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Cinque motivi per cui gli italiani vanno in Albania

in Economia/Turismo by

La costa albanese è una delle zone più belle d’Europa. Le sue spiagge incontaminate e la buona cucina sono alcune delle sue principali attrazioni. Inoltre, pur essendo un Paese piccolo, l’Albania ha molto da offrire ai suoi visitatori. È economica e facile da raggiungere; i voli sono spesso in vendita. Questo piccolo Paese balcanico ha così tanto da offrire che ogni anno viene visitato da oltre 200.000 turisti. La maggior parte di loro visita Tirana, Durazzo o le altre città del nord, ma molti altri si spingono più a sud per esplorare le bellezze della Riviera albanese (la regione costiera tra Durazzo e Valona). Ci sono molte ragioni per cui l’Italia ama il turismo in Albania. Ecco 5 motivi per cui gli italiani vanno in Albania

Italia e Albania sono vicine e i voli sono economici

L’Albania è un Paese molto vicino all’Italia. È uno dei Paesi più vicini all’Italia e può essere visitato da tutte le principali città italiane con un volo facile ed economico. Inoltre, molte agenzie turistiche organizzano viaggi in autobus dall’Italia all’Albania. L’itinerario più comune è la visita della Riviera albanese, che termina a Tirana. Questo rende il turismo in Albania molto facile. .

Le spiagge della Riviera albanese sono incontaminate e non hanno nulla da invidiare.

Le spiagge della Riviera albanese sono davvero incontaminate. Infatti, la Riviera albanese è stata inserita nell’elenco delle 10 spiagge più incontaminate del mondo. Visitare la Riviera albanese in questo periodo è un’ottima occasione per godersela prima che arrivi il boom turistico. Le spiagge della Riviera albanese sono tipicamente mediterranee: hanno un po’ di ghiaia, acqua limpida e tanto sole. Visitare la Riviera albanese è un’ottima occasione per godersi le sue spiagge, che sono tra le più pulite e incontaminate del Mar Mediterraneo.

Il prezzo delle cure dentistiche in Albania è molto basso

Il prezzo delle cure dentistiche in Albania è basso e – in alcuni casi – arriva quasi a un terzo di quello che pagano gli italiani in patria. Inoltre, è molto più economico soggiornare in un hotel in Albania che in uno dei migliori hotel in Italia. Per questo molti italiani decidono di recarsi all’estero per le cure dentali e spesso scelgono proprio l’Albania. La differenza di prezzo è dovuta in buona parte agli stipendi (i dentisti albanesi guadagnano mediamente molto meno dei loro colleghi italiani) e al costo complessivo della vita, che ovviamente è più basso. La qualità delle cure dentali – ovviamente se si sceglie un professionista certificato – non è sensibilmente diversa.

Il cibo in Albania è fresco, biologico e davvero delizioso.

Il cibo in Albania è fresco, biologico e davvero delizioso. Dato che in Albania non ci sono quasi grandi supermercati (sono in fase di costruzione, ma ci vuole tempo), la verdura e la frutta che si vendono al mercato sono assolutamente fresche. Noci e olive sono altri due prodotti tipici dell’Albania. Possono essere acquistati freschi e sono quindi molto gustosi. La cucina albanese è influenzata da molte culture: italiana, greca, turca e slava. Da queste influenze sono nate molte ricette e il risultato è ottimo. La disponibilità di prodotti freschi e la loro combinazione con l’influenza italiana rendono la cucina albanese una vera delizia per il palato.

La gente dell’Albania è molto accogliente

Gli albanesi sono molto accoglienti. Questo si evince dal rapporto tra Italia e Albania: molti italiani si recano in Albania per turismo, per turismo dentale o per altri motivi e molti albanesi si recano in Italia per lavoro. Visitare la Riviera albanese è un’ottima occasione per incontrare il popolo albanese. Avrete così la possibilità di conoscere gli albanesi e la loro cultura.

Conclusione

In Albania è una meta ottima per le vacanze… e non solo. Le spiagge sono incontaminate e molto pulite, il cibo è fresco e biologico e la gente è molto accogliente.

Camera di Commercio di Brescia, ecco gli eventi settimanali

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Di seguito, come di consueto, pubblichiamo gli eventi settimanali comunicati dalla Camera di Commercio di Brescia.

105/22 – WEBINAR AREA ANAGRAFICA REGISTRO IMPRESE

Di seguito i prossimi webinar dell’area anagrafica del registro imprese:

– 28 ottobre: seminario formativo webinar con esercitazione, dal titolo “DIRE – depositi e istanze registro imprese. predisposizione e compilazione istanze non notarili”;

– 11 novembre: webinar formativo dal titolo “Start up innovative – mantenimento requisiti – anno 2022”.

106/22 – INCENTIVI PER LA TRANSIZIONE DIGITALE E PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE: QUALI OPPORTUNITA’ PER LE PMI

– 3 novembre: Misure Transizione 4.0 Beni strumentali materiali e immateriali 4.0, Formazione 4.0, voucher connettività;

– 17 novembre: Innovazione tecnologica, green e digitale Design e ideazione estetica, Ricerca e Sviluppo, voucher connettività, bandi e finanziamenti europei sul tema innovazione tecnologica, green e digitale, nuovi fondi nazionali.

Per maggiori informazioni consultare la pagina https://bs.camcom.it/impresa-digitale/punto-impresa-digitale

Regione, approvato il piano cave della Provincia di Brescia

in Cave e discariche/Economia/Istituzioni/Regione by

La Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, ha approvato il nuovo Piano cave della provincia di Brescia per i settori sabbia, ghiaia e argilla. Il Testo verrà ora trasmesso al Consiglio regionale per l’approvazione definitiva.

Dal punto di vista della dimensione, quella deliberato oggi è il Piano più importante della Lombardia insieme a quello della città Metropolitana di Milano.

CATTANEO: TERRITORIO TUTELATO – “Abbiamo voluto tutelare l’ambiente e il territorio – ha spiegato Cattaneo – in una logica di sviluppo sostenibile dell’attività estrattiva. Rispetto alla precedente pianificazione si ha una riduzione degli ambiti estrattivi che passano da 54 a 39”.

ATTENZIONE ALL’AMBIENTE – “Nel corso dell’istruttoria della Giunta – ha continuato l’assessore – sono state rafforzate le misure di tutela ambientale e implementate le prescrizioni, così come le opere di mitigazione, di compensazione e il loro monitoraggio. Questo con particolare riferimento alla Rete ecologica regionale, alla tutela delle acque sotterranee, alle emissioni di polveri e rumore, alla tutela dei contesti agricoli e del paesaggio”.

NUOVO PIANO CAVE – Il Piano individua un fabbisogno di sabbia-ghiaia di 42.919.000 metri cubi da soddisfare in 39 ambiti estrattivi a fronte dei 54 previsti dal Piano cave 2005, che prevedeva un fabbisogno di 70.280.000 metri cubi. Non è stato pianificato alcun ambito di argilla poiché è stata riscontrata la mancanza d’interesse per crisi del settore.

ACCOLTI OSSERVAZIONI, INDICAZIONI E PARERI – “Abbiamo avviato l’istruttoria del nuovo Piano – ha proseguito Cattaneo – sulla base delle osservazioni che ci sono pervenute. Abbiamo svolto sopralluoghi sul territorio, incontri con i Comuni interessati e con gli operatori; individuato soluzioni condivise anche con la Provincia, che hanno permesso di migliorare il Piano. In questo modo sono state apportate alcune modifiche e migliorie alla proposta, in stretta collaborazione con il territorio al fine di mantenere il corretto equilibrio tra le esigenze produttive del settore e le tutele ambientali e del territorio. Abbiamo inoltre recepito le indicazioni e le condizioni contenute nel parere del Comitato cave e nel Parere Motivato finale”.

IL PRECEDENTE PIANO -L’ultimo Piano cave era stato nel novembre del 2004, pubblicato sul Burl a gennaio 2005, e ha perso definitivamente efficacia il 25 gennaio del 2018.

DURATA DECENNALE – La nuova pianificazione avrà durata decennale dalla data di pubblicazione sul BURL.

“L’attività estrattiva oggi – ha concluso l’assessore – agisce nel rispetto dell’ambiente e guarda all’economia circolare, come fanno i più avanzati comparti industriali. Ora attendiamo con fiducia l’esame del Consiglio regionale, che spero vorrà approvarlo prima della fine della legislatura”.

In questa tabella è riportato l’elenco degli ATE con i volumi di produzione escavatili nel decennio di efficacia della nuova pianificazione e le riserve dei giacimenti.

Pasini entra nel consiglio generale di Confindustria Lecco e Sondrio

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Nomine by

Giuseppe Pasini, presidente di Feralpi Group ed ex presidente di Confindustria Brescia, è stato nominato membro del Consiglio Generale di Confindustria Lecco e Sondrio.

La nomina – secondo quanto riferisce Brescia news – è avvenuta l’altro ieri nella sede dell’associazione industriale come componente proposto dal Presidente Plinio Agostoni e come rappresentante delle società Arlenico e Caleotto, parte di Feralpi Group dal 2015 e rilevate al 100% nel 2020.

Arlenico e Caleotto operano nella laminazione di acciai speciali, sono attivi da più di 100 anni nel cuore della città di Lecco, all’interno di uno dei più importanti poli della meccanica. Oggi impiegano oltre 120 persone per una produzione di circa 250 mila tonnellate l’anno.

«Arlenico e Caleotto – spiega Giuseppe Pasini – rappresentano il punto di contatto di Feralpi Group con il mercato della meccanica, un settore che richiede qualità, flessibilità, precisione e velocità. Obiettivi che raggiungiamo con un miglioramento continuo e grazie a forti investimenti. Dall’acquisizione ad oggi abbiamo investito oltre 40 milioni di euro in impianti e tecnologie per continuare una tradizione di eccellenza che vive da ben oltre un secolo nel cuore della trafileria non solo italiana, ma europea. Ringrazio Confindustria Lecco e Sondrio per avermi incluso nel Consiglio Generale come rappresentante di società le cui storie industriali sono legate a Lecco e continueranno ad esserlo».

Vaccini per il Mozambico, Confindustria Brescia e sindacati raccolgono 486.000 euro

in Economia/Salute by

La Campagna “Un vaccino per tutti” ha terminato la raccolta fondi ma è ancora nel pieno delle attività in Mozambico! Promossa poco più di un anno fa da Confindustria Brescia con Cgil, Cisl e Uil provinciali, ”Un vaccino per tutti” aveva il duplice obiettivo di incentivare l’adesione dei lavoratori bresciani alla campagna vaccinale in Italia e di sostenere, attraverso la raccolta fondi, le vaccinazioni anti Covid-19 in Mozambico, uno dei paesi più poveri del mondo.

Con i fondi raccolti dalla campagna, 486.788,86 euro, sono stati acquistate e distribuite 37.500 dosi di vaccino, oltre a siringhe, aghi, piccoli inceneritori; sono stati formati infermieri e tecnici e sensibilizzata la popolazione sull’importanza della vaccinazione; si sono forniti congelatori, dispositivi di protezione (mascherine, guanti, tute protettive per personale sanitario, igienizzanti), tamponi rapidi, saturimetri, monitor cardiaci, tende per triage e isolamento pazienti. A breve verrà fornita una ambulanza al Distretto di Panda, che attualmente dispone di una sola ambulanza che deve rimanere a disposizione del centro di salute distrettuale.

Grazie a “Un vaccino per tutti”, a inizio ottobre Medicus Mundi Italia ha consegnato alla Direzione Provinciale di Salute di Inhambane altre 14.000 dosi di vaccini per rafforzare la campagna di vaccinazione nel distretto di Massinga, come dosi di rinforzo per gli adulti e prime dosi ai giovani dai 12 ai 17 anni.

In quasi tutta l’Africa sub-sahariana la pandemia COVID-19 ai è aggiunta ad altre epidemie ed emergenze sanitarie, in contesti nei quali è forte la difficoltà di accesso ai servizi di salute da parte della popolazione più vulnerabile, soprattutto nelle aree rurali.

A fine settembre 2022 è stato vaccinato in doppia dose solo il 29% della popolazione africana: non è sufficiente fornire i vaccini, occorre garantirne il trasporto, la catena del freddo e il personale sanitario per la loro somministrazione.

I villaggi rurali dei Distretti di Funhaloro, Homoine, Massinga, Morrumbene e Panda sono lontani anche decine di chilometri dal più vicino centro di salute. In più di cento villaggi di quell’area, in Provincia di Inhambane, Medicus Mundi è presente da più di 15 anni e realizza ogni anno più di 800 Brigadas Moveis, equipe sanitarie mobili che offrono servizi essenziali di prevenzione e assistenza sanitaria soprattutto alle gestanti, alle mamme e ai bambini.

Montichiari, nel fine settimana torna Fazi: ecco le iniziative di Confagricoltura

in Agricoltura e allevamento/Confagricoltura by

Tre intere giornate per parlare di agricoltura a 360 gradi: va in scena, nel fine settimana 21-23 ottobre, la 94esima edizione della Fiera agricola zootecnica Fazi di Montichiari, durante la quale Confagricoltura Brescia lascerà una forte impronta, organizzando diversi momenti di approfondimento, dibattito e incontri. A fare da denominatore comune sarà lo stand, situato all’interno del padiglione 5 centrale, pronto ad accogliere soci, amici e colleghi.

Tanti i momenti forti della tre giorni, a partire dai due convegni organizzati da Confagricoltura Brescia per parlare di altrettanti temi nodali per il settore primario di quest’ultimo periodo: la Politica agricola comune Pac e la crisi idrica. Il primo sarà venerdì 21 alle 10.30 in sala Scalvini, dal titolo “Nuova Pac, l’agricoltura bresciana tra incertezze e allarmi“. A intervenire saranno i vertici nazionali ed europei di Confagricoltura, a partire da Vincenzo Lenucci, direttore dell’area Politiche europee e internazionali, e Cristina Tinelli, responsabile dell’area Relazioni internazionali e Unione europea. A commentare la situazione saranno Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura, e il presidente di Confagricoltura Brescia Giovanni Garbelli. “La prima versione della Pac era fortemente penalizzante per le aziende agricole – afferma il leader dell’organizzazione -. Confagricoltura negli scorsi mesi ha lavorato tantissimo, su più fronti e livelli, per far modificare alcuni degli aspetti centrali, come gli ecoschemi, ottenendo alcuni risultati. La Pac, oggi, vede qualche miglioramento, anche se c’è ancora molto da fare e cambiare”. Il secondo convegno sarà sabato 22 alle 11 per parlare di “Risparmio idrico: quali soluzioni per l’agricoltura moderna?”. Tanti gli interventi, tra cui quelli di Isabella Ghiglieno dell’Università di Brescia, Riccardo Magistrali di Netafim Italia e Andrea Azzoni, vicedirettoredg regionale Agricoltura. A trarre le conclusioni sarà il presidente Garbelli: “La stagione agricola è finita, ma il tema della carenza idrica è ancora attualissimo. Non dobbiamo abbassare la guardia, per non ritrovarci nella difficile situazione dell’estate scorsa, ma bisogna piuttosto lavorare da subito e trovare le soluzioni migliori per l’agricoltura bresciana”.

Variegati gli incontri che si susseguiranno allo stand, tra cui spicca quello di venerdì 21 alle 17 con il “contadino digitale” Matt the farmer, socio di Confagricoltura Brescia, che racconterà il suo innovativo modo di comunicare l’agricoltura nei tempi moderni, offrendo qualche spunto e consiglio ai giovani dell’Anga, presenti allo stand per un loro momento di incontro. Sempre venerdì, ma alle 15, allo stand si parlerà di Certificazione aziendale, prospettive e opportunità, con il Conast, mentre il sabato pomeriggio sarà dedicato alle degustazioni: alle 15 con il miele e alle 16.30 con l’olio extravergine. Infine per l’intera giornata di domenica torna allo stand di Confagricoltura Brescia il farming simulator, il trattore virtuale tutto da provare che tanto apprezzamento ha ricevuto anche nel corso di Futura Expo a Brixia Forum.

Camera di commercio di Brescia, ecco gli eventi settimanali

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Come di consueto pubblichiamo il comunicato stampa con gli eventi settimanali promossi dalla Camera di Commercio di Brescia e provincia.

102/22 – WEBINAR AREA ANAGRAFICA REGISTRO IMPRESE

Ciclo webinar del mese di ottobre 2022 dell’area anagrafica del registro imprese:

  • 21/10 PILLOLA FORMATIVA WEBINAR “CASSETTO DIGITALE DELL’IMPRENDITORE E FATTURAZIONE ELETTRONICA”
  • 28/10 SEMINARIO FORMATIVO WEBINAR CON ESERCITAZIONE “DIRE – DEPOSITI E ISTANZE REGISTRO IMPRESE. PREDISPOSIZIONE E COMPILAZIONE ISTANZE NON NOTARILI”

103/22 – INCENTIVI PER LA TRANSIZIONE DIGITALE E PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE: QUALI OPPORTUNITA’ PER LE PMI

– 3 novembre : Misure Transizione 4.0 Beni strumentali materiali e immateriali 4.0, Formazione 4.0, voucher connettività;

– 17 novembre : Innovazione tecnologica, green e digitale Design e ideazione estetica, Ricerca e Sviluppo, voucher connettività, bandi e finanziamenti europei sul tema innovazione tecnologica, green e digitale, nuovi fondi nazionali.

Per approfondimenti: https://bs.camcom.it/impresa-digitale/punto-impresa-digitale

104/22 – INIZIATIVE INGANNEVOLI

Si raccomanda agli operatori economici di prestare particolare attenzione ad eventuali iniziative ingannevoli da parte di terzi. In particolare si segnala l’invio di richieste di pagamento ad imprese da parte di soggetti che si qualificano come “incaricato all’incasso per gli iscritti alla C.C.I.A.A. di BRESCIA”. La Camera di Commercio è assolutamente estranea all’invio delle suddette richieste di pagamento e raccomanda di non tenerne conto.

Maggiori informazioni al sito www.bs.camcom.it

Inflazione in crescita a Brescia: ecco cosa è rincarato di più

in Città e Hinterland/Economia/Tendenze/Zone by

Nel mese di settembre, a Brescia città, l’inflazione rallenta la sua crescita attestandosi a +0,2% a livello congiunturale (rispetto al mese precedente). Continua inoltre l’incremento a livello tendenziale, pari a +9,0% (rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). A renderlo noto – secondo quanto riferisce Brescia news – è l’ufficio Statistica di Palazzo Loggia.

A livello di divisione, registrano incrementi congiunturali uguali o superiori alla variazione media generale le divisioni “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+2,2%, con l’aumento degli Alimentari non lavorati), “Abbigliamento e calzature” (+1,9%), Mobili, articoli e servizi per la casa” (+1,5%), “Comunicazioni” (+0,9%), “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+0,9%) e “Bevande alcoliche e tabacchi (+0,4%). Presentano diminuzioni congiunturali le seguenti divisioni: i “Trasporti” (-2,6%, con la diminuzione dei Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (-1,4%, con la diminuzione dei Pacchetti vacanza e dei Servizi ricreativi e sportivi) e “Servizi ricettivi e di ristorazione” (-0,7% con la diminuzione dei Servizi di alloggio).

Rispetto all’anno precedente, le divisioni che presentano aumenti tendenziali sopra la media generale sono “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+29,7%, con l’aumento del 107,1% dell’energia elettrica), “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+11,5%) e “Trasporti” (+10,7%, con l’aumento dei Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati). Altri decisi aumenti, si registrano per i “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+8,9%, con l’aumento della voce Mobili e arredi), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+7,7%, con l’aumento della voce Ristoranti, bar e simili) e “Abbigliamento e calzature” (+4,3%). In calo rispetto all’anno precedente, le “Comunicazioni” (-3,8%) e l’“Istruzione” (-0,9%). Analizzando per tipologia di prodotto, in questo mese, i “Beni” presentano un lieve incremento congiunturale (+1,3%), mentre i “Servizi” calano (-1,2%).

Tra i “Beni” figurano decisi incrementi per la voce Alimentari non lavorati (+4,1%), mentre contribuiscono alla diminuzione dei “Servizi”, i “Servizi relativi ai trasporti” (-5,4%). Rimangono comunque elevate le variazioni tendenziali dei “Beni” (+12,5%), sia dei Beni Alimentari (+11,1%) che Energetici (+44,4%). Per i “Servizi” le variazioni tendenziali sono più contenute (+4,4%).

Con riferimento alla frequenza di acquisto, i prodotti a “Media frequenza” sono in lieve calo rispetto al mese precedente (-0,9%), mentre quelli a bassa e a alta frequenza presentano sensibili incrementi (rispettivamente +0,8% e +1,1%).

Rimangono elevate le variazioni tendenziali dei prodotti a media e alta frequenza di utilizzo (rispettivamente: +10,6% e +8,7%). Infine, per la “Core Inflation” 1 , si registrano una variazione congiunturale debolmente negativa (-0,1%) e una variazione tendenziale positiva decisamente elevata (+5,3%).

Regione, 4,5 milioni a fondo perduto per le fiere

in Economia/Eventi/Fiere/Istituzioni/Regione by
Pro Brixia, fiere

La giunta regionale, su volontà dell’assessore allo sviluppo economico Guido Guidesi, ha approvato i criteri relativi a due bandi; il primo per supportare l’organizzazione di manifestazioni fieristiche da 1 milione di euro, il secondo a sostegno dei quartieri fieristici lombardi da 3,5 milioni di euro.

ASSESSORE GUIDESI – “Continuiamo nel sostegno programmato al comparto fieristico – ha detto l’assessore Guidesi – perché crediamo siano una componente fondamentale per il nostro sistema produttivo; guardiamo al futuro insieme ai quartieri e sosteniamo gli eventi perché non siano solo esposizione ma indotto per i territori che li ospitano”.

QUARTIERI FIERISTICI LOMBARDI 2023 – La misura relativa ai quartieri fieristici sostiene i soggetti proprietari o gestori di quartieri fieristici riconosciuti di livello internazionale e nazionale tramite la concessione di sovvenzioni a fondo perduto ai fini della realizzazione di interventi per: migliorare la sostenibilità ambientale, l’efficienza dei consumi energetici, la logistica interna al quartiere, gli standard di sicurezza, la gestione degli accessi; migliorare la gestione delle procedure di comunicazione e interazione con i visitatori; adeguare e perseguire il miglioramento funzionale ed estetico delle strutture e delle aree di servizio connesse; favorire la cooperazione e la sinergia tra quartieri fieristici lombardi.

SISTEMA FIERISTICO LOMBARDO 2023 – Si tratta di un bando, dal valore di 1 milione di euro a fondo perduto, che supporta la promozione e l’animazione delle manifestazioni di livello internazionale, nazionale e regionale del calendario regionale 2023 nonché le fiere alla prima edizione in Lombardia. Le domande dovranno essere presentate in via telematica tramite il sistema bandi online.

Nutriscore, agricoltori contro Ue: sistema fuorviante

in Agricoltura e allevamento/Economia by

La Ue deve dotarsi di un sistema di etichettatura chiaro e scientifico sugli alimenti, quindi alternativo al Nutriscore che confonde i consumatori e penalizza erroneamente le produzioni tipiche e di qualità, a partire dal Made in Italy. Lo dichiara Cia-Agricoltori Italiani, che torna sul dibattito aperto, quando si avvicina la data in cui la Commissione dovrà decidere sull’etichettatura fronte-pacco da adottare a livello comunitario.

“In questo momento c’è bisogno di un nuovo scatto a livello politico per bloccare ipotesi come questa -spiega il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini-. Le indicazioni in etichetta devono essere oggettive, finalizzate a informare e non a condizionare le scelte alimentari. Con il Nutriscore, invece, si creano più danni che benefici, mettendo a rischio l’agroalimentare tradizionale. A fronte di una comunicazione intuitiva basata su tre colori, l’etichetta a semaforo finisce per risultare fuorviante, inducendo le famiglie a considerare il rosso come un divieto”.

Secondo Fini, “un giudizio semplicistico e distorto sul singolo alimento o sulla singola bevanda alcolica può cancellare l’assunto universalmente riconosciuto dal mondo scientifico che non esistono cibi ‘buoni’ e ‘cattivi’, ma piuttosto regimi alimentari corretti o meno, a seconda del modo in cui vengono integrati quotidianamente i prodotti tra loro”.

Per questo, aggiunge il presidente di Cia, “ribadiamo il nostro no assoluto al Nutriscore. Con un sistema simile, non si parla più di stili di vita salutari, di alimentazione di qualità, ma semplicemente di alimentazione a basso valore nutritivo. Con buona pace della nostra Dieta Mediterranea”.    

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