Terziario, a Brescia la fiducia delle imprese torna ai livelli di fine 2021

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Nel 4° trimestre del 2022, il clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore dei servizi si è attestato a 124, evidenziando un significativo incremento rispetto alla rilevazione precedente (102), quando l’indice era di fatto ritornato sui livelli di fine 2020. La fiducia degli operatori attivi nel terziario locale raggiunge così i massimi per il 2022, risultando allineata a quanto rilevato nell’ultimo periodo del 2021

A evidenziarlo sono risultati dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia al 4° trimestre 2022.

Tale dinamica esprime un movimento reattivo all’interno della tendenza ribassista iniziata nella seconda metà del 2021 e poi intensificatosi nei primi nove mesi del 2022.  In particolare, nell’ultima parte dell’anno il settore ha beneficiato della buona performance da parte dell’industria manifatturiera locale, suo tradizionale cliente, e delle moderate prospettive di crescita per il prossimo futuro, all’interno di un contesto nazionale giudicato meno negativo rispetto a qualche mese fa.

“Il settore terziario – commenta Fabrizio Senici, Presidente del settore Terziario di Confindustria Brescia – ha fiducia nel futuro più immediato perché è il settore che più di altri riesce ad avere la visione strategica dei pilastri che sostengono lo sviluppo delle imprese: finanza, sostenibilità, capitale umano, digital trasformation e marketing/comunicazione. Le imprese del nostro settore, quindi, beneficiano sì del buon andamento dei settori manifatturieri, ma è un buon andamento che hanno contribuito a rendere possibile, creando di fatto un circolo virtuoso e positivo.”

Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle aziende sui tre mesi precedenti:

·        il fatturato è aumentato per il 53% delle imprese intervistate, con un saldo positivo del 44% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;

·        gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +35% e a +21%);

·        i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +33%); una tendenza che certifica come l’inedita salita delle quotazioni degli input energetici rilevata per buona parte del 2022 si sia poi propagata in altri ambiti dell’economia reale.

Per quanto riguarda le prospettive per i mesi a venire:

·        il fatturato è atteso in crescita dal 40% degli intervistati, con un saldo positivo del 26% a favore degli ottimisti rispetto ai pessimisti;

·        i saldi riferiti al portafoglio ordini (+38%) e all’occupazione (+25%) descrivono uno scenario di possibile accelerazione dell’attività;

·        i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+30%), a indicazione che la fase rialzista recentemente riscontrata è verosimilmente destinata a perdurare anche nel prossimo futuro.

Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive generali dell’economia italiana sono orientate a una sostanziale stabilità, grazie al significativo ribasso delle quotazioni degli input energetici, che favorirebbe un parziale riassorbimento dell’inflazione dei prezzi al consumo, a fronte del movimento rialzista dei tassi di interesse bancari, che verosimilmente impatteranno su investimenti e consumi. Nel dettaglio, il 14% degli imprenditori ha espresso un orientamento ottimistico, a fronte del 70% che prevede stazionarietà e del 16% che ha invece una visione negativa.

L’andamento per comparto

Consulenza alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto della consulenza alle imprese, nel 4° trimestre 2022, si attesta a 122, contro 99 del periodo precedente. I giudizi a consuntivo segnalano che: il fatturato è aumentato per il 63% delle imprese, con un saldo positivo del 59% tra risposte in crescita e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +41% e a +26%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione in rafforzamento (saldo netto pari a +30%). Con riferimento alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 22% degli intervistati, con un saldo positivo del 3%; i saldi riferiti al portafoglio ordini (+26%) e all’occupazione (+11%) indicano uno scenario di possibile rafforzamento dell’attività; i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+22%). Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana sono così orientate: l’11% prevede un aumento, a fronte del 78% che propende per la stazionarietà e del rimanente 11% che ha una visione sfavorevole.

ICT & digitale

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto ICT & digitale, nel 4° trimestre 2022, si attesta a 129, in incremento rispetto a quanto rilevato fra luglio e settembre (120). In merito ai giudizi espressi sui tre mesi precedenti: il fatturato è aumentato per il 53% delle imprese, con un saldo positivo del 40% tra variazioni in aumento e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +27% e a +20%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +27%). Riguardo alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 67% degli intervistati, con un saldo positivo del 67%; i saldi riferiti al portafoglio ordini e all’occupazione risultano positivi (rispettivamente pari a +67% e a +40%); i prezzi dei servizi offerti registrano un saldo in aumento del 33%. Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano nel complesso sfavorevoli: il 20% degli imprenditori ha un orientamento positivo, il 43% prevede stazionarietà e il rimanente 27% si aspetta una contrazione.

Servizi alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto servizi alle imprese, nel 4° trimestre 2022, si attesta a 128, in netta crescita rispetto al periodo precedente (89). Riguardo ai giudizi espressi a consuntivo: il fatturato è cresciuto per il 42% delle imprese, con un saldo positivo del 34%; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +42% e a +8%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione rialzista (+50%). In merito alle prospettive a breve termine, il fatturato è atteso in aumento per il 50% degli intervistati, con un saldo positivo del 33%; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +34% e a +33%); i prezzi dei servizi offerti si contraddistinguono per un saldo positivo del 42%. Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive dell’economia italiana risultano moderatamente positive: il 17% degli intervistati ha un orientamento ottimistico, a fronte del 75% che prevede stazionarietà e dell’8% che invece propende per una flessione.

L’Indagine viene effettuata trimestralmente su un panel di imprese associate appartenenti al settore terziario.

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