È un artigianato in movimento quello fotografato dal 6° Rapporto dell’Osservatorio Artigianato e MPI di Confartigianato Imprese Lombardia presentato questa mattina a Palazzo Pirelli. Un artigianato che, pur ridimensionato dalla crisi (20mila le imprese perse tra il 2008 e il 2016), sta reagendo aprendosi al nuovo. In Lombardia un’impresa artigiana su quattro produce impiegando almeno una delle tecnologie digitali della quarta rivoluzione industriale, dalla manifattura 3D al social manufacturing, “a dimostrazione del fatto che l’Industria 4.0 non è affare solo delle grandi aziende, e che le nuove tecnologie digitali si prestano benissimo ad essere integrate in realtà flessibili e dinamiche come sono molte delle nostre aziende” – sottolinea Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia.
Non solo: “Le imprese artigiane hanno nelle loro corde anche molti fattori che le rendono protagoniste ideali delle nuove opportunità legate all’economia circolare – continua Massetti – basti pensare che il 40,8% delle imprese artigiane lombarde si occupa di riparare e il 13,8% di rigenerare prodotti. E che, secondo la perimetrazione fatta dal nostro Osservatorio, sono quasi 14mila le imprese artigiane lombarde a vocazione green”. Ancora, sono artigiane la gran parte – il 77,9% – delle imprese che operano nell’ambito della riparazione, della manutenzione, del riciclo e del recupero, attività economiche indispensabili in una prospettiva di economia concretamente sostenibile.
Utilizzo delle nuove tecnologie 4.0 e una naturale vocazione all’economia ibrida emergono quindi come vie possibili “Per vincere domani” (così si intitola il Rapporto presentato), in un contesto che rappresenta una sfida non solo per le imprese, ma anche per Associazioni e Istituzioni, chiamate a supportare le imprese che cambiano con strumenti adeguati: “Sono nati in questo spirito la Legge regionale “Manifattura 4.0”, e il progetto di Legge “Lombardia è ricerca” – conclude Massetti – che hanno visto un forte coinvolgimento di Confartigianato nel portare il punto di vista delle imprese. Crediamo che il risultato dimostri, ancora una volta, che lavorare bene insieme si può, a tutto vantaggio delle imprese a cui questi provvedimenti si rivolgono”.