Fatture false (ben 80mila) per un valore di oltre 250 milioni di euro e 60 milioni di evasione accertata. Sono questi i numeri che inguaiano un imprenditore 50ennedi 50 anni, di Darfo Boario Terme, finito nel mirino della Guardia di Finanza di Pisogne. Il metodo utilizzato – tra il 2011 e il 2015 – sarebbe il solito delle cosiddette società cartiere (13 quelle scoperte in questo caso), società di comodo intestate a prestanome nullatenenti che fanno fatture false e poi chiudono improvvisamente (mediamente nell’arco di un mese).

Dai Giovani di Confindustria 103mila euro per la “Pappa più buona che c’è”
Sono stati complessivamente 103.785 euro i fondi raccolti a favore di Fondazione Spedali Civili dai Giovani Imprenditori