Imprese al traino delle grandi città. Sono diciannove i territori italiani che crescono o tengono in cinque anni per la creazione d’impresa, secondo i dati elaborati dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi che mettono a confronto il 2017 e il 2012. Sono: Roma, Napoli, Milano, tutte sopra il 5%, Reggio Calabria e Catanzaro, entrambe sopra il 3%. Crescite minori a: Caserta, Crotone, Pescara, Cosenza, Nuoro, Bolzano, Vibo Valentia, Avellino, Siracusa. Stabili: Taranto, Latina, Frosinone, Isernia, Ragusa. Forte il contributo degli imprenditori nati fuori dall’Italia: la crescita delle prime tre, Roma, Napoli e Milano è comunque in parte dovuta anche al fare impresa degli italiani: +1,9%, +1,2% e +0,7%. Con gli originari da fuori Paese (+36%, +112% e +38%) arrivano a livelli superiori. Per un totale di: +6,1%, +6%, +5,2%.
Maggiore beneficio dalle imprese di nati all’estero si ha a: Latina (stabile, perderebbe il 2,2% in cinque anni con gli italiani), Ragusa (stabile, calerebbe di – 1,8%).
In Italia tengono le imprese (+0,1% in un anno) grazie al traino delle grandi città. Senza le tre “big”, Milano, Roma e Napoli (+1-2%) andrebbe in negativo (-0,2%) Le imprese di nati all’estero crescono del 20,2% in cinque anni, ma non riescono a bilanciare le chiusure degli italiani, -3,7%, con un risultato comunque in calo del -1,7% per il comparto economico.
Va meglio la Lombardia: rispetto al dato nazionale, -0,7% le imprese in cinque anni, grazie alla crescita degli immigrati imprenditori: + 23,6% rispetto al calo dei titolari italiani di – 3,4%.
In Lombardia in cinque anni crescita a due cifre per l’imprenditoria immigrata, soprattutto a Milano (+38%), Monza (+29%), Sondrio (+23%), Lecco (+18%), Bergamo (+21%), Varese (+15%), Pavia (+13%). A Como e Lodi la crescita dei nati fuori è minore: + 2%, +5% e a Brescia e Mantova (+7% e + 8%).
In Italia in cinque anni crescita maggiore per l’imprenditoria immigrata a Napoli (+112%), Reggio Calabria, Milano e Roma (+40% circa), Latina, Crotone, Monza (circa + 30%), Venezia, Caserta e Genova (circa + 25%).
Prime per peso dei nati fuori Italia tra gli imprenditori: Prato, Firenze, Trieste, Imperia, Milano e Roma. Prato con 8.675 nati all’estero su 28.858 (30,10%), Firenze con 15.903 nati all’estero su 93.021 (17,10%), Trieste con 2.353 nati all’estero su 13.934 (16,90%), Imperia con 3.513 nati all’estero su 21.969 ( 16,00%), Milano con 47.348 nati all’estero su 299.881 (15,80%), Roma con 56.018 nati all’estero su 355.351 (15,80%), Reggio Emilia con 7.499 nati all’estero su 49.045 (15,30%), Genova con 10.291 nati all’estero su 70.767 (14,50%), Pisa con 5.087 nati all’estero su 37.083 (13,70%), Gorizia con 1.216 nati all’estero su 9.010 (13,50%), Teramo con 4.041 nati all’estero su 30.754 (13,10%), Lodi con 1.835 nati all’estero su 14.593 (12,60%), Pistoia con 3.512 nati all’estero su 28.253 (12,40%), Catanzaro con 3.595 nati all’estero su 29.602 (12,10%), Torino con 23.337 nati all’estero su 194.752 (12,00%), Massa Carrara con 2.238 nati all’estero su 18.702 (12,00%), Rimini con 4.061 nati all’estero su 34.293 (11,80%), Bologna con 10.009 nati all’estero su 84.632 (11,80%).