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Industria 4.0, oggi il seminario nella sede di Api

in Api/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Formazione by
Douglas Siveri presidente Apindustria

In Apindustria il seminario di approfondimento sugli aspetti tecnici e fiscali connessi a Industria 4.0 Quali requisiti devono soddisfare tecnologie e software secondo quanto riportato negli allegati A e B, come accedere a iper e super ammortamenti, quando è il caso di optare per il revamping, perché ha senso fare innovazione oggi e qual è il cambio di prospettiva atteso. Aspetti importanti da comprendere oggi, specie in una provincia, come quella bresciana, caratterizzata da una forte presenza manifatturiera e nella quale si registra un alto numero di produttori di macchinari. Per questo Apindustria si è proposta di offrire alle imprese alcune risposte a questi quesiti in occasione del seminario “Industria 4.0: come accedere alle opportunità – Approfondimenti tecnici e fiscali”, che si è tenuto oggi pomeriggio nella sede dell’Associazione. Secondo appuntamento sul tema, dopo il convegno divulgativo del novembre 2016, è stato organizzato in collaborazione con Unimatica Confapi Brescia, verticale dei settori Informatica, Comunicazione, Telematica e Servizi Innovativi, a seguito della pubblicazione della circolare n. 4/E del 30 marzo da parte di Agenzia delle Entrate e Mise. “L’obiettivo è stato entrare nel merito degli aspetti tecnici e fiscali del processo, spiegare alle aziende cosa devono fare per investire e certificarsi, offrire agli imprenditori strumenti concreti per capire come muoversi” spiega Giacomo Verzeletti, presidente di Unimatica. Dopo i saluti introduttivi di Douglas Sivieri, presidente dell’Associazione, Claudio Vivante e Gian Luca Lavelli, R&D Director rispettivamente di Tools For Smart Minds e Nomos Tecnologie del software, hanno spiegato in cosa consistono “I beni funzionali per la trasformazione 4.0”. La seconda parte dell’incontro ha visto l’intervento di Rocco Leo, R&D Manager di Signal – Elettronica, che ha presentato un case history, e Luigi Meleleo, consulente fiscale di Apindustria, che ha affrontato il tema investimenti legandolo alle opportunità di iper e super ammortamento.

A2A, ecco i nomi del Comune di Brescia

in A2A/Economia/Evidenza/Nomine/Partecipate e controllate by

Giovanni Valotti, Giovanni Comboni, Maria Chiara Franceschetti, Norberto Rosini, Elisabetta Ceretti e Antonio Bonomo. Sono i nomi individuati dal Comune di Brescia per il Consiglio d’Amministrazione di A2A, a seguito del bando aperto lo scorso febbraio. I nomi entrano a far parte di una lista, congiunta con l’altro azionista il Comune di Milano, da cui saranno individuati, in ordine di presentazione, i quattro componenti del Cda per il Comune di Brescia. Per il collegio sindacale è stata indicata la dottoressa Chiara Segala.

 

FONTE BSNEWS.IT

Startcup, Parolini: la sfida è far durare le nuove aziende nel temo

in Economia/Istituzioni/Regione/Startup by

“Abbiamo scelto di promuovere e sostenere nuovamente questa importante iniziativa, mettendo a disposizione oltre 100.000 euro, per favorire una piu’ ampia partecipazione e valorizzare la capacita’ di fare impresa”. E’ quanto ha dichiarato Mauro Parolini, assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, intervenendo oggi alla presentazione dell’edizione 2017 di StartCup Lombardia, la business plan competition territoriale nata nel 2003 su iniziativa del Politecnico di Milano e gestita da PoliHub, Startup District & Incubator di Fondazione – Politecnico di Milano, in accordo con le Universita’ Lombarde.

COLLABORAZIONE TRA ISTITUZIONI – “La collaborazione tra istituzioni – ha aggiunto Parolini – e’ centrale nel sostegno delle start up, per questo alle nostre misure uniamo anche il supporto alle migliori iniziative che promuovono la cultura d’impresa e mettendo in rete tutti i soggetti e le esperienze positive di incubatori e marketplace, associazioni e Universita’ lombarde per valorizzare le loro funzioni, senza sostituirci ad essi”.

PIANO DA 80 MILIONI – “Premiare le migliori idee imprenditoriali, dare ossigeno e visibilita’ alle start up con il piu’ alto potenziale innovativo e di sviluppo economico, affermando anche il loro valore esemplare – ha sottolineato l’assessore -, e’ un’azione che si inserisce in modo coerente nel piano da 80 milioni che abbiamo dedicato al sostegno delle start up lombarde, per il quale abbiamo gia’ stanziato 15 milioni di euro in una prima misura di successo chiamata ‘Intraprendo’, che si e’ rivolta in particolare a quelle iniziative imprenditoriali intraprese da giovani e da over 50 che rischiano di uscire dal mondo del lavoro”.

FARE DURARE NEL TEMPO START UP – “Come assessorato allo Sviluppo economico – ha concluso Parolini – siamo impegnati ad accrescere l’efficacia delle misure di sostegno a questo tipo di business, favorendo la creazione di una vera e propria catena della nuova impresa, che leghi tutti gli elementi che definiscono un ecosistema di sviluppo duraturo. La sfida e’ infatti quello di fare durare nel tempo queste imprese, che per svariati motivi, dalla mancanza di fiducia e formazione all’assenza di capitale di rischio esterno, troppo spesso hanno una durata troppo breve”.

Sei Consulting lancia la sua Sfida 4.0 al mondo delle imprese

in Cfp Zanardelli/Economia/Formazione by

Sfida 4.0. E’ tutto nel nome il programma del nuovo progetto lanciato ufficialmente oggi da Sei Consulting, la società di consulenza per le imprese – che ha sede in via Vantini, a due passi dalla redazione di BsNews.it – guidata da Ivan Losio.

La “sfida”, non da poco anche nei valori economici in gioco, è quella di “dar vita nell’arco di qualche mese a un hub tecnologico che diventi il punto di riferimento della Lombardia Orientale”.

Per questo Sei Consulting – con un investimento complessivo di circa 2 milioni di euro – ha preso in affitto un capannone di circa mille metri quadrati a Flero e ha iniziato ad “arredarlo” in sinergia con alcune imprese bresciane. Lì, da venerdì, si terranno diverse iniziative rivolte a imprenditori e manager. Lezioni ed eventi formativi pratici, soprattutto. Ma l’obiettivo finale è quello di creare una fabbrica didattica in cui sia possibile testare sul campo le tecnologie dell’industria 4.0.

Di più: il sogno di Losio è quello di dar vita a una sorta di “fiera permanente della tecnologia”, che agisca in partnership con le istituzioni, le associazioni di categoria, le singole imprese e gli istituti scolastici (in particolare le scuole superiori) del territorio bresciano. Offrendo anche alle startup del settore della meccatronica uno spazio sperimentare i loro progetti e proporli alle imprese.

Il primo appuntamento del nuovo spazio (via Quinzano 23/a, Flero) è intitolato “Industry 4.0: stop talking, get in touch” e si terrà venerdì alle 15. Nell’occasione, oltre a Losio, interverranno Roberto Bolliero di Regola Srl e Vittorio Taglietti, amministratore delelgato della Tilak Srl, che mosterà ai presenti i suoi sistemi per la sincronizzazione dei macchinari (iscrizione obbligatoria a industria4.0@sei-consulting.it o ai numeri 345.6540951 / 030.226326).

Ad oggi all’iniziativa di Sei Consulting hanno aderito una decina di sponsor privati (come Lonati e Metalwork), che hanno deciso di mettere a disposizione macchinari, tecnologie ed expertise. Ma la società di Losio guarda molto più in là.

“Partiamo da soli”, ha detto Losio oggi, nel corso di una conferenza stampa, “ma ritengo che la nostra vocazione non sia esclusivamente privata. Vorrei che la nostra ‘sfida’ diventasse un luogo permanente di formazione, con una fabbrica didattica che sia il punto di riferimento per gli istituti scolastici bresciani. Il fatto che il promotore del progetto sia un soggetto privato”, ha aggiunto, “può essere un freno per alcuni, ne siamo consapevoli, ma questo ci ha consentito di partire in fretta e comunque siamo aperti al confronto. Inoltre”, ha concluso, “non ci dispiacerebbe trasferire il nostro progetto accanto al nascente Musil per completarne il progetto e dar corpo alla sua vocazione”.

IL PROGRAMMA DEGLI EVENTI DI SEI CONSULTING

Bcc Agrobresciano chiude i conti di un 2016 positivo

in Banche/Bcc/Bilanci/Economia by
La sede di Ghedi della Bcc Agro Bresciano

Per Bcc Agrobresciano il 2106 si è concluso all’insegna della continuità sulla strada del miglioramento di tutti i principali indicatori. Un percorso intrapreso ormai da alcuni anni in un contesto di mercato molto difficile e che premia le scelte puntuali attuate dal Consiglio d’Amministrazione e dalla Direzione Generale.

 

A confermare il trend positivo sono quindi i numeri:

 

la raccolta totale da clientela si incrementa di 4,5 milioni di euro (+0,44%), la raccolta diretta in particolare cresce di 11,4 milioni di euro (+1,39%)

i crediti per cassa si attestano a 661 milioni di euro (+1,61%), in positiva controtendenza rispetto al resto del sistema

il comparto delle partite deteriorate ha registrato una forte contrazione sia in termini assoluti che percentualmente rispetto al totale degli impieghi; i crediti deteriorati lordi scendono dal 33,30% al 29,26% (- 4,04%), mentre i crediti deteriorati netti si riducono dal 22,09% al 19,28% (-2,81%). Da sottolineare che la politica di copertura dei crediti deteriorati resta prudente, con una percentuale di poco inferiore al 43%

i costi operativi si contraggono sensibilmente, da 20,693 milioni di euro a 19,847 (– 4,09%).

 

Da segnalare che il conto economico sconta il peso degli interventi a sostegno del settore bancario, per un importo pari a 1,1 milioni di euro, che il CdA non ha ritenuto opportuno trasferire sulla clientela mediante il ricorso a manovre massive sulle commissioni.  Anche in conseguenza di ciò il risultato finale si chiude pertanto con un lieve disavanzo, pari a 200.000 euro (lo sbilancio 2015 era pari a 16,4 milioni di euro). Il CET1 si attesta così al 13,51% ed il Total Capital Ratio al 16,29%.

 

“Pur in un contesto economico e sociale molto complesso ormai da lunghi anni – è il commento del Presidente Osvaldo Scalvenzi – stiamo dimostrando che un serio ed efficace processo di riorganizzazione della nostra struttura unito ad una decisa politica di riduzione del credito anomalo rappresenta la strada maestra per ritornare a crescere, confermando la nostra massima attenzione alle famiglie, alle imprese ed agli enti del nostro territorio. Complementare in questo percorso è l’autoriforma del Credito Cooperativo, nell’ambito del quale abbiamo formulato una preadesione al Gruppo Iccrea. L’assemblea annuale indetta il 28 maggio al Teatro Grande di Brescia sarà per noi una duplice occasione: la celebrazione del 120° compleanno della nostra Banca ed il momento per approfondire insieme le nostre strategie e decidere come proiettarci nel futuro”.

Wanzl di Travagliato, ricavi e utile in crescita del 25 per cento

in Economia/Meccanica by

I ricavi sono saliti a quota 24,5 milioni di euro, Wanzl di Travagliato, ricavi e utile in crescita del 25 per cento mentre l’utile è arrivato a 1,3 milioni. E’ questo il bilancio 2016 di Wanzl Italia, azienda con sede a Tavagliato – guidata dall’amministratore delegato Giuseppe Migliorati – che fa parte del gruppo tedesco Wanzl Gmbh: leader mondiale nel comparto carrelli per la spesa e portabagagli, attivo anche nei settori dell’arredamento per negozi e della logistica.

La crescita su base annua è di oltre il 25%, anche se non distribuita in modo omogeneo sulle tre divisioni di attività. I migliori risultati emergono dal comparto discount, ma il vero core è il Retail Systems (carrelli, barriere di ingresso etc) che vale 21 milioni di fatturato: qui la crescita è stata più contenuta e ha riguardato quasi esclusivamente l’estero. Infine nella divisione “Shop Solution” (arredi, ambientazioni e altro) c’è stato un piccolo incremento.

Numeri che dovrebbero essere confermati anche nel 2017.

A2A, Del Bono conferma i suoi. Ma Forza Italia si spacca

in A2A/Economia/Nomine/Partecipate e controllate by

Per le nomine in A2A è tutto fatto, o quasi. Secondo le indiscrezioni circolate nelle scorse ore, infatti, il sindaco Del Bono sarebbe pronto a confermare gli uscenti Giovanni Comboni (che dovrà cedere la vicepresidenza a un milanese) ed Elisabetta Ceretti, destinando invece Antonio Bonomo verso Lgh. Una scelta obbligata dal fatto che in questa tornata la Loggia può esprimere solo tre nomi, compreso quello da riservare alla minoranza. Su quest’ultimo fronte, un po’ a sorpresa, è da segnalare la spaccatura Forza Italia: il partito, infatti, non ha confermato la fiducia all’uscente Fausto Di Mezza (sostenuto dai consiglieri comunali), preferendogli l’ad di Gefran Maria Chiara Franceschetti. Una vittoria per il fronte guidato da Mariastella Gelmini.

Banca del Territorio Lombardo sceglie i trentini di Cassa centrale

in Banche/Cassa Centrale Banca/Economia by

Lunedì sera il Consiglio di amministrazione di Btl, Banca del Territorio Lombardo, ha deciso all’unanimità l’adesione al gruppo bancario trentino Cassa Centrale Banca. Una mossa che segue di pochi giorni quelle di Bcc di Brescia, Bcc di Borgo San Giacomo e La Cassa
Rurale Valsabbina (da non confondersi con La Valsabbina). E che, forse, anticipa quella della Cassa Padana di Leno.

La svolta – che infligge un duro colpo al progetto dell’aspirante Capogruppo Ic-crea – fa di Btl il soggetto più forte di Cassa Centrale Lombardia sia per filiali (dislocate tra le province di Brescia, Ber- gamo, Monza Brianza, Lecco e Milano) sia  per patrimonio. Con le altre bresciane, dunque, Btl sarà il locomotore del nuovo progetto.

L’istituto, nato un anno fa dalla fusione tra Bcc di Pompiano Franciacorta e Bcc di Bedizzole, comunicherà nelle prossime settimane i dati di bilancio 2016, che potrebbe chiudere in rosso per l’operazione di pulizia dei crediti deteriorati. Ma il patrimonio resta sui 250 milioni e la parte “libera” si aggira sui 100.

Troppi debiti? La casa non va all’asta. Sentenza rivoluzionaria ottenuta da un avvocato bresciano

in Economia/Edilizia by

La casa non è un bene qualsiasi e, su questo principio, Lodi fa scuola in Italia. E’ rivoluzionaria, infatti, la decisione presa il 3 marzo dal giudice, che – a pochi minuti dall’asta – ha sospeso la procedura che avrebbe buttato in strada un ex imprenditore della provincia e la moglie, schiacciati dai debiti.

Protagonista della vicenda a lieto fine è un ex imprenditore 65enne originario del basso lodigiano, che – a causa del mancato incasso di somme nonché oppresso dal peso degli interessi bancari – nel 2007 è stato costretto a chiudere la propria azienda del settore Edile, accumulando un debito molto maggiore dei beni a sua disposizione, casa compresa. Ad assisterlo lo studio legale Pagano & Parners di Brescia.

Ma proprio l’eccesso di debiti e l’impossibilità dell’imprenditore di farvi fronte ha determinato la decisione dei giudici di bloccare la messa all’asta dell’abitazione, nel nome del principio che gettare sul lastrico chi è in difficoltà non aiuta cert0 a ripagare i creditori. Gli avvocati Monica Pagano, Danilo Griffo e Matteo Marini, con Laura Girelli (studi Pagano & Partners, Riccio-Griffo & Partners), infatti, hanno fatto appello alla cosiddetta legge “salva suicidi”, la 3/2012 che – in estrema sintesi – stabilisce che l’esecuzione non possa proseguire se il debitore è sovra-indebitato.

“L’ex imprenditore e la moglie”, spiega l’avvocato Monica Pagano, “si trovano in una situazione economica disastrosa per colpe a loro non imputabili e la perdita della casa di residenza avrebbe rappresentato una violazione dei basilari principi di solidarietà del nostro ordinamento, perché la coppia non ha alcun mezzo per far fronte alla propria sopravvivenza. I giudici”, conclude, “hanno compreso queste ragioni e hanno giustamente bloccato l’esecuzione”.

Soddisfatti, ovviamente, anche i coniugi. “Non vogliamo scappare dai debiti”, commentano, “ma se la nostra casa fosse stata venduta all’asta saremmo rimasti senza un tetto sulla testa e di certo non si sarebbe risolto il problema dei debiti. La situazione insomma sarebbe soltanto peggiorata per tutti”.

Ed è proprio questo lo spirito della legge 3/2012, che si rivolge ai privati, alle piccole imprese non fallibili, ai professionisti e ai fideiussori/garanti (ovvero coloro che non possono servirsi delle previsioni normative sancite dalla legge fallimentare) stabilendo che l’accanimento non paga e che questi soggetti possono continuare a disporre di ciò che hanno per trovare soluzioni che estinguano gradualmente il debito.

FONTE BSNEWS.IT

Valsabbina risponde alle accuse: assemblea convocata come gli anni scorsi

in Banche/Economia/Evidenza/Valsabbina by

Banca Valsabbina risponde alle polemiche sollevate dal Comitato soci e informa – con una nota inviata via mail in serata – che, anche quest’anno è stata inviata ai soci la lettera contenente l’avviso di convocazione dell’Assemblea. “Come tutti gli anni – si legge in un comunicato stampa – la lettera è stata inviata tramite posta ordinaria, con le stesse tempistiche degli scorsi anni e l’ordine del giorno è comunque stato pubblicato, nei termini di legge, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana in data 8 aprile 2017, con contestuale invio a due agenzie di stampa perché fosse recepito dalle testate giornalistiche e pubblicato sul sito internet della Banca” (FONTE: www.bsnews.it).

 

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