Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Confartigianato

Imprenditoria al femminile, la fotografia di Confartigianato Brescia

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 In occasione della Giornata internazionale della Donna 2025, Confartigianato ha elaborato la presenza delle donne nell’imprenditoria e nel lavoro indipendente. A tutto il 2024, sono ben 1.307.116 le imprese a conduzione femminile, pari al 22,2% del totale delle imprese in Italia. Di queste, 218.314 sono imprese artigiane, ovvero il 17,5% del totale delle imprese artigiane. Un segno tangibile di un trend in crescita che, negli ultimi cinque anni, ha visto un incremento sia delle imprese femminili totali sia di quelle artigiane, portando la quota delle prime dal 22,0% nel 2019 al 22,2% nel 2024, e quella delle seconde dal 16,9% al 17,5%. I dati di Confartigianato confermano che l’imprenditoria femminile sta giocando un ruolo cruciale nell’economia italiana, con l’Italia che si distingue come il primo paese europeo per numero di donne occupate in attività indipendenti, con 1.522.500 imprenditrici e lavoratrici autonome. L’occupazione femminile indipendente in Italia ha registrato una crescita del +0,9% nel 2024, con un aumento maggiore rispetto alla media europea (+0,2%).

IN PROVINCIA DI BRESCIA – Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato, al termine del 2024 nella nostra provincia si contano 24.130 imprese femminili, pari al 20,7% del totale delle imprese registrate. Di queste, 5.387 sono imprese artigiane femminili, rappresentando il 17,1% del totale delle imprese artigiane bresciane. Un dato particolarmente significativo è che l’artigianato femminile incide per il 22,3% sul totale dell’imprenditoria femminile della provincia, un valore superiore alla media nazionale del 16,7%. Per il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti«Le nostre rilevazioni dimostrano che l’imprenditoria femminile non solo contribuisce in modo significativo all’occupazione, ma testimonia la forte vocazione artigiana delle donne imprenditrici bresciane e la loro capacità di innovare e creare valore nel territorio dove quasi un’imprenditrice su quattro opera in settori dell’artigianato. Le donne imprenditrici sono protagoniste di un cambiamento che sta riducendo il gender gap e mostrando alle nuove generazioni che le aspirazioni possono diventare realtà, anche rompendo gli stereotipi di genere nel mondo del lavoro. Tuttavia, nonostante i progressi, siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare per rimuovere le difficoltà che ostacolano le donne e rimuovere gli ostacoli che ancora esistono, soprattutto in termini di accesso al credito, burocrazia e conciliazione famiglia e lavoro».

«Non chiediamo trattamenti di favore – sostiene la presidente di Donne Impresa Confartigianato Brescia Iolanda Pasini – ma il rispetto di diritti che spesso restano sulla carta. È fondamentale che, a tutti i livelli, si attuino politiche concrete per riconoscere i meriti delle donne, a cominciare da un welfare che risponda alle esigenze delle donne come madri, mogli, figlie e lavoratrici. E, soprattutto, è urgente affrontare i problemi comuni con i colleghi uomini, come fisco, burocrazia, accesso al credito e infrastrutture, per consentire a tutte le imprenditrici di crescere e prosperare. Chiediamo alla politica di ascoltare le nostre ragioni e di investire in un concreto sostegno all’imprenditoria femminile, affinché diventi davvero un pilastro della politica economica di questo Paese».

Car Masters 3° edizione: al via le iscrizioni al percorso formativo per carrozzieri e meccatronici di domani

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Sono aperte le iscrizioni alla terza edizione del percorso IFTS per carrozzieri e meccatronici denominato “CAR MASTERS, la marcia più alta per il tuo futuro”, in partenza il prossimo settembre. Il percorso, promosso da I.T.S. Lombardia Meccatronica, Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale e CNOS-FAP, in collaborazione con Ranstad Italia, fa seguito all’omologo progetto lanciato negli anni passati con successo per il settore della carrozzeria. Si tratta di una vera e propria scuola come tutti i percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) che contribuiscono a costruire professionalità solide e innovative e in questo caso formeranno i carrozzieri e i meccatronici di domani con tutti gli strumenti utili ad affrontare i cambiamenti dovuti all’innovazione digitale e gli obiettivi di transizione ecologica che stanno impattando in maniera significativa sulle imprese del settore.

Il corso si suddivide tra tempo dedicato alla teoria e tempo direttamente nelle aziende. Formerà giovani attraverso la formula dell’apprendistato duale (ex art. 43/D. Lgs 81/2015) e consentirà, già durante le fasi di formazione, di essere inseriti direttamente nell’organico aziendale e di ottenere così una retribuzione.

In sintesi, le fasi salienti del percorso: 1.000 ore (500 in aula + 500 di pratica presso l’azienda) a cui si aggiungono ulteriori ore di lavoro, come previsto dal contratto in Apprendistato di 1° livello. Tra i vantaggi per l’impresa: l’assunzione del dipendente part time con contratto di Apprendistato di 1° livello e la formazione direttamente da parte dell’imprenditore oltre ai vantaggi economici in termini di costi sostenuti e, ove possibile, inserimento con incentivazione. Al termine, i frequentanti, grazie alla formazione fatta in aula otterranno inoltre il patentino F-GAS, la certificazione PES/PAV/PEI e l’attestato corso base sicurezza lavoratori D.lgs 81/2008.

Un corso per immettere giovani nel mondo del lavoro, in un settore che ricerca costantemente manodopera ed operai specializzati. Per le imprese, grazie a questo corso, la possibilità di formare e inserire nel proprio organico tecnici specializzati, creare e fare rete entrando in contatto con svariate realtà del territorio, oltre ad essere parte attiva nel percorso di crescita del proprio apprendista.

Per iscriversi a “Car Master” è necessario compilare il form online su: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScfjY1Rc4inJlhWwYSetMp08J85yUmRqCJFgcadXJE7-b2WNw/viewform?usp=preview presente sul sito www.confartigianato.bs.it e, per informazioni, a disposizione l’Area Sviluppo Associativo di Confartigianato Imprese Brescia al numero 0303745.284 a all’email area.categorie@confartigianato.bs.it.

Carrozzieri del domani, a Brescia torna Car Masters

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Il settore dell’autoriparazione è in continua evoluzione: l’innovazione tecnologica, l’introduzione di nuovi materiali e l’elettrificazione dei veicoli stanno trasformando profondamente il lavoro di carrozzieri e meccatronici. Per rispondere alla crescente domanda di personale qualificato, nasce il progetto “Car Masters, la marcia più alta per il tuo futuro”, un percorso di alta formazione (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore – IFTS) pensato per formare i professionisti di domani.

Giunto alla sua terza edizione, il progetto è promosso da I.T.S. Lombardia Meccatronica, Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale e CNOS-FAP, in collaborazione con Randstad Italia. Il programma offre ai giovani la possibilità di acquisire competenze altamente specializzate grazie alla formula dell’apprendistato duale (ex art. 43/D. Lgs 81/2015), permettendo loro di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro.

Per scoprire tutti i dettagli del progetto e le opportunità offerte, giovedì 27 febbraio 2025 alle ore 19:00 si terrà un incontro informativo presso la sede di Confartigianato Imprese Brescia, in via Orzinuovi 28, Brescia.

Dopo i saluti di Eugenio Massetti, presidente Confartigianato Brescia e Lombardia e di Raffaele Crippa, direttore ITS Lombardia Meccatronica Academy, sono previsti gli interventi di Mario Andreassi, presidente dei Carrozzieri di Confartigianato, Floriano Crotti, direttore Salesiani per la Formazione e il Lavoro CNOS-FAP sede di Brescia e Stefania Lovati, Regional Director Ranstad Italia. Un’occasione per le aziende che desiderano investire in giovani talenti, garantendosi personale competente e preparato ad affrontare le sfide del futuro.

Per confermare la propria presenza alla serata informativa visitare il sito www.confartigianato.bs.it oppure chiamare il numero 030 3745.284 o scrivere area.categorie@confartigianato.bs.it

Confartigianato: imprese preoccupate per il 2025

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Il 2025 si preannuncia difficile dopo un 2024 sottotono per le micro e piccole imprese artigiane della nostra provincia. È quanto emerge in sintesi dai risultati della survey “Tra bilanci e aspettative. Le sfide per le imprese bresciane nel 2025” (328 imprese associate rispondenti) e chiuso il 10 gennaio scorso condotto da Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale.

Risposte che rivelano un contesto di grande sfida per il comparto artigiano locale: il 2024 si è rivelato meno dinamico del previsto con il 46% delle imprese che ha registrato una stabilità economica rispetto all’anno precedente, ma il 28% ha subito un calo e solo il 14% ha riportato una crescita mentre guardando all’anno in corso prevale un diffuso pessimismo. Ben il 39% delle imprese prevede un peggioramento delle condizioni economiche, contro appena il 18% che si attende un miglioramento. A fronte di queste difficoltà, gli artigiani bresciani individuano priorità chiare per il loro rilancio: investire in innovazione e digitalizzazione (26%), potenziare la formazione del personale (23%) e rinnovare le attrezzature e gli impianti (22%).

«Il nostro tessuto imprenditoriale affronta il nuovo anno con resilienza, ma con preoccupazioni significative – ha dichiarato il presidente di Confartigianato Brescia Eugenio Massetti che prosegue – Per garantire un futuro di crescita, sarà cruciale sostenere le imprese con investimenti mirati, formazione e maggiore incisività politica. Il nostro impegno come associazione resta quello di essere una guida concreta per superare queste difficoltà. Fattori chiave segnalati: formazione, aggiornamento, innovazione di processi e prodotti confermano un approccio strategico da perseguire e guidare».

Dal sondaggio diffuso che ha raccolto risposte dai principali settori produttivi, a dimostrazione della varietà del tessuto artigiano bresciano, emerge che la maggioranza delle imprese rispondenti non prevede cambiamenti significativi nel proprio organico suggerendo una certa staticità nel mercato del lavoro, mentre il tema della manodopera straniera appare ancora polarizzante: solo un’impresa su quattro la ritiene fondamentale per colmare la carenza di personale, il 36% non rilevante per la propria attività ed un 10% contrario all’impiego di manodopera straniera.

Un altro aspetto rilevante emerso dal sondaggio riguarda la conoscenza dei principi di sostenibilità ESG (ambientale, sociale e di governance). La maggior parte delle imprese (57%) dichiara di averne sentito parlare, ma senza approfondirne il significato o prevedere investimenti specifici. Solo il 9% prevede interventi significativi in questo ambito, evidenziando un potenziale limite competitivo in vista delle future normative e opportunità legate alla sostenibilità.

Capitolo “Brescia”. Dal punto di vista territoriale, le imprese fanno emergere una percezione diffusa di insufficiente rappresentanza politica per Brescia. Solo il 18% dei rispondenti ritiene Brescia adeguatamente rappresentata politicamente, mentre le restanti imprese rispondono tra negativamente e solo in parte. Una carenza che si riflette nelle priorità segnalate per il sistema Brescia: in testa un deciso potenziamento delle infrastrutture provinciali (62%) e una maggiore incisività nelle richieste rivolte al Governo e ai parlamentari (54%) seguito dal rafforzamento della logistica e dei trasporti (48%).

Ultima domanda, riferita alla percezione dell’insicurezza sociale a ai fenomeni di criminalità, reati informatici e insicurezza in azienda e quanto questa influenzi il mercato e la gestione dell’attività d’impresa fa emergere quanto sia importante per molte imprese, con il 42% che la considera moderata mentre il 38% significativa.

«Quanto emerge conferma che da troppo tempo le nostre richieste per Brescia rimangono inascoltate e sottolinea la necessità di interventi strutturali per favorire la competitività del territorio e sostenere un comparto artigiano che rimane il cuore pulsante dell’economia locale. Brescia ha bisogno di una scossa, di un vero cambio di rotta. Ribadiamo con forza l’urgenza di supportare le imprese con azioni concrete e investimenti mirati, affinché il tessuto imprenditoriale della nostra provincia possa affrontare le sfide del 2025 con strumenti adeguati e fiducia nel futuro» conclude il presidente Massetti.

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Confartigianato Brescia: per Natale acquistiamo locale

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Confartigianato sta promuovendo la campagna ‘Acquistiamo locale’, un invito a regalare e a regalarsi prodotti a valore artigiano made in Italy, espressione della creatività e della tipicità delle imprese dei tanti, diversi territori italiani. A riportarlo è Brescia news.

«“Acquistiamo locale” – sottolinea il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti – non è soltanto un atto di consumo, ma anche un impegno per valorizzare la nostra cultura imprenditoriale, il gusto per il bello, il buono e il ben fatto frutto del lavoro degli artigiani. È un investimento in eccellenza, sostenibilità e identità culturale, che porta con sé una profonda dimensione etica e relazionale. È la scelta consapevole, responsabile e sostenibile per rinsaldare il rapporto di fiducia tra imprenditori e cittadini nelle comunità».

Ma quanto spenderanno i bresciani per le festività natalizie? Da uno studio della Confartigianato emerge che la spesa totale si aggirerà sui circa 550 milioni di euro. Un’occasione in più per sostenere l’economia e l’artigianato locale. A livello nazionale per le feste di Natale gli italiani spenderanno, a dicembre, 26,5 miliardi di euro. Quasi due terzi degli acquisti, pari a 17,5 miliardi, saranno dedicati ad alimentari e bevande. A livello regionale, Confartigianato stima che si spenderà di più in acquisti natalizi in Lombardia con 4,6 miliardi di euro (17,3% del totale nazionale). Seguono il Lazio con 2,7 miliardi, il Veneto (2,2 miliardi), l’Emilia-Romagna (2,2 miliardi), la Campania (2,1 miliardi), il Piemonte e la Sicilia (entrambe con 2,0 miliardi).

Nella classifica provinciale Brescia è nella “top five”. A livello provinciale la prima è Roma con 2.014 milioni di euro (7,6% del totale nazionale) seguita da Milano con 1.576 milioni (5,9%), Napoli con 1.107 milioni (4,2%), Torino con 1.068 milioni (4,0%), Brescia con 555 milioni (2,1%) Bologna con 524 milioni, Palermo con 495 milioni, Bari con 489 milioni e Bergamo con 483 milioni.

Beni che nella nostra provincia di Brescia fanno riferimento a 7.477 imprese artigiane (il 26,4% sul totale dell’artigianato) con 23.942 addetti nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale. Una spesa importante in crescita rispetto ai 521 milioni dello scorso anno. Di questi 550 milioni, quest’anno 353 andranno per prodotti alimentari e bevande, 202 riferiti ad altri prodotti e servizi tipici del Natale. Stiamo parlando di prodotti e servizi maggiormente scelti come regalo: prodotti alimentari e bevande, moda e gioielleria, mobili, tessili per la casa, cristalleria, stoviglie e utensili domestici, utensili e attrezzature per casa e giardino, giochi, giocattoli, articoli sportivi, libri, articoli di cartoleria e materiale da disegno e servizi di cura della persona.

«Scegliere prodotti e servizi realizzati da imprese artigiane e micro piccole imprese locali vuol dire sostenere non solo l’imprenditore e i suoi dipendenti, e quindi le loro famiglie, ma anche contribuire alla trasmissione della cultura cristallizzata nel sapere artigiano nonché al benessere della comunità, garantendo sia la remunerazione del lavoro e dei fattori produttivi locali che il gettito fiscale necessario per sostenere il sistema di welfare» conclude il presidente Massetti.

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Il bresciano Massetti confermato vicepresidente nazionale di Confartigianato

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«Un riconoscimento per Brescia e una conferma dell’importante valore che ha raggiunto la nostra organizzazione, provinciale e regionale sul piano nazionale». Così Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia commenta la rielezione avvenuta per acclamazione martedì a Vice Presidente Vicario nazionale di Confartigianato Imprese per il prossimo quadriennio a fianco di Marco Granelli riconfermato Presidente della Confederazione di artigiani e piccole imprese che associa in tutta Italia 700.000 imprenditori organizzati in 103 Associazioni territoriali e 21 Federazioni regionali.

Lo affiancano, nel ruolo di vice Presidenti, Michele Giovanardi e Fabio Mereu. Completano il Comitato di Presidenza Roberto Boschetto, Graziano Sabbatini, Ferrer Vannetti. Il lombardo Vincenzo Mamoli è stato confermato Segretario Generale a livello nazionale.

«In questo nuovo mandato desidero portare avanti il lavoro di rappresentanza di un mondo dell’artigianato e della piccola e media impresa che accompagniamo nelle grandi trasformazioni economiche e sociali e nelle transizioni green e digitale. Il nostro impegno è al fianco dei 4,4 milioni di micro e piccole imprese italiane che danno lavoro a 11,1 milioni di addetti e contribuiscono a fare dell’Italia il secondo Paese manifatturiero d’Europa» ha commentato il presidente Massetti.

La rinnovata Dirigenza con il Presidente Granelli ha illustrato le proposte per sostenere lo sviluppo dell’artigianato e delle Pmi nel corso dell’Assemblea nazionale che si è svolta a Roma (mercoledì 27 novembre, ndr), con la partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e gli interventi del Ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso e del Ministro dell’Università e della ricerca Anna Maria Bernini e a cui ha partecipato una folta delegazione di imprenditori e dirigenti di Confartigianato Imprese Brescia.

«Il nostro è un mondo che è cambiato – continua Massetti – e che continua a cambiare rapidamente. Brescia e la Lombardia sono territori di sperimentazione e di avanguardia. Sui temi della nuova impresa e dei nuovi modi di fare impresa stiamo lavorando ormai da tempo, sperimentandoci in un supporto che preveda un’attenzione particolare alle dinamiche della duplice transizione, verde e digitale. Ci siamo sempre proposti come l’alleato della micro e piccola impresa, a sostegno degli imprenditori che vogliono liberare il proprio tempo dalle impellenze burocratiche, affidandole a esperti competenti avvezzi a lavorare sulle problematiche specifiche della piccola impresa. Continuiamo, dunque, nella nostra missione con questa consapevolezza, allargando i nostri orizzonti. Ringrazio il Presidente nazionale di Confartigianato, Marco Granelli, per la fiducia che ancora una volta mi manifesta, metto a disposizione della Federazione tutto il mio impegno e la mia esperienza e auguro ai colleghi un lavoro fruttuoso e di squadra, nell’interesse più alto delle imprese».

EUGENIO MASSETTI, CHI E’?

Eugenio Massetti è Presidente di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale dal 2009 e Presidente regionale dal 2013. Imprenditore, opera nel settore dell’editoria, è titolare della Compagnia della Stampa – Massetti Rodella editori di Roccafranca (Bs).

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Andreassi eletto presidente di Confartigianato Carrozzieri

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Mario Andreassi, già presidente provinciale e regionale della Categoria Carrozzieri di Confartigianato, è stato eletto presidente nazionale della categoria per il prossimo quadriennio.

Classe 1990 e originario di Gavardo, Andreassi guida la storica Carrozzeria Andreassi (Andreassi Car Service), dal 2015 ricopre la carica di presidente provinciale dei carrozzieri di Confartigianato Brescia ed è membro della Giunta Esecutiva di Confartigianato Brescia dal 2018. Sarà affiancato da Antonio Danesin (Veneto) e Antonio D’Albore (Campania).

Puntuali le congratulazioni da parte del presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti arrivate al termine della votazione avvenuta per acclamazione. «Confartigianato continua la spinta verso un artigianato che sia innovazione, oltre che tradizione – ha commentato Massetti – L’elezione di Andreassi rappresenta un prestigioso riconoscimento per la nostra organizzazione, a testimonianza del lavoro ben fatto a Brescia e in Lombardia, ennesimo riconoscimento della rilevanza di Confartigianato Brescia a livello nazionale».

Nel presentare i punti chiave del suo programma, Andreassi ha evidenziato le priorità strategiche su cui concentrerà l’azione sindacale nei prossimi quattro anni. «A partire dalla formazione e dalle risorse umane. È necessario adottare modelli formativi flessibili e concreti, capaci di tenere il passo con l’evoluzione tecnologica e di trasmettere competenze pratiche ai giovani. La carenza di manodopera qualificata, rappresenta una sfida cruciale per il nostro settore e mette a rischio la nostra capacità di attrarre nuove generazioni. Occorre potenziare i percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) per colmare questo gap» ha spiegato Andreassi, evidenziando inoltre la necessità di migliorare i processi di comunicazione con i consumatori, per promuovere con efficacia le proposte della categoria e consolidare il ruolo competitivo del settore.

Massetti (Confartigianato): «Fatica il manifatturiero, aspetto allarmante da non sottovalutare»

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Come stanno le MPI bresciane e lombarde a metà anno? Difficile fornire una risposta univoca poiché sono variegate le sfumature presenti nel quadro che emerge dai dati del “Sondaggio” realizzato da Confartigianato Lombardia dalla viva voce degli imprenditori, arrivati al giro di boa di questo 2024 (alla quale hanno partecipato 1.300 micro e piccole imprese artigiane associate, 251 di queste, bresciane). A rilanciare la notizia è stato Brescia news.

A ciascuna impresa è stato chiesto di indicare la dinamica – aumento, stabile, riduzione – nei primi sei mesi dell’anno in corso rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Prendendo in considerazione i soli rispondenti della nostra provincia (tabella a pag. 10 dell’Appendice statistica in allegato), il saldo, dato dalla differenza tra la quota di quante indicano un aumento e di quante una riduzione del trend escludendo chi indica stabile, risulta negativo e quindi in prevalenza in riduzione, per 5 variabili su 11: produzione (-11,1 punti percentuali), margini di profitto (-32,4 p.p.), ricerca personale (-9,7 p.p.), ordini ricevuti (-2,7 p.p.) e investimenti (-23,1 p.p.). Una situazione con dati leggermente più in negativo rispetto alla media regionale quella delle nostre Mpi.

Ma è soprattutto il Manifatturiero il settore che segnala una maggiore difficoltà con più ampia riduzione di: produzione (-23,3 p.p.), margini (-36,0 p.p.), ordini (-30,2 p.p.) e investimenti (-24,4 p.p.).

«Un aspetto piuttosto allarmante che tocca proprio l’elemento nodale e caratterizzante dell’anima della Lombardia produttiva» commenta il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti che prosegue: «Ciascuno di questi elementi è interconnesso. Abbiamo attraversato anni di aumenti, anche repentini e vertiginosi, di materie prime, energia e costo della manodopera, aspetti che hanno portato alla riduzione della marginalità. Altro elemento centrale è la stretta monetaria che ha fatto schizzare i costi del credito e ridotto i finanziamenti concessi; ora ne scontiamo gli effetti sugli investimenti che vediamo in calo. Bisogna correre ai ripari perché chi non investe, in particolare nel processo di transizione ecologica e digitale rischia di essere tagliato fuori dal mercato. È questa la ragione per cui stiamo lavorando per abilitare i nostri imprenditori a partecipare a progetti e iniziative ambiziosi e di ampio respiro che riducano tale distanza, come – tanto per fare un esempio – la Manufacturing Innovation Alliance (M.I.A.) che mette a disposizione delle imprese i fondi del PNRR per intraprendere un’autentica transizione digitale, anche a misura di MPI».

Tornando al sondaggio, emerge inoltre che chi aveva risposto che il profitto era stato positivo a tutto il periodo post covid (2021-2023) negli ultimi sei mesi, più di due su tre imprese (69,0%) hanno indicato che è stato in riduzione per il 24,7% e stabile per il 44,3% dei rispondenti.

ASPETTATIVE – come si concluderà il 2024? Tra le MPI lombarde prevale la cautela nel fare previsioni rispetto all’andamento di produzione, margini, personale, costi e ordini nei prossimi sei mesi dell’anno (luglio-dicembre 2024). Negative le variabili di produzione, i saldi dei margini di profitto e gli ordini a causa della condizione di difficoltà in cui permane il settore Manifatturiero. È difatti quest’ultimo il comparto per cui si rilevano aspettative peggiori con diversi saldi preceduti da segno meno: produzione (-20,5 p.p.), margini di profitto (-30,1 p.p.) e ordini (-26,5 p.p.).

Se c’è un fattore che gli imprenditori, trasversalmente e a prescindere dal settore, sottolineano è quello di una diffusa fatica nel trattenere personale e attrarre nuove risorse, soprattutto qualificate. Ne risente, di conseguenza, la capacità di produrre e far fronte agli ordini che si dilazionano nel tempo. Tra le principiali cause i percorsi scolastici non adeguati a formare le competenze di cui necessitano le imprese, la concorrenza con grandi imprese che offrono da subito contratti e retribuzioni migliori, pregiudizio verso l’artigianato e la mancanza stessa di candidati.

Volgendo lo sguardo al futuro, una quota importante di MPI bresciane pari al 35,6% dei rispondenti ritiene indispensabile affacciarsi su nuovi mercati, seguito da chi ritiene importante migliorare gli aspetti legati alla comunicazione (35%), sia in ottica di posizionamento del proprio prodotto/servizio ma soprattutto per incrementare l’attrattività dell’impresa agli occhi delle nuove generazioni, oltre a chi intende rafforzare la collaborazione con le scuole (23,3%).

«Dove hanno potuto, gli imprenditori hanno investito con l’obiettivo di incrementare i livelli di produttività del personale in forza – con un aumento del fatturato pro-capite – e tale visione si è rivelata soddisfacente, soprattutto laddove ci si è concentrati su Ricerca&Sviluppo e tecnologie. Elemento nodale, che la nostra rilevazione sottolinea con forza, è l’importanza delle persone che lavorano nelle MPI e con gli artigiani. Per attrarli e convincerli a rimanere, soprattutto per i profili considerati chiave, gli imprenditori hanno messo in campo politiche di welfare, studiato orari più flessibili e maggiormente adatti a un miglior bilanciamento vita privata e lavorativa, nonché puntato sull’aggiornamento professionale attraverso corsi di formazione. Questo serve, una cultura d’impresa capace di affrontare le insidie presenti e future» conclude il presidente Massetti.

Parrucchieri abusivi, Confartigianato e Cna unite per contrastarli

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Nel nostro Paese, l’abusivismo nel settore dei servizi alla persona (tra cui rientrano le attività di acconciatura ed estetica) è in continua crescita con un tasso di irregolarità del 27,6%. Si tratta del valore più alto tra i vari settori e supera di gran lunga il tasso medio nazionale, che si ferma al 14,4%. Un fenomeno aggravato dalle conseguenze della pandemia Covid-19 – che hanno consentito l’inserimento nel mercato di figure che, a dispetto delle disposizioni di chiusura di saloni di acconciatura e centri estetici, hanno erogato prestazioni a domicilio, sottraendo in tal modo clientela agli operatori regolari. Si aggiunge al quadro il recente proliferare di piattaforme online che operano indisturbate, proponendo prestazioni a domicilio o addirittura in forma ambulante, senza curarsi dei limiti imposti dalle normative di settore e dai regolamenti comunali.

Ecco perché – secondo quanto riporta il giornale Brescia news – Confartigianato e Cna con il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, hanno lanciato una campagna diffusa sui canali web e social delle due Confederazioni attraverso uscite congiunte per sensibilizzare contro l’abusivismo nei settori dell’acconciatura e dell’estetica e che intende porre al centro la tutela della salute dei cittadini, garantita principalmente da servizi sicuri e di qualità. Vi hanno aderito condividendo la campagna sui propri canali e ai propri associati ma non solo, Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale e Cna Brescia.

Per il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: “Una battaglia che richiede uno sforzo straordinario e congiunto nella lotta al dilagare di un fenomeno inaccettabile che danneggia cittadini, lavoratori e imprese. Questa importante iniziativa è nata con l’intento di sensibilizzare la collettività sul fatto che affidandosi a operatori non qualificati ci si espone a seri rischi, per la pelle, per le unghie e per il cuoio capelluto. In una situazione di inosservanza delle norme vigenti, si può correre addirittura il rischio di ricevere a propria insaputa trattamenti che possono essere effettuati solo da personale medico specializzato, che possono comportare danni, perfino molto gravi, alla salute”.

Dello stesso avviso la presidente CNA Brescia Eleonora Rigotti: “Il fenomeno dell’abusivismo nel settore degli acconciatori e dell’estetica rappresenta una grave minaccia per l’intera categoria. Chi opera in modo corretto, rispettando le normative e investendo in formazione continua, adempiendo agli oneri fiscali, pagando regolarmente i lavoratori ed i contributi, si trova a competere con soggetti che, ignorando le regole, offrono servizi a prezzi inferiori, creando una concorrenza sleale. Questo non solo danneggia economicamente chi lavora in maniera regolare, ma compromette anche l’immagine di tutti i professionisti del settore. Infatti, chi non segue le prescrizioni di legge spesso non ha le competenze necessarie né rispetta le norme igienico-sanitarie, mettendo a rischio la salute dei clienti. CNA Brescia si impegna quotidianamente per tutelare gli interessi di chi opera nel rispetto delle regole, promuovendo campagne di sensibilizzazione e chiedendo interventi più severi contro l’abusivismo, al fine di garantire la qualità e la sicurezza dei servizi offerti ai cittadini.”

Carrozzieri, sinistri e indennizzi: convegno il 17 a Confartigianato

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La gestione del sinistro è sempre più complessa e laboriosa. Dalla raccolta della documentazione, passando per la richiesta risarcimento del danno e alla conseguente trattazione, si arriva con fatica alla fase di liquidazione non sempre in linea con le aspettative prefissate.

Per consentire alle carrozzerie di approfondire queste tematiche cruciali per la professione e per il futuro del settore, Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale ha organizzato un seminario formativo dal titolo “Sinistri automobilistici e indennizzi: novità e strategie per una gestione efficace” che si terrà mercoledì 17 luglio alle ore 19:30 presso la sede di Brescia in via Orzinuovi n° 28. 

Dopo i saluti del presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti, l’introduzione ai lavori a cura di Mario Andreassi, presidente Carrozzieri Confartigianato Brescia e Lombardia e gli interventi di David Marchetti, dell’Unione Nazionale Avvocati della Responsabilità Civile e Assicurativa e di Carmine Cospite, amministratore delegato Artigianbroker Srl. Tra gli argomenti toccati: la gestione del sinistro, la cessione del credito e la delega al pagamento, l’indennizzo e le procedure liquidative, la riparazione antieconomica e la libertà di concorrenza. La partecipazione è gratuita previa registrazione sul sito www.confartigianato.bs.it

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