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Omicidio Carol Maltesi: tutti i segreti in un libro (da Brescia)

in Cultura/Economia by

Uscirà il 22 marzo in tutte le librerie d’Italia (ma in preordine è già disponibile su Amazon a questo link) l’attesissimo “Sulla tua pelle”, il libro pubblicato da Giunti editore che racconta l’indagine del giornale online BsNews.it e del direttore Andrea Tortelli sul caso dell’omicidio di Carol Maltesi.

La storia di una tragedia efferata, in cui un’attrice hard (Charlotte Angie) con 30mila follower su Instagram può sparire per oltre due mesi senza che nessuno ne denunci la scomparsa. La storia di un femminicidio in cui ha perso la vita una donna di soli 26 anni e una mamma. Ma anche un’inchiesta giornalistica (fatta da casa e con strumenti a disposizione di chiunque) di cui sono occupati i media di tutto il mondo (dal New York Post al Telegraph di Londra, dall’Abc allla tv Rtl tedesca) e diverse università italiane di giornalismo.

Il libro – in vendita a 16 euro – racconta la storia di Carol, l’omicidio, le indagini e l’inchiesta di BsNews.it. Sono presenti anche le interviste a Angela Di Fonzo (attrice hard nota come Diana Zilli e amica di Carol Maltesi), Roberta Bruzzone (criminologa di fama) e Andrea Vogt, corrispondente del Telegraph di Londra che per prima ha raccontato il caso sulla grande stampa internazionale.

+ E’ POSSIBILE ORDINARE “SULLA TUA PELLE”, IL LIBRO SULL’OMICIDIO DI CAROL MALTESI, A QUESTO LINK +

CAROL MATESI, LA TRAGEDIA IN SINTESI

Carol Maltesi è stata uccisa l’11 gennaio di 2023 a colpi di martello e coltello dall’ex compagno Davide Fontana. Il bancario 43enne (vicino di casa, foodblogger, fotografo e collega nel mondo del porno), quindi, ha fatto a pezzi il corpo, cercando di scarnificarlo per cancellare i tatuaggi, lo ha messo in un congelatore comprato su Amazon, ha provato a bruciarlo sul barbecue di una casa affittata con Airbnb sulle montagne del Varesotto (e lasciando perfino una recensione del posto) e infine, dopo oltre due mesi, lo ha gettato in un dirupo di Paline di Borno, in Valcamonica.

Qui, poche ore dopo, un pensionato ha trovato i sacchi neri e, pensando fossero rifiuti abbandonati da incivili, li ha aperti. Le indagini sono iniziate subito, ma il nome della vittima (la cui scomparsa non era mai stata denunciata) non era noto e l’unico elemento utile per riconoscerla erano i numerosi tatuaggi sul corpo

Il 26 marzo, con un’indagine lampo, il direttore di BsNews Andrea Tortelli è risalito al nome della povera donna trucidata (fino a quel momento ignoto anche alle forze dell’ordine) e ha chattato con il suo assassino, consegnando poi i materiali ai carabinieri, che hanno arrestato l’assassino poche ore dopo.

La bresciana Antares Vision acquisisce il 30% di Pygsa e si allarga bel mercato spagnolo

in Economia/Export/Tendenze by

Antares Vision Group (EXM, AV:IM), multinazionale italiana leader nella tracciabilità e nel controllo qualità, che garantisce la trasparenza di prodotti e filiere attraverso la gestione integrata dei dati, comunica di aver sottoscritto in data odierna, attraverso la propria controllata FT System, un accordo vincolante che prevede l’acquisto del 30% di PYGSA Sistemas Y Applicaciones SL (“PYGSA”) mediante un aumento di capitale e un esborso pari ad €0.55m. Simultaneamente, AV Group ha sottoscritto con la Società spagnola un accordo per la distribuzione in esclusiva delle proprie soluzioni in Spagna, in tutti i settori di riferimento (Life Science, Cosmetics, Food & Beverage) e in Portogallo per il solo Food & Beverage.

PYGSA è stata fondata nel 2008 da due soci con oltre 20 anni di esperienza specifica nelle tecnologie di ispezione prodotto per il controllo qualità. La Società, con sede a Valencia, è attualmente interamente posseduta da Guillermo Jose Gimeno, uno dei due fondatori. PYGSA, è composta da tre società: Sistemas Tecnicos de Vision S.L., specializzata in tecnologie di ispezione visiva e componenti per linee Food & Beverage; Investigaciones Y Control s.l.u., attiva nei sistemi controllo e tracciabilità nel settore farmaceutico; Talleres Ferragut S.L., operante nei sistemi di automazione industriale e sistemi di movimentazione ad alta cadenza. Presente in tutti settori di riferimento di Antares Vision Group, PYGSA ha sviluppato un know-how specifico per la progettazione e produzione di sistemi di ispezione per il controllo qualità, soluzioni di tracciabilità, soluzioni software per la misurazione dell’efficienza e le relative integrazioni. Nel 2021, PYGSA, che occupava 72 persone, ha registrato un fatturato pari ad €7.5m e un Adj. EBITDA pari a €0.6m.

“PYGSA rappresenta una preziosa opportunità sia come investimento sia come espansione diretta nel mercato spagnolo per la distribuzione delle nostre soluzioni: consolidiamo e rafforziamo la nostra presenza in mercati strategici, con l’acquisizione immediata di quote di mercato. Inoltre, possiamo affiancare i nostri clienti con soluzioni innovative, un servizio e un supporto tecnico locale accurato e veloce” ha dichiarato Emidio Zorzella, Presidente e CO-CEO di Antares Vision Group.

Razionale strategico

Nel dettaglio questo accordo permette ad Antares Vision Group di:

  • Espandere la presenza diretta in Spagna in tutti i settori di riferimento e in Portogallo nel Food & Beverage;
  • Garantire una presenza immediata di supporto tecnico locale, sfruttando le tre sedi operative di PYGSA;
  • Rafforzare il proprio portafoglio grazie a soluzioni tecnologiche complementari;
  • Incrementare la capacità produttiva nei mercati specifici;
  • Potenziare lo sviluppo di soluzioni innovative, anche personalizzate;
  • Sviluppare un team R&D internazionale attraverso la collaborazione con Università e Istituti di ricerca (le 3 sedi operative sono nelle prime 3 città universitarie spagnole); 
  • Aumentare il know-how come hub tecnologico di riferimento per il controllo qualità nel food & beverage e nelle soluzioni software per l’efficienza delle linee di produzione. 

L’accordo finanziario

A partire dal 2024 e con l’approvazione del bilancio annuale di PYGSA, FT System avrà il diritto per tre anni di esercitare una call option sul restante 70% del capitale. Il prezzo della call option sarà determinato sulla base di una valorizzazione della Società pari all’EBITDA x6 – PFN. Nel 2026 e con l’approvazione del bilancio annuale 2025 di PYGSA e con il mancato esercizio della Call option, FT System e Guillermo Jose Gimeno avranno il diritto ad esercitare, rispettivamente, una put option e una call option sul capitale detenuto dalla controparte. Il prezzo delle put e call option sarà determinato sulla base di una valorizzazione della Società pari all’EBITDA x6 – PFN. In caso di risoluzione del contratto di distribuzione, FT System avrà il diritto di esercitare un’opzione call o put a un prezzo sempre basato sull’EBITDA x6 – PFN. Tra le parti vi è un accordo di non trasferire a terzi le rispettive quote fino al 31 dicembre 2026.

L’acquisizione sarà interamente finanziata con la liquidità disponibile. Nel 4Q 2021, AV Group ha completamente rifinanziato il proprio indebitamento con una duration media di circa 6,4 anni, con un costo medio fisso (post-hedging) di circa il 2,0% e senza significativi rimborsi di capitale per i prossimi quattro anni.

Antares Vision Group è stato assistito da Orsingher Ortu – Avvocati Associati e Maio (consulenti legali).

Terziario, a Brescia la fiducia delle imprese torna ai livelli di fine 2021

in Economia/Tendenze by

Nel 4° trimestre del 2022, il clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore dei servizi si è attestato a 124, evidenziando un significativo incremento rispetto alla rilevazione precedente (102), quando l’indice era di fatto ritornato sui livelli di fine 2020. La fiducia degli operatori attivi nel terziario locale raggiunge così i massimi per il 2022, risultando allineata a quanto rilevato nell’ultimo periodo del 2021

A evidenziarlo sono risultati dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia al 4° trimestre 2022.

Tale dinamica esprime un movimento reattivo all’interno della tendenza ribassista iniziata nella seconda metà del 2021 e poi intensificatosi nei primi nove mesi del 2022.  In particolare, nell’ultima parte dell’anno il settore ha beneficiato della buona performance da parte dell’industria manifatturiera locale, suo tradizionale cliente, e delle moderate prospettive di crescita per il prossimo futuro, all’interno di un contesto nazionale giudicato meno negativo rispetto a qualche mese fa.

“Il settore terziario – commenta Fabrizio Senici, Presidente del settore Terziario di Confindustria Brescia – ha fiducia nel futuro più immediato perché è il settore che più di altri riesce ad avere la visione strategica dei pilastri che sostengono lo sviluppo delle imprese: finanza, sostenibilità, capitale umano, digital trasformation e marketing/comunicazione. Le imprese del nostro settore, quindi, beneficiano sì del buon andamento dei settori manifatturieri, ma è un buon andamento che hanno contribuito a rendere possibile, creando di fatto un circolo virtuoso e positivo.”

Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle aziende sui tre mesi precedenti:

·        il fatturato è aumentato per il 53% delle imprese intervistate, con un saldo positivo del 44% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;

·        gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +35% e a +21%);

·        i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +33%); una tendenza che certifica come l’inedita salita delle quotazioni degli input energetici rilevata per buona parte del 2022 si sia poi propagata in altri ambiti dell’economia reale.

Per quanto riguarda le prospettive per i mesi a venire:

·        il fatturato è atteso in crescita dal 40% degli intervistati, con un saldo positivo del 26% a favore degli ottimisti rispetto ai pessimisti;

·        i saldi riferiti al portafoglio ordini (+38%) e all’occupazione (+25%) descrivono uno scenario di possibile accelerazione dell’attività;

·        i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+30%), a indicazione che la fase rialzista recentemente riscontrata è verosimilmente destinata a perdurare anche nel prossimo futuro.

Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive generali dell’economia italiana sono orientate a una sostanziale stabilità, grazie al significativo ribasso delle quotazioni degli input energetici, che favorirebbe un parziale riassorbimento dell’inflazione dei prezzi al consumo, a fronte del movimento rialzista dei tassi di interesse bancari, che verosimilmente impatteranno su investimenti e consumi. Nel dettaglio, il 14% degli imprenditori ha espresso un orientamento ottimistico, a fronte del 70% che prevede stazionarietà e del 16% che ha invece una visione negativa.

L’andamento per comparto

Consulenza alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto della consulenza alle imprese, nel 4° trimestre 2022, si attesta a 122, contro 99 del periodo precedente. I giudizi a consuntivo segnalano che: il fatturato è aumentato per il 63% delle imprese, con un saldo positivo del 59% tra risposte in crescita e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +41% e a +26%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione in rafforzamento (saldo netto pari a +30%). Con riferimento alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 22% degli intervistati, con un saldo positivo del 3%; i saldi riferiti al portafoglio ordini (+26%) e all’occupazione (+11%) indicano uno scenario di possibile rafforzamento dell’attività; i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+22%). Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana sono così orientate: l’11% prevede un aumento, a fronte del 78% che propende per la stazionarietà e del rimanente 11% che ha una visione sfavorevole.

ICT & digitale

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto ICT & digitale, nel 4° trimestre 2022, si attesta a 129, in incremento rispetto a quanto rilevato fra luglio e settembre (120). In merito ai giudizi espressi sui tre mesi precedenti: il fatturato è aumentato per il 53% delle imprese, con un saldo positivo del 40% tra variazioni in aumento e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +27% e a +20%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +27%). Riguardo alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 67% degli intervistati, con un saldo positivo del 67%; i saldi riferiti al portafoglio ordini e all’occupazione risultano positivi (rispettivamente pari a +67% e a +40%); i prezzi dei servizi offerti registrano un saldo in aumento del 33%. Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano nel complesso sfavorevoli: il 20% degli imprenditori ha un orientamento positivo, il 43% prevede stazionarietà e il rimanente 27% si aspetta una contrazione.

Servizi alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto servizi alle imprese, nel 4° trimestre 2022, si attesta a 128, in netta crescita rispetto al periodo precedente (89). Riguardo ai giudizi espressi a consuntivo: il fatturato è cresciuto per il 42% delle imprese, con un saldo positivo del 34%; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +42% e a +8%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione rialzista (+50%). In merito alle prospettive a breve termine, il fatturato è atteso in aumento per il 50% degli intervistati, con un saldo positivo del 33%; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +34% e a +33%); i prezzi dei servizi offerti si contraddistinguono per un saldo positivo del 42%. Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive dell’economia italiana risultano moderatamente positive: il 17% degli intervistati ha un orientamento ottimistico, a fronte del 75% che prevede stazionarietà e dell’8% che invece propende per una flessione.

L’Indagine viene effettuata trimestralmente su un panel di imprese associate appartenenti al settore terziario.

Torri Solare cresce e lancia la nuova linea automatizzata

in Bassa/Economia/Energia/Zone by

MANERBIO (BS) – Continua la crescita di Torri Solare, l’azienda nata nel 2007 da una costola della Fonderia Torri di Quinzano con l’obiettivo di dare vita alla prima azienda produttrice di moduli fotovoltaici. Di fronte al continuo aumento degli ordini, l’impresa guidata dal giovane Michele Torri ha deciso di investire ancora. Sul territorio.

Dopo aver messo sul piatto quasi due milioni di euro per rimettere a nuovo l’ex lavanderia industriale Europa di Manerbio, al confine con Bassano Bresciano, infatti, Torri Solare ha annunciato di essere pronta a realizzare una nuova – e innovativa – linea di produzione automatizzata, che promette di incrementare volumi di produzione, ma soprattutto la qualità dei prodotti.

Foto da Torri Solare

TORRI SOLARE: LA NUOVA LINEA DI PRODUZIONE

Il progetto è quasi tutto “Made in Manerbio”. A elaborarlo, infatti, è stato l’Ufficio Ricerca e sviluppo interno (a capo del progetto Paolo Mutti), in collaborazione con altri partner specializzati del territorio (la parte software e automazione, per fare un esempio è stata sviluppata insieme ai tecnici Gian Luca Zanni e Tommaso Bonfiglio, dell’azienda Gizeta software).

La nuova linea, che occupa circa 350 metri quadrati, consta di 15 macchinari e cinque robot collegati tra loro da un sistema di nastri trasportatori. Una fitta rete interconnessa che sarà composta da stringatrici, svolgitori di pellicole, laminatori, rifilatrici, magazzini verticali per lo stoccaggio in linea, flipper (per un primo check con ispezione visiva) e macchine test EL e VI (che eseguono prove di elettroluminescenza e flash su ogni pannello). Mentre i robot si occuperanno della saldatura e del posizionamento dei componenti.

Foto da Torri Solare

A sorvegliarne le attività saranno 3-4 operatori per turno (attualmente i dipendenti sono 40), che si occuperanno di rifornire i buffer dei macchinari ed effettuare controlli continui sulla qualità

L’impianto consentirà, a regime, di produrre una decina di pannelli all’ora. Ma è già predisposto per il potenziamento in caso di ulteriore aumento degli ordini.

“Con questa nuova linea”, commenta Michele Torri, “metteremo a frutto il know-how maturato in sedici anni di lavoro in un settore in continua evoluzione, che richiede grandi competenze e grande coraggio per restare in linea con le esigenze del mercato. La nostra sfida è quella di dare vita a un sistema di produzione completamente automatizzato, senza far venir meno l’attenzione artigianale ai livelli di qualità che da sempre ci contraddistingue. Continuiamo a lavorare con il supporto della tecnologia”, conclude, “per migliorare i nostri prodotti, per crearne di nuovi e mettere in campo processi produttivi che ci consentano di produrre di più e meglio. In sinergia con le forze migliori del nostro territorio”.

TORRI SOLARE: RICERCA E SVILUPPO

Da sempre la ricerca e lo sviluppo sono due dei punti di forza di Torri Solare, che ne garantiscono la competitività in un mercato particolarmente dinamico, anticipando i competitori con prodotti sempre più innovativi, performanti e affidabili. Ma anche trovando il giusto mix tra qualità e prezzo.

A tale scopo, nello stabilimento di Manerbio, circa 500 metri quadrati sono riservati proprio alla ricerca e allo sviluppo, con test continui di ogni nuovo prodotto sia dal punto di vista elettrico sia sul versante meccanico (anche attraverso prove di rottura che permettono di provare la robustezza e la resistenza dei prodotti

“Uno degli obiettivi”, aveva ricordato Torri qualche mese fa, “è quello di irrobustire la resistenza meccanica e agli agenti atmosferici, che pure è già ben al di sopra degli standard di mercato, dei nostri pannelli. Ma da sempre stiamo anche lavorando alla progettazione di impianti ancora più smart e semplici da posare”. La novità di quest’anno, in linea con le sue parole, sono i nuovi sistemi di fissaggio adatti a tutte le tipologie di tetto, che rendono l’installazione meno complicata e più rapida. E che, grazie a nuove geometrie e materiali, garantiscono un’eccellente impermeabilità e tenuta ai carichi di neve e vento.

Michele Torri, foto da Torri Solare

TORRI SOLARE: ARTIGIANI DEL FOTOVOLTAICO

Ma Torri Solare non è solo tecnologia. Una delle priorità dell’azienda, infatti, è quella di investire sul rapporto con il territorio e valorizzare la filiera. L’emblema ne è il canale “Artigiani del fotovoltaico”, una rete di artigiani del settore (impiantisti e installatori) che – agendo in controtendenza rispetto al contesto – decidono di scegliere prodotti di qualità, interessandosi della componente tecnica e qualitativa di ciò che stanno acquistando. Un cerchio che si chiude con la decisione dell’azienda di non lavorare con la distribuzione, ma diffondere i prodotti soltanto attraverso un canale esclusivo con gli operatori del settore.

“Senza una rete di professionisti legati tra loro dai prìncipi della qualità, dell’investimento sul territorio e della formazione di risorse qualificate”, chiosa Michele Torri, “la nostra sarebbe solo una rincorsa opportunistica che lascia ben poco alle future generazioni”.

Capriano, Img guarda a Uk e Irlanda: obiettivo fatturato estero al 30%

in Economia/Export by

Capriano del Colle (BS)IMG, leader nel settore delle presse per lo stampaggio a iniezione degli elastomeri e termoindurenti in Italia, continua la sua opera di espansione oltre confine. Dopo aver aperto un canale in Germania, dove l’azienda ha debuttato in ottobre con la REM 300 – la prima pressa full electric per la gomma nel mondo, già fra i vincitori del bando Tech Fast di Regione Lombardia – questa volta guarda all’Inghilterra e all’Irlanda, presidiate dal 30 gennaio con un agente in loco attraverso l’agenzia MAPRA Technik, che dal 1990 si occupa di rappresentare in territorio britannico aziende internazionali. Questa collaborazione si aggiunge a quelle già in essere in Spagna e Portogallo.

Il mercato italiano per IMG rappresenta l’80%, quello estero il 20%. L’obiettivo è far crescere, entro 3 anni, il fatturato estero al 30%.È la prima volta che IMG sbarca in UK, per questo siamo molto lieti di avere un rappresentante direttamente in loco. Ciò ci permetterà di assistere meglio i nostri clienti inglesi ed essere più rapidi nel caso necessitino di assistenza – spiega l’AD Barbara Ulcelli -.  IMG prevede di creare anche altre collaborazioni a stretto giro, soprattutto in ambito europeo, sempre con un occhio di riguardo alla Germania, che per noi ha un grande potenziale e che, dopo l’Italia, è il nostro secondo mercato”. IMG affronterà questa nuova sfida contando su qualità, innovazione e sostenibilità, fattori che l’hanno resa leader della Rubber Valley, ovvero il distretto del Sebino, noto in tutto il mondo, che comprende parte delle province di Bergamo e di Brescia.

La piazza britannica è particolarmente interessante per IMG. L’industria della gomma nel Regno Unito è più che altro caratterizzata da aziende specializzate nello stampaggio di questo materiale, che producono in volumi e lotti di piccole dimensioni, ma di molteplici tipologie, dalle guarnizioni O-ring a quelle per l’oleodinamica, fino alle suole in gomma per calzature di alta qualità. I pezzi in gomma vengono prodotti per settori industriali esigenti e con standard di qualità molto elevati, come l’industria automobilistica, petrolifera, del gas e quella aerospaziale. La domanda principale è costituita dal settore automobilistico (note case automobilistiche, ma anche team di Formula 1 e costruttori di motori). Il valore di produzione dei prodotti in gomma nel Regno Unito è stimato in oltre 4 miliardi di euro; il settore impiega oltre 20.000 persone.

About IMG

IMG è leader italiana nel settore delle presse per stampaggio a iniezione degli elastomeri e termoindurenti. Nata nel 2006, ha sede a Capriano del Colle, in provincia di Brescia, culla dell’industria manufatturiera nazionale. Il principale mercato di sbocco è il distretto del Sebino, considerato la Rubber Valley a livello mondiale. Nello stabilimento di 9.000 metri quadrati lavorano 60 persone, un team giovane e dinamico, orientato alla ricerca, all’innovazione e alla sostenibilità come driver di crescita.

Il fatturato, nel 2021, si attesta oltre i 60 milioni di euro.

La produzione riguarda presse con sistemi a vite punzonante o a vite + pistone e sistemi di caricamento e iniezione del BMC, del silicone liquido e/o in pasta. L’esperienza di IMG la porta anche a realizzare macchine customizzate su richiesta del committente. A completamento, l’azienda offre servizio di consulenza e manutenzione da parte di personale altamente qualificato, anche in tele-assistenza da remoto, e gestione puntuale della ricambistica.

Carcere e lavoro, formati a Verziano i primi 18 carrellisti

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

Si è concluso, nella giornata di ieri, il corso di formazione per 18 carrellisti, organizzato all’interno della casa di reclusione di Brescia Verziano e avviato lo scorso giovedì 2 febbraio.

L’iniziativa rappresenta la prima di una serie di attività finalizzate a creare un percorso di inserimento lavorativo per i detenuti, come definito dal protocollo rinnovato nello scorso settembre da Confindustria Brescia, Istituti di Pena Bresciani, Garante dei Detenuti e Tribunale di Sorveglianza di Brescia.

In particolare, nei primi due giorni di formazione del corso – erogato da Isfor Formazione Continua attraverso un formatore esterno – è stata affrontata la parte teorica: normativa in materia di sicurezza, principali rischi connessi all’utilizzo del carrello, meccanismi di funzionamento e caratteristiche del carrello e verifica delle condizioni di equilibrio e manutenzione; nei giorni seguenti, i partecipanti – divisi in gruppi da 6 – hanno quindi affrontato la parte pratica: illustrazione di uso del carrello e guida dello stesso su un percorso di prova per evidenziare le manovre a vuoto o a carico.

I partecipanti – selezionati tra le categorie dei prossimi alla fine della pena o di coloro che, seppur ancora in esecuzione, sono autorizzabili ad eseguire attività lavorativa (rientrando in carcere al termine del turno lavorativo) – hanno quindi ottenuto l’abilitazione alla guida del carrello elevatore industriale: si tratta di una figura professionale individuata da Confindustria Brescia tra quelle attualmente più richieste in ambito produttivo manifatturiero.

Le aziende che manifesteranno interesse potranno ora inserire le figure abilitate in azienda.

“Credo che oggi sia fondamentale creare una linea di dialogo con le carceri – commenta Silvia Mangiavini, vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Legalità e Bilancio di sostenibilità –. Dobbiamo sempre ricordare che il carcere, in Italia, ha anche una finalità rieducativa e riabilitativa. Non è corretto che una persona rimanga segnata a vita per una scelta sbagliata. Inoltre, c’è da considerare che, se queste persone rimanessero escluse dal contesto lavorativo, probabilmente si troverebbero di nuovo a vivere di espedienti, diventando potenziali fonti di danno per la comunità. Il percorso di reinserimento lavorativo ha anche lo scopo di evitare che questo accada, a tutto beneficio della persona e della comunità intera. Il corso per carrellisti si inserisce proprio in tale contesto, e costituisce una dimostrazione tangibile di come il Protocollo per le carceri, rinnovato nello scorso settembre, costituisca un esperimento sociale di grande impatto e valore per il nostro territorio.”

“Desidero ringraziare fortemente Confindustria Brescia che ha permesso, in conformità a quanto previsto dalla convenzione recentemente rinnovata con gli Istituti penitenziari di Brescia, la formazione professionale di 18 detenuti quali carrellisti – aggiunge Francesca Paola Lucrezi, direttrice delle carceri di Brescia –. Il corso si è tenuto presso la Casa di reclusione di Verziano, istituto che, grazie agli spazi disponibili, ha consentito l’espletamento della parte pratica della formazione. Tuttavia, ben 9 detenuti dei 18 formati provengono dalla Casa circondariale di Brescia ed hanno beneficiato del trasferimento a Verziano per la formazione. Tra i discenti anche alcune detenute donne: il corso, come tutte le attività della Casa di reclusione, ha infatti visto la partecipazione di detenuti di entrambi i generi e questo costituisce un unicum in tutt’Italia, di cui andiamo molto fieri. Adesso auspichiamo che la formazione professionale ricevuta, anche in considerazione della domanda formulata dal mercato per la posizione di carrellista, possa costituire un valido presupposto per l’inserimento lavorativo, completando così le intenzioni della convenzione sottoscritta.”

Le iniziative legate al Protocollo Carceri, che ha durata di un anno, proseguiranno nei prossimi mesi. In particolare, nel mese di marzo, il gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia porterà all’interno delle carceri di Brescia una riunione del proprio Comitato direttivo, che verrà aperto alla popolazione carceraria, agli educatori e alle parti sottoscrittrici dell’accordo, con la finalità di sviluppare forme di dialogo tra il carcere e il mondo del lavoro.

Lombardia, crescita lenta: Brescia tra le migliori province per demografia d’impresa ed esportazioni

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Tendenze by

La ripresa economica in Italia e in Lombardia è evidente e confermata dai numeri registrati nell’anno appena passato. La crescita del 2023, complice l’aumento dell’inflazione e la crisi energetica degli ultimi mesi, si prospetta invece meno evidente e più lenta: le previsioni indicano come il PIL lombardo dovrebbe crescere dello 0,8%i consumi dell’1,8% e gli investimenti del 3,3%.

Sono questi alcuni dei dati presentati questa mattina in conferenza stampa da CNA Lombardia nel Primo Focus sull’andamento dell’economia regionale, realizzato dal Centro Studi Sintesi. Il Focus ha puntato l’attenzione sul monitoraggio dei territori fotografando la situazione della stessa nel 2022 e realizzando previsioni relative all’anno attualmente in corso.

Dalla ricerca emerge come il PIL della Lombardia nel 2022 dovrebbe attestarsi al +4,4%, con un sensibile rallentamento rispetto all’anno precedente: tuttavia, la regione nello stesso anno fa registrare una crescita del PIL del +3,9% rispetto al 2019, superando ampiamente il livello precovid. Anche sul fronte consumi nel 2022 la Lombardia è stata protagonista di un’importante progressione (+5,1%), comunque non sufficiente per recuperare quanto perso durante la fase acuta della pandemia (-0,5% rispetto al 2019). Si tratta, tuttavia, di un dato migliore della tendenza nazionale (-1,5%). Da segnalare anche la positiva evoluzione degli investimenti, che si è consolidata nel corso del 2022: infatti, il valore reale degli investimenti è aumentato del +10,8% rispetto al 2021, mentre dal confronto con il 2019 si evince un incremento di quasi 19 punti percentuali.

“Restiamo tenacemente sul sentiero della crescita. I dati che abbiamo raccolto fotografano naturalmente su molti fattori una contrazione rispetto al 2019, ma si tratta di un elemento legato all’esplosione della pandemia e al suo perdurare per un biennio – afferma Giovanni Bozzini, Presidente di CNA Lombardia -. Il dato rilevante è che la tendenza “anno su anno”, tra il 2021 e il 2022, è ormai positiva per numerosi indicatori, tra cui i consumi e le imprese attive. Bisogna guardare con grande fiducia alle voci che risultano già positive anche rispetto alla fase pre-pandemica, come investimenti ed export. Segnali di un ripreso slancio vitale della nostra economia.”

Crescita, ma anche qualche segnale di preoccupazione relativo alle imprese attive in Lombardia, in particolare quelle artigiane. A dicembre 2022 il numero di imprese lombarde ha fatto segnare un -0,6% rispetto a settembre 2022, quelle artigiane lombarde -1,1% a dicembre 2022 rispetto a settembre 2022. In pratica nell’arco di tre anni (2019-2022) il numero di imprese attive in Lombardia si è ridotto di circa 800 unità e tale variazione negativa riguarda soprattutto commercio-turismo (-10.307), manifattura (-6.221) e agricoltura (-1.673): solo la crescita significativa dei servizi ha consentito di ridimensionare l’entità della contrazione generale. Analizzando i territori lombardi, tra dicembre 2019-dicembre 2022, le provincie che fanno segnare un trend positivo relativo alle imprese attive sono Milano (+1,7%), Varese (+1%) e Brescia (+0,9%), mentre Mantova (-6,3%), Sondrio (-4,2%) e Cremona (-3,8%) registrano un segno negativo.

Ancora peggiore il dato relativo alle imprese artigiane (attualmente 233.402) nel periodo dicembre 2019-dicembre 2022 dove la dinamica appare decisamente negativa con un -3,4% (perse 8.155 imprese). Analizzando i territori, l’unica provincia a registrare una crescita di imprese lombarde nel periodo dicembre 2019-dicembre 2022 è Varese (+2,8%), tutte le altre evidenziano un segno meno, in particolare Mantova (-10%), Cremona (-6,8%) e Pavia (-6,5%).

Inoltre nella regione, nel corso del 2022, si contano 56.510 nuove imprese, a fronte di 45.095 cessazioni: pertanto, il saldo a fine anno tra imprese iscritte e cessate risulta ampiamente positivo (+11.415 imprese). A livello territoriale, invece, su tutte Milano (+8.126), Brescia (+1.262) e Monza e Brianza (+811) hanno un saldo positivo, mentre Mantova (-134) e Cremona (-32) negativo.

“Una voce preoccupante è sicuramente quella della mortalità di imprese artigiane verificatasi dal 2019 alla fine del 2022 – commentail Presidente di CNA Lombardia . La pandemia e le speculazioni sui costi energetici e delle materie prime hanno inciso molto. Continuiamo a pensare che occorra agire in fretta e che la prossima Giunta regionale abbia il dovere di mettere tra le vere priorità l’accesso al credito e i costi energetici. Per questo le elezioni regionali devono costituire un appuntamento democratico capace di rilanciare prontamente il confronto. Come CNA Lombardia, in queste settimane abbiamo consegnato ai tre candidati Presidenti il quadro delle nostre priorità: efficienza energetica e costo delle materie prime, accesso al credito, infrastrutture materiali ed immateriali, formazione professionale e soprattutto una risposta ad un bisogno di autonomia differenziata che potrebbe aiutare sia in termini di budget disponibile per le politiche regionali sia in termini di efficienza amministrativa.”

Sul fronte occupazione, nel terzo trimestre 2022 l’occupazione in Lombardia fa segnare una leggera contrazione rispetto al trimestre precedente: tuttavia, considerando il valore medio nei primi nove mesi del 2022, si riscontra una crescita del numero di occupati del +2,3% rispetto allo stesso periodo del 2021, trend positivo che però non riguarda l’agricoltura. Rispetto al periodo pre-covid, invece, la Lombardia manifesta una perdita di circa 44 mila occupati (-1%): tale tendenza interessa tutti i settori economici, con l’eccezione delle costruzioni, in crescita di quasi 20 punti percentuali tra il 2019 e il 2022.

Per quanto riguarda l’export, la Lombardia si conferma eccellenza italiana pur facendo registrare nel terzo trimestre del 2022 una lieve flessione rispetto al periodo precedente: tuttavia, considerando i primi nove mesi del 2022, il valore delle esportazioni ammonta a 120 miliardi di euro, con una variazione del +21% rispetto allo stesso periodo del 2021. Un dato che permette alla regione di assorbire completamente l’impatto negativo della pandemia sull’export, il cui valore, a settembre 2022, risulta superiore del 27% al dato cumulato a settembre 2019. In particolare nei primi tre trimestri del 2022 i comparti manifatturieri fanno segnare un incremento delle esportazioni del 27% rispetto al medesimo periodo del 2019. Sul fronte territoriale, invece, tra dicembre 2019-dicembre 2022, le provincie che fanno segnare un trend maggiormente positivo relativo alle esportazioni sono Lodi (+51%), Cremona (+39%), Brescia (+36%) e Sondrio (+33%).

“L’economia lombarda è vitale ma la fotografia che abbiamo scattato rende evidente come arresti e cadute dipendano da fattori esogeni che nella globalizzazione continueranno ad agire periodicamente – spiega Stefano Binda, Segretario Generale CNA Lombardia -. Appena il quadro ritrova un margine di stabilità, gli indicatori tornano a salire. Bisogna capire come rendere strutturali le variabili positive e neutralizzare o minimizzare quelle negative. Molto dipende come noto da fattori sovranazionali, sia di ordine geoeconomico sia di ordine politico. Qualcosa tuttavia resta anche nelle mani delle politiche messe in atto sul territorio e la futura Giunta potrà fare la sua parte. Noi in ogni caso saremo sempre a disposizione per il confronto. L’importante è come sempre articolare scenari e visioni a partire dalla realtà dei fatti.”

Camera di Commercio: ecco i prossimi eventi

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Pubblichiamo di seguito il calendario degli eventi settimanali della Camera di Commercio.

6/23 WEBINAR – STAMPA IN AZIENDA DEI CERTIFICATI D’ORIGINE SU FOGLIO BIANCO

La Camera di Commercio invita tutte le imprese interessate alla presentazione del servizio “Stampa in azienda dei certificati d’origine su foglio bianco”, attraverso un webinar gratuito in piattaforma Zoom, previsto per il 22 febbraio 2023 dalle ore 10:00 alle ore 11:00.

7/23 WEBINAR – ETICHETTATURA AMBIENTALE DEGLI IMBALLAGGI – LE LINEE GUIDA

Il CONAI e il Laboratorio Chimico Camera di Commercio di Torino, in collaborazione con gli Enti del Sistema Camerale aderenti al Portale Etichettatura e Sicurezza Prodotti, promuovono un webinar gratuito il 22 febbraio 2023 dalle ore 11:00 alle ore 12:30, per approfondire l’introduzione dell’obbligo di redigere l’etichetta ambientale degli imballaggi immessi al consumo in Italia.

8/23 INIZIATIVE INGANNEVOLI

Si raccomanda agli operatori economici di prestare particolare attenzione ad eventuali iniziative ingannevoli da parte di terzi. In particolare si segnala l’invio di richieste di pagamento ad imprese da parte di soggetti che si qualificano come “Incaricato all’incasso per gli iscritti alla C.C.I.A.A. di Brescia”. La Camera di Commercio è assolutamente estranea all’invio delle suddette richieste di pagamento e raccomanda di non tenerne conto.

Maggiori informazioni al sito www.bs.camcom.it

Elezioni regionali, ecco le proposte unitarie delle associazioni di categoria bresciane

in Aib/Api/Assocamuna/Associazione Artigiani/Associazioni di categoria/Camera di commercio/Cdo/Cna/Confagricoltura/Confartigianato/Confesercenti/Economia/Istituzioni/Regione by

Come già avvenuto per le elezioni politiche dello scorso settembre, le 14 Associazioni di categoria bresciane – che contano oltre 40.360 imprese associate e un totale di 240.500 collaboratori – hanno presentato un manifesto unitario con le proposte per i candidati alle imminenti elezioni regionali lombarde, in programma il prossimo 12 e 13 febbraio.

A firmare il documento sono: Ance Brescia, Associazione Artigiani di Brescia e provincia, Assopadana, Agricoltori Italiani, CNA Brescia, Coldiretti Brescia, Confagricoltura Brescia, Confapi Brescia, Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale, Confcommercio Brescia, Confcooperative Brescia, Confesercenti della Lombardia Orientale, Confindustria Brescia e FAI Brescia.

In particolare, il manifesto traccia le 10 traiettorie evolutive ritenuta imprescindibili per la prossima legislatura di Regione Lombardia.

Spiccano in particolare, tra i punti affrontati:

·        La necessità di limitare il numero delle deleghe assessorili per garantire efficacia e controllo del piano di azione regionale, assicurando in questo modo un confronto costante e preventivo con il mondo dell’impresa per affrontare insieme i dossier progettuali.

·        L’importanza di una Regione Lombardia che sia protagonista a Bruxelles, diventando ambasciatrice delle sfide che riguardano le imprese lombarde, dal Fit for 55 alla Politica di Coesione al FESR e FES.

·        Uno sviluppo armonico e sostenibile del territorio lombardo, in cui Brescia – seconda provincia della Regione per rilevanza economica, sociale e demografica e tra le principali forze motrici del Paese – possa assolvere al ruolo di “cerniera” per avvicinare le molte realtà lombarde, fortemente eterogenee per dinamiche economiche e sociali.

·        L’attenzione a progetti seri e concreti per vincere le sfide del PNRR, e la volontà di dare corpo a un nuovo hub per l’innovazione sostenibile.

·        La valorizzazione del capitale umano come fattore imprescindibile di successo per il sistema imprenditoriale lombardo grazie a un sistema formativo che, fondato su solide competenze locali, sarà rafforzato anche da 6 nuovi percorsi ITS, in grado di attrarre talenti.

·        La necessità di una Regione che sostenga in modo deciso e concreto opere essenziali per la mobilità di persone e merci, concentrandosi su dossier quali AV del Garda, Aeroporto di Montichiari, Piccolo Scalo Merci e Raccordo autostradale della Valtrompia.

·        Un approccio non ideologico al tema dell’autonomia differenziata, nella fiducia di un’Italia unita, ma allo stesso tempo nella consapevolezza che la Regione – se beneficiasse di una più ampia autonomia amministrativa e organizzativa – potrebbe essere ancora più competitiva, semplificando alcuni processi.

“Come già avvenuto nelle elezioni politiche, l’obiettivo delle Associazioni è stato di proporre, con un’unica voce ed un approccio di corretta equidistanza rispetto ai vari candidati, un pensiero unitario – il commento dei Presidenti delle 14 Associazioni coinvolte –, che va aldilà delle singole sigle di rappresentanza, sui principali fattori da attenzionare nella prossima Legislatura di Regione Lombardia. Siamo consapevoli che nel quinquennio in arrivo ci attendono sfide fondamentali per il futuro del nostro territorio, e Brescia può e deve, in questo senso, far sentire la sua voce e la sua importanza.”

Oldrati chiude il 2022 a quota 180 milioni di euro

in Automotive/Bilanci/Economia/Meccanica by

Il 2022 si è appena concluso e Oldrati Group – Gruppo internazionale tra i più importanti nella produzione di manufatti in gomma, plastica e silicone – ha saputo fronteggiare l’aumento dei costi dell’energia elettrica e la scarsità delle materie prime nel migliore dei modi, chiudendo in pareggio a livello aggregato, con un fatturato di circa 180 milioni.

I mesi trascorsi hanno mostrato particolare dinamismo, specialmente per i tre principali settori di sbocco: manifatturiero, automotive ed elettrodomestico. Nel manifatturiero si è registrata una crescita pari al 22% rispetto all’anno precedente, grazie alla progressiva diversificazione e all’ampliamento dei prodotti.

Nell’elettrodomestico, invece, Oldrati Group ha registrato un calo tecnico del 3% rispetto al 2021, anno boom per questo settore con un +25% delle vendite Oldrati e un +18% per il comparto nel suo insieme, secondo APPLIA*.

Nel settore automotive, invece, è stata raggiunta stabilità di fatturato rispetto al 2021, nonostante vi sia stata una riduzione delle immatricolazioni del 4,6% secondo UNIRAE**.

Gli altri segmenti hanno denotato una continuità dei fatturati

Questi risultati sono all’insegna di un 2022 particolarmente sfidante e che ha messo alla prova il settore della trasformazione dei polimeri. Nella prima parte dell’anno, si è verificata la mancanza di alcune materie prime e quindi un forte aumento di costo delle stesse, come conseguenza l’impossibilità di soddisfare tutte le richieste dei clienti. A partire dall’estate, in aggiunta, si è verificato l’aumento dei costi energetici che ha impattato fortemente su una realtà energivora come il Gruppo Oldrati.

Oldrati è riuscita a fronteggiare al meglio queste situazioni grazie al rapporto di partnership con i propri clienti. Come ha infatti dichiarato Manuel Oldrati, CEO del Gruppo Oldrati: Dal 2023 ci aspettiamo grandi risultati con una crescita del fatturato del 7%: continueremo a spingere sulla crescita del business grazie anche al completamento del nuovo stabilimento di Adro, destinato al rafforzamento della Divisione High Tech Polymers. Le aumentate capacità ci permetteranno di migliorare il nostro servizio al cliente. Sempre con l’idea di stringere una relazione forte con i nostri partner, nel 2022 abbiamo aumentato le risorse umane in area tecnica e commerciale nell’ordine del 20%. Senz’altro l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia elettrica rimangono ancora il punto più critico a cui dovremo far fronte in questo nuovo anno”.

Foto da ufficio stampa Oldrati
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