Nel primo trimestre del 2021, il clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore dei servizi si attesta a 133, in deciso aumento rispetto al livello registrato nel periodo precedente (102), posizionandosi molto al di sopra di quanto rilevato nello stesso trimestre del 2020 (27) e attestandosi ai massimi dal 2018.
A evidenziarlo è la tradizionale indagine congiunturale del Centro Studi, che dal 1° trimestre 2021 si amplia presentando singoli focus sugli andamenti per comparto (Consulenza alle imprese, ICT&Digitale, Servizi alle imprese).
Le condizioni operative delle imprese intervistate hanno beneficiato della fase di consolidamento dell’attività produttiva nell’industria e delle buone prospettive per i mesi a venire, grazie al forte legame che intercorre tra il comparto secondario e quello terziario oggetto della rilevazione.
“La luce del post pandemia – commenta Fabrizio Senici, Presidente del Settore Terziario di Confindustria Brescia – si comincia a vedere e i dati rilevati sono significativi. Abbiamo voluto far evolvere la nostra indagine congiunturale trimestrale coinvolgendo un panel stabile di aziende, in rappresentanza dei tre macro gruppi più numerosi tra gli associati del nostro settore, proprio per scendere ancor più in profondità per avvicinare sempre più l’Associazione alle proprie aziende. L’obiettivo è far crescere la presenza e la partecipazione di un settore strategico come quello che rappresento all’interno del mondo confindustriale.”
Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle imprese sui tre mesi precedenti:
- il fatturato è aumentato per il 54% delle imprese, con un saldo positivo del 30% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;
- gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +29% e a +18%);
- i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione leggermente positiva (saldo netto pari a +5%), a conferma della presenza di deboli pressioni inflattive.
Per quanto riguarda le prospettive per i mesi a venire:
- il fatturato è atteso in crescita dal 54% degli intervistati, con un saldo positivo del 43% a favore degli ottimisti rispetto ai pessimisti;
- i saldi riferiti al portafoglio ordini (+43%) e all’occupazione (+25%) descrivono uno scenario di possibile rafforzamento dell’attività;
- i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo del 3%.
Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive sulla tendenza generale dell’economia italiana risultano positive, sostenute dall’entrata a regime della campagna vaccinale di massa e dal prossimo avvio del piano NG-EU: il 40% degli imprenditori ha un orientamento ottimistico, a fronte del 46% che prevede stazionarietà e del 14% che ha una visione sfavorevole.
L’andamento per comparto
- Consulenza alle imprese
Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto della consulenza alle imprese, nel primo trimestre 2021, si attesta a 141, al di sopra del valore dell’indice medio. I giudizi espressi sui tre mesi precedenti segnalano che: il fatturato è aumentato per il 56% delle imprese, con un saldo positivo del 31%; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +42% e a +13%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione debolmente negativa (saldo netto pari a -3%). Sulle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 58% degli intervistati, con un saldo positivo del 50%; i saldi riferiti al portafoglio ordini (+50%) e all’occupazione (+16%) descrivono uno scenario di possibile rafforzamento dell’attività; i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo negativo (-6%). Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano positive: il 42% degli imprenditori ha un orientamento ottimistico, il 47% prevede stazionarietà e l’11% ha una visione sfavorevole.
- ICT & digitale
Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto ICT & digitale, nel primo trimestre 2021, si attesta a 128, leggermente inferiore al valore medio. In merito ai giudizi espressi sui tre mesi precedenti: il fatturato è aumentato per il 59% delle imprese, con un saldo positivo del 37% tra variazioni in aumento e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +18% e a +26%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione positiva (saldo netto pari a +11%). Riguardo alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 59% degli intervistati, con un saldo positivo del 48%; i saldi riferiti al portafoglio ordini e all’occupazione risultano positivi (rispettivamente pari a +44% e a +33%); i prezzi dei servizi offerti registrano un saldo positivo (+11%). Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive sulla tendenza generale dell’economia italiana risultano favorevoli: il 37% degli imprenditori ha un orientamento positivo, il 48% prevede stazionarietà e il 15% ha una visione negativa.
- Servizi alle imprese
Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto servizi alle imprese, nel primo trimestre 2021, si attesta a 135, in linea con il valore dell’indice medio. Riguardo ai giudizi espressi sui tre mesi precedenti: il fatturato è aumentato per il 54% delle imprese, con un saldo positivo del 39%; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +38% e a +23%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione positiva (saldo netto pari a +15%). In merito alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 38% degli intervistati, con un saldo positivo del 23%; i saldi riferiti al portafoglio ordini (+30%) e all’occupazione (+38%) descrivono uno scenario di possibile rafforzamento dell’attività; i prezzi dei servizi offerti si contraddistinguono per un saldo positivo del 15%. Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive sulla tendenza generale dell’economia italiana risultano positive: il 46% degli imprenditori ha un orientamento ottimistico, il 46% prevede stazionarietà e l’8% ha una visione sfavorevole.