In Lombardia e in provincia di Brescia il settore agroalimentare mostra una importante capacità di tenuta nonostante risenta ancora in modo rilevante delle limitazioni determinate dalla pandemia. Dalle stime dell’ultimo studio semestrale sulla congiuntura agricola lombarda, condotto da Unioncamere Lombardia emerge che le restrizioni che hanno interessato durante i primi sei mesi dell’anno i comparti della ristorazione, il turismo, l’intrattenimento e l’istruzione hanno indirettamente rallentato l’andamento dell’agroalimentare.
“Sia pure in modo meno accentuato rispetto ad altri settori – è il commento del Presidente della Camera di Commercio, Roberto Saccone – anche quello agricolo ha inevitabilmente risentito della crisi indotta dalla pandemia. Confortante per l’agroalimentare bresciano è però il dato relativo al significativo incremento dell’export nel primo semestre che raggiunge il valore di otre 340.000.000 di euro (+11,5% rispetto allo stesso periodo del 2020), anche se va rilevato che emergono fattori di tensione riguardo all’aumento dei prezzi delle materie prime su scala globale che sta incidendo negativamente sul settore primario”.
Demografia d’impresa – Il numero di imprese attive nell’agricoltura nella provincia di Brescia (pari a 9.635 unità) e in Lombardia (pari a 44.494 unità) continua a diminuire a ritmo costante anche nel primo semestre. Questa dinamica non è collegabile alla pandemia ma al processo di ristrutturazione in corso da molti anni. A livello provinciale, infatti, la variazione tendenziale mostra un andamento decrescente negli ultimi dieci anni. Negli ultimi due trimestri il numero delle imprese agricole bresciane è diminuito, su base tendenziale, rispettivamente dell’1,4% e dello 0,7% mantenendosi poco al di sopra della media regionale (-1,2% e -0,6%).
Occupazione – Sul fronte occupazionale i dati trimestrali di Regione Lombardia, basati sulle comunicazioni obbligatorie relative a rapporti di lavoro dipendente, riportano per la provincia di Brescia un aumento del 4% degli avviamenti sia nel primo che nel secondo trimestre. Le cessazioni sono in calo (-15,4% nel I trimestre e -2,7% nel II secondo) dinamica che potrebbe essere legata al blocco dei licenziamenti in vigore fino al 31 marzo 2021. Secondo gli ultimi dati disponibili, di fonte INPS, il comparto agricolo occupa, in provincia, 11.780 addetti.
Export – Segnali positivi arrivano dalla ripresa delle vendite estere. Le esportazioni dell’agroalimentare della provincia di Brescia nel primo semestre 2021 (ultimi dati disponibili) registrano, infatti, un aumento su base annua del 11,5% pressoché in linea con l’andamento regionale (+12,2%). Il dato disaggregato per categoria merceologica mostra che l’industria alimentare e delle bevande riporta l’incremento più sostenuto (+12,2%); il settore primario risulta in crescita del 4,4% in termini tendenziali. Molto performanti risultano le esportazioni dei prodotti di colture permanenti (+262,2%); di animali vivi e prodotti di origine animale (+84,8%); di carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne (+74,8%) e dei prodotti delle industrie lattiero-casearie (+17%).