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Energia - page 6

Bollette energia, Massetti: no a Pmi come strumenti per far cassa

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Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

Se all’inizio era confusione (QE 20/2) ora si può parlare di vero e proprio caos. La vicenda della socializzazione in bolletta degli oneri non pagati dai clienti morosi ha scatenato una reazione collettiva, in parte alimentata da notizie imprecise o false. È il caso della campagna partita l’altro ieri sui social network e su whatsapp, che annuncia un addebito di 35 euro sulla bolletta elettrica di aprile legato proprio al nodo morosità. Cifra campata in aria, ma non priva di fondamento. Visto che proprio l’altro ieri l’Autorità per l’Energia ha stimato un impatto sui clienti domestici di circa 2 € annui (seppure in relazione al solo debito accumulato dai distributori nei confronti dei venditori, QE 22/2). Peraltro con tempistiche più a lungo termine e sulla base di un meccanismo “graduale”.

La stessa Codacons è intervenuta ieri per precisare che “si tratta di una bufala a tutti gli effetti”. Ma non per questo l’associazione dei consumatori attenua la propria contestazione contro i provvedimenti dell’Autorità annunciando anzi di avere in preparazione un ricorso al Tar Lombardia contro la delibera 50/2018, quella che appunto tende a spalmare in bolletta il debito dei distributori. E si è mossa anche Confartigianato, che però si concentra più sul dco 52/2018 relativo ai rimborsi ai venditori. «L’Autorità per l’Energia ci ripensi. È inaccettabile la decisione di far pagare ai consumatori in regola gli oneri di sistema non riscossi dai clienti morosi. Si tratta di una scelta iniqua, che deresponsabilizza l’intera filiera energetica e danneggia le dinamiche concorrenziali del mercato» precisa Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia e delegato di Confartigianato nazionale all’Energia che prosegue: «I clienti che rispettano i propri obblighi contrattuali dovrebbero accollarsi gli oneri di sistema di chi non paga? Se le società di vendita di energia falliscono non vi è forse anche una responsabilità di chi doveva vigilare? E se le imprese non sono in grado di valutare efficacemente la serietà dei propri clienti perché i costi di queste manchevolezze devono essere pagati da chi non ne è responsabile?».

Massetti giudica «incomprensibili le ragioni dell’Autorità, alla quale chiediamo di ritirare la consultazione sul meccanismo di riconoscimento degli oneri non riscossi ai venditori e di convocare al più presto tutti gli operatori del mercato dell’energia. Dopo le agevolazioni agli energivori, non sono accettabili ulteriori balzelli che trasformano le bollette delle piccole imprese in strumenti per “fare cassa” e compensare inefficienze in attività di legislazione, regolazione e controllo».

Imprese energivore, Aib esulta: sgravi anche per le Pmi

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Con la pubblicazione del DM del Ministero dello Sviluppo Economico del 21 dicembre 2017 si completa finalmente l’iter legislativo per dare attuazione alla nuova disciplina per le aziende energivore, come disposto dall’Art. 19 della Legge Europea 2017.

Dichiara Enrico Frigerio, vicepresidente di AIB e membro del Tavolo dell’Energia di Confindustria nazionale: “L’anagrafica delle imprese beneficiarie dell’agevolazione presso la Cassa Conguaglio del Settore Energetico parla chiaro: su circa 3100 imprese accreditate oltre 2800 sono PMI, ovvero oltre il 90%. Di queste 604 imprese sono PMI con un fatturato inferiore ai 50 mln di Euro e 2209 sono PMI con un fatturato inferiore ai 10 mln di Euro. Complessivamente le PMI occupano oltre 170.000 addetti diretti. Per i principali settori di base dell’economia Italiana (es. chimica, acciaio, metalli non ferrosi, carta, cemento, vetro), settori con consumi energetici elevati, il costo dell’energia rappresenta un fattore chiave di competitività: finalmente un segno concreto che permette alle nostre PMI di essere concorrenziali.”

Continua Enrico Frigerio: “Questo DM ci permette di confermare i posti di lavoro che si erano creati nelle aziende energivore, che aspettavano la sua pubblicazione dal 2013. Ricordo infine ai nostri Associati, soprattutto alle nostre PMI, che i termini per aderire sono ancora aperti e che quindi possono ancora fruire di questa opportunità, qualora in possesso dei requisiti necessari”.

Negli ultimi anni, nella bolletta energetica italiana la componente parafiscale degli oneri di sistema (a causa soprattutto dei finanziamenti alle fonti rinnovabili) ha superato quella del costo all’ingrosso dell’energia elettrica. Questo fenomeno, comune a molti paesi europei, ha indotto anche l’Italia ad adottare delle specifiche misure di sgravio dell’onere citato per le imprese definite “a forte consumo di energia elettrica” (anche dette “energivore”).

Per beneficiare dell’agevolazione l’impresa deve presentare richiesta di iscrizione al registro delle imprese a forte consumo di energia elettrica attraverso il sistema telematico reso disponibile dalla Cassa per i Servizi Energetici ed Ambientali (CSEA).

Con decorrenza 1 gennaio 2018, il Ministro dello Sviluppo Economico ha ridefinito le imprese a forte consumo di energia elettrica e le relative agevolazioni, oltre che i criteri e le modalità con cui l’AEEGSI (l’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico) provvede ad attuare la misura e il piano di adeguamento.

L’agevolazione, secondo il vecchio meccanismo, era definita esclusivamente sulla base dei consumi elettrici dell’impresa. Con il nuovo meccanismo entrano in gioco invece anche ulteriori fattori quali fatturato, VAL, codice ATECO dell’impresa ecc.

A decorrere dal 1 gennaio 2018, possono beneficiare del nuovo meccanismo tutte le imprese che hanno un consumo medio di energia elettrica, calcolato nel periodo di riferimento, pari ad almeno 1 GWh/anno.

Il problema del costo dell’energia per le imprese energivore è parimenti sentito anche a livello europeo e ha portato la Commissione UE a prevedere, nelle Linee Guida sugli Aiuti di Stato per l’energia e l’ambiente, la possibilità di ridurre il prelievo per i settori industriali più sensibili al prezzo dell’energia e più esposti alla concorrenza estera. La possibilità di intervenire con strumenti attivi a favore della competitività industriale è riconosciuta come condizione per proseguire nel lungo termine una politica a favore della sostenibilità.

Per ridurre il differenziale di prezzo pagato dalle imprese energivore italiane rispetto alle altre economie manifatturiere europee, contestualmente al nuovo sistema di tariffe che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2018, il decreto in esame adotta anche in Italia la clausola europea che consente di parametrare il pagamento degli oneri connessi alle energie rinnovabili al valore aggiunto lordo (VAL) dell’impresa.

Per alcune delle imprese censite nel sistema energivori il costo dell’energia elettrica rappresenta oltre l’80% del costo delle materie prime per altre tale costo supera lo stesso valore aggiunto prodotto dalla gestione caratteristica. La previsione di tutela sul valore aggiunto rappresenta lo strumento più corretto per evitare che processi produttivi ad alta intensità energetica e di investimenti vengano delocalizzati con un danno sulle filiere coinvolte.

 

Energia, Massetti (Confartigianato): rischio stangata da un miliardo per Pmi

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Energia/Partner by
Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

Nel 2018 la bolletta elettrica delle piccole imprese potrebbe aumentare fino a 1,2 miliardi di euro per effetto degli sgravi sugli oneri generali di sistema alle grandi industrie energivore previsti dalla Legge Europea varata a metà novembre dal Parlamento. È l’allarme lanciato dal presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti, delegato proprio per l’energia, il quale segnala che il costo delle agevolazioni agli energivori sarà finanziato con aumenti a carico dei piccoli imprenditori. «Si rischia una vera e propria stangata – sottolinea Massetti – che si aggiungerebbe ai maggiori costi che le piccole imprese già pagano oggi a causa dell’assurda disparità di trattamento nella distribuzione degli oneri generali di sistema: consumano il 25% di energia e pagano il 35% degli oneri, per una cifra complessiva che nel 2016 è arrivata a 5,6 miliardi di euro».

Confartigianato esprime forte preoccupazione per gli effetti di questi rincari sulle piccole imprese in una fase in cui sono fortemente impegnate a cogliere i segnali della ripresa. «Non dimentichiamo che proprio i settori manifatturieri a maggiore concentrazione di micro e piccole imprese stanno trainando il nostro export con una crescita del 5,6% negli ultimi 12 mesi – prosegue il presidente Massetti. Energia elettrica e gas sono fattori di produzione essenziali per le nostre imprese e il loro prezzo e le condizioni di approvvigionamento incidono sulla competitività dell’azienda. Anche per questo Confartigianato dedica quindi un’attenzione particolare al mercato dell’energia e grazie ai consigli di Confartigianato, è possibile decidere il fornitore di energia più conveniente e adatto alle proprie esigenze produttive. Confartigianato che ha costituito consorzi come il CEnPI a Brescia, per l’acquisto di energia, che permette alle imprese di abbattere i costi nell’acquisto di energia sul mercato libero dell’elettricità, ma anche del gas. L’imprenditore che si rivolge a Confartigianato può negoziare i prezzi di fornitura direttamente con l’operatore prescelto e ottenere sconti significativi sul prezzo dell’energia grazie al CEnPI. Invitiamo perciò le aziende a fare squadra intorno al CEnPI e di avvalersi di questa struttura. Basta rivolgersi ad uno dei nostri uffici territoriali per aderire al consorzio e delegare lo stesso per l’avvio delle forniture a condizioni assolutamente vantaggiose» conclude il presidente Massetti.

Energie! Il 21 a Villa Fenaroli arriva l’ottava edizione di Summit

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Summit 2017

Sarà l’energia, intesa come forza capace di muovere le persone, l’economia e il pianeta ad animare l’ottava edizione di Summit, il convegno del settore Terziario di Associazione Industriale Bresciana, in programma martedì 21 novembre alle 14.00 a Villa Fenaroli Palace Hotel (Rezzato BS – Partecipazione libera e gratuita).

“Energie! Power, People, Planet” è infatti il titolo scelto quest’anno per l’ormai tradizionale momento dedicato alla cultura dell’innovazione nell’impresa manifatturiera, ponendo al centro del dibattito la tecnologia come strumento al servizio delle persone, della loro creatività e dell’ambiente. Il convegno è stato presentato questa mattina in AIB dal presidente del settore Terziario, Paolo Chiari, insieme al vice presidente, Fabrizio Senici, e ai consiglieri Laura Iacci e Daniele Peli.

“La crescita del nostro Paese è da sempre strettamente legata allo sviluppo industriale. Con l’avanzare della manifattura, dei servizi e dall’agricoltura si sono affermati senso dello Stato, benessere e sviluppo – osserva Paolo Chiari –. Da qui, dalle infinite forme di energia necessarie alla società per progredire, inizieremo il nostro confronto con esponenti di primo piano del mondo scientifico e imprenditoriale”.

Il pomeriggio di lavori, coordinati da Antonio Calabrò (direttore Fondazione Pirelli, vice presidente Assolombarda), si aprirà con i saluti del presidente del Terziario AIB, Paolo Chiari, e la keynote introduttiva di Dipak Raj Pant (Università Liuc, Castellanza – esperto di economia sostenibile). “Power” sarà poi il tema affidato a Luca Valerio Camerano (ad A2A), mentre intorno alla seconda parola d’ordine del convegno, “People”, rifletterà Oliviero Forti (Responsabile Ufficio Immigrazione Caritas Italiana). “Planet” sarà infine al centro dell’intervento di Alessandra Stefani (dg ministero Politiche Agricole, Alimentari e Forestali).

L’industria sarà quindi protagonista della tavola rotonda con Franco Gussalli Beretta (presidente e ceo Fabbrica d’Armi Pietro Beretta), Giuseppe Mercurelli (ad Aso Siderurgica) ed Elisabetta Pezzotta (hr director Sperlari). Durante il convegno, spazio anche alle startup più innovative, selezionate dal Comitato Scientifico di Summit: Alessandro Taini (PU-FF), Lorenzo Giussani (E-Mobility), Enrico Antonacci (Jilbot).

Al termine, l’intervista di Antonio Calabrò al presidente di AIB, Giuseppe Pasini.

La mattina del 21 novembre, sempre a Villa Fenaroli a partire dalle 9.00, è in programma Summit Professional, ormai tradizionale momento di confronto riservato agli imprenditori dell’Ict (aperto anche alle aziende di settore non associate) che quest’anno si confronteranno sul tema “Ict bresciano: da follower a leader attraverso l’aggregazione”. Interventi di Paolo Chiari, Fabrizio Senici, dei consiglieri del Terziario Laura Iacci, Daniele Peli e Silvano Lancini e i saluti conclusivi del presidente di AIB, Giuseppe Pasini.

 

La scossa delle energie rinnovabili, se ne parla martedì a Confartigianato

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Tutto è pronto per l’avvio della Settimana per l’Energia, manifestazione ideata da Confartigianato Imprese Bergamo e giunta alla sua nona edizione, in programma dal 23 al 28 ottobre, quest’anno con rilevanza regionale, grazie al coinvolgimento dell’intero sistema lombardo di Confartigianato. Sei giornate di appuntamenti, convegni e iniziative culturali, destinati a imprenditori, professionisti, studenti e famiglie per approfondire i temi della sharing economy e dell’economia circolare, due sistemi economici innovativi che propongono cambiamenti e opportunità in ottica di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Saranno 16 gli eventi che per sei giorni seguiranno il fil rouge definito dal titolo della manifestazione: “Economia circolare e sharing economy: il Presente per un Futuro sostenibile”. Tematiche di estrema attualità, la sharing economy e l’economia circolare, rappresentano due sistemi economici innovativi che propongono alle imprese, ai professionisti, ma anche ai cittadini e alle istituzioni, dei profondi cambiamenti del proprio modo di essere e di operare e sono portatori di interessanti opportunità di business in un’ottica di sostenibilità ecologica, economica e sociale.

Appuntamento bresciano martedì 24 ottobre alle ore 19.00 con la presentazione del libro “Civiltà solare: l’estinzione fossile e la scossa delle energie rinnovabili” organizzato da Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale alla presenza del presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti, dell’autore Gianluca Ruggieri, coordinati da Carlo Piccinato, segretario generale Confartigianato Brescia.
Per il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: “La nostra società, anche a seguito della crisi che ci ha investito per lunghi anni, si è trovata a dover affrontare un importante cambio di paradigma che sta interessando tutti: il passaggio dall’attuale modello di “economia lineare”, caratterizzata dalla produzione di “scarti” e rifiuti, ad un nuovo modello di “economia circolare”, che prevede il riuso e il riciclo di beni, risorse e avanzi di lavorazione. Un sistema che, oltre ad essere “amico dell’ambiente”, può apportare importanti benefici economici grazie ad un uso più efficiente delle risorse disponibili. Questo nuovo modello ben si coniuga con la sharing economy, la nuova forma di economia collaborativa che sta venendo avanti anche nel nostro Paese e che propone forme di consumo basate sulla condivisione e sull’utilizzo in comune di beni e risorse anziché sulla proprietà. Ne sono un esempio le piattaforme per l’uso temporaneo di beni o servizi. L’obiettivo è come sempre approfondire i temi per promuovere la diffusione della cultura e delle buone prassi e individuare opportunità di incontro e qualificazione professionale per le imprese e per i giovani”.
Una manifestazione che vede il patrocinio di Regione Lombardia, Provincia e Comune di Bergamo, Confartigianato Imprese Bergamo, ANCE Bergamo, Confcooperative, l’Ordine degli Architetti, l’Ordine degli Ingegneri, Imprese & Territorio, la Camera di Commercio con l’Azienda Speciale Bergamo Sviluppo, l’Ufficio Scolastico Territoriale, l’Università, l’Associazione Cetri Tires ed UBI Banca. La novità di quest’anno è l’allargamento dei confini della Settimana per l’Energia che fa acquisire alla manifestazione una portata regionale: è stata infatti coinvolta anche Confartigianato Lombardia, la federazione regionale di Confartigianato, con sede a Milano, in collaborazione con la quale verrà organizzato l’evento di apertura che si terrà proprio nel capoluogo lombardo. Inoltre l’intero Sistema regionale delle Associazioni aderenti a Confartigianato Lombardia collabora con la Settimana per l’Energia: saranno infatti 7 gli eventi organizzati in altre province grazie all’impegno delle Confartigianato di Milano-Monza, Brescia, Varese, Lodi, Lecco e Como, compreso un evento fuori regione organizzato a Novara da Confartigianato Imprese Piemonte Orientale.
Tutti gli incontri della Settimana per l’Energia sono a ingresso libero e gratuito; sul sito www.settimanaenergia.it, è possibile consultare il programma dettagliato, in continua evoluzione, e la rassegna stampa della Settimana e registrarsi agli eventi d’interesse. È possibile seguire la Settimana per l’Energia anche su Facebook: https://www.facebook.com/ Settimanaenergia/

Cna, energia più cara per le micro e piccole imprese

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La presidente di Confederazione nazionale artigianato Eleonora Rigotti

Il prezzo dell’energia elettrica pagato dalle imprese italiane è superiore di quasi il 36% alla media europea. Il differenziale arriva addirittura al 45,4% per micro e piccole imprese dai consumi annui inferiori ai 20 megawattora. La fotografia scattata dall’Osservatorio Energia 2017 curato dal Centro studi CNA (che ha elaborato dati Eurostat che si riferiscono al 2016) restituisce la situazione di forte svantaggio rispetto ai competitor europei nella quale si trovano oggi le imprese nazionali e la visione sbilanciata che continua a privilegiare le imprese energivore.

«La nuova Strategia energetica nazionale va ancora in questa direzione, intervenendo solo a favore dei settori industriali più sensibili al prezzo dell’energia e più esposti alla concorrenza estera – dichiara Eleonora Rigotti, presidente di CNA Brescia -. Ma le piccole e medie imprese non sono forse consumatrici di energia, e non subiscono forse la concorrenza straniera?».

Il costo dell’energia sopportato dalle micro e piccole imprese (10,6 c€/kWh) è il quinto più elevato d’Europa. La componente “Oneri e Imposte” della bolletta italiana – si legge nell’Osservatorio Energia – è la più alta d’Europa e del tutto indifferente alle logiche del mercato. Se nel 2016, poi, le piccole imprese hanno sopportato il 35,2% degli oneri generali complessivi (cioè 5,6 miliardi di euro) a fronte di un consumo pari al 25,9% del totale, le imprese maggiormente strutturate (energivore) hanno acquistato il 14% dell’energia consumata contribuendo però solo al 7,4% degli oneri totali.

CNA ribadisce, quindi, la necessità di operare una riforma degli oneri generali di sistema, che li distribuisca in modo equo tra le diverse categorie di imprese, già nella prossima Legge di bilancio.

«Aprendo alla competizione tra fornitori, la liberalizzazione potrebbe portare un miglioramento delle condizioni di prezzo» auspica la presidente Rigotti. Ma l’Osservatorio fa notare che l’incidenza della componente energia non supera mai il 45% della bolletta, in tutte le classi esaminate. «Un fattore molto critico, che rischia di minimizzare le eventuali riduzioni di prezzo dell’energia».

Lgh, Vivenzi annuncia: entro il 2018 il nuovo piano industriale

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A un anno dall’accordo con A2A, il gruppo Lgh (che raccoglie Cogeme e le utility di altre province lombarde) ha fatto il punto sulla partnership con l’azienda di via Lamarmora, che ora la controlla. In una nota congiunta di Antonio Vivenzi (presidente Lgh) e l’ad Massimiliano Masi annunciano che in questi giorni “il Consiglio di Amministrazione di LGH ha iniziato a discutere una riorganizzazione del Gruppo che porterà LGH entro la metà del 2018 a giocare un ruolo da protagonista nelle Utilities italiane, con un piano industriale orientato non solo alla piena valorizzazione dei servizi tradizionali ma anche a disegnare scenari d’azione in settori innovativi come l’economia circolare, l’energia Green, lo sviluppo delle nuove tecnologie smart anche a servizio della qualità della relazione con la clientela”.

Per il comunicato completo si rimanda all’articolo su BsNews.it

 

Imprese energivore, Berlinghieri (Pd): dalla Ue nuovi aiuti

in Acciaio/Ambiente/Economia/Energia/Istituzioni/Parlamento e governo by

“Le norme sull’energia approvate nella Legge Ue, grazie agli emendamenti del Partito democratico, rappresentano un aiuto importante per le imprese energivore e quindi un contributo in particolare per il territorio bresciano. Le imprese bresciane, infatti, sono in testa alle classifiche dell’industria italiana in termini di consumo di energia, acciaierie e fonderie in primis ma non solo”. E’ quanto scrive su facebook la deputata Marina Berlinghieri, capogruppo Pd in commissione Politiche Ue della Camera.

“Abbiamo voluto mandare un segnale chiaro – spiega Berlinghieri – in difesa dell’industria, perché il nostro Paese accanto al terziario e all’agricoltura resta ancora a forte trazione industriale. Lo sanno bene imprenditori e lavoratori della Lombardia. Con due emendamenti abbiamo approvato modifiche agli oneri relativi alle imprese energivore per energia elettrica e gas. Nel primo caso parliamo di un complesso di circa 3mila aziende con circa un milione di lavoratori diretti ed indiretti coinvolti, e che ha nell’energia un fattore cruciale di competitività.  A fianco di questo, comunque, le famiglie e le imprese non energivore godranno di una riduzione dei costi in bolletta. Una  riduzione che vale circa due miliardi fra il 2016 e il 2018 e poi circa settecento milioni sino al 2020. Sono norme che sostengono le nostre aziende e il lavoro italiano, equilibrandosi con una riduzione degli oneri sulle famiglie e creando la prospettiva di una futura crescita delle energie pulite più efficiente e meno costosa”.

 

La valsabbina Eva conquista gli Usa con Sace e Simest

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Un impianto fotovoltaico di Eva, in Valsabbia

Sace e Simest, che insieme costituiscono il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP, sostengono congiuntamente l’ingresso negli Stati Uniti di E.VA. Energie Valsabbia (Gruppo EVA), azienda bresciana attiva nel settore nelle energie rinnovabili e nel campo dei servizi per l’efficienza energetica.

Il Gruppo EVA ha acquisito per circa 4,5 milioni di euro il controllo della Californiana Alternative Energy Systems Consulting Inc. (AESC), attiva nei servizi energetici innovativi (produzione distribuita, efficientamento energetico, energie rinnovabili, mobilità elettrica, smart grid etc) verso i privati e verso le principali utilities ed authorities pubbliche californiane.

L’acquisizione è stata resa possibile grazie alla costituzione da parte di Gruppo EVA di una newco statunitense con SIMEST socio al 49% (per un investimento pari a 2 milioni di euro) e a un finanziamento bancario di Intesa Sanpaolo pari a circa 2 milioni di euro, garantito da SACE. A capo della nuova società, Antonio Corradini attuale Direttore Generale di AESC. Nella strutturazione dell’Acquisizione EVA è stata supportata dall’avv. Carlo Periti dello studio Negri-Clementi.

Con l’Acquisizione di AESC il Gruppo EVA espande le proprie attività in un settore ad altissimo potenziale di crescita e in un’area tra le più avanzate e ricche del mondo. Questo gli consentirà di accelerare ed arricchire di opzioni strategiche lo sviluppo del piano industriale che punta, da un lato a potenziare la produzione idroelettrica e fotovoltaica (con le 28 centrali di proprietà per una potenza installata complessiva di oltre 32,0 MWp), dall’altro alla fornitura di servizi energetici innovativi. Per il raggiungimento di questi obiettivi il Gruppo EVA assumerà nei prossimi 12 mesi oltre 20 nuovi ingegneri (informatici, elettrici e meccanici) dalle migliori università italiane e statunitensi. Grazie all’acquisizione, inoltre, il Gruppo EVA raggiungerà nel 2017 un fatturato consolidato di oltre 25,0 milioni di euro ed un EBITDA di circa 13,5 milioni di euro.

SACE e SIMEST costituiscono il Polo dell’Export e dell’Internazionalizzazione del Gruppo CDP

·    SACE, controllata al 100% da Cassa depositi e prestiti, offre servizi di export credit, assicurazione del credito, protezione degli investimenti all’estero, garanzie finanziarie, cauzioni e factoring. Con € 87 miliardi di operazioni assicurate in 198 paesi, SACE sostiene la competitività delle imprese in Italia e all’estero, garantendo flussi di cassa più stabili e trasformando i rischi di insolvenza delle imprese in opportunità di sviluppo.

·       SIMEST, controllata al 76% dalla SACE e partecipata da primarie banche italiane e associazioni imprenditoriali interviene in tutte le fasi dello sviluppo estero delle imprese italiane, con finanziamenti a tasso agevolato a sostegno dell’internazionalizzazione, con contributi agli interessi a supporto dell’export e attraverso l’acquisizione di partecipazioni.

E.VA. Energie Valsabbia è una azienda della provincia di Brescia attiva dal 2001. Ha registrato nel 2016 un fatturato consolidato pari ad euro 17,5 milioni, con un EBITDA di circa 9,7 milioni di euro, impiegando 17 addetti.

Fondo efficienza energetica, la Regione ci mette 12 milioni

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“Oltre 12 milioni di euro per rifinanziare il Fondo regionale Efficienza Energetica dedicato all’efficientamento energetico degli edifici pubblici di proprieta’ degli Enti locali”. Questo, in sintesi, il
provvedimento approvato oggi in Giunta a Bergamo, dall’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, Claudia Maria Terzi, che stanzia 12.250.001,75 euro. Il provvedimento prevede l’erogazione di una quota di contributo a fondo perduto e di una quota a finanziamento.

RISULTATI NOTEVOLI – “Il precedente Bando FREE, Fondo Regionale per l’Efficienza Energetica (FREE) per la concessione di agevolazioni finalizzate alla ristrutturazione energetica degli
edifici pubblici – ricorda l’assessore – prevedeva lo stanziamento di 30,75 milioni di euro per l’efficientamento energetico degli edifici di proprieta’ dei Comuni lombardi. Grazie a esso siamo riusciti a finanziare integralmente 31 progetti. Un risultato davvero notevole, che ci ha portato a replicare anche per quest’anno il Bando, per dare la possibilita’ ad altri Comuni di riqualificare il loro patrimonio edilizio”.

INVESTIMENTO ECONOMICO – I soggetti destinatari del provvedimento, Comuni proprietari di edifici ad uso pubblico – precisa l’assessore regionale – verranno individuati tramite apposito bando. Con questo provvedimento consentiremo agli Enti locali una riqualificazione degli edifici pubblici con conseguente riduzione dei consumi energetici e dell’emissione di CO2 – sottolinea l’assessore -. Un contributo importante per riqualificare il patrimonio di proprieta’ dei Comuni lombardi”.

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