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Confartigianato - page 2

Pmi, Confartigianato: a Brescia non si trovano 6.530 addetti con competenze digitali avanzate

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Innovazione by

La corsa delle micro e piccole imprese lombarde che hanno già varcato le frontiere dell’intelligenza artificiale nella transizione digitale è frenata dalla difficoltà di trovare personale qualificato. Su 81.020 lavoratori con elevate e-skill 4.0 richiesti dalle aziende lombarde, ne mancano all’appello 46.930, pari al 57,9%Solo nelle MPI a Brescia, su 10.520 entrate con elevata richiesta di competenze digitali avanzate 4.0 non si trovano 6.530 addetti, pari al 62,1% del totale.

È quanto emerge dall’ultimo studio dell’Osservatorio di Confartigianato Lombardia elaborando il rapporto dell’Ufficio studi Confartigianato presentato in occasione della terza edizione della ‘Giornata della cultura artigiana’, evento annuale dove la Confederazione ha fatto il punto sul grado di innovazione delle imprese e sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale per ottimizzare la creatività e la qualità di prodotti e servizi made in Italy. Le piccole imprese italiane spiccano anche per il crescente utilizzo dei sistemi robotizzati. Dal rapporto di Confartigianato emerge che l’Italia è terza nell’Ue a 27 per la quota di Mpi che usano robot, pari all’8,3% e superiore al 5,6% della media europea.

«La carenza di personale qualificato nell’IA – sottolinea Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia – è un’emergenza da affrontare subito con un’adeguata politica formativa. Altrimenti rischiamo di subire soltanto i rischi dell’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro, senza riuscire a coglierne le opportunità di nuova occupazione offerta dalle aziende. Ne va anche della competitività dei piccoli imprenditori, impegnati ad utilizzare l’IA con l’intelligenza artigiana per potenziare la qualità made in Italy delle loro produzioni. Per le nostre aziende – prosegue Massetti – la difficoltà nel trovare lavoratori con adeguate competenze viene indicata come addirittura di gran lunga più grave rispetto ai problemi della burocrazia, dell’accesso al credito, della concorrenza sleale».

Secondo il rapporto dell’Osservatorio di Confartigianato Lombardia, l’intelligenza artificiale viene usata dai piccoli imprenditori soprattutto per esigenze di sicurezza informatica, controllo dell’accesso a luoghi, a dati o a servizi, manutenzione di macchinari e automezzi, ottimizzazione dell’utilizzo di energia e materie prime, trattamento dei rifiuti e gestione della logistica, automazione di processi produttivi e applicazioni di contabilità e finanza, automazione delle funzioni di vendita online di beni e servizi e applicazioni nella prevenzione, sicurezza e diagnostica.

Per quanto riguarda la difficoltà a reperire manodopera esperta di intelligenza artificiale, la situazione peggiore si registra sul territorio lombardo a Lodi dove è introvabile il 69,1% dei lavoratori con elevata richiesta di competenze digitali avanzate 4.0 necessari alle Pmi (670 su 970). Seguono Lecco, dove manca il 62,7% di personale pronto ad affrontare l’IA (1.210 su 1.930) e poi Brescia dove manca il 62,1% del personale pronto ad affrontare l’IA ma numericamente la nostra provincia è seconda solo dietro a Milano con 6.530 risorse introvabili su 10.520 richieste, Monza-Brianza dove manca il 60,9% del personale pronto ad affrontare l’IA (3.290 su 5.400), Bergamo dove manca il 60,4% del personale pronto ad affrontare l’IA (5.140 su 8.510).

A livello lombardo, in testa alla classifica dei lavoratori introvabili tra quelli capaci di gestire tecnologie relative a big data analytics, internet of things e robot vi sono gli elettricisti specializzati in costruzioni: lo scorso anno sono risultati difficili da reperire 2.720 su un fabbisogno delle imprese pari a 4.290. Difficile reperire anche 2.3330 tecnici programmatori su un totale di 2.820. Arriva addirittura all’86% la quota di ‘introvabili’ nell’automotive: su 1.260 meccanici e autoriparatori è stato difficile trovarne 1.460. Percentuale di difficoltà di reperimento che sale al 96,1% per gli addetti ai macchinari utensili, pari a 1.240 lavoratori su 1.290, valore più alto in termini percentuali dopo quello dei tecnici delle costruzioni che raggiunge quota 98,1%, pari a 1.010 lavoratori su 1.030.

Entrate nelle MPI totali e difficili da reperire con elevata richiesta di competenze digitali avanzate 4.0 nelle province lombarde
Anno 2023. Richiesta medio-alta e alta, incidenza percentuale e rango
 Entrate con elevata richiesta di competenze digitali avanzate 4.0Difficili da reperire% difficile reperimentoRank
Bergamo8.5105.14060,45
Brescia10.5206.53062,13
Como3.9402.36059,97
Cremona1.65092055,810
Lecco1.9301.21062,72
Lodi97067069,11
Mantova2.4101.42058,98
Milano37.51020.84055,611
Monza-Brianza5.4003.29060,94
Pavia2.0601.24060,26
Sondrio1.40059042,112
Varese4.7802.73057,19
Lombardia81.02046.93057,9
Valori assoluti arrotondati alle decine. A causa di questi arrotondamenti, il totale regionale può non coincidere con la somma dei singoli valori
Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia su dati Unioncamere-Anpal, Excelsior 2023

«L’intelligenza artificiale non è un business solo per le grandi aziende: gestione del magazzino, processi di produzione, operazioni di marketing, analisi dei dati e dei documenti: ci sono già diversi tool che anche le nostre imprese impiegano e possono impiegare, per diventare più efficienti, ma la sfida è trovare personale qualificato. Questo il problema, un grosso problema. Intanto le ditte fan di tutto: due piccole imprese su tre (66%) hanno adottato interventi per attrarre o trattenere il personale qualificato. In particolare, hanno attivato o intensificato la collaborazione con le scuole, soprattutto quelle ad indirizzo tecnico e professionale. Ma spesso, restano comunque all’asciutto. Ne va della competitività dei piccoli imprenditori. il lavoro c’è, però bisogna saperlo fare. Ed è la prima sfida dell’era digitale» conclude Massetti.

Professioni per transizione digitale con elevata richiesta di competenze digitali avanzate 4.0 e più difficili da reperire in MPI lombarde
Anno 2023. Entrate in MPI difficili da reperire superiore alla media e con oltre 500 entrate difficili da reperire
 Entrate con elevata richiesta di competenze digitali avanzate 4.0Difficili da reperire% difficile reperimento
6137 – Elettricisti nelle costruzioni civili4.2902.72063,4
3121 – Tecnici programmatori2.8202.33082,6
3334 – Tecnici della vendita e della distribuzione3.7402.29061,2
5223 – Camerieri3.7302.23059,8
5221 – Cuochi in alberghi e ristoranti3.2902.06062,6
7211 – Operai addetti a macchine utensili automatiche e semiautomatiche industriali2.1601.84085,2
2711 – Analisti e progettisti di software1.8701.41075,4
7423 – Conduttori di mezzi pesanti e camion2.3601.39058,9
2216 – Ingegneri civili1.6901.36080,5
6231 – Meccanici artigianali, riparatori e manutentori di automobili1.4601.26086,3
6223 – Attrezzisti di macchine utensili1.2901.24096,1
3137 – Disegnatori industriali1.6701.13067,7
3135 – Tecnici delle costruzioni civili1.0301.01098,1
6241 – Installatori e riparatori di apparati elettrici ed elettromeccanici1.00080080,0
2217 – Ingegneri industriali e gestionali1.10071064,5
3131 – Tecnici meccanici96070072,9
Elaborazione Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia su dati Unioncamere-Anpal, Excelsior 2023

Confartigianato, ecco le iniziative per la festa delle donne

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by

Un gesto di solidarietà a sostegno di Casa delle Donne Brescia. Da sempre sensibili alla tematica e in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, le imprenditrici del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Brescia hanno organizzato, con una professionista make-up artist, un corso di auto trucco finalizzato alla cura del proprio aspetto come cura della salute e benessere psicofisico. Attraverso le adesioni, è stato possibile raccogliere proventi che sono stati devoluti al Centro AntiViolenza Casa Delle Donne CaD di Brescia, ente che si occupa dell’accoglienza e sostegno di donne vittime di violenza. In occasione dell’ultimo direttivo, la consegna alla presenza della presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Brescia Iolanda Pasini e del presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti che hanno incontrato e ascoltato Viviana Cassini e la sua vice Maria Grazia Ruberto (nella foto) e che serviranno in particolare per promuovere corsi di formazione e di aggiornamento per le donne in difficoltà che il centro aiuta nella nostra città dal 1989.

Ma non è tutto: il movimento, a livello nazionale, ha lanciato un contest per premiare i migliori video che racconteranno le imprese femminili. Il concorso di Donne Impresa Confartigianato nazionale rivolto alle scuole ed in particolare alle ragazze e ai ragazzi delle scuole superiori e alle agenzie di formazione è un’occasione per rafforzare l’alleanza e la collaborazione con il mondo della scuola e diffondere una maggiore consapevolezza sul tema della parità di genere nelle giovani generazioni. È possibile partecipare al concorso e inviare il video fino al 20 marzo. Il bando e le sue info al link (https://www.confartigianato.it/2024/02/donne-impresa-un-video-per-raccontare-le-imprese-femminili-al-via-il-concorso-di-donne-impresa-per-le-scuole/). Gli studenti potranno partecipare singolarmente o in gruppo presentando un video ispirato ai valori delle imprese guidate dalle donne e alle peculiarità dell’artigianato e delle micro e piccole aziende. Per partecipare si dovrà inviare il video alla Segreteria nazionale del Movimento Donne Impresa (e-mail: donneimpresa@confartigianato.itentro e non oltre le ore 23.59 del 20 marzoUna commissione esaminatrice valuterà gli elaborati e assegnerà tre premi che saranno consegnati durante la Convention annuale del Movimento Donne Impresa organizzata a Roma il 23 aprile 2024.

Fondo eccellenze enogastronomiche, Confartigianato: click day? Altro flop day

in Agricoltura e allevamento/Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by

Dopo un’attesa di due anni, da oggi le imprese dovevano poter iniziare ad accedere al Fondo per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano, l’incentivo rivolto alle aziende dei settori ristorazione, pasticceria e gelateria, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio agroalimentare ed enogastronomico italiano. E, invece, è arrivato puntuale il blocco della piattaforma informatica per l’accesso al Fondo, con l’impossibilità di inserire le domande ed utilizzare la misura introdotta dal Ministero delle risorse agricole e sovranità alimentare.

Per il presidente di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale Eugenio Massetti: «La strada dei click day è lastricata di tanti, troppi altrettanti fallimenti, accumulati negli anni, a danno delle imprese che utilizzano questa modalità telematica per presentare richieste di rimborso, di incentivi o di finanziamenti, fino all’esaurimento dei fondi disponibili. Tutto questo finisce per generare un’irragionevole ed illegittima disparità di trattamento ai danni di alcune imprese, soprattutto micro e piccole, a favore di altre aziende che ne risultano avvantaggiate mediante una selezione che finisce con l’essere “puramente casuale».

Da tempo le imprese aspettavano che i 76 milioni stanziati venissero resi disponibili e Confartigianato ha, nel frattempo, preparato e assistito chi avrebbe voluto accedere all’incentivo. Lo sportello, gestito da Invitalia, è stato aperto oggi, senza alcuna preventiva assistenza, e dalle prime ore si è capito che nulla avrebbe funzionato, con grave disappunto di chi una speranza in un click day funzionante l’aveva riposta. Aspettative ben presto deluse: la piattaforma ha sostanzialmente impedito l’inserimento dei dati di accesso, inchiodandosi subito dopo senza dare alcun tipo di indicazione all’utente sui tempi di attesa o sull’esito futuro.

Conclude Massetti: «Il blocco del sistema rende ora indispensabile l’annullamento della procedura e la previsione di un aggiornamento dello sportello Ma soprattutto, ancora una volta, denunciamo l’inadeguatezza dello strumento del click day per la gestione delle agevolazioni pubbliche. Anche in quest’ultimo caso, a nulla è valsa prima una segnalazione all’Antitrust, poi una lettera da parte di Confartigianato Imprese, all’Amministratore Delegato di Invitalia, Bernardo Mattarella, per evitare la frustrazione di quanti questa mattina, di buon’ora, hanno sfidato la sorte sperando nel miracolo!».

Massetti: Artigianato lombardo cresce nonostante le difficoltà e più dell’industria

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Tendenze by

«L’artigianato fa registrare performance positive, con segnali ancora incoraggianti soprattutto per il segmento 10-49 addetti. La flessibilità è senza dubbio un elemento che contribuisce a spiegare la differenza rispetto alle prestazioni dell’industria, con una maggior duttilità delle piccole imprese ad adattarsi alle evoluzioni di mercato e agli scossoni degli scenari internazionali – sottolinea il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti in occasione stamane della presentazione dei dati congiunturali di Unioncamere a Milano che prosegue – Tale incertezza porta alla contrazione degli investimenti, che è l’elemento che più ci preoccupa, guardando al futuro, soprattutto in un’ottica d’integrazione di nuove soluzioni tecnologicamente avanzate. Naturalmente, i due universi – quello dell’industria e dell’artigianato – non possono essere scissi, nella lunga catena delle forniture, pertanto il nostro primo auspicio è che si torni a crescere con un certo vigore, sostenuti da un ritrovato equilibrio internazionale, della Germania in primis».

Nell’ultimo trimestre 2023 il comparto manifatturiero lombardo segna una crescita grazie a un quadro economico generale meno negativo. I rischi geopolitici che minacciano il flusso degli scambi commerciali internazionali con i recenti problemi legati al Canale di Suez uniti al perdurare della crisi industriale tedesca e agli alti tassi d’interesse non intaccano il comparto manifatturiero che mostra una lieve crescita congiunturale della produzione industriale (+0,4%) ed artigiana (+0,7%).

Grazie ai risultati di fine anno, il 2023 può essere considerato un anno in positivo con una media annua in aumento rispetto al precedente, sia per l’industria (+0,2%) che per l’artigianato (+1,8%). Migliora anche il clima di fiducia caratterizzato però da incertezza, evidenziata dall’aumento delle quote di imprenditori che non si aspettano variazioni di rilievo per produzione, fatturato e ordini.

Tra i settori più performanti nel 2023 quello dell’abbigliamento (+5,5% la media annua) i mezzi di trasporto (+5,4%), l’alimentare (+2,2%), la meccanica (+1,3%) e il pelli-calzature (+0,7%). Praticamente stazionari il legno-mobilio (+0,1%) e i minerali non metalliferi (-0,1%) legati perlopiù all’edilizia. In difficoltà invece il settore tessile -7,1%, la siderurgia (-4,8%), la carta-stampa (-3,0%), la gomma-plastica (-2,6%) e, meno intensamente, la chimica (-1,3%).

Si attenua la dinamica rialzista dei prezzi, sia per le materie prime che per i prodotti finiti, ma ancora non cedono terreno. Grazie a flussi di ordini che non si sono interrotti, le giornate di produzione assicurata dal portafoglio restano ai massimi livelli.

“Il sistema lombardo si conferma più forte del contesto negativo internazionale. Le nostre imprese si stanno dimostrando ancora una volta capaci di resistere alle criticità dettate dagli scenari globali: come Regione siamo e saremo costantemente al loro fianco” ha commentato Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia.

“Influenze negative globali ci hanno rallentati ma non fermati. Grazie alle nostre imprese rimaniamo ottimisti – ha dichiarato Guido Guidesi, assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia – Noi facciamo tutto quello che dobbiamo fare; adesso la BCE abbassi i tassi di interesse e l’Europa torni a sostenere chi, come la Lombardia, produce”.

Turismo e imprese in Valcamonica, il 29 l’incontro di Confartigianato

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Lo sviluppo del turismo e delle imprese in Valle Camonica. Luogo di fascino e suggestione unico, il turismo rappresenta un asset strategico per lo sviluppo socio-economico per i comuni della Valle nota in tutto il mondo per la straordinaria ricchezza e varietà di incisioni rupestri, Patrimonio Mondiale Unesco dal 1979. A partire dall’indotto che coinvolge soprattutto quelle micro e piccole attività artigianali, eccellenza lombarda e bresciana che in Valle Camonica trovano espressione concreta e per le quali è necessario focalizzare gli sforzi di valorizzazione culturale e paesaggistica, così come di potenziamento dei servizi che vi impattano direttamente.

Per discutere di questo Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale ha organizzato per giovedì 29 febbraio 2024 un momento di incontro con rappresentanti delle istituzioni e del mondo economico e culturale che affronti la sfida di saper mantenere un equilibrio sostenibile tra la crescita economica e la salvaguardia di cultura e tradizioni.

A partire dalle ore 18:30, presso l’Auditorium CFP Padre Marcolini in via Madre Annunciata Cocchetti, 5 a Capo di Ponte, interverranno, dopo i saluti di benvenuto di Massimo Ghetti, Presidente FSCV – CFP Padre Marcolini; Andrea Ghetti, Sindaco di Capo di Ponte; Giovanni Tosi, delegato comunale Capo di Ponte e componente della Giunta esecutiva Confartigianato Brescia, con l’introduzione di Fabio Peloso, presidente Mandamento Valle Camonica di Confartigianato Brescia, in una tavola rotonda con Eugenio Massetti, presidente Confartigianato Brescia e Lombardia; Barbara Mazzali, Assessore regionale al turismo, marketing territoriale e modaAnna Giorgi, dell’Università degli Studi di Milano – Polo Unimont; Massimo Maugeri, Assessore cultura turismo e valorizzazione del territorio – Comunità montana Valle Camonica e Graziano Pennacchio, Amministratore delegato Visit Brescia. Coordinerà i lavori Riccardo Venchiarutti, direttore TeleBoario. Durante la serata saranno diffusi dati e analisi sullo stato dell’arte dello sviluppo del turismo in valle, con le ricadute su imprese e artigianato, a cura dell’Osservatorio di Confartigianato Lombardia.

La partecipazione è gratuita previa registrazione sul sito www.confartigianato.bs.it oppure contattando il numero 030 3745.324 o scrivendo a area.categorie@confartigianato.bs.it

Confartigianato e Maestri del lavoro insieme per valorizzare giovani e imprese artigiane

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by

Riconoscere il merito del lavoro ed il suo valore sociale valorizzandolo, a partire dall’individuo e dal lavoratore, ma soprattutto dai più giovani. Allo scopo di promuovere presso le imprese artigiane la “Stella al Merito del Lavoro”, supportandole nel percorso di attribuzione di tale onorificenza per i dipendenti meritevoli, ma altresì sviluppando attività di orientamento presso gli Istituti Scolastici del territorio è stato siglato l’accordo di partenariato tra Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale e la Federazione Nazionale Maestri del Lavoro – Consolato provinciale di Brescia.

La sinergia formalizzata ad inizio anno e valida per tutto il 2024, è esclusiva tra un’associazione di categoria e la Federazione dei Maestri del Lavoro di Brescia e prevede l’impegno di Confartigianato a promuovere fra i propri associati sui propri canali cosa comporta il titolo “Maestro del lavoro”, supportando le aziende associate interessate a presentare la domanda per il riconoscimento di un proprio dipendente. Dal canto suo la Federazione si impegna a fornire il supporto necessario al conseguimento della “Stella al Merito del Lavoro”. Insieme svilupperanno iniziative di orientamento presso gli Istituti Scolastici del territorio per promuoverne il valore di un riconoscimento non solo fine a se stesso, ma capace, attraverso il diretto coinvolgimento di Maestri, punti di riferimento preziosi per l’intera collettività e stimolo costante, oltre il lavoro e nella vita di tutti i giorni di aiutare i giovani nella scelta professionale e nel recepimento di tali valori. Come testimoniato dal presidente di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «L’iniziativa ci permette di divenire per i nostri associati punto di riferimento per la promozione di questa onorificenza, convinti che i decorati esprimano un impatto significativo: il loro esempio ci accomuna in esperienza, impegno, passione. Preziosa testimonianza soprattutto per le nuove generazioni, esempi concreti che spingono a vivere i cambiamenti con saggezza e responsabilità, attingendo sempre alla fonte della conoscenza e della cultura del lavoro».

Per Luciano Prandelli, Console attuale della Federazione Nazionale Maestri del Lavoro – Consolato provinciale di Brescia: «La comunità dei Maestri oggi è ricca di speranze, di culture, sa abbattere muri e diffidenze mettendo al servizio del Paese il proprio tempo della vita, con stile, con una visione del mondo fatta di rispetto e di valorizzazione degli altri per costruire un futuro e una società in cui i diversi diritti siano al primo posto, a partire dalla sicurezza sul lavoro. Speranza da diffondere ora, a partire da questo accordo, grazie agli associati e alle imprese artigiane di Confartigianato, arrivando alla scuola nella trasmissione dei valori del lavoro e della responsabilità che è poi tra i principali scopi dell’associazione che nel 2023 ha festeggiato i cento anni dell’istituzione della “Stella al Merito del Lavoro”».

Remo Caldera (Anap Confartigianato) è il nuovo coordinatore del Cupla

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È Remo Caldera, presidente del Gruppo Anap di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale, il nuovo coordinatore territoriale del Coordinamento Unitario dei Pensionati del Lavoro Autonomo (CUPLA). Caldera, che subentra a Angelo Bregoli di CNA, rimarrà in carica, come previsto da regolamento, per il biennio 2024 e 2025.

Remo Caldera, classe 1941 di Calvagese della Riviera, artigiano in pensione, ha ribadito il concetto di crescita del Cupla Provinciale di Brescia, da attuarsi tramite la collaborazione di tutte le associazioni sindacali che ne fanno parte. Con l’impegno di garantire che anziani e pensionati siano adeguatamente considerati nei settori della salute, dell’inclusivone e delle politiche sociali.

Lo ricordiamo, il Cupla opera sia a livello locale che regionale e nazionale, raccogliendo altre 7 associazioni di pensionati, oltre ad ANAP di ConfartigianatoAssociazione Pensionati CIA, 50 &PIU’ – Confcommercio, CNA Pensionati, Federpensionati Coldiretti, FIPAC – Confesercenti, FNPA Casartigiani, Anpa Pensionati Confagricoltura, rappresentando oltre 5 milioni di pensionati italiani del mondo del lavoro autonomo. Segretario del Cupla è stato nominato il funzionario di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale Francesco Marchina. Per Anap Confartigianato è un ulteriore affermazione giunta, dopo il coordinamento nazionale e regionale, con l’assunzione della carica anche a livello territoriale.

Confartigianato, l’1 febbraio arriva Strobilo, l’azienda che vuole salvare il pianeta

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Torna l’Happy Hour dell’Innovazione. L’aperitivo artigianale, format ideato dal Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese Brescia, presenta un nuovo appuntamento in calendario giovedì 1 febbraio a partire dalle ore 19:30, presso la sede di Confartigianato Brescia di via Orzinuovi 28. Ospite dell’incontro Andrea Bariselli, CEO e Chief Scientist di Strobilo, azienda il cui scopo è quello di “utilizzare la tecnologia per riportare l’uomo alle sue antiche radici e fare la differenza salvando il pianeta”.

Bariselli, 42 anni e una carriera all’insegna della curiosità e della voglia di condividere, è uno psicologo e neuroscienziato che ha lanciato la sua prima impresa dopo anni di lavoro nell’ambiente della ricerca clinica. Oggi si occupa di trovare soluzioni innovative alle problematiche del pianeta e della vita moderna attraverso la raccolta e l’analisi dei dati. È soprattutto noto in tutta Italia anche per il Podcast “A Wild Mind”, che parla di neuroscienze e natura.

La serata, non a caso è intitolata: “Che priorità ha la qualità della vita? Neuroscienze, tecnologie, natura e benessere” è a ingresso libero, previa registrazione al form riportato sul sito www.confartigianato.bs.it. Per ulteriori info e contatti telefonare al numero 030 3745284 oppure scrivere a giovaniimprenditori@confartigianato.bs.it

Car Master, via al corso per carrozzieri di Confartigianato, Its e Randstad

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È stato presentato venerdì 19 gennaio 2024, presso l’Istituto don Bosco di Brescia, “Car Master – la marcia più alta per il tuo futuro”, il percorso formativo promosso da ITS Lombardia Meccatronica e Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale, in collaborazione con Randstad Italia.

Per la presentazione del percorso erano presenti: Simona Tironi, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Regione Lombardia, Eugenio Massetti, Presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia, Mario Andreassi, Presidente dei Carrozzieri di Confartigianato Brescia e Lombardia, Raffaele Crippa, Direttore ITS Lombardia Meccatronica, Floriano Crotti, Direttore Salesiani Lombardia per la Formazione ed il Lavoro CNOS-FAP e Gessica Gobbi, Area manager Randstad Italia.

L’inedito percorso di alta formazione (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore – IFTS), denominato “CAR MASTERS, la marcia più alta per il tuo futuro”, già al via da metà dicembre, permetterà di formare giovani che potranno così conseguire la qualifica professionale di esperto in “tecniche e applicazioni alla carrozzeria del veicolo” attraverso la formula dell’apprendistato duale (ex art. 43/D. Lgs 81/2015) ed essere inseriti nell’organico aziendale.

Il percorso, della durata di circa 900 ore, prevede lo sviluppo di competenze tecniche dei corsisti nell’ambito della meccatronica e della carrozzeria del veicolo. Per le imprese, grazie a questo corso, la possibilità di formare e inserire nel proprio organico tecnici specializzati, creare e fare rete entrando in contatto con svariate realtà del territorio, oltre ad essere parte attiva nel percorso di crescita del proprio apprendista.

«La carenza di manodopera, diretta conseguenza di una molteplicità di fattori: dalla crisi demografica, al gap tra scuola e mondo del lavoro, sino alla rivoluzione digitale e le nuove aspettative e propensione dei giovani nei confronti del lavoro, va affrontata seriamente e iniziative concrete come questa vanno nella giusta direzione – ha precisato intervenendo alla presentazione del progetto il presidente di Confartigianato Brescia Lombardia Eugenio Massetti – da una parte con il coinvolgimento attivo delle imprese nel percorso formativo, dall’altro attraverso un dialogo ed un impegno congiunto con tutti gli attori educativi sul territorio».

Per il presidente della categoria Carrozzieri di Confartigianato Brescia e Lombardia Mario Andreassi: «Sopperire, almeno in parte,  alla mancanza di figure specializzate in un settore sempre più tecnologico come quello delle carrozzerie investendo sui più giovani e la loro formazione è l’ambizione di questo progetto. Basti pensare che nella sola provincia di Brescia tra il 2020 e il 2023 la richiesta di queste figure professionali sia triplicata; con oltre la metà degli addetti introvabili per le aziende. Ecco perché come Confartigianato abbiamo affrontato questa sfida convinti che possa rispondere ad una esigenza precisa, garantendo una formazione in linea con le esigenze del settore». Carrozzerie che nella sola nostra provincia sono (al III trim. 2023) 512, di cui 421 artigiane e delle quali oltre la metà associate a Confartigianato Brescia.

Il percorso – pensato per la prima volta proprio da Confartigianato nella propria sede nell’ottobre del 2022, è stato reso possibile coinvolte le aziende associate a Confartigianato ed è erogato da Salesiani Lombardia per la Formazione ed il Lavoro – CNOS-FAP. In questi mesi si sono susseguiti diversi incontri sul territorio della provincia con Carrozzerie che ad oggi sono 11 direttamente coinvolte nel percorso: Carrozzeria Trieste di Appiani Bruno&C. snc, Carrozzeria Bonardi srl, Carrozzeria Cortefranca di Pezzotti Marco, Carrozzeria Musesti srl, NDR di Ing. Andreassi Mario, Carrozzeria Torino di Apostoli A.&C. snc, Carrozzeria Bolpagni srl, Carrozzeria Moderna srl, Carrozzeria Ideal Car srl, Saottini Auto spa, Carrozzeria Faba snc di Ottolini F. & Orlini M.) che vede la partecipazione dei primi 14 studenti – apprendisti che vi prendono parte.

L’allarme di Confartigianato: caro-tassi e stretta al credito

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Finanza by
Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

«Sono le piccole imprese la spina dorsale dell’economia» un ritornello che ormai abituati ad ascoltare ma che non mette queste realtà, creative e capillari, al riparo da una brutale stretta dei cordoni del credito. Stando agli ultimi dati disponibili – è l’allarme lanciato dall’Osservatorio di Confartigianato Lombardia  l’aumento del costo del denaro, conseguenza dell’incremento dei tassi (saliti di 296 punti), si associa a una riduzione dell’ammontare del credito concesso alle imprese. In questo contesto, le piccole attività e gli artigiani fanno più fatica, con tassi più elevati: 8,04% contro il 5,44% del totale imprese, sopra di 184 punti rispetto all’anno scorso e riducendo i prestiti del 9% (contro il -6,1% del totale imprese).

«L’economia della nostra regione e della nostra provincia sta rallentando e, tra i fattori di maggior responsabilità, c’è il calo dei prestiti – chiarisce il presidente di Confartigianato Brescia Lombardia Eugenio Massetti – Le conseguenze di questa situazione sono chiare, in particolare l’affievolimento della capacità del sistema d’impresa di affrontare e investire nelle transizioni in atto, da quella demografica a quella digitale fino a quella correlata al tema della sostenibilità. Com’è possibile aspettarsi dalle piccole imprese che colgano le sfide della contemporaneità senza che abbiano i mezzi per farlo?»

«Le MPI lombarde hanno sostenuto 1,8 miliardi di maggiori costi a causa dell’incremento dei tassi da giugno 2022 a settembre 2023 e solo nella provincia di Brescia 262 milioni, seconda dietro a Milano – ricorda il segretario generale di Confartigianato Lombardia, Carlo Piccinato. Tale situazione, assieme a criteri di offerta più stringenti, ha comportato una minore domanda di finanziamenti destinati agli investimenti e alla flessione dei prestiti».

Nel dettaglio, extra costi del credito per le MPI, con ricadute negative sulla domanda di investimenti, più elevati a Milano (660 milioni di euro), seguita da Brescia (262 milioni) e Bergamo (202). Maggiori costi correlati al caro tassi, insieme agli altri due costi scaturiti da criticità post pandemia (quelli legati all’allargamento del mismatch e quelli scaturiti dal caro bollette) pesano di più sull’economia del territorio di Brescia (3,3% del valore aggiunto) , Sondrio (3.3% del v.a.) e Lecco (3% del v.a.).

Il caro tassi sta penalizzando la domanda di credito peggiorando le dinamiche rilevate nello stesso periodo dello scorso anno, in modo particolare nella nostra provincia segnando un -15.3%, 4.022 milioni di euro in meno (variazione annua tra sett.2022 e sett.2023) precedendo Varese (-12,6%) e Sondrio (-10,3%) e quasi raddoppiando il dato regionale del -7,8%.

Conclude il presidente Massetti: «Il sistema d’impresa del territorio bresciano, dove le micro e piccole realtà rappresentano il 99,1% e l’artigianato il 28%, ha finora spinto e trainato la ripresa post pandemia dando un contributo importante – la nostro provincia concorre all’11% del valore aggiunto lombardo – al recupero del PIL nella Regione. Ciò accade nonostante le MPI bresciane abbiano sostenuto tra crisi energetica, caro tassi e difficoltà di reperimento del personale maggiori costi per 1,4 miliardi di euro, pari al 3,3% del valore aggiunto. Il susseguirsi della stretta monetaria e il rallentamento del commercio internazionale che si intreccia con situazioni destabilizzanti come il protrarsi della guerra in Ucraina e l’inasprimento del conflitto in Medio Oriente che ora si è allargato al Mar Rosso, hanno reso il contesto più turbolento portando diversi indicatori economici a ridurre il passo di crescita e le imprese ad un approccio sempre più ‘attendista’, che ancora sorregge la seppur flebile fiducia, ma che può degenerare in recessione».

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