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Metra acquisisce Extruded Aluminium Corporation, uno dei principali produttori nordamericani di profilati in alluminio

in Economia/Export/Manifatturiero by

Metra S.p.A. di Rodengo (insieme alle sue controllate e affiliate, “Metra”), uno dei principali produttori mondiali di alluminio estruso e società del portfolio di KPS Capital Partners, LP (“KPS”), ha annunciato oggi di aver completato l’acquisizione di Belding Machinery and Equipment Leasing, LLC e delle sue controllate (insieme ” Extruded Aluminum Corporation” o “EAC”). I termini finanziari della transazione non sono stati resi noti.

EAC è uno dei principali produttori statunitensi di profilati in alluminio estruso e relative lavorazioni a valore aggiunto nonché servizi di assemblaggio e finitura.  EAC fornisce una varietà di clienti nei settori del solare, trasporti, militare, logistica, edilizia residenziale e commerciale e applicazioni marine.  EAC ha circa 170 dipendenti in due stabilimenti situati a Belding e Kentwood in Michigan (USA).

Enrico Zampedri, Chief Executive Officer di Metra, ha dichiarato: “L’acquisizione di EAC è una pietra miliare per Metra in quanto completa la nostra espansione geografica in Nord America e accelera la nostra strategia di diversificazione di mercato con l’ingresso nel settore strategico della produzione dei pannelli solari, in forte crescita nel Nord America.  Abbiamo molto apprezzato l’esperienza tecnica e le capacità produttive di EAC, nonché il suo impegno nel fornire ai clienti un elevato livello di qualità e di servizio. L’acquisizione di EAC rafforzerà significativamente la presenza di Metra in Nord America e consentirà di garantire un livello ancora più alto di servizio alla nostra clientela globale. Siamo lieti di dare il benvenuto all’intero team di EAC in Metra insieme a cui continueremo a costruire la strategia volta a far divenire il nostro Gruppo un’azienda leader nel mercato globale dell’alluminio estruso”.

Charles Hall, Presidente di EAC, ha dichiarato: “EAC è una realtà in crescita, da un’attività a due presse nel 1987, dispone oggi di cinque linee di produzione. Ha costruito la sua reputazione puntando sulla qualità e su un servizio clienti di prim’ordine.

Nei 37 anni della sua storia l’azienda ha sviluppato consolidate relazioni sia con i suoi dipendenti che con la sua clientela. Questa acquisizione offrirà ulteriori opportunità ai nostri dipendenti e l’accesso a risorse e capacità aggiuntive per i nostri clienti, in sinergia con la consolidata esperienza della organizzazione di Metra. L’intero team EAC è entusiasta di entrare a far parte del Gruppo Metra con la proprietà di KPS”.

Come advisor per i mercati dei capitali di debito è stato utilizzato TD Cowen, mentre Paul, Weiss, Rifkind, Wharton & Garrison LLP è stato consulente legale di Metra e KPS. Origin

Merchant Partners è stato consulente finanziario e Varnum LLP è stato consulente legale di EAC.

Informazioni su Metra

Metra è un produttore globale integrato verticalmente di profilati in alluminio estruso e servizi a valore aggiunto, tra cui verniciatura, ossidazione, lavorazione, saldatura e assemblaggio.  Metra offre una gamma completa di profili in alluminio estruso, utilizzati principalmente nei mercati finali industriali e dell’edilizia e delle costruzioni in Europa e Nord America.  Con sede a Rodengo Saiano, in Italia, Metra impiega circa 1.450 dipendenti in tutto il mondo e gestisce dieci stabilimenti di produzione strategicamente situati in Italia, Canada e Stati Uniti.  Per ulteriori informazioni, visitare www.metra.eu .

Informazioni su Extruded Aluminum Corporation

EAC è un produttore statunitense di profilati in alluminio estruso customizzati e relativi servizi a valore aggiunto di lavorazione, assemblaggio e finitura. EAC fornisce una varietà di profili in alluminio estruso personalizzati a diversi mercati finali, tra cui solare, trasporti, militare, movimentazione di materiali, edilizia residenziale e commerciale e applicazioni marine. EAC ha circa 170 dipendenti in due stabilimenti situati a Belding e Kentwood, MI. Per ulteriori informazioni, visitare www.extrudedaluminum.com.

Mercato immobiliare della casa: ecco le tendenze in Lombardia

in Economia/Tendenze by

I prezzi di vendita in Lombardia rallentano la propria corsa ma non si fermano del tutto, registrando un aumento dello 0,7% su base regionale nell’ultimo trimestre, mentre su base annua la crescita rimane solida: +6,7%. Rincari più pronunciati per gli affitti, pari al +3,2% nell’ultimo trimestre, mentre la crescita annua si attesta al +7,5%. Queste le principali evidenze tratte dall’Osservatorio trimestrale sul mercato residenziale lombardo ad opera di Immobiliare punto it Insighits, la proptech company del gruppo di Immobiliare punto it, il portale immobiliare leader in Italia, specializzata in analisi di mercato e data intelligence.

Comprare casa in Lombardia costa, oggi, 2.500 euro al metro quadro di media, mentre per affittarla servono 16,7 euro/mq.

Le principali evidenze di mercato

Dai principali indicatori di mercato emergono segnali di raffreddamento per quanto concerne il comparto delle compravendite, con la domanda che continua a contrarsi: -4,2% nell’ultimo trimestre (-6,9% sull’anno). Allo stesso tempo l’offerta, pur mantenendosi stabile negli ultimi dodici mesi (-0,2%) si riduce di oltre 6 punti percentuali nel trimestre.

Diversa la situazione per gli affitti, con lo stock in aumento di quasi 20 punti percentuali nel trimestre (+24,7% sull’anno) mentre la domanda, che rispetto a questo punto del 2022 è cresciuta poco meno di 5 punti percentuali, nell’ultimo trimestre vola al +15%.

I principali trend di vendita in regione

La città più cara della regione (e d’Italia), resta Milano, che raggiunge quota 5.300 euro al metro quadro di media. In un anno i prezzi nel capoluogo meneghino sono cresciuti del 3,6%, ma non hanno smesso di aumentare nemmeno nell’ultimo trimestre, registrando il +0,9%. Non è però la città che cresce di più: in un quadro tendenzialmente positivo, Varese sperimenta rincari di oltre 3 punti percentuali nel trimestre, arrivando a quota 1.650 euro al metro quadro. Tra le eccezioni al trend di crescita regionale troviamo invece Como, che vede i prezzi di vendita in contrazione del 2,9% nel trimestre scendendo a 2.611 euro al metro quadro. Cremona si afferma invece come città più economica della Lombardia, con i suoi 1.367 euro al metro quadro.

Per quanto riguarda gli ulteriori indicatori di mercato, la provincia di Milano è quella che vede l’offerta contrarsi di più: -10,5% nel trimestre, a guidare un trend regionale di segno meno. Tra le poche eccezioni troviamo la provincia di Sondrio, dove l’accumulo di stock è pari al +3,8%.

Guardando alla domanda di immobili in vendita, il comune di Como è quello che subisce la maggiore contrazione trimestrale, sfiorando il -10%. In un quadro non completamente allineato all’andamento medio regionale, il territorio di Mantova si mostra in decisa controtendenza, con il comune che vede la domanda aumentare del 18% nel trimestre, e la propria provincia al +9,4% nello stesso periodo.

I principali trend delle locazioni in regione

Come per il comparto compravendite, la città di Milano rappresenta il territorio più caro in regione, con 22,4 euro al metro quadro di canone medio. Questo dato è in crescita dell’1,7% nel trimestre, ed è aumentato di oltre 10 punti percentuali in un anno. Il trend di crescita è omogeneo per quasi tutti i territori lombardi, con le eccezioni della provincia di Brescia (-6,1%) e di tutto il territorio bergamasco (città e provincia), leggermente in negativo. Cremona si conferma la città più economica anche per gli affitti (7,7 euro al metro quadro, nonostante una crescita trimestrale di tre punti percentuali), mentre il territorio in assoluto meno costoso in regione è la provincia di Lodi (7,2 euro/mq, stabile nel trimestre).

L’offerta di immobili in locazione sul territorio non è omogenea: se da un lato si osservano importanti accumuli nella città di Como (+64,8%), in provincia di Sondrio (+56,5%), e anche la stessa città di Milano mostra aumenti importanti di disponibilità di immobili destinati all’affitto (+28,6%), si osservano importanti decumuli di stock trainati dal -17,6% della città di Varese e da tutto il territorio di Monza e della Brianza, dove sia in città sia in provincia si osserva una contrazione di oltre 14 punti percentuali.

Discorso estremamente più omogeneo per l’andamento della domanda di immobili in affitto, con il territorio di Mantova che vede una crescita intorno ai 45 punti percentuali sul trimestre sia in città sia in provincia. L’unica eccezione in tutta la regione è rappresentata dalla provincia di Bergamo, dove si osserva una contrazione di 25 punti percentuali negli ultimi tre mesi.

I prezzi di vendita in Lombardia rallentano la propria corsa ma non si fermano del tutto, registrando un aumento dello 0,7% su base regionale nell’ultimo trimestre, mentre su base annua la crescita rimane solida: +6,7%. Rincari più pronunciati per gli affitti, pari al +3,2% nell’ultimo trimestre, mentre la crescita annua si attesta al +7,5%. Queste le principali evidenze tratte dall’Osservatorio trimestrale sul mercato residenziale lombardo.

Comprare casa in Lombardia costa, oggi, 2.500 euro al metro quadro di media, mentre per affittarla servono 16,7 euro/mq.

Le principali evidenze di mercato

Dai principali indicatori di mercato emergono segnali di raffreddamento per quanto concerne il comparto delle compravendite, con la domanda che continua a contrarsi: -4,2% nell’ultimo trimestre (-6,9% sull’anno). Allo stesso tempo l’offerta, pur mantenendosi stabile negli ultimi dodici mesi (-0,2%) si riduce di oltre 6 punti percentuali nel trimestre.

Diversa la situazione per gli affitti, con lo stock in aumento di quasi 20 punti percentuali nel trimestre (+24,7% sull’anno) mentre la domanda, che rispetto a questo punto del 2022 è cresciuta poco meno di 5 punti percentuali, nell’ultimo trimestre vola al +15%.

I principali trend di vendita in regione

La città più cara della regione (e d’Italia), resta Milano, che raggiunge quota 5.300 euro al metro quadro di media. In un anno i prezzi nel capoluogo meneghino sono cresciuti del 3,6%, ma non hanno smesso di aumentare nemmeno nell’ultimo trimestre, registrando il +0,9%. Non è però la città che cresce di più: in un quadro tendenzialmente positivo, Varese sperimenta rincari di oltre 3 punti percentuali nel trimestre, arrivando a quota 1.650 euro al metro quadro. Tra le eccezioni al trend di crescita regionale troviamo invece Como, che vede i prezzi di vendita in contrazione del 2,9% nel trimestre scendendo a 2.611 euro al metro quadro. Cremona si afferma invece come città più economica della Lombardia, con i suoi 1.367 euro al metro quadro.

Per quanto riguarda gli ulteriori indicatori di mercato, la provincia di Milano è quella che vede l’offerta contrarsi di più: -10,5% nel trimestre, a guidare un trend regionale di segno meno. Tra le poche eccezioni troviamo la provincia di Sondrio, dove l’accumulo di stock è pari al +3,8%.

Guardando alla domanda di immobili in vendita, il comune di Como è quello che subisce la maggiore contrazione trimestrale, sfiorando il -10%. In un quadro non completamente allineato all’andamento medio regionale, il territorio di Mantova si mostra in decisa controtendenza, con il comune che vede la domanda aumentare del 18% nel trimestre, e la propria provincia al +9,4% nello stesso periodo.

I principali trend delle locazioni in regione

Come per il comparto compravendite, la città di Milano rappresenta il territorio più caro in regione, con 22,4 euro al metro quadro di canone medio. Questo dato è in crescita dell’1,7% nel trimestre, ed è aumentato di oltre 10 punti percentuali in un anno. Il trend di crescita è omogeneo per quasi tutti i territori lombardi, con le eccezioni della provincia di Brescia (-6,1%) e di tutto il territorio bergamasco (città e provincia), leggermente in negativo. Cremona si conferma la città più economica anche per gli affitti (7,7 euro al metro quadro, nonostante una crescita trimestrale di tre punti percentuali), mentre il territorio in assoluto meno costoso in regione è la provincia di Lodi (7,2 euro/mq, stabile nel trimestre).

L’offerta di immobili in locazione sul territorio non è omogenea: se da un lato si osservano importanti accumuli nella città di Como (+64,8%), in provincia di Sondrio (+56,5%), e anche la stessa città di Milano mostra aumenti importanti di disponibilità di immobili destinati all’affitto (+28,6%), si osservano importanti decumuli di stock trainati dal -17,6% della città di Varese e da tutto il territorio di Monza e della Brianza, dove sia in città sia in provincia si osserva una contrazione di oltre 14 punti percentuali.

Discorso estremamente più omogeneo per l’andamento della domanda di immobili in affitto, con il territorio di Mantova che vede una crescita intorno ai 45 punti percentuali sul trimestre sia in città sia in provincia. L’unica eccezione in tutta la regione è rappresentata dalla provincia di Bergamo, dove si osserva una contrazione di 25 punti percentuali negli ultimi tre mesi.

Camera di Commercio di Brescia, ecco gli eventi settimanali

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Di seguito, come di consueto, pubblichiamo gli eventi settimanali che vengono promossi dalla Camera di Commercio di Brescia.

91/23 – I CONTAMINANTI NEI PRODOTTI ALIMENTARI – WEBINAR GRATUITO 18 OTTOBRE 2023 – 9.30/12.30


Lo Sportello Etichettatura e Sicurezza degli Alimenti della Camera di Commercio di Brescia propone un webinar dedicato alla tematica dei contaminanti negli alimenti. Verrà analizzato il nuovo Regolamento (UE) 915/2023, entrato in vigore il 25 maggio, con l’obiettivo di aggiornare le imprese sulle novità normativa,  affrontando il tema delle responsabilità degli Operatori del Settore Alimentare.
Iscrizioni on line, compilando il modulo sulla pagina https://bs.camcom.it/tutela-e-regolazione-del-mercato/sicurezza-prodotti-e-conformita/sportello-etichettatura-e-sicurezza-prodotti
Per informazioni: Ufficio Competitività delle Imprese, tel. 0303725264/298, e-mail pni@bs.camcom.it

92/23 – AVVIA LA TUA IMPRESA: ANALISI E VALUTAZIONE DEI COSTI D’IMPRESA – WORKSHOP GRATUITO 18 OTTOBRE 2023 – 9.00/13.00

Camera di Commercio di Brescia – sala C primo piano
L’incontro ha l’obiettivo di fornire ad aspiranti e neo-imprenditori informazioni e strumenti per la valutazione dell’impatto di imposte e contributi, la budgetizzazione (economica e di cassa) e la gestione dell’impresa.
Iscrizioni on line, compilando il modulo sulla pagina https://bs.camcom.it/avvio-dimpresa/punto-nuova-impresa
Per informazioni: Punto Nuova Impresa, tel. 0303725264/298, e-mail pni@bs.camcom.it

Api Brescia, Cordua confermato alla presidenza

in Api/Associazioni di categoria/Economia by

Pierluigi Cordua continuerà a guidare Confapi Brescia anche nel triennio 2023-2026. Il consiglio direttivo rinnovato, riunitosi al termine dell’assemblea elettiva tenutasi nel pomeriggio di qualche giorno fa nella sede dell’Associazione in via Lippi, ha confermato a Cordua la propria fiducia alla guida dell’associazione. A riportarlo è il quotidiano di Brescia e provincia BsNews.

Amministratore delegato dell’azienda ISVE Spa, con sede a Poncarale (BS), specializzata nella realizzazione di impianti per il riciclaggio di prodotti non ferrosi e per il trattamento del legno, avvia pertanto quest’oggi il suo secondo mandato. Cordua è attualmente membro della giunta di Confapi, a supporto del presidente nazionale Cristian Camisa. Un ruolo che giunge al culmine di una lunga e attiva vita associativa. Ha, infatti, in passato ricoperto i ruoli di consigliere di Confapi Brescia, durante i mandati di Maurizio Casasco e di Douglas Sivieri, e di Unionmeccanica Confapi Brescia. Una partecipazione iniziata come consigliere del Gruppo Giovani Imprenditori territoriale. Ha, inoltre, ricoperto il medesimo ruolo in Confapi Servizi nazionale. Sposato con tre figlie, Cordua è stato, inoltre, nel 2015, presidente del Rotary Club Valle Sabbia Centenario.

«Ringrazio per la rinnovata fiducia nel mio operato alla guida della nostra grande Associazione – ha commentato il presidente Cordua -. Un lavoro che, con grande senso di responsabilità ed entusiasmo, proseguirò con il sostegno vivo e partecipato dei consiglieri confermati e dei nuovi colleghi imprenditori che accolgo con grande piacere. Assieme opereremo in questo triennio di grandi sfide per il nostro tessuto produttivo. Per affrontarle al meglio, confermeremo e rinsalderemo la nostra strategia fondata su apertura e collaborazione con istituzioni, enti e altre rappresentanze del territorio. Forte, infatti, la nostra convinzione: il benessere delle nostre imprese potrà essere ricercato solo attraverso un approccio nel quale cooperazione, confronto e competenza possano essere costantemente garantiti. Intendiamo, inoltre, propiziare lo sviluppo delle nostre Unioni di categoria. La specializzazione, infatti, si tramuta anche in vantaggio competitivo per le nostre imprese. Una leva che intendiamo mettere a disposizione dei nostri imprenditori, affiancandoli in questi tempi di grandi mutazioni. Nuovi equilibri globali in definizione, transizione green, digital innovation e intelligenza artificiale sono solo alcuni degli elementi che daranno corpo ad un futuro in discontinuità rispetto a modelli che credevamo granitici. Competenze verticali e specifiche potranno rappresentare un prezioso strumento per orientarsi in questi mutamenti».

Di seguito i risultati per la votazione dei quindici membri del nuovo Consiglio Direttivo (in ordine alfabetico):

1.          Massimo Berardi – Costruzioni Generali Italiane Spa (Corte Franca – BS)

2.         Amedeo Bonomi – Omal Spa SB (Rodengo Saiano – BS)

3.         Pierluigi Cordua – I.S.V.E Spa (Poncarale – BS)

4.         Delio Dalola – Dispari Società Cooperativa Sociale Onlus (Corte Franca – BS)

5.         Monica Ferraboli – Meccanica Ponte Chiese Srl (Prevalle – BS)

6.         Michele Maltese – Bizonweb Srl (Brescia)

7.         Marco Mariotti – Sidermariotti Srl (Pontevico – BS)

8.         Giuseppe Mezzini – Doblone Srl (Brescia)

9.         Anna Pasotti – Sostenibilità d’impresa (Bassano Bresciano – BS)

10.      Giuseppe Raineri – A.F.G.P. – Associazione Formazione Giovanni Piamarta (Brescia)

11.       Williams Salvini – O.P.S. Officine Pressofusione Scotti Srl (Monticelli Brusati – BS)

12.      Paolo Uberti – Trismoka Srl (Paratico – BS)

13.      Daniele Vertua – Facchini Francesco Spa (Castrezzato – BS)

14.      Matteo Vinati – Vinati Srl (Nave – BS)

15.      Paolo Vismara – VPM Group Srl (Alfianello – BS)

Montichiari: a ottobre torna Reas, il salone internazionale sull’emergenza e il soccorso

in Economia/Eventi/Fiere by

Cresce il salone internazionale “REAS 2023”, il grande appuntamento annuale per il settore dell’emergenza, della protezione civile, del primo soccorso e dell’antincendio. La ventiduesima edizione, che si svolgerà dal 6 al 8 ottobre presso il Centro Fiera di Montichiari (Brescia), vedrà infatti un aumento della partecipazione di enti, aziende e associazioni provenienti da tutto il mondo: saranno presenti oltre 265 espositori (+10% rispetto all’edizione 2022), provenienti dall’Italia e da altri 21 Paesi (19 nel 2022), tra cui Germania, Francia, Spagna, Polonia, Croazia, Gran Bretagna, Lettonia, Lituania, Stati Uniti, Cina e Corea del Sud. Il salone si svilupperà su una superficie espositiva totale di oltre 33mila metri quadrati e occuperà gli 8 padiglioni del quartiere fieristico. In programma anche oltre 50 convegni ed eventi collaterali (20 nel 2022).

“Tutte le attività e le iniziative che si dedicano al settore del soccorso e della protezione civile sono molto importanti, soprattutto per fronteggiare le tante emergenze che purtroppo si verificano sempre più spesso nel nostro Paese”, ha dichiarato Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, in occasione della conferenza stampa a Palazzo Pirelli a Milano. “Ben venga dunque una manifestazione come REAS, che consente di presentare tutti i prodotti innovativi in questo settore a livello internazionale e anche di migliorare la formazione dei volontari. Il salone REAS è perciò da sostenere, sia per le esigenze nel settore delle emergenze della Lombardia, ma anche di tutta l’Italia”.

“Siamo lieti di registrare questi numeri in netta crescita”, ha sottolineato a sua volta Gianantonio Rosa, presidente del Centro Fiera Montichiari. “Le attività di prevenzione e gestione delle emergenze sono essenziali per la sicurezza delle nostre comunità. REAS 2023 si conferma la fiera di riferimento per le aziende che sviluppano tecnologie e servizi con l’obiettivo di migliorare gli standard di intervento”.

A “REAS 2023” saranno esposte tutte le ultime novità tecnologiche di questo settore, come nuovi prodotti e apparecchiature per gli operatori del primo soccorso, veicoli speciali per l’emergenza e l’antincendio, sistemi elettronici e droni per interventi in caso di catastrofi naturali e anche ausili per persone con disabilità. Parallelamente, nelle tre giornate del salone è previsto un ampio programma di convegni, seminari e workshop, che offrirà ai visitatori un’importante opportunità di formazione e di aggiornamento professionale. Tra i numerosi eventi, è previsto il convegno su “Mutuo soccorso tra Comuni in emergenza” organizzato dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), il convegno dal titolo “Persone al centro: gli aspetti socio-sanitari nelle emergenze” promosso da Croce Rossa Italiana, il convegno su “La risorsa Elisoccorso nel Sistema Emergenza Urgenza Lombardo” promosso dall’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza (AREU) della Regione Lombardia e la tavola rotonda AIB sull’ultima “Campagna antincendio boschivo in Italia”. Novità di quest’anno sarà la “FireFit Championships Europe”, competizione europea riservata ai vigili del fuoco e ai volontari del settore antincendio.

Altri convegni di “REAS 2023” riguarderanno l’impiego di elicotteri per la ricerca e il soccorso, l’uso dei droni nelle missioni antincendio, la presentazione della mappa dei 1.500 aeroporti e aviosuperfici italiani disponibili per voli di emergenza, gli interventi di soccorso in montagna, i sistemi di illuminazione portatili campali in scenari critici, il rischio sismico negli stabilimenti industriali e l’approccio sanitario e psicologico in caso di emergenze o di attacchi terroristici. Sarà anche presentato il nuovo master su “Crisis & Disaster Management” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Prevista inoltre un’esercitazione con la simulazione di un soccorso per incidente stradale organizzata dall’AREU della Regione Lombardia. Confermate infine le premiazioni del “Photo Contest REAS” sul tema “Gestione dell’emergenza: il valore del lavoro di squadra”, del “Trofeo Giuseppe Zamberletti” su antincendio e protezione civile e del “Trofeo Autista dell’Anno” per i conducenti dei veicoli dell’emergenza.

“REAS” è organizzato dal Centro Fiera di Montichiari (BS) in partnership con Hannover Fairs International GmbH, organizzatore di “Interschutz”, la fiera specializzata leader a livello mondiale che si svolge ogni quattro anni a Hannover (Germania). L’ingresso è gratuito e aperto a tutti, previa registrazione online sul sito web della manifestazione. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.reasonline.it

La Regione approva il Bilancio consolidato

in Economia/Istituzioni/Regione by

Il Consiglio regionale ha approvato questa mattina a maggioranza il Bilancio consolidato 2022 di Regione Lombardia che descrive, oltre a quella della Giunta e del Consiglio regionale, la situazione finanziaria anche di altri 14 enti, tutti società e aziende regionali. Si tratta nello specifico dei tre enti dipendenti Ersaf (Ente regionale per i servizi ad agricoltura e foreste), Arpa (Azienda regionale per l’ambiente) e Polis (Istituto per il supporto alle politiche regionali), delle quattro società controllate Finlombarda, Aria, FNM, Autostrada Pedemontana, della società partecipata Arexpo e delle cinque Aler.
Per la prima volta entra a far parte del sistema anche la Fondazione Lombardia per l’Ambiente (FLA), ente controllato al 60% da Regione Lombardia e che assicura un supporto alle politiche ambientali attraverso ricerca, progettazione e iniziative di promozione culturale. Il bilancio consolidato, che certifica un patrimonio complessivo di Regione pari a 3.994 milioni di euro, conferma un indice di liquidità positivo ed è stato esaminato con parere favorevole dal Collegio dei revisori.

Il rendiconto consolidato 2022 di Regione Lombardia rileva gli investimenti erogati in fase post Covid per favorire la realizzazione nel territorio di infrastrutture a beneficio degli enti locali. Presenta pertanto una perdita coperta tuttavia dagli utili degli anni precedenti.

Il documento -ha detto il relatore Davide Caparini, Presidente della Commissione Bilancio- certifica l’operato della Regione in una fase in cui ha dovuto affrontare enormi emergenze fornendo strumenti e opportunità per consentire la ripresa”.

Ad annunciare il voto contrario del Partito Democratico è stato Gian Mario Fragomeli, motivandolo con la necessità, per la Regione, di rivedere il rapporto col sistema delle società partecipate, “per le quali è urgente una riforma complessiva che garantisca trasparenza ed efficienza”. Martina Sassoli (Lombardia Migliore) ha dichiarato l’astensione del suo gruppo, auspicando futuri bilanci che certifichino una gestione non più in perdita.


In apertura di seduta si è tenuta la commemorazione del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, a cui l’Aula ha tributato un minuto di silenzio: in precedenza a tratteggiarne i tratti salienti della figura e dell’impegno istituzionale sono stati il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani e il Presidente della Giunta Attilio Fontana. Ai loro interventi si è aggiunto quello del Consigliere Segretario Jacopo Scandella che ieri ha preso parte ai funerali di Stato a Roma.


L’Assemblea regionale si riunirà nuovamente martedì 3 ottobre, quando sarà chiamata a votare sul progetto di legge in materia di bonifica dei siti contaminati.
All’ordine del giorno della prima seduta di ottobre anche sei mozioni sui seguenti temi: sostegno della vita, dei diritti delle donne e della libertà in Iran (prima firmataria Claudia Carzeri, Forza Italia); risorse destinate per la riapertura dell’anno scolastico 2023-2024 (prima firmataria Paola Bocci, PD); deroghe per gli accessi in Area B nel Comune di Milano (primo firmatario Alessandro Corbetta, Lega); bacinizzazione del fiume Po (primo firmatario Marcello Ventura, Fratelli d’Italia); esenzione Irap per gli enti del Terzo Settore (primo firmatario Paolo Romano, PD); impegno di Regione Lombardia a sostenere i Comuni a seguito dei danni causati dagli eventi meteorologici estremi di luglio e agosto (primo firmatario Alfredo Simone Negri, PD).
In conclusione sono previste la nomina di quattro componenti del Comitato regionale per le comunicazioni (CORECOM); l’elezione di sette componenti del Consiglio per le pari opportunità (CPO) e la nomina di due Consiglieri regionali nel Comitato di indirizzo e coordinamento in area dipendenze.

Manifatturiero, il 43% delle imprese bresciane ha migliorato la competitività sull’estero

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Manifatturiero/Meccanica/Tendenze by

Nel 2022 la competitività sui mercati esteri delle imprese manifatturiere bresciane risulta in miglioramento rispetto a quanto da loro stesse indicato per il periodo pre-pandemico: nei confronti con il 2019, ben il 43% delle aziende industriali bresciane ha infatti ampliato i mercati e/o ha acquisito nuovi clienti e/o ha incrementato i volumi di vendita, a fronte dell’11% che ha invece dichiarato di avere perso (temporaneamente o definitivamente) quote di mercato.

A rilevarlo è l’approfondimento bresciano – realizzato dal Centro Studi di Confindustria Brescia – dell’edizione 2023 dell’Indagine Internazionalizzazione, condotta dalle Associazioni Territoriali lombarde del Sistema Confindustria, coordinate da Confindustria Lombardia e presentata lo scorso 12 settembre in Regione Lombardia.

Lo studio ha visto la partecipazione di quasi 180 imprese manifatturiere bresciane (80% delle quali PMI), che complessivamente fatturano 9,4 miliardi di euro e occupano quasi 18 mila addetti.

La ricerca ha evidenziato come, tra le realtà del nostro territorio, le esportazioni dirette si confermino nettamente come la modalità più diffusa di presenza all’estero (94% delle aziende intervistate), mentre iniziative che prevedono filiali commerciali o negozi direttamente gestiti interessino il 12% delle imprese. Altre forme di internazionalizzazione, considerate come più strutturate, si caratterizzano per percentuali di diffusione ancora più basse.

Lo studio ha inoltre confermato la forte proiezione internazionale del made in Brescia: nel 2022 le vendite all’estero hanno interessato il 49,3% del fatturato complessivo, con punte del 63,7% tra le realtà di medie dimensioni. Ogni azienda è mediamente presente in 24 Paesi esteri, un valore che tende a crescere all’aumentare dalla dimensione degli operatori intervistati (ben 34 Paesi serviti fra le grandi imprese). Allo stesso tempo, emerge una tendenza delle aziende a concentrare geograficamente le proprie esportazioni: la quota di fatturato generato all’estero realizzata nel primo Paese di destinazione è infatti pari al 27%. In tale contesto, le micro imprese (col 32%) emergono come le realtà potenzialmente più esposte, in quanto un calo della domanda proveniente dal loro principale Paese estero cliente provocherebbe, a parità di altre condizioni, un maggiore impatto negativo sulle vendite complessive.

Come anche certificato dai dati periodicamente forniti dall’ISTAT, i mercati europei rimangono i principali Paesi di destinazione delle vendite bresciane: il 65% dei rispondenti ha dichiarato di esportare in Germania, il 54% in Francia e il 36% in Spagna. Alla base di tali destinazioni concorrono una serie di motivazioni di carattere culturale, economico e geografico. Per quanto riguarda i Paesi prospect, ossia quelli verso i quali le imprese sono maggiormente interessate a espandersi da qui al 2025, la stabilità geopolitica sembra guidare le strategie di internazionalizzazione per il prossimo futuro: ai primi cinque posti indicati dalle aziende del campione troviamo storici Paesi partner per la manifattura bresciana (come Stati Uniti, Germania e Francia) e due territori scarsamente presidiati (Australia e Canada), tutti accumunati dal fatto di appartenere chiaramente a un ben identificato “blocco geoeconomico”, a cui le posizioni italiane sono ben allineate. Sintomatico di questa tendenza è il notevole ridimensionamento dell’interesse da parte delle nostre imprese per Cina e Russia, rispettivamente al sesto e al ventesimo posto nelle indicazioni fornite dal campione. Nell’edizione 2021 dell’Indagine, Cina e Russia si posizionavano idealmente sul podio, come seconda e terza meta per la manifattura locale. Sulle valutazioni delle aziende avrebbero quindi pesato, in particolare, l’incertezza commerciale e la politica zero Covid, ancora in atto al momento della rilevazione (nel caso della Cina) e il conflitto con l’Ucraina (nel caso della Russia).

Come anticipato, ben il 43% delle aziende industriali bresciane ha ampliato i mercati e/o ha acquisito nuovi clienti e/o ha incrementato i volumi di vendita, a fronte dell’11% che ha dichiarato di aver perso (temporaneamente o definitivamente) quote di mercato. Si tratta di un segnale particolarmente incoraggiante, che troverebbe primaria giustificazione nella qualità e nel contenuto innovativo dei prodotti offerti (indicati dal 73% delle realtà che hanno aumentato o mantenuto le quote di mercato). Allo stesso tempo, le imprese bresciane devono la propria brillante performance all’estero a un mix di altri fattori, che comprende, in particolare, la competitività di prezzo (32%), la maggiore flessibilità rispetto ai competitor (31%) e la bassa rischiosità percepita dalla clientela (23%). In tale contesto, solamente l’11% dichiara la propria competitività sul versante della sostenibilità, fattore che, verosimilmente, diverrà sempre più cruciale nelle future scelte di acquisto da parte di imprese e famiglie.

Il 39% delle aziende bresciane ha poi modificato le proprie catene di fornitura con l’estero (o è in procinto di farlo). Tra coloro che hanno effettivamente cambiato fornitori nel corso del 2022, la maggior parte (il 62%) si è rivolta ad altri fornitori siti in Unione Europea. Il meccanismo di sostituzione dei fornitori esteri ha poi favorito i player italiani, sia lombardi (23%), sia provenienti da altre regioni (23%). Le motivazioni alla base di tali sostituzioni vanno ricercate, in primo luogo, in una mera logica di costo (indicata dal 54% delle aziende che hanno modificato le catene di fornitura). Ma risultano comunque significative le scelte compiute in virtù di un minore rischio di fornitura (33%), di una maggiore disponibilità dei prodotti (33%), nonché di una maggiore competitività in termini di qualità e contenuto innovativo dei prodotti (31%).

“Anche per la realtà bresciana appare evidente quanto già sottolineato nel report regionale, in merito a una distanza tra i fattori determinanti per la tenuta competitiva delle imprese e le logiche con cui esse scelgono i propri fornitori – commenta Mario Gnutti, vice presidente di Confindustria Brescia con delega all’Internazionalizzazione –: nel primo caso prevale la focalizzazione sul contenuto qualitativo e innovativo, mentre nel secondo si favorisce il contenimento dei costi. Tutto ciò indicherebbe che l’elevata qualità delle merci esportate dalle imprese manifatturiere bresciane sia in buona parte da attribuire alle stesse e alla loro capacità di creare valore. Purtroppo, non basta: la volontà di puntare sulla qualità deve essere accompagnata da adeguate scelte politiche a livello europeo, che continuino a garantire la competitività delle imprese. Negli ultimi anni, sotto questo punto di vista, siamo stati penalizzati su diversi fronti: penso ad esempio alle tematiche energetiche. Ora serve un cambio di rotta.”

Da ultimo, l’indagine ha approfondito quali macro trend andranno a influenzare maggiormente le scelte strategiche delle imprese nel quadro internazionale. A riguardo, gli scenari geopolitici (51% delle risposte) emergono chiaramente come il principale fattore che guiderà le decisioni degli imprenditori, con riferimento alle logiche di presenza all’estero.

A2A, tra indotto e investimenti 750 milioni per Brescia

in A2A/Ambiente/Economia/Partecipate e controllate by

È stata presentata ieri da Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A, alla presenza della Sindaca Laura Castelletti, la nona edizione del Bilancio di Sostenibilità Territoriale di Brescia che rendiconta le prestazioni ambientali, economiche e sociali del Gruppo sul territorio nel 2022 e i suoi piani di attività previsti per i prossimi anni. Ne dà conto Brescia news.

“Si rinnova un appuntamento che consolida il patto con la comunità bresciana, nel segno di un percorso improntato al dialogo e alla trasparenza. Nel 2022, rispetto all’anno precedente, abbiamo incrementato sia il valore economico distribuito sul territorio, pari a 447 milioni, sia gli investimenti in impianti e infrastrutture per la transizione ecologica, portandoli a 307 milioni” – ha dichiarato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A. – L’impegno che da sempre caratterizza la nostra relazione con la Città di Brescia è tangibile e sono misurabili gli sforzi compiuti dal nostro Gruppo sul versante dell’economia circolare e della sostenibilità grazie al recupero del 100% dei rifiuti raccolti, agli sviluppi del sistema integrato Ambiente Energia e al deciso incremento delle infrastrutture per la ricarica elettrica. Il 2022 è stato anche l’anno dell’inaugurazione del depuratore di Valle Trompia, un impianto atteso da decenni. L’acqua per noi è un tema strategico: A2A investe nel territorio bresciano 118 euro ad abitante, il doppio della media italiana e ben più di quella europea, contribuendo anche a ridurre sensibilmente le perdite di rete in città, oggi al 28% a fronte di una media nazionale del 42%. Oltre ad agire concretamente per tutelare questo bene primario, a servizio dei cittadini, continueremo a investire per favorire lo sviluppo e la transizione ecologica di questo territorio”.

In continuità con l’impegno portato avanti nell’ultimo triennio per l’ascolto e il dialogo con le comunità in cui il Gruppo opera, nel 2023 il percorso dei Forum Multistakeholder di A2A prevede il coinvolgimento di 11 territori in tutta Italia, attraverso momenti di confronto sulla costruzione di progettualità concrete e su misura, per contribuire sinergicamente allo sviluppo sostenibile del Paese. Applicando metodologie proprietarie testate, insieme agli stakeholder aderenti l’azienda ha realizzato l’iniziativa “Il potere delle buone abitudini”. A partire da un’indagine SWG sono state offerte attività di interpretazione dei risultati, con l’obiettivo di ottenere un quadro di riferimento tra cittadini e sostenibilità nel territorio, al fine di diffondere in modo capillare consigli e buone pratiche. Nel contesto dello stesso programma, A2A ha anche promosso la costituzione dell’Advisory Board Consumi Sostenibili per Brescia. Ai lavori hanno preso parte i principali stakeholder della Città, tra Enti e Associazioni, con l’obiettivo di andare a definire soluzioni condivise per consumare meno e consumare meglio. Con 24 ore di ascolto e quattro incontri, l’Advisory Board ha definito priorità e azioni per i consumi sostenibili di cittadini e imprese, raccolti all’interno della Carta dei Consumi Sostenibili, che fissa i principi per una transizione sostenibile e calata nel contesto territoriale. Le iniziative di ascolto hanno già coinvolto Cremona, Bergamo, Calabria, Sicilia, Valtellina e Valchiavenna, cui si aggiungeranno nel corso dell’anno altri 5 territori: Milano, Seregno, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte e Puglia.

IL BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ TERRITORIALE

PIANETA

Il racconto del Bilancio di Sostenibilità territoriale di A2A si snoda sul filo di tre parole chiave: Pianeta, Persone, Prosperità. Ambiti identificati dal World Economic Forum con il documento “Measuring Stakeholder Capitalism: towards common metrics and consistent reporting of Sustainable value creation”.

Nella Provincia di Brescia, A2A si occupa di gestione dei rifiuti, teleriscaldamento, sistema idrico integrato, produzione, distribuzione e vendita di energia e gas, mobilità elettrica e illuminazione pubblica. Sul territorio, il Gruppo recupera il 100% dei rifiuti raccolti e pertanto niente viene conferito in discarica, chiudendo il ciclo di economia circolare: nel 2022 il 73% di quanto raccolto è stato destinato al recupero di materia e il 27% a quello di energia, attraverso gli impianti dislocati nella zona circostante. Aprica, società del Gruppo A2A che si occupa della gestione dei rifiuti, ha implementato una serie di iniziative online e offline per coinvolgere i cittadini e sono state avviate nuove partnership con alcune imprese al fine di sensibilizzare la comunità locale. Inoltre, a testimonianza della sua trasparenza, è stata redatta la «Carta della qualità del servizio integrato di gestione dei rifiuti urbani», approvata nel 2022 dal Comune di Brescia.

Lo scorso anno, A2A ha continuato a sviluppare il suo sistema integrato Ambiente Energia, per soddisfare in maniera sostenibile il fabbisogno energetico della città attraverso la produzione alternativa di calore. Il progetto, riconosciuto dalla Commissione Europea come esempio di eccellenza, ha permesso di evitare 917mila tonnellate di emissioni di CO2. Fondamentale per il sistema è la rete del teleriscaldamento di Brescia, lunga oltre 680 km, che serve circa 180mila appartamenti equivalenti e rende possibile riscaldare le case utilizzando calore da fonti rinnovabili, cogenerazione o recuperato da cicli produttivi industriali e di trattamento dei rifiuti, ovvero dai fumi del termoutilizzatore o dalle acciaierie, che altrimenti andrebbe perso. Nel 2022 si è completata la prima fase del progetto di “flue gas cleaning condensation” al termoutilizzatore, la tecnologia che consentirà di mettere a disposizione della rete di teleriscaldamento oltre 150 GWh/anno di calore aggiuntivo ad impatto ambientale nullo. Con quest’investimento da oltre 100 milioni, infatti, si recupererà calore dai fumi dell’impianto – pari al fabbisogno di 12.500 alloggi – e al tempo stesso si ridurranno ulteriormente le emissioni.

A Brescia e in 95 comuni della zona A2A gestisce il servizio idrico integrato, con oltre 4.000 chilometri di acquedotto, 2.650 di fognatura e 51 depuratori, trattando circa 44 milioni di m3 di acque reflue. Per garantire una maggior disponibilità della risorsa idrica, è stato realizzato un nuovo serbatoio a servizio dell’acquedotto del Comune di Bovegno ed è stato realizzato un nuovo depuratore in Valle Trompia, per trattare la grande maggioranza dei reflui civili della valle e migliorare la qualità dell’acqua del fiume Mella dove oggi sono convogliati gli scarichi, a fronte di un investimento di 38 milioni di euro. Il Gruppo, che si occupa anche della distribuzione dell’energia elettrica attraverso Unareti, per garantire la continuità del servizio in particolare nelle zone di montagna – Alto Lago di Garda e Valle Sabbia – e ridurre l’impatto sull’ambiente e sul paesaggio, ha posato reti in Media Tensione interrate e in cavo aereo isolato rinforzato. L’intervento, dal valore di 4,7 milioni di euro, ha permesso inoltre di tutelare la biodiversità locale attraverso cavi più sicuri, riducendo l’impatto delle reti sull’avifauna e sulle specie a rischio.

PERSONE

A2A, in qualità di Life Company, impegnata a creare un ambiente di lavoro sicuro, inclusivo e sostenibile, per accompagnare la sua popolazione aziendale in tutti i territori in cui opera ha organizzato nel novembre 2022 la convention «Light up Life» che ha coinvolto oltre 1.400 persone per condividere le principali evoluzioni del Piano strategico 2021-2030. Inoltre, a cavallo tra il 2021 e il 2022, è stato erogato il corso «Leadership for Life» dedicato a tutti i manager del Gruppo, di cui 672 per Brescia, volto ad approfondire con 10 workshop online i tre pillar del Piano Strategico: sostenibilità, economia circolare e transizione energetica. Lo scorso anno sono state assunte 235 nuove risorse nelle sedi bresciane, di cui il 38% sotto i 30 anni, e sono state erogate oltre 71.000 ore di formazione complessiva ai dipendenti, di cui il 45% sulla salute e sicurezza. Nel 2022 sono inoltre proseguite le iniziative di sensibilizzazione delle persone del Gruppo, con l’obiettivo di creare consapevolezza sul tema delle questioni di genere e per valorizzare le diversità, ufficializzando il proprio impegno attraverso la sottoscrizione della Dichiarazione di Impegno sui temi di Diversity, Equity & Inclusion.

PROSPERITA’

Nel 2022, A2A ha sostenuto lo sviluppo economico e sociale del territorio, contribuendo alla sua prosperità anche attraverso l’implementazione di iniziative di carattere sociale, culturale e ambientale: a Brescia, l’azienda ha generato valore sul territorio pari a 447 milioni di euro (+4% rispetto al 2021), sotto forma di dividendi, imposte, canoni e concessioni locali, ordini a fornitori, sponsorizzazioni e remunerazione dei dipendenti. Inoltre, il Gruppo ha destinato oltre 307 milioni di euro in investimenti infrastrutturali e manutenzione degli impianti: il 26% in più a confronto con il 2021. 447 sono i fornitori locali attivati nel 2022 e l’importo degli ordini ha raggiunto 202 milioni di euro, di cui 80 destinati a micro e piccole imprese. A2A contribuisce inoltre alla crescita del territorio incentivando i consumi sostenibili e investendo in partnership con gli attori locali, servendo 65 Comuni con servizi e tecnologie IoT. Favorire la mobilità elettrica è uno dei principali impegni dell’azienda per un’economia low carbon, e infatti nel corso dell’anno sono state sviluppate le colonnine City Plug, nuove infrastrutture di ricarica a basso impatto ambientale ed energetico, inaugurate proprio in città nel 2023. Inoltre, sono state erogate 1.281 MWh di energia elettrica e sono stati percorsi 8,5 milioni di km a emissioni zero (+94% rispetto al 2021), a fronte di un risparmio di 930 tonnellate di CO2.

Diversi gli appuntamenti di A2A per il 2022 che hanno coinvolto un numero consistente di professori e alunni, con l’obiettivo di educare i ragazzi alla sostenibilità. Tra questi, con AmbienteParco di Brescia scuole e famiglie hanno avuto la possibilità di visitare gratuitamente due percorsi didattici sviluppati insieme – uno sulla valorizzazione della risorsa idrica e l’altro sull’economia circolare – con oltre 6.500 studenti coinvolti. In quasi 10.000 hanno partecipato ai laboratori educativi organizzati dal Gruppo su sostenibilità ambientale e transizione ecologica. Sono stati realizzati diversi percorsi formativi: a quasi 200 alunni di istituti tecnici e licei sono state erogate 40 ore certificate, per apprendere le nuove competenze necessarie per le professioni nel settore energetico mentre 187 docenti bresciani hanno partecipato al progetto “Verso il 2050 con le scuole per un futuro sostenibile e circolare” con Deascuola e 88 classi hanno aderito al contest creativo con il fumettista Gud sul consumo responsabile delle risorse. Per concludere, Banco dell’Energia – che dal 2016 realizza iniziative legate al contrasto della povertà energetica – attraverso il bando “Doniamo Energia” ha messo a disposizione 390mila euro per tre progetti nella provincia di Brescia: «Più energia – seconda edizione» promosso dalla Cooperativa Sociale Palazzolese, «Ri-Partire Energie» promosso dal Gruppo 29 Maggio ’93 Fabio-Sergio-Guido e «Liberiamo energia» promosso da La Vela società cooperativa sociale. Da ultimo, il Banco dell’Energia, nell’ambito del progetto ACT – Accesso consapevole e sostenibile all’energia lanciato nel 2022 in collaborazione con Croce Rossa Italiana, ha aiutato 70 famiglie di Brescia con il pagamento delle bollette energetiche.

Banca Valsabbina rileva la maggioranza di Integrae Sim

in Banche/Economia/Valsabbina by

Banca Valsabbina perfeziona il closing dell’operazione di acquisizione di quote da Arkios Italy per salire al 78% del capitale di “Integrae Sim”, intermediario milanese specializzato nella strutturazione di operazioni di Equity Capital Market sul mercato Euronext Growth Milan (“EGM”) dove si posiziona tra i principali Global Coordinator, Euronext Growth Advisor (“EGA”) e Specialist.

Dopo tre anni dall’iniziale investimento (26%) ed in considerazione delle relative e positive performance registrate, anche in un contesto di efficientamento organizzativo e strategico, la Banca rileva pertanto la maggioranza della SIM.

Si avvia quindi una nuova fase del relativo percorso evolutivo, rafforzando le sinergie commerciali ed industriali, nell’ambito di un’offerta alle PMI sempre più integrata, trasversale e completa.

Integrae è infatti in grado di fornire un’ampia gamma di soluzioni di “corporate finance” per lo sviluppo delle imprese, agevolando il relativo accesso al mercato dei capitali a valere su una “piattaforma” di servizi efficiente e complementare al canale bancario tradizionale. La SIM, che offre servizi di consulenza ed assistenza a 360°, è inoltre leader assoluto per numero di “IPO” (“Initial Public Offering”) sul mercato “EGM” di Borsa Italiana, segmento dedicato alle PMI in cerca di capitali per finanziare la crescita.

“Negli ultimi mesi abbiamo lavorato su questo dossier e siamo riusciti ad ottenere le relative autorizzazioni, funzionali al closing. Siamo quindi particolarmente soddisfatti dell’operazione, si apre ora un percorso di ulteriore crescita ed evoluzione”, premetteHermes Bianchetti, Vicedirettore Generale Vicario di Banca Valsabbina.

“Il progetto con Integrae è stato avviato qualche anno fa, con l’obiettivo di creare un modello di servizio alle PMI integrabile, anche a valere su forme di finanza complementari a quelle “ordinarie”. Con questa operazione finalizziamo un importante investimento strategico, rafforzando la sinergia con il player leader del settore, confermando ancora una volta il nostro impegno a sostegno dell’economia reale. Diamo quindi vita ad un nuovo Gruppo che intende porsi come punto di riferimento per le imprese che vogliono continuare a crescere ed investire”.

“Con grande soddisfazione la nostra squadra di professionisti accoglie l’opportunità di unirsi a un gruppo bancario dinamico e in costante crescita. Siamo convinti che le ulteriori sinergie ci permetteranno di rafforzare ancor di più la nostra presenza nel settore dei servizi di consulenza finanziaria alle PMI, consolidando la nostra leadership di mercato” ha dichiarato Luigi Giannotta, Direttore Generale di Integrae Sim

La Banca è stata supportata nella redazione dell’Istanza autorizzativa dal dott. Sergio Beretta di GIM Legal STA S.r.l. mentre gli aspetti legali e contrattuali sono stati curati dallo Studio BTLaws, con il Partner Avv. Simone Furian.

Confindustria Brescia, la sede torna a nuovo con un investimento da 3,64 milioni

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

Si è concluso in questi giorni il rifacimento esterno della sede di Confindustria Brescia, in via Cefalonia 60, primo passo di un ampio lavoro di restyling dell’edificio, che riguarderà sino al 2025 anche gli spazi interni.

Nel pomeriggio di lunedì si è tenuta l’inaugurazione ufficiale della nuova facciata: al taglio del nastro sono intervenuti, tra gli altri, Laura Castelletti, sindaco del Comune di Brescia, Marco Garza, assessore alle Risorse dell’ente comune e alle Risorse umane del Comune di Brescia, e Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia, alla presenza del Consiglio Generale di Confindustria Brescia.

L’intervento si è posto gli obiettivi – oltre a riqualificare la facciata – di contenere il consumo energetico, incrementare il comfort interno e migliorare l’immagine dell’edificio, rendendola più attrattiva.

I lavorati – avviati nel mese di settembre 2022 – hanno previsto un investimento di 3,65 milioni di euro. All’interno dei costi sostenuti rientrano progettazione e direzione lavori, assistenza e consulenza fiscale e tributaria, opere di rifacimento facciate e serramenti, copertura telo, pertinenze esterne (ammodernamento e chiusure perimetrali) e variazioni e migliorie apportate in fase di realizzazione opera.

La riqualificazione ha inoltre consentito il passaggio dell’edificio dalla classe energetica A3 a quella A4 (la più alta prevista dal legislatore), la riduzione di consumi legati al teleriscaldamento da 442.800 kw a 180.616 kw e delle emissioni di CO2 kg m2/anno da 49 a 32.

“Confindustria Brescia è da tempo impegnata sul tema della transizione ecologica: prima di tutto affiancando i propri associati in questa decisiva sfida, sia da un punto di vista normativo che tecnico, ma anche sviluppando azioni interne, come la redazione dell’annuale Bilancio di sostenibilità, giunto alla quarta edizione, oltre che con importanti investimenti sulla propria sede commenta Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia –. Il rinnovamento della facciata si inserisce in un percorso più articolato che ridarà “nuova vita” alla sede della nostra Associazione, fortemente voluto sia dai past president e dai precedenti consigli di presidenza, che dall’attuale squadra, a cui è spettato il compito di dare il via a questi investimenti con la condivisione del Consiglio Generale. Stiamo sostenendo un importante sforzo per mantenere la vitalità di una parte della città quale Brescia Due, che è la nostra casa dagli anni ’70 e che rimarrà tale anche nel futuro, a maggior ragione alla luce dell’importante sforzo economico sostenuto e alla sensibilità mostrata sul tema delle prestazioni energetiche. Ora i lavori proseguiranno con gli interni, mantenendo lo stesso obiettivo: offrire agli associati una sede più accogliente e ai dipendenti un luogo di lavoro più confortevole e sicuro.”

La progettazione dell’intervento di riqualificazione complessiva della facciata è stata curata da Lombardini22, società leader nello scenario italiano di architettura e ingegneria; Falar Serramenti e Carpenterie si è occupata della progettazione e realizzazione della facciata in fibrocemento, del cappotto e della sostituzione dei serramenti esterni; tutte le attività di coordinamento e controllo delle opere eseguite sono state effettuate dal Team Immobili di Confindustria Brescia con il supporto tecnico dell’ingegner Andrea Zanardi, della Zanardi ingegneria srl.

Come anticipato, i lavori proseguiranno ora anche all’interno della sede, con conclusione prevista nel 2025. In programma, in particolare, un restyling degli impianti aria, idronico, idrico, elettrico e degli impianti speciali.

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