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Antares, continuano a crescere ordini e ricavi

in Bilanci/Economia by

 Il Consiglio di Amministrazione di Antares Vision S.p.A. (EXM, AV:IM) – multinazionale italiana leader nella tracciabilità e nel controllo qualità, che garantisce la trasparenza di prodotti e filiere attraverso la gestione integrata dei dati – ha approvato in data odierna i ricavi consolidati del Gruppo relativi ai primi nove mesi 2023 (“9M 23”) / al terzo trimestre 2023 (“3Q 23”).

Emidio ZorzellaPresidente e Co-CEO di Antares Vision Group, ha commentato: “Nel terzo trimestre 2023 il Gruppo ha continuato la propria strategia di crescita con un incremento dei ricavi del +20.5% Y/Y, nonostante lo scenario macroeconomico globale sia sempre più complesso ed incerto, con una escalation delle conflittualità mondiali e le spinte inflazionistiche. Per fronteggiare i cambiamenti in atto e cogliere al meglio le opportunità del mercato, il Gruppo sta consolidando la struttura organizzativa e un modello operativo che consentiranno di: i) focalizzare l’attenzione sulla marginalità dei progetti; ii) monitorare e contenere in modo più puntuale i costi delle commesse durante la loro realizzazione; iii) migliorare e accorciare i tempi di realizzazione e consegna dei progetti ai clienti; iv) revisionare la politica di credito e rafforzare le procedure di recupero, per diminuire l’esposizione nei confronti dei clienti; v) standardizzare il portafoglio di soluzioni. Infine, è stata rimodulata la reportistica interna per una maggiore accountability dei manager a tutti i livelli, anche attraverso l’implementazione di nuovi piani di incentivazione. Allo stesso tempo, gli ultimi mesi hanno goduto dei primi miglioramenti dovuti all’implementazione del nuovo ERP, che ha efficientato sia il sistema di reporting sia il costante monitoraggio dei KPI. I risultati ottenuti nei primi nove mesi 2023 ci fanno ritenere, seppure in un contesto ancora sfidante e in evoluzione, di essere in grado di confermare la Guidance per il FY 2023, che vede ricavi per €245-250m ed un EBITDA tra €37-40m”.

Massimo Bonardi, Co-CEO di Antares Vision Group, ha così commentato: “Grazie al nostro ecosistema tecnologico di soluzioni siamo in grado di cogliere al meglio le opportunità di mercato. Recentemente siamo stati premiati alla Fiera Internazionale Cibus Tec con l’Innovation Award 2023, assegnato alle aziende che si distinguono per l’ideazione di soluzioni innovative nel settore alimentare, contribuendone fattivamente al progresso. Ad essere premiato è stato il nostro sistema Microwave, che sfrutta i campi elettrici, superando le limitazioni degli attuali strumenti di controllo, quali raggi X e Metal Detector, che non rilevano tutti i contaminanti. Segnalo anche che il nostro Carrello Ospedaliero Automatizzato, uno dei sistemi più avanzato al mondo per il rifornimento, l’erogazione e la tracciabilità dei farmaci nelle strutture sanitarie, è stato selezionato per l’ADI Design Index nella categoria «design per il lavoro»”. 

ANALISI DEI DATI DEI 9M / 3Q 2023

ORDINATIVI

Nei primi nove mesi del 2023, il Gruppo Antares Vision ha registrato un incremento degli ordini del +12,7% Y/Y, trainato su Base Geografica dalle Americhe (in particolare il Nord America) e dall’Africa & Medio Oriente, principalmente grazie alla buona performance dei progetti governativi di L5, che si svilupperanno nel corso dei prossimi 3 anni, tramite l’enforcement di normative per la tracciabilità dei farmaci negli specifici Paesi. Il settore Life Science ha registrato un aumento degli ordini del +23% Y/Y, mentre l’FMCG (Fast-Moving Consumer Goods) è in calo (-9% Y/Y).

Nell’ambito delle “Soluzioni Tecnologiche”, solo l’Inspection sta registrando un rallentamento (-7% Y/Y), principalmente dovuto a minori ordini nelle soluzioni di ispezione per i contenitori in vetro e alluminio (Rigid Containers), mentre lo Smart Data cresce del +68% Y/Y ed il Track&Trace è stabile (+0,3% Y/Y).

Per quanto riguarda gli ordini a livello di “Modello di business”, l’Equipment registra un calo del -23% Y/Y, dovuto a una riduzione degli ordini, da un lato nel settore dei Rigid Containers per FMCG e dall’altro nel Track&Trace per Life Science. Smart Data/SaaS e Life Cycle Services, invece, registrano una crescita robusta, rispettivamente del +64% e del +27% Y/Y.

FATTURATO CONSOLIDATO

Nei primi nove mesi del 2023, il Gruppo ha realizzato Ricavi Netti Consolidati pari a €160,5 milioni, in crescita del +20,4% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il cambiamento di perimetro di consolidamento (per le società acquisite nel 2022 – ACSIS, Packital e Vescovini, Smart Point) ha contribuito alla crescita per il 3,3%, mentre la dinamica dei tassi di cambio per lo 0,7%. La crescita organica e al netto Fx è stata, quindi, del 16,4%. Per quanto riguarda il terzo trimestre, la crescita dei ricavi è stata pari al 20,5% Y/Y, raggiungendo €57,7 milioni.

In termini di evoluzione dei ricavi per area geografica, il contributo maggiore, sia in termini assoluti (9M 23: €67,6 milioni contro €52,2 milioni nel 9M 22) sia in termini di crescita (+29,5%), è arrivato dalle Americhe, trainate dal Nord America (+37,5%). Quest’area si conferma la più importante per il Gruppo, con ricavi pari al 42% del totale, nonostante il rinvio di un anno (27 novembre 2024) dell’enforcement della normativa DSCSA (Drug Supply Chain Security Act), che prevede l’obbligatorietà delle soluzioni di aggregazione in ambito manifatturiero e la tracciabilità end-to-end dell’intera filiera distributiva.

Si conferma, inoltre, nei primi nove mesi del 2023, la forte crescita dell’area Africa & Middle East, con un incremento del +130,7% Y/Y e il continuo incremento dell’area Asia & Oceania (+11% Y/Y).

Infine, nel 3Q 23 va registrato un forte rimbalzo dell’Europa (+37% Y/Y rispetto al -15% Y/Y del primo semestre 2023), che rappresenta il 41% del totale delle vendite.

Ricavi per Area Geografica – 9M 2023 vs. 9M 2022 (Euro m)

Le “Soluzioni Tecnologiche”, evidenziano tutte una crescita nei primi nove mesi del 2023. In particolare, si segnala il forte incremento di Smart Data (+52% Y/Y), Inspection (+25% Y/Y) e Track&Trace (+6,5% Y/Y) con un’accelerazione nel 3Q 23 (+17% rispetto a +1% nel 1H 2023).

In quest’ottica, lo scorso maggio il Gruppo ha lanciato Diamind, l’ecosistema integrato di soluzioni che riduce la complessità tecnologica e supporta i business nella crescita, qualificando un percorso verso l’innovazione digitale, personalizzato e guidato dai dati. Connettendo i prodotti fisici con le identità digitali, Diamind funziona a livello di singola macchina automatica (L1) linea di produzione (L2), stabilimento e magazzino (L3) e Corporate e supply chain aziendale (L4) e Supply Chain di mercato (L5). L’ecosistema garantisce la qualità del prodotto (sistemi e attrezzature di ispezione) e la tracciabilità end-to-end (dalle materie prime alla produzione, dalla distribuzione al consumatore e viceversa) attraverso la gestione integrata dei dati, applicando intelligenza artificiale e integrabile con blockchain.

Nei primi nove mesi del 2023, assistiamo a un incremento del segmento Life Science (+15,5% Y/Y) che, con una crescita a doppia cifra di Smart Data (+49% Y/Y) e Inspection (+22% Y/Y), ha continuato la ripresa rilevata nel secondo trimestre (+9%), registrando una crescita del +92% nel 3Q 23.  

Il settore FMCG ottiene un aumento del +29% Y/Y, con una crescita significativa sia nell’Inspection (+26% Y/Y), sia negli Smart Data (+64% Y/Y), sia nel Track&Trace, il quale ha invertito il trend negativo registrato nel primo semestre (-44%) con un aumento nei 9 mesi del +19% (+150% nel terzo trimestre).

Ricavi per soluzioni tecnologiche – 9M 2023 vs. 9M 2022 (Euro m)

Fonte: Antares Vision Group

A livello “Modello di business”, nei primi nove mesi del 2023, tutte le soluzioni registrano una forte crescita a due cifre rispetto ai primi nove mesi del 2022. In particolare, i ricavi dell’Equipment sono cresciuti del +16% su base annua, con un +19% nel terzo trimestre.

La notevole crescita dei ricavi ricorrenti (Life-Cycle Services +12% e Saas/Smart Data +40%) continua anche nei 9M 2023. Nel terzo trimestre, i Life-Cycle Services, invece, subiscono un rallentamento principalmente per un ritardo nella consegna delle parti di ricambio, dovuto all’entrata in funzione del nuovo ERP.

I ricavi ricorrenti (Life-Cycle Services e SaaS/Smart Data) rappresentano il 46% dei ricavi totali nei 9M 2023, rispetto al 44% dei 9M 2022, evidenziando una crescita congiunta del +26% Y/Y.

Ricavi per Modello di business – 9M 2023 vs. 9M 2022 (Euro m)

Fonte: Antares Vision Group

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

A partire dalla fine di febbraio, il Gruppo ha incaricato una società di consulenza per assisterlo nel consolidare la struttura organizzativa e il modello operativo (anche alla luce delle numerose acquisizioni effettuate negli ultimi tre anni); l’obiettivo è stato quello di migliorare i processi e ottimizzare l’utilizzo delle risorse interne.

All’inizio di aprile 2023 è entrato in funzione un nuovo sistema ERP in Antares Vision S.p.A., che ha causato un ritardo iniziale nel processo di realizzazione delle commesse, ma che ora consente all’azienda di monitorare in modo più costante ed efficiente l’esecuzione di tutti i progetti, dall’ordine iniziale, all’installazione finale presso il cliente.

L’insieme di queste azioni ha permesso di progettare un nuovo modello organizzativo e operativo, la cui implementazione è già iniziata e si concluderà entro la fine dell’anno. Questo sta portando a:

  • una maggiore attenzione di tutta l’organizzazione alla redditività di ogni singolo progetto: dai Direttori Generali (responsabili di settore) alla forza vendita, dai Business Owner (responsabili di prodotto) ai Project Manager con il supporto del controlling, attraverso l’introduzione del budget e del consuntivo per commessa;
  • un più puntuale e tempestivo monitoraggio e contenimento dei costi di progetto durante la loro realizzazione;
  • un miglioramento e una riduzione dei tempi di realizzazione e consegna dei progetti ai clienti in base alle loro esigenze, grazie all’assegnazione e al monitoraggio di responsabilità chiare e precise;
  • la revisione della politica di credito e rafforzamento delle procedure di recupero, per diminuire l’esposizione nei confronti dei clienti;
  • una maggiore standardizzazione dell’offerta, che consenta la riduzione dei costi, e quindi un miglioramento della marginalità, la razionalizzazione dei processi produttivi e una maggiore efficienza;
  • una rimodulazione della reportistica interna per una maggiore accountability dei manager attraverso l’attribuzione di responsabilità di P&L a General Manager e Business Owner;
  • una revisione dei piani di incentivazione coerenti con il nuovo modello operativo;
  • il trasferimento di tutte le azioni individuate alle filiali del Gruppo.

Antares Vision Group si aspetta che la crescita dei ricavi nel 4Q 23 sia inferiore all’eccezionale performance registrata nello stesso periodo dello scorso anno; si ritiene, tuttavia, che grazie alle attuali risorse e struttura organizzativa, quanto registrato nell’ultimo trimestre 2022 sia replicabile anche nel prossimo futuro.

I risultati ottenuti nei primi nove mesi del 2023 rendono la Società cautamente fiduciosa di raggiungere la Guidance per l’esercizio 2023 comunicata con i risultati del primo semestre 2023, seppure in un contesto ancora sfidante e in evoluzione.

Antares Vision Group, quindi, conferma per il FY 2023 un incremento atteso del fatturato tra il +10% e il +12% (€245-250m). Per quanto riguarda la marginalità, il management si attende un FY23 Adj. EBITDA pari a €37 – 40 milioni, con una profittabilità pari a 15-16% rispetto al 18,2% fatto registrare nel FY 2022. Infine, per quanto riguarda la PFN, la Società stima per fine 2023 un indebitamento netto pari a €90-95 milioni. A questo proposito, il Gruppo vuole evidenziare la situazione dei crediti verso clienti e in particolare quelli relativi all’implementazione degli hub governativi, che stanno avendo tempistiche di incasso più lunghe del previsto dal momento che l’entrata in vigore delle normative di tracciatura nei rispettivi Paesi sta subendo rinvii e ritardi. In particolare, questi ritardi si sono manifestati negli Stati Uniti, dove vi è stato il rinvio di un anno (27 novembre 2024) dell’enforcement della normativa DSCSA (Drug Supply Chain Security Act), che prevede l’obbligatorietà delle soluzioni di aggregazione in ambito manifatturiero e la tracciabilità end-to-end dell’intera filiera distributiva. Lo stesso si sta verificando in altri mercati/continenti (in particolare Medioriente) dove il gruppo è attivo per l’implementazione dei relativi hub. Occorre infine segnalare che il Gruppo in un recente passato ha operato in Paesi che ora sono teatro di guerra o vi sono indirettamente coinvolti dove, quindi, l’implementazione e l’attivazione delle normative è stata rinviata a data da destinarsi.

Montichiari, oltre 23mila presenze per la sesta edizione di Gardacon

in Bassa/Economia/Eventi/Fiere/Zone by

Gardacon – la fiera del fumetto che si tiene a Montichiari e che abbraccia l’universo incantato dei videogiochi, dei cartoni animati e dei fumetti – ha regalato due giorni di pura e contagiosa allegria, coinvolgendo ben 23mila visitatori.

La rassegna bresciana ha intrattenuto il pubblico in un viaggio immersivo attraverso meravigliosi mondi di fantasia. Dai nostalgici cresciuti nelle sale giochi ai nativi digitali immersi nelle esperienze di realtà virtuale, Gardacon ha saputo catturare gli interessi e le passioni di tutte le generazioni. Nei suoi 20mila metri quadrati di superficie espositiva, i visitatori hanno potuto dedicarsi a uno shopping in pieno stile nerd, assistere a momenti di spettacolo e divertirsi nelle tante aree interattive.

Tra queste, molto apprezzata “Magicon” l’area dedicata alla magia, con un palco continuamente animato da prestigiatori e illusionisti che hanno intrattenuto il pubblico a colpi di giochi di prestigio. Come ormai di consueto, l’area mattoncini ha un posto in prima linea nella storia di Gardacon, dove centinaia di dimostratori e artisti coordinati da Mocbricks hanno permesso al pubblico di vivere l’esperienza legata ai mattoncini sia da spettatori che da protagonisti.

Successo anche per le interviste sul palco di Luca Ward, Anna Mazzamauro, Margot Sikabonyi e Matteo Branciamore, ma anche per i doppiatori Fabrizio Vidale, Giorgio Borghetti e Vittorio Guerrieri, rispettivamente le voci di Holly, Benji e Mark Lenders nella serie anime Holly e Benji, per un evento speciale in occasione del 40esimo anniversario della serie. Molto apprezzati gli ospiti del web, come Sabaku No Maiku, i  Playerinside e Antonella Arpa, in arte Himorta. Lo show Disneiamo con Pietro Ubaldi, Stefano Bersola, Giorgia Vecchini e Letizia Turrà ha incantato i presenti con le migliori colonne sonore Disney, mentre a chiudere le due giornate le esibizioni di Cristina D’Avena e Giorgio Vanni, gli amatissimi interpreti delle sigle dei cartoni animati.

«Gardacon si è ritagliata un ruolo di spicco nel calendario nazionale comics & games», afferma Ezio Zorzi, Direttore di Centro Fiera Montichiari. «Anche l’edizione di novembre si conferma in crescita, a riprova di come, nei suoi due appuntamenti annuali, Gardacon sappia sempre coinvolgere e gratificare il pubblico di appassionati.».

Camera di Commercio, ecco i nuovi eventi programmati

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Eventi by

Pubblichiamo di seguito, come di consueto, gli eventi settimanali promossi dalla Camera di Commercio di Brescia e Provincia.

99/23 – ANALISI DI MERCATO E STRATEGIA PER COSTRUIRE UN BRAND VINCENTE – 16 novembre 2023 9.00/13.00

Workshop gratuito che si terrà presso la Camera di Commercio di Brescia, sala C primo piano il 16 novembre 2023 dalle ore 9.00 alle 13.00. L’incontro si propone di trasmettere ad aspiranti e neo imprenditori gli strumenti per conoscere il proprio mercato e consolidare il proprio business nei confronti di clienti e competitor. Durante l’incontro sarà presentato il Progetto NEXT, servizi gratuiti di formazione e orientamento per gli aspiranti imprenditori.

Per iscrizioni è sufficiente compilare il modulo on line sulla pagina www.https://bs.camcom.it/avvio-dimpresa/punto-nuova-impresa. Per informazioni: Ufficio Competitività delle Imprese, tel. 0303725264/298, e-mail pni@bs.camcom.it

100/23 – INCONTRI INFORMATIVI REGISTRO IMPRESE

La Camera di Commercio di Brescia organizza una serie di iniziative rivolte all’utenza registro imprese per fornire la possibilità di conoscere gli obblighi e approfondire le tematiche riguardanti i servizi e prodotti digitali offerti dal sistema camerale.

Prossimi appuntamenti:

– IL TITOLARE EFFETTIVO: incontro, confronto e approfondimento

10 novembre 2023 – dalle 14.30 alle 17.30

– CERS – CESSAZIONI REGISTRO IMPRESE SUAP

17 novembre 2023 dalle ore 14.30 alle 17.30

– Vi.Vi.Fir (Vidimazione Virtuale Formulario Rifiuti), LIBRI DIGITALI e FATTURAZIONE ELETTRONICA

21 novembre 2023 dalle ore 16.15 alle 17.45

– DIRE – AMBIENTE UNICO DI COMPILAZIONE PRATICHE

22 novembre 2023 – dalle 10.00 alle 12.00

– START UP INNOVATIVE – MANTENIMENTO DEI REQUISITI – Anno 2023

24 novembre dalle ore 14.30 alle 16.00

– CARTA NAZIONALE DEI SERVIZI (CNS), CASSETTO DIGITALE DELL’IMPRENDITORE e SPID

30 novembre – ore 16.15 – 17.45

Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it alla pagina Incontri e seminari

Cheratina per capelli: il segreto per una chioma perfetta?

in Economia/Redazionali by

La cheratina è una proteina capace di svolgere un ruolo cruciale nella struttura e nella salute dei nostri capelli. Non a caso, si tratta del componente principale del fusto del capello, nonché responsabile di donare forza ed elasticità. Senza un livello di cheratina sufficiente,la nostra chioma appare debole, fragile e incline al danneggiamento. Pertanto, è essenziale mantenere una fornitura adeguata di cheratina affinché i nostri capelli vibrino di lucentezza.

Esistono vari trattamenti disponibili utili a ricostruire e rinforzare la cheratina nei nostri capelli. Un trattamento popolare è il lavaggio con la Keratina Kativa o trattamento lisciante alla brasiliana. Questo trattamento consiste nell’applicare una maschera ricca di cheratina sui capelli, lasciarla agire per un tempo definito, per poi risciacquare con lo shampoo abbinato e sigillare la protezione con il balsamo incluso nel kit. 

I prodotti sono degli elementi indispensabili nel facilitare la legatura della cheratina al fusto del capello, grazie ai quali si ottiene una chioma liscia e più semplice da gestire. Inoltre, i trattamenti alla cheratina intervengono nel ridurre il crespo, migliorare la consistenza dei capelli e rendere più facile la definizione. In pratica, i capelli dopo il trattamento appaiono lisci e sani, senza intravedere capelli spezzati che rovinano lo styling.

La cheratina è una sostanza naturale?

La cheratina è una proteina fibrosa che si trova nello strato esterno della pelle, dei capelli, delle unghie e di altre parti del corpo. È piuttosto resistente e durevole, ma soprattutto fornisce forza e protezione. La sua composizione prevede aminoacidi, ovvero i mattoni a sostegno della struttura. Inoltre, vanta la facoltà di formare forti legami con se stessa, creando di fatto un materiale forte e flessibile.

Non a caso, la sostanza viene prodotta dai cheratinociti, delle cellule situate nello strato basale dell’epidermide e nei follicoli piliferi. Durante la produzione delle suddette cellule, si avvia un processo chiamato cheratinizzazione, laddove la sostanza si lega diventando un ammasso duro e impermeabile. Un meccanismo indispensabile per dare vita a compattezza nei capelli, nelle unghie e nella pelle. 

Nella pelle, la cheratina svolge un ruolo importante nel mantenere l’integrità dell’epidermide, lo strato più esterno della pelle. Contribuisce a formare una barriera che protegge dai danni ambientali, come i raggi UV e gli agenti patogeni. Invece, nei capelli e nelle unghie, la cheratina fornisce forza e rigidità, permettendo loro di crescere e di resistere all’usura quotidiana, nonché a contrastare gli agenti inquinanti e debilitanti.

I trattamenti cheratinici e i loro risultati sui capelli

Negli ultimi anni, i risultati dei prodotti di bellezza sui capelli vengono monitorati anche attraverso l’Intelligenza Artificiale. Ma senza disturbare la tecnologia, con dei trattamenti adeguati naturali si riescono a ottenere dei risultati strabilianti, soprattutto se utilizziamo come ingrediente principale la cheratina.

L’uso di prodotti a base cheratinizzanti serve a nutrire e riparare il fusto del capello non agendo dall’esterno, bensì dall’interno. Va da sé che i trattamenti così formulati donano una chioma in salute e perciò lucente. Nondimeno, la sostanza si adatta alla routine quotidiana, poiché essendo un ingrediente naturale non rovina l’integrità capillare.

I risultati visibili si possono riassumere in un ripristino immediato dell’umidità dei capelli, a scanso della secchezza, un rafforzamento dei capelli deboli e danneggiati da fattori esterni o alimentari, e un aspetto in generale decisamente migliorato.

Ma qual è il trattamento più efficace? Tutti i prodotti che vantano come ingrediente principale la cheratina possono essere presi in considerazione. Pertanto, via libera a shampoo, balsamo e maschere arricchite con la sostanza proteica. In tal senso, il set completo di trattamento Keratina Kativa, raccoglie tutti questi prodotti in un kit destinato al ripristino della salute del capello, in un unico acquisto.

Esistono degli effetti collaterali? In linea teorica, la cheratina è un ingrediente naturale per cui non dovrebbe sortire alcuna reazione avversa. Tuttavia, dobbiamo sempre fare attenzione alla formulazione dell’articolo che andremo ad acquistare, il quale non deve contenere sostanze nocive quali allergeni o agenti inquinanti.
Giustappunto, la cheratina è una proteina essenziale che contribuisce alla forza e alla vitalità dei nostri capelli. Per ripristinare la sua innata compattezza è sufficiente eseguire dei trattamenti specifici che mirano a ricostituire e rafforzare la cheratina nei capelli. Malgrado ciò, può essere utile un consulto con un professionista prima di sottoporsi a trattamenti più specifici.

Il 10 novembre l’Assemblea Generale congiunta di Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

Si terrà il prossimo venerdì 10 novembre alle ore 16.30 – alla Vavassori Tennis Academy di Palazzolo sull’Oglio (via Kennedy) – l’Assemblea Generale 2023 di Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia, organizzata eccezionalmente in modo congiunto dalle due territoriali, in occasione dell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

L’evento – intitolato Bergamo Brescia Capitale Italiana della cultura d’impresa “La piattaforma manifatturiera d’Europa” – vedrà la partecipazione di importanti esponenti del mondo istituzionale, politico ed economico locale e nazionale, tra cui: Gianmarco Cossandi, sindaco di Palazzolo Sull’Oglio, Laura Castelletti, sindaca di Brescia, Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, Giovanna Ricuperati, presidente Confindustria Bergamo, Franco Gussalli Beretta, presidente Confindustria Brescia, Franco Mosconi, professore associato di Economia Industriale Università degli Studi di Parma, Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Federico Rampini, editorialista del Corriere della Sera e Carlo Bonomi, presidente Confindustria.

Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia sono realtà capaci, a livello aggregato, di riunire più di 2.500 imprese, con un numero complessivo di dipendenti pari a 150.000, espressione di due territori che rappresentano il cuore produttivo d’Italia e d’Europa, con un tasso di disoccupazione tra i più bassi d’Italia (3,7%) e un valore aggiunto pari al 29% di quello lombardo; la piattaforma manifatturiera di Bergamo e Brescia si conferma inoltre particolarmente aperta al mondo: il suo rapporto tra valore dell’export e valore aggiunto totale si attesta alla cifra del 48,7% (la Lombardia nel suo insieme, prima regione esportatrice del Paese, si colloca al 39,6% mentre l’Italia al 33,9%).

“Con l’occasione della Capitale della Cultura – commenta Giovanna Ricuperati, presidente di Confindustria Bergamo – abbiamo progettato e lanciato diverse iniziative, tanto a Bergamo quanto a Brescia, all’interno di un percorso in cui si inserisce a pieno titolo l’Assemblea congiunta. C’è una lunga tradizione di cultura industriale da valorizzare e c’è molto potenziale per il futuro: parliamo di cross-fertilization, di attrattività, di sviluppo della conoscenza, di ricerca e sviluppo per le tante filiere sostenibili ad alto valore aggiunto. I numeri definiscono molto chiaramente un ecosistema tra i più interessanti d’Europa, grazie alla struttura manifatturiera multi-specializzata, operante su più filiere con lavorazioni a medio-alto contenuto tecnologico e con una spiccata propensione all’export”. 

“I numeri delle nostre province rappresentano in modo sintetico quello che Bergamo e Brescia costituiscono per l’Italia, ma anche per l’Europa – aggiunge Franco Gussalli Beretta, presidente Confindustria Brescia –: sotto questo punto di vista, siamo convinti che la scelta di organizzare l’Assemblea Generale in modo congiunto possa rappresentare un ulteriore stimolo di riflessione e di crescita comune, a maggior ragione nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. Le nostre province rappresentano infatti una piattaforma industriale rilevante, con distretti integrati che attraversano entrambi i territori: dall’automotive alla gomma-plastica, sino alla siderurgia. L’Assemblea congiunta diventa quindi l’occasione per dare valore e consapevolezza rispetto a tutto ciò che la cultura d’impresa e del lavoro rappresenta, in meno di 100 km di autostrada.”

L’Assemblea è aperta a tutti, con iscrizione obbligatoria sul sito di Confindustria Bergamo o sul sito di Confindustria Brescia. L’inizio dell’accredito è previsto a partire dalle ore 15.30, con welcome coffee. Al termine dell’evento si terrà un aperitivo per gli ospiti.

Promotica di Desenzano, siglati contratti per 53 milioni di euro con la Gdo

in Alimentare/Commercio/Economia by

Promotica S.p.A. di Desenzano – agenzia loyalty specializzata nella realizzazione di soluzioni marketing atte ad aumentare le vendite, la fidelizzazione e la brand advocacy quotata su Euronext Growth Milan – comunica in una notadi aver siglato a livello di Gruppo, ad oggi, contratti per oltre € 53 milioni per campagne loyalty con importanti player nazionali ed internazionali della GDO e del settore energy (valore ulteriormente in crescita rispetto ai circa € 50 milioni comunicati in data 28 settembre 2023). Di queste, quattro campagne sono state avviate dal primo ottobre ad oggi, per un valore di circa € 44 milioni, mentre per la restante parte, pari a oltre € 9 milioni, si prevede prenderanno avvio entro l’anno con termine entro i primi mesi del 2024. Tali accordi testimoniano la continua crescita della Società sia in Italia sia all’estero.

Con riferimento ai player nazionali, sono state e saranno sviluppate campagne per: Apulia Distribuzione, Bennet, Caddy’s, Carrefour (Puglia Distribuzione), Coop, Conad, Edison Energia e Végé. Particolarmente rilevante anche la campagna lanciata sul mercato estero per Co-op Hungary, player internazionale operante nel settore della GDO ed una delle principali catene di vendita al dettaglio in Ungheria. La campagna in Ungheria conferma la bontà della scelta effettuata e comunicata al mercato in occasione dei risultati 1H 2023 di lanciare la divisione ‘Promotica International’, nata con l’obiettivo di contribuire a rafforzare il posizionamento del Gruppo all’estero e favorire l’apertura di nuovi mercati.

Per ogni campagna, il Gruppo Promotica ha gestito in prima persona tutte le fasi: dall’ideazione fino alla gestione operativa della stessa e anche realizzazione dei prodotti, configurandosi come consulente e partner ideale per il committente, grazie alla sua esperienza pluriennale in campo loyalty nella realizzazione di programmi fedeltà tailor made.

Diego Toscani, Amministratore Delegato di Promotica, ha commentato: “Siamo contenti di poter annunciare al mercato un ricco backlog di campagne loyalty che daranno un solido contributo al secondo semestre del 2023. I nomi delle aziende con cui abbiamo siglato gli accordi confermano la nostra leadership di settore, segno evidente della qualità del servizio offerto. Mi preme sottolineare, in particolare, che siamo orgogliosi di lavorare con Co-op Hungary, una realtà dinamica ed innovativa e che ci consente di accrescere il peso delle nostre attività all’estero che siamo convinti potranno crescere ulteriormente in futuro. Abbiamo recentemente annunciato al mercato la nascita della divisione ‘Promotica International’ che pensiamo potrà dare una grossa spinta per il nostro posizionamento all’estero, dove riteniamo di poter giocare un ruolo da protagonisti”.

▼ Sovraindebitamento, altra sentenza a Brescia: il tribunale cancella 60mila euro a un 40enne

in Economia/Finanza by

Nel 2018, un attimo prima di finire per strada con moglie e figli, aveva deciso di rivolgersi al Tribunale di Brescia. A fine ottobre 2023 – dopo aver versato 350 euro al mese per quattro anni – si è visto cancellare ufficialmente dai giudici oltre 60mila euro di pendenze che gli impedivano di guardare al futuro con la speranza di farcela.

Protagonista della vicenda – secondo quanto riferisce BsNews, il giornale di Brescia online – è un quarantenne che vive a Bedizzole con la moglie e tre figli minorenni. Ogni mese, come commesso, porta a casa circa 1.500 euro al mese, ma il suo è l’unico reddito di casa e quei soldi non gli bastano nemmeno a sostenere le esigenze familiari. Intorno al 2017, l’uomo contrae i primi prestiti per l’acquisto di beni di uso quotidiano (un’auto di modesto valore, i mobili di casa etc) che – sommati alle spese correnti e al loop dei successivi finanziamenti fatti solo per sostenere le rate dei debiti – lo portano ben presto a trovarsi circa 80mila euro sulle spalle. Soldi che non sarà mai in grado di pagare.

A questo punto, il quarantenne decide di rivolgersi allo Studio Pagano & Partners di Brescia. “Al Tribunale – spiega l’avvocato Monica Pagano – abbiamo chiesto l’applicazione della Legge 3/2012 (nota anche come legge sul Sovraindebitamento o Salva-suicidi), oggi confluita nel Codice della crisi, che sancisce un principio molto semplice: nessuna persona onesta finita in difficoltà finanziaria può essere condannata a pagare per tutta la vita debiti che vanno ben oltre le sue capacità economiche. Concretamente – continua il legale – il nostro cliente ha versato con cadenza mensile quanto ragionevolmente poteva dare senza far venir meno il sostentamento alla propria famiglia (16.800 euro in tutto) e, ultimato questo percorso, è arrivata per lui l’esdebitazione. In parole povere – conclude Pagano – i restanti debiti sono stati azzerati e da questo momento il quarantenne e la sua famiglia possono ripartire da capo, senza il fardello di segnalazioni pregresse e tornando anche ad accedere al credito, se mai ne avranno davvero bisogno”.

Travagliato, Penny apre un nuovo supermercato

in Commercio/Economia/Franciacorta/Zone by

Dopo l’apertura di Giussano nel monzese, la catena Penny punta nuovamente sulla Lombardia e – il 30 ottobre – ha apetto a Travagliato un nuovo punto vendita. Lo store è il 100° della regione e il 20° della provincia di Brescia, dove l’insegna è già presente con i vicini negozi di Brescia città e di Maclodio.

Il negozio è situato in via Brescia, 155, una delle arterie principali di collegamento con i paesi limitrofi e con il capoluogo.

PENNY ha scelto di mantenere l’edificio preesistente e di sottoporlo a migliorie per poter fornire ai clienti tutta la qualità, freschezza e convenienza che contraddistinguono il brand.

Il punto vendita presenta una superficie totale di circa 1.700 mq, una superficie vendita di circa 1100 mq ed è dotato di un parcheggio provvisto di 100 stalli. Il format dello store prevede un’offerta alimentare e di non-food in linea con la qualità e la convenienza del brand, con un assortimento per il 75% di prodotti italiani, con una particolare attenzione ai regionalismi ed alle produzioni locali.

L’apertura del nuovo negozio PENNY prevede un organico di 14 collaboratori.

Il negozio osserverà i seguenti orari di apertura al pubblico: dal lunedì al sabato: 8:00 – 20:00; domenica: 8:30 – 13:00 e 15:00 – 19:00.

Brescia, nel 3° trimestre 2023 la produzione industriale si conferma in flessione

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze by

Tra luglio e settembre l’attività produttiva del settore manifatturiero bresciano ha registrato una nuova contrazione, che segue quella sperimentata tra aprile e giugno. La variazione rispetto al trimestre precedente è infatti pari a -5,0% (congiunturale), mentre l’evoluzione nei confronti dello stesso periodo del 2022 (tendenziale) si attesta a -0,3%, un valore di fatto invariato nei confronti di quanto rilevato nei tre mesi prima (-0,4%).

A evidenziarlo è l’indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia sui dati relativi al 3° trimestre 2023, realizzata su un panel di imprese manifatturiere associate e riportata da Brescia news, il giornale di Brescia e provincia online.

La dinamica negativa è giustificata non solo dalla consueta chiusura della maggior parte degli stabilimenti nei mesi estivi, ma anche dall’inasprimento delle condizioni operative delle imprese, su cui pesano, in particolare, la prosecuzione della fase di debolezza del contesto macroeconomico generale, che si riverbera, fra l’altro, in una nuova rarefazione della domanda. A seguito delle evoluzioni sopra indicate, il tasso acquisito, ovvero la variazione media annua che si avrebbe se l’indice della produzione non subisse variazioni fino alla fine del 2023, è pari a -0,6%.

“La performance negativa performance registrata dal settore manifatturiero bresciano nel trimestre estivo sconta alcuni fattori di freno, molti dei quali già evidenziati nella precedente rilevazione – commenta Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia –; tra essi spiccano il generalizzato rallentamento dell’attività produttiva a livello mondiale, con l’indice PMI globale che a settembre si è attestato per il tredicesimo mese consecutivo sotto la soglia che delimita la crescita dalla contrazione, la sempre più debole dinamica della Germania, nostro principale partner commerciale, e la flessione del commercio internazionale, in contrazione dell’1,9% nei primi otto mesi del 2023 sullo stesso periodo dell’anno scorso. A ciò si aggiunge la prosecuzione della fase restrittiva del credito alle imprese, che determina, tra l’altro, l’innalzamento dei tassi applicati al settore produttivo e la contrazione dell’ammontare dei prestiti a disposizione dello stesso. Segnaliamo infine la rinnovata volatilità dal costo degli input energetici, con le quotazioni del gas naturale in forte crescita, anche se su livelli non paragonabili a quelli rilevati l’anno scorso. Siamo quindi di fronte a un contesto non semplice, per cui auspichiamo un rinnovato sostegno anche da parte governativa, alla luce dell’ultima Manovra, che recepisce alcune nostre richieste quali il mantenimento del taglio del cuneo fiscale, ma si è mostrata meno incisiva sul lato degli investimenti strutturali. In tale contesto, registriamo invece un andamento positivo di alcuni mercati oltreoceano, in particolare di quello statunitense, che continua a registrate buoni numeri nonostante il rialzo dei tassi e l’inflazione, grazie all’importante pacchetto di incentivi per le imprese lanciato dal governo: una via che seguiamo con interesse e che conferma come solo una marcata attenzione per il sistema produttivo – a livello strutturale – possa garantire un futuro di crescita alle nostre aziende.”

Nel periodo considerato, solamente il 14% degli operatori intervistati ha inoltre dichiarato una crescita dell’attività rispetto al trimestre precedente, a fronte del 30% che si è espresso per il mantenimento dei volumi prodotti e del 56% che invece ha segnalato una flessione degli stessi.

§  La disaggregazione della variazione della produzione per classe dimensionale mostra generalizzate flessioni: -3,3% per le imprese micro, -4,4% per le piccole, -5,4% per le medie e -9,5% per le grandi.

§  Con riferimento alla dinamica congiunturale per settore, l’attività produttiva ha evidenziato generalizzate contrazioni. Consuntivi positivi provengono dalle realtà dell’alimentare (+3,1%). I comparti legno e minerali metalliferi (-1,9%), chimico, gomma e plastica (-3,8%), meccanica (-5,4%), sistema moda (-7,8%) e metallurgia (-7,9%) si caratterizzano invece per delle flessioni dell’output, anche di rilevante intensità.

§  Il tasso di utilizzo della capacità produttiva è pari al 75%, in calo del 5% rispetto alla rilevazione precedente, e inferiore del 3% nei confronti di quanto misurato nel terzo trimestre del 2022 (78%).

§  Le vendite sul mercato italiano sono aumentate per il 13% delle imprese, rimaste invariate per il 32% e diminuite per il 55%. Le vendite verso i Paesi comunitari sono cresciute per il 10% degli operatori, calate per il 56% e rimaste stabili per il 34%; quelle verso i Paesi extra UE sono aumentate per il 14%, diminuite per il 46% e rimaste invariate per il 40% del campione.

§  I costi di acquisto delle materie prime sono diminuiti per il 34% delle imprese, con una flessione media dello 0,7%; si tratta della seconda variazione negativa dal primo trimestre 2020 (dopo quella riscontrata nel periodo precedente), un ulteriore elemento a riprova della fase di raffreddamento dell’economia globale. Sempre fra luglio e settembre, i prezzi di vendita dei prodotti finiti sono stati rivisti al ribasso dal 21% degli operatori, per una contrazione media dello 0,4%. Tali evoluzioni certificherebbero quindi l’assestamento delle tensioni rilevate negli ultimi anni, sebbene non si intraveda una reale inversione di tendenza dei movimenti che hanno caratterizzato la ripresa post pandemica.  Va poi evidenziato che la perdita di marginalità cumulata a partire dal terzo trimestre 2020 è senza precedenti: +37% i prezzi di vendita, contro +128% dei costi di acquisto. 

§  La domanda insufficiente si conferma come il principale fattore che limita la produzione: ciò ha riguardato il 41% delle realtà intervistate, una quota in sensibile aumento rispetto all’anno scorso (26%), non lontana dal picco del 47% raggiunto nel periodo precedente. Si tratta di numeri che non si rilevavano dal 2020, da quando il sistema economico locale stava affrontando l’emergenza Covid-19. Il secondo elemento maggiormente segnalato dalle aziende riguarda la scarsità di manodopera (13%), mentre lo shortage di materie prime e semilavorati riguarda solamente il 2%. A riguardo va poi ricordato come il 41% delle aziende non denuncia alcun problema in particolare, e che (per il momento) non emergerebbero particolari problematiche relative alla stretta creditizia innescata negli scorsi mesi: ciò sarebbe in qualche modo (anche) giustificato dal consueto ritardo con cui le restrizioni adottate dal sistema bancario tendono a ripercuotersi sull’economia reale. 

§  Le previsioni per i prossimi mesi sono all’insegna dell’incertezza e riflettono i fattori di criticità prima evidenziati, oltre all’acuirsi delle tensioni geopolitiche sul versante mediorientale. Nel dettaglio, l’attività è prevista in aumento da 21 imprese su 100 e in calo dal 38%, a fronte della maggioranza relativa degli operatori (41%) che propenderebbe per il mantenimento degli attuali livelli produttivi. I settori con le prospettive più positive sarebbero alimentare e sistema moda. Le aziende dei comparti meccanica, legno e minerali non metalliferi, metallurgia, emergono, invece, come le più pessimistiche.

§  Gli ordini provenienti dal mercato domestico sono in crescita per il 15% delle aziende, stabili dal 44% e in calo dal 41%. Quelli da parte degli operatori comunitari, sono dichiarati in aumento dal 16% delle imprese, invariati per il 46% e in flessione per il 38%. Quelli in arrivo dai mercati extra UE sono in crescita per il 17%, stabili per il 47% e in contrazione per il 36%.

§  Il numero di giorni di produzione assicurata si attesta a 64; erano 77 nel periodo precedente e 76 nel terzo trimestre del 2022. Il valore complessivo cela una forte variabilità fra e nei settori considerati: tutto ciò indicherebbe un’elevata eterogeneità di “visione” da parte delle imprese intervistate, di fronte a una fase ciclica che si conferma essere nuovamente complessa e densa di incognite.

Imprese bresciane: tra luglio e settembre sono 390 in più

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Tendenze by

Il bilancio della nati-mortalità delle imprese bresciane tra luglio e settembre si è chiuso con un nuovo saldo positivo di 390 unità. Dall’analisi dei flussi della natalità d’impresa, realizzata dal Servizio Studi della CCIAA di Brescia e riportata da Brescia news, emerge che nel terzo trimestre dell’anno sono state avviate 1.283 imprese, in aumento del 2,5% rispetto all’analogo periodo del 2022.

“A fronte di una sostanziale tenuta, rispetto allo scorso trimestre, del numero di imprese iscritte al registro imprese – commenta il Presidente della Camera di Commercio, Ing. Roberto Saccone – alcuni fenomeni vanno comunque tenuti in debita considerazione e attentamente monitorati nel prossimo futuro. In particolare, desta qualche preoccupazione il calo, ormai costante, del numero di imprese del settore manifatturiero (- 2% tendenziale), e, soprattutto, delle imprese giovanili (- 0,9%) Si tratta infatti di due indici che, rispettivamente, sono espressione di quello che è l’asse portante del nostro tessuto produttivo e dello spirito imprenditoriale che, da sempre, caratterizza l’economia bresciana. Per contro, si registra un positivo incremento del settore dei servizi (+ 1,5%), a testimonianza di una crescente modernizzazione del nostro sistema produttivo”.

Sul fronte della mortalità d’impresa nel periodo estivo sono 893 le imprese cancellate dall’anagrafe camerale bresciana, in aumento del 3,1% rispetto ai 12 mesi precedenti.

Il terzo trimestre dell’anno si chiude con uno stock di 119.319 imprese registrate in aumento dello 0,3% rispetto al secondo trimestre ma in leggero calo rispetto allo stesso periodo del 2022 (-0,6%).

Dal confronto territoriale è evidente che il risultato bresciano è migliore del dato nazionale che segna una diminuzione del numero delle imprese dell’1,1%.

Artigianato – Le dinamiche di nati-mortalità imprenditoriale del comparto artigiano si confermano in linea con lo stesso periodo dello scorso anno. Gli avvii d’impresa (419) e le uscite dal comparto (350) restano pressoché uguali rispetto a un anno fa, confermando il saldo positivo pari a 69 unità in più nel trimestre.

Al 30 settembre sono 33.460 le imprese artigiane registrate al Registro Imprese di Brescia, in leggero aumento (0,2%) rispetto al secondo trimestre, ma in calo dell’1% su base annua.

IL BILANCIO DEI SETTORI

Sul fronte settoriale, prosegue la crescita dei servizi (+1,5% tendenziale), comparto che rappresenta il 32,5 % del totale delle imprese bresciane, mentre prosegue il trend negativo che da diversi anni caratterizza l’industria manifatturiera (-2%) su cui continua a pesare l’importante flessione della componente artigiana (-187 imprese; -2,2%); il commercio (-1,9%) e l’agricoltura (-1,3%).

Le costruzioni chiudono il trimestre con un calo della base imprenditoriale (-1,5%), determinato dalla componente artigiana, ma nel complesso il numero delle imprese operanti nel settore si mantiene sopra i livelli pre-Covid.

Nel dettaglio dei sevizi, riportano un nuovo aumento le attività professionali, scientifiche e tecniche (+303, pari a +4,5%) che avanzano nel percorso di crescita intrapreso negli ultimi anni; le attività assicurative (+96 unità, +2,9%); i servizi di trasporto e magazzinaggio (+50 unità; +1,8%) e i servizi di informazione e comunicazione (+23 imprese; +0,8%).

Si conferma in stallo la dinamica dei servizi di alloggio e ristorazione che chiudono il trimestre con un leggero calo (-0,3% pari a -30 unità rispetto allo stesso periodo dello scorso anno).

L’organizzazione giuridica – Sul fronte organizzativo la crescita del trimestre è dovuta all’aumento delle società di capitali che segnano un nuovo incremento (+0,8%) proseguendo un trend crescente in atto da diversi anni che porta al 33% la loro incidenza sul totale. Confermano il segno negativo le società di persone (-1,6%), e le ditte individuali (-1,1%) che restano l’organizzazione più diffusa (47,9% del totale).

Le imprese femminili, giovanili e straniere

Dall’analisi delle caratteristiche demografiche degli imprenditori emerge che nel terzo trimestre dell’anno continua la robusta crescita delle imprese straniere (+1,2%) che rappresentano il 12,6% delle imprese della provincia (incidevano per l’11,1% nello steso periodo del 2019).

Le imprese femminili si mantengono pressoché stabili (-0,2%), rispetto al terzo trimestre dello scorso anno con 24.617 imprese pari al 20,6% del totale.

In leggera flessione le imprese giovanili (-0,9%) che si attestano a 10.033 unità pari all’8,4% del totale.

Fonte: Elaborazioni Servizio Studi della C.C.I.A.A di Brescia su dati Registro Imprese- Infocamere

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