Il caso ha già conquistato pagine dei giornali nazionali. E la procura indaga per capire per cosa siano stati acquisiti quei dati e che fine abbino fatto. La certezza, al momento, è che un ex dipendente (è stato licenziato ad agosto) di Banca Intesa di Bisceglie, in Puglia, ha fatto migliaia di richieste abusive di accesso per conoscere i dati economici e fiscali di politici, imprenditori e sportivi. Di seguito riportiamo le precisazioni dell’istituto di credito.
IL COMUNICATO UFFICIALE DELLA BANCA
Come noto un dipendente infedele della nostra Banca, con un comportamento che ha gravemente violato le norme, i regolamenti e le procedure interne, ha consultato dati e informazioni riguardanti alcuni clienti in modo ingiustificato.
Il sistema interno di controlli lo ha individuato, abbiamo inviato notifica al Garante della Privacy, abbiamo licenziato il dipendente infedele e abbiamo sporto denuncia come parte lesa. Siamo molto dispiaciuti di quanto accaduto e chiediamo scusa. Quanto avvenuto non dovrà più accadere.
Confermiamo che non c’è stato alcun problema di sicurezza informatica rispetto alla quale Intesa Sanpaolo si colloca nelle migliori posizioni internazionali. L’impegno di tutte le 100.000 persone che lavorano in Intesa Sanpaolo è per confermare i livelli di eccellenza che pongono la Banca ai vertici europei. Grazie ai valori che ci guidano proseguiremo nell’assicurare il nostro ruolo di motore economico e sociale dell’Italia.