore Metalli

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Nomine by

Sono proseguite nella giornata di ieri – in forma telematica – le assemblee per il rinnovo dei consigli e dei presidenti degli 8 settori merceologici dell’Associazione Industriale Bresciana, relativi al quadriennio 2020-2024.

A seguito degli scrutini, Giovanni Marinoni Martin (O.R.I. Martin Spa) è stato nominato presidente del Settore Metallurgia, Siderurgia e Mineraria, sostituendo Loretta Forelli (presidente dallo scorso mese di giugno della Fondazione AIB). Nel ruolo di vicepresidente sono stati nominati Giacomo Coglio (Forelli Pietro Spa) e Silvia Mangiavini (Raffineria Metalli Guizzi Spa). Completano il consiglio direttivo Roberto Bersi (Bicomet Spa), Michele Bortolami (Raffmetal Spa), Nicola Cantele (S.A. Eredi Gnutti Metalli Spa), Giuseppe Cavalli (Alfa Acciai Spa), Mauro Cibaldi (Deral Spa), Giorgio Cortesi (Almag Spa) e Giovanni Pasini (Acciaierie di Calvisano Spa).

Il neoeletto presidente, come da regolamento, diventa membro del Consiglio Generale di AIB per il quadriennio 2020-2024.

Le assemblee per il rinnovo dei settori termineranno – sempre in forma telematica – domani alle ore 17.00, con il rinnovo del consiglio della MECCANICA (attuale presidente Gabriella Pasotti).

Aib, ecco i nuovi presidenti dei settori Chimica e Trasporti

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Nomine by

Sono proseguite nella giornata di ieri – in forma telematica – le assemblee per il rinnovo dei consigli e dei presidenti degli 8 settori merceologici dell’Associazione Industriale Bresciana, relativi al quadriennio 2020-2024.

A seguito degli scrutini, Julia Righettini (Setrans Srl) è stata nominata presidente del Settore Trasporti, sostituendo nel ruolo Luciano Dalè (Dalè Silvio Srl), che assumerà il ruolo di vicepresidente. Completano il consiglio direttivo Alessandro Barbiero (Barbiero Spa), Moreno Caldana (Consorzio Autonoleggio Uni Auto&Bus), Federico Dalla Vecchia (F.E.R.T. Spedizioni Internazionali Srl), Gian Paolo Dosselli (Savino del Bene Spa), Carlo Mangiarini (Air Sea Service Srl), Stefano Mansani (Ferrovie dello Stato) e Massimo Torelli (Ghidini Rok Srl).

Mauro Barensfeld (Barnem Tecnologie Plastiche Srl) è invece il nuovo Presidente del settore Chimico, raccogliendo il testimone da Giovanni Silvioli. Nel ruolo di vicepresidente è stata eletta Elena Franceschetti (Franplast Spa). Il consiglio direttivo è completato da Alessandro Belli (Ave Spa), Germana Bergomi (Italian Gasket Spa), Matteo Carletti (Francesco Franceschetti Elastomeri Srl), Giovanni Cherubini (Colorificio Bresciano 1909 Srl), Alberto Fisogni (Turco Italiana Spa), Augusto Rampa (Rifra Masterbatches Spa), Giovanni Silvioli (Camfart Srl), Giorgio Triva (Copan Italia Spa) e Giuseppe Vallaperta (Whitford Srl).

I neoeletti presidenti, come da regolamento, diventano membri del Consiglio Generale di AIB per il quadriennio 2020-2024.

Le assemblee per il rinnovo dei settori proseguiranno – sempre in forma telematica – secondo il seguente calendario:

  • TERZIARIO (presidente Paolo Chiari), giovedì 10 settembre ore 17.00.
  • ABBIGLIAMENTO, MAGLIECALZE, CALZATURIERO, TESSILE (presidente Michela Facenti), venerdì 11 settembre ore 15.00.
  • METALLURGIA, SIDERURGIA, MINERARIA (presidente Loretta Forelli), martedì 15 settembre ore 17.00.
  • MECCANICA (presidente Gabriella Pasotti), mercoledì 16 settembre ore 17.00.

Aib, ecco i nuovi presidenti dei settori Agroalimentare e Industrie estrattive

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Hanno preso il via nella giornata di ieri – in forma telematica – le assemblee per il rinnovo dei consigli e dei presidenti degli 8 settori merceologici dell’Associazione Industriale Bresciana, relativi al quadriennio 2020-2024.

A seguito degli scrutini, Daniela Grandi (Grandi Riso Spa) è stata nominata presidente del Settore Agroalimentare-Caseario, sostituendo nel ruolo Mauro Esposto (Goldenfood Srl), mentre Massimo Felappi (Caseificio Villa Srl) sarà il vicepresidente. Completano il consiglio direttivo Giuseppe Ambrosi (Ambrosi Spa), Sergio Berardi (Fonti di Vallio Srl), Mauro Esposto (Goldenfood Srl), Laura Facchetti (Avicola Alimentare Monteverde Srl) e Carla Sora (Agroittica Lombarda Spa).

Corrado Gatti (Gruppo Gatti Spa) è invece il nuovo Presidente del settore Industrie Estrattive, Materiali da costruzione e Legno, raccogliendo il testimone da Daniela Grandi. Nel ruolo di vicepresidente è stato eletto Massimo Bettoni (Bettoni Spa). Il consiglio direttivo è completato da Tommaso Brognoli (Inertis Srl), Cesare Facchetti (Sole Immomec Spa), Valentina Mascarini (Mascarini Srl), Massimo Mombelli (Esse Emme Srl), Oscar Moreni (Cava Moreni Srl), Gian Mario Luigi Scalvini (P.G.S. Impianti Srl) e Cristina Vezzola (Vezzola Spa).

I neoeletti presidenti, come da regolamento, diventano membri del Consiglio Generale di AIB per il quadriennio 2020-2024.

Le assemblee per il rinnovo dei settori proseguiranno – sempre in forma telematica – secondo il seguente calendario:

  • TRASPORTI (presidente Luciano Dalè), mercoledì 9 settembre ore 15.00.
  • CHIMICO (presidente Giovanni Silvioli), mercoledì 9 settembre ore 17.30.
  • TERZIARIO (presidente Paolo Chiari), giovedì 10 settembre ore 17.00.
  • ABBIGLIAMENTO, MAGLIECALZE, CALZATURIERO, TESSILE (presidente Michela Facenti), venerdì 11 settembre ore 15.00.
  • METALLURGIA, SIDERURGIA, MINERARIA (presidente Loretta Forelli), martedì 15 settembre ore 17.00.
  • MECCANICA (presidente Gabriella Pasotti), mercoledì 16 settembre ore 17.00.

Aib, a Trieste la quinta edizione dei Viaggi dell’innovazione

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Un gruppo di 30 imprenditori ed esponenti delle istituzioni bresciane ha visitato – nelle giornate di giovedì 3 e venerdì 4 settembre – Trieste, durante la quinta edizione dei “Viaggi dell’innovazione”, l’annuale trasferta di lavoro organizzata dall’Associazione Industriale Bresciana in collaborazione con Università degli Studi di Brescia e Cluster Lombardo della Mobilità.

Nei due giorni dell’iniziativa, la delegazione ha visitato alcuni importanti poli dell’innovazione triestini, tra cui il sito portuale – dove si è tenuto l’incontro istituzionale con Zeno D’Agostino, Presidente dell’Autorità Portuale –, ESOF 2020, l’Euroscience Open Forum, e SISSA, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati. Alle visite si sono affiancati i numerosi appuntamenti di dialogo e confronto, tra cui quelli con Alfonso Franciosi, Presidente di Elettra Sincrotrone (centro di ricerca internazionale di eccellenza specializzato nella generazione di luci sincrotrone e di laser ad elettroni liberi di alta qualità), il prof. Fulvio Parmigiani, Valerio Valenti, Prefetto di Trieste ed ex Prefetto di Brescia, Massimiliano Pogliani, AD di IllyCaffè e Diego Bravar, Presidente di Biovalley Investment per l’illustrazione di EuroBioHighTech 2020; infine l’incontro con i vertici di Confindustria Alto Adriatico, Fincantieri e Wärtsilä Italia.

“Stupirsi di fronte alle cose sconosciute è il principio delle scoperte scientifiche: il senso dei nostri viaggi è questo – spiega Michele Lancellotti, delegato AIB a Sviluppo Associativo, Zone e Settori  –. Abbiamo unito da sempre la curiosità scientifica con il bisogno di crescere come imprenditori: la ricerca crea innovazione, l’innovazione crea tecnologia e la tecnologia applicata all’industria crea profitto.”

Dopo il CERN, i laboratori di Fisica nucleare del Gran Sasso, l’interferometro di Cascina in provincia di Pisa e ITER, l’International Thermonuclear Experimental Reactor a Cadarache nel sud della Francia, questo è stato il quinto viaggio di lavoro organizzato da AIB con il coordinamento di Michele Lancellotti e, per la parte scientifica, di Germano Bonomi, docente di Fisica all’Università degli Studi di Brescia.

Tra i partecipanti anche Paola Artioli (Vice Presidente AIB), Elisa Torchiani (Presidente Piccola Industria AIB), Giancarlo Turati (Vice Presidente Piccola Industria Confindustria), Loretta Forelli (Presidente Settore Metallurgia, Siderurgia, Mineraria AIB e Presidente Fondazione AIB), Marco Libretti (Direttore innexHUB), Maurizio Tira (Rettore Università degli Studi di Brescia), Saverio Gaboardi (Presidente Cluster Lombardo della Mobilità) e Riccardo Trichilo (Presidente CSMT).

Settore Terziario di Aib: nel secondo trimestre 2020 fiducia delle imprese ai minimi

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Nel secondo trimestre del 2020, l’indice di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore terziario ha evidenziato una risalita rispetto al periodo precedente.  Nel dettaglio, l’indice si è attestato a 59, contro il 27 segnato nel 1° trimestre 2020, minimo storico registrato da quando è disponibile la serie (2016).

A evidenziarlo sono i risultati della tradizionale Indagine congiunturale condotta dal Centro Studi di AIB al secondo trimestre 2020.

La risalita della fiducia rifletterebbe il parziale miglioramento delle condizioni operative aziendali sperimentato nei mesi di maggio e giugno, dopo i forti cali fra marzo e aprile, nonché le prospettive di una possibile schiarita del quadro ciclico per la seconda parte dell’anno. Tuttavia, complice anche la stagionale chiusura in agosto, a breve l’attività non è prevista tornare sui livelli coerenti con la media degli ultimi anni.

“L’assestamento, per quanto al ribasso, dell’andamento dell’economia ha permesso all’aziende del settore terziario di fare una programmazione almeno a breve periodo – commenta Paolo Chiari, Presidente del Settore Terziario di AIB –: buona parte dei progetti che erano stati sospesi in periodo COVID sono ripartiti anche se in maniera differenziata. Certo è che i nuovi progetti legati ai nuovi investimenti sono ancora al palo”.

L’evoluzione del clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel terziario appare nel complesso in linea con il quadro nazionale, dove l’Indice PMI riferito al settore, dopo il minimo storico raggiunto ad aprile (10,8), è stato protagonista di un recupero (28,9 a maggio e 46,4 a giugno), non tale da riportare i valori al di sopra della soglia che determina l’espansione dell’attività (50).

Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle imprese sui tre mesi precedenti:

  • il fatturato è diminuito per il 48% delle imprese, con un saldo negativo del 29% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;
  • gli ordini e l’occupazione evidenziano anch’essi flessioni (saldi netti pari rispettivamente a -38% e a -6%);
  • i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione piatta (saldo netto pari a +3%), a conferma dell’assenza di rilevanti pressioni inflattive, in particolare in questa fase storica.

Per quanto riguarda le prospettive per i mesi a venire:

  • il fatturato è atteso in contrazione dal 39% degli intervistati, con un saldo negativo del 16% a favore dei pessimisti rispetto agli ottimisti;
  • i saldi riferiti al portafoglio ordini (-19%) e all’occupazione (0%) descrivono uno scenario ancora complicato, ma in parziale rasserenamento;
  • i prezzi dei servizi offerti si contraddistinguono per un saldo di poco positivo (+7%), un altro elemento che potrebbe presagire un cambio di rotta all’orizzonte.

Secondo l’approfondimento legato all’emergenza Coronavirus, curato dal Centro Studi di AIB, l’evoluzione trimestrale dell’attività produttiva in questo periodo è la sintesi di dinamiche molto differenziate tra mese e mese. Posto pari a 100 il livello di “normalità” pre-Covid, le realtà intervistate hanno dichiarato per marzo un significativo ridimensionamento dell’attività (80), intensificatosi poi ad aprile (65). A maggio vi sarebbe poi stato un importante recupero (76), consolidatosi poi fra giugno (82) e luglio (84), appena sufficiente per ritornare ai livelli di marzo, ma non tale da colmare il gap con la situazione antecedente la pandemia, che rimarrebbe quindi ancora molto distante.

Nel primo semestre del 2020 il fatturato realizzato dalle imprese del terziario sarebbe inferiore dell’11% rispetto all’analogo periodo del 2019, mentre l’input di lavoro (misurato dalle ore lavorate) registrerebbe una contrazione relativamente meno intensa (-9%). Va tuttavia precisato che le suddette dinamiche nascondono evoluzioni molto eterogenee fra le singole aziende: a fronte di contrazioni significative, che riguardano i più, si contrappongono movimenti in crescita, realizzati dalla minoranza degli operatori.

Per quanto riguarda le misure di gestione del personale adottate dalle imprese, va segnalato l’ampio ricorso allo smart working (intensificato o introdotto dal 92% dei rispondenti), seguito dall’utilizzo della CIG (56%), dall’imposizione di ferie obbligatorie o di altre misure temporanee per la riduzione dei costi (56%), dalla riduzione dell’orario di lavoro (48%) e dalla formazione aggiuntiva del personale (44%). Il 28% invece ha optato per la mancata proroga dei contratti a termine in essere e il 24% ha rinviato le assunzioni previste.

Sul versante dei possibili effetti sull’azienda da qui alla fine dell’anno, la maggioranza dei rispondenti (55%) prevede una riduzione della domanda nazionale per i servizi offerti, il 28% invece segnala la contrazione della domanda locale. Un altro 16% evidenzia la flessione del volume d’affari a seguito della cancellazione/rinvio di fiere ed eventi promozionali, oltre alla flessione della domanda proveniente dall’estero. Va poi segnalato come il 12% degli intervistati metta l’accento sui possibili rischi relativi alla sostenibilità aziendale e, a conferma della forte eterogeneità che caratterizza l’attuale fase ciclica, il 32% ha dichiarato la normale prosecuzione dell’attività, senza particolari conseguenze negative.

Di fronte alla crisi causata dal Covid-19, il 64% delle imprese del terziario ha adottato (o adotterà) strategie che prevedono un’accelerazione della transizione al digitale, il 52% opterà per una riorganizzazione dei processi e degli spazi di lavoro e commerciali, il 44% si concentrerà sull’offerta di nuovi servizi non connessi con l’emergenza sanitaria, il 40% attuerà azioni di modifica o ampliamento dei canali di vendita, il 40% adotterà nuovi modelli di business e il 32% procederà all’intensificazione delle relazioni esistenti o alla creazione di partnership con altre imprese.

 

Brescia, pesante calo della produzione metalmeccanica nel primo trimestre

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Tendenze by

In provincia di Brescia, nel primo trimestre del 2020, l’attività produttiva dei settori metalmeccanici ha segnato variazioni negative rispetto allo stesso trimestre del 2019, dopo la frenata del periodo precedente che aveva invertito un trend di crescita durato per numerosi trimestri. In particolare, il comparto della meccanica ha registrato una diminuzione dell’attività del 17,6% nel confronto con il 1° trimestre 2019, quello della metallurgia del 12,0%. A seguito di queste variazioni, i livelli produttivi riferiti all’intera industria metalmeccanica bresciana sono ritornati sui minimi del 2013, andando a vanificare sei anni di crescita. A evidenziarlo è l’indagine trimestrale condotta dal Centro Studi AIB, che ha dedicato spazio anche alla valutazione delle prime conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria sulle imprese.“In questo momento non abbiamo preoccupazioni solo sul versante della produzione, ma siamo bloccati anche dalla burocrazia – spiega Loretta Forelli, Presidente del Settore Metallurgia, Siderurgia e Mineraria di AIB –. E non è tutto: con il calo della meccanica e dell’automotive, si è arrestata anche la rottamazione. Facciamo quindi fatica a comprare materia prima dai Paesi che solitamente sono nostri fornitori. Brescia, che è al centro della metallurgia europea, sta attraversando un momento durissimo, e vedo la situazione che ci attende in autunno, per quanto riguarda la metallurgia, in modo preoccupante. Anche molte grosse aziende si stanno purtroppo fermando.”

“Non possiamo che esprimere la massima preoccupazione: si fanno tante riunioni, si spendono tante parole, ma di fatti se ne vedono pochi da parte del Governo – aggiunge Gabriella Pasotti, Presidente del Settore Meccanica di AIB –. Le aziende sono in difficoltà soprattutto sulla liquidità, e inoltre i dati sulla Cassa Integrazione sono impressionanti. Ribadisco: abbiamo bisogno di liquidità, a settembre prevediamo un calo preoccupante degli ordini, anche del 40-50%. Purtroppo, c’è stata l’illusione che ci fosse lavoro dopo il lockdown, ma nel medio periodo non sarà così.”Le prospettive a breve termine espresse dagli operatori sono, nel complesso, nettamente sfavorevoli per tutti e due i comparti, con gli ordinativi in diminuzione sia in Italia che sui mercati esteri. Nel settore della meccanica, la rilevanza degli effetti negativi è stata severa (gli obiettivi per l’anno in corso non sono più raggiungibili) per il 44% delle aziende intervistate; significativa (con la riorganizzazione del piano aziendale per l’anno in corso) per il 34%; gestibile (con revisioni minori al piano aziendale) per il 17%; gravissima (è necessario un ridimensionamento della struttura aziendale) per il restante 5%. Gli operatori hanno dichiarato di aver registrato un calo percentuale del fatturato del 23% e delle ore lavorate del 25% rispetto alla “normalità” (il confronto è con il primo trimestre 2019).Nel settore metallurgico la rilevanza degli effetti negativi è stata severa (gli obiettivi per l’anno in corso non sono più raggiungibili) per il 33% delle aziende del campione; significativa (con la riorganizzazione del piano aziendale per l’anno in corso) per il 47%; gestibile (con revisioni minori al piano aziendale) per il rimanente 20%. Gli operatori hanno dichiarato un calo percentuale del fatturato del 22% e delle ore lavorate del 18% rispetto alla “normalità”.

Le deboli prospettive di crescita impattano negativamente sui prezzi delle materie prime industriali, che sono tradizionalmente un termometro dello stato di salute del quadro congiunturale. Tra le commodity principalmente impiegate nei cicli di produzione delle aziende metalmeccaniche bresciane si rilevano cali diffusi. A maggio, rispetto allo stesso mese del 2019, l’alluminio ha segnato un ribasso del 17,7%, il rame del 12,9%, lo zinco del 28,0% e il rottame ferroso del 14,8%. Sul versante del mercato del lavoro, si segnala l’impennata nel mese di aprile (con il parziale riassorbimento in maggio) della Cassa Integrazione Guadagni nei settori metalmeccanici. Mentre nel primo trimestre, rispetto allo stesso periodo del 2019, le ore complessivamente autorizzate nei due comparti sono cresciute del 9,9%, quelle autorizzate nei primi cinque mesi del 2020 sono aumentate del 1.536% rispetto allo stesso periodo del 2019, passando da 1,5 a 24,2 milioni.

In particolare, la componente ordinaria nei primi cinque mesi del 2020 è cresciuta del 3.865% (da 583.704 ore a oltre 23 milioni di ore), quella straordinaria del 10% (da 892.950 a 984.329 ore). Sulla base delle ore effettivamente utilizzate è possibile stimare che le unità di lavoro annue (ULA) potenzialmente coinvolte dalla CIG siano circa 12 mila e seicento, contro le 800 dello stesso periodo del 2019. Si tratta tuttavia di una stima prudenziale, basata su un tasso di tiraggio nel 2020 in linea con quello registrato nel 2019 (che è stato storicamente basso).  Dal punto di vista della struttura produttiva, Brescia è la terza provincia italiana per rilevanza dell’industria metalmeccanica (dopo Torino e Milano). Con circa 100 mila addetti attivi, è leader nazionale per quanto riguarda la metallurgia (16 mila addetti) e i prodotti in metallo (36 mila), è al terzo posto nei macchinari e apparecchiature (31 mila) e in quinta posizione relativamente ai mezzi di trasporto (poco più di 8 mila addetti).

 

 

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