A2A, l’utile netto vola a 654 milioni (+64%)

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Il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A., sotto la Presidenza di Roberto Tasca, ha esaminato e approvato i progetti del Bilancio separato e della Relazione finanziaria annuale consolidata al 31 dicembre 2023. E a festeggiare è soprattutto il Comune di Brescia, che godrà di dividendi per circa 75 milioni di euro, contro i 70,8 dell’anno precedente.

“Grazie al contributo di tutte le Business Unit e Aziende del Gruppo, abbiamo concluso il 2023 con i risultati migliori di sempre e un utile netto in aumento del 64% rispetto al 2022” – commenta Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A – “Nel corso dell’anno abbiamo accelerato sugli investimenti per il miglioramento e il potenziamento delle reti elettriche di distribuzione, la crescita della produzione rinnovabile -in particolare da eolico e fotovoltaico-, la flessibilità degli impianti di generazione e il recupero di materia ed energia. Abbiamo proposto un dividendo di 0,0958 euro per azione, pari a 300 milioni di euro, con una crescita del 6%. Sono traguardi importanti che è stato possibile raggiungere grazie al lavoro e alla dedizione di tutte le nostre persone. Siamo pronti a proseguire con lo stesso impegno per contribuire a dotare il Paese di infrastrutture strategiche per la transizione ecologica”.

Nel 2023 A2A ha conseguito eccellenti risultati economico-finanziari grazie alle ottime performance delle Business Units Generazione & Trading e Mercato e al contributo positivo delle altre Business Unit.

Nel 2023 i Ricavi del Gruppo sono risultati pari a 14.758 milioni di euro, in contrazione del 36% rispetto all’anno precedente (23.156 milioni di euro). La variazione è sostanzialmente riconducibile per oltre l’80% al calo dei prezzi energetici e per la restante parte ai minori volumi venduti ed intermediati sui mercati all’ingrosso parzialmente compensati dalle maggiori quantità vendute nel settore retail.

I costi operativi si sono attestati a 11.972 milioni di euro, in riduzione del 43% rispetto all’anno precedente: in linea con l’andamento dei ricavi, la contrazione è legata al trend in calo dei prezzi che ha caratterizzato il mercato delle commodities del 2023 rispetto ad un trend fortemente rialzista dell’anno precedente.

Il costo del personale è aumentato di 50 milioni di euro (+7%), attestandosi a 815 milioni: la variazione è legata per circa il 50% al maggior numero di FTE (Full-Time Equivalent) del 2023 rispetto al 2022 (+402 FTE, +3%) a seguito dell’ acquisizione di nuove società, dell’assegnazione di gare nel comparto dell’igiene urbana e di assunzioni per l’avvio di nuovi impianti e il potenziamento di alcune strutture e aree di attività, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo del Gruppo. La parte restante dell’incremento è ascrivibile principalmente agli aumenti retributivi per rinnovi contrattuali (CCNL Igiene Urbana, Elettrico, Gas Acqua) e di merito.

Il Margine Operativo Lordo si è attestato a 1.971 milioni di euro, in crescita del 32%, +473 milioni rispetto all’esercizio precedente (1.498 milioni di euro). Al netto delle partite non ricorrenti (+41 milioni nel 2023, +10 milioni di euro nel 2022), il Margine Operativo Lordo Ordinario è risultato pari a 1.930 milioni di euro in aumento del 30% rispetto al 2022 (1.488 milioni di euro) grazie alle ottime performance della Business Unit Generazione & Trading e della Business Unit Mercato.

Il Risultato Operativo Netto si attesta a 1.017 milioni di euro, +49% rispetto al 2022. Tale variazione è riconducibile all’aumento del Margine Operativo Lordo e a: incremento degli ammortamenti, 79 milioni di euro, relativi principalmente agli investimenti effettuati dal Gruppo nel 2023; maggiori accantonamenti netti per 59 milioni di euro. La variazione è riconducibile ai maggiori accantonamenti netti a fondo rischi prevalentemente per i minori rilasci del 2023 (nel 2022 erano stati effettuati rilasci per 41 milioni di euro a seguito dell’aumento dei tassi di attualizzazione), in parte compensati da minori accantonamenti a fondo svalutazione crediti.

Gli oneri finanziari netti risultano pari a 139 milioni di euro, in aumento di 49 milioni rispetto al 2022. La variazione è dovuta principalmente ai nuovi prestiti obbligazionari emessi nel 2022 e 2023, anche con l’obiettivo di pre-funding per anticipare la crescita della curva dei tassi di interesse. Le Imposte si attestano a 221 milioni di euro, in crescita di 47 milioni rispetto all’anno precedente per l’aumento della base imponibile. Nel 2023, inoltre, si registra una contrazione dell’utile di pertinenza di terzi (24 milioni di euro rispetto ai 47 milioni di euro dell’anno precedente).

Per le dinamiche sopra esposte, l’Utile Netto Ordinario di pertinenza del Gruppo risulta pari a 635 milioni di euro, in crescita del 67% rispetto all’esercizio precedente (380 milioni di euro al 31 dicembre 2022). L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo risulta pari a 659 milioni di euro in aumento di 258 milioni rispetto all’anno precedente (401 milioni di euro). Le poste straordinarie hanno interessato: l’anno in esame per 24 milioni di euro, relativi prevalentemente all’effetto dell’affrancamento dei maggiori valori fiscali di parte dell’avviamento delle società operanti nel settore delle energie rinnovabili; l’anno precedente per complessivi 21 milioni di euro per l’effetto di plusvalenze, al netto della tassazione, sulla cessione di alcuni asset (vendita immobili e ATEM gas ritenuti non strategici) pari a 143 milioni di euro, parzialmente compensate dagli oneri per contributi straordinari sui risultati economici delle società energetiche previsti dai provvedimenti legislativi (DL Taglia Prezzi ex DL 21/2022 e Contributo di solidarietà ex L.197/2022) pari a 122 milioni di euro.

Gli Investimenti effettuati nel 2023 sono stati pari a 1.376 milioni di euro (+11%, rispetto all’anno precedente) e hanno riguardato per oltre il 60% interventi di sviluppo finalizzati al miglioramento della qualità e al potenziamento delle reti di distribuzione elettricità a supporto di una progressiva elettrificazione dei consumi, alla crescita degli impianti eolici e fotovoltaici, allo sviluppo degli impianti di generazione (nuovo impianto a ciclo combinato – CCGT – di Monfalcone, realizzazione del peaker di Cassano e upgrade della centrale a ciclo combinato di Piacenza), contribuendo all’adeguatezza e alla sicurezza della rete elettrica nazionale, al recupero di energia e materia, al potenziamento delle reti idriche e fognarie, allo sviluppo degli impianti di depurazione e alla digitalizzazione del Gruppo.

Le operazioni di M&A sono state pari a 38 milioni di euro, principalmente relative all’acquisizione di veicoli societari finalizzati allo sviluppo di nuovi parchi fotovoltaici in Friuli Venezia Giulia (VGE05 – Santo Stefano) e in Veneto (Juwi Development 12 S.r.l. e Juwi Development 13 S.r.l.) per complessivi 80MW. Per un corrispettivo di pari importo è stato ceduto ad Acque Bresciane s.r.l. il ramo d’azienda di ASVT S.p.A relativo al Servizio Idrico Integrato. La Posizione Finanziaria Netta al 31 dicembre 2023 risulta pari a 4.683 milioni di euro (4.258 milioni di euro al 31 dicembre 2022), dopo investimenti per 1.376 milioni di euro e pagamento di dividendi per 283 milioni di euro.

L’assorbimento di cassa registrato di 425 milioni di euro al netto delle variazioni di perimetro, è riconducibile all’espansione della base clienti di A2A Energia (in particolare nei segmenti Salvaguardia e Tutele Graduali – Microimprese), a una riduzione dei contratti bilaterali OTC per gli acquisti di commodities e al pagamento di imposte one off legate alla tassazione extra profitti 2022.

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