Nel mese di SETTEMBRE, si registra un calo dell’inflazione sia a livello congiunturale (-0,7%), sia a livello tendenziale (l’inflazione passa da +5,2% di agosto a +4,3%). A dirlo – secondo quanto riporta Brescia news, il giornale online di Brescia e provincia – sono i dati diffusi oggi dall’Ufficio Statistica del Comune di Brescia.
Rispetto al mese precedente, in questo mese si registra un deciso aumento nei prezzi solo nelle divisioni “Istruzione” (+1,9%), seguito da lievi incrementi delle divisioni “Comunicazioni” (+0,3%), “Servizi sanitari e spese per la salute” (+0,1%) e “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+0,1%). Presentano invece delle diminuzioni le divisioni “Servizi ricettivi e di ristorazione” (-3,9%) e “Ricreazione, spettacoli e cultura” (-0,9%), “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (-0,4%), “Bevande alcoliche e tabacchi” (-0,4%) e “Abbigliamento e calzature” (-0,1%). Stabili le divisioni “Mobili, articoli e servizi per la casa”, “Altri beni e servizi” e “Trasporti”.
Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (graf. 2) le divisioni che presentano elevati aumenti sono “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+5,3%), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+5,1%), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+5,0%), “Trasporti” (+4,9%). Aumenti inferiori all’indice generale (+4,3%) si sono registrati per le divisioni “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+3,8%), “Altri beni e servizi” (+3,4%), “Abbigliamento e calzature” (+3,2%), “Bevande alcoliche e tabacchi (+2,9%), “Istruzione” (+1,8%), “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+1,2%), “Servizi sanitari e spese per la salute” (+1,1%) e “Comunicazioni” (+0,4%).
Analizzando per tipologia di prodotto (tab. 3), i “Beni” presentano un lieve incremento congiunturale (+0,2%), imputabile principalmente all’incremento dei Beni energetici (+1,9%), parzialmente controbilanciato dalla diminuzione dei Beni alimentari (-0,4%). In particolare, crescono sia i Beni energetici regolamentati (+3,0%), sia quelli non regolamentati (Altri energetici +1,8%).
Tra gli alimentari, invece, si presenta una decisa diminuzione di quelli lavorati (-0,9%) e un incremento degli Alimentari non lavorati (+0,6%). Complessivamente, diminuiscono le variazioni congiunturali dei “Servizi” (-1,4%). Tra questi, le voci che presentano le maggiori diminuzioni sono quelle dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-3,2%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-1,7%). In termini tendenziali, i “Beni” aumentano del +4,9%, mentre per i “Servizi” le variazioni tendenziali sono meno marcate (+3,4%). Con riferimento alla frequenza di acquisto, presentano un leggero aumento le variazioni congiunturali dei prodotti a Alta e Bassa frequenza (rispettivamente +0,2% e +0,1%). I prodotti a media frequenza di acquisto invece presentano una decisa diminuzione rispetto al mese precedente (-1,9%). Rimangono piuttosto elevate, ma in diminuzione rispetto a agosto, le rispettive variazioni tendenziali (+4,8%, +4,6% e 3,0%).
Complessivamente, i “Beni alimentari, per la cura della casa e della persona”, definiti come il Carrello della spesa delle famiglie, diminuiscono dell’0,5% su base mensile e aumentano del 5,0% su base annuale. Infine, per la componente di fondo della dinamica dei prezzi “Core Inflation” (al netto della componente volatile dei Beni energetici e Alimentari non lavorati), si registra una variazione congiunturale negativa (-0,9%), mentre quella tendenziale passa dal +4,7% di agosto al +3,9% di settembre.
In un confronto con l’andamento dei prezzi complessivo nazionale, si evidenzia che in questo mese a Brescia i prezzi sono diminuiti rispetto al dato di agosto, mentre a livello nazionale si è assistito a un lieve incremento congiunturale (+0,2%, dato provvisorio). Le differenze possono essere analizzate anche per divisione.