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Bilanci

Brescia Infrastrutture, ecco il bilancio

in Bilanci/Economia by

L’Assemblea degli azionisti di Brescia Infrastrutture Srl, rappresentata dal ViceSindaco, Federico Manzoni, ha approvato il 30 aprile 2025, il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024. La società, controllata dal Comune di Brescia, – sottolinea una nota – “ha confermato il proprio ruolo strategico nello sviluppo urbano, contribuendo al miglioramento e all’incremento delle infrastrutture, a beneficio della qualità della vita dei cittadini. Le attività principali includono la manutenzione e lo sviluppo della metropolitana e dei parcheggi in struttura, la gestione degli immobili comunali e propri, il supporto tecnico-ingegneristico e il ruolo di stazione appaltante per conto del Comune e di soggetti terzi”.

Nel 2024, i ricavi complessivi sono saliti a 28,6 milioni di euro, con un incremento del 18,3% rispetto al 2023. L’utile netto, pari a 138 mila euro, è stabile rispetto all’anno precedente, in linea con la natura di società in house, che reinveste i risultati di gestione a beneficio della collettività.

Il margine operativo lordo (Ebitda) ha raggiunto i 14,7 milioni di euro, rappresentando circa il 51% dei ricavi. Questo indicatore misura l’efficienza gestionale, ovvero la capacità della società di generare risorse prima degli ammortamenti e delle imposte.

Gli investimenti effettuati nel corso dell’anno 2024 hanno superato i 16 milioni di euro. A questi si aggiungono circa 5 milioni di euro per opere “chiavi in mano” realizzate per conto del Comune di Brescia, ovvero progetti gestiti integralmente dalla Società, dalla progettazione alla consegna, che alleggeriscono il carico tecnico e amministrativo comunale, garantendo al contempo qualità e rispetto dei tempi. L’importo complessivo degli investimenti e delle opere realizzate per il Comune di Brescia nell’anno 2024 ha dunque superato i 21 milioni di euro, un traguardo considerevole, mai raggiunto negli anni precedenti.

A questo proposito, sono da ricordare la progettazione e l’avvio dei lavori – nel pieno rispetto delle tempistiche del PNRR – dell’impianto polivalente indoor per la ginnastica artistica in via Malga Bala e del centro di preparazione olimpica in via Barberis, nel quartiere Sanpolino. Due interventi che, uniti all’apertura all’esercizio del Parcheggio scambiatore di Prealpino e al progetto delle tre palazzine di housing sociale di Sanpolino, hanno fortemente impegnato la Società.

L’indebitamento bancario è sceso sotto i 100 milioni, in ulteriore diminuzione rispetto al 2023, anche grazie alla chiusura anticipata di tutti i mutui (ad eccezione di quello con Cassa Depositi e Prestiti). Prosegue così il percorso di rafforzamento patrimoniale della società e di riduzione degli oneri finanziari sulla gestione economica.

L’organico aziendale è cresciuto di 6 unità, arrivando a fine anno a 39 dipendenti. Tale incremento ha consentito all’azienda una crescita complessiva dei ricavi (+18%). Aumenta anche la produttività: gli investimenti per dipendente crescono del 23%, segno di una struttura snella e capace di generare valore.

“I risultati ottenuti – ha dichiarato l’ingegner Marcello Peli, Presidente della società – riflettono l’impegno nel fornire un supporto qualificato al Comune di Brescia, accompagnandolo nell’attuazione delle politiche urbane di investimento in infrastrutture e nella cura del patrimonio. La crescita registrata ci incoraggia a proseguire su questa strada, rafforzando il legame con il Comune e aprendo a nuove occasioni di collaborazione esterna”

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A2A, l’assemblea dice sì a bilancio e dividendi

in A2A/Bilanci/Economia/Partecipate e controllate by

L’assemblea di A2A ha approvato ieri il bilancio 2024 e il dividendo da 0,10 euro per azione ordinaria, oltre ai compensi degli amministratori e al progetto Life sharing, che prevede la donazione di azioni a tutti i dipendenti. Di seguito riportiamo il comunicato stampa integrale, di cui ha dato conto BsNews.

IL COMUNICATO STAMPA INTEGRALE

Assemblea ordinaria di A2A S.p.A. Brescia, 29 aprile 2025 – L’odierna Assemblea ordinaria di A2A S.p.A. ha:

1) approvato il bilancio della Società per l’esercizio 2024;

2) approvato la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo per azione ordinaria pari a 0,10 Euro da mettere in pagamento dal 21 maggio 2025 (data stacco cedola n. 28 il 19 maggio 2025) e record date il 20 maggio 2025;

3) approvato l’adozione del Piano di Azionariato Diffuso 2025-2027 denominato “A2A Life Sharing”, come descritto in dettaglio nel relativo documento informativo disponibile sul sito internet della Società (www.gruppoa2a.it sezione “Investitori” – “Governance” – “Assemblee” – Assemblea del 29 aprile 2025”);

4) deliberato in senso favorevole con voto vincolante sulla prima sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti – anno 2025;

5) deliberato in senso favorevole con voto consultivo, non vincolante, sulla seconda sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti – anno 2025;

6) autorizzato – previa revoca della deliberazione di autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie adottata dall’Assemblea ordinaria del 24 aprile 2024 – l’Organo Amministrativo ad effettuare operazioni di acquisto e di disposizione di azioni proprie, secondo le finalità, le modalità ed i termini di seguito indicati:

6.1) il numero massimo complessivo di azioni proprie di volta in volta acquistabili e detenibili da A2A S.p.A. e da sue controllate è fissato in 313.290.527, pari alla decima parte delle azioni che formano il capitale sociale;

6.2) le operazioni di acquisto e di disposizione di azioni proprie verranno effettuate per perseguire, nell’interesse della Vostra Società e nel rispetto del principio della parità di trattamento degli azionisti e della normativa applicabile in vigore, finalità connesse alla gestione corrente (ivi incluso l’investimento e la gestione della liquidità) e a progetti industriali coerenti con le linee strategiche che la Società intende perseguire, in relazione ai quali si concretizzi l’opportunità di scambi azionari;

6.3) l’acquisto delle azioni dovrà essere effettuato, in conformità a quanto previsto dall’art. 132 del Testo Unico della Finanza, dall’art. 144-bis del Regolamento Emittenti e da ogni altra norma comunitaria e nazionale applicabile – tra le quali il Regolamento e le Istruzioni della Borsa Italiana S.p.A. – con le modalità operative consentite dalla vigente normativa e quindi, ai sensi dell’articolo 144- bis, comma 1, lett. b) del Regolamento Emittenti, sui mercati regolamentati secondo modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi. Dette modalità operative non potranno consentire l’abbinamento diretto delle proposte di negoziazione in acquisto con predeterminate proposte di negoziazione in vendita e gli acquisti dovranno essere effettuati ad un prezzo non superiore del 5% e non inferiore del 5% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta del mercato Euronext precedente ogni singola operazione;

6.44) gli atti dispositivi potranno essere effettuati: (i) mediante operazioni in denaro, e in tal caso le vendite dovranno essere effettuate nel mercato Euronext e/o su sistemi multilaterali di negoziazione, ad un prezzo non superiore del 5% e non inferiore del 5% rispetto al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta del mercato Euronext precedente ogni singola operazione; ovvero, senza limiti di prezzo, nelle seguenti ipotesi: (ii) mediante operazioni di scambio, permuta, conferimento o altro atto di disposizione (ivi incluse, ad esempio, assegnazioni ai dipendenti, distribuzioni di dividendi in azioni), nell’ambito di progetti industriali, operazioni di finanza straordinaria o di gestione della liquidità; (iii) al fine di consentire l’utilizzo delle azioni proprie per operazioni di permuta o conferimento o anche al servizio di operazioni di carattere straordinario sul capitale od operazioni di finanziamento che implichino l’assegnazione o disposizione di azioni proprie (ad esempio, al servizio di strumenti finanziari scambiabili in azioni, obbligazioni convertibili, bond o warrant); nonché (iv) al fine di dotare la Società delle azioni necessarie a dare attuazione al piano di azionariato diffuso 2025-2027 denominato “A2A Life Sharing”.

All’Organo Amministrativo è stato conferito ogni più ampio potere per l’esecuzione, anche tramite procuratori speciali e con espressa facoltà di sub-delega, delle deliberazioni di cui sopra. L’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione ha validità fino a diversa deliberazione e, comunque, per un periodo non superiore a diciotto mesi dalla data della delibera, fermo restando che l’autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie eventualmente acquistate con la finalità di servire il piano di azionariato diffuso 2025-2027 denominato “A2A Life Sharing” è conferita senza limiti temporali.

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Cembre (STAR): dividendo di 1,88 euro per azione

in Bilanci/Economia/Finanza by
Cembre

L’Assemblea degli azionisti di Cembre S.p.A., Società quotata al segmento STAR di Borsa Italiana, tra i primi produttori europei di connettori elettrici e di utensili per la loro installazione, tenutasi oggi sotto la presidenza di Giovanni Rosani, ha deliberato l’approvazione del bilancio 2024 di Cembre S.p.A. e la destinazione dell’utile dell’esercizio.

L’Assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo di 1,88 euro per azione al lordo delle ritenute di legge (il dividendo sull’utile 2023 era stato pari a 1,80 euro per azione). La data di stacco della cedola numero 28 è il 12 maggio 2025, la data di legittimazione al pagamento dei dividendi (record date) è il 13 maggio 2025, mentre il pagamento è fissato a partire dal 14 maggio 2025.

La Capogruppo Cembre S.p.A. nel corso dell’esercizio 2024 ha realizzato ricavi delle vendite pari a 175,9 milioni di euro, in crescita dell’1,7 per cento rispetto all’esercizio 2023. Il risultato operativo di Cembre S.p.A. si è ridotto del 6,3 per cento, passando dai 47,8 milioni di euro del 2023 ai 44,8 milioni di euro del 2024. L’utile ante imposte di Cembre S.p.A. è diminuito dell’11,4 per cento passando dai 51,1 milioni di euro del 2023 ai 45,3 milioni di euro del 2024. L’utile netto di Cembre S.p.A. si è ridotto passando dai 39,6 milioni di euro dell’esercizio 2023 ai 37,2 milioni di euro dell’esercizio 2024.

È stato presentato all’Assemblea il Bilancio consolidato 2024, i cui principali dati sono riassunti di seguito:

dati consolidati (migliaia di euro)2024margine %2023margine %var.
Ricavi delle vendite229.713100222.5511003,2%
Risultato operativo lordo66.17728,866.56929,9(0,6)%
Risultato operativo52.80423,053.96424,2(2,1)%
Utile ante imposte52.72623,053.82824,2(2,0)%
Utile netto del periodo42.59018,540.82818,34,3%
Disponibilità finanziaria netta1.987 18.221  

I ricavi consolidati hanno raggiunto i 229,7 milioni di euro, segnando una crescita pari al 3,2 per cento rispetto al 2022.

L’andamento delle vendite consolidate per area geografica mostra una crescita del mercato italiano del 2,3 per cento, con vendite pari a 98,9 milioni di euro. I ricavi nella restante parte del mercato europeo risultano in aumento del 6,2 per cento e si attestano a 108,6 milioni di euro, mentre sui mercati extraeuropei le vendite fanno registrare un decremento del 5,7 per cento, con ricavi pari a 22,2 milioni di euro. Nel 2024 i ricavi delle vendite sono stati realizzati per il 43,0 per cento in Italia (43,4 per cento nel 2023), per il 47,3 per cento nella restante parte d’Europa (46,0 per cento nel 2023) e per il 9,7 per cento fuori dal continente europeo (10,6 per cento nel 2023).

Il risultato operativo lordo consolidato del periodo, pari a 66.177 migliaia di euro, corrispondente al 28,8 per cento dei ricavi delle vendite, è sceso del 0,6 per cento rispetto a quello dell’esercizio 2023, pari a 66.569 migliaia di euro, corrispondente al 29,9 per cento dei ricavi delle vendite. L’incidenza del costo del venduto sui ricavi è lievemente diminuita rispetto al 2023, passando dal 32,1 per cento al 31,9 per cento.

L’incidenza del costo del personale sui ricavi è aumentata, passando dal 25,5 per cento al 26,8 per cento; il numero medio dei lavoratori impiegati dal Gruppo nel periodo è salito da 863 collaboratori del 2023 (inclusi 91 lavoratori temporanei) a 903 collaboratori del 2024 (inclusi 86 lavoratori temporanei).

Il risultato operativo consolidato pari a 52.804 migliaia di euro, corrispondente ad un margine del 23,0 per cento sui ricavi delle vendite, è diminuito del 2,1 per cento, rispetto alle 53.964 migliaia di euro del 2023, corrispondenti al 24,2 per cento delle vendite.

L’utile ante imposte consolidato, pari a 52.726 migliaia di euro, corrispondenti al 23,0 per cento delle vendite, è diminuito del 2,0 per cento rispetto a quello del 2023, pari a 53.828 migliaia di euro, corrispondenti al 24,2 per cento delle vendite.

Il risultato netto consolidato, pari a 42.590 migliaia di euro, corrispondenti al 18,5 per cento delle vendite, è aumentato del 4,3 per cento rispetto al risultato del 2023, che era pari a 40.828 migliaia di euro, corrispondenti al 18,3 per cento delle vendite.

Si segnala che il risultato netto consolidato dell’esercizio 2024 incorpora un beneficio fiscale straordinario relativo all’esercizio 2021 pari a 1,88 milioni di euro ed un beneficio fiscale straordinario relativo all’esercizio 2022 pari a 2,06 milioni di euro, a seguito della stipula di uno specifico accordo con l’Agenzia delle Entrate in merito all’agevolazione “Patent Box”.

La posizione finanziaria netta consolidata è passata da un valore positivo di 18,2 milioni di euro al 31 dicembre 2023 ad un valore positivo di 1,9 milioni di euro al 31 dicembre 2024, soprattutto a seguito degli ingenti investimenti effettuati nel periodo in immobilizzazioni materiali per 28,2 milioni di euro (nel 2023 pari a 13,2 milioni di euro) ed in immobilizzazioni immateriali per 1,3 milioni di euro (nel 2023 pari a 1,4 milioni di euro). La parte preponderante degli investimenti è stata effettuata da Cembre S.p.A. per la realizzazione, ancora in corso, di due nuovi immobili industriali per complessivi 15.000 metri quadrati presso la sede di Brescia.

“Le vendite del Gruppo nei primi tre mesi dell’esercizio 2025 sono in crescita del 2,3 per cento sul corrispondente periodo del 2024. Si può stimare che anche nell’esercizio 2025 il fatturato consolidato del Gruppo Cembre sarà in crescita, con il mantenimento di positivi risultati economici” – ha commentato il Presidente Giovanni Rosani. “L’Assemblea degli azionisti ha approvato la proposta di dividendo confermandolo in 1,88€ per azione, dividendo che risulta essere al livello più elevato nella storia della Società (il dividendo sull’utile 2023 è stato pari a 1,80€ per azione)” – ha proseguito G. Rosani.

L’Assemblea delibera l’adozione del piano di incentivazione denominato “Premio Carlo Rosani 2025-2029”

L’Assemblea ha inoltre deliberato ai sensi dell’art. 114-bis del TUF l’adozione di un piano di incentivazione denominato “Premio Carlo Rosani 2025-2029” basato su azioni Cembre e destinato ai dipendenti (o comunque titolari di un rapporto equiparabile ai sensi della normativa di volta in volta applicabile) di Cembre e/o delle società dalla stessa controllate che verranno individuati dal Consiglio di Amministrazione, al quale è stato altresì conferito mandato per adottare il relativo regolamento.

Autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie

L’Assemblea ha altresì deliberato l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca della delibera assunta il 29 aprile 2024 per la parte non ancora utilizzata, al fine di dotare la Società di un’utile opportunità strategica di investimento per ogni finalità consentita dalle vigenti disposizioni, ivi incluse le finalità contemplate nell’art. 5 del Regolamento (UE) 596/2014 (Market Abuse Regulation, MAR) e nelle prassi ammesse a norma dell’art. 13 MAR.

L’autorizzazione all’acquisto è stata concessa a far data dalla delibera dell’Assemblea ordinaria e per i diciotto mesi successivi per l’acquisto di azioni ordinarie Cembre, del valore nominale di Euro 0,52, fino al limite massimo stabilito dalla normativa pro tempore applicabile, ad un corrispettivo che non sia superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta in acquisto indipendente più elevata corrente nelle sedi di negoziazione dove viene effettuato l’acquisto, fermo restando che il corrispettivo unitario non potrà comunque essere inferiore nel minimo del 20% e superiore nel massimo del 20% rispetto al prezzo ufficiale registrato dal titolo Cembre il giorno di borsa aperta precedente ogni singola operazione di acquisto.

L’autorizzazione alla disposizione delle azioni proprie è stata concessa senza limiti temporali.

Alla data del presente comunicato, Cembre detiene in portafoglio n. 185.041 azioni proprie, pari all’1,09% del capitale sociale.

Relazione sulla Politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti

L’Assemblea degli Azionisti, ai sensi dell’art. 123-ter del TUF, ha approvato con deliberazione vincolante la Sezione I della Relazione sulla remunerazione, contenente la Politica in materia di remunerazione adottata dalla Società, ed ha approvato con deliberazione non vincolante la Sezione II della medesima Relazione, avente ad oggetto i compensi corrisposti nell’esercizio di riferimento.

Bilancio Btl: utile e clienti in crescita | I DATI

in Banche/Bilanci/Economia by

Ancora un risultato positivo quello dell’istituto di credito con Sede a Brescia – ma anche la possibilità di consolidare il proprio ruolo di banca sul territorio bresciano e lombardo, in un contesto bancario che va in altra direzione. Un bilancio che BTL Banca – rappresentata dal Presidente Ubaldo Casalini e dal Direttore Generale Matteo De Maio – si prepara a portare all’approvazione della prossima assemblea dei Soci prevista in seconda convocazione per sabato 10 maggio 2025 al Centro Fiera di Brescia. A riportare i dati è Brescia news, che cita un comunicato della banca.

BTL chiude infatti l’esercizio 2024 con un utile di 30 milioni di euro (erano stati 28,7 milioni nel 2023), maturato per il tramite di una crescita armonica dei principali indicatori di bilancio e della masse intermediate, di un deciso incremento della clientela, segno di un sempre maggiore consolidamento del proprio ruolo di banca del territorio e non ultimo, di un contesto di mercato favorevole.

Continua l’ampliamento della clientela. Grazie alle campagne attivate nel corso dell’anno, il 2024 ha visto infatti crescere la propria presenza sul territorio bresciano e lombardo grazie all’apertura di 5.600 nuovi conti correnti, con crescite coerenti anche per quanto riguarda tutti i servizi collegati (Internet banking, carte di credito e debito).

Crescono i collaboratori, che superano le quattrocento unità attestandosi a 403 (erano 393 nel 2023). Stabile la base sociale a quota 10.938 con l’entrata di n. 258 nuovi soci grazie al crescente contributo della componente femminile che oggi rappresenta un terzo dei soci persone fisiche.

Numeri che attestano il percorso di radicamento della banca sul proprio territorio – 66 filiali, 74.500 clienti, 11.000 soci e 403 collaboratori – anche grazie al proprio impegno su alcuni fronti ritenuti strategici e coerenti con la propria mission di banca locale e cooperativa: dalla salute alla cultura, dallo sport alla promozione del territorio, dall’educazione finanziaria ai temi ESG e della sostenibilità ambientale.

I numeri del bilancio 2024

Un bilancio positivo quello che la banca appartenente al Gruppo Cassa Centrale Banca di Trento si appresta ad archiviare, pur nel contesto di un anno che continua ad essere caratterizzato dalle ben note tensioni sul fronte del contesto economico e geo-politico.

Per quanto attiene i principali aggregati di bilancio, l’istituto di credito cooperativo vede in decisa crescita il dato delle masse amministrate per conto della clientela, – costituite dalla raccolta diretta, amministrata e dal risparmio gestito – che si attesta a 3.758 milioni di euro con un aumento del 6,87 %.

La raccolta diretta da clientela ammonta a 2.373 milioni di euro, in aumento del 4,78 % rispetto all’esercizio scorso, mentre prosegue la crescita della raccolta indiretta che si attesta a 1.384 milioni di euro segnando un incremento del 10,67 % sul 2023. Si segnala all’interno dell’aggregato il dato della raccolta assicurativa che ammonta a 264 milioni di euro in aumento del 5 % sull’anno precedente per effetto di una proposta di prodotti sempre più ampia e diversificata e il potenziamento dei servizi di consulenza.

Il dato degli impieghi vede i crediti verso clientela attestarsi a 1.660 milioni di euro (meno 1,20 % rispetto alla fine del 2023) di cui 1.315 milioni rappresentati dalla componente mutui. Nel corso dell’anno sono stati inoltre concessi oltre 37 milioni di euro milioni di finanziamenti, sotto le diverse tecniche, per il tramite delle società del Gruppo Cassa Centrale.

Sul fronte della gestione dei crediti deteriorati, l’incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale dei crediti si attesta al 2,85 %, al di sotto della media delle banche aderenti al Gruppo CCB.

Per quanto attiene il risultato economico, il margine di intermediazione, in crescita del 6,94 %, supera la soglia dei 100 milioni di euro, attestandosi a 101,33 milioni (94,76 milioni di euro nel 2023). La componente del margine di interesse segna 69,83 milioni di euro in crescita del 14,01 % rispetto al 2023.  Grazie al contributo del comparto dei servizi e degli strumenti finanziari, cresce il dato delle commissioni nette che ammontano a 32,1 milioni di euro, in aumento rispetto al 2023 che aveva segnato 31,5 milioni di euro (+1,74 %).

Le spese amministrative che sommano le spese per il personale e le altre spese amministrative ammontano a 61,96 milioni di euro, in aumento del 9,66 % su base annua, anche in considerazione dell’investimento sul Capitale Umano, sostenuto per rafforzare soprattutto la rete distributiva, attraverso l’inserimento di giovani e professionisti in grado di offrire un sempre più convincente servizio di consulenza alla clientela.

A fine dicembre 2024, i fondi propri della banca si attestano a 262,90 milioni di euro costituiti da capitale di classe 1 (Tier 1 – T1) pari a 191,75 milioni di euro e capitale di classe 2 (Tier 2 – T2) pari a 71,15 milioni di Euro. In termini percentuali, in rapporto alle attività di rischio ponderate, il CET 1 (Cet 1 Capital Ratio) della Banca risulta essere al 16,85 % (14,55 % il dato a fine 2023), mentre il TCR (Total Capital ratio) si attesta al 23,11 % (22,26 % il dato a fine 2023).

Un impegno a tutto tondo

Unitamente agli interventi di beneficenza e liberalità sul territorio (90 i contributi deliberati nell’anno), è proseguito nel corso del 2024 il percorso di BTL per radicare e presidiare alcuni particolari ambiti ritenuti coerenti con la propria mission di banca del territorio – dalla salute alla cultura, dallo sport alla promozione del territorio, ai temi ESG e della sostenibilità ambientale – avviando una serie di collaborazioni continuative con realtà d’eccellenza – associazioni e fondazioni – del territorio bresciano e lombardo.

L’impegno di BTL nei confronti dei propri stakeholder troverà anche per il 2024 una puntuale sintesi all’interno del fascicolo del “Bilancio di Coerenza” che verrà presentato in occasione della prossima assemblea dei Soci. Tre i macro-fronti sui quali si è esplicata concretamente l’attenzione della banca nei riguardi delle tematiche della sostenibilità nel corso del 2024.

In primis l’offerta di strumenti creditizi e prodotti di gestione del risparmio conformi alle caratteristiche richieste dalle nuove sensibilità ESG. Grazie alla decennale esperienza maturata dal Gruppo Cassa Centrale, BTL è da tempo attiva nell’offerta di strumenti di investimento che permettono di rispondere alle esigenze della clientela nella direzione del risparmio etico e sostenibile.

In secondo luogo, l’organizzazione di eventi, convegni e iniziative di divulgazione e approfondimento nella direzione di una sensibilizzazione dei privati e del mondo delle PMI al tema dei rischi e delle opportunità derivanti dalla transizione ecologica e del cambiamento climatico. Non ultimo un costante impegno sul fronte dell’Educazione Finanziaria, con il coinvolgimento di diversi Istituti Scolastici locali e di conseguenza centinaia di giovani studenti.

Infine, l’attivazione e il consolidamento di partnership con soggetti di eccellenza del territorio – tra gli altri si ricorda Fondazione Cogeme ETS, Fondazione per l’educazione al risparmio, l’Associazione Banco alimentare della Lombardia, SIMEC e INTRED – con ad oggetto lo sviluppo di progettualità comuni intorno alle tematiche social ed environmental.

Da segnalare nel corso del 2024 la creazione della divisione aziendale Agritech, una nuova realtà organizzativa strutturata dedicata al comparto agricolo, impegnata ad offrire consulenza specialistica e una vasta gamma di strumenti per aiutare le imprese agricole a cogliere le nuove opportunità che si prospettano anche in vista della transizione verso un’economia sostenibile e digitale.

Uno spazio per la comunità: il nuovo auditorium BTL

La volontà di dotarsi di un proprio spazio, capace di interpretare le diverse esigenze di incontro che la banca oggi richiede – la formazione e gli incontri di aggiornamento del Personale, l’attività convegnistica e gli eventi della banca, fino ad accogliere iniziative di valore delle realtà che operano sul territorio – si è concretizzata nel 2024 grazie all’apertura dell’Auditorium BTL. Situato presso la sede amministrativa della banca in via Sostegno 58, può contare su una capienza massima di 520 posti a sedere, con possibilità di modulare la capienza a seconda della tipologia e delle esigenze specifiche dell’evento.

Il commento del Presidente del Consiglio di Amministrazione, Ubaldo Casalini

“Dopo quello ampiamente positivo del 2023, l’esercizio 2024 non può che trovarci ulteriormente soddisfatti in termini di risultato di bilancio. Ancora una volta, peraltro, il focus del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale, della Direzione e dei nostri 400 collaboratori ai quali va il mio ringraziamento, rimane puntato sul progetto complessivo e sul percorso che, anno dopo anno, ha consentito alla banca di consolidarsi, di crescere e diventare sempre più punto di riferimento per la comunità bresciana e lombarda.

Il 2024 si è caratterizzato per forte investimento sul capitale umano della banca, consapevoli del ruolo sempre più decisivo delle persone e dell’organizzazione per supportare il nostro modello di relazione e di business.  Un modello di “fare banca” che, stante anche le dinamiche del sistema bancario italiano, ci chiama in causa direttamente all’interno del nostro territorio e delle comunità in cui operiamo.

Per questo il prossimo sabato 10 maggio al Brixia Forum avremo modo di illustrare alla compagine sociale un bilancio positivo ma non solo. Sarà l’occasione per fare il punto sulle varie iniziative ed eventi che in questi anni ci hanno permesso di crescere non solo dal punto degli indicatori di bilancio, ma anche nella rilevanza e qualità delle relazioni sul territorio, capaci di rispondere alle più moderne esigenze di servizio della clientela grazie al supporto del Gruppo Cassa Centrale, sempre presenti grazie anche alle fortunate partnership con alcune delle eccellenze del territorio bresciano.”.

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Antares Vision, migliorano i conti: ecco i numeri del bilancio

in Bilanci/Economia/Tendenze by

Il Consiglio di Amministrazione di Antares Vision S.p.A. (EXM, AV:IM) – multinazionale italiana leader nella tracciabilità e nel controllo qualità, che garantisce la sicurezza dei prodotti e la trasparenza delle filiere attraverso la gestione integrata dei dati – riunitosi oggi, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2024.

Gianluca Mazzantini, CEO di Antares Vision Group, ha commentato: “Il 2024 è stato un anno di svolta in cui il Gruppo si è focalizzato sull’implementazione delle principali azioni previste dal Piano Industriale 2024-2026, quali l’attivazione di nuovi processi e procedure, la riorganizzazione della forza lavoro e il contenimento dei costi, che hanno portato a un aumento della marginalità. Quest’ultimo, unito a un miglioramento del capitale circolante, e di conseguenza della generazione di cassa operativa, ha dato un forte impulso alla riduzione della posizione finanziaria netta, che si è attestata a € 83,7 milioni.

L’EBITDA Adjusted è risultato pari a €31,7 milioni, con una marginalità del 15,3% rispetto al 6,7% registrato nel 2023 e superiore alla guidance (11,5-14%). Di conseguenza, già alla fine del 2024 il rapporto PFN/EBITDA è tornato sotto 3x (2,6x) contro 7,3x del 2023. I risultati raggiunti dimostrano la validità della strategia messa in atto in questi mesi, durante i quali abbiamo lavorato con successo sul processo di accelerazione del go-to-market, per accorciare la tempistica tra presa d’ordine e trasformazione in revenue. Oggi, quindi, il Gruppo è strutturato per poter gestire, con l’attuale livello di costi, ordinativi per un valore totale superiore rispetto al passato.

A questo proposito, la focalizzazione per quest’anno e per gli anni a venire sarà incentrata sullo sviluppo della top line, in modo da sfruttare a pieno l’effetto leva sui costi non ancora a regime, sui quali stiamo continuando a lavorare. Per accelerare la nostra crescita, abbiamo recentemente introdotto nell’organizzazione nuove figure come quella del CRO (Chief Revenue Officer), che si occuperà di garantire che la generazione dei ricavi sia allineata al processo previsionale di Gruppo. Nel mese di aprile 2025, infine, presenteremo al mercato il Piano Strategico 2025-2027”.

ANALISI DEI RISULTATI ANNUALI 2024

ORDINI RACCOLTI Nel FY 2024, Antares Vision Group ha fatto registrare un incremento degli ordini del +7% Y/Y (+20% Y/Y in 4Q 24), in accelerazione rispetto a quanto registrato nei 9M 2024 (+6% Y/Y). La crescita considera l’uscita dal perimetro di Antares Vision Russia, deconsolidata da inizio anno, e continua a non includere quanto raccolto dalla controllata rfxcel. Su base geografica, nel FY 24 l’aumento degli ordini è stato trainato da Europa e Italia, rispettivamente in crescita del +27% e +6%. Si conferma negativa (-7% Y/Y, +51% Y/Y in 4Q 24), ma in netto miglioramento rispetto ai 9M 2024 (-18% Y/Y), la performance registrata in America. Positive, invece, le zone Africa & Middle East e Asia & Oceania, rispettivamente in crescita del +6% Y/Y e +11% Y/Y. Per quanto riguarda le Cash Generating Unit (CGU), da segnalare gli incrementi di Fast-Moving Consumer Goods (FMCG, +13% Y/Y) e Life Science & Cosmetics (+4% Y/Y). Si registra una crescita a doppia cifra (+12% Y/Y) da parte della Supply Chain Transparency (SCT), rispetto a una performance leggermente negativa nei primi nove mesi dell’anno (-3%).

FATTURATO CONSOLIDATO I ricavi FY 2024, pari a €207,5 milioni, hanno fatto registrare un incremento del +2% rispetto allo scorso esercizio a parità di perimetro di consolidamento; rispetto ai risultati riportati nel FY 2023, i ricavi 2024 escludono Antares Vision Russia, ora totalmente deconsolidata. La tabella sottostante riporta le vendite per Area di Business, che rispecchiano la nuova organizzazione strutturata in quattro CGU.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Di seguito si riporta il Conto Economico Consolidato al 31 dicembre 2024 riclassificato secondo i criteri gestionali. I “Ricavi”, pari a €207,5 milioni al 31 dicembre 2024, hanno registrato un decremento di €6,4 milioni rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio (-3,0%). Le variazioni nel perimetro di consolidamento, relative alle società Antares Vision Rus, Markirovka As A Service LLC, Rfxcel LLC e T2 Software, hanno determinato un calo di €10 milioni (-4,7%), mentre la dinamica cambi ha avuto un impatto negativo di circa €600.000.

Il “Valore della Produzione”, pari a €217,9 milioni al 31 dicembre 2024, ha registrato un decremento del 3,7% rispetto allo scorso esercizio quando ammontava a €226,2 milioni. La diminuzione, superiore a quella dei ricavi, è dovuta a minori capitalizzazioni dei costi di sviluppo (€6,4 milioni nel 2024 contro €9,5 milioni nel 2023) in parte compensate dai contributi conto esercizio.

Il “Costo del Venduto (COGS)”, pari a €49,3 milioni al 31 dicembre 2024, ha registrato un decremento del 7,7% rispetto allo scorso esercizio quando ammontava a €53,3 milioni e una riduzione dell’incidenza percentuale sul fatturato del 4,8% grazie alla crescita dei servizi post-vendita, a un adeguamento prezzi e a una standardizzazione dei processi di produzione. Conseguentemente il “Primo Margine” e il “Valore aggiunto” hanno assunto rispettivamente il valore di €165,6 milioni (€167,1 milioni al 31 dicembre 2023, – 1,0%) e di €124,9 milioni (118,2 milioni di euro al 31 dicembre 2023, + 5,7%) determinando quindi un miglioramento della marginalità.

Il “Margine Operativo Lordo Normalizzato (EBITDA Adjusted)” si è attestato a €31,7 milioni al 31 dicembre 2024 (€14,3 milioni al 31 dicembre 2023) con un incremento in valore assoluto di €17,4 milioni (+121,1%) e con un’incidenza percentuale sul fatturato pari al 15,3% (6,7% al 31 dicembre 2023). Su tale risultato ha inciso il decremento del costo del lavoro che pesa per €93,1 milioni nel 2024 contro €103,9 milioni nel 2023 (-10,3% Y/Y).

Il “Risultato Operativo Normalizzato (EBIT Adjusted)” si è attestato a €10,6 milioni al 31 dicembre 2024 (- €2,8 milioni al 31 dicembre 2023) con un incremento in valore assoluto di €13,4 milioni e con un’incidenza percentuale sul fatturato pari al 5,1% (-1,3% al 31 dicembre 2023). Tale risultato ha scontato i maggiori ammortamenti legati alla capitalizzazione dei costi di sviluppo e dei diritti d’uso per le diverse sedi aziendali, oltre che a maggiori accantonamenti di natura prudenziale al Fondo svalutazione crediti e al Fondo garanzia prodotti.

I “Proventi e gli Oneri finanziari”, pari a €4,9 milioni, sono stati influenzati per €6,5 milioni da interessi e oneri finanziari su finanziamenti.

Il “Risultato Ante Imposte (EBT)” si è attestato a -€16,6 milioni al 31 dicembre 2024 (-€100,4 milioni al 31 dicembre 2023) con un incremento in valore assoluto di €83,8 milioni. Questo al netto delle imposte e del risultato di competenza di terzi ha determinato un “Risultato netto” di -€18,8 milioni (-€99,6 milioni al 31 dicembre 2023).

Per fornire, quindi, una rappresentazione più chiara dell’utile netto si è provveduto a normalizzare lo stesso: • dell’effetto delle PPA e della svalutazione del Goodwill, • delle poste straordinarie, • delle differenze cambi • dell’effetto dei warrant, determinando un Risultato netto Normalizzato pari a €3,1 milioni di euro, contro il valore negativo di €9,5 milioni di euro del 2023.

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Di seguito si riporta la situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata al 31 dicembre 2024 riclassificata secondo il criterio degli impieghi e delle fonti.

Il “Capitale investito netto”, pari ad €243,7 milioni al 31 dicembre 2024 (€272,0 milioni al 31 dicembre 2023), è composto dal Totale Attivo Immobilizzato per €225,2 milioni (€228,5 milioni al 31 dicembre 2023), dal Capitale Circolante Netto per €27,9 milioni (€56,6 milioni al 31 dicembre 2023) e da TFR e Fondi rischi e oneri per €9,5 milioni (€11,2 milioni al 31 dicembre 2023).

Il “Totale Attivo Immobilizzato” (€225,2 milioni) ha mostrato un decremento complessivo di €3,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2023 (-1,4%) prevalentemente per l’effetto combinato dei seguenti fattori: • decremento netto di €0,1 milioni delle immobilizzazioni finanziarie per l’adeguamento delle partecipazioni in imprese collegate e joint venture alla quota di pertinenza del patrimonio netto; • incremento netto di €0,5 milioni delle immobilizzazioni materiali per gli ammortamenti dell’esercizio di €5 milioni, l’effetto cambi positivo di €3,3 milioni e gli investimenti dell’esercizio di €6,4 milioni; • decremento netto di €6 milioni delle immobilizzazioni immateriali per gli ammortamenti dell’esercizio di €17,8 milioni, l’effetto cambi positivo di €3,1 milioni e gli investimenti dell’esercizio di €9 milioni.

La “Posizione Finanziaria netta normalizzata” è stata pari ad €83,7 milioni (€104,3 milioni al 31 dicembre 2023). Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo successivo. Il “Patrimonio Netto” è stato pari a €160,0 milioni (€167,7 milioni al 31 dicembre 2023) ed è influenzato da un risultato d’esercizio negativo di €18,8 milioni.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

La “Posizione Finanziaria Netta Consolidata” è risultata negativa per €86,5 milioni di euro al 31 dicembre 2024 (negativa per €109,1 milioni al 31 dicembre 2023), mentre la “Posizione Finanziaria Netta Consolidata Adjusted”, ossia comprensiva degli strumenti finanziari derivati attivi non correnti, è stata negativa per €83,7 milioni (negativa per €104,3 milioni al 31 dicembre 2023). Si segnala che al 31 dicembre 2024 la Posizione Finanziaria Netta Consolidata non include alcuna passività finanziaria relativa ai warrant essendosi realizzato in data 19 aprile 2024 il termine di decadenza degli stessi. La passività finanziaria relativa ai warrant ammontava a €78.000 al 31 dicembre 2023. La variazione della Posizione Finanziaria Netta Consolidata Adjusted rispetto allo scorso esercizio è prevalentemente attribuibile all’effetto combinato dei seguenti fattori:

• il Margine Operativo Lordo Normalizzato (EBITDA Adjusted) positivo di €31,7 milioni; • la variazione positiva del capitale circolante netto di €21,2 milioni principalmente dovuta a una migliore gestione del magazzino (con un decremento di €6,3 milioni); una migliore attività di collection dei Crediti commerciali (decrementati di €12,6 milioni), una oculata gestione dei fornitori che ha portato a un incremento dei debiti commerciali (€2 milioni) e per ultimo un’ottima raccolta ordini da clienti per il 2025 che ha determinato un incremento degli Anticipi da clienti (€1,4 milioni); • gli investimenti in immobilizzazioni materiali ed immateriali per €15,4 milioni; • il pagamento di spese di gestione straordinaria di €11,9 milioni; • il pagamento di interessi passivi per €5,4 milioni; • il pagamento di imposte per €0,6 milioni. Nel 2024 Antares Vision Group ha sostenuto investimenti per complessivi €15,4 milioni, dei quali €6,4 milioni relativi a immobilizzazioni materiali ed €9 milioni relativi ad immobilizzazioni immateriali.

FONTE COMUNICATO STAMPA

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A2A, ecco tutti i conti relativi al 2024

in A2A/Bilanci/Economia/Partecipate e controllate by

Si è riunito oggi il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza di Roberto Tasca, ha esaminato i risultati consolidati preliminari dell’esercizio 2024. Di seguito riportiamo la nota dell’azienda, rilanciata dal giornale online Brescia news.

“Il 2024 è stato un anno di fortissima crescita per A2A, senza mai tralasciare il percorso che ci vede impegnati nel processo di decarbonizzazione del Paese. L’EBITDA ha raggiunto 2,33 miliardi di euro, in aumento del 18% rispetto al 2023: un risultato senza precedenti. Abbiamo inoltre realizzato 1,51 miliardi di investimenti destinati al potenziamento delle infrastrutture; registrato un incremento della produzione da fonti rinnovabili (+33% rispetto all’anno precedente) e ampliato il numero dei nostri clienti. Oltre a questi risultati abbiamo portato a termine la più importante operazione sulle reti elettriche in Italia: asset moderni ed efficienti sono essenziali per sostenere la transizione energetica e migliorare i servizi per cittadini e imprese”, commenta Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A. “Dal punto di vista finanziario – precisa – abbiamo mantenuto sotto controllo il debito con un rapporto PFN/Ebitda pari a 2,5x e accresciuto ulteriormente il peso della Finanza Sostenibile attraverso nuovi strumenti in formato green”.

L’Ebitda (Margine Operativo Lordo) si attesta a 2,33 miliardi di euro (1,97 miliardi di euro nel 2023, +18%). L’Ebitda Ordinario, ovvero al netto delle poste straordinarie registrate nel periodo, si attesta a 2,32 miliardi di euro in crescita del 20% rispetto all’esercizio 2023 (1,93 miliardi di euro). Gli eccellenti risultati sono stati conseguiti grazie al contributo di tutte le Business Unit del Gruppo, in particolare delle Business Unit Generazione & Trading e Mercato attraverso strategie di ottimizzazione del portafoglio integrato di produzione, coperture effettuate e azioni di sviluppo commerciale in un contesto energetico di minore volatilità rispetto all’anno precedente caratterizzato da prezzi in contrazione a livello complessivo, seppur in tendenziale rialzo nell’ultima parte dell’anno.

Gli Investimenti organici si sono attestati a 1,51 miliardi di euro in incremento del 10% rispetto all’anno precedente e hanno riguardato per oltre il 60% interventi di sviluppo principalmente finalizzati all’ammodernamento delle reti di distribuzione elettrica a supporto della progressiva elettrificazione dei consumi, alla diffusione degli impianti fotovoltaici, a garantire flessibilità e copertura dei picchi di domanda, al recupero di materia e di energia e alla digitalizzazione del Gruppo.

Oltre a tali investimenti, nel corso del 2024 A2A ha finalizzato operazioni di M&A, al netto delle cessioni, pari a 1,43 miliardi euro, riconducibili principalmente all’acquisizione da e-distribuzione del 90% del capitale sociale di Duereti S.r.l., veicolo societario beneficiario del conferimento degli asset di distribuzione nella provincia di Milano e, nel bresciano, della Valtrompia, per un totale di oltre 17.000 km, circa 800.000 POD e circa 9.500 cabine. Tale acquisizione, la più grande del settore in Italia, consentirà al Gruppo di realizzare economie di scala contribuendo ulteriormente alla crescita di aree già fortemente abitate e industrializzate e conferma l’impegno di A2A per favorire il processo di decarbonizzazione dei centri urbani e supportare il percorso di elettrificazione dei consumi in atto.

La Posizione Finanziaria Netta risulta pari a 5,84 miliardi di euro (4,68 miliardi di euro al 31 dicembre 2023), con un rapporto PFN/Ebitda pari a 2,5x. Escludendo le variazioni di perimetro intervenute nell’anno in esame pari a 1,43 miliardi di euro e l’emissione del Bond Ibrido per -0,74 miliardi di euro, la PFN è pari a 5,15 miliardi di euro. La crescita rispetto al 2023 è principalmente dovuta all’attività di commodity sourcing e all’andamento dei prezzi elettricità e gas. Si segnala che nella variazione di perimetro pari a 1,43 miliardi di euro sono riclassificati 0,13 miliardi di euro relativi al debito finanziario per le opzioni put relative ai soci di minoranza.

I RISULTATI IN SINTESI

  • Margine operativo lordo a 2,33 miliardi di euro in incremento del 18% rispetto all’esercizio precedente
  • Investimenti complessivi per 2,94 miliardi di euro, di cui 1,51 miliardi di euro destinati ad investimenti organici e 1,43 miliardi di euro destinati ad operazioni di M&A
  • Completata l’acquisizione da e-distribuzione del 90% del capitale sociale di Duereti S.r.l., veicolo societario beneficiario del conferimento da parte di e-distribuzione delle attività di distribuzione di energia elettrica in alcuni comuni situati nelle province di Milano e Brescia, per un totale di oltre 17.000 km, circa 800.000 POD e circa 9.500 cabine
  • Posizione Finanziaria Netta a 5,84 miliardi di euro, che include 0,13 miliardi di euro relativi alla valorizzazione delle put option su quote di minoranza. PFN / EBITDA a 2,5x (2,4x nel 2023)
  • Generazione di energia da fonti rinnovabili pari a oltre 6TWh, in aumento del 33% rispetto al 2023. In crescita del 39% la produzione idroelettrica, che ha raggiunto 5,2 TWh (+1,5 TWh rispetto al 2023)
  • Crescita della base clienti nel segmento energy retail: oltre 150 mila clienti in più rispetto al 31 dicembre 2023
  • Continua la crescita nell’uso di strumenti di Finanza Sostenibile: nel corso del 2024 il Gruppo ha proseguito nel proprio percorso di finanza sostenibile, con la prima emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida in formato green e la sottoscrizione di finanziamenti in formato green, tra cui il bridge loan in pool da 600 milioni di euro per finanziare l’acquisizione degli asset relativi alla rete elettrica. Nel mese di gennaio 2025 A2A ha collocato l’European Green Bond inaugurale da Euro 500 milioni e durata di 10 anni, il primo sul mercato per questo nuovo strumento da parte di un emittente europeo, in conformità con quanto previsto dal Regolamento EU 2023/2631

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Gefran, ecco i conti al 30 settembre

in Aziende/Bilanci/Economia/Gefran by

Il Consiglio di Amministrazione di Gefran Spa (Provaglio d’Iseo) si è riunito oggi sotto la presidenza di Maria Chiara Franceschetti per l’approvazione dei risultati al 30 settembre 2024.

Marcello Perini, Amministratore Delegato del Gruppo Gefran, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti dei risultati dei primi nove mesi del 2024, non solo perché evidenziano ricavi e utili positivi, con il risultato netto addirittura superiore allo stesso periodo dell’anno scorso, ma soprattutto perché ottenuti in un contesto macroeconomico ancora incerto. Le eccellenti prestazioni tecnologiche dei nostri prodotti, l’elevato livello di servizio e la qualità delle nostre forniture permettono al Gruppo di posizionarsi in modo autorevole presso clienti, sia consolidati sia nuovi, prendendo parte in modo concreto e fattuale ad un numero significativo di importanti nuovi progetti di macchinari ed impianti attualmente in sviluppo. Siamo certi che, con il miglioramento delle prospettive globali del mercato, tali opportunità si potranno convertire in un incremento dei ricavi e della marginalità. Per questo motivo l’impegno economico e finanziario che costantemente dedichiamo allo sviluppo di prodotto e al miglioramento dei processi manifatturieri rimane invariato in tutto il Gruppo. Le previsioni per la fine del 2024 restano quindi positive sia per quanto riguarda la marginalità che per i ricavi, questi ultimi attesi in linea con l’esercizio precedente”.

Business operativi

ricavi dei primi nove mesi del 2024 sono pari ad 100,6 milioni di Euro e si confrontano con 101,2 milioni di Euro dello stesso periodo 2023, registrando un decremento dello 0,6% pari a 0,6 milioni di Euro (era il -4,2% nel primo semestre). Al netto dell’effetto negativo portato dalla variazione dei cambi, i ricavi progressivi dell’esercizio sarebbero allineati al dato dell’esercizio precedente.

Si precisa inoltre che i ricavi al 30 settembre 2024 includono 0,2 milioni di Euro per le vendite residuali di prodotti azionamenti, mentre al 30 settembre 2023 erano rilevati complessivi 0,7 milioni di Euro, in parte legati alle vendite di prodotti (0,5 milioni di Euro) in parte per l’erogazione di servizi al gruppo WEG (0,2 milioni di Euro). Al netto di tali effetti, la diminuzione dei ricavi rilevata nel 2024 rispetto al pari periodo precedente risulterebbe più contenuta (-0,1%).

La suddivisione dei ricavi per area geografica mostra una diminuzione diffusa a molte delle aree servite dal Gruppo, ed in particolare Italia (-8,6%), Europa (complessivamente -7,6%) e America (complessivamente -1,5%). L’area geografica per la quale, al contrario, viene rilevata una crescita dei ricavi è l’Asia (+24,6%), che sconta l’effetto negativo dell’andamento delle valute estere (in particolare Rupia e Renmimbi), al netto del quale l’aumento rilevato sarebbe finanche più elevato (+26,8%).

In termini di aree di business, rispetto ai primi nove mesi del 2023, si evidenziano ricavi in aumento per il segmento componenti per l’automazione, per il quale si rileva una crescita dell’1,9% trainata dall’aumento dei volumi di vendita delle famiglie di prodotto delle gamme controllo di potenza (+9,2% rispetto a quanto rilevato nei primi nove del 2023) e soluzioni (+12,2% rispetto al pari periodo precedente), ed in particolare nei mercati Asia ed America (rispettivamente +61,2% e +10,8% rispetto al 30 settembre 2023). Sono invece in contrazione rispetto al dato progressivo a settembre 2023 i ricavi generati dal segmento sensori, nello specifico del 2,7% (al netto dell’effetto negativo apportato dalle valute la diminuzione percentuale sarebbe più contenuta e pari all’1,9%), diffusa alle principali aree geografiche servite, ad esclusione del mercato Asia dove come per il segmento componenti per l’automazione, i ricavi sono in aumento rispetto al pari periodo precedente (+20,6% rispetto al dato progressivo del 2023).

Nei primi nove mesi del 2024 la raccolta ordini è stata complessivamente più alta rispetto al dato del pari periodo 2023 (+7,3%), come risultato di un aumento della raccolta ordini per il business sensori (+8,5%), più contenuto, seppur ampiamente positivo, per il business dei componenti per l’automazione (+5,3%).

Il valore aggiunto realizzato al 30 settembre 2024 ammonta a 73 milioni di Euro (72,1 milioni di Euro nel pari periodo 2023) e corrisponde al 72,6% dei ricavi, con incidenza percentuale in aumento rispetto al dato del pari periodo precedente (+1,4%). Contribuisce all’aumento del valore aggiunto, in valore assoluto complessivamente pari a 1 milioni di Euro, la miglior marginalità realizzata connessa al differente mix dei prodotti venduti rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, seppur rilevando per il 2024 un valore assoluto di ricavi minore rispetto a tale periodo di confronto.

Gli altri costi operativi dei primi nove mesi del 2024 ammontano a 16,9 milioni di Euro, in diminuzione di 0,4 milioni di Euro rispetto al dato dei primi nove mesi del 2023, riflessa anche in una riduzione dell’incidenza percentuale sui ricavi (16,8% nel 2024 contro il 17% del 2023). Il decremento attiene prevalentemente a costi per servizi (in particolare utenze e consulenze professionali varie) in parte inficiata da maggiori costi per lavorazioni esterne e manutenzioni.

Il costo del personale rilevato al 30 settembre 2024, pari a 36,8 milioni di Euro, risulta superiore di 1,6 milioni di Euro rispetto al pari periodo precedente, quando ammontava a 35,1 milioni di Euro. L’incidenza percentuale sui ricavi si attesta al 36,5% (34,7% al 30 settembre 2023). Si precisa che nei primi nove mesi del 2024 si registra un aumento dell’organico. Oltre a ciò, a partire dal mese di giugno 2023 e successivamente da giugno 2024, viene recepito l’aumento retributivo previsto dal CCNL per tutti i dipendenti presso i siti italiani del Gruppo, maggiorato dall’applicazione della clausola di salvaguardia definita a livello nazionale e legata all’andamento dell’inflazione.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) al 30 settembre 2024 è positivo per 19,4 milioni di Euro (19,7 milioni di Euro nel pari periodo 2023) e corrisponde al 19,3% dei ricavi (sostanzialmente in linea con l’incidenza sui ricavi 30 settembre 2023, pari al 19,4%), in diminuzione rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente di 0,3 milioni di Euro. L’aumento del valore aggiunto e la diminuzione degli altri costi operativi non compensano completamente l’aumento del costo del personale, determinando complessivamente il decremento del margine operativo lordo rispetto al dato progressivo precedente.

La voce ammortamenti e svalutazioni nei primi nove mesi del 2024 è pari a 5,9 milioni di Euro e si confronta con un valore di 5,6 milioni rilevato al 30 settembre 2023, registrando un incremento di 0,3 milioni di Euro, che sconta l’alto livello di investimenti completati dal Gruppo nel corso del 2023 e pienamente operativi nel 2024.

Il risultato operativo (EBIT) al 30 settembre 2024, positivo e pari a 13,5 milioni di Euro (13,4% dei ricavi), è in flessione di 0,6 milioni di Euro rispetto al dato del 30 settembre 2023, che ammontava a 14,1 milioni di Euro (13,9% dei ricavi). Come per il margine operativo lordo, la variazione deriva dal più alto costo del personale, oltre che ammortamenti, rilevati rispetto al periodo di confronto, che inficiano il maggior valore aggiunto registrato.

Gli oneri da attività/passività finanziarie nei primi nove mesi del 2024 sono complessivamente pari a 0,1 milioni di Euro (sostanzialmente in linea col dato rilevato nel pari periodo 2023). La voce include proventi finanziari legati alla gestione della liquidità per 0,9 milioni di Euro (0,4 milioni di Euro al 30 settembre 2023) e oneri connessi all’indebitamento del Gruppo per 0,7 milioni di Euro (0,3 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2023).

Le imposte risultano complessivamente negative e ammontano a 3,3 milioni di Euro (erano complessivamente negative per 4,3 milioni di Euro nei primi nove mesi del 2023, quando includevano 0,6 milioni di Euro come accantonamento per la procedura di accertamento legata alla verifica fiscale nei confronti della Capogruppo degli esercizi 2019 e 2020, la cui risoluzione è avvenuta nel quarto trimestre 2023).

Il risultato da attività operative continuative al 30 settembre 2024 è positivo per 10,1 milioni di Euro, in aumento di 0,4 milioni di Euro rispetto al dato rilevato nei primi nove mesi del 2023.

Il Risultato netto delle attività disponibili per la vendita al 30 settembre 2024 è nullo, mentre al 30 settembre 2023 era negativo e pari a 0,2 milioni Euro. A seguito dell’avvenuta cessione del business azionamenti e delle relative attività riclassificate, in applicazione del principio contabile IFRS 5, come “Disponibili per la vendita”, nell’esercizio 2024 non si rileva alcuna attività economica connessa alle stesse. Per contro, le attività rilevate nei primi nove mesi del 2023 attengono all’operatività dei mesi di gennaio e febbraio del ramo d’azienda relativo al business azionamenti in capo alla controllata Gefran India, ceduto in data 1° marzo 2023. Oltre a ciò, sono inclusi gli effetti della cessione delle attività (magazzino, altri asset e personale dipendente) del ramo d’azienda azionamenti all’interno della controllata cinese Gefran Automation Technology (Cina), ceduto in data 3 gennaio 2023.

Il risultato netto del Gruppo al 30 settembre 2024 è positivo per 10,1 milioni di Euro, confrontandosi con 9,5 milioni di Euro rilevati al 30 settembre 2023.

Il capitale d’esercizio al 30 settembre 2024 è pari a 15,1 milioni di Euro, in diminuzione di complessivi 0,5 milioni di Euro se confrontato agli 15,6 milioni di Euro del 31 dicembre 2023. Contribuisce alla variazione il saldo netto delle altre attività e passività (accoglie, tra gli altri, debiti verso dipendenti e istituti di previdenza, crediti e debiti per imposte), complessivamente negativo per 10,4 milioni di Euro ed in aumento di 3,8 milioni di Euro rispetto allo stesso al 31 dicembre 2023 (negativo per 6,6 milioni di Euro). Controbilancia, solo parzialmente, la diminuzione (3,4 milioni di Euro) dei debiti commerciali rispetto al dato di chiusura 2023. Oltre a ciò, sono in lieve aumento i crediti commerciali (0,1 milioni di Euro), mentre sono in diminuzione le rimanenze (0,3 milioni di Euro).

Il patrimonio netto al 30 settembre 2024 ammonta a 97,3 milioni di Euro, in aumento quindi di 3,3 milioni di Euro in rapporto ai 94 milioni di Euro al 31 dicembre 2023. La variazione attiene principalmente alla rilevazione del risultato positivo del periodo (10,1 milioni di Euro), in parte assorbito dal pagamento dei dividendi sul risultato 2023 (6 milioni di Euro) e dagli effetti negativi dei movimenti della riserva di conversione (0,4 milioni di Euro) e delle riserve valutazione titoli e derivati al fair value (0,4 milioni di Euro).

Gli investimenti nei primi nove mesi del 2024 ammontano a 4 milioni di Euro (8,2 milioni di Euro nel pari periodo 2023) e riguardano principalmente i reparti produttivi, le attività di ricerca e sviluppo e il rinnovo dei fabbricati che ospitano gli stabilimenti del Gruppo.

La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2024, è positiva e pari a 27,4 milioni di Euro, mentre il dato di fine 2023 era positivo per 22,7 milioni di Euro.

La variazione della posizione finanziaria netta è essenzialmente originata dai flussi di cassa positivi generati dalla gestione caratteristica (17,2 milioni di Euro), assorbiti da esborsi per gli investimenti tecnici effettuati nel corso dei primi sei mesi dell’esercizio (4 milioni di Euro), nonché dal pagamento dei dividendi (6 milioni di Euro) di imposte e canoni di noleggio (complessivi 1,9 milioni di Euro).

La posizione finanziaria netta è composta da disponibilità finanziarie a breve termine pari a 47,9 milioni di Euro e da indebitamento a medio/lungo termine per 20,5 milioni di Euro.

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A2A, fatturati in calo e utili boom nel trimestre

in A2A/Bilanci/Economia/Partecipate e controllate by

Si è riunito ieri il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza di Roberto Tasca, ha esaminato e approvato l’Informativa trimestrale al 31 marzo 2024. A riferilo è il giornale online di Brescia BsNews, che riporta la nota dell’azienda.

“I risultati di questo primo trimestre del 2024 confermano il continuo miglioramento degli indicatori economico-finanziari del Gruppo. Le performance ottenute grazie alla crescita delle rinnovabili – in particolare della produzione idroelettrica – e alla diversificazione dei business ci hanno consentito di rivedere al rialzo la guidance, con un EBITDA atteso tra 2,08 e 2,12 miliardi di euro e un utile netto ordinario di Gruppo tra 650 e 670 milioni di euro”, commenta in una nota ufficiale Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A. “In questi primi mesi – continua – è stato concluso l’accordo per l’acquisizione di un ramo di rete elettrica in Lombardia, un investimento in territori fortemente abitati e industrializzati, che consentirà di accrescere la RAB a 3,4 miliardi nel 2035. E’ stata inoltre inaugurata la nuova linea di depurazione fumi del termoutilizzatore di Brescia, un ulteriore importante contributo alla decarbonizzazione della città. Si confermano le buone performance della BU Mercato e la crescita del numero dei nostri clienti con le aggiudicazioni delle aste del servizio di tutele graduali per microimprese e lo sviluppo commerciale. Risultati ottenuti grazie all’impegno e alla dedizione delle nostre persone che rendono concreti gli obiettivi del nostro Piano Industriale”.

Nel primo trimestre del 2024 A2A ha continuato a registrare ottimi risultati economico-finanziari evidenziando una significativa crescita rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, penalizzato dal perdurare della siccità e dell’instabilità sui mercati energetici che avevano segnato il 2022.

Nel periodo in esame i Ricavi del Gruppo sono pari a 3.425 milioni di euro, in contrazione del 33% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (5.133 milioni di euro). La variazione è riconducibile per oltre il 90% al calo dei prezzi energetici e in misura molto contenuta ai minori volumi venduti ed intermediati sui mercati all’ingrosso, in parte compensati dalle maggiori quantità vendute nel settore retail.

In linea con l’andamento dei ricavi e delle relative dinamiche legate al mercato delle commodities, i costi operativi si attestano a 2.507 milioni di euro, registrando una significativa riduzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-43%). Il costo del personale, pari a 215 milioni di euro, aumenta di circa 17 milioni di euro (+9%), La variazione è legata per circa il 40% al maggior numero di FTE (Full-Time Equivalent) del primo trimestre del 2024 rispetto all’anno precedente (+436 FTE, +3,2%) a seguito di assunzioni effettuate nel corso del 2023 e dei primi tre mesi del 2024, all’avvio e potenziamento di impianti e strutture in coerenza con gli obiettivi di sviluppo del Gruppo, nonché all’assegnazione di gare nel comparto dell’igiene urbana e all’acquisizione di una nuova società (Agesp Energia del gruppo Acinque). La parte restante dell’incremento è ascrivibile agli effetti degli aumenti retributivi per rinnovi contrattuali (CCNL Igiene Urbana, Elettrico, Gas Acqua), agli incrementi di merito e ad altri costi indiretti del personale (principalmente progetti welfare). Il Margine Operativo Lordo è pari a 703 milioni di euro, in aumento del 40%, +202 milioni rispetto ai primi tre mesi del 2023 (501 milioni di euro). Al netto delle partite non ricorrenti (+4 milioni di euro nel 2024, +8 milioni di euro nel 2023), il Margine Operativo Lordo Ordinario è pari a 699 milioni di euro in aumento del 42%, +206 milioni di euro, rispetto al primo trimestre dell’anno precedente (493 milioni di euro) grazie al contributo della Business Unit Generazione & Trading e della Business Unit Mercato che hanno ottenuto ottimi risultati cogliendo le opportunità offerte da un contesto più stabile rispetto a quello dei primi mesi del 2023.

Il Risultato Operativo Netto si attesta a 465 milioni di euro, in crescita del 61%, +176 milioni di euro rispetto al 2023 (289 milioni di euro). Tale variazione positiva è riconducibile all’aumento del Margine Operativo Lordo in parte compensato dall’incremento degli ammortamenti per 26 milioni di euro, relativo principalmente agli investimenti realizzati dal Gruppo nel periodo aprile 2023-marzo 2024. Gli Oneri Finanziari Netti risultano pari a 32 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 36 milioni di euro del primo trimestre 2023 grazie ai maggiori proventi finanziari realizzati nei primi tre mesi del 2024. Le Imposte si attestano a 127 milioni di euro, con un tax rate al 29% (30% nello stesso periodo dell’anno precedente), in crescita di 51 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2023 per l’aumento della base imponibile.

Per le dinamiche sopra esposte, l’Utile Netto di pertinenza del Gruppo risulta pari a 294 milioni di euro, in aumento del 70% rispetto al primo trimestre 2024 (173 milioni di euro al 31 marzo 2023). Gli Investimenti effettuati nei primi tre mesi del 2024 sono stati pari a 220 milioni di euro (219 milioni nel primo trimestre 2023) e hanno riguardato per quasi il 60% interventi di sviluppo principalmente finalizzati all’ammodernamento delle reti di distribuzione elettrica necessarie per supportare la progressiva elettrificazione dei consumi e la crescita delle fonti rinnovabili, e allo sviluppo degli impianti fotovoltaici. Le operazioni di M&A sono state pari a 18 milioni di euro, relative all’acquisizione della società Agesp Energia, società di vendita di energia elettrica, gas e calore attiva nell’area Busto Arsizio (Varese), da parte del gruppo Acinque. La Posizione Finanziaria Netta al 31 marzo 2024 risulta pari a 4.755 milioni di euro (4.683 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Escludendo le variazioni di perimetro intervenute nell’arco del periodo in esame, pari a -18 milioni di euro, la PFN si attesta a 4.737 milioni di euro, dopo investimenti per 220 milioni di euro registrando un assorbimento di cassa netto pari a 54 milioni di euro.

Gefran di Provaglio, ecco i risultati del bilancio

in Bilanci/Economia/Manifatturiero by

Il Consiglio di Amministrazione di GEFRAN S.p.A. si è riunito giovedì sotto la presidenza di Maria Chiara Franceschetti per l’approvazione dei risultati al 31 marzo 2024.

Marcello Perini, Amministratore Delegato del Gruppo Gefran, ha dichiarato:

Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti dal Gruppo in questo primo trimestre dell’anno sia dal punto di vista dei ricavi che dal punto di vista della marginalità.

Nonostante il rallentamento della domanda registrato a partire dalla seconda metà dello scorso anno e la conseguente erosione del backlog, i ricavi raggiunti nel primo trimestre del 2024 hanno superato le nostre previsioni, avvicinandosi ai risultati straordinari del pari periodo dell’anno precedente, favoriti da un contesto più propizio rispetto alle attese.

Numeri importanti ai quali hanno contribuito la ripresa degli ordinativi da parte dei mercati asiatici che ha bilanciato le attuali difficoltà dei mercati in Europa e in Nord America.

L‘ormai consolidata efficienza nella gestione operativa ha, quindi, permesso di raggiungere nel trimestre marginalità molto positive e superiori alle aspettative.

Inoltre, nei primi tre mesi dell’anno, abbiamo portato a termine con successo l’avvicendamento del management nella controllata americana al fine di concretizzare le ambizioni per quel mercato, in linea con le priorità strategiche di sviluppo commerciale del Gruppo.

Per quanto riguarda il prossimo futuro, infine, nonostante un mercato europeo ancora incerto, prevediamo un secondo trimestre allineato nei ricavi a quello appena concluso con marginalità che si mantengono positive.

Business operativi

ricavi del primo trimestre 2024 sono pari ad 34,2 milioni di Euro e si confrontano con 36,1 milioni di Euro dello stesso periodo 2023, registrando un decremento di 1,9 milioni di Euro (-5,3%). Al netto dell’effetto negativo portato dalla variazione dei cambi, la contrazione diminuirebbe a 1,6 milioni di Euro (-4,5%) rispetto al dato del 31 marzo 2023.

Si precisa inoltre che i ricavi del primo trimestre 2024 includono 0,1 milioni di Euro per le vendite residuali di prodotti azionamenti, mentre al 31 marzo 2023 erano rilevati complessivi 0,3 milioni di Euro, in parte legati alle vendite di prodotti (0,2 milioni di Euro) in parte per l’erogazione di servizi al gruppo WEG (0,1 milioni di Euro). Al netto di tali effetti, la diminuzione dei ricavi del primo trimestre 2024 rispetto al pari periodo precedente risulta più contenuta (-4,7%).

La suddivisione dei ricavi del trimestre per area geografica mostra le buone performance rilevate sul mercato Asia, dove, nonostante l’effetto negativo apportato dall’andamento valutario, i ricavi generati sono più alti del 23,9% rispetto al dato del primo trimestre 2023 (al netto dell’effetto cambi la crescita salirebbe al 28,2%). In diminuzione i ricavi generati nelle altre aree principalmente servite dal Gruppo, in particolare Italia (-12,9%), Europa (complessivamente -11,2%) e America (complessivamente -11%).

In termini di aree di business, rispetto al primo trimestre precedente, i ricavi generati dal segmento componenti per l’automazione sono in aumento (+1,3%), grazie alle buone performance registrate in Asia, Europa e America, solo parzialmente inficiate alla flessione dei ricavi del mercato nazionale. Si registra invece una contrazione per il segmento dei sensori (-10,1%), diffusa alle principali aree geografiche servite, ad esclusione del mercato Asia dove, come per il segmento componenti per l’automazione, i ricavi sono in aumento rispetto al pari periodo precedente.

Nel primo trimestre 2024 la raccolta ordini è stata complessivamente più alta rispetto al dato del pari periodo 2023 (+1,8%), esito di un aumento della raccolta ordini per il business componenti per l’automazione (+3,8%), più contenuto per il business dei sensori (+0,6%).

Il valore aggiunto del trimestre ammonta a 24,5 milioni di Euro (26,1 milioni di Euro nel pari periodo 2023) e corrisponde al 71,9% dei ricavi, con incidenza in diminuzione rispetto al dato del pari periodo precedente (-0,5%). Contribuiscono alla diminuzione complessivamente pari a 1,5 milioni di Euro, i minori ricavi registrati, oltre che alla minore marginalità realizzata connessa al differente mix dei prodotti rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.

Gli altri costi operativi del primo trimestre 2024 ammontano a 5,5 milioni di Euro, in diminuzione di 0,5 milioni di Euro rispetto al dato del primo trimestre 2023, con un’incidenza sui ricavi del 16,2% (16,9% nel pari trimestre precedente). La diminuzione riguarda i minori costi per consulenze (dei quali Euro 105 mila sostenuti nel primo trimestre 2023 erano relativi alle attività necessarie per lo scorporo del business azionamenti), oltre che viaggi, utenze, costi legati al servizio di lavoro interinale e costi per garanzia prodotti.

Il costo del personale rilevato nel trimestre, pari a 11,9 milioni di Euro, risulta superiore di 0,1 milioni di Euro rispetto al pari periodo precedente, quando ammontava a 11,8 milioni di Euro. L’incidenza percentuale sui ricavi si attesta al 34,8% (32,7% nel primo trimestre 2023). Si precisa inoltre che nel primo trimestre 2024 si registra un aumento dell’organico, dovuto principalmente alla stabilizzazione di 31 lavoratori interinali.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) del primo trimestre 2024 è positivo per 7,1 milioni di Euro (8,2 milioni nel pari trimestre 2023) e corrisponde al 20,9% dei ricavi (22,8% dei ricavi nel 2023), in diminuzione rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente di 1,1 milioni di Euro. La diminuzione dei costi operativi rispetto al primo trimestre precedente compensa solo parzialmente il decremento del valore aggiunto, connesso principalmente ai minori volumi di vendita.

La voce ammortamenti e svalutazioni del trimestre è pari ad 2 milioni di Euro e si confronta con un valore di 1,9 milioni del pari periodo precedente, rilevando un incremento di 0,1 milioni di Euro.

Il risultato operativo (EBIT) al 31 marzo 2024, positivo e pari a 5,1 milioni di Euro (15,0% dei ricavi), è in flessione di 1,3 milioni di Euro rispetto al dato del 31 marzo 2023, che ammontava a 6,4 milioni di Euro (17,7% dei ricavi). Come per il margine operativo lordo, la variazione è frutto della diminuzione delle vendite, solo parzialmente compensata dai minori costi per la gestione operativa.

proventi da attività/passività finanziarie nel primo trimestre 2024 sono complessivamente pari a 0,1 milioni di Euro (nel pari periodo 2023 si rilevavano oneri per 0,1 milioni di Euro). La voce include proventi finanziari legati alla gestione della liquidità per 0,3 milioni di Euro e oneri connessi all’indebitamento del Gruppo per 0,3 milioni di Euro (0,2 milioni di Euro nei primi tre mesi del 2023).

Le imposte risultano complessivamente negative e ammontano a 1,4 milioni di Euro (erano complessivamente negative per 2,3 milioni di Euro nel primo trimestre 2023, quando includevano 0,6 milioni di Euro come accantonamento per la procedura di accertamento legata alla verifica fiscale nei confronti della Capogruppo degli esercizi 2019 e 2020, la cui risoluzione è avvenuta nel quarto trimestre 2023).

Il risultato da attività operative continuative al 31 marzo 2024 è positivo per 3,8 milioni di Euro, in diminuzione di 0,1 milioni di Euro rispetto al dato rilevato nei primi tre mesi del 2023.

Il risultato netto del Gruppo al 31 marzo 2024 è positivo per 3,8 milioni di Euro, lievemente in diminuzione rispetto ai 3,9 milioni di Euro rilevati al 31 marzo 2023.

Il capitale d’esercizio al 31 marzo 2024 è pari a 18,5 milioni di Euro, in aumento di complessivi 2,9 milioni di Euro se confrontato agli 15,6 milioni di Euro del 31 dicembre 2023. La variazione del capitale d’esercizio è da ricondurre prevalentemente alla diminuzione dei debiti commerciali (1,4 milioni di Euro) e dall’aumento dei crediti commerciali (2,4 milioni di Euro) solo in parte compensato dalla diminuzione delle rimanenze (0,3 milioni di Euro). Infine, il saldo netto delle altre attività e passività è complessivamente negativo per 7,3 milioni di Euro, confrontandosi con lo stesso al 31 dicembre 2023 negativo per 6,6 milioni di Euro, accoglie, tra gli altri, debiti verso dipendenti e istituti di previdenza, crediti e debiti per imposte.

Il patrimonio netto al 31 marzo 2024 ammonta a 98 milioni di Euro, in aumento quindi di 4 milioni di Euro in rapporto ai 94 milioni di Euro al 31 dicembre 2023. La variazione attiene principalmente alla rilevazione del risultato positivo del periodo (3,8 milioni di Euro) e degli effetti positivi dei movimenti della riserva di conversione (0,2 milioni di Euro).

Gli investimenti nel primo trimestre 2024 ammontano a 1,4 milioni di Euro, in diminuzione di 0,9 milioni di Euro rispetto al dato del pari periodo 2023, e riguardano principalmente i reparti produttivi, le attività di ricerca e sviluppo e il rinnovo dei fabbricati che ospitano gli stabilimenti del Gruppo.

La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2024, è positiva e pari a 23,6 milioni di Euro, mentre il dato di fine 2023 era positivo per 22,7 milioni di Euro.

La variazione della posizione finanziaria netta è essenzialmente originata dai flussi di cassa positivi generati dalla gestione caratteristica (3 milioni di Euro), assorbiti da esborsi per gli investimenti tecnici effettuati nel corso dei primi tre mesi dell’esercizio (1,4 milioni di Euro), nonché dal pagamento di imposte e canoni di noleggio (complessivi 0,5 milioni di Euro).

La posizione finanziaria netta è composta da disponibilità finanziarie a breve termine pari a 46,4 milioni di Euro e da indebitamento a medio/lungo termine per 22,9 milioni di Euro.

Business oggetto di riclassifica quale attività disponibile per la vendita e cessata

A seguito dell’avvenuta cessione del business azionamenti e delle relative attività riclassificate, in applicazione del principio contabile IFRS 5, come “Disponibili per la vendita”, nel primo trimestre 2024 non si rileva alcuna attività economica connessa alle stesse. Per contro, le attività rilevate nel primo trimestre 2023 attengono all’operatività dei mesi di gennaio e febbraio del ramo d’azienda relativo al business azionamenti in capo alla controllata Gefran India, ceduto a WEG in data 1° marzo 2023. Oltre a ciò, sono inclusi gli effetti della cessione delle attività (magazzino, altri asset e personale dipendente) del ramo d’azienda azionamenti all’interno della controllata cinese Gefran Automation Technology (Cina), ceduto in data 3 gennaio 2023.

Di seguito si riportano gli indicatori relativi alle attività disponibili per la vendita, al 31 marzo 2023.

ricavi rilevati al 31 marzo 2023 pari a 2,4 milioni di Euro.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) al 31 marzo 2023 è negativo per 0,1 milioni di Euro (corrisponde al -3,1% dei ricavi).

Il risultato operativo (EBIT) al 31 marzo 2023 è negativo e pari a 0,1 milioni di Euro (-3,1% dei ricavi).

Nel primo trimestre 2023, nella voce svalutazione di attività disponibili per la vendita si rileva l’adeguamento rispetto alla stima iniziale (positivo per 45 mila Euro) degli effetti contabili netti attesi dalla dismissione del business, già rilevati nel secondo semestre del 2022.

Il Risultato netto delle attività disponibili per la vendita al 31 marzo 2023 è negativo per 31 mila Euro.

Gefran Spa, fatturato a 132,8 milioni: dividendo da 0,42 euro per azione

in Bilanci/Economia by

Si è tenuta il 23 aprile l’Assemblea ordinaria di Gefran S.p.A., presieduta da Maria Chiara Franceschetti. L’Assemblea ha approvato il bilancio di Gefran S.p.A. relativo all’esercizio 2023 (di seguito in dettaglio) e la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo ordinario, al lordo delle ritenute di legge, pari a 0,42 Euro per ogni azione avente diritto.

Lo stacco del dividendo è previsto il 6 maggio 2024, record date il 7 maggio 2024, e sarà in pagamento dall’8 maggio 2024. Il numero di cedola rappresentativa del dividendo è 19. La rimanente quota dell’utile dell’esercizio viene destinata alla riserva Utili degli esercizi precedenti.

Marcello Perini, Amministratore Delegato del Gruppo Gefran, ha dichiarato:

ll bilancio di Gefran S.p.A. relativo all’esercizio 2023, approvato oggi dall’assemblea, riflette una performance aziendale sicuramente solida e positiva. Nonostante un contesto di mercato incerto, il Gruppo ha mantenuto la sua redditività, confermando la capacità di investire, di rafforzare la struttura organizzativa e di generare dividendi per gli azionisti.

La distribuzione del dividendo ordinario, il più alto in valore assoluto degli ultimi 5 anni, è una conferma della sostenibilità del percorso industriale di Gefran nel medio e lungo periodo.

Con il 2023 si è concluso il primo anno di operatività del nuovo Consiglio di Amministrazione all’insegna di una collaborazione concreta e proficua, che ha generato valore per il Gruppo.

Desidero, inoltre, esprimere un ringraziamento al Collegio Sindacale uscente e dare il benvenuto al nuovo che, ne sono convinto, proseguirà nel solco dell’ottimo lavoro svolto nel triennio appena terminato.

Il primo trimestre del 2024 si è concluso in linea con le aspettative, che prevedevano ricavi in contrazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, imputabili al rallentamento della domanda ed una marginalità assolutamente positiva, a conferma della solidità del nostro approccio operativo.

Pur consapevoli dell’intensificarsi delle tensioni geopolitiche, confermiamo le nostre proiezioni per l’anno in corso che anticipavano, in assenza di evoluzioni positive sul fronte della domanda, ricavi in linea con l’anno precedente e marginalità positiva.

Risultati della capogruppo Gefran S.p.A.

  • Ricavi a 78,5 milioni di Euro
  • Margine Operativo Lordo a 13,8 milioni di Euro
  • Risultato Netto positivo per 10,9 milioni di Euro

Risultati consolidati

  • Ricavi a 132,8 milioni di Euro
  • Margine Operativo Lordo a 24,1 milioni di Euro
  • Risultato da attività operative a 11,9 milioni di Euro
  • Risultato Netto da attività disponibili per la vendita e cessate negativo per 0,2 milioni di Euro
  • Risultato Netto positivo per 11,7 milioni di Euro

Politica in materia di Remunerazione e sui compensi corrisposti

L’Assemblea degli Azionisti, ai sensi dell’art. 123-ter del TUF, ha espresso voto favorevole vincolante sulla Politica sulla Remunerazione per il 2024 e voto favorevole consultivo non vincolante sul Resoconto sulla Remunerazione per l’esercizio 2023.

Nomina del Collegio Sindacale

L’Assemblea dei Soci ha inoltre deliberato la nomina dei componenti del Collegio Sindacale per il triennio 2024-2026.

Si dà atto che sono state depositate due liste di candidati: la lista di maggioranza, presentata dal socio di maggioranza Fingefran S.r.l. titolare di nr. 7.634.522 azioni di Gefran S.p.A. pari al 53,02% del capitale sociale, che è stata votata da nr. 8.512.960 azioni rappresentanti il 59,12% del capitale sociale; nonchè la lista di minoranza, presentata da parte degli azionisti Luigi Franceschetti, Maria Martinelli ed Elena Franceschetti complessivamente titolari di n. 520.446 azioni ordinarie di Gefran S.p.A., pari al 3,62% del capitale sociale che è stata votata da nr. 534.710 azioni rappresentanti il 3,71% del capitale sociale.

Dalla lista di minoranza è stato nominato il Sindaco Effettivo, Giorgio Alberti, cui spetta la Presidenza del Collegio Sindacale, ed il Sindaco Supplente, Simonetta Ciocchi. Dalla lista di maggioranza sono stati nominati i Sindaci Effettivi, Roberta Dell’Apa e Luisa Anselmi, ed il Sindaco Supplente Simona Bonomelli.

I curricula vitae dei membri del Collegio Sindacale sono disponibili sul sito internet www.gefran.com alla sezione Investor Relations / Governance / Assemblee.

Per quanto noto alla Società, nessuno dei Sindaci neoeletti detiene partecipazioni azionarie in Gefran S.p.A.

Il neoeletto Collegio Sindacale ha verificato il rispetto dei criteri di indipendenza nella riunione tenutasi al termine dell’assemblea, comunicando l’esito positivo al Consiglio di Amministrazione.

Nomina della Società di Revisione

Con l’approvazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024, l’incarico di revisione legale dei conti conferito alla società PricewaterhouseCoopers S.p.A. per gli esercizi 2016-2024 dall’Assemblea del 21 aprile 2016, scadrà per compiuto mandato.

Preso atto della raccomandazione motivata del Collegio Sindacale relativa al conferimento dell’incarico di revisione legale, l’Assemblea dei Soci ha deliberato il conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. per nove esercizi (2025-2033), ovvero a decorrere dall’approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2024 sino all’approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2033.

Modifica dello Statuto Sociale

L’Assemblea straordinaria degli Azionisti ha deliberato la modifica degli articoli 9 e 16 dello Statuto sociale.

La modifica dell’articolo 9 prevede che, in alternativa allo svolgimento dell’assemblea tramite intervento in presenza dei soci, l’intervento in assemblea e l’esercizio del diritto di voto possano avvenire esclusivamente tramite il rappresentante designato dalla società, secondo la modalità di volta in volta definita dal Consiglio di Amministrazione per ciascuna assemblea.

La modifica dell’articolo 16 introduce la possibilità che, le adunanze del consiglio si svolgano anche senza convocazione formale, e le sue deliberazioni siano valide, quando intervengano tutti i consiglieri in carica e tutti i componenti dell’organo di controllo e tutti si dichiarino informati sugli argomenti all’ordine del giorno.

Azioni proprie

L’Assemblea degli Azionisti ha autorizzato l’acquisto e la disposizione, in una o più volte, di un numero di azioni ordinarie della Società rappresentanti al massimo il 10% del capitale sociale (alla data del presente comunicato pari quindi a un massimo di n. 1.440.000,00 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1,00 ciascuna).  L’autorizzazione è concessa per un periodo di 18 mesi dalla data della delibera assembleare.

Gli obiettivi della delega sono l’intervento diretto o tramite intermediari autorizzati per operare sul mercato nel rispetto delle disposizioni in vigore e offrire agli azionisti uno strumento aggiuntivo di monetizzazione degli investimenti.

Gli acquisti e gli atti di disposizione delle azioni proprie, da effettuare con modalità e termini conformi alle prassi di mercato ammesse e in ossequio alle disposizioni regolamentari vigenti, terranno conto delle azioni proprie di volta in volta in portafoglio.

Il corrispettivo unitario per l’acquisto non dovrà essere inferiore al valore nominale e non superiore al prezzo di riferimento medio degli ultimi 3 giorni di Borsa aperta antecedenti il giorno dell’acquisto aumentato del 15%. Il corrispettivo di vendita verrà stabilito di volta in volta, avuto riguardo all’andamento dei prezzi delle azioni nel periodo precedente l’operazione e al migliore interesse per la Società. Il corrispettivo minimo non potrà essere inferiore al prezzo di riferimento registrato dal titolo nella seduta di Borsa precedente ogni singola operazione di alienazione diminuito del 10%. Tale limite non troverà peraltro applicazione nell’ipotesi di alienazione diversa dalla vendita.

Gefran comunicherà settimanalmente al mercato e secondo le modalità definite dalle Autorità competenti il numero e il prezzo medio delle azioni acquistate, il numero cumulativo delle azioni e il valore totale dell’investimento alla data della comunicazione.

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