Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Category archive

Aib - page 23

Brescia, il 2016 si è chiuso con 730 imprese in meno

in Aib/Artigianato/Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Tendenze by

Il bilancio demografico delle imprese della provincia di Brescia si chiude nel 2016 con un risultato sostanzialmente stabile, con un saldo di appena 11 unità tra iscrizioni e cessazioni nell’ultimo trimestre dell’anno. Tale andamento è frutto della prolungata contrazione delle nuove iscrizioni e del sostenuto volume delle cessazioni che si sono confermati anche durante l’anno appena chiuso.

Si tratta, tuttavia, di un immobilismo apparente perché lo stock di imprese registrate a fine 2016 ammonta a 119.242. Sono 730 le unità in meno rispetto al 2015, delle quali  il 77% sono artigiane. A corrodere, dunque, la base imprenditoriale bresciana è la mancata vitalità del comparto artigiano che a fine 2016 chiude con un nuovo calo delle iscrizioni (1.941 il valore più basso dal 2006) associato a sostenuti livelli di cessazione (2.380 unità) che hanno portato lo stock delle imprese artigiane a 34.862 unità, 561 in meno in un anno.

Dal confronto territoriale Brescia risulta al di sotto della media regionale e per il comparto artigiano Brescia si colloca agli ultimi posti della graduatoria regionale.

IL BILANCIO DEI SETTORI

L’analisi dei settori evidenzia che i grandi settori produttivi tradizionali quali costruzioni, manifattura e agricoltura chiudono l’anno con un nuovo segno negativo. I settori che si confermano più dinamici sono quelli che operano nelle attività professionali (+118 imprese), nei servizi alle imprese (+ 106 unità) e nell’alloggio e ristorazione (+88 imprese).

Le dinamiche settoriali confermano il trend di lungo periodo e riflettono la trasformazione del sistema imprenditoriale bresciano che, ormai da anni, al calo costante dell’agricoltura e dell’industria controbilancia con la crescita del terziario. Analizzando con un maggiore grado di dettaglio l’andamento degli ultimi anni dei settori produttivi si nota, infatti, che l’agricoltura ha visto ridursi la propria base imprenditoriale in modo costante e ciò è riconducibile – più che agli effetti della lunga crisi economica – ad un fenomeno storicizzato.

La manifattura a partire dal 2012 ha registrato una brusca discesa innescata dalla recessione che ha investito il settore in particolare quello artigiano. Le imprese della manifattura artigiana oggi contano 9.561 unità, ovvero 999 in meno rispetto al 2012.

Il comparto delle costruzioni è quello che maggiormente ha risentito degli effetti della lunga crisi economica e che vive ancora una difficile situazione da cui stenta a ripartire. Dal 2011 al 2016 hanno cessato l’attività più di 2.000 imprese delle costruzioni, quasi come se negli ultimi sei anni ogni giorno avesse chiuso un’impresa. A pagarne il prezzo in particolare sono stati gli artigiani che rappresentano il 72,3% dell’intero settore.

Anche il commercio, risentendo del calo dei consumi interni, negli ultimi anni ha ridotto la propria base imprenditoriale. In termini assoluti si tratta 707 esercizi in meno rispetto al 2011.

A rinfrancare le dinamiche di natimortalità imprenditoriali degli ultimi anni ha, però, contribuito il settore terziario che ha guadagnato terreno, passando da un’incidenza sul totale delle imprese registrate del 37,7% nel 2011 al 40,2% di fine 2016. Al suo interno presentano una buona performance i servizi di alloggio e ristorazione che dal 2009 hanno seguito un trend crescente.

LE FORME GIURIDICHE

Prosegue il trend positivo avviato negli ultimi anni dalle società di capitali (+2,4%). Nel 2016 sono nate 1.967 società di capitali (pari al 30% del totale delle iscrizioni) contro 1.174 che hanno chiuso i battenti (corrispondenti al 17% di tutte le cessazioni) il risultato è uno stock di 33.356 imprese che hanno un’incidenza sul totale pari al 28% in continuo aumento sugli anni precedenti. E’ evidente il cambiamento delle forme di gestione imprenditoriale che vede il diffondersi di modelli di gestione più strutturati come le società di capitali che sostituiscono progressivamente le forme giuridiche più semplici come le società di persone e le ditte individuali. Le società di persone hanno chiuso il 2016 con un nuovo saldo negativo (-336 società di persone) a conferma del percorso discendente intrapreso già a partite dal 2009.

Anche le ditte individuali fanno segnare un arretramento della propria numerosità chiudendo con un bilancio negativo di 462 imprese Ciò nonostante la metà delle imprese bresciane è costituito da imprese individuali che sono caratterizzate da elevati tassi di ingresso e uscita.

Dinamiche speculari si presentano nel comparto artigiano con un aumento delle società di capitali (+2,6%) ed un continuo arretramento di quelle semplici. Con la differenza che le forme giuridiche più complesse nell’universo artigiano sono meno diffuse (le società di capitali rappresentano il 7,2% sul totale) e per questo motivo non incidono significativamente sulla tendenza generale che è, invece, determinata dalle ditte individuali, che pesano per il 71,8% sul totale.

Dati completi natalità e mortalità delle imprese in provincia di Brescia – fonte Camera di commercio

Il presidente di Aib Bonometti: non scendo in politica

in Aib/Associazioni di categoria/Comune di Brescia/Economia/Istituzioni/Regione by
Marco Bonometti

Non sono interessato a scendere in politca (almeno per ora). E’ questo il senso delle dichiarazioni rilasciate dal presidente di Aib Marco Bonometti al quotidiano on line BsNews.it circa una sua possibile discesa in campo.

“Egregio direttore”, ha scrittto Bonometti, “in relazione al sondaggio promosso da BsNews.it in vista delle prossime elezioni regionali e politiche, le comunico che io non sono in alcun modo interessato in prima persona all’argomento. Desidero, con l’occasione, ringraziarla per la sua attenzione ed esprimerle il mio apprezzamento per la sensibilità che la sua testata riserva ai temi politici e sociali, con il coinvolgimento della pubblica opinione, fattore importante di dibattito e di conoscenza”.

Il “sondaggio” citato è una rilevazione del sentiment dei lettori del sito (senza criteri scientifici, quindi) circa gli esponenti della società civile bresciana che i lettori vedrebbero meglio come rappresentanti delle proprie istanze politiche. Parole che mettono virtualmente fine alle voci circa un impegno politico diretto del patron di Omr: alle Politiche, alle Regionali, ma anche alle elezioni del 2018 in Loggia, che pure non erano argomento del sondaggio.

 

 

Il 27 gennaio a Economia la consegna dei diplomi del Master in Management e innovazione delle imprese

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/facoltà Economia/Formazione by

L’innovazione e la sfida rappresentata dall’analisi dei dati, fattori determinanti per creare valore nell’impresa, sono i temi al centro della lectio in programma venerdì 27 gennaio alle 17.30 nell’aula magna del dipartimento di Economia e Management dell’Università di Brescia (via S. Faustino 74/B – Brescia), in occasione della cerimonia di consegna dei diplomi del Master in Management e innovazione delle imprese, realizzato nell’ambito della convenzione tra Associazione Industriale Bresciana e l’Ateneo.

“Dopo nove anni, con l’edizione 2015-2016 il Master ha allargato il proprio orizzonte formativo, sviluppando un percorso focalizzato non più solo sulla gestione delle pmi, ma anche delle imprese più grandi per offrire a imprenditori e manager un’occasione di crescita professionale, di arricchimento culturale e di confronto, rispondendo con efficacia al crescente bisogno di approfondimento manifestato dalle aziende”, sottolinea Marco Bonometti, presidente di AIB.

“L’edizione 2015-2016 del Master in Management e Innovazione delle Imprese – dichiara il Rettore, prof. Maurizio Tira conferma la volontà dell’Università degli Studi di Brescia di accompagnare la crescita e il perfezionamento professionale di operatori aziendali ad alto potenziale attraverso un percorso formativo di eccellenza imperniato sui fabbisogni di indirizzo strategico, di gestione e di controllo delle imprese”.

La cerimonia si aprirà con i saluti del Rettore dell’Università degli Studi di Brescia, Maurizio Tira, e del presidente di AIB, Marco Bonometti. Seguirà la lectio curata da Giorgio Grasso, direttore della Fondazione CIFE, e da Devis Bianchini, docente presso il dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Ateneo bresciano.

Il pomeriggio di lavori, coordinato da Mario Mazzoleni (direttore Master e docente di Economia Aziendale) e Daniele Fano (ad Fondazione AIB), terminerà con le conclusioni affidate a Paola Artioli, presidente di Fondazione AIB, e con la consegna dei diplomi.

Aib, sorteggiati i tre saggi della commissione per il dopo Bonometti

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Personaggi by

Il Consiglio di Presidenza di Associazione Industriale Bresciana, riunitosi questo pomeriggio, ha provveduto a individuare i tre componenti della Commissione di designazione, che risulta così composta da: Angelo Baronchelli (AB Impianti), Francesco Franceschetti (Francesco Franceschetti Elastomeri), Pier Luigi Streparava (Streparava).

Come previsto dallo Statuto, i tre componenti sono stati sorteggiati dalla rosa di potenziali candidati, invitati a presenziare al momento dell’estrazione, individuati in occasione della riunione dei Probiviri in composizione allargata ai Past President di AIB.

Alla Commissione di designazione spetta ora il compito di effettuare la più ampia consultazione dei soci, per portare all’attenzione del Consiglio Generale una o più candidature. Sarà quindi il voto del Consiglio Generale a sancire la designazione del nuovo Presidente di AIB.

La Provincia incontra Aib: ambiente e lavoro i temi del confronto

in Aib/Ambiente/Associazioni di categoria/Economia/Istituzioni/Lavoro/Provincia di Brescia by

Continuano gli incontri del Presidente Pier Luigi Mottinelli con le principali realtà politiche e socio – economiche del territorio, con l’obiettivo che la Provincia di Brescia sia sempre più aperta all’ascolto ed al confronto. Questa mattina, alla sede di AIB, è stato fatto il punto sulle priorità con il Presidente Marco Bonometti. Diversi i temi affrontati: dalle infrastrutture all’occupazione, con la ferma volontà di essere sempre più aperti al confronto rispetto al delicato tema dell’ambiente.

“La salute ambientale – ha dichiarato il Presidente Mottinelli – è un tema che mi sta particolarmente a cuore e per il quale m’impegnerò in prima persona. Con il Presidente Bonometti abbiamo ipotizzato un tavolo di confronto che coinvolga anche ARPA, ATS e Università per raccogliere dati obiettivi e trasparenti ù, attraverso i quali poter affrontare e risolvere i problemi del territorio”. Il Presidente Bonometti ha poi affrontato il tema dell’occupazione e ricordato che AIB sta costruendo una piattaforma alla quale le aziende possono fare riferimento per avere servizi. Mottinelli ha sottolineato quanto i centri per l’impiego debbano essere valorizzati come strumento utile alle aziende in cerca di professionalità.

“Per rendere ancora più diretto e concreto il Sistema delle Autonomie Locali – hanno concluso Mottinelli e Bonometti – abbiamo pensato di formalizzare un accordo, esteso anche alla Camera di Commercio, per concorrere in progetti utili che offrano servizi alle imprese”.

In questo contesto, la nota dolente, in Lombardia, resta la burocrazia. Il carico delle pratiche e i tempi di attesa vanno ridotti, ha evidenziato Bonometti, chiedendo anche alla Provincia, che si è resa disponibile, di intervenire affinché le procedure per le imprese possano essere semplificate.

Gli studenti bresciani dell’Istituto Natta di Bergamo incontrano le imprese di Aib

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Formazione by
I giovani dalle imprese di Aib (Brescia e Bergamo)

Questo pomeriggio in AIB sei ragazzi bresciani (Alice Campari, Maria Contrini, Mattia Grazioli, Metteo Pedersini, Davide Sabatino, Veronica Vagni), che stanno frequentando i percorsi di alta specializzazione ITS dell’Istituto “Giulio Natta” di Bergamo, hanno incontrato gli imprenditori dei comparti chimico, alimentare, meccanico e siderurgico, che hanno così potuto conoscere i profili di questi studenti e valutare un loro eventuale inserimento in azienda come stagisti.

Durante l’incontro, aperto dai saluti del presidente del Settore Chimico di AIB Giovanni Silvioli, sono intervenuti Giuseppe Nardiello e Ilario Amboni, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie della Vita della scuola bergamasca, i quali hanno illustrato i dettagli dell’attività formativa e le procedure per attivare i tirocini in azienda della durata di 900 ore.

Al termine dei suoi percorsi di specializzazione ITS, post-diploma e indirizzati ai diplomati tecnici, l’Istituto “Giulio Natta” registra sempre ottimi risultati dal punto di vista occupazionale: il giorno stesso degli esami oltre il 70% dei neodiplomati ha già un lavoro e a distanza di pochi mesi si raggiunge la piena occupazione.

 

 

Bcc, Bonometti (Aib) si schiera con Iccrea: è la scelta giusta

in Aib/Associazioni di categoria/Banche/Economia by

E’ guerra in seno dalla Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo. Da un comunicato ufficiale della federazione, infatti, emerge la mancanza delle condizioni necessarie per intraprendere una strada comune tra le due candidate capogruppo, Iccrea Banca e Cassa Centrale Banca e, pertanto, l’impraticabilità della costruzione di un progetto unitario a livello nazionale. ”Se ne deduce – scrive Aib in una nota – che verranno avviati due progetti distinti e concorrenti, che costringeranno le Bcc ad operare una scelta che, presumibilmente, porterà a spaccature e divisioni”.

E il presidente di Aib Marco Bonometti, come spesso ha fatto, non manca di schierarsi: “Ad oggi, il Consiglio di Amministrazione della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo ha deciso di porre in essere tutte le attività utili affinché le Bcc lombarde aderiscano alla proposta di Iccrea Banca e l’Associazione Industriale Bresciana non può che sostenere questa scelta, auspicando che anche le altre Bcc comprendano le motivazioni di questa posizione e vi aderiscano, arrivando ad una soluzione unitaria e di sistema. E’ fondamentale che anche in Italia nasca un player forte e rappresentativo, competitivo con le realtà internazionali e aderente alle necessità delle nostre imprese. Con l’adesione ad Iccrea, le Bcc si trovano di fronte ad un’importante opportunità che non possono permettersi di perdere; un’opportunità che – pur consentendo loro di mantenere un saldo legame con il Territorio – le metterà in condizioni di operare in un contesto globale che richiede ingenti investimenti in servizi e strutture per affrontare la concorrenza di Gruppi Internazionali e per adeguarsi alle richieste sempre più stringenti dell’Europa.”

“Nel mondo della finanza e delle banche – prosegue Bonometti – stiamo assistendo ad un cambiamento epocale al quale nessuno può pensare di sottrarsi, il contesto competitivo sta cambiando sotto la spinta di un nuovo modo di fare banca e di una maggiore necessità di regolamentazione. Qualunque scelta diversa non farebbe altro che indebolire il sistema, dissipare risorse, moltiplicare i costi e sperperare quel patrimonio che le Bcc hanno accumulato in tanti anni di interazione con i loro Territori. La mia posizione così netta deriva proprio dalla conoscenza profonda del mio Territorio e dei suoi bisogni, che ritengo siano – con tutte le differenze del caso- trasferibili a livello nazionale e dalla consapevolezza della necessità di adeguare l’offerta del sistema bancario e finanziario ad uno scenario ormai distante anni luce dalla realtà a cui eravamo abituati negli anni pre-crisi. Uno scenario – conclude il presidente uscente degli industriali bresdiani – al quale il sistema bancario italiano è tenuto a dare risposte concrete e in tempi rapidi; uno scenario al quale si può rispondere solo unendosi e creando un polo forte e strutturato, evitando inutili e dannose parcellizzazioni”.

Venerdì in Aib un incontro con i percorsi formativi del Natta di Bergamo

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Eventi/Evidenza/Formazione by

Associazione Industriale Bresciana organizza per venerdì 13 gennaio alle 16.30 in sede (via Cefalonia, 60 – Brescia) un incontro dedicato alle aziende del settore chimico, alimentare, meccanico e siderurgico, per presentare il progetto di alternanza scuola-lavoro della Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie della Vita, promosso dall’Istituto Tecnico Chimico “Giulio Natta” di Bergamo.
L’Istituto Tecnico Superiore (ITS) nasce dall’esigenza di soddisfare la richiesta di professionalità altamente qualificate da parte delle imprese, ed è un percorso post-diploma parallelo ai corsi universitari indirizzato ai diplomati tecnici, in particolare periti chimici. Tre i percorsi formativi biennali attualmente attivati dall’istituto bergamasco: Tecnico superiore per le produzioni biotecnologiche; Tecnico superiore per le produzioni chimico-industriali; Tecnico superiore per le applicazioni industriali della gomma e del PTFE.

All’incontro – al quale interverranno Paola Artioli, vice presidente di AIB per l’Education, e Giovanni Silvioli, presidente del settore Chimico di AIB –  saranno presenti anche i sei studenti bresciani che stanno frequentando i corsi. Gli imprenditori potranno così conoscere i profili di questi allievi per accoglierli eventualmente in stage in azienda e fornire indicazioni e proposte formative agli insegnanti. Il presidente della Fondazione Giuseppe Nardiello, insieme al direttore Ilario Amboni e al docente Pietro Zappa, saranno infatti a disposizione per ogni dettaglio sull’attività di formazione promossa dall’istituto e sulle procedure per attivare i tirocini in azienda della durata di 900 ore.

Al termine dei suoi percorsi di specializzazione ITS, l’Istituto “Giulio Natta” registra sempre ottimi risultati dal punto di vista occupazionale: il giorno stesso degli esami oltre il 70% dei neodiplomati ha già un lavoro e a distanza di pochi mesi si raggiunge la piena occupazione (conferma partecipazione: education@aib.bs.it).

 

Luciano Dalè confermato alla Presidenza del Settore Trasporti AIB

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Trasporti by

Luciano Dalè (Dalè Silvio) è stato confermato Presidente del Settore Trasporti di Associazione Industriale Bresciana per il periodo 2016-2020. Nel corso dell’assemblea per il rinnovo del Consiglio di Settore svoltasi nei giorni scorsi, Julia Righettini (Setrans) è stata inoltre nominata vice presidente. Consiglieri sono: Alessandro Barbiero (Barbiero Trasporti Internazionali), Andrea Brighenti (Alberto Brighenti), Moreno Caldana (Consorzio Autonoleggio Uni Auto&Bus), Luca Paolo Del Barba (Saia Trasporti), Stefano Mansani (Rfi), Aldino Sirena (Air Sea Service), Felice Taglietti (FT International).

Dati Aib: nel terzo trimestre export bresciano in calo dell’1,5 per cento

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Export/Partner/Tendenze by

Nel terzo trimestre del 2016, rispetto ai tre mesi precedenti, le vendite bresciane di beni sui mercati esteri risultano in calo del 9,1%; gli acquisti dall’estero sono in diminuzione del 16,6%. Il calo degli scambi con l’estero ha risentito degli effetti stagionali legati alla chiusura delle aziende nel mese di agosto.

Su base tendenziale, nel terzo trimestre le esportazioni calano dello 0,6% e le importazioni del 6,3%. In valore assoluto, ammontano, rispettivamente, a 3.497 e a 1.794 milioni di euro.

Rispetto ai primi nove mesi del 2015, la tendenza negativa delle esportazioni bresciane (-1,5%) è in contrasto con quelle leggermente positive rilevate in Lombardia (+0,4%) e in Italia (+0,4%); la dinamica negativa delle importazioni (-2,0%) è superiore al dato regionale (-1,9%) e inferiore a quello nazionale (-2,7%). La performance delle esportazioni bresciane nei primi nove mesi dell’anno, pari a 10.825 milioni di euro, è la migliore della serie storica dal 2008 (10.991 milioni), se si esclude il dato record dei primi nove mesi del 2015.

Tra i settori, l’aumento più significativo delle esportazioni nei primi nove mesi, su base tendenziale, riguarda: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+19,9%), prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca (+13,4%), sostanze e prodotti chimici (+11,3%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+10,7%), articoli in gomma e materie plastiche (+6,8%).

La contrazione delle vendite all’estero dei prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti (-7,2%), dei metalli di base e prodotti in metallo (-6,0%), del legno e prodotti in legno, carta e stampa (-3,4%), di macchinari ed apparecchi (-2,8%) contribuisce al ridimensionamento dell’export bresciano.

Tra i mercati di sbocco, i più dinamici sono: Cina (+9,9%) e Paesi Bassi (+9,3%). In aumento le vendite anche verso: Spagna (+2,2%), Belgio (+1,2%) e Germania (+0,7%). Calano invece sensibilmente le esportazioni verso il Brasile (-50,6%), ancora in recessione, e in maniera più contenuta verso Algeria (-27,3%), India (-23,3%), Turchia (-15,0%), Regno Unito (-9,4%). A livello geografico, in termini di quote, aumenta l’importanza delle aree: UE a 28 (65,3%), Asia (11,1%) e Oceania (0,7%). Risultano, invece, in contrazione le aree: Africa (5,2%) e America centro-meridionale (2,5%).

Per quanto riguarda le importazioni, sono in espansione gli acquisti nei settori: mezzi di trasporto (+21,8%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+17,1%), apparecchi elettrici (+7,9%), articoli in gomma e materie plastiche (+6,4%), prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca (+5,3%).

Le importazioni di prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti (-17,8%), coke e prodotti petroliferi raffinati (-12,6%), metalli di base e prodotti in metallo (-9,4%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (-2,4%) sono in diminuzione.

Gli acquisti di prodotti hanno coinvolto i mercati di: Regno Unito (+4,4%), Spagna (+3,1%) e Turchia (+1,2%). Sono invece diminuite le importazioni da: Russia (-23,2%), India (-22,1%), Algeria (-16,0%), Belgio (-13,1%) e Stati Uniti (-12,2%). In termini di quote, risultano penalizzate le aree dell’UE a 28 (68,8%), dei Paesi europei non UE (7,8%), dell’America centro-meridionale (2,9%) e dell’America settentrionale (1,4%), a favore dell’Asia (14,8%) e dell’Africa (4,3%).

IIl saldo commerciale è positivo (+4.865 milioni di euro), ma in diminuzione dello 0,8% rispetto a quello dei primi nove mesi del 2015 (+4.903 milioni di euro).

SCARICA I FILE EXCEL CON I DATI: paesi1609  impexp1609

Go to Top
Vai alla barra degli strumenti