Con l’arrivo della quarta rivoluzione industriale – quella rappresentata dalla digitalizzazione dei processi, dall’Internet delle cose, dai dati che diventano un fattore produttivo – esiste una via italiana all’innovazione? Il manifatturiero del nostro paese riuscirà a definire un modello capace di salvaguardare e valorizzare qualità, creatività e flessibilità, o dovrà appiattirsi su schemi d’importazione?
Interrogativi sfidanti e di grande attualità intorno ai quali imprenditori, manager, rappresentanti del mondo politico e accademico si confronteranno in occasione del settima edizione di Summit (#summit2016), il convegno organizzato dal settore Terziario di Associazione Industriale Bresciana, in programma al Musil (Museo dell’Industria e del Lavoro) di Rodengo Saiano (Brescia) mercoledì 23 novembre alle 14.00. Il convegno è stato presentato questa mattina in AIB dal presidente del settore Terziario, Paolo Chiari, e dal vice, Fabrizio Senici, insieme ad alcuni componenti del comitato scientifico che da alcuni anni individua e sviluppa i temi affrontati durante i lavori di Summit.
“Quest’anno il convegno prende spunto da una provocazione. La manifattura made in Italy sarà in grado di conservare e rafforzare i propri tratti distintivi con un suo modello di innovazione o sarà costretta ad adottarne uno sostanzialmente importato dalla Germania, come quello di Industry 4.0? – spiegano Paolo Chiari e Fabrizio Senici –. Summit è ormai un brand di AIB, un evento da sempre tra i più partecipati e che rientra nell’approccio a 360° adottato dall’Associazione per approfondire ogni aspetto legato all’innovazione con ricadute sul mondo industriale”.
Molto ricco, come sempre, il programma del convegno. Dopo i saluti del presidente Paolo Chiari e l’introduzione ai lavori del prof. Marco Taisch, ordinario al Politecnico di Milano, sono previsti diversi momenti di confronto animati dal giornalista e scrittore, Antonio Calabrò. Si comincia con Angelo Baronchelli (presidente settore Meccanica AIB – ad AB Impianti), Fiorenzo Castellini (ad Officine Meccaniche Castellini), Franco Deregibus (Master Scientific Coordinator Comau), Alfredo Belsito (dg Engineering Ingegneria Informatica). A seguire, spazio ai rappresentanti di tre startup innovative: The Energy Audit (TEA), Almadom.us e Ynnova. La tavola rotonda vede invece protagonisti Marco Bonometti (presidente AIB), Stefano Firpo (dg per la politica industriale, la competitività e le pmi – Ministero dello Sviluppo Economico), Maurizio Tira (Rettore Università degli Studi di Brescia) e Stefano Scaglia (presidente AFIL – Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia). Al termine, intervento di Stefano Firpo e keynote conclusiva di Antonio Calabrò.
La mattina del 23 novembre, sempre al Musil a partire dalle 9.00, è in programma Summit Professional, ormai tradizionale momento di confronto con diversi tavoli tematici riservato agli imprenditori dell’Ict (aperto anche alle aziende di settore non associate), con gli interventi di Daniele Peli (ad Intred), Giancarlo Turati (presidente Comitato Piccola Industria AIB e ad Fasternet) e Paolo Chiari.