Brescia, a maggio inflazione ancora in crescita

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Nel mese di maggio, dopo il rallentamento verificatosi del mese di aprile, l’inflazione riprende la sua crescita attestandosi a +1,0% a livello congiunturale (rispetto al mese precedente) e a +7,3% a livello tendenziale (rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). A darne notizia è l’ufficio Statistica del Comune di Brescia.

A livello di divisione, registrano incrementi congiunturali uguali o superiori alla variazione media generale le divisioni “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+2,9%, con l’incremento delle classi Servizi di alloggio e Ristoranti, bar e simili), “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+1,9%, in particolare con un forte aumento della Frutta), “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+1,2%, con l’aumento dell’Energia elettrica e del Gas) e “Trasporti” (+1,2%, con la crescita del Trasporto aereo passeggeri e della voce Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati). Altri aumenti si presentano per le divisioni “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+0,8%, con l’aumento della classe Mobili e arredi), “Abbigliamento e calzature” (+0,4%, con la crescita della classe Indumenti), “Bevande alcoliche e tabacchi” (+0,4%, con l’aumento dei Vini), “Altri beni e servizi” (+0,3%, con l’aumento della classe Servizi di parrucchiere e trattamenti di bellezza), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+0,2%, con un lieve aumento dei Pacchetti vacanza) e “Servizi sanitari e spese per la salute” (+0,2%, con l’incremento dei Servizi medici). Nulle le variazioni per l’”Istruzione”. In diminuzione solo le “Comunicazioni “ (-1,5%, con la diminuzione della classe Apparecchi telefonici e telefax).

In termini tendenziali, le divisioni che presentano decisi aumenti sono “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+27,5%, con alti tassi dell’Energia elettrica e del Gas) e “Trasporti” (+11,0%, con l’accelerazione dei Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+8,4% con l’aumento dei Ristoranti, bar e simili e Servizi di alloggio), “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+7,5%, con elevati incrementi per quasi tutte le classi). Notevoli aumenti, seppure inferiori alla media generale (+7,3%) si registrano per i “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+5,5%, con l’aumento dei Mobili e arredi), “Abbigliamento e calzature” (+2,9%, con l’aumento della classe Indumenti), “Altri beni e servizi” (+2,3%, con la voce Gioielleria ed orologeria), “Servizi sanitari e spese per la salute” (+1,5%, con l’incremento dei Servizi medici). In discesa, invece, le “Comunicazioni” (-4,5%, con la diminuzione degli Apparecchi telefonici e telefax) e l’“Istruzione” (-0,9%).

Analizzando per tipologia di prodotto, sia i “Beni” che i “Servizi” subiscono degli aumenti (rispettivamente il congiunturale +1,2% e +0,8% e il tendenziale +10,4% e 3,7%). All’interno della categoria dei Beni, aumentano le variazioni congiunturali e tendenziali sia dei beni alimentari (soprattutto quelli non lavorati) che quelli energetici (soprattutto la voce Altri energetici per il congiunturale e gli Energetici regolamentati per il tendenziale). Tra i “Servizi” presenta un sensibile aumento la categoria “Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona” (la variazione congiunturale +2,0% e quella tendenziale +5,6%).
Con riferimento alla frequenza di acquisto dei prodotti, presentano sensibili aumenti congiunturali e tendenziali le categorie alta e media frequenza (rispettivamente +1,5% e +0,9% per il congiunturale e +7,4% e 9,2% per il tendenziale), mentre quelli a bassa frequenza registrano incrementi minori (+0,2% il congiunturale e +3,4% il tendenziale).

Infine, per la “Core Inflation”1, si registrano una variazione congiunturale positiva (+0,7%) e una variazione tendenziale decisamente elevata (+3,6%).

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