Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Aib - page 13

Aib, l’assemblea telematica aggiorna il nome: ora è Confindustria Brescia

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

Si è svolta oggi, in forma telematica, l’Assemblea Generale sessione Privata e Straordinaria dell’Associazione Industriale Bresciana.

Nel corso dei lavori, l’assemblea ha approvato il bilancio 2019 dell’associazione: l’esercizio chiuso al 31 dicembre scorso evidenzia proventi pari a 10,2 milioni di euro, in rialzo dell’1,9% rispetto all’anno precedente (10,01 mln) e un avanzo di gestione pari a 344mila euro (484mila euro nel 2018).

Le aziende associate si attestano a 1.300 e cresce il numero di addetti, aumentato di 1.496 unità, passando dai 62.282 addetti del 2018 ai 63.778 del 2019. Sono state inoltre approvate alcune modifiche statutarie, insieme alla nuova denominazione di “Confindustria Brescia”.

La denominazione Confindustria Brescia sarà caratterizzata dall’utilizzo di un nuovo logo associativo, in linea con l’immagine coordinata di Confindustria. Il cambiamento – richiesto dalla Confindustria nazionale a tutte le associazioni territoriali – consentirà una maggiore riconoscibilità e unitarietà all’intero sistema, in particolare nelle attività di comunicazione, grafica e di dialogo con gli interlocutori. A livello legale, non sarà comunque eliminata la denominazione Associazione Industriale Bresciana.

“Questo passaggio non intaccherà quelle che sono le origini, la storia e i valori più profondi dell’Associazione Industriale Bresciana, ben saldi e immutati dal lontano 1892, l’anno di fondazione del primo Circolo Commerciale che si fece “interprete dei vitali interessi del commercio dell’industria bresciani – commenta Giuseppe Pasini, Presidente di AIB –”. L’AIB rimane, si rinnova e saprà continuare a ricoprire il suo ruolo con autorevolezza, più che mai nelle incertezze che ci attendono”.

Aib, Giovanni Marinoni Martin nuovo presidente del settore Metalli

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Nomine by

Sono proseguite nella giornata di ieri – in forma telematica – le assemblee per il rinnovo dei consigli e dei presidenti degli 8 settori merceologici dell’Associazione Industriale Bresciana, relativi al quadriennio 2020-2024.

A seguito degli scrutini, Giovanni Marinoni Martin (O.R.I. Martin Spa) è stato nominato presidente del Settore Metallurgia, Siderurgia e Mineraria, sostituendo Loretta Forelli (presidente dallo scorso mese di giugno della Fondazione AIB). Nel ruolo di vicepresidente sono stati nominati Giacomo Coglio (Forelli Pietro Spa) e Silvia Mangiavini (Raffineria Metalli Guizzi Spa). Completano il consiglio direttivo Roberto Bersi (Bicomet Spa), Michele Bortolami (Raffmetal Spa), Nicola Cantele (S.A. Eredi Gnutti Metalli Spa), Giuseppe Cavalli (Alfa Acciai Spa), Mauro Cibaldi (Deral Spa), Giorgio Cortesi (Almag Spa) e Giovanni Pasini (Acciaierie di Calvisano Spa).

Il neoeletto presidente, come da regolamento, diventa membro del Consiglio Generale di AIB per il quadriennio 2020-2024.

Le assemblee per il rinnovo dei settori termineranno – sempre in forma telematica – domani alle ore 17.00, con il rinnovo del consiglio della MECCANICA (attuale presidente Gabriella Pasotti).

Aib, ecco i nuovi presidenti dei settori Chimica e Trasporti

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Nomine by

Sono proseguite nella giornata di ieri – in forma telematica – le assemblee per il rinnovo dei consigli e dei presidenti degli 8 settori merceologici dell’Associazione Industriale Bresciana, relativi al quadriennio 2020-2024.

A seguito degli scrutini, Julia Righettini (Setrans Srl) è stata nominata presidente del Settore Trasporti, sostituendo nel ruolo Luciano Dalè (Dalè Silvio Srl), che assumerà il ruolo di vicepresidente. Completano il consiglio direttivo Alessandro Barbiero (Barbiero Spa), Moreno Caldana (Consorzio Autonoleggio Uni Auto&Bus), Federico Dalla Vecchia (F.E.R.T. Spedizioni Internazionali Srl), Gian Paolo Dosselli (Savino del Bene Spa), Carlo Mangiarini (Air Sea Service Srl), Stefano Mansani (Ferrovie dello Stato) e Massimo Torelli (Ghidini Rok Srl).

Mauro Barensfeld (Barnem Tecnologie Plastiche Srl) è invece il nuovo Presidente del settore Chimico, raccogliendo il testimone da Giovanni Silvioli. Nel ruolo di vicepresidente è stata eletta Elena Franceschetti (Franplast Spa). Il consiglio direttivo è completato da Alessandro Belli (Ave Spa), Germana Bergomi (Italian Gasket Spa), Matteo Carletti (Francesco Franceschetti Elastomeri Srl), Giovanni Cherubini (Colorificio Bresciano 1909 Srl), Alberto Fisogni (Turco Italiana Spa), Augusto Rampa (Rifra Masterbatches Spa), Giovanni Silvioli (Camfart Srl), Giorgio Triva (Copan Italia Spa) e Giuseppe Vallaperta (Whitford Srl).

I neoeletti presidenti, come da regolamento, diventano membri del Consiglio Generale di AIB per il quadriennio 2020-2024.

Le assemblee per il rinnovo dei settori proseguiranno – sempre in forma telematica – secondo il seguente calendario:

  • TERZIARIO (presidente Paolo Chiari), giovedì 10 settembre ore 17.00.
  • ABBIGLIAMENTO, MAGLIECALZE, CALZATURIERO, TESSILE (presidente Michela Facenti), venerdì 11 settembre ore 15.00.
  • METALLURGIA, SIDERURGIA, MINERARIA (presidente Loretta Forelli), martedì 15 settembre ore 17.00.
  • MECCANICA (presidente Gabriella Pasotti), mercoledì 16 settembre ore 17.00.

Aib, ecco i nuovi presidenti dei settori Agroalimentare e Industrie estrattive

in Aib/Alimentare/Associazioni di categoria/Cave e discariche/Economia by

Hanno preso il via nella giornata di ieri – in forma telematica – le assemblee per il rinnovo dei consigli e dei presidenti degli 8 settori merceologici dell’Associazione Industriale Bresciana, relativi al quadriennio 2020-2024.

A seguito degli scrutini, Daniela Grandi (Grandi Riso Spa) è stata nominata presidente del Settore Agroalimentare-Caseario, sostituendo nel ruolo Mauro Esposto (Goldenfood Srl), mentre Massimo Felappi (Caseificio Villa Srl) sarà il vicepresidente. Completano il consiglio direttivo Giuseppe Ambrosi (Ambrosi Spa), Sergio Berardi (Fonti di Vallio Srl), Mauro Esposto (Goldenfood Srl), Laura Facchetti (Avicola Alimentare Monteverde Srl) e Carla Sora (Agroittica Lombarda Spa).

Corrado Gatti (Gruppo Gatti Spa) è invece il nuovo Presidente del settore Industrie Estrattive, Materiali da costruzione e Legno, raccogliendo il testimone da Daniela Grandi. Nel ruolo di vicepresidente è stato eletto Massimo Bettoni (Bettoni Spa). Il consiglio direttivo è completato da Tommaso Brognoli (Inertis Srl), Cesare Facchetti (Sole Immomec Spa), Valentina Mascarini (Mascarini Srl), Massimo Mombelli (Esse Emme Srl), Oscar Moreni (Cava Moreni Srl), Gian Mario Luigi Scalvini (P.G.S. Impianti Srl) e Cristina Vezzola (Vezzola Spa).

I neoeletti presidenti, come da regolamento, diventano membri del Consiglio Generale di AIB per il quadriennio 2020-2024.

Le assemblee per il rinnovo dei settori proseguiranno – sempre in forma telematica – secondo il seguente calendario:

  • TRASPORTI (presidente Luciano Dalè), mercoledì 9 settembre ore 15.00.
  • CHIMICO (presidente Giovanni Silvioli), mercoledì 9 settembre ore 17.30.
  • TERZIARIO (presidente Paolo Chiari), giovedì 10 settembre ore 17.00.
  • ABBIGLIAMENTO, MAGLIECALZE, CALZATURIERO, TESSILE (presidente Michela Facenti), venerdì 11 settembre ore 15.00.
  • METALLURGIA, SIDERURGIA, MINERARIA (presidente Loretta Forelli), martedì 15 settembre ore 17.00.
  • MECCANICA (presidente Gabriella Pasotti), mercoledì 16 settembre ore 17.00.

Aib, a Trieste la quinta edizione dei Viaggi dell’innovazione

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

Un gruppo di 30 imprenditori ed esponenti delle istituzioni bresciane ha visitato – nelle giornate di giovedì 3 e venerdì 4 settembre – Trieste, durante la quinta edizione dei “Viaggi dell’innovazione”, l’annuale trasferta di lavoro organizzata dall’Associazione Industriale Bresciana in collaborazione con Università degli Studi di Brescia e Cluster Lombardo della Mobilità.

Nei due giorni dell’iniziativa, la delegazione ha visitato alcuni importanti poli dell’innovazione triestini, tra cui il sito portuale – dove si è tenuto l’incontro istituzionale con Zeno D’Agostino, Presidente dell’Autorità Portuale –, ESOF 2020, l’Euroscience Open Forum, e SISSA, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati. Alle visite si sono affiancati i numerosi appuntamenti di dialogo e confronto, tra cui quelli con Alfonso Franciosi, Presidente di Elettra Sincrotrone (centro di ricerca internazionale di eccellenza specializzato nella generazione di luci sincrotrone e di laser ad elettroni liberi di alta qualità), il prof. Fulvio Parmigiani, Valerio Valenti, Prefetto di Trieste ed ex Prefetto di Brescia, Massimiliano Pogliani, AD di IllyCaffè e Diego Bravar, Presidente di Biovalley Investment per l’illustrazione di EuroBioHighTech 2020; infine l’incontro con i vertici di Confindustria Alto Adriatico, Fincantieri e Wärtsilä Italia.

“Stupirsi di fronte alle cose sconosciute è il principio delle scoperte scientifiche: il senso dei nostri viaggi è questo – spiega Michele Lancellotti, delegato AIB a Sviluppo Associativo, Zone e Settori  –. Abbiamo unito da sempre la curiosità scientifica con il bisogno di crescere come imprenditori: la ricerca crea innovazione, l’innovazione crea tecnologia e la tecnologia applicata all’industria crea profitto.”

Dopo il CERN, i laboratori di Fisica nucleare del Gran Sasso, l’interferometro di Cascina in provincia di Pisa e ITER, l’International Thermonuclear Experimental Reactor a Cadarache nel sud della Francia, questo è stato il quinto viaggio di lavoro organizzato da AIB con il coordinamento di Michele Lancellotti e, per la parte scientifica, di Germano Bonomi, docente di Fisica all’Università degli Studi di Brescia.

Tra i partecipanti anche Paola Artioli (Vice Presidente AIB), Elisa Torchiani (Presidente Piccola Industria AIB), Giancarlo Turati (Vice Presidente Piccola Industria Confindustria), Loretta Forelli (Presidente Settore Metallurgia, Siderurgia, Mineraria AIB e Presidente Fondazione AIB), Marco Libretti (Direttore innexHUB), Maurizio Tira (Rettore Università degli Studi di Brescia), Saverio Gaboardi (Presidente Cluster Lombardo della Mobilità) e Riccardo Trichilo (Presidente CSMT).

Settore Terziario di Aib: nel secondo trimestre 2020 fiducia delle imprese ai minimi

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Nel secondo trimestre del 2020, l’indice di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore terziario ha evidenziato una risalita rispetto al periodo precedente.  Nel dettaglio, l’indice si è attestato a 59, contro il 27 segnato nel 1° trimestre 2020, minimo storico registrato da quando è disponibile la serie (2016).

A evidenziarlo sono i risultati della tradizionale Indagine congiunturale condotta dal Centro Studi di AIB al secondo trimestre 2020.

La risalita della fiducia rifletterebbe il parziale miglioramento delle condizioni operative aziendali sperimentato nei mesi di maggio e giugno, dopo i forti cali fra marzo e aprile, nonché le prospettive di una possibile schiarita del quadro ciclico per la seconda parte dell’anno. Tuttavia, complice anche la stagionale chiusura in agosto, a breve l’attività non è prevista tornare sui livelli coerenti con la media degli ultimi anni.

“L’assestamento, per quanto al ribasso, dell’andamento dell’economia ha permesso all’aziende del settore terziario di fare una programmazione almeno a breve periodo – commenta Paolo Chiari, Presidente del Settore Terziario di AIB –: buona parte dei progetti che erano stati sospesi in periodo COVID sono ripartiti anche se in maniera differenziata. Certo è che i nuovi progetti legati ai nuovi investimenti sono ancora al palo”.

L’evoluzione del clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel terziario appare nel complesso in linea con il quadro nazionale, dove l’Indice PMI riferito al settore, dopo il minimo storico raggiunto ad aprile (10,8), è stato protagonista di un recupero (28,9 a maggio e 46,4 a giugno), non tale da riportare i valori al di sopra della soglia che determina l’espansione dell’attività (50).

Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle imprese sui tre mesi precedenti:

  • il fatturato è diminuito per il 48% delle imprese, con un saldo negativo del 29% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;
  • gli ordini e l’occupazione evidenziano anch’essi flessioni (saldi netti pari rispettivamente a -38% e a -6%);
  • i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione piatta (saldo netto pari a +3%), a conferma dell’assenza di rilevanti pressioni inflattive, in particolare in questa fase storica.

Per quanto riguarda le prospettive per i mesi a venire:

  • il fatturato è atteso in contrazione dal 39% degli intervistati, con un saldo negativo del 16% a favore dei pessimisti rispetto agli ottimisti;
  • i saldi riferiti al portafoglio ordini (-19%) e all’occupazione (0%) descrivono uno scenario ancora complicato, ma in parziale rasserenamento;
  • i prezzi dei servizi offerti si contraddistinguono per un saldo di poco positivo (+7%), un altro elemento che potrebbe presagire un cambio di rotta all’orizzonte.

Secondo l’approfondimento legato all’emergenza Coronavirus, curato dal Centro Studi di AIB, l’evoluzione trimestrale dell’attività produttiva in questo periodo è la sintesi di dinamiche molto differenziate tra mese e mese. Posto pari a 100 il livello di “normalità” pre-Covid, le realtà intervistate hanno dichiarato per marzo un significativo ridimensionamento dell’attività (80), intensificatosi poi ad aprile (65). A maggio vi sarebbe poi stato un importante recupero (76), consolidatosi poi fra giugno (82) e luglio (84), appena sufficiente per ritornare ai livelli di marzo, ma non tale da colmare il gap con la situazione antecedente la pandemia, che rimarrebbe quindi ancora molto distante.

Nel primo semestre del 2020 il fatturato realizzato dalle imprese del terziario sarebbe inferiore dell’11% rispetto all’analogo periodo del 2019, mentre l’input di lavoro (misurato dalle ore lavorate) registrerebbe una contrazione relativamente meno intensa (-9%). Va tuttavia precisato che le suddette dinamiche nascondono evoluzioni molto eterogenee fra le singole aziende: a fronte di contrazioni significative, che riguardano i più, si contrappongono movimenti in crescita, realizzati dalla minoranza degli operatori.

Per quanto riguarda le misure di gestione del personale adottate dalle imprese, va segnalato l’ampio ricorso allo smart working (intensificato o introdotto dal 92% dei rispondenti), seguito dall’utilizzo della CIG (56%), dall’imposizione di ferie obbligatorie o di altre misure temporanee per la riduzione dei costi (56%), dalla riduzione dell’orario di lavoro (48%) e dalla formazione aggiuntiva del personale (44%). Il 28% invece ha optato per la mancata proroga dei contratti a termine in essere e il 24% ha rinviato le assunzioni previste.

Sul versante dei possibili effetti sull’azienda da qui alla fine dell’anno, la maggioranza dei rispondenti (55%) prevede una riduzione della domanda nazionale per i servizi offerti, il 28% invece segnala la contrazione della domanda locale. Un altro 16% evidenzia la flessione del volume d’affari a seguito della cancellazione/rinvio di fiere ed eventi promozionali, oltre alla flessione della domanda proveniente dall’estero. Va poi segnalato come il 12% degli intervistati metta l’accento sui possibili rischi relativi alla sostenibilità aziendale e, a conferma della forte eterogeneità che caratterizza l’attuale fase ciclica, il 32% ha dichiarato la normale prosecuzione dell’attività, senza particolari conseguenze negative.

Di fronte alla crisi causata dal Covid-19, il 64% delle imprese del terziario ha adottato (o adotterà) strategie che prevedono un’accelerazione della transizione al digitale, il 52% opterà per una riorganizzazione dei processi e degli spazi di lavoro e commerciali, il 44% si concentrerà sull’offerta di nuovi servizi non connessi con l’emergenza sanitaria, il 40% attuerà azioni di modifica o ampliamento dei canali di vendita, il 40% adotterà nuovi modelli di business e il 32% procederà all’intensificazione delle relazioni esistenti o alla creazione di partnership con altre imprese.

 

Brescia, pesante calo della produzione metalmeccanica nel primo trimestre

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Tendenze by

In provincia di Brescia, nel primo trimestre del 2020, l’attività produttiva dei settori metalmeccanici ha segnato variazioni negative rispetto allo stesso trimestre del 2019, dopo la frenata del periodo precedente che aveva invertito un trend di crescita durato per numerosi trimestri. In particolare, il comparto della meccanica ha registrato una diminuzione dell’attività del 17,6% nel confronto con il 1° trimestre 2019, quello della metallurgia del 12,0%. A seguito di queste variazioni, i livelli produttivi riferiti all’intera industria metalmeccanica bresciana sono ritornati sui minimi del 2013, andando a vanificare sei anni di crescita. A evidenziarlo è l’indagine trimestrale condotta dal Centro Studi AIB, che ha dedicato spazio anche alla valutazione delle prime conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria sulle imprese.“In questo momento non abbiamo preoccupazioni solo sul versante della produzione, ma siamo bloccati anche dalla burocrazia – spiega Loretta Forelli, Presidente del Settore Metallurgia, Siderurgia e Mineraria di AIB –. E non è tutto: con il calo della meccanica e dell’automotive, si è arrestata anche la rottamazione. Facciamo quindi fatica a comprare materia prima dai Paesi che solitamente sono nostri fornitori. Brescia, che è al centro della metallurgia europea, sta attraversando un momento durissimo, e vedo la situazione che ci attende in autunno, per quanto riguarda la metallurgia, in modo preoccupante. Anche molte grosse aziende si stanno purtroppo fermando.”

“Non possiamo che esprimere la massima preoccupazione: si fanno tante riunioni, si spendono tante parole, ma di fatti se ne vedono pochi da parte del Governo – aggiunge Gabriella Pasotti, Presidente del Settore Meccanica di AIB –. Le aziende sono in difficoltà soprattutto sulla liquidità, e inoltre i dati sulla Cassa Integrazione sono impressionanti. Ribadisco: abbiamo bisogno di liquidità, a settembre prevediamo un calo preoccupante degli ordini, anche del 40-50%. Purtroppo, c’è stata l’illusione che ci fosse lavoro dopo il lockdown, ma nel medio periodo non sarà così.”Le prospettive a breve termine espresse dagli operatori sono, nel complesso, nettamente sfavorevoli per tutti e due i comparti, con gli ordinativi in diminuzione sia in Italia che sui mercati esteri. Nel settore della meccanica, la rilevanza degli effetti negativi è stata severa (gli obiettivi per l’anno in corso non sono più raggiungibili) per il 44% delle aziende intervistate; significativa (con la riorganizzazione del piano aziendale per l’anno in corso) per il 34%; gestibile (con revisioni minori al piano aziendale) per il 17%; gravissima (è necessario un ridimensionamento della struttura aziendale) per il restante 5%. Gli operatori hanno dichiarato di aver registrato un calo percentuale del fatturato del 23% e delle ore lavorate del 25% rispetto alla “normalità” (il confronto è con il primo trimestre 2019).Nel settore metallurgico la rilevanza degli effetti negativi è stata severa (gli obiettivi per l’anno in corso non sono più raggiungibili) per il 33% delle aziende del campione; significativa (con la riorganizzazione del piano aziendale per l’anno in corso) per il 47%; gestibile (con revisioni minori al piano aziendale) per il rimanente 20%. Gli operatori hanno dichiarato un calo percentuale del fatturato del 22% e delle ore lavorate del 18% rispetto alla “normalità”.

Le deboli prospettive di crescita impattano negativamente sui prezzi delle materie prime industriali, che sono tradizionalmente un termometro dello stato di salute del quadro congiunturale. Tra le commodity principalmente impiegate nei cicli di produzione delle aziende metalmeccaniche bresciane si rilevano cali diffusi. A maggio, rispetto allo stesso mese del 2019, l’alluminio ha segnato un ribasso del 17,7%, il rame del 12,9%, lo zinco del 28,0% e il rottame ferroso del 14,8%. Sul versante del mercato del lavoro, si segnala l’impennata nel mese di aprile (con il parziale riassorbimento in maggio) della Cassa Integrazione Guadagni nei settori metalmeccanici. Mentre nel primo trimestre, rispetto allo stesso periodo del 2019, le ore complessivamente autorizzate nei due comparti sono cresciute del 9,9%, quelle autorizzate nei primi cinque mesi del 2020 sono aumentate del 1.536% rispetto allo stesso periodo del 2019, passando da 1,5 a 24,2 milioni.

In particolare, la componente ordinaria nei primi cinque mesi del 2020 è cresciuta del 3.865% (da 583.704 ore a oltre 23 milioni di ore), quella straordinaria del 10% (da 892.950 a 984.329 ore). Sulla base delle ore effettivamente utilizzate è possibile stimare che le unità di lavoro annue (ULA) potenzialmente coinvolte dalla CIG siano circa 12 mila e seicento, contro le 800 dello stesso periodo del 2019. Si tratta tuttavia di una stima prudenziale, basata su un tasso di tiraggio nel 2020 in linea con quello registrato nel 2019 (che è stato storicamente basso).  Dal punto di vista della struttura produttiva, Brescia è la terza provincia italiana per rilevanza dell’industria metalmeccanica (dopo Torino e Milano). Con circa 100 mila addetti attivi, è leader nazionale per quanto riguarda la metallurgia (16 mila addetti) e i prodotti in metallo (36 mila), è al terzo posto nei macchinari e apparecchiature (31 mila) e in quinta posizione relativamente ai mezzi di trasporto (poco più di 8 mila addetti).

 

 

Aib punta sul digitale: nuovo sito per gli impreditori bresciani

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Web e digitale by

Sarà online da domani giovedì 18 giugno, all’indirizzo www.aib.bs.it, il nuovo sito di Aib basato sulla piattaforma digitale DAS (Digital Association Services). DAS – si legge in una nota – è “una piattaforma digitale, business analytics e data driven, pensata nell’ottica di far sfruttare in maniera più immediata e proficua agli imprenditori associati tutti i servizi offerti da AIB. La piattaforma consentirà di creare un rapporto più diretto con l’associazione e farà capire, attraverso l’utilizzo dello strumento e il feedback degli utenti, quali sono i servizi di cui le imprese necessitano in tempo reale”.

“Da domani, AIB mette a disposizione di tutti gli imprenditori uno strumento pensato ispirandosi a quattro parole chiave: concretezza, efficacia, immediatezza e trasparenza – spiega Filippo Schittone, Direttore di AIB –. Crediamo sia un progetto proiettato al futuro, che faciliterà il rapporto tra le aziende e AIB. Metteremo nelle condizioni tutta la struttura di comprendere sempre di più e meglio, in tempi rapidi, le necessità degli imprenditori.”

Entro domani, gli utenti profilati sul sito AIB riceveranno una mail dall’indirizzo info@aib.bs.it, contenente un link attraverso il quale sarà possibile accedere alla nuova piattaforma e impostare una nuova password. Dall’area riservata si potranno configurare le preferenze, come la categoria di informazioni che si vorranno ricevere o gli hashtag legati agli argomenti delle news rilevanti. In questo modo, sarà possibile ricevere una newsletter profilata in base agli specifici interessi.

All’interno del nuovo sito sarà inoltre presente il marketplace-DPI, un servizio di AIB grazie al quale le aziende associate potranno richiedere dispositivi di protezione individuale a fornitori accreditati, attraverso la compilazione di un apposito form. Nei prossimi giorni, accanto al nuovo sito, verrà lanciata anche la app per sistemi mobile iOS e Android.

Aib: a Brescia nel primo trimestre forte calo dell’export

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Export by

Nel 1° Trimestre del 2020, le esportazioni bresciane – pari a 3.843 milioni di euro – diminuiscono del 7,5% rispetto allo stesso periodo del 2019. Si tratta della variazione più bassa dal quarto trimestre 2009 (-18,9%) e del peggior primo trimestre in termini monetari dal 2017 (3.795 milioni).

A rilevarlo sono i dati ISTAT elaborati dall’Ufficio Studi e Ricerche di AIB e dal Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia.

Le importazioni, pari a 2.077 milioni di euro tra gennaio e marzo 2020, diminuiscono del 14,6% rispetto allo stesso periodo del 2019, la caduta più intensa dal secondo trimestre 2012 (-17,2%).

Nel 1° Trimestre 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019, la dinamica negativa delle esportazioni bresciane (-7,5%) è inoltre superiore rispetto a quella rilevata in Lombardia (-3,0%) e in Italia (-1,9%).

Il saldo commerciale si attesta a 1.766 milioni di euro, in aumento del 2,6% rispetto a quello del 2019 (1.722 milioni di euro). È il valore più alto dall’inizio della serie storica.

La dinamica risente della frenata del commercio mondiale che, nel periodo gennaio-marzo 2020, ha segnato una contrazione del 2,9% (sullo stesso periodo del 2019), all’inizio per effetto dello stop del mercato cinese colpito per primo dalla pandemia da COVID-19, ma in seguito per l’introduzione delle misure di lockdown sia in Italia che nei principali partner commerciali, nonché per il crollo dei flussi turistici a livello mondiale. I dati dei prossimi mesi saranno caratterizzati da un drastico ridimensionamento del commercio internazionale a seguito della diffusione dell’emergenza sanitaria a livello mondiale.

La persistente caduta dei prezzi delle principali materie prime industriali (alluminio, rame, zinco, rottame ferroso) ha provocato lo sgonfiamento dei valori monetari dei beni scambiati. Qualche vantaggio nelle esportazioni extra UE è derivato invece dal deprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro (-2,9% tendenziale).

Nel 1° Trimestre 2020, tra i settori, su base annua, i meno dinamici risultano: mezzi di trasporto (-13,0%), metalli di base e prodotti in metallo (-10,1%), macchinari e apparecchi (-7,8%), prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-7,0%).

Un aumento delle esportazioni riguarda invece i comparti: sostanze e prodotti chimici (+3,9%), apparecchi elettrici (+2,5%), articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici (+1,7%).

Tra i mercati di sbocco, diminuiscono le esportazioni verso Regno Unito (-26,5%), Germania (-10,6%), Francia (-3,2%), Spagna (-13,6%), Stati Uniti (-9,9%), India (-16,6%), Cina (-27,0%). Crescono le vendite verso la Turchia (+28,1%) e la Russia (+12,4%). In termini di aree geografiche spiccano le dinamiche negative dei Paesi europei non UE (-9,7%), dell’Asia (-9,6%) e dell’America centro-meridionale (-8,9%).

Per quanto riguarda le importazioni, sono in diminuzione quelle di mezzi di trasporto (-15,9%), metalli di base e prodotti in metallo (-15,0%), apparecchi elettrici (-16,3%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (-16,4%), sostanze e prodotti chimici (-19,6%), articoli in gomma e materie plastiche (-13,7%).

Risultano in aumento gli acquisti nel comparto articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici (+36,3%).

Diminuiscono le importazioni da tutti i principali Paesi: Francia (-14,1%), Germania (-14,2%), Regno Unito (-14,9%), Spagna (-18,4%), Stati Uniti (-47,0%), Cina (-15,6%).

Primo trimestre 2020: produzione industriale ancora in forte calo

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze by

Nel primo trimestre del 2020, la variazione della produzione delle imprese manifatturiere bresciane è risultata pari a -13,9% rispetto allo stesso periodo del 2019 (tendenziale), dopo i risultati già negativi del quarto (-1,4%) e del terzo (-0,9%) trimestre 2019. Si tratta del peggior dato dal quarto trimestre 2009 (-17,3%). Il risultato risente, in particolare, della caduta della produzione nel mese di marzo, dovuta al lockdown per l’emergenza Covid-19 imposto o deciso dalla maggior parte delle attività produttive.

A evidenziarlo sono le indagini congiunturali dell’Ufficio Studi e Ricerche AIB e del Servizio Studi della Camera di Commercio con i risultati al primo trimestre 2020.

Nel dettaglio, la produzione industriale registra un calo sul trimestre precedente del -11,4%. Il tasso acquisito – ovvero la variazione media annua che si avrebbe se l’indice della produzione non subisse variazioni fino alla fine del 2020 – è pari a -12,5%. Il recupero dai minimi, registrati nel terzo trimestre 2013, diminuisce e si attesta a +1,0%, perdendo, di fatto, tutto quanto guadagnato in questi anni e tornando ai minimi storici. La distanza dal picco di attività pre-crisi (primo trimestre 2008) si amplia e risulta pari a -30,5%.

Le previsioni a breve termine sono decisamente negative: le aziende che stimano un peggioramento della situazione attuale nei prossimi tre mesi sono il 66%, quelle che prevedono di mantenere i livelli attuali sono il 20%. Le previsioni sono condizionate dal peggioramento di tutti i parametri economici, causato dalla caduta del commercio internazionale, dalle incertezze sulla domanda interna e dalla debolezza della domanda estera, ancora compromessa dalla diversa tempistica con la quale sono state introdotte le misure di contenimento del Covid-19 negli altri paesi.

Per l’artigianato manifatturiero – secondo il Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia – il primo trimestre dell’anno si chiude con una repentina e intensa decelerazione, segno evidente dei primi riflessi del lockdown disposto per far fronte all’emergenza legata alla diffusione del Covid-19. In confronto al trimestre scorso, infatti, la produzione è diminuita dell’11,8%, il fatturato del 9,5% e gli ordinativi del 9,1%.

La flessione è ancora più visibile nel confronto con il primo trimestre dello scorso anno, la produzione dell’artigianato manifatturiero bresciano è diminuita del 13,4%, il fatturato del 12,7% e gli ordinativi dell’11,3%. Questi risultati si inseriscono in un contesto complessivo di rallentamento che ha interessato l’artigianato manifatturiero nel corso del 2019. Nella media dell’anno, infatti, la produzione è calata dello 0,3%.

L’Indagine AIB viene effettuata trimestralmente su un panel di 250 imprese associate appartenenti al settore manifatturiero. L’indagine sull’artigianato della Camera di Commercio, la cui fonte è l’indagine congiunturale Unioncamere Lombardia, ha coinvolto 219 imprese della provincia, pari a una copertura campionaria del 100%.

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