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Alimentare - page 12

Cooperativa agricola a Rovato, la Cgil: 50 posti di lavoro a rischio

in Agricoltura e allevamento/Alimentare/Cgil/Economia/Sindacati by

La Coopinnova, azienda cooperativa di trasformazione che lavora in appalto all’interno dell’avicola Monteverde  – secondo quanto riferisce una nota della Cgil di Brescia – “minaccia la chiusura mettendo a rischio il posto di lavoro di 50 famiglie pur di non pagare il dovuto ai suoi dipendenti”.

“Nei mesi scorsi – si legge in un comunicato del sindacato – da accertamenti fatti dalla Flai Cgil Brescia era risultato che nelle busta paga dei dipendenti c’erano diverse irregolarità, che peraltro si trascinavano da diversi anni. Dopo trattativa erano finalmente stati riconosciuti i minimi tabellari previsti dal contratto di settore ma, secondo Coopinnova – accusa ancora la Cgil – questo minimo miglioramento contrattuale non avrebbe dovuto riguardare la storia contributiva dei lavoratori e delle lavoratrici, diversi dei quali con numerosi anni di servizio. La trattativa si è quindi arenata e, trincerandosi dietro un muro di silenzio”. Secondo la Cgil, Coopinnova rifiuta di incontrare il sindacato e si appresterebbe a chiudere licenziando i dipendenti.

Di qui – si legge ancora nel comunicato stampa – la proclamazione dello stato di agitazione da parte dei lavoratori “che, per inciso, non hanno avuto la possibilità di riunirsi in assemblea all’interno degli spazi dell’avicola Monteverde perché non è stato loro concesso lo spazio”.

Brescia, il biologico vale 2mila ettari. Ma la regina è Pavia

in Agricoltura e allevamento/Alimentare/Economia by

Sono oltre 2mila gli ettari di coltivazioni biologiche nella provincia di Brescia, una scelta – quella di passare dal tradizionale al bio – in continua crescita, supportata anche dalle richieste di un mercato sempre più attento alla salute. In Regione Lombardia le coltivazioni bio sono passate dai 16mila ettari del 2010 ai 22mila del 2016 (più 38 per cento), mentre le aziende attive nel settore sono cresciute del 75 per cento, da 1.221 a 2.133.Oggi la Leonessa vale il 2,5 per cento del mercato bio Lombardo, ma lo scettro in questo campo spetta senza dubbio a Pavia, con 14mila ettari a biologico: oltre il 60 per cento del dato regionale. In Lombardia le coltivazioni più bio sono il riso con quasi 6.400 ettari, a seguire il mais con 1.767 ettari, i vigneti con 1.108, la soia con 999 ettari, l’ortofrutta con quasi 980 ettari e il grano con 958. I dati sono stati diffusi da Coldiretti in occasione dell’apertura del Sana 2016, il “Salone internazionale del biologico e del naturale”.

McDonald’s offre 20 posti di lavoro. Ecco come essere assunti

in Alimentare/Economia/Lavoro/Partner by

McDonald’s selezionerà 20 nuove risorse da inserire nei ristoranti in Provincia. Mercoledì 7 settembre dalle 10 alle 17 i selezionatori della catena saranno a Brescia in Piazza Miro Bonetti, all’ingresso del Centro Commerciale Freccia Rossa, in via Fratelli Ugoni 36/a-36/b con il McItalia Job Tour, durante il quale si svolgeranno i colloqui dei candidati selezionati.

Vendemmia 2016 in Franciacorta: si prospetta un’annata di grande qualità

in Agricoltura e allevamento/Alimentare/Economia by

Da oggi la Franciacorta dà il via alla vendemmia a partire dai vigneti del versante sud del Monte Orfano, dove la raccolta di Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco è sempre anticipata rispetto alle zone più centrali, grazie al particolare microclima che le contraddistingue.

“La situazione in Franciacorta è molto disomogenea quest’anno, per via delle numerose variabili che contraddistinguono le aree del nostro territorio – afferma il Vicepresidente del Consorzio Franciacorta Silvano Brescianini – Ci sono delle zone, ad esempio quelle più a nord, dove serviranno ancora almeno un paio di settimane prima di iniziare la raccolta”.

Il 2016 ha visto un clima altalenante nel quale a consistenti precipitazioni si sono alternate giornate molto calde e umide. Fin dal principio della stagione, apertasi con un regolare germogliamento nei primi giorni di aprile, l’annata è parsa piuttosto precoce, grazie a condizioni climatiche molto favorevoli. Durante le fasi della fioritura e dell’allegagione però, le frequenti piogge e i bruschi abbassamenti della temperatura hanno rallentato il processo di maturazione e in alcuni casi favorito la peronospora. Questo patogeno fungino, che influisce fortunatamente solo sulla quantità prodotta, compromette infatti il passaggio da fiore a frutto, con il mancato sviluppo di alcuni acini all’interno dei singoli grappoli.

Il maltempo del mese di maggio e inizio giugno, con frequenti rovesci e alcune grandinate, ha influenzato negativamente la formazione dei grappoli ed ha comportato, seppur non consistenti, perdite di produzione in termine di volumi. Si prospetta quindi un’annata con delle rese ridotte dispetto al 2015, con una previsione di calo del 10-15 % dei volumi sul totale degli ettari, ma sicuramente di grande qualità. Il clima è stato infatti nel complesso favorevole, poiché l’escursione termica ha permesso una buona maturazione delle uve e un buon bilanciamento tra zuccheri ed acidità.

Conclude il Vice Presidente Silvano Brescianini “La vendemmia in Franciacorta è iniziata a sud del nostro territorio, ma sicuramente sarà più lunga del solito per il resto dell’area, a causa delle escursioni termiche di questi ultimi giorni. Si prospetta un’annata di grande qualità, anche se come ogni anno potremo dare una valutazione effettiva solo dopo aver portato l’uva in cantina”.

Brescia seconda in Lombardia per export… di pesce

in Alimentare/Economia/Export/Tendenze by

Mercato del pesce conservato e lavorato: dalla Lombardia parte il 41% dell’export italiano per un valore che nei primi tre mesi del 2016 supera i 40 milioni di euro, +22,7% rispetto allo stesso periodo del 2015. Il pesce lavorato e conservato parte soprattutto da Como (84,8% del totale regionale). Seguono Brescia (4,8%), Milano (2,1%), Cremona (1,3%) e Lodi (1,2%). Nel 2016 i principali Paesi di destinazione sono Grecia e Arabia Saudita: entrambe rappresentano un decimo del totale verso il mondo ma è l’Arabia Saudita a spiccare per la crescita più consistente, +76%. Terza la Germania (era al primo posto lo scorso anno). E sono 1.505 le imprese ittiche, tra produzione e commercio di pesce fresco e conservato, attive in Lombardia nel 2016, una su venti in Italia, +5,1% in un anno. Sono soprattutto commercianti all’ingrosso (840, +7,8%), al dettaglio ambulante (255, +3,7%) o negozi al dettaglio (178, +6%) di pesce.

Il maggior numero di attività a Milano (652, +6,4%), Brescia (212, +2,9%), Varese (119, +12,3%) e Bergamo (99, +5,3%). Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat e registro imprese al I trim. 2016 e 2015. Da dove arriva il pesce lavorato sulle tavole lombarde? Soprattutto dalla Spagna, per un import di circa 59 milioni di euro in tre mesi, +5,3%. Seguono l’Indonesia (+14,3%) e i Paesi Bassi (+2,5%). In forte crescita l’Ecuador, +61,8%.

Pesce lavorato e conservato: l’Italia in tre mesi importa per quasi un miliardo di euro. Circa dieci volte di più di quanto esporta. Ma sia l’import che l’export sono in aumento: rispettivamente +6,5% e +7,3%. E nel settore ittico, che tra produzione e commercio conta quasi 30 mila imprese (+1,8%), prima Napoli con 2.233 attività (+3% in un anno) seguita da Rovigo con 2.134 (+0,7%). Vengono poi Ferrara, Roma e Venezia.

Giada, torte da Export. Ora si apre a Miami

in Alimentare/Economia/Evidenza/Export by

Le torte di Giada sono diventate un caso. Da esportazione. Come riportato dal Corriere della Sera, infatti, Giada Farina – la 35enne bresciana diventata ormai celebre per le sue cupcake – è pronta ad espandersi. E ben al di là dei confini della Leonessa. Presto Giada – che oggi gestisce due negozi e collabora con diverse gelaterie e ristoranti bresciani -potrebbe sbarcare a Miami. Ad agosto, infatti, si terrà il primo viaggio per individuare la sede migliore (le alternative sarebbero un centro commerciale e Miami Beach), con l’obiettivo di aprire il prima possibile grazie al supporto di alcuni soci locali. Allo stesso tempo Giada guarda anche alla Cina, ma in quel caso l’apertura dovrebbe arrivare nel 2017.

Arriva un nuovo McDonald’s a Rezzato, aperte le selezioni per 20 posti di lavoro

in Alimentare/Economia/Lavoro by

McDonald’s apre un nuovo ristorante a Roncadelle e cerca 20 persone. Da oggi sono aperte le selezioni online per individuare i candidati che parteciperanno al McItalia Job Tour, l’evento itinerante di selezione del personale impiegato per le nuove aperture McDonald’s lungo la penisola.

Il McItalia Job Tour fa tappa nelle città sede dei nuovi McDonald’s e dà la possibilità di partecipare alle selezioni per diventare parte integrante del team di lavoro e gestione del nuovo ristorante, e di avere l’opportunità di lavorare in un contesto dinamico, giovane, informale e dalla forte identità di gruppo.

Entro il 26 agosto, i candidati interessati a lavorare nel nuovo McDonald’s potranno partecipare alla prima fase di selezione sul sito mcdonalds.it rispondendo ad alcune domande (disponibilità oraria, tipo di mansioni a cui si è interessati, area geografica di interesse etc) e inserendo il proprio cv. Ai candidati idonei verrà richiesta la compilazione di un test volto a individuare le aree comportamentali di forza dei candidati.

I candidati che supereranno il test verranno contattati da McDonald’s, riceveranno una convocazione con data e orario e avranno accesso ai colloqui individuali. Il McItalia Job Tour che avrà luogo a fine agosto sarà l’occasione per i candidati di ottenere tutte le informazioni sull’azienda e sul lavoro in McDonald’s, grazie alla presenza di crew, hostess e manager che già lavorano nei ristoranti della zona.

McDonald’s ha già creato, nel triennio 2013-2015, 3.000 posti di lavoro grazie all’apertura di 100 nuovi ristoranti. Per il 2016, McDonald’s Italia ha confermato l’impegno ad aprire circa 30 nuovi ristoranti, per un totale di quasi 1.000 posti di lavoro. Per cercare queste persone, per raccontare loro cos’è McDonald’s, per dare concretezza alla promessa, l’azienda ha deciso di organizzare il McItalia Job Tour.

Per la nuova apertura di Roncadelle, McDonald’s è alla ricerca di 20 persone dinamiche, predisposte al lavoro in team e al contatto con il cliente per le posizioni di Crew, Hostess e Steward.

Per maggiori informazioni e per inviare il proprio cv: www.mcdonalds.it/lavorare

Guido Berlucchi e Antica Fratta: conti spumeggianti

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I conti in Franciacorta tornano. Eccome. A dirlo è il bilancio presentato nei giorni scorsi da Frazil, società – l’acronimo unisce le iniziali di nome e cognome di Franco Ziliani – che racchiude due delle più prestigiose cantine bresciane: Guido Berlucchi (detenuta al 57 per cento) e Antica Fratta (55 per cento), oltre al 100 per cento della toscana Caccia al piano 1868 di Castagneto Carducci. Frazil ha chiuso i conti del 2015 con ricavi per 43,6 milioni di euro, 3,7 in più dell’anno precedente, con 2,3 milioni di profitti. In questo quadro la parte del leone la fa ovviamente la Guido Berlucchi, passata da 37,6 a 40,7 milioni (4 milioni di utile),mentre Antica Fratta è passata da 2,5 milioni a 3,3.

Da Beretta un vino per i cento anni dell’isola di San Paolo

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In occasione dei primi cento anni dal giorno in cui la famiglia Beretta è diventata proprietaria dell’isola di San Paolo sul Lago d’Iseo, perno attorno a cui ha ruotato “The floating piers” di Christo, l’artista bulgaro naturalizzato statunitense, le Agricole Gussalli Beretta hanno creato per l’anniversario una bottiglia speciale a produzione limitata.

È un Franciacorta Satèn, prodotto dalle cantine dello Sparviere con sole uve Chardonnay provenienti dai vigneti di Monticelli Brusati i cui terreni marnosi e calcarei della zona Nord Est della Franciacorta conferiscono al vino freschezza e mineralità.

Accompagnata da una copia anastatica dell’atto firmato il 10 luglio 1916, presso il notato Basilio Antonioli, tra Bruno Cittadini e Pietro Beretta, la famiglia Beretta ha contestualmente realizzato un’agile monografia, con un inedito corredo iconografico, sulla storia dell’Isola di San Paolo che inizia a comparire nei manoscritti dell’anno Mille quando due famiglie, una longobarda ed una franca, la donarono ai monaci cluniacensi.

Si ipotizza che nel 1091 il lago fosse più basso di circa tre metri rispetto ad oggi e che quindi l’isola presentasse una superficie più grande di quella attuale e fosse talvolta raggiungibile a piedi da Montisola, ipotesi confortata dal fatto che verso levante il fondale corre per un lungo tratto profondo non più di due metri.

Sull’isola venne realizzato dai monaci di Cluny un monastero, ma le ristrettezze economiche di quegli anni costrinsero i religiosi ad affittare l’isola ai pescatori locali, che la utilizzarono fino al 1400 quando la famiglia Fenaroli, sostituitasi agli Oldofredi nel controllo del lago, ne fece base delle truppe lacuali, essendo sull’asse Lovere – Iseo ed a metà tra Pilzone e Tavernola.

Con la presenza della repubblica di Venezia nel Bresciano, l’isola venne ceduta dai Fenaroli ai Francescani che ne stimolarono la ripresa, trasformarono il monastero in un convento ed eressero il muro di cinta, facendola così diventare approdo sicuro.

Il periodo Napoleonico ha fatto vivere all’Isola stagioni alterne e difficili fino al 1900 quando ritornò in mani private: nel 1900 i fratelli Galbiati smantellarono il convento, a beni presto dovettero anch’essi vendere area e immobile per ragioni economiche; la nuova proprietà passò così a Bruno Cittadini che nel 1916 la vendette alla famiglia Beretta. Il resto è storia d’oggi.

Agroalimentare, sono più di 10mila le imprese attive a Brescia

in Agricoltura e allevamento/Alimentare/Tendenze by

Sono 52 mila le imprese nel settore agroalimentare in Lombardia con 120 mila addetti su 1 milione in Italia. In Lombardia, di queste, 46 mila sono nell’agricoltura e 6 mila nell’industria alimentare e delle bevande. Tiene il settore per numero di imprese tra il 2015 e il 2016, -0,6%, ma l’agricoltura cala del -0,7% mentre l’industria alimentare cresce del +0,5% e quella delle bevande del +3,5%. Tra i settori agricoli in crescita il riso (+12%), mele e frutta a nocciolo (+12%), gli alberi da frutto (+18%), le spezie (+49%), i bufalini (+17%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al 2015 e 2016, primo trimestre. Va il commercio elettronico nell’alimentare: una impresa su sette tra quelle che fanno affari online a Milano è nel settore alimentare.

Per provincia: Agricoltura: sono 10 mila imprese a Brescia, 8 mila a Mantova, 7 mila a Pavia, 5 mila a Bergamo, 4 mila a Cremona e Milano. Industria alimentare: sono quasi 2 mila a Milano e quasi mille a Brescia e Bergamo.

Agricoltura per settore, a fine 2015 ci sono in Lombardia 15 mila imprese nei cereali (-1% in un anno), 9 mila nell’attività mista agricoltura – allevamento (-1,5%), 4 mila allevamenti da bovini da latte (-2,3%), 3 mila nell’uva (stabili), 2 mila nella floricoltura (-2%), 2 mila negli ortaggi (stabili), 870 negli ovini (stabili), 700 imprese nei cavalli (-2,4%), 600 nei suini (stabili), 600 nel pollame (-0,7%), 600 nella silvicoltura (+1,4%), oltre 150 tra acquacultura e pesca.

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