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Nuova acquisizione per Neoesperience: preso il 51% di Workup

in Economia/Evidenza/Innovazione by
Neosperience in Borsa

Si rafforza ulteriormente il gruppo Neosperience (“NEOSPERIENCE” o “NSP”), uno dei principali player nel settore della Digital Customer Experience quotato su AIM Italia, grazie alla firma del contratto per l’acquisto del controllo (51%) di Workup S.r.l., azienda di grande esperienza nel settore del Digital Commerce. Workup, con sede a Bassano del Grappa (Vicenza), è conosciuta in Italia per la piattaforma proprietaria RubinRed, che vanta oggi oltre 300 implementazioni in cloud per aziende operanti nei principali settori industriali.

Questa nuova acquisizione porterà a Neosperience un incremento dei ricavi di oltre 2 Milioni di Euro, un EBITDA margin di oltre il 18%, unitamente a un team di talenti e un portafoglio di clienti di eccellenza fra cui: Arclinea, Campagnolo, Confagricoltura, De’Longhi, Fae Group, Fondazione CUOA, FPT Industries, Haier e GE Appliances, Irinox, Leone 1947, Marina di Venezia, Marposs, Miele, Pinalli, Porsche, Rimadesio, San Marco Group, System Logistics, Tescoma, Veneta Cucine.

“Siamo entusiasti di accogliere nel nostro gruppo i soci e il team di Workup, una squadra che apporta idee innovative e una storia di successo che ci consentono di potenziare l’offerta di soluzioni dedicate al Digital Commerce B2C e B2B, oggi centrali per le aziende di ogni settore. – spiega Dario Melpignano, Presidente di Neosperience – Per questo abbiamo scelto di cogliere, in questo momento storico, l’opportunità di far crescere ulteriormente la presenza di Neosperience sul mercato, arricchendo la nostra capacità di attrarre talenti e portare valore ai nostri clienti.”

Con questa operazione strategica, i soci, i manager e tutti i collaboratori di Workup – partecipando sia all’azionariato, sia al piano di stock option del Gruppo – portano in Neosperience un vasto bagaglio di esperienze e tecnologie nel mondo del digital business. Negli ultimi anni Workup ha realizzato alcuni fra i progetti di e-commerce più avanzati sul mercato, perfettamente in linea con gli obiettivi di sviluppo di Neosperience. In particolare, il focus nel Digital Commerce di Workup viene accelerato e potenziato, integrando le soluzioni Neosperience che incorporano servizi avanzati basati sull’Intelligenza Artificiale e il Machine Learning, generando in questo modo ancor più valore per tutti i clienti di Workup e del Gruppo, sia domestici, sia sui mercati esteri dove la domanda è più evoluta.

“Workup e Neosperience sono unite da una visione condivisa: la tecnologia deve essere al servizio delle aziende e dei loro clienti per semplificare la scelta e l’acquisto attraverso una relazione digitale più empatica, e quindi molto più efficace. – sottolinea Patrizia Bizzotto, CEO di Workup – Empathy in technology è la sintesi dell’integrazione tra Workup e Neosperience e siamo orgogliosi di rafforzare l’offerta del Gruppo con soluzioni basate su tecnologie avanzate, imprescindibili per le aziende che vogliono generare ricavi e marginalità, oggi e domani.”

 

Razionale dell’operazione

Workup S.r.l. è una PMI innovativa costituita nel 1996, con sede a Bassano del Grappa (Vicenza) e attiva nella produzione di software e servizi digitali dedicati all’e-commerce. Con oltre 2 Milioni di Euro di fatturato e una redditività significativa, Workup opera nel settore digital con un approccio innovativo e una forte vocazione tecnologica. Workup sviluppa internamente software per creare piattaforme web e di e-commerce per i propri clienti con il prodotto proprietario Rubin Red: una piattaforma innovativa dedicata al Digital Business, già specializzata e con numerose applicazioni nei più importanti settori industriali.

I principali fattori di creazione di valore per gli azionisti di Neosperience a seguito dell’integrazione con Workup sono:

  • Rafforzamento delle competenze per la trasformazione digitale delle imprese, con un focus sul Digital Commerce grazie alla piattaforma software proprietaria RubinRed;
  • Aumento della capacità di attrazione di nuovi Clienti e Talenti;
  • Ampliamento del portafoglio Clienti e delle opportunità di cross-selling e upselling, sia facendo leva sulle soluzioni Neosperience, sia espandendo l’offerta anche grazie a Value China, la società del gruppo dedicata alla clientela asiatica che ha recentemente siglato una partnership con Tencent, casa madre di WeChat;
  • Rafforzamento del management team, grazie al coinvolgimento di una squadra di imprenditori e professionisti, con un track record eccellente;
  • Potenziamento dell’offerta di soluzioni che abilitano la proposta di Neosperience nel Digital Commerce, in particolare in Europa e negli Stati Uniti.

 

Sintesi dell’operazione

L’operazione prevede le seguenti fasi:

  • Acquisto iniziale del 51% di Workup da parte di NSP per Euro 1.100.621, di cui 376.121 Euro in cash corrisposti in data odierna, e 724.500 Euro in n. 80.500 azioni NSP, con consegna prevista entro ottobre 2020 e soggette a lock-up fino al 31 agosto 2021.
  • Acquisto del rimanente 49% entro luglio 2022, per un importo calcolato in funzione dell’effettivo EBITDA medio rettificato di Workup negli anni 2019, 2020 e 2021; il multiplo adottato sarà pari a 7, qualora l’EBITDA medio sia superiore a 350.000 Euro, e pari a 6 nel caso in cui l’EBITDA medio sia inferiore a 350.000 Euro. Tale importo sarà corrisposto tutto in azioni NSP di nuova emissione, anche queste soggette a uno specifico accordo di lock-up: il 100% delle azioni ricevute dai venditori sarà vincolato per tre mesi; il 75% per il successivo trimestre, il 50% per l’ulteriore trimestre, e il residuo 25% delle azioni fino ad un anno dalla consegna delle azioni stesse, quindi fino a metà 2023. Al riguardo, si precisa che NSP e gli azionisti venditori di Workup sono rispettivamente titolari di opzioni call e put relative al 49% residuo.

Il nuovo CdA di Workup sarà composto da 2 rappresentanti Neosperience, tra cui il Presidente Dario Melpignano, e dall’attuale Amministratore Delegato di Workup, Patrizia Bizzotto, che manterrà la guida della società.

Nell’ambito dell’operazione di acquisto sono state rilasciate le usuali dichiarazioni e garanzie in linea con le prassi di mercato.

  • Advisor finanziario: Caterina Della Torre ed Edmondo Tudini, di Special Affairs Srl, per Workup.
  • Advisor legali:
    • Grava &Associati, con il partner Antonio Grava, per Workup;
    • DCS & Partner con Cesare de Carolis, Barbara Bergamaschi e Alessandro Magnoli, per Neosperience.

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Neosperience S.p.A.

 

Neosperience è una PMI innovativa quotata all’AIM Italia che opera come “software vendor”, recentemente indicata da Gartner come unica realtà italiana, tra le sei società produttrici di software più innovative al mondo, insieme a Salesforce e SAS. Fondata a Brescia nel 2006 da Dario Melpignano e Luigi Linotto, rispettivamente Presidente e Vice Presidente Esecutivo, la società è attiva nel settore della Digital Customer Experience con Neosperience Cloud: la piattaforma software alla base di numerose Solution che grazie all’Intelligenza Artificiale permettono alle aziende di offrire ai propri clienti un’esperienza digitale personalizzata ed empatica, con cui attrarre nuovi clienti e aumentare il valore dei clienti esistenti. Tra le aziende clienti di Neosperience figurano società leader nel settore della moda, del retail e dei servizi finanziari.

“Ogni goccia conta”: Acque Bresciane ancora protagonista della sostenibilità e dell’innovazione

in Acque bresciane/Ambiente/Bilanci/Economia/Evidenza/Partecipate e controllate/Servizi by

Si è svolta oggi la presentazione del terzo Bilancio di Sostenibilità di Acque Bresciane, che rendiconta in modo volontario l’impegno dell’azienda nella sostenibilità, secondo le metodologie e i principi internazionali previsti dai GRI Sustainability Reporting Standards.

Il Bilancio, che descrive i traguardi raggiunti nel segno della qualità, dell’ambiente e della sicurezza, si pone oggi nuovi obiettivi: “Abbiamo fatto del tema della sostenibilità una scelta strategica e valoriale di fondo” ha dichiarato il Presidente Gianluca Delbarba “stiamo vivendo un tempo che richiede impegno e obiettivi che possano tutelare il futuro delle generazioni che verranno. La tragedia generata dalla pandemia Covid ha posto all’attenzione globale valori universali attraverso i quali la sostenibilità trova una sua corretta applicazione”.

La società oggi registra un fatturato di 81,8 milioni di euro, 4.044 mila chilometri di acquedotto (+ 8,7% rispetto al 2018), 254 segmenti (81 acquedotto, 85 fognatura, 88 depurazione), 263 dipendenti, 93 comuni gestiti per circa 550.000 abitanti.

Le novità di questa edizione sono:

  • l’inserimento nel piano industriale al 2045 di 9 obiettivi di sostenibilità che si concretizzano in indicatori specifici misurabili (KPI) ed attività coordinate da attuare e rendicontare anno per anno a partire da quello in corso
  • l’avvio di un importante percorso interno aziendale sui temi della sostenibilità, che ha visto coinvolti dipendenti e manager attraverso attività formative e la condivisione di impegni e obiettivi concreti
  • un maggiore coinvolgimento degli stakeholder, a partire dai Sindaci con focus group dedicati e delle nuove generazioni, a cui è strettamente legato il tema della sostenibilità
  • il rinnovato impegno nella lotta ai cambiamenti climatici, con l’avvio del percorso per il calcolo del Carbon Footprint e un programma di investimenti per la resilienza delle infrastrutture e la sostituzione delle reti
  • un’attenzione crescente a innovazione e sostenibilità, creando una nuova funzione apposita in azienda
  • maggiore chiarezza delle informazioni, grazie a strumenti puntuali come la newsletter per gli amministratori locali e i servizi agli utenti attraverso sportelli, app, call center e sito internet aziendale

I numeri del Bilancio 2020 raccontano l’impegno di Acque Bresciane nel 2019 non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo: “Ogni goccia conta”, la nuova purpose aziendale, ha guidato lo sviluppo delle attività nel rispetto di otto valori fondamentali: sostenibilità, universalità, trasparenza, coinvolgimento delle persone, tutela delle risorse idriche, passione per il territorio, ascolto ed eccellenza e innovazione.

Il documento, redatto in due versioni e in due lingue, è articolato in 11 capitoli che illustrano i principali dati aziendali e le attività svolte, con uno sguardo al futuro e agli obiettivi di sviluppo sostenibile inseriti nel piano industriale al 2045, che avrà un intero capitolo dedicato alla sostenibilità e fornirà traguardi e obiettivi di medio e lungo periodo.

Il nostro impegno nell’essere protagonisti di una gestione del ciclo idrico rispettosa dell’ambiente e nel fornire quotidianamente risposte concrete alle importanti sfide che il nostro territorio si trova ad affrontare è testimoniato dagli investimenti e i progetti sviluppati nel corso del 2019.

  

DATI ECONOMICI E INVESTIMENTI

  • Sono 24 i milioni di euro investimento complessivo (19milioni nel 2018) effettuati per migliorare la gestione del sistema idrico
  • L’investimento medio per abitante è salito dai 43 euro del 2018 a 51 euro nel 2019, rispetto ad una media italiana di 44 euro per abitante, con un incremento del 18%
  • 65 milioni di euro il valore economico distribuito agli stakeholder, a beneficio dei soggetti che lavorano con Acque Bresciane e del territorio di riferimento

 

AMBIENTE

  • 7 i chilometri di acquedotto sostituiti, a vantaggio dell’efficienza del sistema e della resilienza della rete
  • 96,8% l’indicatore inverso M6 ARERA, che attesta la qualità delle acque depurate
  • Obiettivo discarica zero: fanghi smaltiti discarica inferiori all’1%, perché sostenibilità significa investire anche nella chiusura del ciclo idrico e ridurre gli scarti
  • Riduzione del 27% dei consumi degli automezzi, grazie alla sostituzione del parco veicolare con nuovi mezzi, di cui 2 elettrici
  • Con 41 punti di distribuzione di acqua potabile, che hanno erogato 3,5 milioni di litri nel 2019, sono stati risparmiati 2,3 milioni di bottiglie di plastica (64.000 Kg plastica sottratto all’ambiente) ed evitate 375 tonnellate di CO2

 

COMUNITÀ

  • Il livello di Customer Satisfaction Index è di 93,7% e conferma il giudizio di eccellenza espresso dagli utenti e l’impegno di Acque Bresciane nel fornire servizi di qualità
  • 500 gli studenti coinvolti in progetti di educazione ambientale (1.200 nel 2018) a dimostrazione della costante attenzione e vicinanza alle nuove generazioni
  • Bonus sociale idrico erogato a 3.206 utenze con difficoltà economiche e un ulteriore stanziamento nel 2020 di 300 mila euro, a carico della società, da destinare alle famiglie e utenze in difficoltà, anche alla luce degli impatti economici dell’epidemia

 

Acque Bresciane si occupa della gestione del Servizio Idrico Integrato (costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue) nel territorio dei Comuni della Provincia di Brescia. Ad oggi, con il conferimento di Garda Uno S.p.a nel dicembre 2017, gestisce il servizio in 93 Comuni per oltre 550.000 abitanti serviti. Acque Bresciane sviluppa il proprio servizio in modo sostenibile nel rispetto dell’economicità della gestione del servizio idrico integrato all’interno di un mercato regolato. La gestione sostenibile del ciclo idrico integrato, la difesa e la valorizzazione della risorsa, la qualità delle acque potabili, la gestione delle acque depurate costituiscono la mission principale di Acque Bresciane, che vuole garantire nel proprio territorio servito un accesso all’acqua universale e sicuro nel pieno rispetto dell’equilibrio ambientale presente e futuro.

Brescia, pesante calo della produzione metalmeccanica nel primo trimestre

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Tendenze by

In provincia di Brescia, nel primo trimestre del 2020, l’attività produttiva dei settori metalmeccanici ha segnato variazioni negative rispetto allo stesso trimestre del 2019, dopo la frenata del periodo precedente che aveva invertito un trend di crescita durato per numerosi trimestri. In particolare, il comparto della meccanica ha registrato una diminuzione dell’attività del 17,6% nel confronto con il 1° trimestre 2019, quello della metallurgia del 12,0%. A seguito di queste variazioni, i livelli produttivi riferiti all’intera industria metalmeccanica bresciana sono ritornati sui minimi del 2013, andando a vanificare sei anni di crescita. A evidenziarlo è l’indagine trimestrale condotta dal Centro Studi AIB, che ha dedicato spazio anche alla valutazione delle prime conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria sulle imprese.“In questo momento non abbiamo preoccupazioni solo sul versante della produzione, ma siamo bloccati anche dalla burocrazia – spiega Loretta Forelli, Presidente del Settore Metallurgia, Siderurgia e Mineraria di AIB –. E non è tutto: con il calo della meccanica e dell’automotive, si è arrestata anche la rottamazione. Facciamo quindi fatica a comprare materia prima dai Paesi che solitamente sono nostri fornitori. Brescia, che è al centro della metallurgia europea, sta attraversando un momento durissimo, e vedo la situazione che ci attende in autunno, per quanto riguarda la metallurgia, in modo preoccupante. Anche molte grosse aziende si stanno purtroppo fermando.”

“Non possiamo che esprimere la massima preoccupazione: si fanno tante riunioni, si spendono tante parole, ma di fatti se ne vedono pochi da parte del Governo – aggiunge Gabriella Pasotti, Presidente del Settore Meccanica di AIB –. Le aziende sono in difficoltà soprattutto sulla liquidità, e inoltre i dati sulla Cassa Integrazione sono impressionanti. Ribadisco: abbiamo bisogno di liquidità, a settembre prevediamo un calo preoccupante degli ordini, anche del 40-50%. Purtroppo, c’è stata l’illusione che ci fosse lavoro dopo il lockdown, ma nel medio periodo non sarà così.”Le prospettive a breve termine espresse dagli operatori sono, nel complesso, nettamente sfavorevoli per tutti e due i comparti, con gli ordinativi in diminuzione sia in Italia che sui mercati esteri. Nel settore della meccanica, la rilevanza degli effetti negativi è stata severa (gli obiettivi per l’anno in corso non sono più raggiungibili) per il 44% delle aziende intervistate; significativa (con la riorganizzazione del piano aziendale per l’anno in corso) per il 34%; gestibile (con revisioni minori al piano aziendale) per il 17%; gravissima (è necessario un ridimensionamento della struttura aziendale) per il restante 5%. Gli operatori hanno dichiarato di aver registrato un calo percentuale del fatturato del 23% e delle ore lavorate del 25% rispetto alla “normalità” (il confronto è con il primo trimestre 2019).Nel settore metallurgico la rilevanza degli effetti negativi è stata severa (gli obiettivi per l’anno in corso non sono più raggiungibili) per il 33% delle aziende del campione; significativa (con la riorganizzazione del piano aziendale per l’anno in corso) per il 47%; gestibile (con revisioni minori al piano aziendale) per il rimanente 20%. Gli operatori hanno dichiarato un calo percentuale del fatturato del 22% e delle ore lavorate del 18% rispetto alla “normalità”.

Le deboli prospettive di crescita impattano negativamente sui prezzi delle materie prime industriali, che sono tradizionalmente un termometro dello stato di salute del quadro congiunturale. Tra le commodity principalmente impiegate nei cicli di produzione delle aziende metalmeccaniche bresciane si rilevano cali diffusi. A maggio, rispetto allo stesso mese del 2019, l’alluminio ha segnato un ribasso del 17,7%, il rame del 12,9%, lo zinco del 28,0% e il rottame ferroso del 14,8%. Sul versante del mercato del lavoro, si segnala l’impennata nel mese di aprile (con il parziale riassorbimento in maggio) della Cassa Integrazione Guadagni nei settori metalmeccanici. Mentre nel primo trimestre, rispetto allo stesso periodo del 2019, le ore complessivamente autorizzate nei due comparti sono cresciute del 9,9%, quelle autorizzate nei primi cinque mesi del 2020 sono aumentate del 1.536% rispetto allo stesso periodo del 2019, passando da 1,5 a 24,2 milioni.

In particolare, la componente ordinaria nei primi cinque mesi del 2020 è cresciuta del 3.865% (da 583.704 ore a oltre 23 milioni di ore), quella straordinaria del 10% (da 892.950 a 984.329 ore). Sulla base delle ore effettivamente utilizzate è possibile stimare che le unità di lavoro annue (ULA) potenzialmente coinvolte dalla CIG siano circa 12 mila e seicento, contro le 800 dello stesso periodo del 2019. Si tratta tuttavia di una stima prudenziale, basata su un tasso di tiraggio nel 2020 in linea con quello registrato nel 2019 (che è stato storicamente basso).  Dal punto di vista della struttura produttiva, Brescia è la terza provincia italiana per rilevanza dell’industria metalmeccanica (dopo Torino e Milano). Con circa 100 mila addetti attivi, è leader nazionale per quanto riguarda la metallurgia (16 mila addetti) e i prodotti in metallo (36 mila), è al terzo posto nei macchinari e apparecchiature (31 mila) e in quinta posizione relativamente ai mezzi di trasporto (poco più di 8 mila addetti).

 

 

Nasce “We Chat Tourism”: Neosperience & Tencent per rilanciare il turismo italiano

in Economia/Evidenza/Innovazione/Turismo by

Neosperience S.p.A., uno dei principali player nel settore della Digital Customer Experience, quotata su AIM Italia, e la partecipata Value China s.r.l. – start up innovativa dedicata al mercato cinese e asiatico per la fornitura di prodotti e servizi digital – lanciano con il gigante digital cinese Tencent Holding il progetto “WeChat Tourism”. Questa iniziativa si propone di rilanciare e promuovere il turismo italiano in Cina, anche grazie al patrocinio di ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo.)

Value China, società del Gruppo Neosperience dedicata al mercato cinese, è il braccio operativo e referente in Italia di Tencent Culture & Tourism: il reparto interno creato dal colosso cinese nel 2018 per supportare il settore del turismo a livello globale. Grazie a Tencent, casa madre di WeChat – la principale piattaforma social e di messaggistica cinese – e Neosperience, prende vita un team dedicato a realizzare il progetto fondamentale di rilancio del turismo, che parte dalla Cina e dai turisti cinesi, per promuovere il patrimonio artistico, culturale e naturalistico italiano.

Dario Melpignano, Presidente di Neosperience, ha commentato: “Siamo entusiasti di sviluppare questa iniziativa ambiziosa per rilanciare il settore turistico del nostro Paese e fornire a tutti gli operatori turistici nuove opportunità di business dopo un periodo di grande sofferenza economica. Lo sviluppo e fornitura di servizi digitali innovativi che valorizzano il territorio e l’offerta degli operatori gioca un ruolo chiave nel momento storico che stiamo vivendo. Questo progetto si iscrive nel quadro dell’impegno di Neosperience per il sostegno e il rilancio del nostro territorio e attività attraverso il digital: sviluppo sociale, ma anche opportunità per rafforzare il ruolo del nostro Paese come canale di comunicazione e condivisione di valori a livello internazionale.”

Luca Qiu, CEO di Value China, aggiunge: “L’iniziativa WeChat Tourism è un asset fondamentale per la promozione della destinazione Italia in Cina. La messa in gioco della maggiore app di messaggistica, social e di pagamenti cinese crea un nuovo scenario di rilancio del turismo e un’opportunità unica per l’intero settore e l’economia italiana. Attraverso soluzioni tecnologiche innovative e piattaforme di servizi intelligenti potremo ispirare e guidare i turisti cinesi verso la destinazione prescelta dialogando con loro con l’app che usano di più, ogni giorno.

Il patrocinio rilasciato da ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) rafforza ulteriormente questo progetto in un momento cruciale per l’economia del settore turistico.”

WeChat Tourism fa parte di un insieme di progetti sotto il brand Tencent, a cui hanno già aderito altri Paesi, europei e non, ed è l’unico progetto in Italia gestito direttamente dal gruppo cinese seguendo i protocolli di controllo qualità interni. Il progetto include anche la realizzazione di un Mini Program WeChat, implementato dal team tecnico di Tencent.

Con il vantaggio di anni di esperienza accumulata nel mondo digital cinese, Tencent investirà sulla diffusione di WeChat Tourism lato Consumer, promuovendo la destinazione e i servizi nei suoi canali social esistenti e attingendo alle sue risorse interne per promuoverlo, presso oltre un miliardo di utenti attivi sulle sue property digital, oltre all’app WeChat.

Neosperience investirà in questo progetto sul versante Business, impegnando le proprie risorse e quelle di Value China per aiutare tutti gli operatori a valorizzare insieme alle loro attività il patrimonio culturale, artistico, enogastronomico e naturalistico italiano.

Le tecnologie che cambiano il modo di lavorare nel mondo “post Covid 19” | INNOVATION CLUB

in Economia/Evidenza/Innovation club/Innovazione/Rubriche by

Il mondo dopo l’emergenza sanitaria del Covid 19 avrà regole diverse e le aziende potranno utilizzare numerose tecnologie per mettere al sicuro il luogo di lavoro, per creare un rapporto sempre più forte con i propri collaboratori e per realizzare dinamiche di vendita digitali.

L’intelligenza artificiale per garantire la distanza di sicurezza

L’idea alla base è molto semplice: posizionando alcune telecamere nei luoghi più “critici” dell’azienda e analizzando il comportamento e il movimento di dipendenti al suo interno tramite un algoritmo di machine learning si è in grado di identificare la distanza che intercorre fra le persone nello spazio, e a inviare un alert al responsabile se questo venisse meno. inoltre se l’azienda si dota di una termocamera è possibile contemporaneamente identificare l’insorgenza di sintomi febbrili in modo da avvertire il lavoratore. Un aiuto prezioso per garantire il rispetto delle norme e la sicurezza di tutti.

L’Internet of things per santificare gli uffici e gli impianti produttivi

La sanificazione è un intervento mirato ad eliminare alla base qualsiasi agente contaminante che con le comuni pulizie non si riesce a rimuovere. La sanificazione si attua – avvalendosi di prodotti chimici detergenti (detersione) ma anche utilizzano uno strumento professionale per la produzione di ozono – per riportare il carico microbico entro standard di igiene accettabili ed ottimali. La sanificazione deve comunque essere preceduta dalla pulizia.

Attraverso sensori Internet of things si è in grado di rivelare lo stato di avanzamento del processo di sanificazione controllando che abbia ottenuto i risultati nell’ambiente e verificando che sostanze chimiche o ozono, potenzialmente dannose per la salute non siano più presenti.

 

La “Voice of Employee” per coinvolgere i dipendenti anche in smart working

Il lavoro a distanza e smart può introdurre dei rischi quali: una ridotta capacità di trasferimento delle informazioni tra la forza lavoro, l’isolamento sociale del lavoratore e la difficoltà di separazione tra vita personale ed attività lavorativa.

Per questo l’azienda deve diventare un punto di riferimento solido attraverso l’ascolto della voce dei propri dipendenti. Il coinvolgimento dei dipendenti è un fattore propulsivo certo per aumentare il fatturato, la produttività e la soddisfazione del cliente. Molte ricerche sottolineano che solo 1 dipendente su 4 è realmente coinvolto nel proprio lavoro e processi di Smart Working possono avere anche un effetto negativo. Le organizzazioni dovranno affrontare con i loro dipendenti argomenti diversi, in tanti modi diversi. Ecco perché è necessario realizzare dinamiche di tracciatura delle informazioni articolate ed allo stesso modo ficcanti: risposte obbligate, domande random, percorsi multipli gestendo tutto questo in modo personalizzato o anonimo. Gestire queste dinamiche anche a livello di divisioni, aree e team permette ai responsabili di approfondire i dati creando elementi di confronto identificando con semplicità elevato o scarso coinvolgimento e di scoprirne anche la causa.

Promuovere i migliori comportamenti per una mobilità sicura ed ecologica

Per affrontare al meglio la crisi sanitaria sarà richiesta una gestione della mobilità urbana che potrà evitare il ritorno di politiche che limitano o vietano l’uscita di casa. Quello che è necessario è pensare a soluzioni che permettano lo spostamento garantendo la distanza sociale minimo come il movimento a piedi, in bicicletta o in monopattino delle persone, l’unico modo per evitare il pericolo di un utilizzo esagerato delle auto.

La tecnologia può tracciare l’avvenuto percorso casa lavoro attraverso monopattino o bici e può essere implementata una strategia premiale individuando gli elementi di maggior soddisfazione. La “teoria dei nudge” può essere applicata attraverso la tecnologia sostiene che sostegni positivi e suggerimenti o aiuti indiretti possono influenzare i motivi e gli incentivi che fanno parte del processo di decisione di gruppi e individui, almeno con la stessa efficacia di istruzioni dirette, legislazione o adempimento forzato.

Trovare nuovi clienti attraverso il canale digitale

La difficoltà nel trovare nuovi prospect, per le aziende di oggi, è assodata. Avere clienti fidelizzati, che acquistano in modo continuativo dalla medesima azienda, è una rarità e il costo per acquisire un nuovo cliente aumenta sempre più.

Ogni processo di vendita, oggi, ha bisogno di acquisire delle metodologie funzionali ad allargare la propria rete dei contatti.

Oggi non si può prescindere, ormai, dall’uso dei social, che permettono di riconoscere e ingaggiare i potenziali clienti. Allo stesso tempo il web, spesso erroneamente ignorato dalle aziende nella vendita tra professionisti, ha in realtà un enorme potenziale.

In particolare, le attività da portare avanti sono:

> L’utilizzo dei principali social, facendo uso della ricerca per interessi (temi, hashtag, etc.), grazie alla quale si possono facilmente individuare i professionisti del settore più in linea con le attività aziendali. Il social network più indicato è LinkedIn, ancora poco utilizzato per le sponsorizzazioni, ma che offre una popolazione di utenti pienamente in linea con il target B2B;

> La definizione di campagne online altamente targettizzate per migliorare la brand awareness e le conversioni, contenendo i costi; il fattore chiave è individuare il segmento pubblico più adatto;

> Attuare strategie di Inbound Marketing: creare contenuti di valore, per esempio video di intrattenimento e iniziative, senza esplicita intenzione di vendita. In questo modo è possibile generare traffico organico di qualità e dare visibilità al proprio sito.

Mostrare i propri prodotti attraverso AR e VR

Se le fiere non si possono essere realizzate con facilità come poter far toccare con mano i propri prodotti ai clienti potenziali.

La realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR) sono due tecnologie emergenti. Si calcolava già che in Italia il valore di questo mercato avrebbe superato nel 2020 20 Milioni di Euro. La Virtual Reality, o realtà virtuale, si sostituisce all’ambiente in cui ci troviamo per catapultarci in un altro. La VR si può avvalere di occhiali, cuffie e stick per creare una nuova realtà, ed ogni interazione avviene in questo mondo digitale.

L’Augmented Reality, o realtà aumentata, arricchisce la realtà portando elementi digitali nel mondo fisico. L’AR non necessita di strumenti speciali ma è oggi disponibile su ogni dispositivo dotato di webcam.

Il Digital Commerce per implementare nuovi modelli di business

Attraverso un sistema di commercio elettronico, un’azienda può portare la sua vetrina su ogni canale digitale, dando così ai clienti gli strumenti per cercare efficacemente ciò di cui hanno bisogno. Il sistema permette all’azienda di mettere in campo dinamiche di promozione per farsi trovare velocemente online dai propri clienti. Inoltre sono implementati all’interno della soluzione strumenti per l’analisi delle conversazioni e la loro profilazione.

L’azienda può anche implementare un modello di business a sottoscrizione. Si viene così a creare una relazione continuativa con i clienti, aumentando il valore e la qualità del servizio. I vantaggi per l’azienda si realizzano sia in termini di maggiori ricavi e maggior efficienza, sia in termini di una migliore pianificazione e semplificazione dei processi operativi grazie una domanda più stabile.

Coronavirus, Aib sostiene la campagna #iopagoifornitori

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Partner by

Ha preso il via in questi giorni la campagna di comunicazione #iopagoifornitori,  creata da Alfredo Rabaiotti, titolare di Becom S.r.l, a cui Aib ha deciso di aderire.

L’obbiettivo è quello di stimolare le imprese del sistema economico bresciano, che ritengono di aderire volontariamente all’iniziativa, a rispettare i termini di pagamento pattuiti con i fornitori nonostante le difficoltà legate alla situazione del Coronavirus e, più in generale, a diffondere prassi trasparenti ed efficienti.

“Il sistema economico bresciano si sta muovendo in una situazione fortemente influenzata dalla diffusione del Coronavirus e dai conseguenti provvedimenti che hanno determinato il blocco per numerose realtà, ma anche per intere filiere – commenta Giuseppe Pasini, Presidente dell’Associazione Industriale Bresciana –. Nonostante ciò, AIB ha avviato un dialogo costante con il sistema bancario per garantire una serie di strumenti finanziari che possano garantire alle aziende la necessaria liquidità. Si tratta di un tema fondamentale, per le imprese e per le famiglie. È indubbiamente apprezzabile leggere di imprenditori in grado di rispettare le scadenze dei pagamenti, o che addirittura li anticipano. Sono certo che a Brescia chi è nelle condizioni di farlo, senz’altro lo farà, responsabilmente, per contribuire affinché tutta la filiera in cui opera rimanga sana. Con questo manifesto puntiamo a sensibilizzare ulteriormente in tale direzione.”

Il manifesto si ispira al principio della massima snellezza e al principio volontaristico delle imprese e degli imprenditori che riterranno di recepirne le finalità, traducendole concretamente in comportamenti eticamente corretti, ossia pagare i rispettivi fornitori nel rispetto dei termini contrattualmente stabiliti. Il documento – coerentemente anche con la direttiva UE “Late payments” del 2011 e al successivo decreto legislativo italiano 192/2012 – intende inoltre promuovere la creazione di codici di pagamento rapido. Entrambi, seppur pensati principalmente per regolare i termini di pagamento delle transazioni commerciali tra Pubblica Amministrazione e imprese, auspicano che per le transazioni tra imprese venga lasciata autonomia negoziale alle parti comunque con tempi di pagamento non superiori a 60 giorni, pur con un rafforzamento dei presidi a tutela dei creditori.

In particolare, l’iniziativa #iopagoifornitori richiama quindi le imprese, in primis quelle aderenti ad Associazione Industriale Bresciana, affinché si impegnino a effettuare i pagamenti nei termini contrattuali che regolano i rapporti con i propri fornitori, non modificare con effetto retroattivo i termini e le altre condizioni di pagamento, dare ai fornitori indicazioni chiare e facilmente accessibili in merito alle procedure di pagamento, affermare la cultura dei pagamenti rapidi e diffondere attraverso propri comportamenti coerenti all’obiettivo del documento, pratiche di pagamento efficienti, basate sul rispetto dei termini contrattuali pattuiti.

Il Manifesto intende, inoltre, richiamare la Pubblica Amministrazione alle proprie responsabilità, invitandola in questa fase di straordinaria criticità ad onorare i propri pagamenti verso tutti i propri fornitori.

Le aziende che intendono sottoscrivere il manifesto #iopagoifornitori possono farlo con l’invio di una dichiarazione del proprio legale rappresentante all’indirizzo mail iopagoifornitori@aib.bs.it sulla base del modulo pubblicato su www.aib.bs.it, alla pagina dedicata. Nella dichiarazione, le aziende si assumono l’impegno di pagare i propri fornitori nei termini previsti dai contratti commerciali che l’azienda sottoscrittrice ha in essere.

A seguito della sottoscrizione del manifesto, il marchio #iopagoifornitori potrà utilizzato sui documenti e sui siti aziendali. Il marchio segnala al mercato un’impresa che adotta pratiche virtuose e responsabili in materia di pagamenti.

L’elenco delle aziende firmatarie il manifesto sarà pubblicato su tutti i canali social e sul sito web di Associazione Industriale Bresciana; mensilmente l’Associazione aggiornerà l’elenco e ne darà anche puntuale informazione a tutti gli associati.

Lgh si allarga e compra l’impianto di generazione a biomasse di Agritre

in Economia/Energia/Evidenza/Lgh/Partecipate e controllate by

Linea Group Holding Spa ha sottoscritto oggi l’accordo per l’acquisizione dell’impianto di generazione alimentato a biomassa Agritre. La realtà – i cui cedenti sono Tozzi Green, uno dei principali gruppi italiani nel settore delle energie rinnovabili, e 3New, operatore di energia da fonti rinnovabili controllata da Ardian, società d’investimento privata leader a livello mondiale – si trova a Sant’Agata di Puglia (Foggia).

L’impianto, che ha una capacità installata di 25.2 MW, configurandosi così come uno dei più rilevanti esempi di centrale energetica a biomasse del Paese, è alimentato esclusivamente da biomassa solida di origine vegetale vergine rappresentata prevalentemente da paglia di cereali, principale sottoprodotto agricolo disponibile in provincia di Foggia, oltre che da potature arboree e altri residui agroforestali di quel territorio.

“E’ con particolare soddisfazione che annunciamo questa nuova operazione nel segno dell’economia circolare – sottolinea l’Amministratore Delegato di LGH Claudio Sanna – un’iniziativa che risponde pienamente agli obbiettivi sui quali LGH è impegnata: caratterizzarsi sempre più come player del comparto bioenergy, cogliendo con una visione orientata al futuro le opportunità che vengono dalle filiere economiche e produttive dei territori”.

In un approccio coerente con i principi dell’economia circolare – e con un contributo concreto alla filiera per la raccolta, distribuzione e valorizzazione delle biomasse agricole, ampiamente presenti nel territorio pugliese, in particolare della provincia di Foggia – l’impianto è in grado di colmare il fabbisogno energetico di oltre 46.000 famiglie, inducendo benefici all’ambiente e all’economia locale. A 184.000 MWh annui si colloca infine la produzione di energia elettrica.

L’acquisizione, oltre che ampliare il portafoglio impiantistico di LGH, si inserisce nel più complessivo impegno nel settore dell’energia green. Biomasse, idroelettrico, biogas, fotovoltaico sono i capitoli di una strategia coerente verso una leadership territoriale e per comparto che LGH intende perseguire anche col piano industriale 2020-2024 in via di approvazione.

Linea Group Holding (LGH) Sorta nel 2006 per volontà delle storiche utility del territorio, opera nei settori energy, ambiente, reti. Serve un bacino di oltre 1 milione di abitanti in circa 200 comuni nelle province del sud est della Lombardia (Cremona, Brescia, Lodi e Pavia). www.lgh.it

Nuovi investitori istituzionali nel capitale della bresciana Neosperience

in Economia/Evidenza/Innovazione by

La PMI innovativa Neosperience S.p.A. (ISIN IT0005351496), quotata sul mercato AIM Italia e attiva come software vendor nel settore della Digital Customer Experience, comunica che in data odierna sono state compravendute ai blocchi n. 116.750 azioni Neosperience, cedute da Vetrya S.p.A. ad un ristretto gruppo di investitori istituzionali.

Contestualmente all’acquisto delle azioni Vetrya, ciascuno degli investitori ha assunto un vincolo di lock-up per la durata residua dell’impegno assunto da Vetrya nel patto parasociale previamente stipulato in data 6 febbraio 2019, come da ultimo modificato in data 27 settembre 2019 (il “Patto Parasociale”); pertanto le 116.750 azioni compravendute, pari a circa l’1,61% del capitale sociale di Neosperience, rimarranno ancora soggette a lock-up fino al prossimo 31 agosto 2020.

Inoltre, con la cessione delle azioni, il Patto Parasociale si è sciolto e, avendo Vetrya rinunciato, a far data dalla cessione, a tutti gli eventuali restanti propri diritti di governance (ivi incluso, in particolare, il diritto di nomina di un amministratore), il consigliere non esecutivo di Neosperience Matteo Montanari ha rassegnato le proprie dimissioni. Il consigliere Matteo Montanari detiene attualmente azioni Neosperience per una quota pari allo 0,0207 % del capitale della Società.

Dario Melpignano, Presidente e CEO di Neosperience ha dichiarato: “Prosegue l’azione di stabilizzazione dell’azionariato di Neosperience che vede oggi l’ingresso di altri investitori istituzionali che condividono il nostro percorso di crescita, in Italia e all’estero. Un ringraziamento a Vetrya, e in particolare all’ing. Tomassini e ai suoi collaboratori, che ci hanno accompagnato sin dalla quotazione, e che oggi escono realizzando un giusto profitto dal loro investimento. Contiamo che, nonostante l’uscita dal nostro azionariato, prosegua la collaborazione che abbiamo avviato tra le due società e che si possano sviluppare insieme sempre più proficue relazioni commerciali.”

 

Francesco Bertoli eletto nuovo segretario generale della Camera del Lavoro di Brescia

in Cgil/Economia/Evidenza/Sindacati by

Al termine della fase di consultazione avviata nelle scorse settimane, oggi Francesco Bertoli è stato eletto nuovo segretario generale della Camera del Lavoro di Brescia (78 voti favorevoli, 20 contrari, 1 astenuto, 1 scheda bianca e 1 nulla). Bertoli succede a Silvia Spera, chiamata recentemente a ricoprire un nuovo incarico alla Cgil nazionale nel settore della contrattazione.

Francesco Bertoli, 56 anni, è stato delegato sindacale alla Iveco di Brescia, in rappresentanza della Fiom, dal 1995. Funzionario sindacale dall’agosto 1996 al dicembre 1999. Nel gennaio 2000 è rientrato alla Iveco. Nel 2006 è stato chiamato a ricoprire un incarico nella segreteria della Fiom – pur continuando a lavorare in fabbrica – fino al 2007, da quando è in aspettativa sindacale per seguire a tempo pieno la categoria dei metalmeccanici. Dal marzo 2012 è segretario generale della Fiom Cgil di Brescia, categoria che ha diretto per due mandati.

Operaia con 220mila euro di debiti “graziata” dai giudici: ne pagherà un terzo

in Economia/Evidenza/Processi by

Aveva sulle spalle un debito di oltre 220mila euro. Ma i giudici del Tribunale di Brescia hanno deciso di “graziarla” e, se rispetterà le prescrizioni, tra quattro anni sarà completamente libera da ogni pendenza economica, versando ai creditori 64.200 euro: meno di un terzo della cifra dovuta.

Protagonista della vicenda a lieto fine è un’operaia seguita dagli avvocati Monica Pagano e Matteo Marini dello Studio legale bresciano Pagano & Partners. La 53enne – due figli a carico e un ex compagno in forte difficoltà finanziaria – è residente in un medio Comune della Bassa Bresciana e negli ultimi anni ha visto improvvisamente precipitare la propria situazione economica. Con il rischio reale di non farcela.

Dal 1999 – quando la donna ha acquistato casa con l’ex –  è stato infatti un continuo susseguirsi di problemi. Prima il mutuo, estinto e poi riaperto, quindi l’ipoteca sull’immobile e, nel 2006, la separazione. Infine le difficoltà dell’ex marito, che – con un reddito instabile – non riusciva a versare mille euro al mese per il mantenimento, pagare l’affitto del posto in cui vive e saldare le rate del mutuo della vecchia abitazione.

Il risultato è che la Banca ha attivato la procedura esecutiva sull’immobile e a carico della donna sono rimasti 220mila euro di debiti. Una cifra insostenibile con uno stipendio medio di 1.400 euro al mese. Ma i giudici hanno deciso di applicare per lei la legge 3/2012 (la cosiddetta legge sul Sovraindebitamento o Salvasuicidi), il cui principio di fondo è che nessuno può essere condannato a pagare per tutta la vita debiti a cui non riuscirà mai a far fronte.

Lo scorso ottobre la casa è stata venduta all’asta. La donna metterà a disposizione dei creditori, nell’ambito della procedura liquidatoria, il suo 50 per cento (circa 45milaInoltre pagherà 19.200 euro in quattro anni (350 euro al mese i primi due, 450 i secondi). Per un totale di 64.200 euro. Poi, se rispetterà quanto stabilito dalla procedura, i debiti restanti saranno cancellati.

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