EVENTO 20 FEBBRAIO: Neosperience e Banca Valsabbina, una formula innovativa per la trasformazione delle Pmi
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Con le prime due emissioni di certificati Equity Protection del 20 novembre, dedicate alla clientela Retail e Top Private, UBI Banca ha inaugurato la direzione ‘Global Markets’, che permetterà all’istituto di credito di ampliare la filiera dell’Investment Banking e offrire, ad una clientela sempre più diversificata, un’ampia gamma di strumenti e servizi finanziari dedicati alla gestione dei rischi sui mercati finanziari.
Tra le attività affidate al nuovo team rientrano, per esempio, la strutturazione, il pricing e l’operatività sul mercato secondario per i certificates rivolti alla clientela Retail e Private oltre a operazioni di market making su equity e fixed income, compresi i titoli di Stato. Inoltre, la direzione Global Markets seguirà l’operatività in derivati a copertura dei rischi su tassi, cambi e commodities e darà supporto all’attività di Corporate Finance nella distribuzione di operazioni equity e debt capital markets con una forza vendita che vanta un’ampia copertura di investitori.
“L’emissione dei primi due certificates rappresenta il primo passo di un progetto ambizioso: diventare un punto di riferimento in ambito Capital Markets”, afferma Alessandro Ravogli, responsabile della nuova direzione ‘Global Markets’. “Sviluppo e rafforzamento della forza sales, incremento dell’attività di Market Making, insieme a sostanziosi investimenti IT per assicurare ai clienti il necessario livello di servizio, permetteranno all’intera area Investment Banking di essere in linea con i principali competitors”.
Alessandro Ravogli è un professionista con esperienza ultraventennale nel settore finanziario in primarie Investment Banks (Citibank N.A., UBM – Gruppo Unicredito, Banca IMI – Gruppo Intesa Sanpaolo) sia come responsabile del trading che della distribuzione, con particolare focus su Fixed Income, FX. E’ entrato in UBI banca a ottobre del 2018 con l’obiettivo di contribuire al completamento della filiera Investment Banking all’interno dell’area CIB con la definizione e la realizzazione del progetto Global Markets. Prima di entrare nel Gruppo UBI, dal 2015 è stato director e co-founder della start up Springrowth SGR, contribuendo con gli altri soci alla definizione di un nuovo modello di business nel mondo dell’asset management domestico su private debt, disegnando la macchina operativa, i processi e distribuendo il primo fondo di credito della SGR.
La focalizzazione sui servizi di Investment Banking di UBI Banca ha visto recentemente un’ulteriore spinta con l’ingresso di nuove figure senior, non solo nel perimetro Global Markets, che hanno incrementato il livello di professionalità del team. In particolare, al fine di rispondere meglio alle esigenze della clientela Corporate, è stata introdotta una struttura di coverage dei principali settori industriali con il compito di dialogare strategicamente con la clientela ed assisterli nelle operazioni di finanza straordinaria (M&A, DCM, ECM e Structured Finance), grazie alla credibilità maturata nell’interpretare il settore di riferimento e del track record sviluppato nel corso degli anni.
“La creazione dei ‘Global Markets’ rappresenta una naturale evoluzione dell’attività di Investment Banking che ha sviluppato nel corso degli ultimi due anni nuove aree di business per soddisfare al meglio la clientela della banca”, afferma Vincenzo De Falco, Responsabile dell’area Investment Banking di UBI Banca. “Con i nuovi strumenti opereremo sui mercati finanziari in segmenti di grande interesse per la clientela Private e Retail, garantendo le soluzioni più adatte in termini di trasparenza e di remunerazione del capitale”.
Nell’ambito del Corporate, UBI banca si è contraddistinta in particolare per aver assistito, tra gli altri, clienti come Acea, A2A, Enel, Iren ed Api nel settore Energy, Alessi e Moorer nel Consumer, Bain Capital e HIG nelle acquisizioni di Fedrigoni e Metalprint nel settore Industrial, York Capital e DK nel Real Estate. Sui mercati UBI Banca ha effettuato nel 2019 oltre 25 emissioni obbligazionarie per conto di clientela Corporate e Financial Institutions e circa 70 operazioni di Structured Finance.
La divisione Corporate & Investment Banking, guidata da Marco Mandelli, è un punto di riferimento per le circa 8.000 imprese Mid Corporate e per i 700 gruppi Large Corporate clienti della banca per i prodotti e servizi di Investment Banking. Attualmente la divisione CIB conta circa 300 professionisti.
È stato sottoscritto oggi il Protocollo d’Intesa tra Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e UBI Banca (UBI) che sancisce l’avvio di una collaborazione volta a promuovere iniziative congiunte finalizzate al sostegno delle imprese italiane.
Come prima declinazione operativa del Protocollo, CDP ha concesso a UBI un finanziamento da 500 milioni di euro, tramite sottoscrizione di un prestito obbligazionario senior unsecured, che sarà integralmente impiegato in nuovi finanziamenti alle PMI operanti nelle otto Regioni del Mezzogiorno. Tali finanziamenti potranno avere un importo massimo di 15 milioni di euro e scadenza non inferiore a 36 mesi, così da supportare la realizzazione di investimenti di medio-lungo termine.
L’iniziativa si inquadra nelle linee strategiche del Piano industriale 2019-2021 di CDP che prevede, in piena sinergia e complementarietà con il sistema bancario, specifiche azioni di supporto delle imprese del Mezzogiorno, promuovendo un allungamento delle scadenze dei finanziamenti.
Oltre alla concessione di liquidità, da parte di CDP a UBI, per supportare i finanziamenti a favore delle imprese, la collaborazione riguarda anche altri ambiti operativi. Tra questi: l’attivazione di strumenti di garanzia, anche con il coinvolgimento dei Confidi o mediante l’utilizzo di “sezioni speciali” del Fondo di Garanzia per le PMI, costituite da CDP, che possano migliorare le possibilità e le condizioni di accesso al credito bancario.
La partnership intende inoltre sviluppare strumenti di finanza alternativa quali i cosiddetti “basket bond”, operazioni di cartolarizzazione di mini-bond appositamente emessi da imprese PMI e Mid-Cap, in relazione ai quali CDP e UBI agirebbero in qualità di investitori principali, attraendo così ulteriori capitali privati; nonché operazioni dirette in co-finanziamento a sostegno di progetti di crescita e innovazione di medie imprese italiane.
“L’intesa sottoscritta oggi con UBI rappresenta un importante pilastro della strategia di CDP per sostenere e innovare l’accesso al credito delle imprese italiane, attraverso la collaborazione con le principali istituzioni finanziarie nazionali”, ha dichiarato Nunzio Tartaglia, Responsabile CDP Imprese. “L’operazione appena perfezionata, di importo pari a 500 milioni di Euro e indirizzata alle PMI del Mezzogiorno consentirà di fare affluire ingenti risorse a medio-lungo termine in quelle aree del Paese che più necessitano di un sostegno finanziario per attivare un processo virtuoso di sviluppo e crescita, in linea con gli obiettivi del nostro Piano Industriale.”
“Con la sottoscrizione del prestito obbligazionario di UBI da parte di Cassa Depositi e Prestiti si rafforza ulteriormente la nostra partnership”, afferma Frederik Geertman, Chief Commercial Officer e Vice Direttore Generale di UBI Banca. “Questa operazione consente un incremento del sostegno alle imprese del Mezzogiorno, in una corretta logica di mercato. Oggi, inoltre, sottoscriviamo un accordo di collaborazione più esteso con CDP in base al quale metteremo in campo strumenti finanziari innovativi ed efficaci, per accompagnare lo sviluppo delle imprese italiane e supportare i loro piani di investimento. Ci fa davvero piacere riscontrare questa sinergia tra le nostre due istituzioni, ambedue impegnate a rafforzare la crescita del sistema economico nazionale”.
UBI Banca informa con una nota di aver ceduto 900 milioni di euro di posizioni in sofferenza. In particolare l’istituto di credito comunica che:
1) è stata perfezionata la vendita di crediti factoring in contenzioso per circa € 157 milioni lordi, oggetto di deconsolidamento già nel secondo trimestre dell’anno;
2) è stata accettata l’offerta vincolante di Credito Fondiario per la cessione di un portafoglio leasing classificato a sofferenza, per un ammontare pari a circa € 740 milioni lordi nominali alla data di cut-off del 31 ottobre 2018 (63% del totale sofferenze di UBI Leasing). Il closing dell’operazione è soggetto alle condizioni sospensive generalmente previste per questo genere di transazioni, tra cui la certificazione notarile per la trasferibilità dei beni; la cessione si articolerà in due fasi, attese concludersi rispettivamente entro settembre 2019 ed entro dicembre 2019, consentendo il pieno deconsolidamento del portafoglio venduto entro fine anno. Le operazioni citate ricadono nella categoria delle cessioni opportunistiche, consentendo la dismissione economica di portafogli particolarmente complessi e agevolando la gestione interna del recupero crediti, fulcro della NPL Strategy del Gruppo.
3) l’impatto complessivo delle due operazioni sul conto economico del secondo trimestre dell’anno sarà pari a circa €104 milioni lordi (circa €70 milioni netti) da contabilizzarsi alla voce “rettifiche su crediti”. A livello di CET1 ratio, tale impatto verrà sostanzialmente compensato, quando tutte le vendite saranno perfezionate, dalla riduzione dei Risk Weighted Assets (-€450 milioni);
4) tenuto conto delle cessioni sopra riportate, il ratio complessivo dei crediti deteriorati lordi sui crediti totali lordi, calcolato sui dati al 31 marzo 2019, si attesta pro-forma al 9,4% circa (rispetto al 10,4% rilevato a fine marzo 2019);
5) proseguono inoltre a ritmo sostenuto i recuperi tramite gestione interna, attesi contribuire significativamente nell’anno all’ulteriore riduzione dello stock di crediti deteriorati.
La Bcc Agrobresciano ha proceduto nei giorni scorsi al rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2019-2022. Osvaldo Scalvenzi è stato riconfermato alla guida dell’istituto di credico ghedese e Antonella Formentini sarà ancora la sua vice. Di seguito l’organigramma completo.
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
COLLEGIO DEI PROBIVIRI
COMITATO ESECUTIVO
Facendo seguito alla pubblicazione avvenuta in data 1° marzo 2019 dell’avviso di convocazione per il 12 aprile 2019 (unica convocazione) dell’Assemblea dei Soci di UBI Banca S.p.A. ed al comunicato stampa diffuso in data 19 marzo 2019 ai sensi dell’art. 22 comma 6 dello statuto sociale che ha previsto la riapertura dei termini per il deposito delle liste consentendo di presentare liste sino al termine del 21 marzo con dimezzamento della partecipazione necessaria per il deposito (0,5% del capitale sociale), si comunica che è stata depositata una lista di candidati per la nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Comitato per il Controllo sulla Gestione di UBI Banca S.p.A. per gli esercizi 2019/2020/2021.
In particolare in data 16 marzo 2019 è stata depositata una lista di n. 15 candidati, ordinati con numerazione progressiva, presentata da:
in esecuzione dell’Accordo stipulato in data 18 dicembre 2018 fra il Sindacato Azionisti UBI Banca S.p.A., il Patto dei Mille e la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, titolari complessivamente di n. 118.153.595 azioni, pari al 10,33% del capitale sociale di UBI Banca.
La lista è divisa in due distinte sezioni, la Sezione 1 con i candidati alla carica di Consigliere di Amministrazione e la Sezione 2 con i candidati alla carica di Consigliere di Amministrazione e componente del Comitato per il Controllo sulla Gestione, composte rispettivamente da 10 e 5 candidati, ordinati con numerazione progressiva in ciascuna sezione:
Sezione 1 – Componenti Consiglio di Amministrazione
Sezione 2 – Componenti Consiglio di Amministrazione e Comitato per il Controllo sulla Gestione:
Si informa che la suddetta lista, corredata della documentazione prevista dalla normativa anche regolamentare vigente, è disponibile presso la sede sociale e pubblicata ai sensi di legge e di regolamento sul sito internet della Banca (www.ubibanca.it, Sezione Soci), e sul meccanismo di stoccaggio denominato “1info” (www.1info.it) con le modalità previste dalla Consob con regolamento.
Banca Valsabbina continua la propria politica di espansione territoriale. Dopo l’apertura di inizio 2018 a Padova è ora la volta di Bologna. Come indicato nel proprio piano industriale le nuove aperture si concentrano nell’ambito urbano di capoluoghi di provincia con economie dinamiche, lontane da Brescia, perseguendo una politica di diversificazione del rischio della base clienti.
UBI Banca informa con una nota che è stata perfezionata, con una tempistica accelerata favorita dall’interesse degli investitori, la seconda operazione annunciata volta alla dismissione di crediti in sofferenza del Gruppo.
La prima operazione – la cartolarizzazione con garanzia GACS di 2,75 miliardi di sofferenze, di cui il 53,4% unsecured, e la cessione delle relative tranche mezzanine e junior – si è conclusa il 28 settembre scorso consentendone la contabilizzazione nei dati al 30 settembre 2018. In questa seconda operazione, UBI Banca ha proceduto alla cessione a investitori istituzionali internazionali di portafogli di sofferenze composti quasi esclusivamente da crediti unsecured, per una consistenza complessiva in termini di gross book value pari a €416,2 milioni. Trattasi di operazione di vendita diretta sul mercato; all’esito di un processo di asta i portafogli sono stati ceduti con un utile lordo per il Gruppo di circa 9 milioni.
Al 31 dicembre 2018, UBI Banca procederà quindi al deconsolidamento contabile delle sofferenze cedute. Pro-forma sui dati al 30 settembre 2018, tenendo conto dell’operazione appena perfezionata, il ratio di crediti deteriorati lordi scende dall’11,1% al 10,8%.
A livello di capitale, l’operazione contribuirà, al pari di quanto avvenuto per la precedente, alla riduzione degli RWA relativi alle sofferenze cedute. Le due operazioni non comportano impatti negativi sui ratio patrimoniali, anche fattorizzando futuri aggiornamenti della LGD.
Infine, in termini di composizione qualitativa dello stock di sofferenze lorde, le cessioni, principalmente incentrate sulla componente unsecured, consentono di incrementare di oltre 3 punti percentuali la quota di sofferenze assistite da garanzia reali, più atte a generate elevati recuperi. Alla data del 30 agosto 2018. Il valore lordo contabile alla stessa data è di 353 milioni.
Banca Valsabbina continua il proprio percorso di crescita ed evoluzione annunciando l’apertura di una nuova filiale, la prima nella città di Treviso, già operativa in viale Monte Grappa.
La nuova apertura – così afferma una nota – si inserisce in un quadro strategico di espansione ed accreditamento a livello nazionale che ha l’obiettivo di consolidare e rafforzare il posizionamento dell’istituto bancario all’interno della comunità economico-finanziaria. Grazie ad una capillare rete territoriale, imprenditoriale e retail, la banca conta oggi oltre 70 filiali: 50 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona e 12 tra quelle di Treviso, Milano, Bergamo, Trento, Vicenza, Mantova, Modena, Monza Brianza, e Padova. L’istituto si avvale della collaborazione di oltre 560 dipendenti, conta oltre 8 miliardi di euro di masse gestite ed un solido patrimonio che supera 380 milioni di euro, con un CET 1 superiore al 15%.
“La provincia di Treviso, grazie alla presenza di notevoli poli industriali e ad una clientela da sempre sensibile ai servizi finanziari più evoluti, rappresenta un’area strategica ed una grande opportunità per lo sviluppo del nostro business. – ha dichiarato il DG Tonino Fornari- “L’apertura trevigiana rappresenta un valore aggiunto per la comunità in cui andremo ad operare, che potrà beneficiare della nostra consulenza e dell’affidabilità dei nostri servizi. Infine con la nuova filiale abbiamo potuto compiere un ulteriore passo avanti verso il consolidamento della nostra presenza sul territorio”.
Banca Valsabbina è una Società Cooperativa per Azioni, fondata nel 1898. E’ la principale banca popolare di Brescia e da oltre cento anni sostiene la crescita e lo sviluppo economico del territorio bresciano, ponendosi come interlocutore sia per le famiglie che per gli artigiani, le piccole attività economiche e le PMI. Opera attraverso una rete territoriale che conta oltre 70 filiali (50 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona e 12 tra quelle di Treviso, Trento, Vicenza, Mantova, Modena, Monza Brianza, Bergamo, Milano e Padova), con circa oltre 560 dipendenti, più di 8 miliardi di euro di masse gestite e un solido patrimonio di oltre 380 milioni di euro (con un CET1 superiore al 15%).
Tutto esaurito, posti in piedi compresi, per la prima riunione pubblica del Comitato Soci Valsabbina, il gruppo di piccoli azionisti
Un’altra settimana in positivo per le azioni della Banca Valsabbina, che chiudono a 7 euro, con 90 contratti per complessive
Prosegue la risalita della quotazione delle azioni della Banca Valsabbina, un titolo azionario diffuso fra 40 mila risparmiatori con una
Si è insediato il nuovo Advisory Board Lombardia di UniCredit, l’organismo consultivo della Banca nato con l’obiettivo di rafforzare la conoscenza dei singoli territori, dei settori rilevanti e delle tematiche sociali locali fornendo un contributo positivo allo sviluppo del business nelle aree del Centro Italia.
Gli Advisory Board Territoriali sono in totale 7 in Italia corrispondenti alle 7 macroaree di riferimento della Banca.
Il nuovo Advisory Board Lombardia sarà presieduto da Costantino Vaia, Direttore Generale Consorzio Casalasco del Pomodoro e rappresenterà uno strumento di confronto sulle dinamiche della Lombardia, un laboratorio nel quale sperimentare progettualità condivise tra la Banca e i rappresentanti del Territorio, contribuirà inoltre allo sviluppo sostenibile del business e del Territorio stesso offrendo infine supporto alla definizione dei piani di sviluppo territoriale della Banca.
Sarà composto in totale da 15 membri scelti fra imprenditori di riferimento del mercato locale ed esponenti di realtà socioeconomiche di rilevante interesse, soggetti che coniugano radicamento territoriale e propensione internazionale; rappresentanti qualificati delle associazioni imprenditoriali e di categoria; rappresentanti delle Autonomie Funzionali, esponenti dell’associazionismo e del volontariato nonché opinion leader ed esponenti del mondo della cultura.
Ecco i membri dell’Advisory Board Lombardia di UniCredit:
Marco Taisch, Professore Ordinario Politecnico Milano Ingegneria Gestionale che avrà il ruolo di Vice Presidente; Stefano Allegri, Panificio Cremona; Giandomenico Auricchio, Presidente UnionCamere Lombardia di Cremona; Antonio Calabrò, Fondazione Pirelli Triennale Milano; Andrea Camesasca, Vice Presidente Ass. Albergatori provincia di Como; Pier Luigi Ceccardi, Presidente Raccorderie Metalliche di Mantova; Riccardo Comerio, Managing Director Comerio Ercole SpA di Verona; Luciano Gualzetti, Presidente Fondazione San Bernardino Onlus di Milano; Alberta Marniga, Presidente del CDA Euracciai SpA di Brescia; Giulia Molteni, Responsabile Marketing and Communication Molteni&C Dada di Monza e Brianza; Marco Fabio Nannini, Amministratore Delegato Impact Hub di Milano; Silvia Pagan, Segretario Generale Confindustria Lombardia di Milano; Cecilia Perego, CFO Peg Perego SpA di Monza e Brianza; Agostino Piccinali, CFO e Consigliere Scame Parre SpA di Bergamo.
Alle riunioni dell’Advisory Board Territoriale partecipa anche il Regional Manager Lombardia di UniCredit, Giovanni Solaroli.