Le verifiche e le indagini in azienda condotte da Guardia di Finanza, Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Dogane sono state sotto la lente questo pomeriggio nella sede di Apindustria in occasione di un convegno dedicato, organizzato dall’Associazione in collaborazione con lo Studio Capezzuto Meleleo Commercialisti Associati.
Introdotti dal vice presidente vicario Marco Mariotti e moderati da Luigi Meleleo, consulente fiscale di Apindustria, sono intervenuti sul tema Salvatore Russo, Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Brescia, Daniela Metta, Capo Area Medie Dimensioni dell’Agenzia delle Entrate-Direzione provinciale di Brescia, e Massimo Cascone, Responsabile P.C.A. (Post Clearance Audit) e addetto al Servizio Antifrode dell’Ufficio delle Dogane di Brescia. Il partecipato incontro è stato l’occasione per approfondire la fase di verifica, controllo e indagine tanto in campo fiscale quanto sul più ampio versante del contrasto all’illegalità economico-finanziaria nel suo complesso, per rivolgere un ampio sguardo alla centralità del contraddittorio con l’impresa e alla fase successiva alla conclusione della verifica.
«Incontri formativi come quello di oggi organizzato da Apindustria sono per la Guardia di Finanza momenti utili e necessari per la nostra attività – ha affermato il colonnello Russo -. In primo luogo ci consentono di essere a diretto contatto con attori economici di questa laboriosa provincia per far capire che come poliziotti economico finanziari siamo al fianco degli imprenditori onesti e che operiamo diuturnamente per consentire loro di lavorare in un mercato lealmente concorrenziale, ricercando coloro che, facendo i furbi con frodi di vario tipo, si prendono illecitamente quote di mercato. In secondo luogo perché la formazione aiuta gli imprenditori a non sbagliare e soprattutto a capire e individuare chi se ne approfitta di loro suggerendo “scorciatoie” che a distanza di tempo vengono scoperte e mettono in crisi un’attività economica che fino a quel momento aveva un suo onorato percorso».
«La scelta dei contribuenti da sottoporre a controllo avviene sulla base di una attività di “intelligence” del team Governo Analisi, dedito esclusivamente allo studio dei fenomeni evasivi. Il team effettua, in primo luogo, una mappatura del territorio di competenza e attinge poi alle informazioni delle nostre Banche Dati» ha spiegato poi Daniela Metta, illustrando anche le varie fasi della verifica fiscale e ricordando che «l’Agenzia dell’Entrate emana ogni anno “le linee guida di pianificazione dei controlli e di contrasto all’evasione”, che orientano l’azione operativa degli uffici». Il concetto di accertamento doganale e degli elementi dell’accertamento stesso (Qualità, Origine, Valore e Quantità), con un particolare focus sull’art. 11 del D. Lgs. 374/90, «che disciplina l’istituto della revisione dell’accertamento con accesso presso l’operatore commerciale, evidenziando i poteri che possono essere esercitati nel corso del controllo» sono stati infine illustrati da Massimo Cascone. Tra gli argomenti toccati, il «diritto ad essere ascoltati», l’avviso di accertamento e l’attività ispettiva di Post Clearance Audit.