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Apindustria: pronti a fare la nostra parte per il successo della campagna vaccinale

in Api/Associazioni di categoria/Economia/Salute/Uncategorized by

Nella convinzione che la soluzione della crisi sanitaria sia premessa necessaria per la ripartenza economica, Apindustria Brescia dà la propria disponibilità a collaborare a ogni livello per fare in modo che la campagna vaccinale avviata da pochi giorni sia il più rapida ed efficiente possibile. «Facciamo nostro l’invito fatto a livello nazionale dal Presidente Nazionale di Confapi Maurizio Casasco – afferma il Presidente di Apindustria Brescia, Pierluigi Cordua -. È oggi più che mai evidente che la vera chiave di volta nella lotta alla pandemia sia la massima velocizzazione nella somministrazione dei vaccini anti-SARS-covid2 ed è quindi necessario promuovere la collaborazione con i medici del lavoro e i sindacati, affinché le aziende stesse diventino degli hotspot vaccinali in grado di coadiuvare quelli già attivi». Apindustria ricorda che le imprese hanno organizzazione, spazi da utilizzare e in diversi casi anche personale adatto per aiutare la buona riuscita della campagna vaccinale: «Sarebbe un buon modo per accelerare le vaccinazioni – sottolinea Cordua -. Le istituzioni potrebbero fare la loro parte, trovando meccanismi premianti dal punto di vista fiscale o contributivo a sostegno delle aziende che si impegneranno nella campagna. Avvertiamo il desiderio di tanti imprenditori di tornare in campo a pieno ritmo e abbiamo segnali che possa esserci in tempi rapidi una ripresa dell’economia. Per farlo è però necessario risolvere la crisi sanitaria il prima possibile». 

Iseo, Legambiente fa ricorso al Tar contro il supermercato Lidl

in Ambiente/Commercio/Economia by
Lidl apre un nuovo supermercato a Desenzano

Il 28 dicembre scorso in un lungo ricorso la sezione di Legambiente del basso Sebino ha chiesto al Tar di annullare il piano attuativo che autorizza la costruzione di un nuovo supermercato dell’insegna LIDL in via Gorzoni
a Iseo.

Secondo l’associazione Il Comune di Iseo ha autorizzato – in un’area sensibile dal punto di vista ambientale, posta a ridosso di un Sito di
Importanza Comunitaria fondamentale per la tutela della biodiversità –
l’ennesima “media struttura di vendita”: circa 1300 mq di superficie
di vendita e oltre 2000 mq di superficie lorda di pavimento (SLP).

“Le aree – spiega Dario Balotta in una nota – sono però vincolate, poiché si trovano – in una zona di di potenziale interferenza sul Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e sulla Zona di Protezione Speciale (ZPS) delle “Torbiere di Iseo”, dal cui perimetro distano poche decine di metri”.

“Il Piano Attuativo autorizza la nascita della nuova struttura in un contesto già fortemente compromesso dalla presenza di diverse strutture commerciali ed insediamenti antropici, e pertanto si configura come variante al PGT”, sottolinea ancora Legambiente nel comunicato, in cui il piano viene definito “illegittimo” per diverse ragioni.

Famiglia di agricoltori schiacciata da 1,7 milioni di debito: il tribunale li “grazia”

in Associazioni di categoria/Banche/Economia by

Il crollo del prezzo del latte e problemi di salute hanno portato alla chiusura dell’azienda. Ora pagheranno 1/5 del loro reddito per quattro anni, poi potranno chiedere l’esdebitazione

Gestivano un’azienda agricola nel Trevigiano, poi è arrivata la crisi e si sono trovati quasi sul lastrico, con un monte debiti complessivo di un milione e 760mila euro. Che mai avrebbero potuto pagare. Ma i giudici del tribunale di Treviso, applicando la legge 3/2012, li hanno “graziati”.

Protagonista della storia a lieto fine è una famiglia assistita dallo studio legale Pagano & Partners di Brescia: padre e madre ultrasettantenni e due figli poco più che quarantenni, di cui uno con due minori a carico. A metà degli anni Novanta, il padre aveva avviato l’attività (allevamento di bovini e coltivazione di viti), ma nel 2005 – complice il crollo del prezzo del latte – era iniziata la crisi, con l’impossibilità di pagare le rate dei finanziamenti e una spirale crescente di debiti.

Nel 2017, poi, il figlio a cui l’uomo aveva lasciato le redini dell’azienda si era ammalato. E la situazione è precipitata velocemente, portando alla chiusura dell’attività e alla vendita dei beni di famiglia. Ma il ricavato (900mila euro circa) non sono bastati a pareggiare i conti.

“A quel punto”, spiega l’avvocato Monica Pagano, che ha seguito il caso con il collega Matteo Marini, “abbiamo chiesto ai giudici l’applicazione della cosiddetta legge Salva-Suicidi o Ammazza Debiti, che stabilisce un principio molto importante: nessuno può essere ‘condannato’ a vita a pagare debiti che ha fatto senza colpa e a cui, vista la dimensione dell’importo, non potrà mai fare fronte. In questo caso”, continua, “il giudice ha stabilito che pagheranno quanto possono, versando un quinto del loro reddito per quattro anni, e poi potranno chiedere l’esdebitazione: cioè la cancellazione completa dei debiti rimanenti, che ammonterebbero a quasi 500mila euro”.

Padre e madre vivono oggi con una modesta pensione, un figlio percepisce circa 1.200 euro al mese e l’altro è disoccupato. Concretamente, dopo l’aggiudicazione degli immobili rimasti (il cui valore stimato è di 400mila euro) e di alcune auto (di scarso valore economico), i tre familiari che hanno un reddito verseranno poche centinaia di euro al mese (poco più di 600 euro in tre, ma le cifre esatte sono ancora da definire) per la durata della procedura. Poi, rispettando le prescrizioni dei giudici, saranno liberi da ogni pendenza economica.

Lavoro interinale: a Brescia nel terzo trimestre frena la caduta

in Economia/Lavoro by
Professionista al lavoro, foto generica da Pixabay
  • Il calo registrato nel periodo tra luglio e settembre, rispetto allo stesso periodo del 2019, è del 29%; la contrazione è inferiore a quella del trimestre precedente (-54%).

Secondo quanto dichiarato dalle Agenzie per il Lavoro, nel 3° trimestre del 2020 le richieste di lavoratori in somministrazione in provincia di Brescia hanno subito un calo del 29% rispetto all’analogo periodo del 2019. Si tratta di una contrazione che in qualche modo mitiga la caduta registrata nel secondo periodo dell’anno (-54%).

A evidenziarlo è il tradizionale Osservatorio Confindustria Brescia – Agenzie per il Lavoro, a cura del Centro Studi di Confindustria Brescia.

La dinamica, fortemente negativa, risulta coerente con un quadro ciclico penalizzato dalla pandemia, che ha pesantemente colpito il settore industriale locale – nonostante il recupero dell’attività produttiva nei mesi estivi – e ha profondamente lacerato le attività legate al commercio e alla ristorazione.

La caduta ha interessato tutti i sei macro-gruppi professionali presi in considerazione, con i cali più intensi registrati, in particolare, dai tecnici (-33%), dagli operai specializzati (-34%), dagli impiegati esecutivi (-44%) e dagli addetti al commercio (-68%). Per quanto riguarda la composizione della domanda, si evidenza la prevalenza di conduttori d’impianti (40,6%), seguiti dal personale non qualificato (24,3%), dagli operai specializzati (15,3%) e dagli addetti al commercio (8,9%). Più contenuta è la domanda di tecnici (5,7%) e di impiegati esecutivi (5,1%).

Il dettaglio dei profili professionali vede in testa gli operatori robot industriali (14,1% della domanda complessiva), seguiti dagli addetti consegna merci (7,9%), dai non qualificati in imprese industriali (7,2%), dagli addetti macchine per lavorazioni metalliche (5,9%) e dai conduttori macchine movimento terra (5,8%).

Come già rilevato nel primo semestre dell’anno, il profilo più domandato riguarda gli operatori robot industriali; si tratta di un dato che certificherebbe il forte interesse nel territorio per questa categoria professionale, di questi tempi particolarmente ricercata, sulla scia della transizione in atto al 4.0.

Indagine Confartigianato: un’impresa su cinque rischia di non sopravvivere al 2021

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Tendenze by

Una stima diffusa da Confartigianato preoccupa il comparto economico della nostra provincia: un’impresa su 5 (il 21%) è soggetta a rischi operativi e avrà difficoltà nel proseguire l’attività nei prossimi mesi. Nella sola provincia di Brescia potrebbe voler dire 7mila imprese artigiane (su 33.442 totali) a rischio. «Nonostante le aspettative delle imprese, soprattutto quelle micro e piccole siano in miglioramento, come emerso dalla più recente indagine realizzata da Confartigianato Imprese Brescia su un panel di imprenditori associati, l’ultima nota dell’anno della nostra organizzazione, a livello nazionale, conferma i dubbi riempiendo il cielo di ombre minacciose sul futuro di molte, troppe attività» commenta il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti che prosegue: «Si tratta di rischi perlopiù legati ad una generale debolezza finanziaria, a una crisi di liquidità senza precedenti, al calo del fatturato e all’aumento del ricorso al debito bancario che insieme possono mettere in difficoltà la sostenibilità e la prosecuzione per molte attività, in vista del prossimo decisivo anno, quando dovremo fare i conti con il ritorno alla normalità. Una fase che ha richiesto interventi di sostegno mediante moratorie sui prestiti e garanzie pubbliche che dovrà dunque protrarsi almeno sino a giugno 2021 e, comunque, finché non si sarà conclusa l’attuale fase critica evidentemente vissuta in “stand by” dalle imprese e cristallizzata per via degli aiuti e degli ammortizzatori sociali messi in campo dal governo. Non possiamo permetterci di perdere tante imprese, dopo tanti sforzi. Sarebbe drammatico per l’intero tessuto sociale di tutto il territorio» conclude il presidente Massetti».

Confindustria Brescia: ecco il bilancio sociale 2019

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

CONFINDUSTRIA BRESCIA: PUBBLICATO IL BILANCIO SOCIALE 2019

  • Il documento, realizzato con il contributo di Deloitte, è stato realizzato con l’obiettivo di intraprendere un percorso di rendicontazione di sostenibilità.

Brescia, 29 dicembre 2020 – È stato pubblicato in questi giorni il Bilancio di sostenibilità 2019 di Confindustria Brescia, documento realizzato con il contributo di Deloitte secondo gli standard internazionali del GRI (Global Reporting Initiative), con l’obiettivo di intraprendere un percorso di rendicontazione di sostenibilità

La scelta è stata motivata dalla piena consapevolezza che oggi è doveroso dare evidenza agli stakeholder degli obiettivi raggiunti e, soprattutto, degli impegni futuri che si intendono perseguire per migliorare la performance associativa in termini di sostenibilità e di impatti generati.

L’associazione non si è limitata ad analizzare e sistematizzare quanto fatto nel 2019, ma ha deciso, in seguito alla situazione di particolare gravità e complessità venutasi a creare quest’anno, di prolungare la rendicontazione ai primi otto mesi del 2020. Ora, l’obiettivo è quello di mettere a punto il Bilancio di sostenibilità 2020 nel primo trimestre dell’anno che sta per iniziare.

Dal punto di vista dei contenuti, il Bilancio si divide in cinque parti: la prima riguarda il profilo organizzativo di Confindustria Brescia, con la storia dell’Associazione, una delle più antiche in Italia, l’identità e la mission, il Codice Etico (l’insieme dei valori, dei princìpi e degli impegni che orientano e guidano le attività del Sistema Confindustria) e la struttura di governance.

Segue la parte sulla gestione della sostenibilità, con l’identificazione degli stakeholder rilevanti (imprese associate, istituzioni, amministrazioni ed enti, parti sociali) e la definizione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, nell’ambito di quelli adottati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In particolare, Confindustria Brescia si pone la finalità di sensibilizzare e incentivare le aziende, entro il 2030, a riconsiderare e ristrutturare i propri business model anche rispetto ai rischi ambientali e sociali e, conseguentemente, applicare strategie orientate alla transizione verso uno sviluppo aziendale più sostenibile.

Nella sezione sulla Responsabilità economica e di governance, dopo la presentazione del valore economico direttamente generato e distribuito dall’Associazione agli stakeholder (pari a circa 10 milioni di euro, di cui il 7,3% destinato a contributi e erogazioni liberali a beneficio della comunità e il 2,5% alle imposte, quindi al territorio), sono riportate le principali iniziative implementate al fine dello sviluppo delle imprese rispetto ai temi di accesso al credito e finanza agevolata, fiscalità, sensibilizzazione alla culturad’impresa e all’internazionalizzazione, nonché innovazione, rapporti con istituzioni, amministrazioni ed enti e attività di comunicazione verso gli stakeholder.

Nella quarta parte del Bilancio, quella sulla Responsabilità sociale viene sottolineato come la valorizzazione del personale interno dal punto di vista professionale e motivazionale rappresenti uno dei principali driver per il raggiungimento degli obiettivi associativi, insieme alla promozione della diversità e delle pari opportunità, alla promozione del benessere dei lavoratori, alla salute e sicurezza degli stessi, alla gestione, sviluppo e formazione dei talenti, ai rapporti con le scuole e le Università.

La parte finale del volume è dedicata alla Responsabilità ambientale, che rappresenta un punto focale nella definizione strategica delle attività associative.

Commercio, 106 domande per il secondo bando Duc di Brescia

in Commercio/Economia by
Moda, foto da Pixabay

Sono 106 le domande di contributo presentate per il secondo bando Duc Brescia per il consolidamento del distretto commerciale cittadino. Tra queste sono risultate ammissibili e finanziabili 65 domande presentate da nuovi beneficiari e 19 domande presentate da soggetti già beneficiari del contributo approvato con riferimento al primo bando. Otto domande (anche queste presentate da soggetti già beneficiari di contributo approvato con riferimento al primo bando) sono risultate ammissibili, in quanto formulate nel rispetto delle modalità e dei requisiti del bando, ma non finanziabili per esaurimento della dotazione finanziaria del bando mentre 14 domande sono risultate non ammissibili.  le risorse stanziate  ammontano a 140mila euro (spesa corrente per costi di gestione – fonte di  finanziamento  Comune di Brescia). Il bando è ora esaurito.

I contributi, a fondo perduto, serviranno a coprire il 50% della spesa corrente sostenuta al netto di Iva con riferimento alle spese per studi ed analisi funzionali al consolidamento dell’attività; materiali per la protezione dei lavoratori e dei consumatori e per la pulizia e sanificazione dei locali e delle merci; per i canoni annuali per l’utilizzo di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone, siti web ecc.; spese per l’acquisizione di servizi di vendita online e consegna a domicilio; servizi per la pulizia e la sanificazione dei locali e delle merci; spese di promozione, comunicazione e informazione ad imprese e consumatori; spese per affitto dei locali per l’esercizio dell’attività di impresa. Sono escluse le attività consentite dai D.P.C.M. dell’11 marzo 2020, 22 marzo 2020 e Decreto Ministeriale 25 marzo 2020, le imprese che hanno esercitato in deroga ai sensi dei D.P.C.M. 22 marzo 2020 e 10 aprile 2020, ad eccezione di quelle autorizzate in deroga che abbiano deciso di introdurre il lavoro agile per tutti i dipendenti (assolvendo gli obblighi previsti dall’art. 4 del d.p.c.m. 1 marzo 2020).

QUADRO GENERALE DEI PROGETTI DI SOSTEGNO DEL DUC BRESCIA

PROGETTI DI SOSTEGNO DEL DUC BRESCIA

(DISTRETTO DEL COMMERCIO)

A seguito dell’approvazione da parte della Giunta comunale (deliberazione 453 del 23 settembre 2020) del piano strategico Città nuova. Brescia dinamica è stato avviato il progetto di ricostruzione e consolidamento del DUC Brescia, il distretto commerciale cittadino che si inserisce nel cuore del centro storico ed è costituito dall’insieme delle imprese locali del commercio, dell’artigianato e della ristorazione che operano al suo interno.

Il piano strategico su indicato è suddiviso in due diverse sezioni dedicate al sostengo e al rilancio del Duc Brescia:

– progetti per la ricostruzione e il consolidamento del Duc Brescia;

– progetti per il rilancio e la crescita della competitività futura del Duc Brescia.

Nella prima sezione progettuale, la cui realizzazione è prevista entro il 31 dicembre 2020, sono inseriti i Bandi per il riconoscimento di contributi a fondo perduto a favore delle imprese del distretto di cui si presentano gli esiti, e più precisamente:

BANDO DUC BRESCIA PER LA RICOSTRUZIONE ECONOMICA

DEL DISTRETTO COMMERCIALE CITTADINO

FONTE DI FINANZIAMENTO

Contributo riconosciuto da Regione Lombardia con Decreto della Direzione Generale Sviluppo Economico n.7344 in data 23.6.2020 avente ad oggetto “Approvazione degli esiti istruttori delle domande di premialità a valere sul bando “Distretti del Commercio per la ricostruzione economica territoriale urbana”.

ATTI AMMINISTRATIVI

– deliberazione G.C. n. 429 in data 10.9.2020  avente ad oggetto “Approvazione criteri per emanazione del bando per la promozione del DUC Brescia denominato “Bando DUC Brescia per la ricostruzione economica del distretto commerciale cittadino”;

– determinazione del Responsabile del Settore Promozione della città n. 1740 in data 18.09.2020 avente ad oggetto “Approvazione “Bando DUC BRESCIA per la ricostruzione economica del distretto commerciale cittadino” per la concessione di contributi a fondo perduto a favore delle MPMI del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato;

TIPOLOGIA DEI CONTRIBUTI

Contributi a fondo perduto, su un mix di spesa in conto capitale e parte corrente, a copertura del 50% della spesa in conto capitale sostenuta al netto di IVA con riferimento alle seguenti spese:

Spese in conto capitale:

  • Opere edili private (ristrutturazione, ammodernamento dei locali, lavori su facciate ed esterni ecc.);
  • Installazione o ammodernamento di impianti;
  • Arredi e strutture temporanee;
  • Macchinari, attrezzature ed apparecchi, comprese le spese di installazione strettamente collegate;
  • Veicoli da destinare alla consegna a domicilio o all’erogazione di servizi comuni con esclusivo riferimento a motoveicoli elettrici e velocipedi;
  • Realizzazione, acquisto o acquisizione tramite licenza pluriennale di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone, siti web ecc..

Spese di parte corrente:

  • Spese per studi ed analisi;
    • Materiali per la protezione dei lavoratori e dei consumatori e per la pulizia e sanificazione dei locali e delle merci;
    • Canoni annuali per l’utilizzo di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone, siti web ecc.;
    • Spese per l’acquisizione di servizi di vendita online e consegna a domicilio;
    • Servizi per la pulizia e la sanificazione dei locali e delle merci;
    • Spese per eventi e animazione;
    • Spese di promozione, comunicazione e informazione ad imprese e consumatori;
    • Formazione in tema di sicurezza e protezione di lavoratori e consumatori, comunicazione e marketing, tecnologie digitali;
    • Spese per affitto dei locali per l’esercizio dell’attività di impresa. Sono escluse le attività consentite dal D.P.C.M. dell’11 marzo 2020, 22 marzo 2020 e Decreto Ministeriale 25 marzo 2020, nonché le imprese che hanno esercitato in deroga ai sensi del D.P.C.M. 22 marzo 2020 e 10 aprile 2020, ad eccezione di quelle autorizzate in deroga che abbiano deciso di introdurre il lavoro agile per tutti i dipendenti (assolvendo gli obblighi previsti dall’art. 4 del D.P.C.M.  1 marzo 2020).

ESITI ISTRUTTORI

Sono state presentate n. 11  domande di contributo, di cui:

1.  n.  3  sono risultate ammissibili  e finanziabili;

2.  n. 5 sono state ammesse al contributo con riserva di presentazione di documentale integrativa;

3.  n. 3 sono risultate non ammissibili in osservanza a quanto previsto dall’Art. 5 TIPOLOGIA DI PROCEDURA ED ENTITA’ DEL CONTRIBUTO del bando stesso,  in quanto riferite esclusivamente a spese di parte corrente.

Risorse stanziate € 170.000,00 – spesa conto capitale per costi di investimento  – fonte di  finanziamento  REGIONE LOMBARDIA

Contributi riconosciuti € 19.200,00

BANDO DUC BRESCIA PER IL CONSOLIDAMENTO DEL DISTRETTO COMMERCIALE CITTADINO

FONTE DI FINANZIAMENTO

Le risorse provengono da uno stanziamento approvato dalla Giunta comunale in fase di variazione di bilancio (luglio 2020).

ATTI AMMINISTRATIVI

– deliberazione di Giunta Comunale n. 382 del 6.8.2020 avente ad oggetto “Approvazione criteri per l’emanazione del Bando DUC Brescia per il consolidamento del distretto commerciale cittadino”;

–  determinazione del Responsabile del Settore Promozione della città n. 1584 in data 21.08.2020 avente ad oggetto “Approvazione “Bando DUC BRESCIA per il consolidamento del distretto commerciale cittadino per la concessione di contributi a fondo perduto a favore delle micro, piccole e medie imprese (MPMI) del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato”;

TIPOLOGIA DEI CONTRIBUTI

Contributi a fondo perduto a copertura del 50% della spesa corrente sostenuta al netto di IVA con riferimento alle seguenti spese correnti:

1.  Spese per studi ed analisi funzionali al consolidamento dell’attività;

2.  Spese di promozione, comunicazione e informazione ad imprese e consumatori;

3.  Spese per affitto dei locali per l’esercizio dell’attività di impresa. Sono escluse le attività consentite dal D.P.C.M. dell’11 marzo 2020, 22 marzo 2020 e Decreto Ministeriale 25 marzo 2020, nonché le imprese che hanno esercitato in deroga ai sensi del D.P.C.M. 22 marzo 2020 e 10 aprile 2020, ad eccezione di quelle autorizzate in deroga che abbiano deciso di introdurre il lavoro agile per tutti i dipendenti (assolvendo gli obblighi previsti dall’art. 4 del D.P.C.M.  1 marzo 2020);

       4.  Spese per stabilizzazione del personale mediante il sostegno all’occupazione, promuovendo l’assunzione, in base alle normative vigenti in materia di impiego a tempo indeterminato, da parte delle MPMI per la stabilizzazione del personale precario  e/o l’assunzione di nuovo personale.

ESITI ISTRUTTORI

Sono state presentate n. 87  domande di contributo, di cui:

  1. n.  76  (settantasei) sono risultate ammissibili  e finanziabili;
  2. n. 5 (cinque) sono risultate non ammissibili in quanto presentate in forma non conforme ai requisiti del bando; 
  3. n. 3 (tre) sono risultate non ammissibili in quanto riferite a spese non ammissibili;
  4. n. 1 (una) è risultata  non  ammissibile in quanto pervenuta fuori termine;
  5. n. 1 (una) è risultata non ammissibile a seguito di presentazione d’integrazione documentale non conforme
  6. n. 1 (una) è stata esclusa a seguito di rinuncia alla richiesta di contributo.

Risorse stanziate € 170.000,00 – spesa corrente per costi di gestione – fonte di  finanziamento  COMUNE DI BRESCIA.

Contributi riconosciuti € 132.360,00

BANDO DUC BRESCIA PER IL CONSOLIDAMENTO DEL DISTRETTO COMMERCIALE CITTADINO. SECONDO BANDO

FONTE DI FINANZIAMENTO

Le risorse provengono dalla riorganizzazione degli stanziamenti appostati sui capitoli del centro di costo del marketing urbano originariamente destinate alla promozione della città che sono state fatte confluire sul progetto.

ATTI AMMINISTRATIVI

– deliberazione di Giunta Comunale n. 550 del 11.11.2020 avente ad oggetto “Approvazione criteri per l’emanazione del Bando DUC Brescia per il consolidamento del distretto commerciale cittadino. Secondo bando”;

– determinazione del Responsabile del Settore Promozione della città n. 2140 in data 13.11.2020 avente ad oggetto “Approvazione “Bando DUC BRESCIA per il consolidamento del distretto commerciale cittadino. Secondo bando” per la concessione di contributi a fondo perduto a favore delle micro, piccole e medie imprese  (MPMI) del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato”.

TIPOLOGIA DEI CONTRIBUTI

Contributi a fondo perduto a copertura del 50% della spesa corrente sostenuta al netto di IVA con riferimento alle  seguenti spese correnti:

  1. Spese per studi ed analisi funzionali al consolidamento dell’attività;
  2. Materiali per la protezione dei lavoratori e dei consumatori e per la pulizia e sanificazione dei locali e delle merci;
  3. Canoni annuali per l’utilizzo di software, piattaforme informatiche, applicazioni per smartphone, siti web ecc.;
  4. Spese per l’acquisizione di servizi di vendita online e consegna a domicilio;
  5. Servizi per la pulizia e la sanificazione dei locali e delle merci;
  6. Spese di promozione, comunicazione e informazione ad imprese e consumatori;
  7. Spese per affitto dei locali per l’esercizio dell’attività di impresa. Sono escluse le attività consentite dai D.P.C.M. dell’11 marzo 2020, 22 marzo 2020 e Decreto Ministeriale 25 marzo 2020, nonché le imprese che hanno esercitato in deroga ai sensi dei D.P.C.M. 22 marzo 2020 e 10 aprile 2020, ad eccezione di quelle autorizzate in deroga che abbiano deciso di introdurre il lavoro agile per tutti i dipendenti (assolvendo gli obblighi previsti dall’art. 4 del d.p.c.m. 1 marzo 2020).

ESITI ISTRUTTORI

Sono state presentate n. 106 domande di contributo, di cui:

1.  n. 65 (presentate da nuovi beneficiari) sono risultate ammissibili  e finanziabili in quanto formulate nel rispetto delle modalità e dei requisiti del bando;

2.  n. 19 (presentate da soggetti già beneficiari di contributo approvato con riferimento al primo bando su citato) sono risultate ammissibili, in quanto formulate nel rispetto delle modalità e dei requisiti del bando e finanziabili per disponibilità di risorse;

3.  n. 8 (presentate da soggetti già beneficiari di contributo approvato con riferimento al primo bando su citato) sono risultate ammissibili, in quanto formulate nel rispetto delle modalità e dei requisiti del bando, ma non finanziabili per esaurimento della dotazione finanziaria del bando;

4.  n. 14 domande di contributo sono risultate non ammissibili

Risorse stanziate € 140.000,00 – spesa corrente per costi di gestione – fonte di  finanziamento  COMUNE DI BRESCIA

Bando esaurito.

Apindustria, Cordua: «Guardiamo al 2021 con fiducia, ma servono unità e responsabilità»

in Api/Associazioni di categoria/Economia by

«Il 2020 è stato un anno particolarmente difficile ma l’associazione conferma una base associativa importante. Abbiamo poco meno di 1.300 aziende associate, che insieme fatturano cinque miliardi di euro e impiegano circa 30 mila unità». A sottolinearlo è il Presidente di Apindustria Pierluigi Cordua nel consueto incontro di fine anno con i rappresentanti degli organi di informazione locali. Delle quasi 1.300 aziende associate, il metalmeccanico – con oltre il 70% – è la componente principale. Seguono il chimico plastica gomma, il tessile, l’alimentare, l’informatico e i servizi».

«L’Associazione è stabile e con i conti in ordine – ha spiegato Cordua -. Questo ovviamente va a merito di chi mi ha preceduto». Alla guida dell’Associazione da poco più di tre mesi, Cordua esprime soddisfazione per il lavoro di squadra e il clima molto collaborativo che si respira all’interno dell’Associazione. Per il 2021 si conferma l’attenzione alta alla base associativa, attraverso l’implementazione dei servizi (con relative risorse dedicate) alle imprese e l’avvio quindi di una fase più esecutiva. «Tra le altre cose abbiamo anche appena attivato un accordo con una società di consulenza per il monitoraggio delle crisi aziendali, una società che dà rating alle imprese ed è riconosciuta a livello bancario». Particolare attenzione verrà anche data allo sviluppo delle categorie meno presenti in ambito associativo. Sul piano economico Cordua si fa portavoce di un clima positivo tra le PMI, nonostante nessuno ovviamente neghi le grandi difficoltà che si stanno vivendo. «Molto dipenderà dalla crisi sanitaria – spiega il Presidente di Apindustria -, ma se inizierà la campagna vaccinale e il virus tornerà a essere sotto controllo siamo convinti che l’economia possa avere una significativa ripresa. La fiducia c’è, la liquidità anche, così come ci sono segnali evidenti di politiche di incremento di spesa pubblica. Noi ci aspettiamo dei risultati, come conferma il sentiment della nostra base associativa nell’indagine che abbiamo realizzato proprio pochi giorni fa». Diverso il giudizio sul come verranno spesi i soldi del Next Generation Ue, il cosiddetto Recovery Fund: «Ci vogliono idee, slancio e unità d’intenti per progetti che sappiamo essere spalmati su più anni e quindi più legislature». Cordua ha infine ricordato l’iniziativa promossa dalla giunta di Apindustria che ha visto la realizzazione di una confezione natalizia di prodotti targati UnionAlimentari Brescia con l’obiettivo di sostenere e promuovere l’industria alimentare bresciana. La confezione di prodotti è stata proposta da Apiservizi a tutti gli associati Apindustria Brescia, i quali hanno risposto con grande entusiasmo. «Un gesto simbolico che vuole rappresentare sostegno e di vicinanza – ha detto Cordua -. Questi sono tempi difficili ma, uniti e solidali, ne verremo fuori». 

Immobili, ecco i prezzi degli affitti nei Comuni bresciani

in Economia/Edilizia/Tendenze by

Le analisi dell’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa confermano un calo dei canoni di locazione, avvertito soprattutto nelle grandi città: -0,2% per i monolocali, -0,9% per i bilocali e i trilocali. I ribassi più importanti si sono avuti a Milano, Bologna e Roma, le metropoli che più di tutte le altre hanno sofferto per il calo dei flussi turistici, degli studenti e dei lavoratori fuori sede.

Nei capoluoghi di provincia, al contrario, si segnala un incremento dei canoni di locazione di bilocali (+0,3%) e di trilocali (+0,7%). In queste realtà la domanda è sostenuta e l’offerta, talvolta, non sufficiente.  

DI SEGUITO I PREZZI NEI COMUNI BRESCIANI

BRESCIA PROVINCIAZonaMonolocaliBilocaliTrilocali
ADROC300450550
ARTOGNECNd350400
ARTOGNEPNd250350
AZZANO MELLAC300400500
BAGNOLO MELLAC300450480
BARBARIGAC250400450
BASSANO BRESCIANOC270350400
BEDIZZOLEC330440480
BEDIZZOLEP330440480
BERLINGOC250350450
BERZO INFERIORECNd380430
BORGOSATOLLOC350450500
BOTTICINO – MATTINAC300400500
BOTTICINO – SAN GALLOP250350400
BOTTICINO – SERAC350450500
BOVEZZOC280450550
BOVEZZOP260420500
BRANDICOC200350450
CALCINATOC350450550
CALCINATOP350450550
CAPRIANOC350430490
CAPRIOLOC300400450
CARPENEDOLOC200350450
CARPENEDOLOPNd300400
CASTEGNATOC350450550
CASTEGNATOP350450550
CASTEL MELLA C350470570
CASTENEDOLOC350450500
CASTENEDOLOP300380450
CAZZAGO SAN MARTINOC350400500
CELLATICACNd450550
CHIARIC280400500
CHIARIP280400500
CIGOLEC250320370
COCCAGLIOCNd400500
COLLEBEATOC340500650
COLOGNECNd400500
CONCESIOC350450600
CONCESIOP300420500
CORTE FRANCAC300450550
CORZANOC200300400
DARFO BOARIO TERMEC320400450
DARFO BOARIO TERMEPNd380420
DELLOC300400450
DESENZANO DEL GARDAP400550700
DESENZANO DEL GARDA – RIVOLTELLAC350500600
DESENZANO DEL GARDA – RIVOLTELLAP350500600
ERBUSCO – VILLA – PEDERGNANOC350400500
ERBUSCO – ZOCCO – SPINAP350400450
ESINECNd420480
FIESSECNd320350
FLEROC400500600
GAMBARAC250300350
GAVARDOC380450550
GAVARDOP300420500
GOTTOLENGOCNd330380
GUSSAGOC300450600
GUSSAGOP300400500
ISEOC400500650
ISEOP350450550
ISORELLACNd320400
LENOC300350400
LENO – CASTELLETTOP300340390
LENO – PORZANOP290340390
LOGRATOC300400450
LONGHENAC250350400
MACLODIOC300400450
MAIRANOC300400450
MANERBIOC290370430
MAZZANOC300400450
MONTICELLI BRUSATIC280400550
MONTICHIARIC300450500
MONTICHIARIP300400450
MONTIRONEC300400450
MUSCOLINEC300400450
NUVOLENTOC300400450
NUVOLERAC350450500
OMEC300400550
OMEP300400500
ORZINUOVIC250350500
ORZINUOVIP150350400
OSPITALETTOC300400500
PADERNO FRANCIACORTAC300400500
PAITONEP390480500
PALAZZOLO SULL’OGLIOC350450500
PALAZZOLO SULL’OGLIO – SAN PANCRAZIOC300400450
PARATICOC400500550
PASSIRANOC300450550
PAVONE DEL MELLAC250330380
PIAN CAMUNOCNd400450
PIAN CAMUNOPNd300400
PIANCOGNO – COGNOCNd300350
PIANCOGNO – PIAMBORNOCNd380430
PISOGNECNd450500
PISOGNEPNd400450
POMPIANOC200300400
PONCARALEC350450500
PONTOGLIOC300380420
PRALBOINOCNd320350
PREVALLEC350450500
PROVAGLIO D’ISEOC350500600
QUINZANO D’OGLIOC250300400
REMEDELLOCNd280350
REZZATOC350400450
RODENGO SAIANOCNd450600
RODENGO SAIANOPNd450500
RONCADELLEC380500600
ROVATOCNd400500
ROVATOPNd400450
SALÒC400550700
SALÒP350450550
SAN FELICE DEL BENACOCNd450550
SAN FELICE DEL BENACOPNd400500
SAN PAOLOC200350450
SAN ZENO NAVIGLIOC350450500
SAREZZOC300400500
SAREZZOP250300450
SERLEC300380450
SIRMIONEC300400500
SIRMIONEP300400550
TORBOLE CASAGLIAC300400450
TRAVAGLIATOC300400500
TRENZANOCNd350450
VEROLANUOVAC300400450
VEROLAVECCHIAC250300350
VILLANUOVA SUL CLISIC380470530
VILLANUOVA SUL CLISIP300370450

Regione, già partiti 5mila bonifici a sostegno delle micro-imprese esclude dal Dl Ristori

in Economia/Istituzioni/Regione by

Circa 5.000 bonifici già consegnati: liquidità fresca e ossigeno per le microimprese lombarde escluse dai DL ristori del Governo.

E’ già stato erogato il primo flusso di pagamenti degli indennizzi che il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e la Giunta mettono a disposizione delle filiere produttive che stanno soffrendo particolarmente gli effetti della crisi economica.  Le conferme e l’apprezzamento per questa tempestività arrivano dalle associazioni di categoria che hanno segnalato soddisfazione da parte dei titolari delle aziende loro associate.

“Nel segno della concretezza e della immediatezza – commenta il governatore – sono stati  già disposti bonifici a favore di circa 5.000 su circa 19.100 microimprese che hanno presentato correttamente la domanda di sussidio regionale dell’Avviso 1, per un valore totale di oltre 6,6 milioni di euro. Con la stessa tempestività seguiranno gli altri flussi di pagamenti fini a completare l’erogazione di tutti i sussidi dell’Avviso 1 che ammontano a circa 28 milioni”.

“Il pacchetto di aiuti – spiega il presidente Fontana – che abbiamo chiamato ‘Rilancio Lombardia’  tiene conto delle necessità delle microimprese e mette a disposizione, da subito, risorse vitali per una parte importante del sistema economico della nostra regione”.

Il piano ‘Rilancio Lombardia’, recentemente rifinanziato dalla Giunta regionale, mette a disposizione oltre 210 milioni di risorse e ha una sua articolazione specifica negli ‘Avvisi’ che rientrano, in questo caso, nell’azione ‘Sì Lombardia’.

“Interventi – prosegue il presidente Fontana – a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese lombarde ispirati a tre principi fondamentali.  Il primo è quello di ‘non lasciare indietro nessuno’ integrando i ristori governativi evidentemente insufficienti per le microimprese e destinando supporto anche a quelle platee completamente dimenticate dal Governo come quelle dei lavoratori autonomi senza partita IVA”.

“Il secondo principio ispiratore – rimarca il presidente Fontana –  è quello della semplificazione burocratica, come dimostrato dal fatto che in appena 5 giorni lavorativi sono state presentate oltre 19.000 domande interamente on line, senza necessità di allegare alcuna autocertificazione. Il terzo principio è quello della rapidità di esecuzione: avevamo previsto di fare arrivare i bonifici entro Natale e la partenza di questo primo flusso di pagamenti è la prova migliore di qualunque altra parola”.

‘Rilancio Lombardia’ è una misura deliberata dalla Giunta regionale lo scorso 17 novembre e, dopo pochi giorni,  è stato aperto il sistema di presentazione della domanda on line dal 23 al 27 novembre sul sito www.bandi.regione.lombardia.it con apposite finestre dedicate a specifiche attività e con il coinvolgimento delle microimprese con codici Ateco relativi a comparti che hanno subito i più gravi effetti della crisi provocata dalla pandemia. Il primo flusso di pagamenti è partito a 5 giorni dalla chiusura del primo Avviso.

Allo stesso modo funzionerà l’Avviso 1-bis che aprirà la piattaforma di presentazione delle domande dal 9 al 15 dicembre, con un ulteriore stanziamento complessivo di 43,7 milioni di euro sempre a sostegno delle micro imprese lombarde di altre filiere produttive particolarmente penalizzate dalla crisi economica conseguente a quella sanitaria.

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