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Banche - page 6

Banca Valsabbina cresce nel fintech: siglato un accordo per il 17,5% della veneta Mycredit Service

in Banche/Economia/Valsabbina by

Banca Valsabbina ha siglato con la Fintech veneta “Credit Service Spa” un accordo di investimento finalizzato all’acquisizione del 17,5% della società. L’operazione, subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive, prevede in particolare di ritirare quote di minoranza sul mercato secondario, effettuando poi un ulteriore conferimento in denaro finalizzato all’aumento patrimoniale della società e allo sviluppo strategico della stessa.

L’articolata operazione prevede, oltre al coinvolgimento dell’Istituto Bancario bresciano, particolarmente attivo nella finanza strutturata e nel settore Fintech, anche il coinvolgimento di Siav Spa, società tecnologica padovana, leader in soluzioni di gestione elettronica dei documenti e dei processi digitali. Siav Spa ritirerà anch’essa alcune quote di minoranza sul mercato secondario e completerà l’aumento patrimoniale di “Credit Service”, raggiungendo il 13,1% del capitale. 

Credit Service Spa, è una Fintech Company con sede a Venezia specializzata in servizi di invoice management. Nata nel 2014 con un focus su soluzioni per la gestione del credito commerciale, la società ha sviluppato nel corso degli anni la prima piattaforma che integra strumenti di analisi del credito basati su machine learning, con soluzioni di supply chain finance che permettono di finanziare e ottimizzare la gestione delle filiere industriali e commerciali. Il piano di investimento della società prevede lo sviluppo di nuove tecnologie e prodotti basati sull’open banking e l’intelligenza artificiale, strumenti indispensabili per affrontare uno scenario post Covid 19, nel quale sarà determinante per le aziende dotarsi di sistemi in grado gestire e condividere dati e informazioni con il mercato e l’ecosistema finanziario.

“Anche questo investimento rientra nella strategia di diversificazione e modernizzazione del business definita dall’Istituto, sottolineaHermes Bianchetti, Responsabile Divisione Business di Banca Valsabbina. Il mercato dell’invoice trading e del credito commerciale in particolare è ampio ed in continua evoluzione, vogliamo sviluppare una strategia di crescita condivisa con Credit Service, sfruttando le innovazioni tecnologiche unitamente ad alternative forme di finanza complementare, supportando e sostenendo le imprese e l’economia reale. Confidiamo che l’apporto di nuovi capitali nella Fintech e le sinergie che possono nascere con noi e con Siav possano permettere a Credit Service di programmare al meglio gli investimenti futuri, proseguendo nel proprio percorso di crescita e di sviluppo. A tale riguardo struttureremo anche apposite forme di funding per finanziare, anche in partnership con altri investitori, l’acquisto dei crediti commerciali gestiti dalla piattaforma.”

“Da parte nostra abbiamo lavorato sin dall’inizio ad un deal che avesse al suo interno tutte le anime del fintech – commenta Enzo Sisti, CEO di Credit Service -, e cioè la finanza e la tecnologia. Le abbiamo trovate in un partner come Banca Valsabbina, solido e visionario nella capacità di interpretare le nuove offerte di servizi digitali e in Siav Spa, digital provider con un solido stack tecnologico e una presenza diffusa sul mercato. Grazie a queste collaborazioni siamo ora pronti a sviluppare il nostro piano di crescita, che prevede di arrivare a finanziare attraverso la nostra piattaforma nel 2025 oltre un miliardo di crediti commerciali di aziende”.

“Da sempre i CFO hanno riconosciuto a Siav profonde capacità di analisi, peculiari competenze tecniche e forti capacità di innovazione. Tali attributi sono condizioni necessarie ad affrontare le sfide poste dalla Transizione Digitale in essere. Questa partnership rappresenta una naturale evoluzione della nostra offerta con servizi altamente innovativi che semplificano il governo dell’impresa e forniscono una concreta risposta alle esigenze di una gestione sempre più proattiva delle risorse finanziarie aziendali” – dichiara Nicola Voltan, CEO di Siav SpA.“Assieme a Credit Service e Banca Valsabbina riteniamo, in ottica strategica, di poter sviluppare una sinergia che ci consentirà di proporre una soluzione unica nel mercato.”

Btl e Consorzio agrario Nordest: un patto per rendere le imprese più sostenibili

in Agricoltura e allevamento/Banche/Btl/Economia by

Una convenzione nel segno della sostenibilità e della innovazione. E’ stata siglata presso la sala convegni del Consorzio Agrario del Nordest – Agenzia di Verolanuova, la Convenzione tra BTL Banca e il Consorzio Agrario del Nordest che avrà validità per il biennio 2021-2022. I lavori sono stati presentati per il Consorzio dal Vicedirettore generale Mirko Giovannini e per BTL dal Direttore Commerciale, Pietro Gozzini.

L’iniziativa congiunta di BTL e del Consorzio Agrario del Nordest – uno dei più importanti Consorzi Agrari in Italia con i suoi più di 50.000 soci e clienti – mira a promuovere il rilancio del settore primario in chiave sostenibile con l’incentivo all’acquisto di nuovi mezzi tecnici. Il settore primario può infatti dare un significativo apporto alla rinascita dell’economia nazionale e lombarda dopo l’emergenza Coronavirus, avendo dimostrato anche durante la pandemia il ruolo di comparto essenziale per la tenuta del sistema.

La convenzione offrirà alle imprese agricole ricadenti nei territori di competenza del Consorzio Agrario del Nordest e della Banca del Territorio Lombardo un finanziamento – nella forma tecnica del fido commerciale in conto corrente, dedicato esclusivamente agli acquisti di mezzi tecnici presso i punti vendita del Consorzio Agrario del Nordest (Barghe, Chiari, Orzinuovi, Verolanuova, Bedizzole, Gussago, Montichiari, Malonno e Passirano).

“Il Consorzio Agrario del Nordest – afferma il Vicedirettore generale Mirko Giovannini – crede e continua ad investire nella promozione di un modello di sviluppo basato sulla sostenibilità e l’innovazione, che consenta alle imprese agricole di essere più virtuose e competitive in un contesto economico e sociale in grande evoluzione. Con BTL condividiamo questi valori e ci impegniamo nella loro diffusione per la crescita delle aziende agricole”.

“Nonostante la pandemia, l’agricoltura italiana garantisce il funzionamento dell’intera filiera alimentare ed è uno dei settori attivi che “lavorano” per la rinascita del Paese – ha sottolineato Pietro Gozzini Direttore Commerciale BTL Banca – con il Consorzio Agrario del Nordest, BTL valutando le dinamiche economiche del rischio agricolo, propone un prodotto con misure di intervento ispirate a criteri di efficacia, efficienza e sostenibilità. Ringrazio il Consorzio Agrario del Nordest, perché insieme abbiamo collaborato per patrocinare un prodotto bancario idoneo, pensato appositamente per affiancare l’imprenditore agricolo a migliorare la redditività della propria impresa agricola.”

Il Consorzio Agrario del Nordest è uno dei più importanti Consorzi Agrari in Italia ed un protagonista di rilievo del comparto agroalimentare a livello nazionale. Alla base di questo successo c’è l’impegno quotidiano nell’offrire – a più di 50.000 soci e clienti – una gamma completa di soluzioni esclusive e sempre all’avanguardia. Dalla consulenza per lo sviluppo del ciclo colturale ai contratti di coltivazione, dalla fornitura di mezzi tecnici e meccanici alla distribuzione di carbolubrificanti, dalla gestione del ciclo zootecnico alla mangimistica fino alla trasformazione alimentare, il Consorzio Agrario del Nordest promuove e accresce il valore del territorio attraverso la qualificazione delle attività agricole, all’insegna della competenza, della serietà e dell’innovazione continua.

Oggi il Consorzio Agrario del Nordest, cooperativa fondata nel 1895 con finalità mutualistiche, a capitale interamente privato, vanta un fatturato superiore ai 430 mln di euro ed una fitta rete di strutture commerciali, logistiche e produttive dislocate sul territorio di riferimento. Una realtà forte e articolata, da sempre al fianco degli Imprenditori Agricoli per supportare il raggiungimento dei quattro obiettivi fondamentali dell’agricoltura:

+ redditività, + produttività, + qualità e + sostenibilità.

Banca del Territorio Lombardo conta71filiali, 384 collaboratori e 7.800 Soci Cooperatori e oltre 75.000 clienti. Fa parte del Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano, che annovera 77 banche e 1.500 sportelli in tutta Italia, oltre 11.000 collaboratori e circa 450.000 Soci Cooperatori.

Bcc bresciane: utili complessivi per 48 milioni

in Banche/Bcc/Economia by

Sono positivi i risultati delle 7 BCC presenti in provincia di Brescia nel 2020. A riportarlo è il quotidiano online di Brescia e provincia BsNews.it /Brescia news. Gli istituti cooperativi della Leonessa – secondo i dati diffusi dalla Federazione lombarda di credito cooperativo – raccolgono un totale di 44.555 soci, hanno 1.713 dipendenti e 264 sportelli, che registrano nel 2020 oltre 5,9 miliardi di euro di impieghi (+0,7%), raccolta diretta superiore a 8,7 miliardi (+12%), utili complessivi per oltre 48 milioni e patrimonio netto superiore a798 milioni di euro.

Particolarmente rilevanti, sul fronte degli impeghi, le quote di mercato acquisite dalle BCC bresciane nei segmenti produttivi legati ad attività diservizi di alloggio e ristorazione (28,5%) agricoltura, silvicoltura e pesca (27,8%) e costruzioni (18,8%). In materia di sostegno al territorio in periodo di pandemia, oltre alla conferma del sostegno a famiglie e alle pmi, le BCC hanno ulteriormente rafforzato nel 2020 gli impieghi dedicati a microimprese/famiglie produttrici(+5,8%) e alle istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie (+4,8%).

Cisl bancari e assicurativi, il segretario è Bottanelli

in Banche/Cisl/Economia/Sindacati by

Gian Paolo Bottanelli è il nuovo segretario generale di First Cisl Brescia, la Federazione provinciale dei lavoratori bancari, degli assicurativi, della riscossione e delle authorities. Assunto nel 1984 in Banca di Valle Camonica e iscritto Cisl da oltre 25 anni, ha iniziato la sua attività sindacale nel 2012. “Sono molto fiero e al contempo un po’ preoccupato dagli impegni che questo nuovo ruolo richiede. – ha detto Bottanelli subito dopo l’elezione – Ringrazio tutti per la fiducia ricevuta. E’ mia intenzione proseguire, con rinnovato entusiasmo, nel solco del lavoro impostato dalla precedente segreteria. Un impegno rivolto a tenere al centro dell’attività sindacale le persone, con le loro esigenze e le loro necessità. Valori propri di First Cisl e della Cisl, soprattutto in un momento particolare come quello attuale in cui la tutela e la sicurezza dei lavoratori sono la priorità.” Alla riunione del Direttivo hanno partecipato anche Alberto Pluda, segretario generale di Cisl Brescia, e Andrea Battistini, segretario generale First Cisl Lombardia. Su proposta del neo segretario provinciale, i delegati hanno poi completato la Segreteria provinciale First eleggendo Elena Beltrami e Massimo Parecchini.

Banca Bper, il Cda ha indicato presidente e Ad

in Banche/Economia/UBi by
L'assemblea Bper

Il Consiglio di Amministrazione di Bper Banca Spa, riunitosi mercoledì 21 – secondo quanto riporta BsNews.it – ha proceduto alla nomina delle cariche sociali. Il presidente, ai sensi degli articoli 21 e 29 dello Statuto sociale, è Flavia Mazzarella, mentre nella carica di Amministratore delegato è stato eletto Piero Luigi Montani.

Il Consiglio – secondo quanto informa una nota dell’istituto di credito che ha assorbito la maggioranza delle filiali bresciane di Ubi Banca – ha “altresì proceduto alla verifica circa la sussistenza del requisito di indipendenza, in capo agli Amministratori non esecutivi, sulla base della documentazione prodotta in sede di presentazione delle liste”.

Dall’esame condotto è emerso che i seguenti Amministratori sono indipendenti ai sensi dell’art.17, comma 4, dello Statuto sociale: Elena Beccalli; Silvia Elisabetta Candini; Maria Elena Cappello; Cristiano Cincotti; Gianfranco Farre; Alessandro Robin Foti; Flavia Mazzarella; Gianni Franco Papa; Marisa Pappalardo; Monica Pilloni e Alessandra Ruzzu.

Bcc Agrobresciano: raccolta a 1,1 miliardi, utile 4,4 milioni

in Banche/Bcc/Economia by

Bilancio positivo per Bcc Agrobresciano che, nonostante l’anno straordinario, non ha rinunciato a sostenere fattivamente il territorio in cui opera. Come spiega in una nota il Direttore Generale Giuliano Pellegrini sono numerose le attività promosse dall’istituto in favore di cittadini ed aziende durante la pandemia, a partire dal “plafond di 10 milioni di euro per i finanziamenti agevolati, incrementato poi a 20 milioni, per ricomprendere anche il finanziamento delle imprese per l’anticipo CIG”, a cui si sommano “il plafond di 20 milioni di euro, a favore di privati, per i finanziamenti in tema di Eco e Sisma Bonus, previsti dal Decreto “Rilancio”, le richieste di acquisto dei crediti d’imposta derivanti dal ricorso ai bonus da parte dei clienti e “la sospensione dei pagamenti dei mutui per un importo pari a quasi 159 milioni di euro, corrispondenti a circa il 27% dei crediti e a poco meno del 30% dei mutui in essere”.

I dati di bilancio dell’esercizio 2020 lo consentono. In particolare si evidenzia una soddisfacente crescita della raccolta complessiva pari a 1.126 milioni di euro, segnando un +8,4% rispetto al 2019; e un aumento degli impieghi vivi, pari a quasi 565 milioni euro, con un incremento verso il 2019 del 3,84%. Sul fronte reddituale si evidenzia un utile netto di 4,4 milioni di euro, sostanzialmente in linea con l’utile dell’esercizio precedente. La solidità patrimoniale di BCC Agrobresciano risulta ulteriormente rafforzata dalla copertura delle sofferenze che nel 2020 è pari al 72%, e dalla copertura delle inadempienze probabili oltre il 56%. Il credito anomalo lordo sul totale dei crediti è pari all’8,33% e in diminuzione di più di un punto percentuale rispetto allo scorso anno. Il credito anomalo netto è pari al 3,31% sul totale dei crediti netti e in calo di più di mezzo punto percentuale rispetto al 2019. Infine i fondi propri corrispondono a 85,2 milioni di euro e il Total Capital Ratio è pari al 19,37 in crescita di più di 5 punti percentuali rispetto al 2019. Un andamento positivo che trova inoltre conferma nella scelta, già annunciata dalla Banca, di aprire nel mese di maggio una nuova filiale in Piazza Duomo, nel cuore della città di Brescia, per garantire una maggiore vicinanza anche ai cittadini, per i quali è da poco “venuto meno” lo storico Istituto di Credito Ordinario coinvolto nella recente aggregazione.

L’apertura di una filiale nel centro storico rinforza la presenza strategica sul territorio della Banca che ad oggi annovera ben 21 filiali.
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Come dichiara il Presidente del Consiglio di Amministrazione di BCC Agrobresciano, Osvaldo Scalvenzi: “La nostra forza è data dalla cooperazione, la natura di credito cooperativo che ci caratterizza è infatti l’elemento chiave per garantire ancora oggi un futuro sostenibile alle comunità e alle imprese locali. La vicinanza al territorio in cui operiamo è concreta, tutti i collaboratori di BCC Agrobresciano conoscono direttamente famiglie e imprenditori, e vivono con i Soci e i Clienti le singole realtà locali, contribuendo, anche in prima persona, allo sviluppo responsabile dell’economia della comunità a cui appartengono. Siamo una Banca di persone per le persone in quanto il nostro impegno istituzionale, che si sviluppa sia in termini economico-finanziari sia sociali, trova partecipazione attiva anche nelle azioni e nelle scelte quotidiane di tutti gli uomini e le donne di BCC Agrobresciano. Prova di questa forza è la nostra compagine sociale che negli anni è costantemente cresciuta: oggi i soci sono ben 6.350″.

Btl si consolida anche con il Covid, utile a 10 milioni

in Banche/Btl/Economia by

Un anno segnato dalla pandemia che ha duramente colpito il territorio bresciano e lombardo ma che non ha fermato il percorso di crescita e radicamento di BTL Banca del Territorio Lombardo sul proprio territorio grazie alle numerose iniziative e partnership attivate nel corso dell’anno, oltre alle misure creditizie erogate a sostegno dell’economia locale in tempo di Covid.

Un percorso di radicamento nella comunità bresciana che nel corso degli ultimi mesi, alle convenzioni e partnership già attivate con Fondazione Poliambulanza e A2A Energia, ha aggiunto l’accordo con Fondazione Brescia Musei, di cui BTL è Educational Activity partner, e la sponsorizzazione con Pallacanestro Brescia per la stagione di Lega Basket 2020-2021. È invece recente la collaborazione attivata con FEduf, la fondazione per l’educazione finanziaria, che ha consentito nelle scorse settimane alla banca di incontrare oltre 1.300 studenti delle scuole superiori di Brescia nell’ambito del progetto di educazione finanziaria.

Per quanto attiene il sostegno all’economia nel contesto della pandemia Covid-19, attraverso i benefici previsti dai decreti “Cura Italia” – “Liquidità” e mediante la concessione di moratorie interne, i numeri parlano di n. 3.880 moratorie concesse, oltre 2.100 pratiche di finanziamento fino a 30 mila Euro garantite da MCC o ISMEA per circa 43 milioni di Euro; erogate infine linee per liquidità alle aziende con garanzia MCC per un controvalore complessivo pari a circa 100 milioni di Euro, a valere su circa 400 aziende. È proseguito inoltre nel corso del 2020 il tradizionale supporto a enti e istituzioni del territorio mediante elargizioni a titolo di liberalità, che quest’anno ha privilegiato le realtà associative più a diretto contatto con la gestione dell’emergenza COVID.

Un consolidamento del proprio ruolo sul territorio che si conferma, anche sul fronte commerciale, grazie alle iniziative avviate dal mese di settembre 2020 – ultima delle quali la campagna “Passa a BTL” – che hanno consentito in sei mesi l’apertura di oltre 4.000 nuovi conti correnti.

L’assemblea dei Soci di BTL Banca del Territorio Lombardo – 71 filiali, 386 collaboratori, oltre 76.000 clienti e 7.700 Soci Cooperatori, prevista in prima convocazione per il giorno 18 maggio 2021 e in seconda per il 21 maggio 2021, sarà chiamata, tra gli altri punti all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020.

Al fine di ridurre al minimo i rischi connessi all’emergenza sanitaria in corso, anche per il 2021 la Banca si avvarrà della facoltà – stabilita dal Decreto ‘Cura Italia’ – di prevedere che l’intervento dei Soci in Assemblea avvenga esclusivamente tramite il Rappresentante Designato, senza partecipazione fisica da parte dei Soci.  Peraltro, attraverso appositi seggi organizzati presso tutte le 71 filiali della banca, i 7.700 soci BTL avranno la possibilità di partecipare all’assise delegando il rappresentante designato e dando allo stesso la propria indicazione di voto rispetto ai vari punti all’ordine del giorno.

Un bilancio positivo quello che la banca con sede a Brescia e appartenente al Gruppo Cassa Centrale Banca di Trento si appresta ad archiviare, che si chiude con un utile di 10,1 milioni di Euro, pur nel contesto di un anno eccezionale, causa la pandemia da Covid-19 che ha duramente colpito il territorio lombardo e bresciano.

Per quanto attiene i principali aggregati di bilancio, l’istituto di credito cooperativo, rappresentato dal Presidente Ubaldo Casalini e dal Direttore Generale Matteo De Maio, vede in crescita il dato delle masse amministrate per conto della clientela, – costituite dalla raccolta diretta, amministrata e dal risparmio gestito – che si attestano a 2,9 miliardi di euro con un aumento del 4 %: la raccolta diretta da clientela ammonta a 2041 milioni di Euro (in linea con il 2019), mentre la raccolta indiretta segna una crescita del 26 % rispetto a all’esercizio scorso attestandosi a 850 milioni di Euro.

In aumento anche il dato degli impieghi. I crediti verso clientela, al netto dei dubbi esiti e degli accantonamenti, ammontano a 1.712 milioni di Euro in aumento del 5% (pari a 88 milioni di Euro) rispetto alla fine del 2019.

Sul fronte della gestione dei crediti deteriorati, l’azione di BTL è stata indirizzata nell’ottica di accelerare la diminuzione degli NPL; l’incidenza dei crediti deteriorati lordi sul totale dei crediti si attesta all’8,71% in diminuzione rispetto al 15,82% di dicembre 2019 (meno 44%).

Per quanto attiene il risultato economico, a fronte di un contributo da margine di interesse in lieve diminuzione – Euro 38,7 milioni a fronte dei 39,6 del 2019 – il margine di intermediazione presenta un aumento significativo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente attestandosi a 107,7 milioni di Euro. Crescono le commissioni nette a 27 milioni di Euro in aumento dell’8% rispetto al 2019 principalmente grazie all’apporto commissionale delle attività di collocamento, gestione, intermediazione e consulenza di prodotti finanziari di terzi.

Le rettifiche di valore nette per rischio di credito risultano in aumento del 4% attestandosi a 42,9 milioni di Euro; si riflette in tale aggregato l’impatto delle svalutazioni sulle nuove posizioni classificate a NPL e l’aggiornamento del modello di impairment IFRS9 al fine di incorporare negli scenari macroeconomici gli effetti dell’emergenza sanitaria Covid-19.

L’utile netto di esercizio, come detto, si attesta a 10,11 milioni di Euro.

Al 31 dicembre 2020 il patrimonio netto contabile ammonta a 132,79 milioni di Euro che, confrontato con il medesimo dato al 31 dicembre 2019, risulta in aumento del 9%. La Banca presenta un rapporto tra capitale primario di classe 1 e attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) pari al 12,87% (10,82% al 31/12/2019); un rapporto tra capitale di classe 1 e attività di rischio ponderate (T1 capital ratio) pari al 12,87% (10,82% al 31/12/2019); un rapporto tra fondi propri e attività di rischio ponderate (Total capital ratio) pari al 16,34% (14,40% al 31/12/20219).

L’esercizio 2020 ci ha visti impegnati fin dal mese di marzo a erogare le misure di sostegno creditizio conseguenti dalla situazione pandemica – sottolineano il Presidente Ubaldo Casalini e il Direttore Generale Matteo De Maio – e a continuare a garantire i servizi e l’assistenza delle nostre filiali anche nei mesi più duri della pandemia. È inoltre proseguito lo sforzo per costruire relazioni e collaborazioni sul nostro territorio a favore dei nostri soci e clienti. Riteniamo infatti che l’essere riconosciuti come banca di riferimento dai clienti bresciani derivi da uno stile – un impegno appunto – che mette al centro la fiducia e le relazioni che abbiamo saputo costruire fino ad oggi e che sapremo consolidare e sviluppare nel futuro prossimo. In altre parole, sono le nostre relazioni e iniziative a identificarci come banca del territorio”.  

Banca Valsabbina, utile a 33,7 milioni

in Banche/Economia/Valsabbina by

Nel corso della seduta di ieri, che si è svolta esclusivamente attraverso il Rappresentante Designato e quindi senza la partecipazione fisica dei soci, l’Assemblea di Banca Valsabbina ha approvato a larghissima maggioranza il Bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2020. Il protrarsi dell’emergenza sanitaria ha reso necessario anche per quest’anno – per assicurare il divieto di assembramento e prevenire ogni possibilità di contagio – il ricorso a una modalità di svolgimento dell’Assemblea che consentisse di tutelare la salute dei soci, dei dipendenti, dei consulenti e degli altri soggetti solitamente coinvolti nello svolgimento dell’Assemblea. Sulla base di quanto previsto dal Decreto “Cura Italia” e dai successivi aggiornamenti normativi, la Banca ha quindi svolto i lavori assembleari a porte chiuse presso la propria Direzione Generale, con la partecipazione dei soci attraverso un rappresentante designato che ha raccolto le deleghe e le istruzioni di voto per ogni singolo punto all’ordine del giorno, ai sensi dell’articolo 135-undecies del D.lgs. n.58/98 (c.d. T.U.F.).

Oltre all’approvazione del Bilancio di esercizio 2020, l’Assemblea ha provveduto alla nomina di due Consiglieri di Amministrazione per scadenza di mandato, uno dei quali in sostituzione di un Consigliere dimissionario ai sensi dell’art. 31 dello Statuto. Sono stati quindi confermati i Consiglieri Eliana Fiori e Pier Andreino Niboli.

A larghissima maggioranza sono stati approvati anche gli altri punti all’ordine del giorno, accogliendo le proposte formulate dal Consiglio di Amministrazione in merito:

  • alla nomina del Collegio Sindacale, del suo Presidente e alla determinazione dell’emolumento annuale spettante ai Sindaci per il triennio 2021-2023;
  • all’approvazione del nuovo documento sulle Politiche di Remunerazione;
  • alla determinazione del compenso annuo da riconoscere al Consiglio di Amministrazione;
  • all’autorizzazione all’acquisto e alienazione di azioni proprie, a norma di legge, mediante utilizzo del Fondo acquisto azioni proprie.

L’Assemblea dei Soci – in conformità alle disposizioni della Banca d’Italia – ha inoltre approvato la distribuzione di un dividendo unitario pari ad € 0,13 per azione, che sarà in pagamento con valuta 14 aprile 2021.

Dalla lettura del Bilancio appena approvato, emerge un utile ante imposte di € 33,7 milioni (+31% rispetto al 2019) e un utile netto di € 24,3 milioni, in aumento del 20% rispetto allo scorso esercizio. Un dato che conferma la buona performancedella Banca che, malgrado il contesto condizionato dalla crisi determinata dalla pandemia, è stata comunque in grado di generare valore per gli azionisti. Ulteriore conferma in tal senso viene dalla lettura del rapporto tra l’utile ed il patrimonio netto medio (“ROE”), principale indicatore della redditività aziendale, che è pari al 6,8%, tra i migliori nel novero delle banche cosiddette tradizionali.

Ringraziamo i clienti e i nostri soci per la fiducia accordata alla Banca che, insieme all’impegno di tutti i dipendenti dell’Istituto, hanno consentito di raggiungere il migliore risultato nella storia dell’Istituto, nonostante la situazione di estrema difficoltà che ha caratterizzato il 2020, ha dichiarato Renato Barbieri, Presidente di Banca Valsabbina. I dati che emergono dal Bilancio confermano la solidità e l’affidabilità del nostro Istituto e consentono di guardare al futuro con maggiore serenità, un futuro in cui vogliamo portare avanti l’efficientamento della Banca e dare stabilità ai risultati fin qui ottenuti ma in cui, soprattutto, vogliamo continuare a sostenere le famiglie e le imprese del territorio, per superare insieme questo momento di difficoltà”.

La tabella di seguito riporta i principali valori patrimoniali al 31 dicembre 2020 e il raffronto con il precedente esercizio.

Dati in Euro migliaiaDicembre 2020Dicembre 2019Variaz. %
Raccolta diretta4.300.5543.829.80812,29%
Raccolta indiretta2.145.2732.110.6351,64%
  di cui gestita1.456.4011.280.77313,71%
Raccolta complessiva6.445.8275.940.4438,51%
Impieghi alla clientela3.414.6833.136.3038,88%
  di cui in bonis3.274.9662.959.69310,65%
  di cui deteriorati139.717176.610-20,89%
Crediti deteriorati netti su impieghi netti4,09%5,63% 
  di cui sofferenze nette su impieghi netti2,39%3,06% 
Fondi Propri phased-in407.446401.6751,44%
CET 1 Ratio phased-in15,92%14,43% 
TIER TOTAL Ratio phased-in17,11%15,77% 
Patrimonio netto373.636346.7377,76%
Utile netto24.33920.30319,88%

Nel 2020 la raccolta diretta è salita ad € 4.301 milioni, in crescita del 12% rispetto al 2019. Un trend positivo riconducibile sia ai risultati dell’attività commerciale sia all’atteggiamento prudente e conservativo dei risparmiatori rispetto alle condizioni di incertezza determinate dalla pandemia. È infatti cresciuta la raccolta sui conti correnti (+21%), anche se rimane importante il contributo dei time deposit, che comprendono anche l’ormai consolidato conto deposito online Twist, e dei prestiti obbligazionari.

La raccolta indiretta si è attestata ad € 2.145 milioni, in aumento dell’1,6% nonostante il trend di mercato condizionato dall’andamento incerto delle quotazioni. La raccolta indiretta relativa a fondi comuni e polizze assicurative ha poi evidenziato un incremento del 14%, attestandosi ad € 1.456 milioni, a conferma dell’efficacia della politica commerciale attuata dalla Banca, che si caratterizza per l’ampia offerta di prodotti e il supporto di una rete di “Private Banker” in continua crescita. La raccolta complessiva si attesta pertanto ad € 6.446 milioni (+8,5%).

Gli impieghi alla clientela ammontano ad € 3.415 milioni, in crescita del 9% rispetto al 2019. Di questi, gli impieghi a clientela in bonis sono pari ad € 3.275 milioni (+10,7%). Nel corso del 2020 la Banca ha messo a disposizione della clientela gli strumenti moratori di legge o interbancari ABI, nonché gli strumenti di liquidità previsti dai decreti governativi. A tale riguardo, nel corso del 2020, sono state approvate circa 6.000 moratorie su finanziamenti, accogliendo la quasi totalità delle richieste pervenute, al fine di permettere alla clientela di poter superare questo difficile momento.

Al contempo le nuove erogazioni a medio termine hanno raggiunto livelli record, con circa 7.200 nuovi finanziamenti concessi per un importo complessivo di oltre € 970 milioni (+ 64% rispetto ai € 594 milioni del 2019), di cui circa 4.500 garantiti dal Fondo di Garanzia (ex 1.330) per un totale finanziato di € 570 milioni (€ 238 milioni nel 2019).

Relativamente ai coefficienti patrimoniali di vigilanza (c.d. phased in), si è registrato un incremento degli stessi con il Common Equity Tier 1 Ratio (c.d. Cet 1) al 15,9% ed il Tier Total Ratio al 17,1%, in aumento rispetto al 2019 (Cet 1 Ratio al 14,4% e Tier Total Ratio al 15,8%). L’incremento dei Ratio Patrimoniali ha tenuto conto sia delle variazioni normative sia dell’accantonamento dell’utile di esercizio 2019, nel rispetto delle direttive emanate dalla Banca d’Italia nell’ambito dell’emergenza pandemica. I Ratio Patrimoniali si confermano elevati e largamente superiori rispetto a quelli richiesti dalla Vigilanza.

Il numero dei conti correnti aperti presso le settanta filiali della Banca risulta in crescita del 3%, passato dai 87.653 del 2019 ai 90.619 del 2020, e conferma l’efficacia della strategia adottata, che punta a sviluppare al meglio i servizi offerti nei territori in cui opera la Banca presidiando i principali capoluoghi di provincia del Nord Italia. Vale la pena ricordare l’apertura della seconda filiale a Milano, lo scorso ottobre, e la previsione di una nuova filiale in un altro capoluogo di provincia entro la fine dell’anno.

L’evoluzione rapida e forzata del mercato bancario impone di avere ben chiara la strategia di sviluppo commerciale e di marketing, rinnovando l’offerta di prodotti e servizi e dando vita anche a nuovi segmenti di business. Tra le varie iniziative si segnala che sono state definite le modalità con cui supportare la clientela nell’ambito della realizzazione di interventi Superbonus 110%, mettendo a disposizione linee di credito dedicate e strutturando un efficace processo di compravendita di tali crediti, che ha già permesso di formalizzare l’acquisto di alcuni portafogli.

In sinergia con la partecipata Integrae SIM sta inoltre proseguendo l’attività di supporto alle imprese che intendono quotarsi sul mercato AIM di Borsa Italiana per sostenere la propria crescita. Al fine di cogliere nuove opportunità e offrire ulteriori servizi alla propria clientela, Banca Valsabbina continua a mantenere alta l’attenzione verso il mondo Fintech, dove prosegue la collaborazione con la partecipata Satispay, e sta valutando ulteriori partnership con aziende che operano in tale settore, anche nell’ambito dell’aggiornamento delle linee strategiche.

Con riferimento infine alle risultanze dei primi tre mesi del 2021, si informa che i dati sono in linea con l’andamento dello scorso esercizio.

Banca Bper: utile netto a 245,7 milioni di euro

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Il Consiglio di Amministrazione di BPER Banca ha esaminato e approvato oggi i risultati individuali della Banca e consolidati di Gruppo al 31 dicembre 2020. Ecco le principali evidenze.

Utile netto dell’esercizio pari a € 245,7 milioni, sostenuto da una buona crescita dei ricavi e da un efficace controllo dei costi di gestione, nonostante le complessità derivanti dall’emergenza sanitaria e dalla gestione del processo di acquisizione del ramo d’azienda dal Gruppo Intesa Sanpaolo.

Proposta di un dividendo cash di € 4 centesimi per azione che conferma attenzione per gli azionisti ed allo stesso tempo pieno rispetto delle linee guida BCE.

Sul risultato influiscono, oltre ai contributi ai fondi sistemici per € 77,3 milioni , oneri straordinari netti per un ammontare complessivo pari a circa € 59,3 milioni , costi per € 29,0 milioni relativi al progetto di acquisizione del ramo d’azienda e imposte positive per € 67,0 milioni.

Costo del credito di 101 bps, che include una cautelativa stima dell’impatto dei prevedibili effetti sul credito derivanti dal deterioramento dello scenario macroeconomico conseguente la crisi pandemica.

Ulteriore significativo miglioramento dell’asset quality con NPE ratio lordo e netto rispettivamente al 7,8% e al 4,0% (dall’8,8% e 4,7% di settembre e dall’11,1% e 5,8% di fine 2019):

•          riduzione dello stock di crediti deteriorati lordi e netti rispettivamente a € 4,3 miliardi e € 2,1 miliardi (-29,1% e -29,0% da fine 2019) anche grazie a cessioni per un gross book value di € 1,6 miliardi;

•          coverage ratios sui crediti deteriorati in miglioramento trimestrale su tutti gli stati amministrativi;

•          default rate pari all’1,0% in calo rispetto all’1,7% del 2019;

•          Texas ratio  al 55,4% in calo di 23,7 p.p. dalla fine dello scorso anno.

Impieghi netti in bonis in aumento dello 0,9% da settembre e del 3,8% dalla fine del 2019, sostenuti anche dall’erogazione di finanziamenti garantiti dallo Stato per € 3,5 miliardi, riconducibili prevalentemente ai segmenti retail e small business.

La raccolta complessiva, pari a € 185,2 miliardi, risulta in ulteriore crescita del 4,5% da settembre scorso (+5,5% da fine 2019), grazie alla raccolta diretta che sale del 5,6% (+8,8% da fine 2019) e alla raccolta indiretta, tornata sopra ai livelli di inizio anno, in forte incremento del 4,1% trimestrale. Il comparto Bancassurance, ricompreso nel dato di raccolta complessiva, ha continuato a mostrare un ottimo andamento raggiungendo quota € 7,3 miliardi, in aumento del 7,0% da fine 2019. La raccolta gestita totale inclusiva del Bancassurance ha superato per la prima volta la soglia dei € 50 miliardi.

In crescita la patrimonializzazione del Gruppo, anche senza considerare il completamento dell’aumento di capitale finalizzato all’acquisto del ramo d’azienda dal Gruppo Intesa Sanpaolo con CET1 ratio Fully Loaded pro-forma  pari al 13,52%. CET1 ratio Fully Loaded pro-forma  pari al 15,90% e CET1 ratio Phased In pro-forma  al 17,70% incorporando gli impatti dell’aumento di capitale.

Ulteriormente rafforzati i presidi volti a tutelare la salute di clienti e dipendenti e a garantire la continuità operativa dei processi aziendali. Oltre il 50% dei dipendenti è stato abilitato a forme di lavoro a distanza.

Importanti risultati sul fronte della sostenibilità: BPER Banca è stata inserita da parte di CDP (“Carbon Disclosure Project”) nella “A List” che riconosce l’impegno nel contrasto al cambiamento climatico e l’Agenzia Standard Ethics ha alzato il rating della Banca a EE dal precedente EE-. Inoltre, a conferma della forte valenza dell’impegno in ambito ambientale, BPER Banca ha inaugurato a fine 2020, presso il suo Centro Servizi, un Parco Fotovoltaico tra i più grandi realizzati nella regione Emilia Romagna, con immediati impatti positivi sulla riduzione delle emissioni.

Alessandro Vandelli, Amministratore delegato di BPER Banca, commenta: “Si è chiuso un anno molto difficile in cui siamo stati impegnati nel fronteggiare al meglio gli effetti dell’emergenza sanitaria. In una situazione di grande complessità ed incertezza, abbiamo attuato numerose iniziative, volte a tutelare la salute dei dipendenti e dei clienti, a promuovere misure di sostegno per famiglie e imprese e a garantire la continuità operativa dei processi aziendali. In questo contesto non posso nascondere la grande soddisfazione per i risultati raggiunti, grazie alla professionalità e allo straordinario impegno di tutto il personale del Gruppo. L’utile netto dell’esercizio supera i € 245 milioni, favorito dalla resilienza dei ricavi e nonostante la contabilizzazione di rilevanti rettifiche su crediti legate al peggioramento delle previsioni macroeconomiche. La posizione patrimoniale si conferma estremamente solida con un CET1 ratio Fully Loaded pro-forma  pari al 15,90%; scorporando l’impatto dell’aumento di capitale, il CET1 ratio Fully Loaded pro-forma  si attesta al 13,52%, in significativo progresso dal dato al 31 dicembre 2019 (12,01%). Il buffer di liquidità cresce in modo rilevante arrivando a sfiorare € 20,0 miliardi. Mi preme inoltre sottolineare un ulteriore importante passo in avanti nel miglioramento della qualità del credito, con una decisa contrazione dello stock dei crediti deteriorati lordi e netti rispettivamente del 29,1% e del 29,0% da fine 2019 che ha determinato, al contempo, la significativa diminuzione dell’NPE ratio lordo e netto rispettivamente al 7,8% e al 4,0%, i livelli più bassi degli ultimi 12 anni. Alla luce di questi elementi, esprimo grande fiducia nelle prospettive di crescita del Gruppo ed evidenzio, con sempre maggior convinzione, l’importante valenza strategica, sia in termini di quote di mercato e di nuova clientela, che di contributo alla redditività del Gruppo, dell’acquisto del ramo d’azienda da Intesa Sanpaolo, oramai nella fase di completamento. Abbiamo proposto la distribuzione di un dividendo di 4 centesimi nel pieno rispetto delle prudenziali linee guida BCE e siamo convinti di aver posto le basi per un significativo incremento della remunerazione per i nostri azionisti negli anni futuri. Voglio infine sottolineare alcuni importanti risultati raggiunti nell’ambito ESG motivati da una sempre maggiore attenzione alle tematiche ambientali. Nel mese di dicembre BPER Banca è entrata nella prestigiosa “A List” di CDP per il contrasto al cambiamento climatico. Un ulteriore riconoscimento per l’impegno a favore della sostenibilità è l’upgrade dato dall’Agenzia Standard Ethics che ha alzato, nel mese di gennaio, il rating di BPER Banca a EE dal precedente EE-. Recentemente, inoltre, abbiamo inaugurato un Parco Fotovoltaico presso il nostro Centro Servizi, tra i più grandi realizzati in Emilia-Romagna. Siamo fermamente convinti che l’attenzione ai temi di sostenibilità, oltre che un valore primario, sia oggi un fattore di competitività irrinunciabile”.

Famiglia di agricoltori schiacciata da 1,7 milioni di debito: il tribunale li “grazia”

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Il crollo del prezzo del latte e problemi di salute hanno portato alla chiusura dell’azienda. Ora pagheranno 1/5 del loro reddito per quattro anni, poi potranno chiedere l’esdebitazione

Gestivano un’azienda agricola nel Trevigiano, poi è arrivata la crisi e si sono trovati quasi sul lastrico, con un monte debiti complessivo di un milione e 760mila euro. Che mai avrebbero potuto pagare. Ma i giudici del tribunale di Treviso, applicando la legge 3/2012, li hanno “graziati”.

Protagonista della storia a lieto fine è una famiglia assistita dallo studio legale Pagano & Partners di Brescia: padre e madre ultrasettantenni e due figli poco più che quarantenni, di cui uno con due minori a carico. A metà degli anni Novanta, il padre aveva avviato l’attività (allevamento di bovini e coltivazione di viti), ma nel 2005 – complice il crollo del prezzo del latte – era iniziata la crisi, con l’impossibilità di pagare le rate dei finanziamenti e una spirale crescente di debiti.

Nel 2017, poi, il figlio a cui l’uomo aveva lasciato le redini dell’azienda si era ammalato. E la situazione è precipitata velocemente, portando alla chiusura dell’attività e alla vendita dei beni di famiglia. Ma il ricavato (900mila euro circa) non sono bastati a pareggiare i conti.

“A quel punto”, spiega l’avvocato Monica Pagano, che ha seguito il caso con il collega Matteo Marini, “abbiamo chiesto ai giudici l’applicazione della cosiddetta legge Salva-Suicidi o Ammazza Debiti, che stabilisce un principio molto importante: nessuno può essere ‘condannato’ a vita a pagare debiti che ha fatto senza colpa e a cui, vista la dimensione dell’importo, non potrà mai fare fronte. In questo caso”, continua, “il giudice ha stabilito che pagheranno quanto possono, versando un quinto del loro reddito per quattro anni, e poi potranno chiedere l’esdebitazione: cioè la cancellazione completa dei debiti rimanenti, che ammonterebbero a quasi 500mila euro”.

Padre e madre vivono oggi con una modesta pensione, un figlio percepisce circa 1.200 euro al mese e l’altro è disoccupato. Concretamente, dopo l’aggiudicazione degli immobili rimasti (il cui valore stimato è di 400mila euro) e di alcune auto (di scarso valore economico), i tre familiari che hanno un reddito verseranno poche centinaia di euro al mese (poco più di 600 euro in tre, ma le cifre esatte sono ancora da definire) per la durata della procedura. Poi, rispettando le prescrizioni dei giudici, saranno liberi da ogni pendenza economica.

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