Il caro estinto è un mondo che conta in Lombardia, tra sedi di impresa e unità locali, circa 1.900 attività. Un comparto che cresce del 2,3% tra 2016 e 2017 e pesa il 14,6% sul totale italiano (13.000 attività). Si tratta di 1.534 imprese di pompe funebri su 10.390 italiane e 345 attività nel commercio al dettaglio di articoli funerari e cimiteriali su 2.503 nazionali. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi sui dati del registro imprese al secondo trimestre 2017 e 2016 relativi alle localizzazioni (sedi di impresa, sedi secondarie ed unità locali).
Milano è prima in regione con 505 attività (+0,4% in un anno) e terza nel Paese dopo Roma (627, +4%) e Torino (529, +2,3%). A livello regionale viene poi Brescia, che con 317 attività è quinta in Italia per numero di imprese del settore, seguita da Bergamo con 200 e Varese con 165. A livello nazionale quarta è, invece, Napoli con 374 attività. In un anno in Lombardia è il territorio di Sondrio a registrare la crescita più elevata, +11,6%, mentre in Italia crescono soprattutto La Spezia (+18,8%) e Pistoia (+17,9%).
I prezzi dei fiori. Sono quasi 3 mila le imprese di fiori in Lombardia, tra negozi e ambulanti, di cui circa mille a Milano (+2%) in un anno, circa trecento a Brescia, Bergamo, Varese, circa duecento a Monza, Pavia e Como.
Come da tradizione, il fiore più acquistato per la ricorrenza dei defunti è il crisantemo con un prezzo che, a seconda della varietà e della lunghezza, va da 2,00 euro a 4,50 euro. Lo rileva l’Associazione dettaglianti fiori e piante aderente a Confcommercio Milano. Secondo la qualità, il prezzo di un mazzo di crisantemi (7 rami) può variare dai 10 ai 20 euro.