Nel 1° trimestre del 2023, il clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore dei servizi si è attestato a 125, evidenziando una forte crescita rispetto allo stesso periodo del 2022 (108) e, al contempo, mostrando una sostanziale stabilizzazione rispetto alla rilevazione precedente (124), quando l’indice, dopo alcuni mesi di relativa debolezza, era di fatto ritornato sui livelli di fine 2021.
A evidenziarlo sono risultati dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia al 1° trimestre 2023.
La dinamica rilevata nei primi tre mesi dell’anno si inserisce in un contesto positivo per il settore dei servizi a livello nazionale: infatti, l’indice PMI riferito al comparto si è mantenuto per tutto il periodo considerato in area espansiva, evidenziando addirittura una significativa accelerazione nel mese di marzo (55,7, da 51,6 di febbraio). Tornando al quadro locale, il settore ha beneficiato della buona performance da parte dell’industria manifatturiera, suo tradizionale cliente, e della vivacità del settore ricettivo, favorita, in particolare, dall’afflusso di turisti per “Bergamo-Brescia Capitale italiana della Cultura 2023”.
“Il settore Terziario conferma di avere un buono stato di salute nel 1° trimestre 2023 – commenta Fabrizio Senici, Presidente del settore Terziario di Confindustria Brescia –, aspetto che ci consente di guardare con ottimismo alle prossime sfide che ci attendono, non ultima quella sulla sostenibilità, da cui il settore non può escludersi. Anche di questo, lo anticipo, parleremo alla convention del nostro settore che si svolgerà il prossimo 23 novembre, inserita nel roadshow SetteOttavi di Confindustria Brescia”.
Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle aziende sui tre mesi precedenti:
- il fatturato è aumentato per il 46% delle imprese intervistate, con un saldo positivo del 35% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;
- gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +26% e a +24%);
- i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +31%); una tendenza che certifica come l’inedita salita delle quotazioni degli input energetici rilevata per buona parte del 2022 si sia poi propagata in altri ambiti dell’economia reale e fatichi a ridimensionarsi.
Per quanto riguarda le prospettive per i mesi a venire:
- il fatturato è atteso in crescita dal 35% degli intervistati, con un saldo positivo del 26% a favore degli ottimisti rispetto ai pessimisti;
- i saldi riferiti al portafoglio ordini (+36%) e all’occupazione (+26%) descrivono uno scenario di possibile consolidamento dell’attività;
- i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+17%), sebbene in frenata rispetto ai dati di consuntivo: ciò suggerirebbe che la fase rialzista recentemente riscontrata potrebbe esaurirsi nel prossimo futuro.
Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive generali dell’economia italiana sono moderatamente positive, grazie al significativo ribasso delle quotazioni degli input energetici, che favorirebbe un parziale riassorbimento dell’inflazione dei prezzi al consumo, a fronte del nuovo inasprimento delle condizioni di offerta di credito, che verosimilmente impatteranno su investimenti e consumi. Nel dettaglio, il 20% degli imprenditori ha espresso un orientamento ottimistico, a fronte del 72% che prevede stazionarietà e dell’8% che ha invece una visione negativa.
L’andamento per comparto
Consulenza alle imprese
Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto della consulenza alle imprese, nel 1° trimestre 2023, si attesta a 132, contro 122 del periodo precedente. I giudizi a consuntivo segnalano che: il fatturato è aumentato per il 54% delle imprese, con un saldo positivo del 46% tra risposte in crescita e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +33% e a +33%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione in rafforzamento (saldo netto pari a +38%). Con riferimento alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 50% degli intervistati, con un saldo positivo del 46%; i saldi riferiti al portafoglio ordini (+46%) e all’occupazione (+25%) indicano uno scenario di possibile accelerazione dell’attività; i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+21%). Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana sono così orientate: il 21% prevede un aumento, a fronte del 75% che indica stazionarietà e del rimanente 4% che invece ha una visione sfavorevole.
ICT & digitale
Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto ICT & digitale, nel 1° trimestre 2023, si attesta a 112, in flessione rispetto a quanto rilevato tra ottobre e dicembre 2022 (129). In merito ai giudizi espressi sui tre mesi precedenti: il fatturato è aumentato per il 38% delle imprese, con un saldo positivo del 32% tra variazioni in aumento e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +6% e a +38%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +19%). Riguardo alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 19% degli intervistati, con un saldo nullo; i saldi riferiti al portafoglio ordini e all’occupazione risultano positivi (rispettivamente pari a +12% e a +38%); i prezzi dei servizi offerti registrano un saldo in aumento del 7%. Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano nel complesso favorevoli: il 25% degli imprenditori ha un orientamento positivo, il 69% prevede stazionarietà e il rimanente 6% si aspetta una contrazione.
Servizi alle imprese
Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto servizi alle imprese, nel 1° trimestre 2023, si attesta a 115, in discesa rispetto al periodo precedente (128). Riguardo ai giudizi espressi a consuntivo: il fatturato è cresciuto per il 27% delle imprese, con un saldo nullo; gli ordini evidenziano un incremento (saldo netto pari a +18), mentre l’occupazione si caratterizza per una discesa (-9%); i prezzi dei servizi offerti mostrano un’evoluzione rialzista (+36%). In merito alle prospettive a breve termine, il fatturato è atteso in aumento per il 18% degli intervistati, con un saldo positivo del 9%; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +36% e a +9%); i prezzi dei servizi offerti si contraddistinguono per un saldo positivo del 18%. Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive dell’economia italiana risultano moderatamente negative: il 9% degli intervistati ha un orientamento ottimistico, a fronte del 73% che prevede stazionarietà e del 18% che invece propende per una flessione.