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Cambiamenti, il 15 novembre Cna premia la migliore startup bresciana

in Artigianato/Associazioni di categoria/Cna/Economia/Startup by
Eleonora Rigotti, Cna Brescia

Si sono chiuse lo scorso 30 settembre le iscrizioni alla seconda edizione di Cambiamenti, il concorso di CNA che premia il pensiero innovativo delle nuove imprese. Le start up bresciane che vi parteciperanno, essendo risultate idonee, sono 19. Un numero in linea con quanto registrato lo scorso anno: si conferma, quindi, il buon risultato già ottenuto con la prima edizione di Cambiamenti, che si era chiusa con una start up bresciana quale vincitrice nazionale assoluta.

«Le start up di oggi possono diventare le grandi aziende di domani, a patto che siano adeguatamente supportate nella loro attività e che vengano sviluppati progetti di impresa sostenibili. Per questo motivo sono necessari maggiori investimenti in ricerca e sviluppo» dichiara Eleonora Rigotti, presidente di CNA Brescia. Se infatti il sistema scolastico prepara a diventare meccanici, estetiste, odontotecnici, non aiuta a “fare gli imprenditori”. «In CNA sosteniamo la formazione imprenditoriale e guardiamo all’innovazione sociale come a un obiettivo, più che a un risultato. Ritengo che a livello sistemico – conclude la presidente Rigotti – sia necessario potenziare i collegamenti tra scuola e aziende, tra imprese e università».

Nelle prossime settimane, la giuria composta da esperti selezionati da CNA Brescia valuterà le 19 candidature. Verranno presi in considerazione elementi come: la capacità di rispondere alle esigenze del mercato e, al contempo, di introdurre un’innovazione e di mantenere un legame con la tradizione; l’originalità; l’impatto sociale sul territorio.

Le 3 imprese che otterranno la migliore valutazione saranno segnalate a livello nazionale, potendo così partecipare alle fasi successive del premio. CNA Brescia annuncerà anche la vincitrice della sezione bresciana del concorso, durante la premiazione ufficiale che avverrà mercoledì 15 novembre.

L’impresa bresciana vincitrice riceverà 1000 euro in voucher di servizi di consulenza in CNA Brescia; 6 ore di consulenza strategica sull’industria 4.0 in CNA DIH (Digital Innovation Hub);6 ore di consulenza per avvio attività orientate all’internazionalizzazione; 2 anni di adesione al sistema CNA; accesso al credito facilitato con le garanzie di Sviluppo Artigiano (intermediario finanziario vigilato dalla Banca d’Italia).

Nel frattempo, sulla pagina www.premiocambiamenti.it verranno pubblicati nell’apposita sezione “Imprese” i profili di tutte le aziende partecipanti al concorso, in una sorta di vetrina virtuale volta alla promozione e alla valorizzazione di competenze, idee e risultati già raggiunti.

Ad allungare la lista di partner del premio, tra i quali figurano anche Google e facebook, infine, è arrivato il sostegno di H-FARM, Talent Garden e l’acceleratore di TIM #WCAP.

Alta tecnologia, in Lombardia cresce l’export del 13%, in Italia + 6%

in Economia/Export/Tendenze by

Alta tecnologia: export lombardo in crescita del 13% nel 2017 per un valore di oltre 3 miliardi di euro nei primi tre mesi, pari a circa un terzo del totale italiano di 10 miliardi (+6%), secondo i dati elaborati dalla Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi. In Lombardia, primi prodotti: medicinali per oltre un 1 miliardo di euro (+49,5%), strumenti e apparecchi di misurazione per quasi mezzo miliardo, apparecchi per le telecomunicazioni, prodotti farmaceutici di base e computer per oltre 300 milioni: sono questi i prodotti lombardi hi-tech più esportati nel mondo. Le destinazioni? Soprattutto Stati Uniti (409 milioni, +68%). Quasi 300 milioni l’export verso Germania e Svizzera. Crescono molto il Regno Unito (171 milioni, +49%) e Giappone (132 milioni, + 45%).

Anche l’internazionalizzazione è sempre più tecnologica. Continuano a crescere infatti gli strumenti sul web utili a potenziare la presenza delle nostre imprese sui principali mercati esteri. In tal senso, Promos, Azienda Speciale per le Attività Internazionali della Camera di commercio, propone servizi che danno la possibilità alle azienda lombarde di sviluppare i migliori strumenti online per presentare i propri prodotti ai più importanti buyers esteri, mettendo a disposizione un’assistenza personalizzata capace di favorire lo sviluppo internazionale del business aziendale.

Milano, Frosinone, Latina, Monza e Roma prime in Italia per export di prodotti hi-tech. Prima è Milano (15% del totale nazionale, +13,1%), seguita da Frosinone (9,4%, +34,6%), da Latina (9,4%, -24,9%), da Monza e Brianza (5,7%, +70,1%) e da Roma (5,6%, +5,5%). Vengono poi Torino, Napoli e Ascoli Piceno (ultime news). Tra le lombarde ai primi posti anche Varese (11°) e Lodi (12°), Pavia (16°), Brescia (20°), Bergamo (21°). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati Istat nei primi tre mesi del 2017 e del 2016.

Alta tecnologia lombarda, un interscambio da 9,5 miliardi in tre mesi. Milano è prima sia per import e che per export con oltre 6 miliardi complessivi. Seguita nell’export da Monza e Brianza che cresce del 70%, da Varese e Lodi, mentre nell’import da Lodi, Monza e Brianza e Pavia. E se Milano è specializzata soprattutto nell’export di prodotti farmaceutici, Monza e Brianza è prima in componenti elettronici, Lodi viene dopo Milano in apparecchiature per le telecomunicazioni e Varese eccelle in aeromobili.

 

Api, Emanuela Colosio confermata presidente delle donne

in Api/Associazioni di categoria/Economia/Nomine by
Emanuela Colosio

Emanuela Colosio, amministratore della Colosio Srl di Botticino, 46 anni, è stata rieletta nella serata di ieri, in occasione dell’assemblea ordinaria annuale, presidente di APID – Gruppo Donne Imprenditrici di Apindustria Brescia, per il triennio 2017/20.

La società Colosio Srl produce macchine ed accessori per la pressofusione dal 1970.

Al fianco della presidente, le vice Monia Lunini (Errecom Srl), Daniela Maffoni (Eurocosmetic Srl), Roberta Tonini (C.T.B. Snc), alla guida di un Gruppo che conta oggi oltre un centinaio di iscritte e che si è distinto negli ultimi anni per la particolare cura dedicata all’aspetto formativo, attraverso l’organizzazione di corsi dedicati ad imprenditrici ed associati. Il Gruppo sostiene inoltre l’organizzazione di iniziative di diverso tipo, come visite aziendali ed eventi solidali, collaborando anche con altre realtà femminili del territorio.

«Attività che saranno mantenute e sviluppate – spiega Emanuela Colosio –. Obiettivo del prossimo triennio è incrementare ulteriormente il numero di imprenditrici iscritte ed il loro coinvolgimento. Emerge il desiderio da parte del Gruppo di essere un supporto concreto all’Associazione, non un’appendice a sé stante».

Gli scambi Brescia-Spagna salgono 866 milioni in sei mesi

in Commercio/Economia/Tendenze by
Bandiera spagnola

La Spagna vale 6 miliardi di scambi per la Lombardia in sei mesi e 23 per l’Italia, secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano e della sua azienda speciale Promos per l’internazionalizzazione su dati Istat sui primi sei mesi del 2017. Si tratta di 126 milioni al giorno nel Paese e 33 in regione. Cresce l’export nazionale in un anno del 12% (+8% in Lombardia) e l’import (+12% in Italia, + 5% in Lombardia). In Italia ci sono quasi seicento ditte con titolare nato in Spagna che danno lavoro a 622 addetti, di cui 121 in Lombardia con 136 addetti. Sono 73 le ditte in Lazio e oltre 50 in Emilia Romagna e Piemonte. Le imprese con titolare spagnolo si concentrano a Roma (61), Milano (59), Torino (27) e operano soprattutto in commercio e turismo. Sono circa 4 mila le imprese italiane con spagnoli che ricoprono cariche, di cui mille a Milano e oltre 600 a Roma.

Buyers spagnoli sono attesi a Milano per incontrare un centinaio di imprese italiane il 13 e 14 novembre in occasione dell’iniziativa organizzata da Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l’internazionalizzazione e Assocamerestero, inserita nel quadro del progetto promosso e finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico “The Extraordinary Italian Taste”, che prevede incontri b2b in Camera di commercio tra operatori internazionali e imprese italiane del settore food&beverage.

Primi settori i macchinari nell’export e l’alimentare per l’import. Primo lexport di macchinari (1,6 miliardi in Italia e 467 milioni in Lombardia), poi mezzi di trasporto (1,6 miliardi in Italia e 330 milioni in Lombardia), metalli (1,3 miliardi in Italia e 462 milioni in Lombardia), moda (1,2 miliardi in Italia e 304 in Lombardia). L’import prevalente è di alimentari (2 miliardi in Italia e 425 milioni in Lombardia).

In Italia per regione. Dopo la Lombardia, per scambi con la Spagna, ci sono Veneto ed Emilia Romagna con circa 3 miliardi, Piemonte, Toscana e Lazio  con circa 2 miliardi. Crescono per export Sicilia (+62%), Campania (+43%). Per import Friuli (+ 68%), Umbria (+54%), Puglia (+53,5%).

In Lombardia, prima Milano con 2,1 miliardi di scambi (+6% l’export, +5% l’import), Brescia con 686 milioni (+14% l’export, + 11% l’import), Lodi con 619 milioni (+4% l’export), Bergamo con 580 milioni (entrambi +4%), Varese con 400 milioni (+16% l’export, +8% l’import), Mantova con oltre 300 milioni (+12% l’export) e Monza con oltre 300 milioni (+4% l’export). Crescono per export Cremona (+24%) e Sondrio (+19%). Per import crescono Pavia (+28%) e Cremona (+22%).

I DATI COMPLETI SUGLI SCAMBI BRESCIA-LOMBARDIA-SPAGNA LI TROVI SU BSNEWS.IT

 

Gabeca diventa Marcello Gabana: utile a 1 milione, Ebitda a 7

in Alimentare/Aziende/Cave e discariche/Daniela Grandi/Economia/Evidenza/Fabrizio Scuri/Gabeca/Personaggi by
Fabrizio Scuri e Daniela Grandi

Il Gruppo Gabeca torna all’utile e si prepara a nuove sfide sotto il nome di Marcello Gabana Holding. A presentare le novità, con il bilancio del 2016 e le prospettive di sviluppo, sono stati questa mattina – nel corso di una conferenza stampa convocata a Villa Fenaroli di Rezzato – l’amministratore delegato Fabrizio Scuri e il presidente Daniela Grandi, accompagnati dalla brand manager Claudia Gabana.

Nell’anno contabile che si è appena chiuso tutti gli indicatori sono positivi. “Il dato più lampante”, ha sottolineato Scuri, “è il ritorno all’utile (più 1,06 milioni, mentre nel 2015 la perdita era stata di 1,3 milioni, ndr), con un Ebitda che vola – secondo previsioni – a 7 milioni di euro (pari al 16,4 per cento del valore della produzione), raddoppiando nell’arco di un solo triennio. Testimonianze di buona salute”, ha aggiunto, “che sono ancora più positive se si considera che i dipendenti sono in crescita ormai da anni” (130, i due terzi nell’agroalimentare, tutti in Italia).

Ma non solo. Il patrimonio rimane stabile a 63,4 milioni di euro. Le disponibilità liquide crescono del 147%, arrivando a quota 20,4 milioni di euro (un tesoretto che potrebbe essere utilizzato per nuove acquisizioni) e superando abbondantemente i debiti verso le banche (12,1 milioni, meno 13 per cento sul 2015). Che oltretutto sono quasi tutti a medio-lungo termine.

In questo quadro, anche i fatturati complessivi crescono leggermente rispetto al 2015 (43,1 milioni contro 42,9), se pure rimangono leggermente sotto le attese a causa della drastica riduzione dell’andamento internazionale del prezzo del riso, che si ripercuote sul prezzo di vendita alla Gdo.

L’agroalimentare, come ormai da anni, rimane comunque il principale settore di ricavo del gruppo, con un fatturato di 23,1 milioni di euro. E a trainare i numeri è sempre Grandi Riso, quarto produttore italiano con un ponte sempre più solido verso l’estero. Cresce l’export (con un vero boom verso Spagna, Turchia, Francia e Croazia): non a caso Grandi Riso sarà l’unica riseria presente a Fico-Eataly World, il più grande parco agricolo tematico del mondo (6 milioni di visitatori previsti con 2 mln di stranieri), che si aprirà il 15 novembre 2017 a Bologna.

A seguire – tornando alla composizione dei fatturati del gruppo – il settore ambientale, che ha chiuso a 16,17 milioni, con Gedit che gestirà il nuovo impianto Calcinato chiudendo quello di Montichiari e la nuova avventura di Ecoplant, che a Cremona sta avviando un impianto da 140mila tonnellate all’anno con 300 codici Cer autorizzati. Infine c’è l’immobiliare, in crescita 3,7 milioni di euro.

Un 2016 intenso, insomma. E l’anno in corso si annuncia già altrettanto positivo e ricco di novità. Anche nel nome e nel marchio. “La Marcello Gabana Spa è da sempre la holding del gruppo, ma dal 2018 assumerà questo ruolo anche dal punto di vista formale”, ha sottolineato Daniela Grandi, “una decisione che va nell’ottica della semplificazione e dell’ottimizzazione finanziaria, visto che la Marcello Gabana diventa l’unico riferimento del sistema bancario del gruppo. Guardiamo al futuro senza dimenticare il passato”, ha aggiunto la presidente, “consapevoli che la vera sfida – per restare al passo con i tempi – è quella di continuare a innovare, nella struttura e nei processi aziendali”.

Nuovi studi di settore, Cna: vigileremo sugli effetti

in Artigianato/Associazioni di categoria/Cna/Economia/Tasse by

Come da richieste avanzate anche da CNA attraverso Rete Imprese Italia, i nuovi studi di settore (Indici sintetici di affidabilità o ISA) dovrebbero essere strumento di “tranquillità fiscale” per le imprese, non essendo più utilizzati – secondo quanto annunciato – quale mezzo di accertamento dall’Agenzia delle Entrate.

«CNA Brescia si impegna a monitorarne gli effetti nei prossimi mesi – assicura Eleonora Rigotti, presidente dell’associazione al livello territoriale bresciano -. Se davvero lo Stato passerà dall’essere un controllore a essere un collaboratore, allora si sarà fatto un piccolo progresso verso la tutela della cultura d’impresa da parte del pubblico. Da sempre chiediamo uno Stato che faciliti l’attività imprenditoriale degli artigiani, e che non la ostacoli con burocrazia asfissiante e pressione fiscale opprimente, come spesso purtroppo accade. Auspichiamo che questo atteso provvedimento dell’Agenzia delle Entrate sia nei fatti strumento di semplificazione fiscale, come anticipato in queste ore».

Ad oggi si sono individuati primi 70 Indici sintetici di affidabilità, che potranno essere già applicati a decorrere dal periodo d’imposta 2017, dopo l’approvazione tramite decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, interessando 1,4 milioni di contribuenti. Sono 17 gli ISA individuati nel comparto dei servizi, tra cui carrozzieri e meccanici; parrucchieri e barbieri; riparazione di autoveicoli, motocicli e ciclomotori. Nella manifattura sono 15, tra i quali fabbricazione di articoli da viaggio e borse; fabbricazione, lavorazione e trasformazione del vetro, calzature e prodotti in gomma. Tra le categorie più numerose interessate dagli ISA ci sono oltre 129mila installatori di impianti (9%) e circa 74mila parrucchieri (5%).

«Ci mettiamo a disposizione delle imprese – sottolineano da CNA Brescia – per affiancarle nella verifica degli eventuali vantaggi o svantaggi del nuovo sistema che si sta delineando e sul quale manterremo costante l’attenzione».

Aib, giovedì la presentazione delle nuove tendenze economiche

in Acciaio/Aib/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze by

Torna “Scenari & Tendenze”, l’osservatorio congiunturale di Associazione Industriale Bresciana, strumento prezioso a disposizione delle le aziende per comprendere e anticipare le possibili evoluzioni di breve periodo dei mercati.

Il 24° appuntamento con “Scenari & Tendenze” è in calendario giovedì 5 ottobre alle 16.00 in sala Beretta (via Cefalonia, 62 – Brescia) e come sempre, oltre all’analisi delle prospettive dell’economia internazionale e domestica, offrirà l’aggiornamento della situazione corrente e prospettica delle principali valute e dei prezzi delle materie prime industriali, per dare spunti di riflessione e riferimenti precisi per orientare le scelte delle imprese in questa fase segnata da incertezza e alta volatilità dei mercati. L’osservatorio congiunturale si avvale di studi ed elaborazioni esclusivi ed originali, resi disponibili a tutti i partecipanti, grazie anche alla partnership con la Camera di Commercio di Brescia.

Aprirà i lavori Luca Borsoni, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori AIB. A seguire, l’analisi intermarket con focus su tassi, cambi e materie prime curata da Achille Fornasini (Università degli studi di Brescia). Andrea Beretta Zanoni (Università degli Studi di Verona) e Davide Fedreghini (Centro Studi AIB) faranno quindi il punto sull’andamento dell’economia, dal contesto globale fino alle performance del nostro territorio. Cicli e tendenze dei mercati – con particolare attenzione a energia, plastica, metallurgia e siderurgia – saranno infine approfonditi da Achille Fornasini e Stefano Allegri (AB Service). Al termine, il consueto momento dedicato al confronto con i partecipanti.

Cdo verso l’assemblea nazionale con le iscrizioni in crescita

in Associazioni di categoria/Cdo/Economia by
Chiara Brunori e Livio Gallina, Cdo Brescia

“Siamo pronti a chiudere un altro anno molto intenso e positivo, sia per quanto riguarda il bilancio sia per quanto riguarda l’acquisizione di nuovi soci (+10%). L’assemblea generale sarà anche l’occasione per presentare il nuovo direttore di CDO Lombardia Sud Est, Livio Gallina, che dal 1 ottobre sostituirà Chiara Brunori, chiamata alla CDO Nazionale per un incarico di più ampio respiro e che accompagnerà Livio nel passaggio di consegne”.

Con queste parole Paolo Paoletti, presidente di Compagnia delle Opere Lombardia Sud Est (che comprende i territori di Brescia, Mantova, Cremona e Lodi), è inrervenuto in via Cassala 66/A a Brescia, alla conferenza stampa di presentazione della prossima Assemblea annuale di Compagnia delle Opere Lombardia Sud Est che si terrà Giovedì 16 Novembre presso Villa Fenaroli Palace (Rezzato – BS) dalle ore 18.00. Alla conferenza sono intervenuti anche Giovanni Cristini, vice-presidente, Chiara Brunori, direttore uscente, Livio Gallina, nuovo direttore dell’Associazione, Marco Barabanti membro del consiglio esecutivo con delega alla comunicazione.

“Sono contenta di poter parlare con serenità e soddisfazione anche di questo 2017, che ci ha visti impegnati su vari fronti per diversificare le attività associative con l’obiettivo di coinvolgere un numero maggiore di associati nei nostri progetti e di metterli in relazione tra loro – spiega Chiara Brunori. Quest’anno registriamo un incremento del 10% di nuovi associati rispetto al 2016, raggiungendo quota 550. Oltre 30 nuovi soci sono inoltre appartenenti alla fascia Under 30, un successo reso possibile grazie al lavoro congiunto di molti e grazie ad una risposta forte da parte del territorio alle attività legate al progetto di coordinamento e rilancio dell’Associazione messe in atto in questi due anni”.

“È con grande entusiasmo e onore che raccolgo il testimone da Chiara Brunori – conclude Livio Gallina nuovo Direttore CdO. Ringrazio il presidente, il consiglio e il direttore per la fiducia concessami scegliendomi per proseguire nel progetto messo in moto da Chiara. Questa è per me un’opportunità ambiziosa e sfidante, una realtà complessa e al contempo dinamica e spero di esserne all’altezza”.

Durante la conferenza sono stati presentati programma e ospiti dell’Assemblea che vedrà salire sul palco, oltre Bernhard Scholz, presidente CdO nazionale, Paolo Paoletti, presidente CdO Lombardia Sud Est e almeno due imprenditori che porteranno le proprie concrete esperienze legate al tema dell’Assemblea 2017.

 

Pos obbligatorio per gli artigiani, CNA Brescia: si possa valutare caso per caso

in Artigianato/Associazioni di categoria/Cna/Economia/Eleonora Rigotti/Evidenza/Finanza/Personaggi by
Eleonora Rigotti, Cna

«Auspichiamo che venga previsto un sistema di segnalazione del caso particolare attraverso forme di autocertificazione, che possano essere approvate con la modalità del silenzio assenso entro un termine prestabilito». È quanto chiede CNA Brescia, in vista dell’approvazione del decreto (annunciata per fine settembre) che dovrebbe introdurre sanzioni per chi, artigiani compresi, non si è ancora adeguato all’obbligatorietà del POS per i pagamenti con moneta elettronica.

La Confederazione, che a livello nazionale sta predisponendo una lettera ai Ministri dello Sviluppo Economico e dell’Economia, sta lavorando perché si introducano sanzioni solo dopo che si sia definita una chiara disciplina che individui e regolamenti tutti i casi di impossibilità o difficoltà tecnica all’utilizzo dei POS e, soprattutto, dopo un intervento che abbassi l’importo delle commissioni ai gestori dei circuiti di pagamento.

CNA Brescia sottolinea, inoltre, che proprio per gli artigiani la situazione è molto complessa, soprattutto per alcune categorie. Tra queste, basti citarne tre a titolo di esempio: elettricisti, idraulici e imbianchini. Si pensi al numero di terminali POS di cui dovrebbe dotarsi un’azienda i cui dipendenti si recano nelle abitazioni dei clienti. «Si tratta di costi non sostenibili per una micro e piccola impresa – sottolinea la presidente di CNA Brescia, Eleonora Rigotti -. A ciò si aggiunga il fatto che l’infrastruttura di connettività non copre allo stesso modo tutto il territorio nazionale, potendo quindi causare disservizi».

«È certo un segno importante di contrasto dell’economia sommersa permettere sempre i pagamenti senza ricorrere ai contanti, ma è un salto che va ponderato rispetto alle diverse situazioni l’introduzione di sanzioni per tutte le categorie che hanno rapporti con gli utenti finali, artigiani inclusi, che non accettano la moneta elettronica» dichiara la presidente Rigotti.

Per questi motivi, e non essendo possibile fare a priori un’analisi esaustiva di tutte le singole situazioni, «si preveda – rimarca la presidente Rigotti – un elenco di motivi per cui si possa chiedere l’esclusione dall’utilizzo del POS. Con tale provvedimento, si potrà superare l’impossibilità di conoscere nel dettaglio ogni singola realtà imprenditoriale, dando allo stesso tempo omogeneità ai motivi di esclusione». Da CNA sottolineano, inoltre, come «gli smartphone siano lo strumento elettronico più diffuso tra i bresciani e gli italiani tutti. Per questo sarebbe molto più utile poter prevedere che il pagamento con la moneta elettronica passi da modalità virtuali e digitali, non obbligatoriamente dal POS».

Benessere, a Brescia un business per 3.444 aziende

in Economia/Sport/Tendenze by

Sempre più persone sono attente al proprio benessere: sport, fitness e trattamenti estetici, stanno entrando in modo sempre più preponderante nella nostra quotidianità. Per il 48% degli Italiani “mens sana in corpore sano” è la massima che rispecchia il concetto di benessere.

Lo rivela l’ultima edizione dell’Osservatorio Compass, secondo la quale oltre il 40% degli intervistati ha incrementato il tempo libero dedicato alla cura di sé rispetto all’anno precedente. Un trend in continua espansione che vede nel credito al consumo un motore importante di sviluppo.

Una fotografia, quella evidenziata da Compass, che trova riscontro anche in Lombardia nei dati di Unioncamere-Infocamere: nel II trim. 2017 sono 26.379 le imprese registrate in regione nel settore del benessere, un dato in crescita del +4% rispetto allo stesso periodo del 2012 e che posiziona la regione al 1° posto in Italia. Tra i settori principali si evidenziano, per numerosità, i saloni di barbiere e di parrucchiere con quasi 17mila imprese (+0,1%), ma a spingere la crescita negli ultimi cinque anni sono i servizi di manicure e pedicure (+76,3%), le palestre (+19,5%) e gli istituti di bellezza (+13,1%)

A livello provinciale, a guidare la classifica troviamo Milano con 8.351 aziende. Seguono Brescia con 3.444, Bergamo con 3.003, Varese con 2.476, Monza Brianza con 2.024, Pavia con 1.537, Como con 1.447, Mantova con 1.240, Cremona con 1.023, Lecco con 789, Lodi con 582 e Sondrio con 463. Per quanto riguarda invece le province più dinamiche, si segnalano Milano (+7,5%) e Cremona (+7,1%).

Dati avvalorati dai risultati dell’Osservatorio Compass, secondo il quale a livello nazionale Sport e fitness salgono sul podio della classifica delle attività predilette nel tempo libero per il 55% degli intervistati, con picchi fino al 70% a ridosso delle vacanze. Un impegno ricorrente soprattutto fra i più giovani, che dichiarano di praticare esercizio fisico anche 3 volte alla settimana. A questo proposito un dato interessante riguarda la tecnologia, utilizzata da oltre la metà degli intervistati (51%) a servizio del proprio benessere per creare un piano di allenamento o per monitorare i progressi fatti. App dedicate (26%) e dispositivi da indossare (23%), in cima alle preferenze.

A ridosso dei periodi più caldi cresce anche il ricorso ai trattamenti estetici con una media che sale dal 37% al 60% (73% donne, 49% uomini) degli intervistati che dichiara di dedicare parte del proprio tempo libero a queste attività, che non sembrano più essere una prerogativa delle sole donne.

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