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Novembre 2024

Gefran, ecco i conti al 30 settembre

in Aziende/Bilanci/Economia/Gefran by

Il Consiglio di Amministrazione di Gefran Spa (Provaglio d’Iseo) si è riunito oggi sotto la presidenza di Maria Chiara Franceschetti per l’approvazione dei risultati al 30 settembre 2024.

Marcello Perini, Amministratore Delegato del Gruppo Gefran, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti dei risultati dei primi nove mesi del 2024, non solo perché evidenziano ricavi e utili positivi, con il risultato netto addirittura superiore allo stesso periodo dell’anno scorso, ma soprattutto perché ottenuti in un contesto macroeconomico ancora incerto. Le eccellenti prestazioni tecnologiche dei nostri prodotti, l’elevato livello di servizio e la qualità delle nostre forniture permettono al Gruppo di posizionarsi in modo autorevole presso clienti, sia consolidati sia nuovi, prendendo parte in modo concreto e fattuale ad un numero significativo di importanti nuovi progetti di macchinari ed impianti attualmente in sviluppo. Siamo certi che, con il miglioramento delle prospettive globali del mercato, tali opportunità si potranno convertire in un incremento dei ricavi e della marginalità. Per questo motivo l’impegno economico e finanziario che costantemente dedichiamo allo sviluppo di prodotto e al miglioramento dei processi manifatturieri rimane invariato in tutto il Gruppo. Le previsioni per la fine del 2024 restano quindi positive sia per quanto riguarda la marginalità che per i ricavi, questi ultimi attesi in linea con l’esercizio precedente”.

Business operativi

ricavi dei primi nove mesi del 2024 sono pari ad 100,6 milioni di Euro e si confrontano con 101,2 milioni di Euro dello stesso periodo 2023, registrando un decremento dello 0,6% pari a 0,6 milioni di Euro (era il -4,2% nel primo semestre). Al netto dell’effetto negativo portato dalla variazione dei cambi, i ricavi progressivi dell’esercizio sarebbero allineati al dato dell’esercizio precedente.

Si precisa inoltre che i ricavi al 30 settembre 2024 includono 0,2 milioni di Euro per le vendite residuali di prodotti azionamenti, mentre al 30 settembre 2023 erano rilevati complessivi 0,7 milioni di Euro, in parte legati alle vendite di prodotti (0,5 milioni di Euro) in parte per l’erogazione di servizi al gruppo WEG (0,2 milioni di Euro). Al netto di tali effetti, la diminuzione dei ricavi rilevata nel 2024 rispetto al pari periodo precedente risulterebbe più contenuta (-0,1%).

La suddivisione dei ricavi per area geografica mostra una diminuzione diffusa a molte delle aree servite dal Gruppo, ed in particolare Italia (-8,6%), Europa (complessivamente -7,6%) e America (complessivamente -1,5%). L’area geografica per la quale, al contrario, viene rilevata una crescita dei ricavi è l’Asia (+24,6%), che sconta l’effetto negativo dell’andamento delle valute estere (in particolare Rupia e Renmimbi), al netto del quale l’aumento rilevato sarebbe finanche più elevato (+26,8%).

In termini di aree di business, rispetto ai primi nove mesi del 2023, si evidenziano ricavi in aumento per il segmento componenti per l’automazione, per il quale si rileva una crescita dell’1,9% trainata dall’aumento dei volumi di vendita delle famiglie di prodotto delle gamme controllo di potenza (+9,2% rispetto a quanto rilevato nei primi nove del 2023) e soluzioni (+12,2% rispetto al pari periodo precedente), ed in particolare nei mercati Asia ed America (rispettivamente +61,2% e +10,8% rispetto al 30 settembre 2023). Sono invece in contrazione rispetto al dato progressivo a settembre 2023 i ricavi generati dal segmento sensori, nello specifico del 2,7% (al netto dell’effetto negativo apportato dalle valute la diminuzione percentuale sarebbe più contenuta e pari all’1,9%), diffusa alle principali aree geografiche servite, ad esclusione del mercato Asia dove come per il segmento componenti per l’automazione, i ricavi sono in aumento rispetto al pari periodo precedente (+20,6% rispetto al dato progressivo del 2023).

Nei primi nove mesi del 2024 la raccolta ordini è stata complessivamente più alta rispetto al dato del pari periodo 2023 (+7,3%), come risultato di un aumento della raccolta ordini per il business sensori (+8,5%), più contenuto, seppur ampiamente positivo, per il business dei componenti per l’automazione (+5,3%).

Il valore aggiunto realizzato al 30 settembre 2024 ammonta a 73 milioni di Euro (72,1 milioni di Euro nel pari periodo 2023) e corrisponde al 72,6% dei ricavi, con incidenza percentuale in aumento rispetto al dato del pari periodo precedente (+1,4%). Contribuisce all’aumento del valore aggiunto, in valore assoluto complessivamente pari a 1 milioni di Euro, la miglior marginalità realizzata connessa al differente mix dei prodotti venduti rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, seppur rilevando per il 2024 un valore assoluto di ricavi minore rispetto a tale periodo di confronto.

Gli altri costi operativi dei primi nove mesi del 2024 ammontano a 16,9 milioni di Euro, in diminuzione di 0,4 milioni di Euro rispetto al dato dei primi nove mesi del 2023, riflessa anche in una riduzione dell’incidenza percentuale sui ricavi (16,8% nel 2024 contro il 17% del 2023). Il decremento attiene prevalentemente a costi per servizi (in particolare utenze e consulenze professionali varie) in parte inficiata da maggiori costi per lavorazioni esterne e manutenzioni.

Il costo del personale rilevato al 30 settembre 2024, pari a 36,8 milioni di Euro, risulta superiore di 1,6 milioni di Euro rispetto al pari periodo precedente, quando ammontava a 35,1 milioni di Euro. L’incidenza percentuale sui ricavi si attesta al 36,5% (34,7% al 30 settembre 2023). Si precisa che nei primi nove mesi del 2024 si registra un aumento dell’organico. Oltre a ciò, a partire dal mese di giugno 2023 e successivamente da giugno 2024, viene recepito l’aumento retributivo previsto dal CCNL per tutti i dipendenti presso i siti italiani del Gruppo, maggiorato dall’applicazione della clausola di salvaguardia definita a livello nazionale e legata all’andamento dell’inflazione.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) al 30 settembre 2024 è positivo per 19,4 milioni di Euro (19,7 milioni di Euro nel pari periodo 2023) e corrisponde al 19,3% dei ricavi (sostanzialmente in linea con l’incidenza sui ricavi 30 settembre 2023, pari al 19,4%), in diminuzione rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente di 0,3 milioni di Euro. L’aumento del valore aggiunto e la diminuzione degli altri costi operativi non compensano completamente l’aumento del costo del personale, determinando complessivamente il decremento del margine operativo lordo rispetto al dato progressivo precedente.

La voce ammortamenti e svalutazioni nei primi nove mesi del 2024 è pari a 5,9 milioni di Euro e si confronta con un valore di 5,6 milioni rilevato al 30 settembre 2023, registrando un incremento di 0,3 milioni di Euro, che sconta l’alto livello di investimenti completati dal Gruppo nel corso del 2023 e pienamente operativi nel 2024.

Il risultato operativo (EBIT) al 30 settembre 2024, positivo e pari a 13,5 milioni di Euro (13,4% dei ricavi), è in flessione di 0,6 milioni di Euro rispetto al dato del 30 settembre 2023, che ammontava a 14,1 milioni di Euro (13,9% dei ricavi). Come per il margine operativo lordo, la variazione deriva dal più alto costo del personale, oltre che ammortamenti, rilevati rispetto al periodo di confronto, che inficiano il maggior valore aggiunto registrato.

Gli oneri da attività/passività finanziarie nei primi nove mesi del 2024 sono complessivamente pari a 0,1 milioni di Euro (sostanzialmente in linea col dato rilevato nel pari periodo 2023). La voce include proventi finanziari legati alla gestione della liquidità per 0,9 milioni di Euro (0,4 milioni di Euro al 30 settembre 2023) e oneri connessi all’indebitamento del Gruppo per 0,7 milioni di Euro (0,3 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2023).

Le imposte risultano complessivamente negative e ammontano a 3,3 milioni di Euro (erano complessivamente negative per 4,3 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2023, quando includevano 0,6 milioni di Euro come accantonamento per la procedura di accertamento legata alla verifica fiscale nei confronti della Capogruppo degli esercizi 2019 e 2020, la cui risoluzione è avvenuta nel quarto trimestre 2023).

Il risultato da attività operative continuative al 30 settembre 2024 è positivo per 10,1 milioni di Euro, in aumento di 0,4 milioni di Euro rispetto al dato rilevato nei primi nove mesi del 2023.

Il Risultato netto delle attività disponibili per la vendita al 30 settembre 2024 è nullo, mentre al 30 settembre 2023 era negativo e pari a 0,2 milioni Euro. A seguito dell’avvenuta cessione del business azionamenti e delle relative attività riclassificate, in applicazione del principio contabile IFRS 5, come “Disponibili per la vendita”, nell’esercizio 2024 non si rileva alcuna attività economica connessa alle stesse. Per contro, le attività rilevate nei primi nove mesi del 2023 attengono all’operatività dei mesi di gennaio e febbraio del ramo d’azienda relativo al business azionamenti in capo alla controllata Gefran India, ceduto in data 1° marzo 2023. Oltre a ciò, sono inclusi gli effetti della cessione delle attività (magazzino, altri asset e personale dipendente) del ramo d’azienda azionamenti all’interno della controllata cinese Gefran Automation Technology (Cina), ceduto in data 3 gennaio 2023.

Il risultato netto del Gruppo al 30 settembre 2024 è positivo per 10,1 milioni di Euro, confrontandosi con 9,5 milioni di Euro rilevati al 30 settembre 2023.

Il capitale d’esercizio al 30 settembre 2024 è pari a 15,1 milioni di Euro, in diminuzione di complessivi 0,5 milioni di Euro se confrontato agli 15,6 milioni di Euro del 31 dicembre 2023. Contribuisce alla variazione il saldo netto delle altre attività e passività (accoglie, tra gli altri, debiti verso dipendenti e istituti di previdenza, crediti e debiti per imposte), complessivamente negativo per 10,4 milioni di Euro ed in aumento di 3,8 milioni di Euro rispetto allo stesso al 31 dicembre 2023 (negativo per 6,6 milioni di Euro). Controbilancia, solo parzialmente, la diminuzione (3,4 milioni di Euro) dei debiti commerciali rispetto al dato di chiusura 2023. Oltre a ciò, sono in lieve aumento i crediti commerciali (0,1 milioni di Euro), mentre sono in diminuzione le rimanenze (0,3 milioni di Euro).

Il patrimonio netto al 30 settembre 2024 ammonta a 97,3 milioni di Euro, in aumento quindi di 3,3 milioni di Euro in rapporto ai 94 milioni di Euro al 31 dicembre 2023. La variazione attiene principalmente alla rilevazione del risultato positivo del periodo (10,1 milioni di Euro), in parte assorbito dal pagamento dei dividendi sul risultato 2023 (6 milioni di Euro) e dagli effetti negativi dei movimenti della riserva di conversione (0,4 milioni di Euro) e delle riserve valutazione titoli e derivati al fair value (0,4 milioni di Euro).

Gli investimenti nei primi nove mesi del 2024 ammontano a 4 milioni di Euro (8,2 milioni di Euro nel pari periodo 2023) e riguardano principalmente i reparti produttivi, le attività di ricerca e sviluppo e il rinnovo dei fabbricati che ospitano gli stabilimenti del Gruppo.

La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2024, è positiva e pari a 27,4 milioni di Euro, mentre il dato di fine 2023 era positivo per 22,7 milioni di Euro.

La variazione della posizione finanziaria netta è essenzialmente originata dai flussi di cassa positivi generati dalla gestione caratteristica (17,2 milioni di Euro), assorbiti da esborsi per gli investimenti tecnici effettuati nel corso dei primi sei mesi dell’esercizio (4 milioni di Euro), nonché dal pagamento dei dividendi (6 milioni di Euro) di imposte e canoni di noleggio (complessivi 1,9 milioni di Euro).

La posizione finanziaria netta è composta da disponibilità finanziarie a breve termine pari a 47,9 milioni di Euro e da indebitamento a medio/lungo termine per 20,5 milioni di Euro.

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Nella provincia di Brescia crolla il credito alle imprese -8,2% nel 2024 e l’export resta in sofferenza -4,9%

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Tendenze by

L’economia lombarda fatica a riprendere quota, anche nel 2025. La stagnazione si fa sempre più insistente in Lombardia, tanto che le prospettive di crescita si riducono sensibilmente con il PIL che il prossimo anno dovrebbe far registrare un timido +1%. Non vanno meglio anche i consumi, che si dovrebbero attestare sul +0,9%, mentre la previsione degli investimenti fa segnare addirittura un negativo -1,9%. Sono questi alcuni dei numeri forniti da CNA Lombardia nel Quinto Focus 2024 sull’andamento dell’economia regionale, realizzato dal Centro Studi Sintesi. A questo scenario si aggiunge la crisi economica tedesca che si riflette sulle previsioni di crescita degli stati federati tedeschi, nel 2024 sostanzialmente prossime allo zero, mentre le comunità autonome spagnole, invece, si contraddistinguono per aspettative di crescita superiore al 2%.

PIL, consumi e investimenti

Le proiezioni aggiornate per la Lombardia delineano nel 2024 un PIL (+0,8%) in continuità con l’anno precedente, tendenza che dovrebbe essere confermata anche nel 2025 con un +1%. Nel 2024 il PIL regionale si dovrebbe posizionare ad un livello superiore di 6,4 punti percentuali il dato pre-pandemico, a fronte del +3,9% della media nazionale. Le ultime stime confermano allo stesso modo anche la difficoltosa risalita dei consumi in Lombardia dopo lo choc pandemico: dopo la modesta crescita per il 2024 (+0,6%), le proiezioni per il 2025 rimangono sostanzialmente tali, in virtù di un tasso di crescita stimato al +0,9%. Sul fronte investimenti dopo un triennio particolarmente positivo, nel 2024 la crescita nella regione è destinata a rallentare sensibilmente, +2,7%. La frenata degli investimenti potrebbe proseguire anche nel 2025, arrivando a sconfinare addirittura in territorio negativo, -1,9%.

“Siamo preoccupati per lo stato di salute dell’economia tedesca, che nel nostro focus vede alcuni lander a noi molto vicini arrancare – afferma Giovanni Bozzini, Presidente di CNA Lombardia –. Se guardiamo al dato tendenziale si conferma la crescita della Lombardia, ma su valori relativamente ridotti sia nel 2024 sia, in previsione, nel 2025. Se invece guardiamo al lasso di tempo che ci separa dal 2019 e dalla fase pre-pandemica, siamo quasi su valori doppi rispetto alla crescita nazionale. La dinamica degli investimenti però è in forte e progressivo calo. Fino a previsioni negative per il 2025. E’ sempre lo sguardo di lungo periodo, dal 2019 ad oggi, che assicura un dato molto positivo. Ma siamo preoccupati per il futuro.”

“A colpire positivamente nel contesto internazionale è il dato delle Comunità Autonome spagnole, su cui dobbiamo riflettere – spiega Stefano Binda, Segretario di CNA Lombardia -. Come CNA Lombardia riteniamo sempre utile un confronto con le altre Regioni che muovono l’Europa. Preoccupa però la fragilità dei consumi privati, che subirà anche gli equilibri della finanza pubblica con il ritorno al Patto di stabilità europeo e una compressione della spesa corrente negli a livello locale, regionale, nazionale.”

Prestiti alle imprese e inflazione

In dodici mesi, confrontando giugno 2023-giugno 2024il valore dei prestiti alle imprese lombarde è diminuito del 2,1%, con una perdita di 13 miliardi di euro: la contrazione riguarda soprattutto le imprese di piccola dimensione (-9,5%). le erogazioni risultano in calo per industria e costruzioni, mentre si riscontra una variazione positiva per i servizi (+1,5%). Relativamente ai tassi di interesse, invece, ad agosto 2024 il tasso medio applicato ai nuovi prestiti fino ad 1 milione di euro si è stabilizzato al 5,49% (-0,13 punti in un anno); mentre con riguardo ai prestiti di importo superiore a 1 milione di euro, il tasso medio si attesta al 4,91% (+0,41 punti in dodici mesi). Sul territorio la quasi totalità delle province lombarde stanno risentendo della situazione nel periodo giugno 2023-giugno 2024: Varese (-10,1%), Sondrio (-9,8%), Brescia (-8,2%), Como (-8,2%), Pavia (-6,7%), Lecco (-5,1%), Bergamo (-4,4%), Cremona (-4,4%), Mantova (-4,4%), Monza e Brianza (-4,1%). Le uniche in controtendenza sono Milano (+1,2%) e Lodi (+12,1%).

Lato inflazione, la diminuzione dei prezzi dei beni energetici ha influito in maniera significativa sulla sua stabilizzazione in Lombardia. Più precisamente, nel periodo gennaio-settembre 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, la dinamica inflattiva ha fatto registrare un +0,8% (era il +7,1% nel 2023). La dinamica dei prezzi è attualmente guidata da servizi ricettivi e ristorazione (+3,8%), a fronte di un calo significativo della categoria abitazione, acqua, energia (-6,0%).

“Restiamo profondamente preoccupati per il calo dei prestiti alle micro e piccole imprese, che continua – sottolinea Bozzini -. L’inflazione è invece ormai stabilizzata e ricondotta a livelli fisiologici.”

Export e occupazione

Nella prima metà del 2024 si osserva una modesta flessione del valore delle esportazioni in Lombardia, -1,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. il ridimensionamento dell’export regionale coinvolge quasi tutti i comparti, soprattutto sistema moda (-8,8%)metallurgia (-7,3%) e sistema casa (-4,3%). Fanno eccezione agroalimentare (+5,3%) e meccanica (+2,5%). Sul fronte territoriale, invece, alcune province registrano un evidente calo come Brescia (-4,9%), Cremona (-4,5%), Lecco (-3,9%), Bergamo (-3,7%), Mantova (-2,6%), Milano (-2,4%), Varese (-2,3%), Como (-2,1%). Positive invece Lodi (+15,9%), Monza e Brianza (+5%), Pavia (+1,5%) e Sondrio (+1%).

Nel secondo trimestre 2024, dopo la flessione di marzo, si profila un lieve recupero del livello occupazionale in Lombardia. Nello specifico, nei primi sei mesi dell’anno si osserva un +1,2% rispetto al medesimo periodo del 2023. Tale tendenza è attribuibile ai positivi tassi di crescita riscontrati nell’agricoltura (+1,6%) e negli altri servizi (+3,6%), sufficienti a compensare il calo occupazionale nelle costruzioni (-1,9%) e nell’industria (-1,7%).

Stanno avendo difficoltà le esportazioni di alcuni settori come moda, casa, metallurgia e metalli – spiega il Presidente di CNA Lombardia -. Sono dati che hanno anche una matrice nella complicata situazione internazionale.”

“Se guardiamo ai dati dell’export, molti settori che hanno difficoltà oggi sono tuttavia molto cresciuti rispetto al 2019 – dice Binda -. Ad essersi contratto anche rispetto al quinquennio è proprio l’Automotive. Segno di una più generale crisi del sistema.”

Imprese totali e imprese artigiane

Dal punto di vista del numero delle imprese totali attive in Lombardia, ancora un trimestre positivo: a settembre 2024 le aziende attive in Lombardia sono 820milaquasi 1700 imprese in più rispetto a giugno 2024. Nel confronto con dicembre 2019 si consolida il saldo positivo (+0,7%), valutabile in circa 5.800 aziende in più. Diversamente, alcuni settori come commercio (-7,2%)industria (-8,8%) e agricoltura (-6,9%) manifestano un saldo negativo in termini di numerosità delle imprese. Lato territori, nel periodo settembre 2019-settembre 2024, si registra una flessione nelle province di Mantova (-7,9%), Sondrio (-4,5%), Cremona (-4,3%), Lodi (-3,7%), Pavia (-3,6%), Lecco (-1,4%), Bergamo (-1,4%), Brescia (-0,4%). Segno più per Milano (+4,3%), Varese (+1%), Monza e Brianza (+0,7%) e Como (+0,3%).

L’artigianato, invece, a settembre 2024 in Lombardia si attesta poco sopra quota 232mila aziende attive: tuttavia, rispetto a dicembre 2019 il numero di imprese artigiane risulta inferiore di oltre 9.200 unità (-3,8%). In particolare, si nota la flessione di produzione (-11,9%) e trasporti logistica (-8,6%) mentre le attività legate a settori tradizionalmente non artigiani manifestano un trend positivo (+1,6%). Impietosi i numeri provinciali nel periodo settembre 2019-settembre 2024. Male quasi tutte le province a partire da Mantova (-11,7%), Cremona (-6,7%), Pavia (-6,5%), Brescia (-5,7%), Lodi (-5,3%) Sondrio (-5,2%), Bergamo (-4,3%), Lecco (-3,7%), Como (-3,5%), Monza e Brianza (-3,1%), Milano (-2,3%). Solo Varese positiva (+2,3%).

“Anche nell’artigianato calano produzione e trasporti-logistica, mentre sono in area positiva i settori non tradizionalmente artigiani – dichiara Bozzini -. Questo aspetto si rivela attuale anche rispetto ai trend più generali sull’occupazione: calano industria e costruzione, in crescita i servizi.”

“Nel leggere i dati relativi al numero delle imprese in Lombardia, si osserva un saldo positivo rispetto al 2019, con quasi 6 mila imprese in più su 820 mila – afferma il Segretario Regionale –. Ma bisogna andare oltre perché è in atto una ricomposizione della base merceologica dell’economia lombarda: calano le imprese di industria e commercio, aumentano servizi e comunicazione. Siamo interessati a capire come tutelare la vocazione produttiva del territorio.”

Movimento turistico

Nel primo semestre del 2024 il numero complessivo di presenze turistiche in Lombardia ammonta a 23,8 milioni, in crescita del 12% rispetto allo stesso periodo del 2023: tale incremento è dovuto soprattutto ai flussi dall’estero (+16%). il movimento turistico regionale nei primi sei mesi del 2024 manifesta un’evoluzione ampiamente superiore ai dati del 2019 (+21%), con le presenze straniere che risultano in forte crescita negli ultimi cinque anni (+31%) e attualmente rappresentano il 65% del turismo lombardo.

Camera di commercio di Brescia: gli eventi

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Eventi by

In questo articolo, come riporta il giornale BsNews, pubblichiamo l’elenco completo dei prossimi eventi per le imprese del territorio bresciano promossi dalla Camera di Commercio di via Einaudi, in città.

I PROSSIMI EVENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO

124/24 – WEBINAR STAMPA IN AZIENDA SU FOGLIO BIANCO OBBLIGATORIA

La Camera di Commercio di Brescia organizza il webinar gratuito “Stampa in azienda su foglio bianco dei documenti per l’export” che si terrà  Giovedì 7 novembre dalle ore 10.00-11.00.

Si invitano tutte le imprese a partecipare per adeguarsi alla nuova modalità di rilascio che sarà obbligatoria dal 1/1/2025. Iscrizioni on line sul sito www.bs.camcom.it

125/24 – LA VIGILANZA SUI PRODOTTI PRECONFEZIONATI L’ETICHETTATURA METROLOGICA

Focus: Controlli statali e responsabilità dei produttori/confezionatori e importatori

L’iniziativa intende fornire la possibilità di conoscere le attività di vigilanza svolte dalla Camera di commercio di Brescia e approfondire le tematiche del settore. L’incontro formativo gratuito si svolgerà Lunedì 11 novembre dalle ore 16:30 alle 18:00 in presenza presso la “Sala C”. Il modulo prevede, inoltre, un focus relativo ai controlli statali e alle responsabilità dei produttori/confezionatori e degli importatori. Iscrizioni on line sul sito www.bs.camcom.it

126/24 – RASSEGNA WEBINAR LOMBARDIA POINT

Il webinar, realizzato in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio Lombardiapoint, EEN – Enterprise Europe Network e Regione Lombardia, si svolgerà il 13 novembre dalle ore 9:30 alle 12:30, con focus su Check up delle clausole di consegna nella contrattualistica internazionale. Iscrizioni on line sul sito www.bs.camcom.it

127/24 – SEMINARIO IL LABIRINTO DEI CONTRATTI – COME GESTIRE AL MEGLIO I RAPPORTI CON I COLLABORATORI

Il seminario gratuito, che si svolgerà il 15 novembre dalle ore 09.00 alle ore 13.00 presso la Sala C della Camera di Commercio di Brescia,  illustrerà le principali forme contrattuali del lavoro subordinato, il corretto inquadramento del lavoro autonomo, subordinato e parasubordinato, le migliori modalità di inserimento lavorativo dei giovani. Un cenno sarà fatto sui soci lavoratori nelle imprese cooperative e sui workers buyout. Iscrizioni on line sul sito www.bs.camcom.it

128/24 – SEMINARIO CREATIVITÀ E DESIGN: LA TUTELA IP E I RIFERIMENTI NORMATIVI

La Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con INDICAM, Associazione Italiana per la tutela della proprietà intellettuale, propone un seminario gratuito che si terrà il 19 novembre dalle ore 14.30 alle ore 17.00 in presenza dedicato alla tutela della creatività e del design in azienda. Il seminario affronterà i temi della tutela della forma, della protezione del design tramite diritto d’autore e del recupero dei costi su R&D relativi al design. Evento in fase di accreditamento presso l’Ordine degli Avvocati di Brescia e l’Ordine dei Consulenti IP Iscrizioni on line sul sito www.bs.camcom.it

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Giovedì 7 novembre l’Assemblea Generale congiunta di Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Eventi by

 “Persone, Innovazione, Connessioni. Il DNA della Piattaforma manifatturiera d’Europa”: è questo il titolo dell’Assemblea Generale di Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia, in programma il prossimo giovedì 7 novembre.

L’appuntamento si terrà dalle ore 16.30 al Logistic Park dell’Aeroporto di Milano Bergamo (via Paderno 62D, Seriate), con accredito dalle ore 15.30, e sarà promosso in modo congiunto dalle due territoriali, come già avvenuto lo scorso anno in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

L’evento rappresenterà un’ulteriore tappa nel percorso di connessione intrapreso per consolidare la leadership industriale delle due province come “Piattaforma Manifatturiera d’Europa”. Dall’analisi realizzata in questo anno di lavoro tra le due Associazioni sono emerse alcune direzioni per valorizzare la sinergia territoriale, dialogare al meglio con le istituzioni e con le filiere industriali europee, la cui salvaguardia e potenziamento devono essere al primo posto degli orientamenti strategici e dell’agenda politica di Bruxelles.

Sono attesi ospiti del mondo istituzionale, politico ed economico locale e nazionale: il professore ordinario di economia industriale all’Università di Parma Franco Mosconi, l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Guido Guidesi, lo special advisor di Confindustria con delega all’autonomia strategica europea, piano Mattei e competitività Antonio Gozzi e il presidente di Confindustria Emanuele Orsini.

Con loro anche Marco Mensink, Director General European Chemical Industry Council – CEFIC, il Consiglio Europeo delle industrie chimiche, e Benjamin Krieger, Secretary General European Association of Automotive Suppliers – CLEPA, l’Associazione europea dei produttori di componentistica dell’automotive.

La presidente di Confindustria Bergamo Giovanna Ricuperati e il presidente di Confindustria Brescia Franco Gussalli Beretta discuteranno dei progetti su cui lavorare per dare un futuro a questa connessione virtuosa.

Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia sono realtà capaci, a livello aggregato, di riunire più di 2.500 imprese, con un numero complessivo di dipendenti pari a 150.000, espressione di due territori che rappresentano il cuore produttivo d’Italia e d’Europa.

Al termine dell’Assemblea, nella struttura allestita per l’occasione, è previsto un momento di networking conviviale.

Per iscriversi all’Assemblea, aperta a tutti, è sufficiente cliccare sul seguente link: www.bg-bs.it

Con questa nuova assemblea congiunta – commenta Giovanna Ricuperati, presidente di Confindustria Bergamo – intendiamo proseguire gli approfondimenti e le riflessioni su due territori manifatturieri d’eccezione, che stanno operando per rafforzare le leadership esistenti e intercettare nuovi mercati e settori di applicazione. Obiettivi sfidanti che potranno essere raggiunti solamente in un contesto di rinnovata consapevolezza a livello nazionale ed europeo sul ruolo imprescindibile dell’industria e della manifattura. Di qui la visione ampia che proporremo all’assemblea, con i focus sull’importanza del capitale umano, degli investimenti in innovazione e delle connessioni fra i due territori e verso l’Europa”.

“Come ho avuto più volte modo di ribadire, Brescia e Bergamo, insieme, rappresentano il cuore produttivo dell’Europa – aggiunge Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia –. Due territori che in termini economici hanno molte similitudini, ma che spesso, negli ambienti istituzionali, non trovano spazi di dialogo e soffrono di una sottorappresentazione. La scelta di organizzare nuovamente in modo congiunto la nostra Assemblea Generale vuole essere una spinta in più in tal senso, basata sui tre aspetti che abbiamo individuato come centrali in questo processo: persone, innovazione e connessioni. Tre sostantivi che rappresentano la nostra tradizione e il nostro DNA, e che quindi vogliamo mantenere e continuare, sempre più, a sviluppare.”

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