Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Ottobre 2016 - page 6

Valsabbina, nasce il comitato per difendere i piccoli azionisti

in Banche/Economia/Valsabbina by

Un’assemblea per chiedere la trasformazione di Banca Valsabbina in Spa o, in alternativa, l’adozione di un sistema di governance più “democratico”, con il rinnovo contestuale dei rappresentanti nel Cda. A chiederlo è il neonato Comitato Soci Valsabbina, che stamattina si è presentato ai media con una conferenza convocata al Caffè della stampa di piazza Loggia, in città. Presenti i quattro promotori: Aurelio Bizioli, Mariano Rainone, Giorgio Paris e Gino Toffolo, che hanno dichiarato di aver già raccolto, in una manciata di giorni, una cinquantina di adesioni on line (www.comitatosocivalsabbina.it). E che ora puntano diritti a quota 2mila.

“Dopo anni in cui il valore è cresciuto continuamente”, ha sottolineato Bizioli, “in pochi mesi si è scesi da 18 euro a 4,60 euro per azione. Ma soprattutto, a fronte di 300mila azioni in vendita, c’erano ordini d’acquisto – in gran parte dalla stessa banca – solo per 70mila. Noi nasciamo partendo da questa situazione”, ha aggiunto, “con la proposta di organizzare un’assemblea che tocchi alcuni temi determinanti per il futuro dell’istituto”.

Innanzitutto la proposta di trasformare la banca da popolare in società per azioni in cui il potere dei soci è determinato anche dal peso che hanno rispetto al totale. “Oggi chi compra 300mila azioni azioni ha lo stesso potere di chi ne possiede 200, con l’aggravante che venderle è poi molto difficile”, ha chiarito il commercialista valsabbino, “mentre investitori e fondi avrebbero un maggiore interesse ad acquistare le azioni di una Spa. E si darebbe una risposta positiva a molti piccoli risparmiatori valsabbini che oggi vorrebbero vendere, ma non possono”.

Quanto all’obiezione che con il passaggio ad Spa i soci perderebbero potere, invece, Bizioli ha ricordato che “l’ex direttore Barbieri è diventato presidente con i voti di soli nove soci, quelli dei consiglieri, mentre in una banca popolare sarebbe opportuno che un cambio di governance passi dall’assemblea”.

Un’assemblea, però, con regole diverse. “Se proprio non vogliamo fare di Valsabbina una Spa”, ha incalzato Bizioli, “almeno mettiamo regole più democratiche, perché l’attuale statuto è l’esempio di come un gruppo dirigente si possa nella sostanza blindare. Non è accettabile che in consiglio sieda gente che viene confermata da decenni e che ha un’età media elevatissima. Inoltre per votare un’alternativa a quelle proposte dal consiglio bisogna cancellare i nomi dalla scheda prestampata e scrivere a mano quelli degli altri. Servirebbe un sistema di voto su liste contrapposte, con una rappresentanza anche per le minoranze e scadenze triennali che non riguardino solo tre consiglieri per volta”.

Con queste premesse ci si avvicina alla prossima assemblea, in cui dovrà essere rinnovato il mandato di Barbieri e altri due consiglieri. Ma non saranno soli. Perché il Comitato fa sapere di voler raccogliere le adesioni per presentare in assemblea una proposta alternativa all’attuale, chiedendo anche “chiarezza sulle vicende legali che vede coinvolta la banca in relazione alla vicenda Carife”.

Quanto, invece, all’idea di una class action proposta dallo studio Zanvettorbruschi, il Comitato è scettico. “Non è tra le nostre idee”, ha spiegato l’avvocato Paris, “forse è una strada legittima, ma non la riteniamo opportuna, perché l’obiettivo non è tanto quello di recuperare qualche migliaio di euro sulla singola posizione, ma fare un intervento radicale di trasformazione della banca per riportare valore ai soci”.

Lombardia, bando impresa sicura prorogato a dicembre

in Bandi/Economia by

“Di fronte al successo riscosso, con oltre 500 domande pervenute, abbiamo deciso di tenere aperto fino al 15 dicembre 2016 il bando rivolto a commercianti e artigiani, che permette di ricevere fino a 5000 euro di contributo a fondo perduto per sostenere l’acquisto e l’istallazione di sistemi innovativi di sicurezza nelle loro attivita’”. E’ quanto ha dichiarato oggi l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini annunciando la proroga relativa alla misura ‘Impresa Sicura, contributi per investimenti innovativi finalizzati all’incremento della sicurezza a favore delle micro e piccole imprese commerciali e artigiane’, promossa e cofinanziata da Regione Lombardia con il sistema camerale.

SOSTEGNO A COMPARTO – “I negozi di vicinato sono spesso esposti ad odiosi episodi di microcriminalita’; gli ultimi dati disponibili – ha sottolineato l’assessore – descrivono infatti

un quadro preoccupante nella nostra regione con piu’ di 24mila denunce raccolte dalle forze dell’ordine, impegnate in una grande azione di repressione. Di fronte a questa situazione abbiamo quindi pensato di rilanciare il nostro sostegno al comparto e rimarcare con forza la vicinanza ai titolari di esercizi commerciali e agli artigiani, soprattutto in un momento in cui perdura la crisi dei consumi”.

UNIONCAMERE – “Gli esercizi commerciali sono un importante presidio di sicurezza e legalita’ del territorio che va adeguatamente protetto e sostenuto” ha ricordato il Presidente di Unioncamere Lombardia Giandomenico Auricchio. “Con questo bando cofinanziato da Camere di Commercio e Regione Lombardia non vogliamo solo dare continuita’ alle nostre attivita’ d i supporto alle imprese, ma anche dare un segnale concreto dell’impegno comune che si e’ da poco concretizzato nel rinnovo dell’accordo di collaborazione per la competitivita’ del sistema economico lombardo”.

IMPEGNO REGIONE PER COMMERCIO E ARTIGIANATO – “Attraverso questo importate impegno economico, quella presentata stamane – ha concluso Parolini – diventa solo l’ultima misura inserita in un ampio contesto di iniziative e di incentivi economici che l’assessorato allo Sviluppo economico ha messo in campo per il settore del commercio e dell’artigianato sul fronte della lotta alla desertificazione commerciale, alla contraffazione e all’abusivismo, per il sostegno di interventi specifici di riqualificazione degli esercizi commerciali, oltre che per la valorizzazione delle attivita’ storiche e di quei negozi e reti di attivita’ commerciali che si sono distinti per la capacita’ di generare attrattivita’”.

A2A Energia taglia i tempi di attesa grazie a una app

in A2A/Economia/Energia/Partecipate e controllate/Partner by

A2A Energia, la società commerciale del Gruppo A2A attiva nella vendita di energia elettrica e gas, rende più agevole e veloce l’accesso della propria clientela ai servizi di sportello grazie alle nuove soluzioni digitali aderendo alla rete di Qurami, la app italiana per smartphone che permette di prenotare in pochi tap il proprio turno allo sportello e di diminuire i tempi di attesa.

Qurami dispone di un servizio di geo-localizzazione attraverso il quale è possibile individuare l’ufficio più vicino in cui ci si deve recare per pagare le utenze o ricevere informazioni. La clientela di A2A Energia di Milano, Brescia o Bergamo può quindi ottenere via smartphone con pochi semplici passaggi il proprio ticket, come se si trovasse in una sala d’attesa virtuale, e prenotare elettronicamente il proprio turno senza doversi recare in ufficio con troppo anticipo. L’app è gratuita e disponibile per iOS e Android, mentre per gli altri sistemi operativi il servizio è utilizzabile collegandosi al link app.qurami.com dal browser del telefono.

Il nuovo servizio consente di vedere il numero delle persone “in fila” e fornisce un continuo aggiornamento sullo stato di avanzamento della propria prenotazione, consentendo al cliente di controllare in mobilità l’attesa. Una notifica sonora emessa dall’App pochi minuti prima del proprio turno avviserà il cliente permettendo di avvicinarsi all’ufficio di riferimento in tempo per essere chiamato allo sportello. Alla rete di Qurami aderiscono anche altre utilities, aziende e istituzioni.

Con questa iniziativa A2A Energia dimostra ancora una la volta vicinanza al territorio e la grande attenzione alla qualità del servizio e alla soddisfazione del cliente. Sempre in ambito customer experience, A2A Energia ha unificato il sistema di gestione delle code negli uffici di Milano, Brescia e Bergamo per offrire lo stesso elevato livello di servizio a tutti i propri clienti.

Acciai e metalli non ferrosi, quali prezzi mettere a budget per il 2017? Se ne parla in Apindustria.

in Acciaio/Api/Associazioni di categoria/Economia/Eventi/Evidenza by
Delineare lo scenario macroeconomico di fronte al quale si trovano oggi le imprese, analizzare i prezzi delle materie prime – in particolare acciai e metalli non ferrosi – e tratteggiare un panorama previsionale per il 2017. Questi gli obiettivi del seminario “Steel & metals outlook 2017. Acciai e metalli non ferrosi, quali prezzi mettere a budget per il 2017?” che si terrà venerdì 14 ottobre p.v. alle ore 16.00 presso la sede di Apindustria in via Filippo Lippi 30 a Brescia.
Ad approfondire le tematiche in oggetto sarà Gianclaudio Torlizzi, tra i maggiori esperti italiani di commodities, managing director di T-Commodity, prima società italiana specializzata nella consulenza indipendente sulle materie prime per utilizzo industriale. In scaletta, in particolare, un’analisi dello scenario macroeconomico, analisi e previsioni prezzi metalli LME (rame, alluminio primario e secondario, nichel, zinco, piombo, stagno), prezzi metalli preziosi (oro, argento, platino, palladio), mercato siderurgico (piani & lunghi, rottame, minerale di ferro), per concludere con analisi e previsioni EUR nei confronti delle principali valute internazionali.
La partecipazione è gratuita previa iscrizione. Per informazioni e adesioni: tel. 030.23076, segreteria.associati@apindustria.bs.it.

Bando per assumere lavoratori over 50. La Cdc risponde in giornata

in Associazioni di categoria/Bandi/Camera di commercio/Economia by

La Camera di Commercio di Brescia comunica con una nota che è stato approvato, per l’anno 2016, il nuovo bando di concorso per incentivare l’assunzione di lavoratori disoccupati prossimi alla pensione.

Il regolamento è disponibile sul sito camerale: www.bs.camcom.it , seguendo il percorso Contributi alle imprese/Bandi di contributo camerali/Avviso. Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Ufficio Incentivi alle imprese della Camera di Commercio di Brescia – II piano – Via Einaudi, n. 23 – tel. 030 3725218/357. Per quesiti particolarmente urgenti e complessi, è necessario inviare specifica mail all’indirizzo promozione@bs.camcom.it. L’Ufficio assicura la risposta in giornata.

Confindustria, Turati nominato vicepresidente nazionale della Piccola

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

Per la prima volta un imprenditore bresciano è stato nominato vicepresidente della Piccola Industria di Confindustria.

Come tutte le altre cariche bresciane elette o confermate quest’anno, Turati ha ottenuto un riconoscimento così prestigioso grazie al costante coinvolgimento personale ed ai meriti guadagnati sul campo: dall’impegno in prima persona per il PGE a sostegno delle popolazioni terremotate, agli ottimi risultati conseguiti sul territorio per il PMI Day 2015, alle assemblee della PI, sempre foriere di proposte: ricordiamo l’ultima, con l’invito di Michele Corradino a collaborare per la stesura del nuovo codice appalti (cosa puntualmente avvenuta), fino ad arrivare ad Expo dove, ricordiamo, Giancarlo Turati oltre ad essere stato delegato alla comunicazione del consorzio Orgoglio Brescia, ha realizzato il miglior progetto di fuori Expo in Italia.

“Quando si sceglie la propria squadra in base alla meritocrazia, è impossibile sbagliare” sottolinea Marco Bonometti, Presidente di AIB “Giancarlo Turati è un imprenditore estremamente valido, sia professionalmente che umanamente. Si è guadagnato grande stima a livello nazionale grazie al suo coraggio ed alla sua dedizione. Sono certo che saprà onorare questo incarico portando, come sempre, grande valore aggiunto: concreto e realmente aderente alle necessità della PI. Auguro buon lavoro a lui ed a tutta la squadra”.

Massetti, Confartigianato: è allarme sui costi dell’energia per le Pmi

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by
Nei giorni scorsi il Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda ha annunciato quali saranno gli obiettivi della riforma degli oneri generali del sistema elettrico, finalizzata “al riequilibrio del peso degli oneri tra settore industriale ed altri settori e alla riduzione del gap di prezzo per gli energivori”. “Per noi si tratta di un passo indietro rispetto alle ultime positive azioni del Governo, che aveva finalmente riconosciuto lo squilibrio degli oneri a carico delle piccole imprese, mettendo in campo una serie di misure che, sebbene non ancora risolutive, rappresentavano un importante segnale di attenzione su questo problema”, afferma il Presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti.
“Attualmente le piccole imprese contribuiscono ancora per il 45% al gettito complessivo degli oneri, mentre le alte e altissime tensioni partecipano solo per il 9%. È questo lo squilibrio a cui sarebbe opportuno guardare, non a quello del peso degli oneri per le rinnovabili tra settore industriale e altri settori. Il rischio è quello di creare una sorta di tela di Penelope – prosegue Massetti – da un lato il Governo crea le condizioni per ridurre le bollette delle piccole imprese di 620 milioni all’anno, con il Decreto Legge 91/2014 taglia bollette; dall’altro raddoppia le agevolazioni agli energivori a 1 miliardo e mezzo l’anno, gravando nuovamente sulle piccole imprese”. La cifra destinata dal 2017 alle agevolazioni per gli energivori raddoppia infatti il gettito raccolto sulle bollette per tale agevolazione.
Infine, si profila l’ulteriore rischio di minare la fiducia nei confronti del mercato libero, in un momento in cui piccole imprese e famiglie stanno per intraprendere un percorso di accompagnamento verso questo mercato: “Dal 1 gennaio prossimo verrà avviata la Tutela Simile, per cui le piccole imprese dovrebbero essere invogliate ad andate sul mercato libero da uno sconto degli operatori. Ma se gli oneri, che già oggi pesano per il 40% sulla bolletta di una piccola impresa, a fronte del 20% circa del costo dell’energia, verranno ulteriormente aggravati, il risultato sarebbe un beneficio economico nullo nel passare al mercato libero”, sottolinea Massetti.
Ieri Confartigianato ha indirizzato una lettera al Ministro Calenda facendo presente la propria posizione e auspicando “che non si voglia invertire la direzione intrapresa con una riforma che guardi ai settori produttivi e agli sgravi per gli energivori e non al riequilibrio della forte sperequazione tra categorie di partecipanti al gettito”. “Restiamo in attesa di una risposta, fiduciosi che il Ministro possa riconsiderare quanto annunciato nel rispetto delle piccole imprese”, conclude Massetti.

Bando per potenziare la cooperazione in Lombardia

in Economia/Istituzioni/Regione by

“Apre oggi un bando attraverso il quale ci impegniamo a sostenere in modo concreto lo sviluppo e il potenziamento della cooperazione in Lombardia”. Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Lombardia
Mauro Parolini annunciando l’apertura del bando regionale ‘Voucher per lo sviluppo di imprese cooperative promosso con Unioncamere Lombardia.

“E’ il primo intervento che offriamo all’imprese di questo settore dopo l’approvazione della nuova legge regionale di
riferimento e la nascita della Consulta regionale della Cooperazione, uno strumento di lavoro molto operativo – ha
spiegato l’assessore – che abbiamo istituito per aiutare l’innovazione e far crescere le capacita’ imprenditoriali nelle
cooperative lombarde”.

“L”importanza e l’attualita’ del ruolo ricoperto dalle oltre 10.000 cooperative in Lombardia e, soprattutto, i valori di solidarieta’ e sussidiarieta’ che ispirano la loro azione – ha commentato Parolini – rappresentano un patrimonio sociale ed economico, ma anche uno strumento efficace di lotta alla disoccupazione e al disagio sociale in genere, che Regione Lombardia intente valorizzare e promuovere”. Possono partecipare micro piccole e medie imprese
costituite in forma cooperativa con sede legale e/o unita’ operativa attiva in Lombardia.

La misura puo’ contare su una dotazione finanziaria di 600.000 euro trasferita a Unioncamere Lombardia per la realizzazione e gestione del bando, che prevede due distinte linee di intervento finanziabili: ‘Servizi’ (acquisizione di servizi orientati allo sviluppo, all’innovazione e alla strutturazione dei processi imprenditoriali) con dotazione finanziaria di 350.000 euro; ‘Circoli cooperativi’ (ristrutturazione di sedi e attrezzature necessari allo svolgimento dell’attivita’ sociale dei circoli cooperativi) con dotazione finanziaria di 250.000 euro. L’agevolazione per entrambe le Misure consiste nella concessione di un voucher a fondo perduto del valore di 5.000 euro a rimborso di una spesa complessiva minima effettuata pari a 6.500 euro (al netto di IVA). Ogni impresa puo’ richiedere un solo voucher.

Le domande di contributo devono essere presentate dalle ore 12.00 del 4 novembre 2016 a Unioncamere Lombardia
esclusivamente tramite il sito http://webtelemaco.infocamere.it. Le istruzioni per profilarsi e compilare la domanda sono disponibili sul sito www.unioncamerelombardia.it nell’apposita sezione “Bandi e contributi alle imprese”.

La fiera della sicurezza chiude con 23mila visitatori

in Economia/Eventi/Fiere/Partner by

Nelle tre giornate di apertura, sono stati oltre 23.000 gli operatori e volontari che hanno raggiunto Reas, la fiera dell’emergenza che si tenuta dal 7 al 9 ottobre a Montichiari.

“Reas 2016 raccoglie importanti conferme e pone le basi per una nuova fase di crescita”, ha dichiarato Germano Giancarli, Presidente del Centro Fiera. “La fiera ha incrementato il numero di espositori e si è confermata un appuntamento di grande richiamo per gli operatori del settore e per tutto il mondo del volontariato. In mesi così difficili come quelli appena trascorsi, il Sistema dell’emergenza italiano ha svolto un’opera encomiabile. La rete di associazioni e gruppi di volontari che portano il loro indispensabile aiuto nei luoghi di crisi sono un vero orgoglio per il nostro Paese. Siamo felici che REAS sia diventata un punto di riferimento in questo settore così cruciale.”

Il crescente numero di espositori e visitatori internazionali è il risultato di una strategia che Reas porta avanti da alcuni anno, offrendo una panoramica sempre più completa e specializzata per chi opera ad ogni livello nel settore emergenza. Reas 2016, infatti, ha messo a frutto un attento lavoro in sinergia con Enti e Corpi dello Stato, Associazioni e mondo del volontariato, con la partecipazione forte di Regione Lombardia e Provincia di Brescia.

Al taglio del nastro di sabato 8 ottobre sono intervenute diverse autorità, tra cui: Mario Fraccaro, Sindaco di Montichiari, Simona Bordonali, Assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Antonio Bazzani, Consigliere con delega alla Protezione Civile della Provincia di Brescia, Gianluigi Fondra, Assessore alla Protezione Civile del Comune di Brescia, Agatino Carrolo, Comandante provinciale dei Vigili del fuoco, il Colonnello Giuseppe Arbore, Comandante provinciale della Guardia di Finanza, il Colonnello Luciano Magrini, Comandante provinciale dei Carabinieri, Vincenzo Ciarambino, Questore di Brescia, Roberto Antonini, responsabile nazionale di Croce Rossa Italiana, e Fabrizio Pregliasco, Presidente di Anpas Nazionale, Andreas Züge, Direttore Generale di Deutsche Messe – Fiera di Hannover, Dirk Aschenbrenner, Presidente della Vfdb – Associazione dei Vigili del Fuoco e della protezione antincendio della Germania, Claus Lange, Comandante dei Vigili del Fuoco di Hannover, Tim Gold in rappresentanza del THW Bundesanstalt Technisches Hilfswerk.

La segreteria organizzativa del Centro Fiera è già al lavoro per la prossima edizione che taglierà il traguardo del diciottesimo anno. L’appuntamento con REAS è dunque dal 6 all’8 ottobre 2017.

Brescia, venerdì 14 i revisori legali a congresso

in Commercialisti/Economia/Ordini professionali/Revisori contabili by

Venerdì 14 ottobre, dalle 9 alle 18, il centro congressi della Camera di commercio di Brescia ospiterà il secondo congresso italo-europeo dell’Istituto Nazionale Revisori Legali (Inrl). Tema della giornata – promossa da Virgilio Baresi e patrocinata dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea – sarà “Il revisore legale oggi”, alla luce degli importanti cambiamenti normativi intervenuti di recente. A presentare l’iniziativa è stato questa mattina Baresi, durante una conferenza stampa a cui erano presenti anche l’ex deputato Luigi Maninetti (consigliere nazionale dell’Istituto) e Diletta Scaglia (delegato provinciale).

L’apertura dei lavori è prevista per le 9, con gli interventi di Gianni Pittella (“presidente in pectore del Parlamento europeo”) e le relazioni tecnico professionali di Caterina Garufi, Michele Dipace e Anna Maria Ruggieri. A seguire, dalle 12.30, la sottoscrizione del primo contratto collettivo di lavoro italo-europeo Inrl-Cisal, l’approvazione di una mozione. La sessione riprenderà dalle 15.15 per chiudersi alle 18.

Tra gli altri interverranno Francesco Alfonso (capo segreteria del ministro dell’Economia), Mario Baccini (presidente del Microcredito italo-europeo), Alain Deckers (capo unità Commissione Ue per i servizi finanziari, in videocollegamento), Francesco Cavallaro (segretario generale Cisal), Guido D’Amico (presidente Confimprese Italia), Angelo Deiana (presidente Confassociazioni), Michele Dipace (avvocato generale dello Stato emerito), Maria Cosimo (sottosegretario alla Giustizia), Caterina Garufi (consigliere Ufficio legislativo ministro Giustizia), Eleonora Marziani (presidente Fondazione Oreste Bertucci) e Gaetano Stella (presidente Conprofessioni Italia).

“In questa occasione”, ha commentato Baresi durante la conferenza, “presenteremo anche le novità legislative che riguardano i circa 160mila revisori legali d’Italia, di cui oltre un migliaio nel Bresciano. La riforma della nostra professione”, ha spiegato, “affonda le radici nel decreto legislativo 39/2010 che fu approvato grazie anche all’interessamento dell’allora sottosegretario bresciano Daniele Molgora. E oggi sono arrivate novità importanti. Innanzitutto la separazione del revisore rispetto alla figura del commercialista, visto che dal primo gennaio i nuovi commercialisti dovranno sostenere un esame di Stato aggiuntivo e fare un praticantato di 36 mesi per iscriversi all’albo dei revisori. In secondo luogo il fatto che i revisori risponderanno in proprio – civilmente e penalmente – del danno eventualmente creato alle realtà pubbliche, diventando in questo modo sempre più figure indipendenti che tutelano i cittadini. La firma del revisore”, ha concluso Baresi, “dal punto di vista della responsabilità sarà pari a quella del notaio”.

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