Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Agosto 2016 - page 2

Dal Pirellone 15 milioni di euro per le startup. Domande a partire dal 15 settembre

in Bandi/Economia/Evidenza/Istituzioni/Startup by

“Da giovedi’ 15 settembre i giovani e gli over 50 che intendono avviare una nuova impresa imprenditoriale possono presentare le domande per partecipare a ‘Intraprendo’, la misura che costituisce il primo importante intervento del piano da 80 milioni di euro di Regione Lombardia dedicato al sostegno delle start up”. Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini ricordando la scadenza per l’avvio delle richieste di partecipazione al bando ‘Intraprendo’, misura per l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali e di autoimpiego.

SOSTEGNO AD AZIENDE INNOVATIVE GIA’ ESISTENTI – “Intraprendo non ha solo l’obiettivo di valorizzare le migliori idee frutto della creativita’ degli under 35 e dei soggetti piu’ maturi ed esperti, ma – ha spiegato l’assessore – e’ aperto anche ad imprese lombarde esistenti da non piu’ di due anni per sostenere la realizzazione di progetti caratterizzati da elevata qualita’, innovativita’ e sostenibilita’ sulla base del business plan presentato”.

RIDURRE MORTALITA’ START UP – “Negli ultimi anni – ha continuato – abbiamo assistito al proliferare di iniziative a sostegno delle start up e alla nascita di molte attivita’. Una buona parte di esse si e’ tuttavia spenta nel giro di poco per svariati motivi, dalla mancanza di fiducia, formazione e competenze, all’assenza di capitali di rischio esterni. Il nostro obiettivo – ha rimarcato – e’ quello di accrescere l’efficacia delle misure in favore di questo tipo di business e introdurre interventi sussidiari di accompagnamento, di servizio, formazione e accesso al credito che riducano il tasso di mortalita’ e contribuiscano ad accrescere in modo significativo le opportunita’ di affermazione sul mercato”.

CATENA DELLA NUOVA IMPRESA – “Su questo ambito vogliamo creare una vera e propria catena della nuova impresa, che leghi tutti gli elementi in grado di definire un ecosistema di sviluppo duraturo: incubatori e spin-off, Universita’, Sistema Camerale, marketplace, business angels, crowdfunder, fondi di venture capital e sistema del credito. In Lombardia ci sono i protagonisti di questo mondo, realta’ con cui siamo entrati in contatto e con cui stiamo lavorando per implementare e completare il nostro piano di interventi”.

Brescia, le famiglie tornano a risparmiare. Meno sprechi, ristoranti e consumi

in Economia/Partner/Tendenze by

Cresce rispetto allo scorso anno la quota delle famiglie lombarde che riesce a risparmiare: oggi è il 23% contro il 12% registrato a luglio 2015. Una buona notizia, che accompagna il dato in pareggio del bilancio di casa dei lombardi per il 65% delle famiglie, anche se per qualcuno è stato necessario attingere ai risparmi (9%) o indebitarsi (3%). È quanto emerge dall’indagine “Famiglie e consumi. Monza e Brianza e Lombardia”, realizzata a luglio 2016 dalla Camera di commercio di Monza e Brianza in collaborazione con DigiCamere.

Le forme di risparmio sono diverse, a partire da qualche accorgimento nella vita quotidiana: il 39% delle famiglie riduce gli sprechi, in particolare di generi alimentari, il 28% taglia cene fuori e aperitivi, si sta più attenti ai consumi di casa, tra elettricità, telefono e riscaldamento (36%) e si passa più tempo a casa (16%). Con queste accortezze il 29% guarda con ottimismo al futuro e pensa persino che riuscirà a risparmiare nei prossimi 12 mesi (era il 23% lo scorso anno). Aumenta, infatti, anche il dato dei lombardi che vede la propria situazione economica in miglioramento per l’anno che verrà: dall’8% al 12%. Certo la crisi si è fatta sicuramente sentire, portando le famiglie a ridurre anche alcune spese per la salute: quasi 1 su 4 ha ridotto le cure mediche, tra dentista (11%), visite specialistiche (4%) e altre forme di prevenzione (8%). Ma c’è anche chi, nel periodo della crisi, ha speso persino più di prima per la salute (11%).

In particolare nel Bresciano, il 64 per cento delle famiglie è andato il pareggio, mentre il 13 per cento ha attinto ai risparmi o contratto debiti, e soltanto il 23 è riuscito a risparmiare. Il 7 per cento del campione ritiene che, nell’ultimo anno, la propria situazione familiare sia migliorata, mentre il 27 per cento parla di un peggioramento. Le cose cambiano se si guarda alla prospettiva: il 15 per cento vede prospettive rosee, il 12 teme un ulteriore peggioramento. Quanto alle abitudini, di fronte alle difficoltà, il 37 ha deciso di ridurre gli sprechi, il 31 le cene o le colazioni al bar e il 30 ha abbassato i consumi di energia o telefonici. L’11 per cento è tornato a riparare invece che a ricomprare, mentre il 6 usa meno l’auto. Solo il 22 non ha modificato le proprie abitudini.

Acb e Provincia aprono un conto corrente per aiutare i terremotati

in Economia/Istituzioni/Solidarietà by

Associazione Comuni Bresciani e Provincia di Brescia, sulla scorta di precedenti ed importanti iniziative di sostegno e soccorso nell’ambito di episodi di calamità naturali, hanno deciso congiuntamente, rivolgendosi anche ad altre realtà bresciane tra cui il Giornale di Brescia, di avviare una raccolta Fondi destinata ai territori del Centro Italia devastati in queste ore dal terremoto che ha colpito profondamente soprattutto i piccoli Comuni dell’entroterra e dell’Appennino.

“Abbiamo deciso congiuntamente l’iniziativa” è il commento dei presidenti Gabriele Zanni e Pier Luigi Mottinelli “perché dalla condivisione di obbiettivi ed impegno concreto nascono i migliori risultati: nei prossimi giorni saremo impegnati, sentito anche il Giornale di Brescia, ad individuare direttamente e sul campo un progetto o più progetti cui destinare le risorse che verranno raccolte attraverso vari canali di solidarietà. Memori di quanto è accaduto anche in territorio bresciano e della drammaticità di eventi simili, siamo vicini alle Comunità coinvolte, agli amministratori ed ai cittadini non solo con la praticità di un gesto ma con l’affetto e la solidarietà più convinta”.

“Sentiti i Consiglieri dei nostri organismi e condivisa con loro la scelta, sentito anche il Giornale di Brescia nella persona del direttore Nunzia Vallini, abbiamo attivato subito i nostri canali” hanno aggiunto Mottinelli e Zanni. “Adesso si passa alla fase operativa: e l’impegno, visto il momento complicato che i nostri Enti attraversano, non sarà di poco conto. Ma la Provincia di Brescia e i Comuni Bresciani siamo sicuri faranno la loro parte. A tal fine abbiamo invitato i Comuni a farsi promotori di raccolte fondi tra i propri cittadini”.

ACB e Provincia hanno provveduto quindi ad aprire un conto corrente dedicato presso Banca Valsabbina, Filiale di Brescia, via XXV Aprile 8/10 (ACB Fondo Sisma Centroitalia Contributo a Zone Terremotate Cod. IBAN IT 48 V051 1611 2000 0000 0058 072) sul quale Comuni, aziende, associazioni o semplici cittadini potranno far confluire il loro contributo.

Furti in casa d’estate? L’antifurto si può detrarre dalle tasse

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Eventi by

Sono stati 689 al giorno gli appartamenti svaligiati nel 2015, 29 all’ora, uno ogni 2 minuti. Lo ha calcolato il Censis. Secondo un’indagine condotta nel maggio scorso da «Lorien Consulting», poi, il 63% degli italiani tra i 30 e i 74 anni teme di subire «invasioni criminali» nella propria abitazione; un pensiero che si affaccia in particolare mentre si è in vacanza.

La paura e la fretta possono però essere cattive consigliere se si vuole tentare di difendere dai ladri le proprie abitazioni. A maggior ragione quando le si vuole proteggere dalle intrusioni quando per giorni o settimane si è lontani da casa, durante il periodo delle ferie.

Ecco quindi i consigli di Cna Installazione e Impianti per difendersi dai ladri. Prima di tutto è necessario analizzare le necessità dell’appartamento da proteggere con l’installazione dell’impianto antifurto. Da questo dipende anche il prezzo, che può andare da poche centinaia a diverse migliaia di euro. Il costo dell’impianto è determinato da più variabili: il numero di componenti da installare (che dipende dalle dimensioni dell’abitazione e dai punti di accesso da proteggere); la funzionalità e le caratteristiche dei singoli componenti; l’installazione; la presenza di animali in casa; il numero di ore e/o di giorni nei quali l’abitazione rimane deserta.

Si può optare per il fai-da-te. Esistono kit da poche centinaia di euro (dai 100 ai 700) composti da una centrale, sensori (contatti magnetici e/o rilevatori a infrarossi), tastiera, sirena e combinatore telefonico, quasi tutti con interfaccia wireless. Ma questa soluzione, avvertono gli esperti di Cna Installazione e Impianti, presenta molti svantaggi. Se l’antifurto non è installato da un impiantista abilitato non può ottenere la cosiddetta dichiarazione di conformità e, di conseguenza, non viene assicurato. Si tratta, poi, di meccanismi delicati e le possibilità che non funzionino sono alte.

C’è un altro aspetto non secondario da tenere in considerazione: rivolgendosi ad un professionista, che rilascia regolari fatture per i materiali acquistati ed il lavoro svolto, da saldare con un bonifico bancario, si avrà la possibilità di usufruire degli sgravi fiscali riconosciuti alle ristrutturazioni edili, pari al 50% della spesa sostenuta.

Si possono applicare, infatti, le detrazioni fiscali per l’installazione di foto o videocamere collegate con centri di vigilanza privati, di apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline, di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti; per il rafforzamento, la sostituzione o l’installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici; e ancora per l’apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione. Lo spiega la stessa Agenzia delle Entrate.

Il consiglio dei tecnici Cna è quindi quello di rivolgersi a personale specializzato e utilizzare materiale certificato per evitare una spesa che possa rivelarsi superflua alla prima prova anti-crimine. E una brutta delusione al ritorno dalle vacanze.

I numeri – È in aumento il numero degli italiani previdenti: secondo una ricerca Ipsos commissionata dalla Fiera di Milano, in Italia 3 famiglie su 4 hanno installato un sistema antifurto, sia pure una semplice porta blindata.

I furti in appartamento denunciati sono aumentati del 94% tra il 2005 e il 2015. Ma, sempre secondo i dati del Viminale, la crescita si sarebbe arrestata nel 2014 (255.886 casi, +1,8% rispetto al 2013). Nel 2015, infatti, sono scesi a 233.730 (-8,7% sull’anno precedente). Una tendenza confermata nei primi mesi di quest’anno. Tra gennaio e aprile 2016 le denunce di furti in appartamento sono calate del 15,9% rispetto allo stesso periodo del 2015. Questo calo potrebbe essere determinato anche da un senso di frustrazione dei cittadini. Solo il 2,7% dei criminali viene assicurato alla giustizia.

Il calo delle denunce va di pari passo con l’aumento dei sistemi di protezione nelle abitazioni private. Una tendenza già registrata per banche ed esercizi commerciali, diretta conseguenza del timore crescente degli italiani per i furti in appartamento.

Pmi Day 2016: iscrizioni aperte per scuole e aziende

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Formazione by

Sono aperte le iscrizioni per scuole e aziende all’edizione 2016 del “Pmi Day – Industriamoci”, promosso dal Comitato Piccola Industria di Associazione Industriale Bresciana, in collaborazione con Confindustria nell’ambito della Settima Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese.

Per partecipare all’edizione numero sette del Pmi Day, che quest’anno durerà un’intera settimana dal 7 al 12 novembre, le scuole medie e superiori e le aziende bresciane possono collegarsi al sito web di AIB a questo link (info: 030.2292279 – #PMIDAY2016) e compilare i form dedicati. Il termine per partecipare scade il prossimo 14 ottobre.

“Tra le molte novità di quest’anno, oltre ad allungare la durata dell’evento per favorire la partecipazione di aziende e istituti scolastici, abbiamo attivato un portale online per le iscrizioni e per gestire in modo più efficiente la programmazione delle visite. Le iscrizioni inoltre, per consentire una migliore organizzazione dei trasporti e degli abbinamenti, avverranno per gruppi composti da 25 persone tra studenti e docenti accompagnatori. La partecipazione al progetto potrà poi rientrare nel monte ore dell’Alternanza scuola-lavoro – spiega Giancarlo Turati, presidente del Comitato Piccola Industria di AIB –. Primi  destinatari di questa iniziativa sono i giovani ai quali faremo toccare con mano il mondo dell’industria per integrare lo studio teorico con la realtà produttiva, segnalando anche le opportunità di lavoro. Mostreremo a studenti e docenti cos’è e come funziona una fabbrica, i diversi reparti, il ciclo produttivo, i laboratori di ricerca, i magazzini e così via, cercando di raccontare la nostra storia, i risultati raggiunti e il contributo che ogni giorno le imprese sanno dare al benessere di una comunità. Pmi Day – Industriamoci, conclude Giancarlo Turati – è un progetto nel quale crediamo e che abbiamo fatto crescere: dalle 12 aziende e 280 studenti del 2010, fino allo straordinario successo dell’ultima edizione, che ha coinvolto 83 aziende, 43 scuole e 5.500 studenti, collocando la nostra iniziativa al primo posto tra quelle promosse in tutta Italia dalle Associazioni territoriali”.

Terremoto, l’appello di Bonometti: le imprese facciano la loro parte

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Solidarietà by

”Faccio appello al grande cuore di tutte le aziende bresciane, affinché manifestino la loro solidarietà nelle modalità e nei tempi che più riterranno corretti”, a lanciare l’appello è il presidente di Aib Marco Bonometti, che in una nota sottolinea come – in seguito al tragico terremoto d’Amatrice – chiede alle imprese di fare la loro parte e sottolinea che “Associazione Industriale Bresciana, di concerto con tutte le territoriali di Confindustria, è pronta a collaborare fattivamente con le istituzioni e le imprese per gestire l’emergenza e sostenere la fase successiva di ripresa dell’attività produttiva”.

“Esprimo a nome di tutta l’Associazione Industriale Bresciana il più profondo cordoglio, solidarietà e vicinanza alle popolazioni del Lazio, dell’Umbria e delle Marche colpite da questo devastante terremoto”, aggiunge il patron di Omr, “In questo momento, mai come prima, il Paese deve fare quadrato concretamente intorno alle popolazioni coinvolte per permettere la ripresa della vita e delle attività”.

Fiera, c’è il business plan: il ritorno all’utile è previsto per il 2018

in Commercio/Economia by

Un piano c’è e parla di pareggio di bilancio a partire dal 2019. Pro Brixia ha messo nero su bianco il business plan per la riapertura della fiera di via Caprera.

I conti del 2015 – riportati dal Corsera – dicono 132 giornate, 44 clienti e 225mila euro di fatturato. Nei primi sei mesi del 2016 i ricavi del padiglione erano fermi a 28.500, con una stima di 265mila entro fine anno. Mentre i costi stimati sono: 118 mila euro per la gestione; 185 mila per la struttura; 142 mila per 9 eventi e 372 mila come affitto iniziato lo scorso 15 luglio. Un saldo negativo è di 577 mila euro.

Per il 2017 la previsione è invece di eventi per 980mila euro, a cui si sommano servizi per 163mila, sponsorizzazioni per 300mila e 100mila da parcheggi e bar-ristorante. Totale 1,54 milioni con costi per 1,8 (di cui 670mila di affitto). La perdita prevista è insomma di 266mila euro.

Ma il ritorno all’utile è stimato al 2018 (32.120 euro), con un ulteriore incremento l’anno successivo (269 mila). Ma come? L’obiettivo è consolidare il portafoglio clienti e adottare un’organizzazione commerciale idonea agli obiettivi, anche con offerte “meno onerose”.

Azienda Gardesana Servizi, Alberto Tomei confermato presidente all’unanimità dai 20 sindaci soci

in Economia/Evidenza/Istituzioni/Nomine/Partecipate e controllate by

Azienda Gardesana Servizi vara il nuovo consiglio di amministrazione che rimarrà in carica per i prossimi tre anni. Alberto Tomei è stato confermato all’unanimità presidente della società che gestisce il ciclo integrato dell’acqua nei Comuni dell’area gardesana,

“Voglio ringraziare i sindaci – ha detto il presidente Tomei – dei Comuni soci per avermi confermato, per la quarta volta, alla guida di questa azienda che è strategica per lo sviluppo del nostro territorio. Sono particolarmente contento che il voto sia stato unanime perché indica condivisione nelle scelte e nelle strategie messe in atto da Ags. Come presidente continuerò a sviluppare un rapporto diretto con i sindaci per capirne le esigenze e condividere attività e obiettivi di Ags”.

Il nuovo Cda, invece, è composto da Luca Simone Dal Prete di professione architetto, dall’imprenditore Franco Munari, da Pia Joanne Hancock, architetto, e da Stella Peretti, architetto.

“L’obiettivo che ci siamo posti come Cda – ha spiegato il presidente Tomei – è quello di sviluppare l’azienda in maniera innovativa e di migliorare costantemente il servizio offerto da AGS, mettendo al centro delle nostre attività i nostri clienti. In questi tre anni, quindi, lavoreremo per offrire servizi di migliore accessibilità alle persone, migliorando il nostro sito e sfruttando le nuove tecnologie per incrementare i servizi. La nostra azienda ha volontà di crescere, per questo stiamo dando un forte impulso di innovazione, sia all’interno coinvolgendo tutti i nostri dipendenti, che all’esterno. Lo scopo è, ovviamente, quello di garantire servizi migliori ai privati e risposte rapide e adeguate ai nostri soci istituzionali e ai Comuni”.

Un capitolo particolare merita l’innovazione e la ricerca che diventeranno capisaldi dell’attività di Ags: “Continueremo a sviluppare i rapporti con l’Università e con i progetti di ricerca più innovativi a livello europeo. Manterremo un’attenzione costante a favore della tutela del lago di Garda e del suo territorio: attraverso un monitoraggio capillare vogliamo conoscere e proteggere in maniera sempre più approfondita il Garda. Per farlo utilizzeremo tecnologie all’avanguardia a tutti i livelli, in modo che Ags sia il più efficiente e più sostenibile possibile, in grado di sviluppare al massimo le risorse e le capacità interne. Allo stesso tempo, abbiamo previsto un piano di interventi specifico per i Comuni e il territorio dell’entroterra gardesano che hanno caratteristiche ed esigenze peculiari. Non a caso, solo per il 2016, il nostro piano di investimenti per l’entroterra prevede interventi per 1 milione di euro”.

Vendemmia 2016 in Franciacorta: si prospetta un’annata di grande qualità

in Agricoltura e allevamento/Alimentare/Economia by

Da oggi la Franciacorta dà il via alla vendemmia a partire dai vigneti del versante sud del Monte Orfano, dove la raccolta di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco è sempre anticipata rispetto alle zone più centrali, grazie al particolare microclima che le contraddistingue.

“La situazione in Franciacorta è molto disomogenea quest’anno, per via delle numerose variabili che contraddistinguono le aree del nostro territorio – afferma il Vicepresidente del Consorzio Franciacorta Silvano Brescianini – Ci sono delle zone, ad esempio quelle più a nord, dove serviranno ancora almeno un paio di settimane prima di iniziare la raccolta”.

Il 2016 ha visto un clima altalenante nel quale a consistenti precipitazioni si sono alternate giornate molto calde e umide. Fin dal principio della stagione, apertasi con un regolare germogliamento nei primi giorni di aprile, l’annata è parsa piuttosto precoce, grazie a condizioni climatiche molto favorevoli. Durante le fasi della fioritura e dell’allegagione però, le frequenti piogge e i bruschi abbassamenti della temperatura hanno rallentato il processo di maturazione e in alcuni casi favorito la peronospora. Questo patogeno fungino, che influisce fortunatamente solo sulla quantità prodotta, compromette infatti il passaggio da fiore a frutto, con il mancato sviluppo di alcuni acini all’interno dei singoli grappoli.

Il maltempo del mese di maggio e inizio giugno, con frequenti rovesci e alcune grandinate, ha influenzato negativamente la formazione dei grappoli ed ha comportato, seppur non consistenti, perdite di produzione in termine di volumi. Si prospetta quindi un’annata con delle rese ridotte dispetto al 2015, con una previsione di calo del 10-15 % dei volumi sul totale degli ettari, ma sicuramente di grande qualità. Il clima è stato infatti nel complesso favorevole, poiché l’escursione termica ha permesso una buona maturazione delle uve e un buon bilanciamento tra zuccheri ed acidità.

Conclude il Vice Presidente Silvano Brescianini “La vendemmia in Franciacorta è iniziata a sud del nostro territorio, ma sicuramente sarà più lunga del solito per il resto dell’area, a causa delle escursioni termiche di questi ultimi giorni. Si prospetta un’annata di grande qualità, anche se come ogni anno potremo dare una valutazione effettiva solo dopo aver portato l’uva in cantina”.

Autostrada della Valtrompia: il governo sblocca i fondi, si parte?

in Economia/Infrastrutture/Istituzioni by

Il raccordo autostradale della Valtrompia, che dal casello di Ospitaletto raggiunge i Comuni di Concesio e Sarezzo, è un’opera strategica per l’intero territorio bresciano. Un’infrastruttura per cui il presidente del Broletto Pier Luigi Mottinelli ha lavorato sin da subito, incontrando a Roma sia il sottosegretario Luca Lotti, sia il Ministro Graziano Delrio, affermando pubblicamente la necessità di sbloccare i fondi per la realizzazione dell’opera.
E dopo le rassicurazioni arrivate dal Governo, rispetto alla  compatibilità delle normative europee sul prolungamento della concessione, l’autostrada della Valle Trompia è ora confermata tra gli interventi previsti nel Piano Finanziario della concessionaria Società Autostradale BS-PD, Serenissima.

«Si tratta di un lotto funzionale con riflessi di assoluta priorità per la mobilità su gomma del comparto produttivo bresciano – ha dichiarato il presidente Mottinelli  –  che incide sull’economia del distretto industriale di Lumezzane e della Valtrompia. Per questo avevo chiesto che l’opera rientrasse tra le priorità dell’agenda del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Governo. Ieri sera ho sentito telefonicamente l’On. Lotti e il MInistro Delrio per condivedere con loro l’entusiasmo del risultato raggiunto».

Il rinnovo della concessione fino al 2026, necessario per non essere considerato proroga e quindi vietato dalla   Commissione Europea, era legato all’approvazione del progetto definitivo dell’intera tratta autostradale Valdastico Nord, un destino incrociato, che oggi può finalmente vedere la luce.

«Bisogna tenere conto dell’importanza strategica che l’autostrada della Valtrompia ha per il territorio bresciano –  ha proseguito il Presidente Mottinelli –  così come sottolineato con forza non solo dal mondo politico, sindaci interessati al tracciato e Comunità Montana della Valtrompia, ma anche da quello imprenditoriale, con l’Associazione Industriali Bresciani. La Provincia ha lavorato e ottenuto risultati concreti e positivi per la realizzazione dell’opera».

Superato il problema della Valdastico, Serenissima, con la delibera del Cipe, può ora liberare i 250 milioni da dare a Anas, iniziando i lavori della Valtrompia.

“Sono soddisfatto insieme al COnsigliere Diego Peli e al Presidente della Comunità MOntana della Valle Trompia, Massimo Ottelli, per il risultato raggiunto – ha concluso il Presidente Mottinelli – la Valtrompia, al pari della Tav, è sempre stata tra le mie priorità. Si tratta di un’opera importante, come sindaci e industriali mi hanno sempre ribadito”.

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