Brescia, a novembre prezzi al consumo in leggero calo

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Nel mese di novembre 2025, in base ai dati definitivi Istat, i prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) registrano una flessione rispetto al mese precedente dello 0,2%, ma un incremento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (variazione tendenziale del +0,8%).

La diminuzione rispetto a ottobre è imputabile principalmente alle divisioni “Comunicazioni” (-1,1%, con il forte calo degli Apparecchi telefonici e telefax) e ai “Servizi ricettivi e di ristorazione” (-1,0%, con la diminuzione dei Servizi di alloggio). In aumento, invece, le divisioni di spesa “Altri beni e servizi” (+0,6%), “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+0,2%) e “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+0,1%).
Stabili le altre divisioni.

Rispetto a novembre 2024, i principali rialzi riguardano le divisioni dei “Servizi Ricettivi e di Ristorazione” (+3,6%, sostenuti dall’aumento dei Ristoranti e bar), degli “Altri beni e servizi” (+3,5%, in particolare per gli aumenti dei prezzi degli articoli di Gioielleria e orologeria).
In forte calo la divisione delle “Comunicazioni” (-5,8%, in particolare calano gli Apparecchi telefonici e telefax), seguita dalla divisione dell’“Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-1,3%, con il calo dell’Energia elettrica e del Gas).

L’analisi per tipologia di prodotto mette in evidenza che complessivamente nel mese di novembre i Beni risultano in lieve crescita rispetto al mese precedente (+0,2%).
All’interno della tipologia crescono soprattutto i beni energetici (+0,8%, in particolare gli Altri Energetici).
Rispetto a novembre 2024, complessivamente i Beni presentano una lieve diminuzione (-0,2%), mentre nel dettaglio delle sottocategorie, i beni alimentari sono aumentati (+0,6%, soprattutto quelli lavorati) e i beni energetici sono fortemente scesi (–4,2%, soprattutto gli Altri Energetici).

I Servizi mostrano un lieve calo congiunturale (-0,5%) e un aumento sostenuto dei prezzi tendenziali (+2,2%, trainato dai Servizi ricreativi e per la cura della persona, dai Servizi relativi all’abitazione).

In questo mese, il cosiddetto “carrello della spesa” – che comprende i beni alimentari, quelli per la cura della casa e della persona – registra un lieve incremento congiunturale del +0,1% e un aumento tendenziale del +0,4%.

Guardando alle tipologie basate sulla frequenza di acquisto, si nota che i prodotti ad alta frequenza aumentano sia rispetto al mese precedente (+0,5%), sia su base annua (+2,3%), confermando la pressione sui consumi quotidiani delle famiglie;
i prodotti a media frequenza calano nel mese (-0,8%) e rispetto allo stesso mese del 2024 (-0,1%);
infine, i prodotti a bassa frequenza segnano incrementi sia a livello congiunturale che tendenziale (+0,2% e +0,3%).

La componente di fondo dell’inflazione (core inflation) – che misura l’andamento dei prezzi al netto delle voci più volatili, come energia e alimentari freschi – mostra una riduzione mensile dello -0,3%, ma mantiene un ritmo di crescita positivo rispetto all’anno precedente (+1,6%).

In un confronto con i dati provvisori nazionali, le variazioni congiunturale e tendenziale per la città di Brescia sono molto simili al dato nazionale.

Brescia: prezzi in calo
Tasso congiunturale: -0,2%
Tasso tendenziale: +0,8%

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