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Alluminio, la bresciana Metra Building a Bau 2025

in Acciaio/Economia/Manifatturiero by

METRA Building, tra i principali player internazionali nella produzione di sistemi integrati e soluzioni architettoniche in alluminio, annuncia con entusiasmo la sua partecipazione a BAU 2025 (stand 530 pad.C4), la fiera mondiale di riferimento per l’architettura, i materiali e i sistemi per l’edilizia, ospitata nei padiglioni della fiera di Monaco di Baviera dal 13 al 17 gennaio 2025.

Con un headquarters in Italia e dieci stabilimenti produttivi in Europa, Stati Uniti e Canada, METRA Building si presenterà con un’offerta che riflette le sue due anime: Systems, dedicata a una vasta gamma di soluzioni a catalogo – finestre, portefinestre, porte d’ingresso, facciate continue, balconi, oscuranti, porte interne e pareti divisorie – e Architectural Solutions, rivolta allo sviluppo di progetti su misura per edifici iconici, in collaborazione con designer e architetti di tutto il mondo.

Lo stand sarà caratterizzato da un design moderno e funzionale, capace di immergere il visitatore nella qualità e versatilità della proposta di METRA Building. L’esposizione vedrà un’integrazione tra campioni fisici ed espositori digitali, che consentiranno di configurare infissi in tempo reale, scegliendo tra un’ampia gamma di finiture e accessori.

Un focus sarà riservato agli estrusi custom di METRA Building, appositamente studiati per soddisfare le esigenze di progettualità complesse e architettonicamente ambiziose, espressione della capacità dell’azienda di rispondere alle sfide del design contemporaneo.

METRA Building sottolineerà inoltre il proprio impegno verso la sostenibilità, un aspetto centrale sia nello stand espositivo che nei prodotti presentati. Ogni elemento è pensato per rispettare l’ambiente, valorizzando soluzioni progettuali che favoriscono il riciclo e contribuiscono a un’economia circolare, senza compromettere qualità e innovazione.

Regione, altri 33,8 milioni per l’efficientamento degli edifici pubblici

in Economia/Energia/Istituzioni/Regione by

Promuovere la riqualificazione energetica profonda e il miglioramento della sostenibilità e della resilienza ai cambiamenti climatici degli edifici pubblici, delle case di Aler e dei Comuni lombardi, integrando risparmio energetico e dei costi in bolletta, miglioramento della qualità del patrimonio edilizio e adattamento ai cambiamenti climatici attraverso soluzioni innovative. Questi gli obiettivi del bando SEED PA (Sostenibilità ed Efficienza Energetica degli EDifici Pubblici) finanziato dalla Regione Lombardia su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione di concerto con l’assessore alla Casa e Housing sociale Paolo Franco, con 33,8 milioni derivanti dai fondi PR FESR 2021- 27.

“Un investimento importante, che avrà una duplice valenza – ha dichiarato l’assessore Maione – da un lato ridurremo di almeno un terzo le emissioni di CO2 degli edifici pubblici che saranno riqualificati, dall’altro avremo la possibilità di ridurre i costi energetici per gli inquilini dell’edilizia residenziale pubblica di Aler e dei Comuni” .

“Questa è la concretezza della Lombardia – ha aggiunto Maione – gli obiettivi legati alla decarbonizzazione indicati nel piano regionale di sviluppo sostenibile si raggiungono con investimenti mirati, puntando su innovazione ed efficienza energetica degli edifici. Garantire luoghi pubblici e case più performanti e a basso impatto energetico significa investire sul futuro dei nostri territori”.

La delibera prevede un fondo da 28.5 milioni di euro dedicato agli enti locali e alle amministrazioni pubbliche della Lombardia e un altro da 5.3 milioni per le Aziende Lombarde per l’Edilizia Residenziale pubblica e i Comuni proprietari di edifici residenziali pubblici. Gli interventi finanziabili riguardano opere di efficientamento energetico e degli impianti tecnologici di interi edifici pubblici come municipi, scuole, centri civici, biblioteche, palestre o strutture sanitarie e fabbricati destinati a servizi abitativi pubblici (SAP).

“Ancora una volta – ha aggiunto l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale Paolo Franco – la sinergia tra i vari assessorati di Regione Lombardia porta beneficio all’intero territorio e al popolo lombardo tutto. Questa delibera, fondamentale per gli edifici residenziali pubblici, garantisce risorse strategiche per realizzare sempre più un sistema abitativo di qualità, capace di rispondere ai bisogni reali dei cittadini della nostra regione. Misure come queste dimostrano la capacità della Lombardia di essere pragmatica e capillare nel rispondere alle sollecitazioni che quotidianamente arrivano sul tavolo”.

Nelle opere ammissibili sono inclusi l’eventuale installazione di sistemi di produzione energetica da fonti rinnovabili integrati da sistemi di accumulo posti al servizio dei fabbricati stessi, nonché interventi di sostenibilità ambientale in termini di mitigazione delle emissioni climalteranti e incremento della capacità di adattamento ai cambiamenti climatici previsti nei criteri di valutazione.

Il bando sarà pubblicato entro marzo. Il collaudo delle opere di efficientamento energetico dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2027.

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Patto A2A-Metro per l’installazione di 156 punti di ricarica per i veicoli elettrici 

in A2A/Economia/Energia/Partecipate e controllate by

A2A – attraverso la controllata A2A E-Mobility – e METRO Italia hanno siglato una partnership che prevede l’installazione di 156 punti di ricarica per i veicoli elettrici e ibridi plug-in presso 33 punti vendita dell’insegna specializzata nel commercio all’ingrosso nel settore Horeca presenti in 14 Regioni.

Le colonnine che A2A mette a disposizione sono di tipo Quick, a corrente alternata fino a 22 kW, e Fast o Ultrafast a corrente continua, dai 50 ai 100 kW: gli automobilisti potranno quindi scegliere tra ricariche veloci ad alta potenza e ricariche più lente a potenza inferiore, a seconda delle loro esigenze.

Ad oggi sono già attive 94 prese di ricarica in 19 punti vendita METRO a Milano (Cesano Boscone, Cinisello Balsamo, San Donato Milanese, Baranzate), Castellanza, Brescia, Seriate (Bergamo), Piacenza, Castelmaggiore (Bologna), Torino, Sesto Fiorentino, Lucca, San Giovanni Teatino (Chieti), Verona, Parma, Lana (Merano), Osimo (Ancona), Silea (Treviso) e Ventimiglia. L’accordo prevede ulteriori attivazioni – per un totale di 156 punti di ricarica – anche nelle località di Bari, Bastia Umbra, Elmas (Cagliari), Pisa, Vertemate (Como), Genova, La Spezia, Moncalieri, Roma, Sassari, Trieste e Olbia.

“La mobilità elettrica è uno dei fattori chiave della transizione energetica in atto e può dare un contributo importante al processo di decarbonizzazione” – commenta Fabio Pressi, Amministratore Delegato di A2A E-Mobility – “Siamo impegnati nello sviluppo di un’infrastruttura di ricarica capillare su tutto il territorio nazionale, con soluzioni evolute capaci di rispondere alle diverse esigenze di chi già guida in elettrico e di incentivare chi sta considerando questa scelta sostenibile. La partnership con METRO Italia è un tassello importante di questa strategia: grazie alle nostre installazioni nella loro rete di parcheggi, possiamo ampliare significativamente la disponibilità di punti di ricarica, contribuendo concretamente al raggiungimento degli obiettivi del Piano Strategico del Gruppo A2A, che prevede oltre 26.000 punti di ricarica al 2035 su tutto il territorio nazionale”.

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Stanadyne, Avs annuncia interrogazione al Senato

in Città e Hinterland/Economia/Lavoro/Zone by

Questa mattina a Castenedolo in provincia di Brescia, i lavoratori e le lavoratrici della Stanadyne hanno ripreso il presidio ai cancelli della fabbrica contro l’iniziativa dell’azienda, una multinazionale statunitense, di chiudere le attività dell’azienda di Castenedolo e licenziare una novantina tra operai e operaie.

Al presidio, con i lavoratori che stanno scioperando a rotazione – secondo quanto riporta Brescia news -, erano presenti il senatore Tino Magni e il consigliere regionale Onorio Rosati di Alleanza Verdi Sinistra. Con loro il sindaco di Castenedolo, Pierluigi Bianchini, il segretario della Fiom Cgil di Brescia, Antonio Ghirardi, e Barbara Basile, della segreteria Fiom-Cgil di Brescia.

Della crisi della Stanadyne se ne parlerà presto in Senato grazie a un’interrogazione che Magni si è impegnato a depositare per sollecitare l’intervento del governo.

«La vicenda della Stanadyne – ha dichiarato Magni – risponde a una strategia aziendale esclusivamente di tipo finanziario». Nel suo intervento davanti a una cinquantina di lavoratori e lavoratrici, Magni ha sottolineato di come siano sempre più frequenti le crisi e le vertenze aziendali che interessano il settore manifatturiero e che coinvolgano alcune decine di migliaia di famiglie in tutt’Italia. «Ciò che manca a questo Paese è l’indicazione di una politica industriale. Un compito che spetta al governo. Ma nella legge Finanziaria del 2025 appena approvata non c’è traccia alcuna di questa volontà».

Dal canto suo, Rosati ha annunciato che si unirà alla richiesta di audizione, in Commissione Lavoro di cui è segretario, delle parti sociali, richiesta già depositata da alcuni consiglieri regionali bresciani, con l’obiettivo di coinvolgere direttamente la Regione in questa vertenza. «Regione Lombardia può svolgere un ruolo importante, utile a capire, ad esempio, se vi possono essere le condizioni di una ripartenza con altri soggetti potenzialmente interessati, con lo scopo di una ripresa della produzione e di garantire i livelli occupazionali attuali».

Foto da ufficio stampa Sinistra-Verdi

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Banca Valsabbina apre la 72esima filiale a Lodi

in Banche/Economia/Valsabbina by

Ulteriore rafforzamento per Banca Valsabbina, che – secondo quanto riporta una nota pubblicata su Brescia news – apre una nuova filiale a Lodi, portando così a 72 il numero complessivo di filiali operative, 52 delle quali in Lombardia.

La nuova apertura rientra nell’ambito del piano strategico dell’istituto bresciano, che prevede il progressivo rafforzamento nei principali capoluoghi del Nord Italia. L’apertura della filiale di Lodi segue quelle di Pavia e Alessandria, attive rispettivamente da gennaio e novembre 2023.

Complessivamente, la rete territoriale di Banca Valsabbina conta oggi 72 filiali: 43 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona, 3 a Milano e 17 tra le province di Alessandria, Asti, Bergamo, Bologna, Forlì-Cesena, Mantova, Modena, Monza-Brianza, Padova, Parma, Pavia, Reggio Emilia, Torino, Trento, Treviso e Vicenza, a cui si aggiunge quella di Lodi.

La nuova filiale di Lodi – operativa dal 23 dicembre – è situata in centro, in Piazza Castello n.26, ed è raggiungibile chiamando lo 0371/420458 o scrivendo all’indirizzo e-mail lodi.92@bancavalsabbina.com.

Nel corso del 2024, nella sola Lombardia, Banca Valsabbina ha supportato famiglie e aziende con finanziamenti per oltre 300 milioni di euro, di cui oltre 200 milioni erogati alle imprese della regione.

“Molte banche stanno riducendo la propria presenza fisica sul territorio ma, per una realtà come la nostra, la rete distributiva è fondamentale per essere davvero il riferimento della clientela, gestendone al meglio esigenze e complessità, spiega Hermes Bianchetti, Vicedirettore Generale Vicario di Banca Valsabbina. Con la filiale di Lodi rafforziamo ulteriormente il nostro presidio in Lombardia, con l’obiettivo di offrire i nostri servizi alle imprese ed alle famiglie, assicurando un contatto e un confronto diretto, in linea con il modello di business e la mission che caratterizzano la nostra banca. Abbiamo investito su questa piazza posizionando la filiale nel centro cittadino, mettendo a disposizione un team completo di professionisti, con gestori privati e corporate, anche per offrire servizi consulenziali finanziari ed assicurativi. Con la nuova apertura raggiungiamo le 72 filiali, in coerenza con il nostro Piano di crescita sul territorio, che prevede di portare la rete a 75 sportelli entro il 2025. Aggiungo che stiamo ultimando le attività per rendere operativa, nelle prossime settimane, anche la filiale di Novara, con l’obiettivo di poter servire nuova clientela e di poter contare presto sul contributo strategico di queste due aperture”, conclude Bianchetti.

Banca Valsabbina è una Società Cooperativa per Azioni, fondata nel 1898. È la principale Banca popolare di Brescia e da centoventicinque anni sostiene la crescita e lo sviluppo economico del territorio, ponendosi come interlocutore sia per le famiglie che per gli artigiani, le piccole attività economiche e le PMI. Opera attraverso una rete territoriale che conta 71 filiali, di cui 43 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona e 3 a Milano. Impiega 870 dipendenti, gestisce masse per oltre 12 miliardi di euro e vanta un solido patrimonio, con il CET 1 Ratio al 15% ed il Tier Total al 17,5%. Nel Gruppo Banca Valsabbina rientrano inoltre Integrae Sim – società di intermediazione leader tra gli Advisor e Global Coordinator per numero di quotazioni sul mercato Euronext Growth Milan e primaria società di consulenza focalizzata sul segmento Mid-Market – e Prestiamoci (con l’istituto di pagamento Pitupay), che gestisce una piattaforma digitale per prestiti personali a privati e partite iva – posizionandosi come prima piattaforma Italiana nel comparto consumer e circa al decimo posto in Europa – con più di 8 mila clienti e un erogato che supera i 100 milioni.

Omr sceglie il Grande per gli auguri natalizi ai dipendenti

in Aziende/Economia/Manifatturiero/Meccanica/Omr by

Omr Automotive ha scelto il “Teatro Grande” di Brescia come cornice per il suo tradizionale incontro natalizio, un evento che non solo celebra le festività, ma anche il lavoro, la passione e l’impegno che ogni giorno i suoi collaboratori mettono al servizio dell’azienda. Alla serata hanno partecipato i dipendenti degli stabilimenti OMR di Rezzato (BS), Rovereto (TN), Modena, Atessa (CH) e di FMB di Pavone del Mella (BS). A riportarlo è Brescia news.

Nell’occasione, il Presidente di Omr, Marco Bonometti, ha voluto esprimere un sincero ringraziamento a tutti i dipendenti per il contributo fondamentale che ognuno di loro ha dato nel corso dell’anno, rendendo possibile il successo dell’azienda. «Ogni vostra azione e ogni vostra scelta sono stati tasselli fondamentali per costruire insieme il percorso di crescita che oggi possiamo celebrare», ha detto.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto agli organizzatori della serata, che con grande dedizione hanno reso possibile questo evento di condivisione, e al padrone di casa, Umberto Angelini, per l’accoglienza. L’occasione è stata anche un tributo alla figura di “Silvana Tirini Bonometti”, con il concerto inserito nel contesto del 2° Festival Internazionale in suo ricordo. Il Maestro Benati ha reso possibile la partecipazione dell’Orchestra Lorenzo da Ponte, diretta dal Maestro Roberto Zarpellon, che ha regalato al pubblico la magia della musica sinfonica, ispirando tutti a dare il meglio di sé, dentro e fuori dall’ambito professionale.

Il Teatro Grande, simbolo della cultura e dell’arte, è stato il luogo ideale per trasmettere il potente messaggio della “cultura del lavoro”. «Grazie al vostro impegno, OMR sta crescendo ogni giorno. E, nonostante le difficoltà, non vogliamo fermarci. Il nostro obiettivo è continuare a crescere, a innovare, con orgoglio e determinazione», ha aggiunto Bonometti.

La serata ha anche rappresentato un momento di riconoscimento per i collaboratori che hanno dedicato più di 15 anni alla crescita di OMR, contribuendo in modo significativo al successo dell’azienda. Durante la cerimonia, sono stati premiati anche coloro che, con idee innovative e progetti pionieristici, hanno dato un contributo determinante alla realtà di OMR.

Concludendo l’evento, il patron Marco Bonometti ha augurato a tutti un Natale sereno e pieno di speranza, invitando i collaboratori a godere di questo periodo speciale con le persone care, ricaricandosi per affrontare insieme le sfide e le opportunità del nuovo anno.

I PREMIATI CON OLTRE 15 ANNI DI SERVIZIO:

Per OMR Rezzato:
– Paolo Sala e Claudio Apostoli (15 anni di servizio);
– Orazio Scalia, Alessandro Sbardellati, Paolo Bonetti, Armando Buonocore, Franck Lidehi, Massimo Gentile, Claudio Benaglio, Vito Gamiddo, Vania Manenti (20 anni di servizio);
– Roberto Pretelli (OMR Holding), Michele Pirlo (OMR Holding), Francesco Clemente, Ermanno Mariani, Kouassi L. Yao, Ermanno Viviani (25 anni di servizio);
– Enrico Lorandi, Mirko Mezzana, Stefano Marmentini, Daniela Pirana, El Mahfoud Eddaha, Marco Nicoli (30 anni di servizio);
– Giancarlo Ventura, Riccardo Apostoli (35 anni di servizio).

Per OMR Rovereto:
– Almir Hoxha (15 anni di anzianità di servizio);
– Margherita Demadonna, Agron Sinanaj (30 anni di servizio).

Per FMB srl:
– Fabio Serramondi (20 anni di servizio);
– Roberto Gatti, Said Akcha, Armando Allarchi, Ram Pal, Francesco Senatore (25 anni di servizio);
– Emanuele Cherubini (30 anni di servizio).

Confartigianato Brescia: per Natale acquistiamo locale

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by

Confartigianato sta promuovendo la campagna ‘Acquistiamo locale’, un invito a regalare e a regalarsi prodotti a valore artigiano made in Italy, espressione della creatività e della tipicità delle imprese dei tanti, diversi territori italiani. A riportarlo è Brescia news.

«“Acquistiamo locale” – sottolinea il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti – non è soltanto un atto di consumo, ma anche un impegno per valorizzare la nostra cultura imprenditoriale, il gusto per il bello, il buono e il ben fatto frutto del lavoro degli artigiani. È un investimento in eccellenza, sostenibilità e identità culturale, che porta con sé una profonda dimensione etica e relazionale. È la scelta consapevole, responsabile e sostenibile per rinsaldare il rapporto di fiducia tra imprenditori e cittadini nelle comunità».

Ma quanto spenderanno i bresciani per le festività natalizie? Da uno studio della Confartigianato emerge che la spesa totale si aggirerà sui circa 550 milioni di euro. Un’occasione in più per sostenere l’economia e l’artigianato locale. A livello nazionale per le feste di Natale gli italiani spenderanno, a dicembre, 26,5 miliardi di euro. Quasi due terzi degli acquisti, pari a 17,5 miliardi, saranno dedicati ad alimentari e bevande. A livello regionale, Confartigianato stima che si spenderà di più in acquisti natalizi in Lombardia con 4,6 miliardi di euro (17,3% del totale nazionale). Seguono il Lazio con 2,7 miliardi, il Veneto (2,2 miliardi), l’Emilia-Romagna (2,2 miliardi), la Campania (2,1 miliardi), il Piemonte e la Sicilia (entrambe con 2,0 miliardi).

Nella classifica provinciale Brescia è nella “top five”. A livello provinciale la prima è Roma con 2.014 milioni di euro (7,6% del totale nazionale) seguita da Milano con 1.576 milioni (5,9%), Napoli con 1.107 milioni (4,2%), Torino con 1.068 milioni (4,0%), Brescia con 555 milioni (2,1%) Bologna con 524 milioni, Palermo con 495 milioni, Bari con 489 milioni e Bergamo con 483 milioni.

Beni che nella nostra provincia di Brescia fanno riferimento a 7.477 imprese artigiane (il 26,4% sul totale dell’artigianato) con 23.942 addetti nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale. Una spesa importante in crescita rispetto ai 521 milioni dello scorso anno. Di questi 550 milioni, quest’anno 353 andranno per prodotti alimentari e bevande, 202 riferiti ad altri prodotti e servizi tipici del Natale. Stiamo parlando di prodotti e servizi maggiormente scelti come regalo: prodotti alimentari e bevande, moda e gioielleria, mobili, tessili per la casa, cristalleria, stoviglie e utensili domestici, utensili e attrezzature per casa e giardino, giochi, giocattoli, articoli sportivi, libri, articoli di cartoleria e materiale da disegno e servizi di cura della persona.

«Scegliere prodotti e servizi realizzati da imprese artigiane e micro piccole imprese locali vuol dire sostenere non solo l’imprenditore e i suoi dipendenti, e quindi le loro famiglie, ma anche contribuire alla trasmissione della cultura cristallizzata nel sapere artigiano nonché al benessere della comunità, garantendo sia la remunerazione del lavoro e dei fattori produttivi locali che il gettito fiscale necessario per sostenere il sistema di welfare» conclude il presidente Massetti.

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Inflazione a Brescia: + 0,1 % su ottobre, + 1,1% su novembre 2023

in Economia/Tendenze by

A novembre salgono lievemente i prezzi rispetto al mese precedente (variazione congiunturale pari a +0,1%) e rispetto a novembre dell’anno precedente (la variazione tendenziale pari a +1,1%). A dirlo – secondo quanto riporta il giornale Brescia news – sono i dati diffusi dall’Ufficio statistica del Comune di Brescia.

Rispetto al mese precedente, crescono in modo deciso i prezzi della divisione “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+1,4%). Aumenti minori si registrano per “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+0,4%), “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+0,2%), “Bevande alcoliche e tabacchi” (+0,2%) e “Altri beni e servizi” (+0,1%). Presentano, invece, un deciso calo dei prezzi le divisioni “Comunicazioni” (-2,0%), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (-0,9%) e “Ricreazione, spettacoli e cultura” (-0,5%). Nulle le variazioni congiunturali dei “Trasporti”, “Istruzione”, “Abbigliamento e calzature” e “Servizi sanitari e spese per la salute”.

Rispetto a novembre 2023, i maggiori incrementi tendenziali si registrano per le divisioni “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+3,4%), “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+3,4%), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+2,7%), “Altri beni e servizi” (+2,2%), “Istruzione” (+2,0%) e “Bevande alcoliche e tabacchi” (+1,7%). In forte calo, la divisione “Comunicazioni” (-6,7%), seguita da “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-1,4%) e “Trasporti” (-0,8%). Analizzando per tipologia di prodotto, i “Beni” presentano complessivamente un lieve aumento congiunturale (+0,4%). Nel dettaglio, salgono sia i Beni alimentari (+1,4%, e soprattutto i non lavorati +3,2%), sia i Beni Energetici (+0,6%, in particolare gli Energetici regolamentati +3,2%). In termini tendenziali, complessivamente, i “Beni” salgono lievemente (+0,1%), gli alimentari aumentano (+3,1%) e gli energetici calano (-6,3%). I “Servizi” registrano complessivamente un leggero decremento congiunturale (-0,3%), pur mantenendo elevato l’aumento tendenziale (+2,3%). In particolare, all’interno della tipologia dei Servizi, la voce che presenta il decremento congiunturale più elevato è quella dei “Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona” (-0,6%).

Anche in termini tendenziali, l’incremento maggiore si registra per “Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona” (+3,7%). Complessivamente, i prezzi dei “Beni alimentari, per la cura della casa e della persona”, definiti come il Carrello della spesa delle famiglie, crescono su base mensile (+1,2%) e su base annuale (+2,6%). Con riferimento alla frequenza di acquisto, rispetto al mese precedente, scendono i prodotti a Bassa e a Media frequenza di acquisto (rispettivamente -0,5% e -0,2%), mentre quelli a Alta frequenza sono in rialzo (+0,7%).

In termini tendenziali, i prodotti a Alta e Media frequenza di acquisto presentano variazioni positive (entrambe +1,5%), mentre quelli a Bassa frequenza variazioni tendenziali negative (-0,3%). Infine, per la componente di fondo della dinamica dei prezzi “Core Inflation” (al netto della componente volatile dei Beni energetici e Alimentari non lavorati), la variazione congiunturale è negativa (-0,2%), mentre quella tendenziale è positiva (+1,5%). Confrontando l’andamento dei prezzi della città di Brescia con quello complessivo registrato a livello nazionale, si evidenzia che, in questo mese, i prezzi della città di Brescia presentano variazioni congiunturali lievemente superiori a quelle nazionali (+0,1% versus 0,0%), mentre presentano variazioni tendenziali inferiori (+1,1% versus +1,4%). Le differenze sono presentate, in seguito, anche per divisione.

Brescia, nel 2024 le esportazioni sono calate del 3,6% sul 2023

in Economia/Export/Manifatturiero by

Nel 3° trimestre dell’anno, il valore delle esportazioni bresciane – pari a 4.639 milioni di euro – registra una nuova flessione rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Si tratta della sesta rilevazione negativa consecutiva (da aprile 2023). A rilevarlo sono i dati ISTAT elaborati dal Centro Studi di Confindustria Brescia.

La variazione delle vendite all’estero nei confronti dell’analogo periodo del 2023 è infatti pari a -1,5%, confermando una contrazione non troppo dissimile da quella sperimentata nel trimestre precedente (-0,8%); si tratta di valori comunque distanti da quelli registrati nello scorso anno, quando il delta negativo si aggirava sulla doppia cifra. Quanto riscontrato nel nostro territorio appare in controtendenza rispetto al leggero incremento rilevato in Lombardia (+1,4%) e alla stagnazione nazionale (-0,1%). Nei primi nove mesi del 2024, l’ammontare complessivo dell’export dal Made in Brescia si attesta a 15.062 milioni, in flessione del 3,6% sullo stesso periodo del 2023 (15.629 milioni): si tratta di un andamento decisamente più negativo rispetto a quanto emerso in Lombardia (-0,5%) e in Italia (-0,7%).

“Le dinamiche dell’export bresciano nel periodo tra luglio e settembre vedono inalterata la diffusa debolezza della manifattura locale, che si inserisce all’interno di un più ampio contesto nazionale e internazionale caratterizzati per l’elevata fragilità del quadro ciclico – commenta Mario Gnutti, vice presidente di Confindustria Brescia con delega all’Internazionalizzazione –. In particolare, l’industria bresciana sconta l’importante esposizione verso la Germania, la cui economia continua a essere in forte affanno, come certificato dal relativo indice PMI manifatturiero, al di sotto della soglia di neutralità da ormai oltre due anni. I movimenti delle vendite all’estero, che sono espressi a valori correnti, risentono inoltre delle fluttuazioni delle quotazioni delle principali materie prime utilizzate nei processi produttivi dalle aziende del territorio bresciano. A riguardo, va sottolineato che, sia in prospettiva trimestrale, sia con riferimento ai primi nove mesi dell’anno, i prezzi delle commodity industriali scambiate sui mercati internazionali si sono mossi in ordine sparso: ai rincari di alluminio e rame, si contrappongono infatti le flessioni del nichel e del rottame ferroso. Un contesto che ci impone quindi ancora attenzione e, come più volte sottolineato negli ultimi mesi, la necessità di una maggiore apertura verso nuovi mercati di riferimento, non ancora del tutto sfruttati.”

Per quanto riguarda le importazioni, nel periodo luglio-settembre pari a 3.028 milioni, si assiste a un significativo incremento (+17,9% tendenziale), mentre nei primi nove mesi hanno raggiunto la cifra di 9.211 milioni (in aumento del 3,4% sul 2023). A seguito di tali evoluzioni, il saldo commerciale generato a Brescia e provincia ammonta a 5.851 milioni, in ridimensionamento di circa 870 milioni sul 2023.

Venendo ai principali mercati di destinazione dell’export bresciano, si rilevano, nei primi nove mesi dell’anno, generalizzate flessioni. In particolare, va segnalato il -11,8% delle vendite verso la Germania e il -4,9% nei confronti della Francia.  Al di fuori del mercato comunitario, le variazioni più significative interessano Regno Unito (-14,1%), Stati Uniti (+5,5%) e Cina (+17,6%). Più in generale si consolida il parziale riposizionamento dell’export bresciano, storicamente incentrato sull’Europa (il peso dell’export verso Berlino scende sotto la soglia del 18%), a favore di mercati più lontani, come Asia e America settentrionale, le cui quote tuttavia rimangono non sufficienti a compensare la contrazione da parte dei partener comunitari.

Tra i beni venduti all’estero, solo i prodotti chimici e farmaceutici (+5,6%) si connotano per variazioni positive dell’export bresciano fra i primi nove mesi del 2024 e l’analogo periodo del 2023. Per contro, la contrazione più intensa riguarda i prodotti della metallurgia (-11,6%), all’interno di uno scenario in cui tutta l’industria metalmeccanica locale appare in sofferenza.

Nei primi nove mesi del 2024, infine, Brescia perde un posto nella classifica delle province italiane per valore delle vendite all’estero, uscendo di fatto, in questa rilevazione, dalla “top five” nazionale sostituita dalla confinante Bergamo. Ai primi posti si posizionano Milano (42.442 milioni), Torino (19.645), Firenze (17.060), Vicenza (16.740) e appunto Bergamo (15.288). Anche dal punto di vista del saldo commerciale manifatturiero, Brescia (6.944 milioni) perde posizioni scendendo dalla “storica” terza posizione alla quinta, la precedono Vicenza (9.657), Modena (8.359), Bologna (6.970) e Firenze (6.959).

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Btl, Simec e Coldiretti: accordo per sostenere le imprese

in Agricoltura e allevamento/Banche/Btl/Economia/Finanza/Uncategorized by

Un accordo per consentire di rispondere alle sfide di un settore, quello primario, in forte cambiamento e consentire alla banca di supportare i progetti nella “Transizione verde” e nella “Trasformazione digitale” (cd. Transizioni gemelle), ma anche nel passaggio verso i nuovi assetti di governo e di gestione delle imprese agricole di capitali.

Questo in breve l’obiettivo dell’accordo firmato oggi presso la sede della banca tra la Società Italiana Consulenza e Mediazione Creditizia S.p.A. (SIMEC) e BTL Banca del Territorio Lombardo che avrà come ambito di operatività i territori delle provincie di Brescia e Bergamo, ove l’istituto di credito già opera con 57 filiali.

Alla presentazione dell’accordo con SIMEC, il primo che coinvolge una banca di credito cooperativo a livello nazionale, erano presenti i vertici della banca, con il Direttore Matteo De Maio, il Direttore Commerciale Pierangelo Fanelli e il Responsabile Divisione Agritech Piero Gozzini, unitamente al Direttore Commerciale di SIMEC, Massimo Pirone, e alla Presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti.

SIMEC Spa, società di consulenza e mediazione creditizia con sede a Roma, partecipata da Coldiretti, nasce per supportare le imprese del settore agricolo, agroalimentare e agroindustriale attraverso rapporti di sinergia e convenzioni con gli istituti di credito. Ciò grazie ad una diversificazione di prodotti finanziari e ad un servizio di consulenza mirata nell’ambito dei finanziamenti agrari, finanziamenti agevolati, Sabatini e garanzie ISMEA.

A sua volta BTL Banca, realtà storicamente vicina al settore primario, oltre ai finanziamenti di credito agrario tradizionale, ha da tempo avviato un percorso per dotarsi di strumenti e professionalità dedicate a supportare il mondo agricolo con la creazione di una specifica divisione Agritech BTL. Ciò nel contesto di un settore chiamato più di altri ad innalzare significativamente il suo tasso tecnologico e digitale, la sua interconnessione con il comparto industriale, nella produzione di energia e di prodotti (non alimentari) riciclabili, con l’imperativo di contribuire allo sviluppo di un contesto produttivo più sostenibile e ad un cambio di paradigma nel modo di coltivare la terra.

“Con grande soddisfazione – le parole di Massimo Pirone, Direttore Commerciale di SIMEC – annunciamo questa nuova collaborazione con BTL Banca del Territorio Lombardo, un istituto di riferimento per il settore primario che condivide i nostri valori di vicinanza al territorio e attenzione alle esigenze specifiche delle persone e delle imprese locali. Questo accordo rappresenta una tappa fondamentale nella nostra missione di supportare le imprese agricole, agroalimentari e agroindustriali nella transizione verso modelli di gestione più sostenibili e digitalizzati. L’integrazione della nostra esperienza nei finanziamenti agrari e agevolati con le competenze e degli strumenti di BTL ci consentirà di offrire ai soci Coldiretti s strumenti e servizi sempre più mirati e vantaggiosi, in linea con le sfide poste dalla transizione verde e dalle trasformazioni tecnologiche in atto. Insieme, miriamo a sostenere un’agricoltura sempre più innovativa, sostenibile e capace di rispondere alle esigenze di un mercato in evoluzione, valorizzando al contempo le specificità del territorio.”

“Il mondo dell’agricoltura bresciano è un mondo dinamico e ha sempre più necessità di investire in innovazione, tecnologia e digitalizzazione – interviene Laura Facchetti presidente di Coldiretti Brescia – per questo abbiamo bisogno di strumenti a misura per permettere alle nostre aziende di essere accompagnate in un cambiamento necessario da un’agricoltura di tipo tradizionale,  all’agricoltura del futuro, fatta di sfide legate a temi della sicurezza alimentare del benessere animale e  della sostenibilità ambientale.  Questa convenzione offrirà ai nostri soci condizioni bancarie molto vantaggiose e un sostegno concreto in un momento storico in cui l’accesso al credito e ai servizi bancari può fare la differenza. Sarebbe auspicabile realizzare pacchetti dedicati anche ai giovani che hanno voglia di crescere, di investire e di credere che l’agricoltura possa essere il loro futuro”.

“L’obiettivo della nostra banca, storicamente legata al settore primario, – le parole del Vice Presidente Renato Facchetti e del Direttore Generale di BTL Matteo De Maio – è quello di riuscire ad accompagnare le imprese agricole verso il cambiamento, proponendosi, nel territorio di competenza, come un interlocutore di riferimento con soluzioni mirate all’innovazione e alla sostenibilità. Riteniamo che solo grazie alla profonda conoscenza del settore e alla capacità di monitorare le evoluzioni in ambito normativo ed economico sia possibile definire strategie per individuare le priorità, le opportunità di investimento e, quindi, definire soluzioni finanziarie mirate per le imprese del settore agricolo. Da qui l’opportunità di un accordo di collaborazione con una realtà autorevole quale SIMEC spa”.

Banca del Territorio Lombardo conta 66 filiali, 400 collaboratori e 11.000 Soci Cooperatori e oltre 86.000 clienti. Fa parte del Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano, che annovera 65 banche e 1.500 sportelli in tutta Italia, oltre 11.000 collaboratori e circa 450.000 Soci Cooperatori.

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