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Cultura

Brescia, Confindustria inaugura la sua “Fabbrica del futuro”

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È stata ufficialmente inaugurata ieri pomeriggio, al Parco dell’Acqua di Brescia (largo Torrelunga 7), la “Fabbrica del Futuro”, il progetto dell’Associazione di via Cefalonia per l’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

Al taglio del nastro sono intervenuti Laura Castelletti (sindaca di Brescia), Emanuele Moraschini (presidente Provincia di Brescia), Franco Gussalli Beretta (presidente Confindustria Brescia), Paolo Streparava (vice presidente di Confindustria Brescia delegato per l’Associazione alle attività di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023), Paolo Dalla Sega (direttore artistico della Fabbrica del Futuro) e Massimo Trebeschi (partner EY).

All’interno del padiglione sono raccontati i progetti di 30 aziende bresciane, selezionate attraverso il concorso di idee lanciato a settembre da Confindustria Brescia, e divise in 5 categorie tematiche:

  • Cultura d’impresa: Brawo, Fleming Tecna, Gi Group, Gnutti Carlo, Intelco Italia Informatica, Saccheria Franceschetti
  • Ricerca e innovazione: Antares Vision, Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, Feralpi Group, Gruppo Grazioli, Infinity ID, Matchplat
  • Sostenibilità: Gruppo AB, Marfran, Montecolino, Mori 2A, Rubinetterie Bresciane Bonomi, Scao Informatica
  • Welfare: El.Com, Gefran, OMB Saleri, Regesta, Saluber, VGV
  • Impresa e Territorio: AQM, BBS, Fedabo, Fonderie Ariotti, Olimpia Splendid, Ori Martin

Il padiglione ha una dimensione di 195 mq, con uno spazio esterno di 68,25 mq, ed è realizzato all’insegna dell’ecosostenibilità, con portali di legno lamellare per la struttura portante, pannelli x-lam per solaio e travi portanti e policarbonato alveolare per il rivestimento, materiale sostenibile che verrà riciclato.

L’installazione è stata realizzata dall’azienda bresciana Wood Beton, su progettazione dello studio ARW e con il contributo, per le tecnologie digitali, di innexHUB; sarà visitabile dal pubblico, a ingresso libero, dal martedì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 20.00.

Grazie all’impegno di Confindustria Brescia e Ance, per la Fabbrica del Futuro verrà inoltre creato nelle prossime settimane il Metaverse “BresciaVerse” sulla piattaforma di intrattenimento The Nemesis, che offrirà innovative esperienze di realtà virtuale, nel quale gli utenti – in qualsiasi luogo fisico si trovino – potranno creare il proprio avatar, esplorare gli ambienti virtuali e i contenuti della Fabbrica del Futuro, oltre ad alcuni luoghi simbolo della città di Brescia (con accesso gratuito).

La Fabbrica del Futuro è stata realizzata grazie alla concessione di occupazione dello spazio da parte del Comune di Brescia, all’autorizzazione della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia e all’ospitalità di AmbienteParco.

Omicidio Carol Maltesi: tutti i segreti in un libro (da Brescia)

in Cultura/Economia by

Uscirà il 22 marzo in tutte le librerie d’Italia (ma in preordine è già disponibile su Amazon a questo link) l’attesissimo “Sulla tua pelle”, il libro pubblicato da Giunti editore che racconta l’indagine del giornale online BsNews.it e del direttore Andrea Tortelli sul caso dell’omicidio di Carol Maltesi.

La storia di una tragedia efferata, in cui un’attrice hard (Charlotte Angie) con 30mila follower su Instagram può sparire per oltre due mesi senza che nessuno ne denunci la scomparsa. La storia di un femminicidio in cui ha perso la vita una donna di soli 26 anni e una mamma. Ma anche un’inchiesta giornalistica (fatta da casa e con strumenti a disposizione di chiunque) di cui sono occupati i media di tutto il mondo (dal New York Post al Telegraph di Londra, dall’Abc allla tv Rtl tedesca) e diverse università italiane di giornalismo.

Il libro – in vendita a 16 euro – racconta la storia di Carol, l’omicidio, le indagini e l’inchiesta di BsNews.it. Sono presenti anche le interviste a Angela Di Fonzo (attrice hard nota come Diana Zilli e amica di Carol Maltesi), Roberta Bruzzone (criminologa di fama) e Andrea Vogt, corrispondente del Telegraph di Londra che per prima ha raccontato il caso sulla grande stampa internazionale.

+ E’ POSSIBILE ORDINARE “SULLA TUA PELLE”, IL LIBRO SULL’OMICIDIO DI CAROL MALTESI, A QUESTO LINK +

CAROL MATESI, LA TRAGEDIA IN SINTESI

Carol Maltesi è stata uccisa l’11 gennaio di 2023 a colpi di martello e coltello dall’ex compagno Davide Fontana. Il bancario 43enne (vicino di casa, foodblogger, fotografo e collega nel mondo del porno), quindi, ha fatto a pezzi il corpo, cercando di scarnificarlo per cancellare i tatuaggi, lo ha messo in un congelatore comprato su Amazon, ha provato a bruciarlo sul barbecue di una casa affittata con Airbnb sulle montagne del Varesotto (e lasciando perfino una recensione del posto) e infine, dopo oltre due mesi, lo ha gettato in un dirupo di Paline di Borno, in Valcamonica.

Qui, poche ore dopo, un pensionato ha trovato i sacchi neri e, pensando fossero rifiuti abbandonati da incivili, li ha aperti. Le indagini sono iniziate subito, ma il nome della vittima (la cui scomparsa non era mai stata denunciata) non era noto e l’unico elemento utile per riconoscerla erano i numerosi tatuaggi sul corpo

Il 26 marzo, con un’indagine lampo, il direttore di BsNews Andrea Tortelli è risalito al nome della povera donna trucidata (fino a quel momento ignoto anche alle forze dell’ordine) e ha chattato con il suo assassino, consegnando poi i materiali ai carabinieri, che hanno arrestato l’assassino poche ore dopo.

La cena aziendale della All Service di Nicola Sangiorgi

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Con l’arrivo di dicembre è arrivato il tempo delle cene aziendali e se guardiamo al tessuto bresciano non possiamo non citare la All Service di Nicola Sangiorgi.

La serata dell’anno scorso si era svolta presso la famosa è rinomata discoteca SESTO SENSO di Desenzano del Garda, uno dei migliori locali italiani. Con una cena a base di pesce crudo iniziata nel prive’ del locale, la serata si era conclusa con festeggiamenti accompagnati da bottiglie di champagne nell’area discoteca del locale

Quest’anno la location sarà il locale Vita di Brescia, uno dei locali più conosciuti dalla movida bresciana. Successivamente la serata si concluderà presso la discoteca SESTO SENSO, visto il grande rapporto di amicizia che c’è tra Nicola Sangiorgi e il titolare.

Anche quest’anno ci saranno ricche premiazioni: ai primi 3 miglior collaboratori dell’anno saranno regalati Rolex e tennis; un giusto regalo per valorizzare il loro impegno e il loro merito, ma soprattutto per premiare i loro grandi risultati lavorativi durante l’anno appena trascorso.

Tra gli ospiti molte figure di spicco, dalla bellissima modella del Lago di Garda Irina Lungu ai noti imprenditori bresciani, amici di Nicola, Mirco Monti, Manuel Ferrante, Ermal Kopani e il suo miglior amico Nicola Gatti, manager e consulente di modelle italiane.

Si prospetta una serata davvero eccezionale per celebrare il grande successo della All Service di Nicola Sangiorgi. Qui di seguito un video presentazione della serata.

La All Service di Nicola Sangiorgi

Al giorno d’oggi puntare ad una forte strategia di digital marketing è l’unico modo per valorizzare la propria presenza online. Per questo motivo è fondamentale per ogni business affidarsi a professionisti ed agenzie in grado di supportarli in questi importantissimi passi.

La All Service di Nicola Sangiorgi è in grado di soddisfare le richieste dei clienti tramite risultati misurabili e verificabili. Con oltre 3000 aziende in 5 regioni del nord Italia, Nicola Sangiorgi e il suo team hanno ormai collaudato un metodo di lavoro perfetto per le necessità dei liberi professionisti che si rivolgono a loro.

L’area digital marketing è un aspetto fondamentale per ogni business e la All Service Agency può essere la soluzione perfetta per ogni tua esigenza. Realizzazione siti internet, pianificazione dell’advertising online, realizzazione di contenuti grafici e video, sono solo alcuni dei servizi proposti dalla All Service di Nicola Sangiorgi.

Conquistare il mercato online è il primo grande passo per ogni business moderno che si rispetti.

Video marketing per le aziende di Brescia

in Cultura/Economia by

Quando si pensa alle grandi aziende italiane è davvero facile immaginare il Nord Italia, in particolar modo la zona del Triveneto, con tutte le sue fabbriche, le famiglie di imprenditori ed i nomi che hanno dato lavoro a migliaia di persone e che contribuiscono a tenere alto il nome del Made In Italy nel mondo.

Altrettanto ovviamente il pensiero vola piuttosto facilmente verso la Lombardia ed in particolare  Milano, da secoli uno dei maggiori centri industriali sin dai tempi dell’Italia pre unitaria, ma basterebbe spostarsi solo di qualche chilometro per arrivare fino a Brescia.

Una città, inclusi i relativi dintorni, che ha dato i natali a dei grandi nomi come A2A Ambiente, Cameo, Energetic Source, Feralpi Holding, Beretta, Siderurgica Investimenti. Duferco Italia, Liquigas, Lonati e così via. Visto? Non “serve” andare proprio fino a Milano per trovare i grandi nomi dell’alta finanza!

Una volta fatta questa doverosa precisazione è tempo di porsi un quesito. Di che cosa ha sempre bisogno un’azienda per crescere ancora di più e farsi conoscere da ancor più potenziali clienti ed investitori? Ma naturalmente della pubblicità che, come recita l’adagio, “è l’anima del commercio”.

In un mondo sempre più frenetico, affamato di novità, tecnologico ed in costante evoluzione possiamo dire che i vecchi cartelloni pubblicitari hanno fatto il loro tempo. Se l’occhio del consumatore medio oggi è più indirizzato sul versante video e digitale, allora, perché non cogliere la palla al balzo?

Ci sono infatti molte agenzie di comunicazione che offrono dei servizi di videomarketing, basti vedere ad esempio come Post Tube realizza video a Brescia e provincia, per aziende e professionisti di ogni tipo.

Naturalmente non basta solo qualche ripresa ai prodotti finiti, una carrellata rapida sul clima interno alla ditta, un paio di inquadrature del personale et similia per avere un buon prodotto. Tutto questo è solo la punta dell’iceberg perché, per fare un buon video per delle aziende competitive come sono quelle del bresciano, occorre qualcosa di più sofisticato e ragionato.

Si potrebbe immaginare la cosa come una sorta di realizzazione di un film. Per prima cosa serve una bella idea creativa alla base di tutto, uno storyboard che delinei a grandi tratti ciò che i consumatori vedranno sullo schermo, la registrazione ed un’operazione di post produzione per il montaggio e le eventuali correzioni.

Il risultato finale? Naturalmente in questo caso non c’è un premio Oscar, ma comunque una maniera più creativa ed efficace per promuovere i propri messaggi ed i propri prodotti e/o servizi attraverso spot pubblicitari più canonici, video sui principali social network o presentazioni della realtà della propria azienda.

Immaginate poi al comparto sonoro, a volte bastano poche note azzeccate ed altrettante parole per creare uno spot con un enorme impatto a livello internazionale!

Se dunque tutto ciò avrà successo il “ritorno” non sarà al botteghino, sempre per continuare con la metafora cinematografica, ma nella fidelizzazione della clientela già conosciuta e nell’acquisizione di una nuova.

Se dunque avete già una piccola idea provate a pensare a come possa venire ancora meglio in video. La macchina da presa è lì, che cosa state aspettando?

L’importanza dei video per la tua strategia social

in Cultura/Economia by

Tutte le aziende ormai sono online. Sui social si possono condividere tantissimi contenuti dalle foto, alle infografiche, link e storie e video.

Negli ultimi anni tra stories dalla durata di 15 secondi, tra igtv piu lunghi di un minuto e reels che sono simili ai video su tik tok, non puoi farne a meno.

Per questo la produzione video aziendali e diventata molto importante negli ultimi anni per la reputazione online. La regola e semplice chi usa i video ha maggior possibilità di essere visto online.

Le fasi per un perfetto video online

Ideazione: i video sui social vanno fatti partendo da un’idea specifica e capendo cosa si vuole comunicare per la propria azienda. Si può creare uno storytelling e spezzare la storia in più video oppure pensare di creare tutorial e spiegare dei concetti.

•          Sviluppo concept: bisogna creare un concept di video che sia quasi sempre uguale per inizio, durata, stile grafico ecc.

•          Sceneggiatura: bisogna scrivere la sceneggiatura, definire i protagonisti. Se sono video per il personal branding devi essere tu a parlare e devi crearti una scaletta di argomenti, da trattare nel video stesso o da trattare in più video. Se ci sono attori, devono sapere perfettamente cosa dire.

•          Riprese: bisogna scegliere una location, che sia la tua azienda o un altro luogo, le riprese vanno affidate ad un professionista.

•          Montaggio: il video poi sarà montato sulla base delle specifiche esigenze e caratteristiche. Potranno essere inserite scritte o musiche di sottofondo e tanto altro.

•          Pubblicazione: secondo la tua strategia social, i video potranno essere pubblicati sui tuoi canali es. youtube, instagram, linkedin.

L’importante e fare attenzione ai formati dei video, bisogna comunicarli in fase di montaggio perché ogni social ha dei formati specifici.

Formati video per ogni social

Ogni social vuole video in formati diversi, ecco quali sono per non sbagliare mai:

·     Youtube: preferisce video in alta definizione, una risoluzione minima di 1920 x 1080 con proporzioni 16:9.

·     Linkedin: predilige formati .mp4 con  una grandezza minima di 75 KB e massima di 200 MB.

La durata del video potrà variare dai 3 secondi ai 30 minuti.

  • orizzontale 16:9: dimensioni minime 640×360 pixels e massime 1920×1080 pixels
  • quadrata 1:1: dimensioni minime 360×360 pixels e massime 1920×1920 pixels
  • verticale 9:16: dimensioni minime 360×640 pixels e massime 1080×1920 pixels

Instagram

Ecco un breve riepilogo della durata:

  • Lunghezza video Instagram nel feed: da 3 secondi a 1 minuto.
  • Lunghezza video Instagram Stories: fino a 15 secondi per storia.
  • Lunghezza video IGTV: da 1 a 10 minuti.

 Lunghezza video Instagram Live: fino a 60 minuti.

Se il video che hai caricato sulle Instagram Stories è più lungo di 15 secondi, l’app lo dividerà automaticamente in più clip di questa durata.

  • H.264 codec
  • Durata massima del video: 60 secondi
  • Larghezza massima del video: 1080 px (pixel)
  • Altezza massima del video: 920 pixel
  • Formato mp4

Facebook

·     Le proporzioni non superiori a 1280 pixel di larghezza e divisibili per 16 pixel

·     Una frequenza di fotogrammi uguale o inferiore a 30 fps.

·     verticali (formati 4:5 2:3 e 9:16).

Comunicare all’interno e all’esterno del punto vendita: brochure, volantini e dépliant

in Cultura/Economia/Tech by

Anche nell’era digitale alcuni metodi di comunicazione di tipo tradizionale sono importanti per trasmettere informazioni ai clienti, effettivi e potenziali. Ancora oggi infatti si sfruttano dépliant, volantini e brochure che sono distribuiti lungo le strade, ma che sono disponibili anche all’interno di un qualsiasi punto vendita. L’utilizzo corretto di questo tipo di materiale informativo passa attraverso la necessità di creare una vera e propria strategia di marketing.

Comunicare all’interno di un punto vendita

Tutti sanno che è importantissimo per un qualsiasi negozio comunicare con i propri clienti all’esterno, attraverso varie tecniche pubblicitarie. Non sempre però i punti vendita sono consci dell’importanza della comunicazione interna, quella che va fatta al cliente che è già entrato e sta cercando un prodotto, più o meno specifico. Effettivamente ci troviamo in un campo minato, visto che alcuni negozi limitano al minimo la comunicazione al proprio interno, mentre altri addirittura esagerano con le informazioni offerte, tanto da renderle inefficaci. Il segreto in ogni situazione sta nel ricordare di dover informare in modo corretto i clienti, utilizzando porta depliant e volantini laddove è necessario. Si usano cartelli, brochure e volantini per vari scopi: indicare le varie zone di un punto vendita, chiarire la direzione da prendere nella ricerca di uno specifico reparto, spiegare l’utilizzo dei prodotti o amplificare l’attenzione su specifiche promozioni.

Comunicare all’esterno

Per quanto riguarda invece la comunicazione attraverso volantini e dépliant che si svolge al di fuori del negozio possiamo parlare di due tipologie essenziali: quella che va fatta nell’area antistante il punto vendita e quella estesa, da svolgere in specifiche aree. Tali aree vanno selezionate con cura, valutando quali siano i luoghi che il cliente medio frequenta più spesso. È infatti essenziale poter valutare in anticipo chi riceverà il volantino o la brochure e, nello specifico, dovrebbe essere nella maggior parte dei casi un potenziale target per i prodotti offerti. Il volantinaggio è un’attività che viene fatta ancora oggi; per i negozi generalisti, ad esempio per la GDO, si fa ancora porta a porta, mettendo il volantino nella cassetta delle lettere. Altri negozi invece preferiscono lasciare i propri volantini in alcune zone della città, oppure consegnarli faccia a faccia ad ogni singolo soggetto. Sono due modalità che vanno valutate con cura, per evitare che l’attività di volantinaggio sia una mera perdita di tempo.

Espositori per brochure e dépliant

Il modo migliore per diffondere le proprie informazioni in formato cartaceo nelle varie aree di un centro commerciale o di una città è ancora quello di sfruttare appositi espositori per volantini, brochure e dépliant. Questi sostegni possono infatti essere completamente personalizzati, in modo da riportare i segni distintivi del brand o del punto vendita specifico. In questo modo chi si avvicina a prendere il materiale è già interessato all’argomento e alla ricerca di un approfondimento. Si ha così maggiore sicurezza che il materiale sia acquisito da qualcuno che lo leggerà e che valuterà con attenzione le informazioni ottenute. A volte questo tipo di espositori si possono posizionare anche in altri punti vendita, che offrono prodotti complementari a quello proposto.

Arriva in libreria la prima Guida poetica (turistica) di Brescia

in Cultura/Economia by

L’opera del giornalista Andrea Tortelli è un viaggio in versi nei luoghi, i personaggi, i fatti storici e di cronaca più importanti della leonessa

BRESCIA – Esce oggi, in anticipazione in alcune librerie bresciane, “Guida poetica di Brescia”, raccolta di liriche del giornalista Andrea Tortelli. Il libro – pubblicato dalla casa editrice LiberEdizioni dello storico Marcello Zane, con la prefazione del celebre regista Silvano Agosti – vuole essere, come da titolo, una guida “turistica e sentimentale” alla città e alla provincia di Brescia: ai luoghi, ma anche ai fatti storici che hanno caratterizzato la vita pubblica della leonessa e ai personaggi (anche viventi) che ne hanno fatto le fortune.

L’opera, che richiama nella grafica le guide turistiche e riporta anche una mappa dei luoghi citati, si apre con l'”Invocazione ai due vati”, D’Annunzio e Carducci, poeti celeberrimi che hanno legato strettamente il loro nome a Brescia. Continua con le “Impressioni”, poesie dal chiaro intento intimistico che raccontano di camminate in Corso Zanardelli e di serate nella “Brescia da bere”, per proseguire con una passeggiata “Tra le vie” (le piazze del centro, il Capitolium, la tomba del cane, il monumento a Garibaldi etc). Quindi, in “Storia, storie”, i versi si spostano su fatti come Le X giornate, lo scandalo dei balletti verdi, la bomba di piazza Loggia e fatti più recenti come l’omicidio di Hina Saleem del 2006. Per poi passare ai “Cittadini”, in cui compaiono liriche dedicate a Mino Martinazzoli, Ermengarda, Silvano Agosti, Arturo Benedetti Michelangeli, Niccolò Tartaglia, Paolo VI, Emanuele Severino, Arnaldo, Giorgio Rigamonti, Mario Sbaraini, ma anche a Soldino (figura dell’epos popolare bresciano), Manlio Milani e il sacerdote Don Fabio Corazzina. Infine i “Colleghi / A vario titolo”, che nello specifico non sono i giornalisti ma i poeti bresciani e “brescianizzati”, come Carducci, D’Annunzio, Lento Goffi, Giulio Uberti e Vittorio Sereni.

“Certo – scrive Agosti nella sua introduzione rivolgendosi all’autore – non avrei mai immaginato che una città arida come Brescia, potesse suscitare e ispirare desideri di espressione poetica così teneri e delicati come riesci a fare con i tuoi versi. Quindi quasi subito ho adottato la lettura delle tue poesie come una sorta di guida turistica e sentimentale tra le vie e le realtà bresciane. Avere come guida un poeta nell’esplorazione emotiva di una città come Brescia è un vero e proprio privilegio. Infatti i tuoi versi avvolgono il percorso di un turismo poetico e trasfigurano o meglio sono capaci di trasfigurare le gelide e non poche penombre prettamente industriali e commerciali della città, trasformandole in un perimetro che racchiude in egual misura informazioni e poeticità. Così con la purezza semplice dei veri Poeti tu riesci a trasfigurare la ferocia di un aggressivo disagio stagionale bresciano in una caratteristica tipica, quindi naturale, di un qualsiasi inverno”.

“Questo libro è ovviamente un atto d’amore verso la città”, commenta Tortelli, “che nasce idealmente dalla guida sentimentale di Venezia di Diego Valeri e da una chiacchierata con Silvano Agosti, figura atipica e illuminante nel panorama intellettuale bresciano. E’ un’opera a cavallo tra cronaca e poesia, a cui – lettori permettendo – mi piacerebbe un giorno dare un seguito con i tanti luoghi e personaggi che non ho citato”.

Guida poetica di Brescia è in fase di distribuzione (Rinascita e Librelma a Brescia e Vantiniana a Rovato sono state le prime) e a breve verrà consegnato in tutte le principali librerie bresciane. Nel frattempo si può anche ordinare on line sul sito di Liberedizioni (www.liberedizioni.it) e si possono trovare altre informazioni all’indirizzo internet www.poeti.org/guida-poetica-brescia . Il prezzo di copertina è di 14 euro.

L’AUTORE

Andrea Tortelli, nato a Chiari il 6 febbraio del 1979, è originario di Rovato, ma ha vissuto anche a Ospitaletto e Brescia.  Giornalista professionista dal 2008, si occupa soprattutto di web ed è direttore del quotidiano on line BsNews.it. Appassionato da sempre di poesia, ha pubblicato altre tre raccolte di liriche (“Versi in seta rossa”, “Sensualità di parola”, “Idea Romantica”) e il romanzo “La comparsa”.

Rituali magici: di che si parla?

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card dark floating focus

Molti di noi hannosentito parlare almeno una volta nella vita dei rituali magici. Di cosa si tratta?

Un rituale magico non è altro che una procedura che mette insieme un sistema di pratiche esoteriche che venivano utilizzate già secoli fa da civiltà arcaiche. Sebbene possa sembrare che non vi siano dei fondamenti storici, ciò non è sicuramente vero: questo tipo di rituali venivano perpetrati assiduamente da molte civiltà, e venivano considerati assolutamente normali, accettati dalla società. Anche se ovviamente oggi possiamo affermare che parliamo di pratiche senza alcuna conferma pratica o scientifica.

Il mago – secondo la tradizione – è una figura che riesce ad interagire con l’aldilà, con degli spiriti, per cercare di incanalare determinate energie sovrannaturali verso certi scopi precisi. Nella fattispecie, la magia è la forma esoterica più importante per riuscire ad arrivare alla conoscenza: ciò permette, in qualche modo di prevedere anche certe situazioni. Da qui è scaturita la – discussa – figura della cartomante, colui che legge il futuro. In realtà – sempre secondo le teorie di chi fa queste pratiche – “il mago riesce a prevedere alcune situazioni facendo dei collegamenti particolari, ma superando le leggi universali terrene”.

La magia si serve di spiriti e forze ultraterrene. Tra i rituali magici più diffusi troviamo sicuramente i rituali d’amore. Non sono altro che dei rituali magici, esoterici, che permetterebbero ad una persona di innamorarsi di un’altra persona. In realtà si parla di un discorso assai più complicato e articolato. Prime testimonianze dei cosiddetti “legamenti d’amore” risalgono già a diversi secoli fa: questo tipo di rituale avrebbe lo scopo non solo di fare innamorare una persona di un’altra (quella appunto che decide di portare avanti il rituale), ma anche di farsi desiderare da questa, alle volte solo “entrare nella sua testa”. Sono riti che hanno una natura impositiva, con una finalità effettivamente egoistica: questo rituale crea una sorte di ponte astrale tra due persone, tra quella che desidera e quella che si vorrebbe desideri. Ci sono sensitivi che operano da anni con questi rituali. Il rituale magico è qualcosa di complicato e il medium è colui “che sa come agire e può garantirne la riuscita”.

Fin qui la versione di chi opera nel settore e chi ci crede. Chi si rivolge a maghi e cartomanti, la cui attività è consentita dalla legge, è ovviamente libero di faro. Ma – lo ribadiamo per evitare equivoci e per evitare che qualcuno cada in inganno – non esistono prove scientifiche o pratiche del fatto che i rituali magici possano avere effetti.

Fotografia pubblicitaria: perché è così importante?

in Cultura/Economia by

In un mondo dove la tecnologia è sempre in continuo movimento e fare una fotografia è così semplice, sono in molti a non ricordarsi di quale è il ruolo di un fotografo professionista. Fattore ancora più importante quando si parla di fotografia pubblicitaria.

Tutte le persone possono scattare una fotografia, ma non tutti sono in grado di realizzare scatti che siano degni di una campagna pubblicitaria di alto livello. Proprio per questo motivo, scegliere un ottimo fotografo pubblicitario e advertising a Brescia è senza ombra di dubbio più che importante.

Perché investire nella fotografia pubblicitaria?

Le persone sono sempre più attratte dalle immagini. Fattore che quindi permette alle aziende che sanno sfruttare queste immagini di prosperare anche dal punto di vista degli affari. Quando si vuole attirare l’attenzione di un potenziale cliente, si hanno solo pochi secondi. Secondi in cui l’immagine che rappresenta un’azienda deve catturare l’attenzione del cliente tipo.

Ogni giorno, i consumatori sono bombardati da un numero sempre maggiore di immagini:

– quarant’anni fa, i consumatori erano esposti a circa 500 annunci al giorno;
– attualmente, in particolare per chi abita in una città, si stima che una persona sia raggiunto da 10.000 annunci ogni giorno.

Come si può comprendere, riuscire a far emergere il proprio messaggio da questa vera e propria bolgia di colori e soggetti non è del tutto semplice. Solo chi è in grado di cogliere l’attimo e lo scatto migliore, potrà avere qualche chance di far emergere la propria fotografia tra questo tripudio di soggetti.

Per comprendere l’importanza che la fotografia ha nel campo della pubblicità, ecco una serie di dati che possono chiarire l’attuale situazione nel web e nella pubblicità tradizionale.

– Gli articoli con immagini pertinenti ricevono oltre il 90% di visualizzazioni in più rispetto a quelli che non ne contengono.

– I comunicati stampa che sono correlati con una immagine, ottengono il 15% in più di possibilità di essere visualizzati rispetto ai comunicati dove non è presente.

– Il 60% dei consumatori online affermano di preferire le aziende che si presentano con un’immagine di alta qualità.

– Più di due terzi degli acquirenti dei negozi online riferiscono che l’immagine di un prodotto è in grado di modificare la loro decisioni di acquisto.

Come si può dedurre, ogni azienda ha intenzione di mettere in mostra il meglio del proprio prodotto. Cosa che si può riuscire a fare solo grazie all’esperienza di un fotografo esperto e capace di valorizzare ogni più piccolo dettaglio.

Se si prende la decisione di utilizzare immagini di bassa qualità, si può instillare nel consumatore l’idea che i propri prodotti siano della stessa qualità. Fattore che può quindi influire in maniera importante sulla conversione delle campagne di marketing che si sono messe in atto.

Chi non ha le capacità di realizzare delle fotografie di alto livello, è bene che si affidi ad un professionista in grado di farlo. La differenza tra un lavoro realizzato per diletto e uno realizzato professionalmente, sono spesso notevoli e possono portare una serie di vantaggi non da poco.

 

Libri ed editoria, l’export bresciano vale 10 milioni di euro

in Cultura/Economia/Tendenze by
Libri

Libri ed editoria sono tra i prodotti culturali italiani più esportati all’estero, per un valore di mezzo miliardo circa in sei mesi, Milano con 81,5 milioni rappresenta un sesto di questo giro d’affari e cresce del 5,5% a fronte di una contrazione del dato nazionale. Dalla musica al cinema, dalla creatività all’intrattenimento, dalla fotografia allo sport, tutti i prodotti culturali “made in Italy” rappresentano un business da 1,4 miliardi nei primi sei mesi del 2019. Le principali destinazioni  sono Francia (20,5% del totale, +10,8%), Stati Uniti (15%, +10,8%) e Germania (8,8%). Cina in forte crescita: +44,4%, seguita da Austria (+20,8%) e Paesi Bassi (+11,9%).

Milano con 192 milioni di euro complessivi in sei mesi (+12,4%), guida la classifica italiana degli esportatori e rappresenta un settimo del totale nazionale. È seguita da Forlì-Cesena, Treviso (+12,6%), Piacenza (+33,1%) e Bergamo (+19,7%). Ma per sapere dove va e da dove parte l’export, quali sono i maggiori mercati di sbocco e i prodotti più apprezzati arriva la mappa: “Cultura e tempo libero: i prodotti italiani nel mondo”, realizzata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e da Promos Italia, la struttura del sistema camerale a supporto dell’internazionalizzazione.

Cultura e tempo libero italiani nel mondo: le principali destinazioni per prodotto. Oltre alla Francia, prima per prodotti editoriali (+15,5%), fotografia (+28,4%) e articoli sportivi (+2,7%), si distinguono: il Regno Unito per attività cinematografiche, video e televisive (+23,5%), gli Stati Uniti primi per prodotti delle attività creative e di intrattenimento (+26,9%) e di biblioteche, musei e archivi (+46,8%), la Germania per strumenti musicali (+21,7%), la Spagna per giochi per computer e software (+156,6%), la Serbia per editoria musicale (+11,4%). Emerge dalla mappa realizzata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Promos Italia, la struttura del sistema camerale a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese, su dati Istat 2019 e 2018 al secondo trimestre.

I prodotti culturali e del tempo libero “made in Italy” più esportati. Articoli sportivi e libri, periodici e prodotti editoriali per mezzo miliardo circa di euro ciascuno, attività creative per 172 milioni, prodotti cinematografici, video e televisivi per 75 milioni, strumenti musicali per 65 milioni. In crescita cinema, video e tv (+27,7%), editoria musicale (+24,7%), attività fotografiche(+22,6%) e culturali (+34,3%), giochi per computer e software (+15,2%) e articoli sportivi (+7,9%).

I maggiori esportatori italiani per prodotto. Milano per libri ed editoria, per attività creative e di intrattenimento e di biblioteche, archivi e musei, Treviso per giochi per computer e software, Piacenza per cinema, video e tv, Monza Brianza per fotografia, Asti per editoria musicale, Macerata per strumenti musicali e Forlì-Cesena per articoli sportivi

Lombardia con 337 milioni di export culturale in sei mesi (+3%) rappresenta un quarto del totale italiano. Dopo Milano con 192 milioni e Bergamo con 57, vengono Monza e Brianza con 29 milioni, Mantova e Varese con 13 milioni e Brescia con circa 10. In crescita oltre a Milano, Mantova (+25,7%), Bergamo (+19,7%), Sondrio (+19,1%) e Brescia (+13,6%). Sono i libri e i prodotti dell’editoria a valere di più in Lombardia: rappresentano il 48% dell’export culturale, seguono le attività di intrattenimento e gli articoli sportivi (18%).

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