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Dati Confartigianato: a Brescia consumi di Natale per mezzo miliardo di euro

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Eventi by

«Scegliere un regalo prodotto da una impresa artigiana significa trasformare un semplice acquisto in un gesto consapevole, responsabilità e sostenibile – sottolinea il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti. Non è soltanto un atto di consumo, ma anche un impegno per valorizzare la nostra cultura imprenditoriale, un investimento in eccellenza, sostenibilità e identità culturale, che porta con sé una profonda dimensione etica e relazionale». Proprio per questo Confartigianato sta promuovendo anche quest’anno la campagna ‘Acquistiamo locale’, un invito a regalare e a regalarsi prodotti a valore artigiano made in Italy, espressione della creatività e della tipicità delle imprese dei tanti, diversi territori italiani.

Il quadro dei consumi natalizi 2025 restituisce un dato chiaro: Brescia tiene. La spesa delle famiglie bresciane per il periodo natalizio raggiungerà i 553 milioni di euro, mantenendo la nostra provincia nella top five nazionale dopo Roma, Milano, Napoli e Torino. In un anno segnato da consumi prudenti, la tenuta del territorio non passa inosservata: non c’è corsa alla spesa, ma non c’è arretramento. E oggi questa stabilità vale più di una crescita disordinata.

I dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato indicano in 553 milioni di euro i consumi totali di cui 356 milioni saranno destinati ad alimentari e bevande, mentre 197 milioni copriranno gli acquisti di altri prodotti e servizi tipici del Natale: moda, articoli per la casa, giochi, libri, articoli sportivi, servizi di cura della persona. E poi mobili, tessili per la casa, cristalleria, stoviglie e utensili domestici e attrezzature per casa e giardino, articoli di cartoleria e materiale da disegno. A livello regionale la Lombardia guida, come sempre, la classifica delle spese natalizie con 4,568 miliardi di euro. Questa spesa è in linea con i 555 milioni dello scorso anno e in aumento rispetto ai 521 del 2023.

Nella classifica provinciale Brescia è nella “top five”. A livello provinciale la prima è Roma con 2.030 milioni di euro seguita da Milano con 1.578 milioni, Napoli con 1.107 milioni (4,2%), Torino con 1.064 milioni (4,0%), Brescia con 553 milioni (2,1%) Bologna con 530 milioni, Palermo con 495 milioni, Bari con 489 milioni e Bergamo con 482 milioni.

«Il dato che colpisce — osserva ancora il presidente Massetti — è la continuità. Anche in un contesto complicato Brescia conferma la fiducia nella filiera corta, nella qualità e nella produzione locale. “Acquistare artigiano” non è solo una scelta di cuore: è una scelta razionale, perché sostiene imprese solide, competenze rare e un sistema economico che restituisce valore al territorio».

A sostenere questo mercato ci sono 7.014 imprese artigiane bresciane attive nei settori “natalizi”, con 22.420 addetti: una fetta enorme del nostro tessuto produttivo, oltre un quarto dell’intero artigianato provinciale. Panifici, pasticcerie, botteghe orafe, laboratori artistici, negozi specializzati, imprese del benessere: una filiera ampia, strutturale, non stagionale.

L’Elaborazione Flash evidenzia però un altro fronte critico: la carenza di personale qualificato nei mestieri dell’eccellenza alimentare. Panettieri, pasticcieri, tecnici della produzione alimentare e figure artigiane specializzate risultano tra le professioni più difficili da reperire in Italia. «Un campanello d’allarme — conclude Massetti — perché senza nuove competenze i prodotti di qualità rischiano di diventare più rari e più costosi. Il dono artigiano è un’esperienza, ma è anche il risultato di mestieri che vanno tutelati e tramandati».

Per Confartigianato, dunque, il Natale 2025 non è soltanto la stagione dei regali, ma «l’occasione per ribadire una scelta chiara: sostenere il lavoro delle nostre imprese e la cultura del saper fare. Ogni acquisto locale è un gesto che tiene vivo un patrimonio economico e sociale che appartiene alla comunità».

Imprese, ricavi complessivi in flessione del 2,4%

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Manifatturiero by

Struttura patrimoniale e liquidità generata dalla gestione operativa continuano a essere i principali punti di forza della piattaforma manifatturiera bergamasca e bresciana, nonostante i risultati economici del 2024 evidenzino una flessione sia dei ricavi che del Margine Operativo Lordo; su tale dinamica continuano a pesare, in particolare, il calo della domanda internazionale e le incertezze geopolitiche a livello mondiale, che gravano soprattutto sulla siderurgia e su buona parte della filiera metalmeccanica. Positiva, nello scorso anno, anche la voce investimenti, in aumento del 7,6%.

In fase prospettica, invece, emerge per il 2025 in chiusura una sostanziale tenuta dei valori del 2024, con ampie differenziazioni settoriali, mentre per il 2026, l’85% dei gruppi si attende una ripresa dei ricavi e del margine operativo, pur moderata.

A evidenziarlo è l’indagine condotta da Confindustria Brescia e Confindustria Bergamo, presentata oggi pomeriggio, all’interno dell’evento “Nel cuore della manifattura – Un’analisi economico-finanziaria dei primi 200 gruppi industriali di Bergamo e Brescia”, giunto alla sua terza edizione e moderato dalla giornalista Stefania Scordio, che ha visto la partecipazione di Giovanna Ricuperati (presidente Confindustria Bergamo), Paolo Streparava (presidente Confindustria Brescia), Pietro Vargiu (Country Manager Coface Italia) e Antonio Solinas (Deputy Business Leader Deloitte Advisory), insieme agli interventi tecnici di Davide Fedreghini (Centro Studi Confindustria Brescia) e Pietro Frecassetti (Centro Studi Confindustria Bergamo).

I primi 200 gruppi industriali bergamaschi e bresciani a vocazione manifatturiera registrano nel 2024 ricavi complessivi pari a quasi 44 miliardi di euro e danno lavoro a 138mila dipendenti. Queste realtà rappresentano uno dei segmenti produttivi più avanzati e innovativi a livello nazionale ed europeo, e si caratterizza poi per un’elevata proiezione internazionale, certificata dalla quota del volume d’affari realizzata al di fuori dell’Italia, pari al 65% del fatturato totale.

I principali risultati emersi:

·         I ricavi sono in flessione del 2,4% sul 2023, evidenziando una nuova contrazione, anche se di intensità minore a quella sperimentata nel 2023 sul 2022. I comparti metalmeccanici sono in sofferenza, a fronte di una maggiore tenuta dell’alimentare e del chimico.

·         Il MOL è in diminuzione dell’8,4%, penalizzato, in particolare dalla performance della siderurgia (-56,8%) e dell’intera filiera metalmeccanica.

·         Il differenziale ROI-ROD (leva finanziaria) passa dal 3,8% nel 2023 all’1,8% nel 2024 avvicinandosi “pericolosamente” allo zero. Per la siderurgia tale indicatore è addirittura negativo (-4,2%).

·         La patrimonializzazione si conferma come vero e proprio punto di forza: la quota dei mezzi propri sul totale del capitale investito è pari a 54,6%, confermando quanto già sperimentato negli anni precedenti.

·         La liquidità generata dalla gestione operativa, pur in frenata rispetto al 2023 (-12,6%), è più che sufficiente a coprire le uscite monetarie destinate agli investimenti e al rimborso dei finanziamenti in precedenza contratti.

·         Gli investimenti (in immobilizzazioni materiali e immateriali) si connotano per un incremento (+7,6% sul 2023), un movimento in controtendenza rispetto ai principali aggregati di Conto Economico, tutti in diminuzione rispetto all’anno precedente. Un dato di per sé positivo, ma che potrebbe avere ripercussioni nel biennio 2025-2026. Infatti, come evidenziato nell’indagine (si veda sotto), una quota non marginale dei gruppi presi in considerazione ha optato per un rinvio degli investimenti programmati, o per una loro riduzione o per una loro revisione/riallocazione, sulla scia dell’elevata incertezza di natura geopolitica, di mercato e normativa.

·         Nel complesso, la eterogeneità (fra e nei settori) è elevata: la performance dei gruppi è funzione non solo del settore di appartenenza, ma anche di altri fattori (come i mercati serviti e le nicchie in cui sono inseriti).

INDAGINE SULLE PROSPETTIVE

·         Nel 2025 i gruppi industriali stimano una sostanziale tenuta dei valori del 2024 (ricavi +0,3%; MOL -0,8%). Si confermano notevoli differenziazioni settoriali: meccatronica e metallurgia vicine allo zero, ma con ampia dispersione, chimica positiva, gomma-plastica in difficoltà e comparto dei mezzi di trasporto negativo.

·         Mercati: tre gruppi su cinque segnalano un calo del fatturato nel 2025 in Germania, l’andamento peggiore tra le aree geografiche indagate. Anche la Cina (come mercato di sbocco per questi operatori) si conferma in rallentamento, mentre gli USA sono nel complesso positivi, nonostante un quinto dei gruppi segnali un calo dei ricavi di oltre il 10%. Tra gli emergenti, bene India e MENA.

·         L’incertezza – dovuta principalmente a fattori geopolitici e di mercato, ma anche normativi – ha comportato che solo un gruppo su tre non ha modificato i propri piani di investimento.

·         Per il 2026, circa l’85% dei gruppi si attende una ripresa dei ricavi e del margine operativo. Tuttavia, la risalita è moderata, con oltre la metà dei gruppi che indica un valore compreso tra lo 0% e il 5%.

·         Segnali più contrastanti dagli investimenti: un gruppo su quattro prevede una riduzione degli stessi – forse alla luce anche dell’incremento registrato nel 2024 – ma circa un terzo degli operatori segnala una crescita robusta superiore al 5%. Il 29% dei gruppi è concentrato su operazioni straordinarie.

Di Natale nuovo coordinatore di Confindustria Garda-Valsabbia

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Eventi by

Luca Duthion Di Natale (Di Natale-Bertelli Spa) è il nuovo coordinatore della zona Valsabbia-Lago di Garda di Confindustria Brescia (conta 138 aziende e 5.664 dipendenti) per il quadriennio 2025-2029; l’imprenditore succede nel ruolo ad Alessandro Ferrari. L’elezione è avvenuta durante l’assemblea tenuta lo scorso lunedì nella sede di Cameo Spa a Desenzano del Garda.

Tra gli altri interventi, durante la serata, anche quello del presidente di Confindustria Brescia, Paolo Streparava, che ha illustrato le principali linee di mandato per il quadriennio.

Insieme a Di Natale, è stato eletto anche il vice coordinatore: si tratta di Davide Merzari (Archimedia srl). Completano la squadra 11 delegati: si tratta di Sergio Berardi (Fonti di Vallio Srl), Dario Bosetti (Bosetti Srl), Filippo Carli (C.M.C. Srl di Carli Agostino e Figli), Luca Domenighini (S.I.E.M. Srl), Carlo Ebenestelli (Ivars Spa), Mauro Esposto (Goldenfood Srl), Alessandro Ferrari (Phoenix Informatica Srl), Daniela Garzoni (Atpitaly Srl), Fabio Pozzi (Fama International Srl), Rosellina Stagnoli (Lafre Srl) e Angelo Michele Zurillo (Brado Spa).

Si è così concluso il ciclo di assemblee elettive che ha portato al rinnovamento delle sette Zone di Confindustria Brescia.

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Paolo Franceschetti (Slingofer srl) nuovo coordinatore della zona Vallecamonica di Confindustria

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Nomine/Valcamonica/Zone by

Paolo Franceschetti (Slingofer srl) è il nuovo coordinatore della zona Vallecamonica di Confindustria Brescia (conta 75 aziende e 3.372 dipendenti) per il quadriennio 2025-2029; l’imprenditore succede nel ruolo a Giovanni Spatti. L’elezione è avvenuta durante l’assemblea tenuta lo scorso mercoledì al Rizzi Aqua Charme Hotel & Spa di Darfo.

Tra gli altri interventi, durante la serata, anche quello del presidente di Confindustria Brescia, Paolo Streparava, che ha illustrato le principali linee di mandato per il quadriennio.

Insieme a Franceschetti, è stato eletto anche il vice coordinatore: si tratta di Andrea Trentini (F.lli Trentini srl). Completano la squadra 10 delegati: si tratta di Katia Abondio (Fedabo spa), Michela Chini (Elifly International srl), Mario De Lisi (Comisa spa), Vittorio Amedeo Garzoni Di Adorgnano (Sbm – Irfi srl), Federico Foppoli (Edil Cominelli di Foppoli Marco, Federico & C. sas), Diego Pezzotti (Isam srl), Cristian Poma (Viride srl), Marco Puglioli (Vexa srl), Michela Rizzi (C.M.M. F.lli Rizzi spa) ed Emanuel Simoncini (Due Esse Impianti srl).

La prossima e ultima assemblea elettiva è in programma lunedì 24 novembre, e riguarderà la zona Valsabbia – Lago di Garda.

Scenari Digitali, per le imprese bresciane i principali ostacoli alla digitalizzazione sono culturali e organizzativi

in Aib/Associazioni di categoria/Tendenze by

La Sala Beretta di Confindustria Brescia ha ospitato, ieri pomeriggio, la prima edizione di “Scenari Digitali | Sfide e prospettive per guidare il cambiamento e competere nel futuro”, il nuovo appuntamento dedicato alle trasformazioni digitali che stanno ridefinendo il tessuto imprenditoriale e sociale bresciano, promosso dal Settore Digitale di Confindustria Brescia in collaborazione con Anitec-Assinform, la principale associazione Italiana per l’Information and Communication Technology (ICT) aderente a Confindustria.

All’evento sono intervenuti Mario Bonomi, vice presidente Confindustria Brescia con Delega a Innovazione e Sviluppo Digitale, Sergio Venturetti, presidente Settore Digitale Confindustria Brescia, Ludovica Busnach, vice presidente di Anitec-Assinform con delega alle Digital Skills per la crescita d’impresa e l’inclusione, Giancarlo Capitani, presidente onorario NetConsulting cube e Davide Fedreghini, Area Comunicazione, Relazione con i Media, Centro Studi; in chiusura le case history di 3 realtà bresciane, con le testimonianze di Stefano Lancini, vice presidente Settore Digitale Confindustria Brescia, Marco Bandini, Chief Operating Officer Slingofer S.r.l. e Paolo Chiari, amministratore delegato Clarium S.r.l.

Nel corso dei lavori è stata presentata una ricerca condotta dal Centro Studi di Confindustria Brescia con Anitec-Assinform, che ha scattato un’istantanea inedita sul settore digitale bresciano, caratterizzato per una dimensione media delle imprese particolarmente contenuta e da attività prevalentemente incentrate su servizi IT e su software, consulenza e gestione IT. L’analisi ha riguardato sia l’offerta che la domanda di servizi digitali, coinvolgendo 150 imprese con oltre 15mila addetti e 6,5 miliardi di ricavi.

Tra le principali evidenze emerge come:

·         Sia le imprese erogatrici di servizi ICT, sia quelle utilizzatrici, sono concordi nell’individuare, tra i principali ostacoli all’implementazione del digitale, quelli culturali e organizzativi.

·         Le realtà digitali ritengono gli elevati costi energetici e le tensioni geopolitiche i principali fattori di incertezza, condividendo quindi le medesime preoccupazioni in capo ai loro principali clienti (le imprese industriali).

·         Il mismatch nell’ambito del personale riguarda un’impresa su due. I problemi più rilevanti sono concentrati sulle competenze legate allo sviluppo software, cyber security e big data / analytics.

·         Dal lato della domanda, la gestione della trasformazione digitale avviene con modalità solo in parte «strutturate», confermando i limiti precedentemente descritti.

·         Cyber security e IA sono le applicazioni ICT su cui si focalizzeranno gli investimenti futuri, con un’accelerazione da parte delle aziende di minori dimensioni rispetto al recente passato.

·         La filiera (fornitori e clienti) si conferma come il punto di riferimento nel processo di digitalizzazione: la forte prevalenza di PMI non facilita infatti l’adozione di un approccio che prevede anche il coinvolgimento di attori come università, centri di ricerca, Competence center e DIH.

Secondo i dati presentati da NetConsulting cube (realtà impegnata nel settore delle analisi di mercato e della consulenza ICT), il mercato digitale della provincia di Brescia nel biennio 2023-2024 è cresciuto del 2,8% nel 2023 e del 4% nel 2024, attestandosi su un valore superiore a 1,4 miliardi di euro. Il tasso di crescita registrato è superiore a quello mercato nazionale, in aumento del +2,1% nel 2023 e del +3,6% nel 2024, e in linea con quello della Lombardia, cresciuto nei due anni rispettivamente del 2,6% e del +4,1%

Il segmento Business (59%, pari a 822,7 milioni di euro) è più rilevante in termini di incidenza, ma in rallentamento nel 2024 (+4,9% contro il 6% del 2023) principalmente per effetto di una minore spinta del settore industriale. Al contrario, il segmento Consumer ha registrato un’inversione di tendenza, tornando a crescere del +2,6% rispetto al -1,3% del 2023 e raggiungendo un valore di 578,0 milioni di euro (41% del mercato).

I principali driver del mercato nel 2024 sono stati: gli investimenti legati all’adozione del cloud (141,5 milioni di euro e +16,7%); il Mobile Business, il secondo per dimensioni con 100,8 milioni di euro registra una crescita più contenuta rispetto ad altri segmenti; il comparto industriale rappresenta il settore principale con una spesa di 452,2 milioni di euro e una crescita del +4,1%, leggermente inferiore a quella del 2023.

Le differenze rispetto al contesto nazionale risultano più accentuate nel settore industriale, dove le previsioni indicano una crescita del +3,4% nel 2025, a fronte del +4,0% registrato a livello italiano.  Il divario tenderà ad ampliarsi negli anni successivi, fino a raggiungere nel 2028 un +3,4% rispetto al +4,1% nazionale, confermando una maggiore prudenza negli investimenti digitali delle aziende bresciane rispetto al contesto nazionale.

“Quella di oggi rappresenta la prima edizione di Scenari Digitali, appuntamento che vuole essere l’evento di riferimento, di stimolo e guida per il Settore Digitale e per tutto il panorama industriale bresciano – commenta Sergio Venturetti, presidente del settore Digitale di Confindustria Brescia –. La ricerca congiunta fra il nostro Centro Studi e Anitec/Assinform, con il supporto della società di analisi NetConsulting Cube, costituisce una prima assoluta per una provincia in collaborazione con questi partner; un lavoro che restituisce una visione integrata del digitale bresciano — sia dal lato dell’offerta, le imprese che producono soluzioni e servizi ICT, sia dal lato della domanda, le aziende che li adottano. È una fotografia che racconta un settore vivo, dinamico, ma frammentato: oltre 3.000 imprese, quasi 10.000 addetti, un’economia che vale più di 1 miliardo e 400 milioni di euro. Tuttavia, la dimensione media è ancora ridotta e le competenze — soprattutto su AI, cybersecurity e big data — restano una sfida aperta.”

“Per me questa occasione ha un valore speciale: segna l’inizio di un percorso di dialogo con le aziende del territorio nel mio nuovo incarico di vicepresidente con delega all’Innovazione e allo Sviluppo Digitale – le parole di Mario Bonomi, vice presidente Confindustria Brescia con Delega a Innovazione e Sviluppo Digitale –. Vogliamo costruire un vero e proprio network dell’innovazione, perché siamo convinti che solo attraverso un confronto continuo con tutto l’ecosistema – imprese, istituzioni, centri di ricerca, associazioni – possiamo portare sul territorio una narrazione e una progettualità serie, efficaci e credibili In questo senso ci tengo a sottolineare come Confindustria Brescia sia tra le territoriali che hanno scelto di associarsi ad Anitec-Assinform, a testimonianza concreta della nostra attenzione al comparto digitale.”

“Il digitale è una leva decisiva per la competitività dell’industria e del Paese – ha dichiarato Ludovica Busnach, vice presidente di Anitec-Assinform con delega alle Digital Skills per la crescita d’impresa e l’inclusione –. Le grandi imprese hanno già compiuto passi significativi e questo dimostra che la trasformazione è possibile. Ora dobbiamo accompagnare le PMI, aiutandole a superare gli ostacoli culturali e organizzativi, perché il salto digitale delle piccole e medie imprese è la condizione per rafforzare la competitività delle filiere. Non è solo una questione di tecnologia, ma soprattutto di persone e competenze: una straordinaria opportunità per territori industriali come Brescia e per l’intero Paese”.

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Paolo VI, il 23 l’assemblea costituente di FenImprese Brescia Faro

in Associazioni di categoria/Economia/Eventi by

Martedì 23 settembre, a Brescia città, debutterà la nuova sede zonale di un’associazione di imprese che ambisce a dare rappresentanza e servizi utili a una fetta significativa delle 100mila aziende attive nella leonessa. Al Centro Paolo VI di via Gezio Calini 30, infatti, si terrà il battesimo ufficiale di FenImprese Brescia Faro, organizzazione guidata a livello nazionale da Luca Vincenzo Mancuso e a livello provinciale bresciano da Francesca Cortinovis.

Nell’occasione, durante l’appuntamento costituente, verranno proclamati anche i vertici del sodalizio zonale. Il primo presidente sarà Cristiano Nonelli, 54enne che da più di 20 anni esercita l’attività di commercialista a Brescia città con specializzazione nei settori dei bilanci di sostenibilità, della continuità aziendale e della blockchain (criptovalute incluse). Nonelli è inoltre attivo nel settore della formazione (è docente in diversi corsi, anche accreditati dall’Ordine) ed ha la passione della barca a vela (di cui è anche istruttore): due mondi che ha unito nel libro di recente pubblicazione dal titolo “Skipper della crescita / Navigare l’impresa” (qui il link di Amazon). “La sua biografia – si legge nella presentazione del libro – non è solo la storia di un commercialista, ma il racconto di un professionista poliedrico che ha saputo unire la solidità dei numeri alla fluidità del mare, diventando un consulente-skipper capace di guidare le aziende verso rotte sicure e sostenibili”.

Ad affiancarlo nel governo dell’associazione saranno Luca Dragone e Marco Roveggio, componenti del direttivo. Ma il 23 verranno anche nominati di responsabili delle diverse aree tematiche (Legale, Fiscale, Formazione e Fondi, Finanza agevolata, Sviluppo e sostenibilità, Networking ed eventi).

L’evento si aprirà alle 17.30 con la registrazione degli ospiti. Alle 18.15, quindi, si terranno i saluti istituzionali e gli interventi dei vertici (nazionali e provinciali) dell’associazione. La partecipazione – consentita solo previa registrazione a questo link (i posti sono limitati 100 e sono quasi esauriti) – è gratuita e include anche l’aperitivo finale (per chi vuole fermarsi a cena il costo è di 30 euro)

“L’associazione – spiega Nonelli –  ha come scopo principale quello di far prosperare le imprese, non solo attraverso servizi di consulenza e rappresentanza, ma anche mettendole in contatto diretto tramite l’organizzazione di eventi, creando una rete di collaborazioni e sinergie che favoriscono la crescita del tessuto imprenditoriale. Con l’apertura della nuova sede zonale Fenimprese Brescia Faro, il network nazionale rafforza la propria presenza territoriale per essere ancora più vicina alle esigenze delle imprese bresciane, offrendo servizi specializzati, consulenza diretta e opportunità concrete di crescita e prosperità aziendale”.

“In concreto – continua il presidente in pectore di FenImprese Brescia Faro – ci occuperemo di raccogliere i cedolini e utilizzarli nei fondi professionali per iniziative di formazione, garantendo alle imprese di sfruttare interamente i soldi che già versano e troppo spesso non utilizzano. Ma, attraverso i nostri partner, forniremo anche servizi sul fronte dei bandi. E ci occuperemo di creare eventi per far incontrare gli imprenditori sulla base delle diverse filiere o di esigenze specifiche comuni a più realtà. Il nostro obiettivo di fondo – conclude – è portare le imprese all’autosufficienza, facendo in modo che non debbano dipendere da un consulente, facendole risparmiare e facendo capire loro quanto è importante la continuità aziendale nell’ottica di costruire un’azienda resiliente, in grado di evitare le crisi”.

COSA E’ FENIMPRESE?

FenImprese è un’associazione nazionale datoriale senza fini di lucro, con sede centrale a Modena, nata nel 2015 dall’incontro di  giovani imprenditori e dirigenti “che sentono sempre di più l’esigenza di essere rappresentati presso le istituzioni per ottenere chiarimenti e presentare proposte volte al miglioramento dell’esistenza delle Pmi”. La quota d’iscrizione è di 200 euro e non si ponte in concorrenza con l’iscrizione ad altre associazioni di categoria. L’associazione si rivolge soprattutto alle ditte individuali in cerca di crescita, alle aziende con dipendenti e a tutti coloro che vogliono puntare su networking e innovazione in campo imprenditoriale.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare Fenimprese Brescia Faro al numero 030.2389531 e all’e-mail dott@studiononelli.it. Siti ufficiali: www.fenimpresebrescia.it – www.fenimprese.com

LINK REGISTRAZIONE: https://www.eventbrite.com/e/biglietti-inaugurazione-fenimprese-brescia-faro-1656265688259?aff=oddtdtcreator&fbclid=IwY2xjawMlJAZleHRuA2FlbQIxMABicmlkETB0NXRlcmNlOGZDWTluRDBpAR6E0Ka6n2LHyclmXxw0zDu0gk7gPNsjWh_tfIi_R1iFE5FwooYPKxnpX0r3OQ_aem_9_htVOP8P5tLWDQG3QJf3Q

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Cdc Brescia, i prossimi eventi

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Pubblichiamo in questo articolo il calendario dei prossimi eventi della Camera di Commercio di Brescia per le imprese della provincia.

IL CALENDARIO DEI PROSSIMI EVENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO

83/25 – RASSEGNA LOMBARDIA POINT

La rassegna, realizzata in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio LombardiaPoint, EEN– Enterprise Europe Network e Regione Lombardia, prevede webinar formativi in tema internazionalizzazione della durata di due ore e mezza e pillole della durata di un’ora.
Prossimo appuntamento:
18 settembre, dalle ore 09.30 alle 12.30 – La gestione del rischio di credito internazionale: strumenti bancari e strumenti assicurativi

Altri appuntamenti e maggiori informazioni alla pagina News dall’ufficio internazionalizzazione sul sito www.bs.camcom.it

84/25 – FRONT OFFICE E BACK OFFICE SUAP IMPRESAINUNGIORNO NEL NUOVO SISTEMA INFORMATICO DEGLI SPORTELLI UNICI

La Camera di Commercio di Brescia pone a supporto del personale dei SUAP e dei Comuni, utenti della piattaforma impresainungiorno, un webinar per scoprire le novità di Front e Back office. Appuntamento:

18 settembre, dalle ore 10.00 alle 12.00 – Il contesto del sistema impresainungiorno, le novità del Front Office e il Back Office SUAP impresainungiorno e una demo completa di entrambi gli ambienti

Maggiori informazioni alla pagina Incontri e seminari sul sito www.bs.camcom.it

85/25 – LE BEVANDE SPIRITOSE: STATO DELL’ARTE E NOVITA’

La Camera di Commercio di Brescia promuove un webinar gratuito dedicato calla categoria delle bevande spiritose, rivolto agli operatori del settore, con l’obiettivo di fare il punto sullo stato dell’arte normativo e sulle recenti linee guida europee sull’etichettatura, elaborate dai servizi della Commissione europea. Appuntamento:

23 settembre, dalle ore 09.30 alle 12.30 – Approfondimento tecnico degli aggiornamenti introdotti, con ampio spazio ai casi pratici e alle modalità corrette per la commercializzazione del prodotto

Maggiori informazioni alla pagina Sportello etichettatura e sicurezza prodotti sul sito www.bs.camcom.it

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Ecco i prossimi eventi della Camera di Commercio di Brescia

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Eventi by

In questo articolo, come di consueto, pubblichiamo il calendario dei prossimi eventi per le imprese del territorio definito dalla Camera di Commercio di Brescia e provincia.

I PROSSIMI EVENTI PER LE IMPRESE BRESCIANE

79/25 – RASSEGNA LOMBARDIA POINT

La rassegna, realizzata in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio LombardiaPoint, EEN– Enterprise Europe Network e Regione Lombardia, prevede webinar formativi in tema internazionalizzazione della durata di due ore e mezza e pillole della durata di un’ora.
Prossimi appuntamenti:
17 settembre, dalle ore 9.30 alle 12.30 – Tecniche di webmarketing per l’export
18 settembre, dalle ore 09.30 alle 12.30 – La gestione del rischio di credito internazionale: strumenti bancari e strumenti assicurativi

 
Altri appuntamenti e maggiori informazioni alla pagina News dall’ufficio internazionalizzazione sul sito www.bs.camcom.it

80/25 – AVVIARE UN’ATTIVITÀ CON LA NASPI ANTICIPATA: OPPORTUNITÀ E LIMITI DELL’INCENTIVO

La Camera di Commercio di Brescia organizza il webinar relativo alla NASpI ANTICIPATA come possibilità di finanziamento per avviare un’attività, approfondendo opportunità e limiti dell’agevolazione. 
Appuntamento:

16 settembre, dalle ore 10.00 alle 12.00 – Gli accordi di riservatezza (o NDA) sono sempre più diffusi: cosa comportano

 Maggiori informazioni alla pagina Servizio Nuova Impresa sul sito www.bs.camcom.it

81/25 – FRONT OFFICE E BACK OFFICE SUAP IMPRESAINUNGIORNO NEL NUOVO SISTEMA INFORMATICO DEGLI SPORTELLI UNICI

La Camera di Commercio di Brescia pone a supporto del personale dei SUAP e dei Comuni, utenti della piattaforma impresainungiorno, un webinar per scoprire le novità di Front e Back office. Appuntamento:

18 settembre, dalle ore 10.00 alle 12.00 – Il contesto del sistema impresainungiorno, le novità del Front Office e il Back Office SUAP impresainungiorno e una demo completa di entrambi gli ambienti

Maggiori informazioni alla pagina Incontri e seminari sul sito www.bs.camcom.it

82/25 – LE BEVANDE SPIRITOSE: STATO DELL’ARTE E NOVITA’

La Camera di Commercio di Brescia promuove un webinar gratuito dedicato calla categoria delle bevande spiritose, rivolto agli operatori del settore, con l’obiettivo di fare il punto sullo stato dell’arte normativo e sulle recenti linee guida europee sull’etichettatura, elaborate dai servizi della Commissione europea. Appuntamento:

23 settembre, dalle ore 09.30 alle 12.30 – Approfondimento tecnico degli aggiornamenti introdotti, con ampio spazio ai casi pratici e alle modalità corrette per la commercializzazione del prodotto

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Il bresciano Andrea Gaudenzi è il nuovo presidente di Cna Turismo e Commercio Lombardia

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Evidenza/Turismo by

“Il territorio lombardo rappresenta una realtà unica nel suo genere, capace di offrire una pluralità di tipicità ed esperienze autentiche. Il nostro impegno sarà supportare le imprese, per valorizzarle e rendere il turismo sempre più motore di sviluppo per tutti i territori”. A dirlo, Andrea Gaudenzi, neo-eletto Presidente di CNA Turismo e Commercio Lombardia.

Classe 1987, una laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari, titolare con la famiglia dell’omonimo ristorante in Franciacorta, Gaudenzi prende il posto di Eleonora Rigotti al vertice del raggruppamento lombardo forte dell’esperienza al vertice di CNA Turismo e Commercio Brescia. “Assumo questo incarico con grande impegno, consapevole del lavoro prezioso svolto in questi anni dalla Presidente Rigotti e da tutto il gruppo di CNA Turismo e Commercio. Un percorso che ci ha visti protagonisti nelle relazioni con l’Assessorato al Turismo di Regione Lombardia, guidato da Barbara Mazzali, nella partecipazione alle principali fiere internazionali del settore, come il TTG, e nella realizzazione di progetti strategici per il territorio. Desidero ringraziare per il supporto e il lavoro svolto a livello regionale i funzionari Enrico Bindolini, responsabile del raggruppamento, e Silvia Boccetti. Sarà quest’ultima che già teneva i rapporti con Regione Lombardia la referente del raggruppamento per il quadriennio”.

Tra i risultati più significativi degli ultimi anni, si evidenziano la creazione della filiera d’alta gamma dei laghi lombardi, sviluppata con il contributo di Regione Lombardia, e l’avvio di percorsi esperienziali che mettono in rete l’eccellenza artigiana del territorio: all’enogastronomia all’artigianato artistico fino ai servizi per il turismo esperienziale. “Il comparto turistico lombardo – spiega Gaudenzi – continua a registrare numeri in crescita: +9,4% nel 2024, con ottime prospettive anche per il 2025. Un trend che conferma il potenziale del settore e l’importanza dell’artigianato come leva di sviluppo. In questo settore, così trasversale, le imprese che CNA rappresenta, dall’artigianato al commercio ai servizi, svolgono un ruolo fondamentale: da un lato come attori diretti, imprese dell’ospitalità, dell’enogastronomia, dell’artigianato artistico, dei trasporti e del turismo esperienziale, dall’altro come realtà di supporto all’intera filiera turistica. Un’attenzione particolare è rivolta all’orizzonte delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, che rappresentano un’occasione unica di crescita e sviluppo, non solo per il settore turistico, ma per l’intero sistema produttivo lombardo”.

La sfida, oggi, anche in Lombardia è la gestione consapevole dei flussi, affinché il turismo rappresenti una risorsa sostenibile per tutti i territori. “Ciò significa destagionalizzare e delocalizzare i flussi turistici, portando valore a tutto il territorio regionale, anche oltre le mete più note, e recuperando la conoscenza del mondo dell’artigianato, che rappresenta un vettore strategico, poiché incarna l’identità, la tradizione e la creatività dei luoghi. Gli artigiani, attraverso le loro attività sono in grado di offrire esperienze autentiche, capaci di attrarre turisti in ogni stagione e in aree meno battute, contribuendo così a uno sviluppo turistico più sostenibile ed equilibrato”.

CNA Turismo e Commercio Lombardia continuerà a fornire il supporto alle imprese rappresentate, per affrontare le grandi sfide del presente, dalla digitalizzazione alla sostenibilità, fino all’impatto dell’intelligenza artificiale. “Lo faremo attraverso la formazione, la creazione di servizi specifici per il settore e rafforzando la rappresentanza, affinché venga tutelato e valorizzato il know-how delle nostre imprese, elemento centrale per un turismo sempre più attento, informato e internazionale”.

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Confindustria e Intesa: 50 miliardi per sostenere le imprese lombarde

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Finanza by

Il Presidente di Confindustria Brescia,Paolo Streparava, e la Direttrice Regionale Lombardia Sud della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Paola Lecci, hanno siglato questa mattina – nella sede di Confindustria Brescia in via Cefalonia – un accordo che mette a disposizione delle imprese lombarde 50 miliardi di nuovo credito,per rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo e cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e I.A., integrando così le risorse già stanziate dalla Banca per la realizzazione degli obiettivi del PNRR.

L’accordo territoriale rientra nell’ambito di quello nazionale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese italiane annunciato lo scorso gennaio dal Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, Consigliere Delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo e che mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui 50 miliardi alle aziende della Lombardia.

Il protocollo firmato oggi consolida e rinnova la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria avviata nel 2009 che, grazie a un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliardi di euro in quindici anni, ha contribuito a evolvere il rapporto tra banca e impresa accompagnando i bisogni delle PMI e delle industrie mature anche nelle fasi più complesse. Tale supporto è sato declinato in numerose iniziative congiunte che, anche attraverso le garanzie governative attivate nelle fasi critiche, hanno consentito di sostenere con nuovo credito decine di migliaia di imprese e prevalentemente PMI, struttura portante del Made in Italy nel mondo.

L’accordo prevede misure ad hoc per favorire il supporto a nuovi insediamenti produttivi, all’ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti e agli investimenti nel settore energetico, sostenendo così l’attrattività dei territori italiani con posizione strategica per le rotte e gli interscambi internazionali. Le novità riguardano:

Ø gli investimenti in nuovi modelli produttivi evoluti ad alto potenziale con particolare attenzione ad Aerospazio, Robotica, Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita

Ø l’accelerazione della transizione sostenibile in linea con il Piano Transizione 5.0, dei processi innovativi ad alto contenuto tecnologico, dell’economia circolare verso un bilanciamento energetico ottimale tra fonti energetiche sostenibili

Ø l’impatto in ricerca e innovazione, favorendo la nascita e lo sviluppo di startup e PMI ad alto contenuto tecnologico anche attraverso soluzioni finanziarie e servizi dedicati

Ø piano per l’Abitare Sostenibile, per facilitare la mobilità e l’attrazione dei talenti nell’industria italiana.

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