Da qualche tempo nei siti web dedicati al marketing sentiamo parlare di gamification. Termine inglese che tradotto in italiano diventa con molta meno enfasi ludicizzazione. A introdurre il termine, per la prima volta fu, nemmeno a dirlo, un game designer americano, tale Jesse Schell che usò la parola gamification nella Dice Conference di Las Vegas.
In quell’occasione Schell introdusse un concetto nuovo, ma non troppo, che prevedeva di applicare i meccanismi e le dinamiche interne di un videogame a settori diversi da quelli propriamente ludici. Sfruttare questi meccanismi interni significa offrire agli utenti e a potenziali clienti un coinvolgimento nuovo, più ricco ed emotivamente potente dell’esperienza dei contenuti.
Da qui in poi il percorso della gamification ha seguito territori prima inesplorati trovando applicazioni nella diffusione di contenuti culturali, nel marketing per nuove linee di prodotti, nel gaming stesso e naturalmente per valorizzare e promuovere l’esperienza turistica.
In quest’ultimo campo la gamification si dimostra uno strumento potente per generare customer engagement attraverso la creazione di percorsi ludici che ad esempio possono promuovere un territorio, una località o un museo.
Un esempio molto interessante a livello internazionale è quello dell’app per mobile Nexto che si propone come un’audioguida innovativa e rivoluzionaria. E in effetti con un’audioguida tradizionale Nexto ha ben poco a che vedere. L’applicazione propone contenuti informativi su varie località permettendo anche di visualizzare monumenti e aree archeologiche in tutto il loro antico splendore grazie a un sistema integrato di realtà aumentata. Nexto inoltre e qui sta il punto, offre percorsi videoludici per coinvolgere il turista. Vale a dire: cacce al tesoro per scovare oggetti appartenuti a personaggi famosi così come brevi videogame a cui partecipare.
È interessante notare come una simile applicazione sfrutti non solo un’innovazione partita dal gaming, come non ricordare il celebre Pokemon Go, ma anche un format come quello dei minigiochi che ha già trovato nel campo degli stessi videogame applicazioni alquanto curiose. Se conoscete titoli come GTA o Watch dogs sapete che le meccaniche interne prevedono missioni, modalità multi-giocatore e tanti altri meccanismi per coinvolgere l’utente. Ecco allora che gli sviluppatori per rendere più gustose le loro opere hanno inserito al loro interno vari giochi di carte. In un titolo come The Witcher 3, avventura dark di ruolo troviamo il mini-game Gwent, che ha molto a che vedere con il più celebre gioco di carte Hearthstone.
Tutto questo ci serve per fare il punto sul tema di questo articolo. I videogame aiutano a veicolare molto meglio di barbose informazioni prive di fascino quei contenuti culturali e turistici che mancavano come dire di quell’appeal capace di renderli davvero fruibili per gli utenti. Perché non è forse vero che giocando si impara?
La conferma di quanto la gamification sia uno strumento valido per promuovere il turismo ci arriva addirittura da Dubai dove dal 2017 il Dipartimento del Turismo sta portando avanti il progetto Dubai Expert.
Si tratta di un gioco che si propone come obiettivo quello di formare gli operatori turistici che operano a Dubai e nel territorio del sultanato. In questa modo coloro che partecipano a questa forma di gamification potranno alla fine dell’esperienza ludica ottenere un certificato di expert. Questo è un riconoscimento importante per i tour operator, le guide turistiche e tutti coloro che operano a Dubai visto che la certificazione avrà un’ ufficialità che sulla carta si traduce in un maggior valore degli operatori rispetto alla concorrenza.
Nel nostro Paese un’esperienza molto interessante di gamification applicata al turismo e al settore viaggi è quella del portale Gente in viaggio. La singolarità del progetto sta nell’aver saputo integrare in maniera divertente e molto, molto coinvolgente i meccanismi della gamification con quelli dello storytelling. Perché a chi non piace raccontare le proprie esperienze di viaggio e se siamo spinti a farlo attraverso un gioco le cose si fanno ancora più divertenti. Basta registrarsi e riceviamo i nostri primi punti. Dopodiché proponiamo il nostro contenuto a tema viaggio e dopo essere stato valutato dalla redazione verrà pubblicato. A questo punto sta a noi scalare la classifica condividendo le nostre storie di viaggio.