Gefran, ecco i conti al 30 settembre
Il Consiglio di Amministrazione di Gefran Spa (Provaglio d’Iseo) si è riunito oggi sotto la presidenza di Maria Chiara Franceschetti per l’approvazione dei risultati al 30 settembre 2024.
Marcello Perini, Amministratore Delegato del Gruppo Gefran, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti dei risultati dei primi nove mesi del 2024, non solo perché evidenziano ricavi e utili positivi, con il risultato netto addirittura superiore allo stesso periodo dell’anno scorso, ma soprattutto perché ottenuti in un contesto macroeconomico ancora incerto. Le eccellenti prestazioni tecnologiche dei nostri prodotti, l’elevato livello di servizio e la qualità delle nostre forniture permettono al Gruppo di posizionarsi in modo autorevole presso clienti, sia consolidati sia nuovi, prendendo parte in modo concreto e fattuale ad un numero significativo di importanti nuovi progetti di macchinari ed impianti attualmente in sviluppo. Siamo certi che, con il miglioramento delle prospettive globali del mercato, tali opportunità si potranno convertire in un incremento dei ricavi e della marginalità. Per questo motivo l’impegno economico e finanziario che costantemente dedichiamo allo sviluppo di prodotto e al miglioramento dei processi manifatturieri rimane invariato in tutto il Gruppo. Le previsioni per la fine del 2024 restano quindi positive sia per quanto riguarda la marginalità che per i ricavi, questi ultimi attesi in linea con l’esercizio precedente”.
Business operativi
I ricavi dei primi nove mesi del 2024 sono pari ad 100,6 milioni di Euro e si confrontano con 101,2 milioni di Euro dello stesso periodo 2023, registrando un decremento dello 0,6% pari a 0,6 milioni di Euro (era il -4,2% nel primo semestre). Al netto dell’effetto negativo portato dalla variazione dei cambi, i ricavi progressivi dell’esercizio sarebbero allineati al dato dell’esercizio precedente.
Si precisa inoltre che i ricavi al 30 settembre 2024 includono 0,2 milioni di Euro per le vendite residuali di prodotti azionamenti, mentre al 30 settembre 2023 erano rilevati complessivi 0,7 milioni di Euro, in parte legati alle vendite di prodotti (0,5 milioni di Euro) in parte per l’erogazione di servizi al gruppo WEG (0,2 milioni di Euro). Al netto di tali effetti, la diminuzione dei ricavi rilevata nel 2024 rispetto al pari periodo precedente risulterebbe più contenuta (-0,1%).
La suddivisione dei ricavi per area geografica mostra una diminuzione diffusa a molte delle aree servite dal Gruppo, ed in particolare Italia (-8,6%), Europa (complessivamente -7,6%) e America (complessivamente -1,5%). L’area geografica per la quale, al contrario, viene rilevata una crescita dei ricavi è l’Asia (+24,6%), che sconta l’effetto negativo dell’andamento delle valute estere (in particolare Rupia e Renmimbi), al netto del quale l’aumento rilevato sarebbe finanche più elevato (+26,8%).
In termini di aree di business, rispetto ai primi nove mesi del 2023, si evidenziano ricavi in aumento per il segmento componenti per l’automazione, per il quale si rileva una crescita dell’1,9% trainata dall’aumento dei volumi di vendita delle famiglie di prodotto delle gamme controllo di potenza (+9,2% rispetto a quanto rilevato nei primi nove del 2023) e soluzioni (+12,2% rispetto al pari periodo precedente), ed in particolare nei mercati Asia ed America (rispettivamente +61,2% e +10,8% rispetto al 30 settembre 2023). Sono invece in contrazione rispetto al dato progressivo a settembre 2023 i ricavi generati dal segmento sensori, nello specifico del 2,7% (al netto dell’effetto negativo apportato dalle valute la diminuzione percentuale sarebbe più contenuta e pari all’1,9%), diffusa alle principali aree geografiche servite, ad esclusione del mercato Asia dove come per il segmento componenti per l’automazione, i ricavi sono in aumento rispetto al pari periodo precedente (+20,6% rispetto al dato progressivo del 2023).
Nei primi nove mesi del 2024 la raccolta ordini è stata complessivamente più alta rispetto al dato del pari periodo 2023 (+7,3%), come risultato di un aumento della raccolta ordini per il business sensori (+8,5%), più contenuto, seppur ampiamente positivo, per il business dei componenti per l’automazione (+5,3%).
Il valore aggiunto realizzato al 30 settembre 2024 ammonta a 73 milioni di Euro (72,1 milioni di Euro nel pari periodo 2023) e corrisponde al 72,6% dei ricavi, con incidenza percentuale in aumento rispetto al dato del pari periodo precedente (+1,4%). Contribuisce all’aumento del valore aggiunto, in valore assoluto complessivamente pari a 1 milioni di Euro, la miglior marginalità realizzata connessa al differente mix dei prodotti venduti rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, seppur rilevando per il 2024 un valore assoluto di ricavi minore rispetto a tale periodo di confronto.
Gli altri costi operativi dei primi nove mesi del 2024 ammontano a 16,9 milioni di Euro, in diminuzione di 0,4 milioni di Euro rispetto al dato dei primi nove mesi del 2023, riflessa anche in una riduzione dell’incidenza percentuale sui ricavi (16,8% nel 2024 contro il 17% del 2023). Il decremento attiene prevalentemente a costi per servizi (in particolare utenze e consulenze professionali varie) in parte inficiata da maggiori costi per lavorazioni esterne e manutenzioni.
Il costo del personale rilevato al 30 settembre 2024, pari a 36,8 milioni di Euro, risulta superiore di 1,6 milioni di Euro rispetto al pari periodo precedente, quando ammontava a 35,1 milioni di Euro. L’incidenza percentuale sui ricavi si attesta al 36,5% (34,7% al 30 settembre 2023). Si precisa che nei primi nove mesi del 2024 si registra un aumento dell’organico. Oltre a ciò, a partire dal mese di giugno 2023 e successivamente da giugno 2024, viene recepito l’aumento retributivo previsto dal CCNL per tutti i dipendenti presso i siti italiani del Gruppo, maggiorato dall’applicazione della clausola di salvaguardia definita a livello nazionale e legata all’andamento dell’inflazione.
Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) al 30 settembre 2024 è positivo per 19,4 milioni di Euro (19,7 milioni di Euro nel pari periodo 2023) e corrisponde al 19,3% dei ricavi (sostanzialmente in linea con l’incidenza sui ricavi 30 settembre 2023, pari al 19,4%), in diminuzione rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente di 0,3 milioni di Euro. L’aumento del valore aggiunto e la diminuzione degli altri costi operativi non compensano completamente l’aumento del costo del personale, determinando complessivamente il decremento del margine operativo lordo rispetto al dato progressivo precedente.
La voce ammortamenti e svalutazioni nei primi nove mesi del 2024 è pari a 5,9 milioni di Euro e si confronta con un valore di 5,6 milioni rilevato al 30 settembre 2023, registrando un incremento di 0,3 milioni di Euro, che sconta l’alto livello di investimenti completati dal Gruppo nel corso del 2023 e pienamente operativi nel 2024.
Il risultato operativo (EBIT) al 30 settembre 2024, positivo e pari a 13,5 milioni di Euro (13,4% dei ricavi), è in flessione di 0,6 milioni di Euro rispetto al dato del 30 settembre 2023, che ammontava a 14,1 milioni di Euro (13,9% dei ricavi). Come per il margine operativo lordo, la variazione deriva dal più alto costo del personale, oltre che ammortamenti, rilevati rispetto al periodo di confronto, che inficiano il maggior valore aggiunto registrato.
Gli oneri da attività/passività finanziarie nei primi nove mesi del 2024 sono complessivamente pari a 0,1 milioni di Euro (sostanzialmente in linea col dato rilevato nel pari periodo 2023). La voce include proventi finanziari legati alla gestione della liquidità per 0,9 milioni di Euro (0,4 milioni di Euro al 30 settembre 2023) e oneri connessi all’indebitamento del Gruppo per 0,7 milioni di Euro (0,3 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2023).
Le imposte risultano complessivamente negative e ammontano a 3,3 milioni di Euro (erano complessivamente negative per 4,3 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2023, quando includevano 0,6 milioni di Euro come accantonamento per la procedura di accertamento legata alla verifica fiscale nei confronti della Capogruppo degli esercizi 2019 e 2020, la cui risoluzione è avvenuta nel quarto trimestre 2023).
Il risultato da attività operative continuative al 30 settembre 2024 è positivo per 10,1 milioni di Euro, in aumento di 0,4 milioni di Euro rispetto al dato rilevato nei primi nove mesi del 2023.
Il Risultato netto delle attività disponibili per la vendita al 30 settembre 2024 è nullo, mentre al 30 settembre 2023 era negativo e pari a 0,2 milioni Euro. A seguito dell’avvenuta cessione del business azionamenti e delle relative attività riclassificate, in applicazione del principio contabile IFRS 5, come “Disponibili per la vendita”, nell’esercizio 2024 non si rileva alcuna attività economica connessa alle stesse. Per contro, le attività rilevate nei primi nove mesi del 2023 attengono all’operatività dei mesi di gennaio e febbraio del ramo d’azienda relativo al business azionamenti in capo alla controllata Gefran India, ceduto in data 1° marzo 2023. Oltre a ciò, sono inclusi gli effetti della cessione delle attività (magazzino, altri asset e personale dipendente) del ramo d’azienda azionamenti all’interno della controllata cinese Gefran Automation Technology (Cina), ceduto in data 3 gennaio 2023.
Il risultato netto del Gruppo al 30 settembre 2024 è positivo per 10,1 milioni di Euro, confrontandosi con 9,5 milioni di Euro rilevati al 30 settembre 2023.
Il capitale d’esercizio al 30 settembre 2024 è pari a 15,1 milioni di Euro, in diminuzione di complessivi 0,5 milioni di Euro se confrontato agli 15,6 milioni di Euro del 31 dicembre 2023. Contribuisce alla variazione il saldo netto delle altre attività e passività (accoglie, tra gli altri, debiti verso dipendenti e istituti di previdenza, crediti e debiti per imposte), complessivamente negativo per 10,4 milioni di Euro ed in aumento di 3,8 milioni di Euro rispetto allo stesso al 31 dicembre 2023 (negativo per 6,6 milioni di Euro). Controbilancia, solo parzialmente, la diminuzione (3,4 milioni di Euro) dei debiti commerciali rispetto al dato di chiusura 2023. Oltre a ciò, sono in lieve aumento i crediti commerciali (0,1 milioni di Euro), mentre sono in diminuzione le rimanenze (0,3 milioni di Euro).
Il patrimonio netto al 30 settembre 2024 ammonta a 97,3 milioni di Euro, in aumento quindi di 3,3 milioni di Euro in rapporto ai 94 milioni di Euro al 31 dicembre 2023. La variazione attiene principalmente alla rilevazione del risultato positivo del periodo (10,1 milioni di Euro), in parte assorbito dal pagamento dei dividendi sul risultato 2023 (6 milioni di Euro) e dagli effetti negativi dei movimenti della riserva di conversione (0,4 milioni di Euro) e delle riserve valutazione titoli e derivati al fair value (0,4 milioni di Euro).
Gli investimenti nei primi nove mesi del 2024 ammontano a 4 milioni di Euro (8,2 milioni di Euro nel pari periodo 2023) e riguardano principalmente i reparti produttivi, le attività di ricerca e sviluppo e il rinnovo dei fabbricati che ospitano gli stabilimenti del Gruppo.
La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2024, è positiva e pari a 27,4 milioni di Euro, mentre il dato di fine 2023 era positivo per 22,7 milioni di Euro.
La variazione della posizione finanziaria netta è essenzialmente originata dai flussi di cassa positivi generati dalla gestione caratteristica (17,2 milioni di Euro), assorbiti da esborsi per gli investimenti tecnici effettuati nel corso dei primi sei mesi dell’esercizio (4 milioni di Euro), nonché dal pagamento dei dividendi (6 milioni di Euro) di imposte e canoni di noleggio (complessivi 1,9 milioni di Euro).
La posizione finanziaria netta è composta da disponibilità finanziarie a breve termine pari a 47,9 milioni di Euro e da indebitamento a medio/lungo termine per 20,5 milioni di Euro.
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