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Ottobre 2016 - page 4

Agroalimentare ed ecologia, il gruppo Gabeca rilancia la sfida

in Agricoltura e allevamento/Alimentare/Ambiente/Aziende/Economia/Gabeca by

Il Gruppo Gabeca di Calcinato chiude anche il 2015 con i conti in ordine e alza nuovamente l’asticella degli obiettivi per il prossimo triennio. Con una certezza: il riso, di cui il Gruppo è il quarto produttore italiano attraverso la controllata Grandi Riso, rimane la principale voce di fatturato del gruppo. E una scommessa: una nuova società – Ecoplant, con sede a Cremona – che già da gennaio inizierà la propria attività, finalizzata in particolare al recupero e al riutilizzo dei materiali.

A presentare i conti del 2015 e le prospettive fino al 2018 sono stati questa mattina – nel corso di una conferenza stampa convocata al museo Mille Miglia – l’amministratore delegato Fabrizio Scuri e il presidente Daniela Grandi.

“Il bilancio dello scorso anno – ha sottolineato Scuri – è stato chiuso con un valore della produzione di 42,9 milioni (sostanzialmente stabile rispetto ai 43,3 del 2014) e un Ebitda in crescita del 51 per cento da 3,8 (8,8 per cento sui ricavi) a 5,7 milioni (13,4 per cento). Il dato finale segna meno 1,3 milioni, ma si giustifica con oneri straordinari e con la svalutazione del magazzino di Paradiso. Nel contempo – ha aggiunto l’ad – i debiti verso le banche calano di un ulteriore 18 per cento scendendo fino a 11,4 milioni (16,3 milioni del 2013, 13,9 milioni del 2014), inferiori rispetto alla liquidità che passa da 8,2 a 12,3 milioni di euro con un balzo in avanti del 48,79 per cento”.

Per il futuro gli obiettivi – messi nero su bianco nel piano 2016/2019 – sono altrettanto ambiziosi. Già in questo 2016 il valore della produzione salirà fino a 44,9 milioni con un Ebitda a 7 milioni (15,5 per cento). Dal 2017 un apporto significativo dovrebbe darlo Ecoplant: con un impianto – a Cremona – da 140mila tonnellate all’anno (soprattutto rifiuti non pericolosi) e 300 codici Cer autorizzati.

“La sfida di Ecoplant”, sottolinea l’ad Scuri, “è quella di portare un valore aggiunto al gruppo e al mercato, operando su standard rigorosi, chiudendo il ciclo dei rifiuti (recupero, riciclo e riutilizzo) e garantendo la totale tracciabilità della filiera. Una garanzia per i manager delle aziende che smaltiscono, ma anche per in cittadini e per l’ambiente”.

Interessante è anche osservare la torta della ripartizione dei fatturati del Gruppo fondato da Marcello Gabana. “La prima voce di fatturato – ha evidenziato con soddisfazione Daniela Grandi – rimane l’agroalimentare con 23,7 milioni. Grandi Riso, con sede a Codigoro, è il quarto produttore italiano di riso: su questa azienda stiamo puntando da anni e punteremo sempre di più, lavorando allo sviluppo di nuovi prodotti e investendo sul marketing”. A seguire il settore l’ecologia con 15,9 milioni, di cui fan parte Gedit di Montichiari e Gelab (società di analisi che sta potenziando le proprie attività). Infine l’immobiliare, a quota 3,2 milioni.

Insomma: conti in ordine, prospettive positive e un motivo aggiuntivo d’orgoglio. “Una delle nostre soddisfazioni”, commenta Daniela Grandi, “è che in questo contesto riusciamo a mantenere invariati i livelli occupazionali: anzi assumiamo giovani e figure qualificate per crescere”. Nel 2015 il numero dei dipendenti è salito a quota 128 dipendenti (i due terzi nell’agroalimentare, tutti in Italia), 6 in più rispetto allo scorso anno.

Sono 62 le imprese bresciane che vanno all’estero con Pro Brixia

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Pro Brixia – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Brescia – informa che nel mese di Novembre 62 imprese bresciane parteciperanno a tre fiere internazionali, nell’ambito del calendario di iniziative per l’internazionalizzazione delle imprese. Anche nel 2016 la Camera di Commercio di Brescia ha sostenuto la partecipazione delle PMI bresciane a fiere internazionali organizzate da Pro Brixia con voucher per l’abbattimento dei costi.

Il calendario delle iniziative di Pro Brixia per il 2016 è sul sito: www.probrixia.it.

MEDICA – Fiera Internazionale della Medicina e della Tecnica Ospedaliera

Dϋsseldorf (Germania), 14 – 17 novembre 2016

Edizione: 48a

Settore: medicale

All’edizione 2015 hanno partecipato 4.500 espositori su una superficie espositiva di 116.000 mq.

I visitatori sono stati 130.000 provenienti da 120 nazioni.

Aziende partecipanti: 5

1. 3A HEALTH CARE SRL – Lonato del Garda (Bs)

2. UNIVET SRL – Rezzato (Bs)

3. IDROGENET SRL (GLOREHA) – Lumezzane (Bs)

4. FLAEM NUOVA SPA – Desenzano del Garda (Bs)

5. FAST THERAPIES DI GUIDO SOMENZI – Carpenedolo (Bs)

COMPAMED – Fiera Internazionale della Componentistica Medica

Dϋsseldorf (Germania), 14 – 17 novembre 2016

Edizione: 25a

Settore: medicale

All’edizione 2015 hanno partecipato 773 espositori su una superficie espositiva di 13.000 mq. I visitatori sono stati 19.000.

Aziende partecipanti: 3

1. FRANPLAST SRL – Provaglio di Iseo (Bs)

2. FRANCESCO FRANCESCHETTI SRL – Corte Franca (Bs)

3. ENKI SRL – Concesio (Bs)

THE BIG 5 SHOW – Salone Internazionale dei Prodotti per l’Industria Edile ed il Comparto Termoidraulicosanitario

Dubai (Emirati Arabi), 21 – 24 novembre 2016

Edizione: 37a

Settori: Edilizia e materiali connessi, Termoidraulicosanitario, Rubinetteria e Valvolame, Tecnica di Condizionamento e Refrigerazione, Arredobagno e ceramica, Infissi (finestre, maniglie, porte).

All’edizione 2015 hanno partecipato 3.104 espositori provenienti da 67 Paesi, su una superficie di 113.526 mq. I visitatori sono stati 81.500.

Aziende partecipanti: 54 su 572,25 mq.

1. Alba 2 Mpm di Rodengo Saiano (Bs)

2. Artis di Brescia

3. Arven di Maclodio (Bs)

4. Bampi di Lonato (Bs)

5. Becchetti Angelo Bal di Lumezzane (Bs)

6. Bianchi Angelo & Osvaldo di Lumezzane (Bs)

7. Bianchi Sanitari di Vobarno (Bs)

8. Blend plants – FBG di Rodengo Saiano (Bs)

9. Bonomini di Borgosatollo (Bs)

10. BPA di Prevalle (Bs)

11. Comaglio di Muscoline (Bs)

12. Comisa di Pisogne (Bs)

13. CST di Montichiari (Bs)

14. Edilquattro di Borgosatollo (Bs)

15. Effepi di Cogozzo Villa Carcina (Bs)

16. Elektrovent di Soiano d/Lago (Bs)

17. Enolgas Bonomi di Concesio (Bs)

18. Eurocamping di Castelmella (Bs)

19. Eurodoccia di Tavernole (Bs)

20. F.lli Facchinetti di Lumezzane (Bs)

21. Fadex di Lumezzane (Bs)

22. Fmn Martinelli di Casto (Bs)

23. Forme di Preseglie (Bs)

24. General Fittings di Gussago (Bs)

25. Ghidini Pietro Bosco di Marcheno (Bs)

26. I.C.S.A. Serrature di Concesio (Bs)

27. Ilpa di Nave (Bs)

28. Isa Idrosanitaria di Sarezzo (Bs)

29. Italian Shower di Provaglio d’Iseo (Bs)

30. Italmesh di Montirone (Bs)

31. Italtech di Brescia

32. Ivars di Vestone (Bs)

33. Kamet di Berzo Inferiore (Bs)

34. M.V.T. di Bedizzole (Bs)

35. Manital di Gavardo (Bs)

36. Martinica di Casto (Bs)

37. Marvel di Marmentino (Bs)

38. MFB di Bonomi di Brescia

39. Montini di Roncadelle (Bs)

40. NICO System di Manerbio (Bs)

41. OMM di Brescia

42. Oro & Oro di Nuvolera (Bs)

43. P.M.T. di Brescia (Bs)

44. RB Engineering di Concesio (Bs)

45. Robor di Sarezzo (Bs)

46. Savil di Brescia

47. Sina Serrature di Sale Marasino (Bs)

48. Sipar di Piancamuno (Bs)

49. Teorema di Brescia

50. TFL Franzoni di Villa Carcina (Bs)

51. Unival di Lumezzane (Bs)

52. Varisan di Sarezzo (Bs)

53. Verincolor di Montirone (Bs)

54. WTS di Flero (Bs)

Assemblea Aib: autostrada della Valtrompia al via dopo 40 anni

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Infrastrutture by

L’autostrada della Val Trompia finalmente al via dopo un’attesa durata quarant’anni.  A dare annuncio dell’inizio dei lavori entro giugno 2017, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ospite dell’assemblea annuale di Associazione Industriale Bresciana tenutasi oggi pomeriggio in una delle aziende simbolo della Valle, la Fabbrica d’Armi Pietro Beretta.  Il Ministro ha anche dichiarato che il piano di investimenti per l’aeroporto di Montichiari non subirà ritardi “Siamo al vostro fianco”, ha dichiarato.

“Una giornata importante per Brescia, per il suo territorio, per le sue imprese”, sottolinea il presidente di AIB, Marco Bonometti. “Brescia, con le sue 16.000 PMI ed i suoi 156.000 addetti e i suoi 10,1 miliardi di euro di valore aggiunto nel settore industriale, è la capitale italiana della manifattura. Brescia tiene testa alle due province automobilistiche tedesche grazie all’industria dei prodotti in metallo e della meccanica, alla metallurgia, alla siderurgia, alla fabbricazione di materiale rotabile ferro-tranviario, all’automotive; ma anche agli articoli in gomma e materie plastiche e all’industria alimentare.
Tuttavia, a fronte di un patrimonio di eccellenze manifatturiere conosciuto in tutto il mondo, la nostra provincia sconta ancora un grave deficit infrastrutturale, originato da diversi fattori, in primis i troppi ostacoli burocratici che rallentano la realizzazione di opere da lungo tempo attese. Dove pensa di andare la politica continuando su questa strada? La politica italiana è ferma, statica, mentre il rinnovamento, quello vero, dovrebbe essere un obiettivo primario della politica prima ancora che dell’impresa.”

Continua Bonometti: “Il Consiglio dei Ministri dell’altro ieri, con il provvedimento sulla competitività, ha dato un sostegno concreto e significativo al mondo delle imprese, pur nei limiti della coperta corta che il Governo ha ereditato. Per questo importante sforzo, ringrazio il Ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda e porgo al Governo il mio apprezzamento personale e quello di tutti gli industriali bresciani. Purtroppo, questa manovra non può cancellare lustri di dissesto.
Il nostro Paese deve attentamente valutare dove vuole spostare le scarse risorse a sua disposizione. Mi chiedo se sia più opportuno indirizzarle verso i consumi di beni, e non invece a sostegno di chi innova e crea lavori qualificati sul territorio, aumentando in tal modo anche i consumi. Proprio in questa direzione pare essere orientata la legge di bilancio appena approvata.”

Nel corso dell’assemblea, il presidente di Abem, Giuliano Campana, il numero uno di Catullo, Paolo Arena, ed Enrico Marchi, presidente di Save hanno poi siglato l’accordo per la gestione futura dell’aeroporto di Montichiari, altra infrastruttura nevralgica per lo sviluppo del territorio, da anni in stand-by e che oggi è stato finalmente sbloccato.

Renato Mazzoncini, AD di Ferrovie dello Stato ha inoltre assicurato il collegamento della nuova ferrovia a standard europeo con l’aeroporto.

Le infrastrutture sono state il filo conduttore dell’intera assise degli industriali bresciani, animata anche dalla tavola rotonda intorno alla quale, insieme al giornalista Oscar Giannino, si sono confrontati Enrico Marchi, presidente di Save, Renato Mazzoncini, AD di Ferrovie dello Stato, e Raffaele Tiscar, vice segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il pomeriggio di lavori negli stabilimenti di Beretta si è chiuso con gli interventi del ministro Graziano Delrio e del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e la premiazione degli imprenditori associati ultrasettantenni.

Hanno ricevuto il riconoscimento Mario Faganelli (Maris), Lorenzo Fè (Itib), Roberto Festa (MF Trasformatori), Franco Godenzi (Scatolificio Ghedese), Stefano Levrangi (Fast), Ultimo Pasini (Fleming Tecna) e Francesco Plodari (Melaxa).

Grande la soddisfazione del Presidente Marco Bonometti e di tutto il Consiglio di Presidenza per l’alta affluenza che ha fatto di questa Assemblea una tra le più partecipate di sempre, premiando il lavoro fatto.

Assemblea Aib, Bonometti: autostrada, Tav e aeroporto non possono aspettare

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Infrastrutture by

Le infrastrutture sono un fattore decisivo per la competitività del territorio, tanto più in un momento di crisi. Su aeroporto di Montichiari e Tav bisogna agire in fretta, perché il prezzo dell’immobilismo è più alto del fare le cose sbagliate. E’ stato questo il fil rouge dell’assemblea di Aib, ospitata per la prima volta nella sede della Beretta di Gardone Valtrompia. Un appuntamento che ha visto la presenza di nomi importanti, tra cui il ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio (che ha chiuso i lavori) e il presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia

La sessione privata, riservata alle aziende associate, si è aperta alle 13. Alle 15.40, la relazione del presidente Marco Bonometti, a cui è seguita una tavola rotonda, moderata dal giornalista Oscar Giannino, dedicata ai nodi infrastrutturali del territorio, con Enrico Marchi (presidente Gruppo Save), Renato Mazzoncini (ad Ferrovie dello Stato) e Raffaele Tiscar (vice segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri).

“Brescia è la provincia italiana più specializzata nell’industria e tra le prime province esportatrici italiane”, ha sottolineato Bonometti dopo aver passato in rassegna la situazione nazionale e le azioni messe in atto dal governo Renzi. “La crescita è la nostra priorità assoluta”, ha quindi incalzato il numero uno di Aib, invocando una riduzione degli ostacoli per le aziende a partire da “una burocrazia lenta e oppressiva, una pressione fiscale inaccettabile e interventi della magistratura in un clima di ribaltamento della presunzione di innocenza”.

Bonometti ha poi affrontato la questione infrastrutture che ricoprono “un ruolo decisivo per lo sviluppo”, evidenziando una classifica da cui emerge che “Brescia è al 41esimo posto per la rete stradale in Italia (ante Brebemi), al 64esimo per le ferrovie e al 49esimo per l’aeroporto”. “Da tre generazioni chiediamo inutilmente che la Valtrompia sia collegata alla città e alla A4”, ha quindi tuonato Bonometti, appellandosi al ministro Del Rio: “Siamo preoccupati, auspichiamo che i cantieri per l’autostrada si aprano e si concludano al più presto, vogliamo i fatti”.

Ancora, il leader di Aib ha sottolineato che “l’aeroporto di Montichiari deve rapidamente giungere alla piena operatività partendo dai cargo” (subito dopo la fine del discorso c’è stata la firma dell’accordo con il fronte veronese Arena, Campana e Marchi), arrivando poi alla questione dell’alta Velocità. “Da 25 anni attendiamo il potenziamento della Milano-Venezia”, ha chiarito, “quando sembrava che fosse stata trovata una soluzione, Roma si è improvvisamente orientata verso il passaggio in città. Noi industriali rimaniamo per la fermata a Montichiari (obiezione a cui Mazzoncini ha risposto spiegando che “la Tav sta in piedi economicamente solo se ferma in città”, ndr), ma fate la stazione dove volete: l’importante è che venga realizzato il collegamento con il D’Annunzio, altrimenti lo scalo rimarrà una cattedrale nel deserto”.

Infine la questione della banda larga, in cui emerge il pesante gap di Brescia. Qui, infatti, solo 19,6 per cento delle abitazioni dispone di una connessione a banda ultra larga, una media inferiore a quella italiana e meno che mezza di quella europea (58 per cento).

Bianchi (associazione azionisti): ora Ubi Banca può crescere e progredire

in Banche/Economia/Partner/UBi by

A margine dell’Assemblea di Ubi Banca di venerdì 14, Mario Bianchi, Presidente dell’associazione di azionisti Insieme per Ubi, ha espresso la propria soddisfazione per la decisione assunta di avviare concretamente il processo di rinnovamento e di modernizzazione dell’Istituto.

“Con l’approvazione della fusione delle sette banche rete in Ubi Banca – ha dichiarato Mario Bianchi in un comunicato stampa diffuso oggi – e con il superamento del modello federale, si è formalmente avviato quel processo di modernizzazione e di rinnovamento che la nostra Associazione aveva auspicato sin dalla sua costituzione esattamente quattro anni orsono. Ora Ubi Banca, con la forma giuridica di S.p.A e l’assetto di banca unica, sarà in grado di crescere nell’efficienza operativa e nella facilità di governance, con benefici effetti per l’Istituto stesso.

Con queste premesse, il piano industriale presentato da Victor Massiah potrà concretizzarsi, realizzando i suoi ambiziosi ma realistici obiettivi. Auspichiamo quindi che Ubi Banca, forte della sua tradizione di serietà e di solidità, delle sue competenze professionali e di un’operatività fortemente orientata alle attese della clientela, possa proporsi sempre più come istituto bancario aperto all’innovazione e interprete attivo delle nuove esigenze del mercato di riferimento. In questo contesto – ha concluso – la nostra Associazione di azionisti non mancherà di dare il proprio sostegno, svolgendo un ruolo attivo volto a favorire e ad accompagnare questo percorso.”

Moda e arredo senza crisi, l’export bresciano vale 113 milioni in sei mesi

in Commercio/Economia/Evidenza by

Moda e arredo sono un business che vale 7,6 miliardi di euro in Lombardia per i soli primi sei mesi del 2016, un dato in crescita del 4% rispetto all’anno precedente. Un quinto di questo export è fatto di calzature, borse e pelletteria, pari a un miliardo e mezzo di euro, in crescita del 6,2%. Questi articoli di moda partono, oltre che da Milano (oltre un miliardo, +7,1%), da Brescia (113 milioni, +14,7%) e da Varese (64 milioni, +10,4%). In forte crescita Bergamo (51 milioni, +19,6%), Mantova (59 milioni, +18,8%) e Cremona (16 milioni, +21,9%). Mentre è a Pavia e Lodi che il settore scarpe e pelletteria pesa di più sull’export complessivo di moda e arredo: rispettivamente il 44,5% (per un totale di 61 milioni di export soprattutto di scarpe, più che di accessori, che da sole valgono 54 milioni) e il 34,1% (15 milioni, di cui 11 di calzature).

L’export di calzature e pelletteria vale per Milano oltre un miliardo di euro nei primi sei mesi del 2016, +7,1% rispetto all’anno precedente e rappresenta ben il 70% del totale regionale e un terzo di tutto il settore milanese della moda e dell’arredo che supera i 3 miliardi. La prima destinazione è la Francia, seguono Hong Kong e Corea del Sud per le borse. Francia, Stati Uniti e Svizzera per le scarpe. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat, nei primi sei mesi del 2016 e del 2015.

Sicurezza sul lavoro, Brescia maglia nera: nel 2016 già 9mila infortuni

in Anmil/Economia/Sindacati by

I numeri fanno impressione, nonostante il calo del 1,79 per cento sul 2015. Nel 2016 in Lombardia gli incidenti sul lavoro sono stati oltre 68mila (64 i decessi) e Brescia, dopo Milano, è alla test di questa triste classifica con ben 9mila infortuni. Con un unico dato consolatorio. Le morti bianche nella leonessa sono passate dalle 19 del 2015 alle 9 del primo semestre 2016. A livello nazionale gli infortuni sono stati 375mila, di cui 562 mortali: un dato sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente.

I dati sono stati presentati nel corso della 66esima giornata nazionale per le vittime da incidenti sul lavoro, ospitata dal comune di Villa Carcina. Presente, tra gli altri, anche la deputata Miriam Cominelli.

Marcheno, la fonderia Bozzoli cerca un acquirente per evitare il fallimento

in Acciaio/Economia by

I debiti sono scesi da 26 a 15 milioni (di cui 11 verso le banche). Ma non sarà facile trovare un acquirente per la fonderia di Marcheno teatro del presunto omicidio di Mario Bozzoli. L’azienda – che nel 2014 aveva fatturato 43 milioni di euro – non è operativa da mesi e, se non arriverà un cavaliere bianco, la strada già definita è quella del fallimento.

In attesa delle risposte il curatore Rizzardi ha dovuto provvedere al licenziamento dei 14 dipendenti e ora si appresta a vendere i pochi beni rimasti. Uno dei nipoti di Mario, Alex (accusato dell’omicidio), ha dovuto lasciare la casa in cui viveva perché di proprietà dell’azienda e all’asta sono finite 15 auto.

Entro le 12.30 del 25 ottobre si possono presentare al notaio Mario Mistretta di via Malta, Brescia, offerte per le seguenti auto: Audi Q5 del 2011 a 16500 euro, Bmw X6 a 16500, Mercedes Ml320 a 8500, Porsche Cayenne a 37mila euro, X1 a 14500 euro, Mercedes G320 a 26000 euro, Fiat Panda 4×4 del 2007 a 3000 euro, Mini One del 2015 a 18000 euro, una Wolkswagen Golf del 2014 a 13500 euro, Renault Kangoo del 2002 a 500 euro e Bmw 730 a 8500 euro.

Lgh, nominati i Cda delle società del Gruppo

in Cogeme/Economia/Lgh/Nomine/Partecipate e controllate by

Dopo l’approvazione del Piano Industriale di LGH 2016-2019, prosegue il percorso individuato dai Soci in coerenza con quanto previsto dalla partnership tra A2A ed LGH. Le Assemblee delle società del Gruppo LGH, riunitesi in questi giorni, hanno infatti nominato i nuovi Consigli di Amministrazione per il triennio 2016-2019.

I Consigli di amministrazione sono così composti:

Linea Ambiente Presidente: Giorgio Prandelli; Consiglieri: Maddalena Benedetti, Lorenzo Zaniboni.

Linea Com Presidente: Donatella (Giovanna) Mazzeo; Consiglieri: Oreste Galasso, Marco Moretti.

Linea Energia Presidente: Francisca Carmen Albamonte; Consiglieri: Roberto Gianatti, Clara Guerini.

Linea Più Presidente: Vito Savino; Consiglieri: Paolo Bellotti; Gabriela Vittorio.

Linea Reti e Impianti Presidente: Michelangelo Gaggia; Consiglieri: Elena Maggioni, Lorenzo Spadoni.

LD Reti Presidente: Marco Zaninelli; Consiglieri Luigi Manfredoni, Clara Guerini, Enzo Gerosa, Daniela Martinazzi.

Nei prossimi giorni, si terranno le Assemblee delle rimanenti società del Gruppo LGH che provvederanno al rinnovo dei rispettivi Consigli.

Convegno Api: nel 2017 in crescita le materie prime e l’euro forse più forte

in Acciaio/Economia/Manifatturiero by

Materie prime in rialzo, euro in apprezzamento (ma non nel breve periodo) sul dollaro, economia mondiale ancora debole. Sono le previsioni per il 2017 illustrate oggi agli imprenditori bresciani da Gianclaudio Torlizzi, direttore di T-Commodity – prima società italiana specializzata nella consulenza indipendente sulle materie prime per utilizzo industriale – in occasione del convegno che si è tenuto nella sede di Apindustria sul tema: «Steel & Metal outlook 2017. Acciai e metalli non ferrosi, quali prezzi mettere a budget per il 2017?».

«In una fase da tempo oramai turbolenta per le piccole e medie imprese è sempre più necessario ridurre il più possibile i fattori di incertezza – spiega il presidente vicario di Apindustria, Marco Mariotti, introducendo l’incontro -. Di qui l’incontro di oggi, finalizzato a trovare la bussola per orientarci sulle tendenze dei prezzi per il prossimo anno e capire quindi come muoverci».

«Dopo cinque anni di costante calo, nel 2017 il prezzo delle materie dovrebbe avere una tendenza rialzista – afferma Torlizzi -, effetto della stabilizzazione dell’economia cinese da un lato e delle razionalizzazioni in atto da tempo sul fronte dell’offerta dall’altro». La crescita dei prezzi sarà comunque timida, sicuramente non paragonabile a quella dei primi anni Duemila. «A livello macroeconomico – sottolinea Torlizzi – il rischio di breve periodo rimane l’apprezzamento del dollaro, per effetto del possibile rialzo dei tassi da parte della Fed. Dal prossimo anno la valuta Usa dovrebbe però iniziare a scendere e questo dovrebbe dare un minimo di sollievo al prezzo delle materie prime».

Le previsioni per il 2017 dicono che l’economia Usa subirà un rallentamento complessivo, che l’Asia continuerà ad andare bene ma resterà mercato vulnerabile dal momento che la Cina non potrà comunque spingere troppo con gli strumenti fiscali o monetari per evitare bolle come quella già in atto nel mercato immobiliare, che l’Europa continuerà a rimanere vittima delle politiche di austerity. «L’Europa non ha i presupposti per fare da traino – ha osservato Torlizzi – e continuerà ad essere la grande assente dell’economia mondiale. Il rialzo del prezzo in dollari delle materie prime sarà compensato dal probabile apprezzamento dell’euro. Questo danneggerà l’export da un lato, ma a trarne vantaggio sarà chi acquisterà materie prime».

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