Costi industriali: cosa sono e come monitorarli al meglio

in Economia/Finanza by

I costi industriali sono cruciali per il successo o il fallimento dell’azienda. Rappresentano infatti la maggiore oscillazione nella determinazione del profitto. È quindi indispensabile monitorarli e attivare un sistematico controllo dei costi industriali. Uno degli strumenti più utili per compiere questa operazione è l’acquisto di un software di gestione, che consente di capire in maniera molto veloce quali e quante sono le spese che incidono sul costo del prodotto, potendo così comprendere immediatamente quali sono gli aspetti da migliorare.

Cosa sono i costi industriali

I costi industriali sono tutte quelle voci che determinano il prezzo di un prodotto. Si stabiliscono calcolando i costi diretti, ossia quelli necessari a realizzarlo, come le materie prime; i costi di produzione, come la manodopera e infine i costi indiretti, ossia quelle voci di spesa che contribuiscono alla creazione del prodotto, come ad esempio gli impianti e il marketing.
Sommati tutti questi elementi, si va poi ad aggiungere l’importo che rappresenta il margine di vendita, che è solitamente fissato per il 20% del costo totale.
Sembra un processo molto semplice; in realtà presenta diverse falle, perchè con il mercato attuale e tutte le variabili che possono incorrere nella determinazione del prezzo, spesso non si fa una valutazione corretta e si rischia di perdere terreno in termini di fatturato. Bisogna quindi dotarsi di programmi in grado di valutare a livello strategico l’allocazione dei costi e la sua eventuale ridistribuzione.

Processi di monitoraggio

Una delle azioni fondamentali per la gestione corretta dei costi industriali è il monitoraggio. Mediante questo processo, sostenuto da un programma di elaborazione dati, l’imprenditore sa sempre dove sono collocate le risorse e come incidono sulla determinazione dei costi. Si lavora per aree di produzione, potendo in questo modo comprendere dove e come ottimizzare dei passaggi che incidono negativamente sulle spese e quindi sul profitto dell’azienda. Tenere sotto controllo la produzione, è determinante anche per sbaragliare la concorrenza, perché si può agire per tempo nella sostituzione o nel miglioramento di alcune pratiche aziendali.
Uno dei metodi più quotati per la determinazione dei prezzi in maniera strategica è l’ABC, acronimo di Activity Based Costing, che parte dall’assunto che il costo del prodotto e/o servizio di un’azienda è determinato dalle attività che si svolgono per realizzarlo e non dalle risorse. In questo modo i proprietari delle aziende sanno sempre dove destinare le risorse per migliorare le performance, basandosi sui dati reali dei costi delle attività e non procedendo per approssimazione considerando le singole risorse. Solo così si può ragionare con una politica di prodotti specifica, valutando anche la destinazione del prodotto, ossia il cliente finale che ne usufruirà.
Attraverso la realizzazione di singoli report suddivisi per attività, si può procedere all’analisi precisa di ogni fase, individuando con molta più facilità cosa funziona e cosa no e quindi riservando investimenti per le aree più deboli o studiando meccanismi di miglioramento mirati.
In un mercato in continua evoluzione e in un sistema economico che punta all’ottimizzazione estrema di costi ed attività, è fondamentale ragionare in questo senso, altrimenti si rischia di disperdere le risorse economiche facendo rischiare il fallimento all’azienda.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

*