In Italia sono oltre 20 milioni coloro i quali dichiarano di praticare uno o più sport. Stando ai dati ufficiali dell’Istat (2015), di questi il 24.5% lo fa in modo assiduo mentre il 9.8% in maniera saltuaria. In particolare, la pratica continuativa è cresciuta in maniera sostanziosa negli ultimi 25 anni, passando dal 15.9% all’attuale 24.5%.
L’aumento degli interessati è stato accompagnato da un incremento degli infortuni sportivi, cioè di tutti quei traumi che possono accadere anche (e soprattutto) se si è poco allenati.
Sempre secondo le statistiche Istat, ogni anno si verificano poco meno di 300.000 infortuni, diversificati per gravità e tipologia. In realtà, il dato riguarda solamente gli sportivi che si presentano al pronto soccorso: verosimilmente, tenendo conto di coloro i quali si rivolgono ad altre figure sanitarie come l’ortopedico o il fisioterapista, la media è da ritenere più alta.
Basta pensare alla Germania: a fronte di una popolazione sportiva paritetica di 21 milioni, si riscontrano poco meno di 3 milioni di infortuni sportivi.
Gli sport con più infortuni
La maggior parte degli infortuni (quasi il 46% del totale) viene dichiarato da chi pratica calcio/calcetto. Si tratta, per lo più, di distorsioni alla caviglia, al ginocchio, contusioni al piede e alla testa (solitamente con ferita lacero-contusa da impatto).
Dal basket, invece, deriva il 7,8% degli infortuni totali: in questo sport, i traumi più frequenti sono la frattura del piede (ripetuti salti e spostamenti laterali), le contusioni e le fratture alla testa/viso.
Al terzo posto di questa speciale classifica ecco la pallavolo (7,3%), con la lista degli infortuni più comuni che contempla: distorsioni e fratture alla caviglia, lesioni muscolari al polpaccio, distorsioni e/o fratture del polso/mano/dita a causa dell’impatto dell’atleta con la palla.
Cosa dire dello sci? Il 5,7% del campione analizzato riporta infortuni dovuti alle discese sulla neve. In questo senso, oltre alle distorsioni al ginocchio c’è un’alta incidenza di fratture di tibia, polsi e di trauma cranico.
Per il footing, jogging e atletica (4,8%) i traumatismi si concentrano nell’area degli arti inferiori, con distorsione/lussazione caviglia, distorsione del ginocchio, stiramento del polpaccio.
Appena fuori dalla top 5 ecco il ciclismo (3,3%) dove è ricorrente riportare traumi come frattura e lussazione della scapola, frattura del polso e trauma cranico, seguito dal tennis.
Questo il prospetto nel completo:
- Calcio 46%
- Basket 7.8%
- Pallavolo 7.3%
- Sci 5.7%
- Corsa e atletica 4.8%
- Ciclismo 3%
- Tennis 2.9%
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