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Brescia2.it - page 157

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Economia green, le imprese bresciane danno lavoro a 12mila persone

in Ambiente/Economia/Tendenze by

Tra biciclette, pulizia degli edifici e cura del paesaggio ci sono 7 mila imprese a Milano, 17 mila in Lombardia su 79 mila in Italia. Cresce il settore a Milano, +3,2% in un anno e + 23% in cinque, in Lombardia +2,9% e + 20,4% e in Italia con +1,9% e +13,3%. Il 22%, circa una impresa su cinque del settore nel Paese si trova in regione. Sono 74 mila gli addetti milanesi, 129 mila lombardi su un totale nazionale di 517 mila, circa uno su tre si concentra nella regione. Anche il fatturato di 2 miliardi rispetto ai 5 lombardi e i 17 nazionali, è quasi un terzo in regione. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sui dati del registro delle imprese al 2018, 2017 e 2013.

Per provincia in Lombardia. A Milano ci sono oltre 7 mila imprese (+23% in cinque anni), a Varese, Monza e Brescia quasi duemila (+13%, +23%, +19%), oltre mille a Bergamo e Como (+24% e +26%). A Milano sono circa 74 mila gli addetti, a Monza 15 mila, a Brescia 12 mila, a Bergamo 9 mila, a Varese 6 mila.

Per provincia in Italia. Prima Milano con 7 mila imprese (+23% in cinque anni), seguita da Roma con 6 mila (+17%), Torino con 4 mila (+9%), Napoli con 3 mila (+25%). Con circa 2 mila sono: Bologna (+10%), Firenze (+15%), Monza (+23%), Genova (+8%), Varese (+13%), Brescia (+19%).

Vino, esportazioni da record in Lombardia: valgono 270 milioni

in Agricoltura e allevamento/Alimentare/Economia/Tendenze by

Milano capitale del vino per una settimana: dal 7 al 14 ottobre 2018 si svolgera’ infatti la prima edizione ‘Milano Wine Week’ e il capoluogo lombardo ospitera’ appuntamenti dedicati agli appassionati di vino e non solo. Alla presentazione dell’iniziativa ha preso parte anche l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia Fabio Rolfi, che ha subito messo in evidenza come “nel 2017 il vino lombardo ha battuto il record di esportazioni, con un valore di 270.360.000 euro e un incremento del 4,2 per cento sul 2016”.

TRASMETTERE NEL MONDO I VALORI DEL TERRITORIO – “Quest’anno – ha annunciato Rolfi – vogliamo fare ancora meglio e per raggiungere l’obiettivo dobbiamo proseguire in un’efficace e sinergica opera di marketing territoriale. Raccontare la qualita’ del vino lombardo e dei nostri prodotti agroalimentari significa trasmettere nel mondo i valori del nostro territorio. Per questo mi pongo l’obiettivo di rafforzare in modo significativo anche la sinergia tra il mondo della ristorazione e l’offerta vinicola lombarda”.

SETTIMANA FOCALE PER IL SETTORE – Il progetto e’ realizzato in collaborazione con Epam, l’Associazione Provinciale Milanese Pubblici Esercizi, Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza e consiste nel concentrare in 7 giorni una serie di eventi dedicati al mondo del vino. Una sorta di punto focale intorno a cui gireranno ulteriori iniziative legate a questo tema.

IMPORTANZA DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE – La Regione Lombardia e’ al fianco dei produttori vitivinicoli proprio per i processi di internazionalizzazione. Con la misura Ocm vino abbiamo messo a disposizione 3,8 milioni di euro di risorse statali per progetti, anche interregionali, di promozione dei vini lombardi, dando priorita’ per gli stanziamenti a consorzi e aggregazioni di piccole medie imprese”.

REALTA’ LOMBARDA ECCELLENTE – Sul territorio lombardo si producono per il 90 per cento vini a Denominazione di qualita’: grazie a 5 DOCG, 21 DOC e 15 IGT e nel 2017 la viticoltura biologica ha raggiunto in Lombardia quota 1.751 ettari, con un incremento del 93 per cento rispetto al 2010.

Regione, via libera al bilancio: la Lombardia chiude a 502 milioni di euro

in Bilanci/Economia/Istituzioni/Regione by

Via libera a maggioranza in Commissione Bilancio al Bilancio consolidato 2017, documento nel quale vengono analizzate le politiche economiche, sociali e territoriali di Regione Lombardia che vengono realizzate mediante la collaborazione degli enti e delle società controllate e partecipate inserite nel Sistema Regionale.

Il Bilancio Consolidato è pertanto composto dai conti economici e dallo stato patrimoniale di tutte le realtà facenti parte del “Gruppo Amministrazione Pubblica” di Regione Lombardia, come gli enti e gli organismi strumentali, le aziende e le società controllate e partecipate.

Il risultato finale dell’esercizio 2017 di tutte le realtà pubbliche regionali è pari a 502 milioni e 381mila euro. Il processo di consolidamento evidenzia un incremento dell’utile di circa 17,5 milioni di euro di provenienza esterna rispetto ai bilanci di Giunta e Consiglio regionale. Regione Lombardia aveva già aderito nel 2015 alla sperimentazione prevista dal Governo nazionale in tema di armonizzazione dei propri sistemi contabili e il bilancio consolidato, come evidenziato dalla Presidente Silvia Sardone (Gruppo Misto) “costituisce uno strumento utile per controllare, programmare e gestire il proprio patrimonio pubblico”.

Oltre ai due enti che avevano aderito fin da subito alla sperimentazione (Arifl e Arpa), alle quattro realtà già in house (FinLombarda, Lombardia Informatica, Infrastrutture Lombarde, Arca) e alle 5 Aler, lo scorso anno erano stati consolidati per la prima volta anche i bilanci di Ersaf ed Eupolis che nel 2016 hanno predisposto il loro bilancio in contabilità economico-patrimoniale, così come Explora, società di cui Regione Lombardia ha acquisito il controllo nel corso del 2016, con la partecipazione al 60% del capitale. Quest’anno rientrano nel bilancio consolidato anche le società controllate Arexpo, Expo SpA e Navigli Lombardi, il Consorzio Villa Reale di Monza, la Fondazione per la Ricerca Biomedica, la Fondazione Lombardia per l’Ambiente, la Fondazione Film Commission, la Fondazione Minoprio e 19 enti Parco, oltre ad ASAM Spa attualmente in liquidazione.
Il provvedimento andrà in Aula per la votazione finale nella seduta di martedì 18 settembre.

Casa e risparmio energetico in fiera a Montichiari per due week end

in Economia/Energia/Eventi/Fiere by

Due fine settimana dedicati al mondo della casa, al risparmio energetico e alla nuove tecnologie per abitare. Il 15, 16, 21, 22 e 23 settembre, al Centro Fiera di Montichiari (BS), Progetto Casa Energy propone un’esposizione completa dedicata al mondo della casa tra tradizione e innovazione.

Progetto Casa Energy nasce dall’esperienza di Progetto Casa, fiera dell’arredamento e complementi d’arredo, e La Casa Ecosostenibile, salone specializzato dedicato a risparmio energetico, energie rinnovabili e bioedilizia.

Con cento aziende espositrici, Progetto Casa Energy è la naturale evoluzione dalla tradizione: una manifestazione più ampia e completa che concentra l’attenzione sulla casa tradizionale con arredi, complementi d’arredo e servizi e che, al tempo stesso, si focalizza sul mondo della casa da costruire, ristrutturare e riqualificare. Sono numerose le aziende che sanno abbinare le nuove soluzioni tecnologiche alla tradizione del design made in Italy. La visita a Progetto Casa Energy sarà un’occasione per scoprire le nuove opportunità offerte dal mercato e valutare soluzioni su misura, grazie al contatto diretto con le realtà produttive e commerciali del territorio.

LA CASA TRA PRESENTE E FUTURO

Progetto Casa Energy offre una panoramica completa di tutte le proposte e i servizi legati al mondo della casa “tradizionale”. Al tempo stesso, promuove una nuova concezione di casa innovativa, adeguata ai più recenti standard di sostenibilità ed efficienza energetica. Etica green-oriented, ma anche risparmi di gestione e prestazioni sempre più efficienti. L’obiettivo finale è un edificio innovativo a zero emissioni, con tempi rapidi di costruzione, al top del comfort, a saldi energetici positivi senza emissione di sostanze inquinanti nell’atmosfera. Una casa al tempo stesso più sicura, più confortevole e meno costosa. L’efficienza energetica si può ottenere anche ristrutturando, recuperando e riqualificando strutture già esistenti e migliorando i sistemi di isolamento e riscaldamento. Progetto Casa Energy è la fiera ideale per valutare e confrontare le più recenti soluzioni su misura per ogni specifica esigenza.

UNA FIERA COSTRUITA PER LE AZIENDE A MISURA DI CONSUMATORE

Progetto Casa Energy offre dunque alle aziende il contatto diretto con un pubblico molto motivato, attento a valutare le migliori offerte del settore casa e delle nuove tecnologie per l’abitare. Una fiera retail che si rivolge ad un bacino potenziale ampio e diversificato e, al tempo stesso, si propone come occasione di aggiornamento per gli operatori di settore: architetti, geometri, ingegneri, progettisti e professionisti in genere. Proprio per questo Progetto Casa Energy è in grado di offrire la più ampia gamma di soluzioni a chi sta pensando di migliorare, ristrutturare e arredare la propria casa, coniugando  creatività, funzionalità e risparmio.

FORMAZIONE IN FIERA

Nella giornata di venerdì 21 settemnbre Progetto Casa Energy ospita il convegno dal titolo “Qualità certificata CasaClima negli edifici costruiti in Lombardia”, a cura di CasaClima Network Lombardia. Il seminario, in programma dalle ore 13.30 alle 18.40 in Sala Scalvini (primo piano, ingresso centrale) sarà coordinato dall’ing. Andrea Pietro Capuzzi. A moderare il dibattito, l’ing. Alba Damiola.

L’appuntamento con Progetto Casa Energy è al Centro Fiera di Montichiari il 15, 16, 19, 21, 22, 23 novembre. Biglietto d’ingresso: 8 euro (5 euro ridotto ultrasessantacinquenni, gratuito fino a 12 anni).

 

CONVEGNO

QUALITÀ CERTIFICATA CASACLIMA NEGLI EDIFICI COSTRUITI IN LOMBARDIA

 

VENERDÌ  21 SETTEMBRE 2018

dalle 13.30 alle 18.40

Sala Scalvini  (1° piano – ingresso centrale)

 

a cura di CasaClima Network Lombardia

 

Coordinatore: Ing. Andrea Pietro Capuzzi

Moderatrice: Ing. Alba Damiola

 

PROGRAMMA

13.30               Registrazioni

14.00               Saluti Network CasaClima e autorità

INTERVENGONO

14.10               Arch. Giorgio Secchi – CasaClima Network Lombardia

La Certificazione CasaClima. Aspetti procedurali e normativi

14.30               Geom. Alessandro Barbareschi – CasaClima A: Nuovo edificio a struttura

15.15               Mauro Bonassi – Esperto schermature solari

Schermature integrate in verocamera:

                        prestazioni energetiche ed aspetti normativi

16.00               Coffee break

16.15               Ing. Andrea Pietro Capuzzi – CasaClima Network Lombardia

CasaClima R: La riqualificazione energetica in CasaClima

17.00               Ing. Federico Tedeschi – Esperto sistemi a cappotto

            Isolanti e finiture su cappotto termico:

                        l’adeguato materiale isolante in funzione dei diversi supporti

                        e panoramica sulle finiture esistenti

17.45               Ing.  Alba Damiola – CasaClima Network Lombardia

CasaClima A: Nuovo edificio a struttura in legno

18.25               Risoluzione ponte termico proposto dai partecipanti

 

 

PROGETTO CASA ENERGY

LA FIERA DELL’ARREDAMENTO, COMPLEMENTI D’ARREDO,

RISPARMIO ENERGETICO E NUOVE TECNOLOGIE PER ABITARE

+

 

15 – 16 / 21 – 22 – 23 SETTEMBRE 2018

 

ORARI

VENERDì                14.00 – 20.00

SABATO                  10.00 – 20.00

DOMENICA          10.00 – 20.00

BIGLIETTO D’INGRESSO

€ 8,00

€ 5,00 (ridotto ultrasessantacinquenni)

Gratuito fino a 12 anni

www.centrofiera.it

facebook: Progetto Casa Energy

Le guide turistiche diventano sempre più imprese: in Lombardia sono 50

in Economia/Evidenza/Tendenze/Turismo by

Quando la guida turistica diventa impresa: sono circa 50 le attività di impresa, tra sedi e unità locali, che in Lombardia sono specializzate nel settore delle visite guidate, a cui fanno capo delle guide turistiche, con 70 addetti, secondo l’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro imprese al primo trimestre 2018. La Lombardia pesa il 5% delle quasi mille attività presenti in Italia ma prime nel settore sono Lazio (15,5%), Toscana (14%), Sicilia e Sardegna (oltre 10% ciascuna). Un settore, quello delle guide turistiche, che cresce del 9% in un anno e del 96% in cinque anni in regione e del 10% e 35% in Italia. Le province dove fare visite guidate diventa più attività d’impresa sono Roma (136 localizzazioni), Napoli (81) e Firenze (60), seguite da Sassari, Palermo e Venezia.  Milano è tredicesima con 20 attività e 33 addetti (+18% in un anno e +67% in cinque). Un’attività dove è forte la presenza femminile (57% delle imprese del settore in Lombardia e Italia) e gli imprenditori nati all’estero pesano l’11% in regione e il 7% a livello nazionale. Per addetti di questo settore specializzato, prime Roma e Firenze, con oltre 100 su 1200 in Italia.

Voto 8,4 alle guide abilitate secondo l’indagine nazionale sulle guide turistiche di Confguide

Confcommercio. Le guide turistiche abilitate al servizio sono in prevalenza laureati (83,5%) in conservazione e tutela dei beni culturali, in storia dell’arte e archeologia (38%) oppure in lingue straniere (27%). I tour sui quali lavorano di più sono: visite guidate in musei, mostre temporanee o monumenti (72,3% delle guide), mentre il 20,5% lavora soprattutto con passeggiate e tour turistici in esterna. La composizione della clientela mostra una prevalenza di stranieri (per il 60,5% delle guide turistiche), seguono gli italiani che risiedono in altre regioni (indicati dal 37,7% delle guide) mentre il target prevalente di clientela è interno alla regione per il 25,3% delle guide e locale per il 14,5%. A rivolgersi agli albergatori per una visita guidata con la guida sono soprattutto gruppi di amici o familiari (target indicato dal 54,2% delle strutture), seguiti dalle famiglie (38,6%) e dalle coppie di vacanzieri (33,3%). Un servizio per il quale la clientela degli hotel esprime evidente soddisfazione: basandosi sui commenti e sulle informazioni raccolte presso gli ospiti che hanno richiesto una visita guidata sul territorio, gli operatori alberghieri esprimono un voto medio di 8,4 (su un massimo 10) per l’attività delle guide turistiche sperimentate dalla propria clientela.

Fieg-Google: via a Talent Garden il progetto di digital transformation per l’editoria

in Economia/Web e digitale by
Davide Dattoli di Talent Garden

Il programma del Digital Lab@FIEG, progetto di formazione attivo nel contesto dell’accordo triennale tra FIEG e Google, continua con successo la sua attività per favorire il processo di trasformazione digitale della stampa italiana.

Prende il via  la seconda edizione della Digital Transformation Academy, l’iniziativa nata in collaborazione con Talent Garden, la più grande piattaforma in Europa di networking e formazione per l’innovazione digitale, che la scorsa edizione ha visto il coinvolgimento di 150 professionisti del settore dell’editoria.

A fronte del positivo riscontro, per l’edizione 2018 l’Accademia si prepara al raddoppio con la partecipazione di 300 professionisti, tra giornalisti, marketing manager ed esperti di digitale, e un totale di 6 tappe in tutta Italia: Brescia (10 settembre), Roma (24 settembre), Bologna (15 ottobre), Bari (29 ottobre), Cosenza (5 novembre), Cagliari (9 novembre) e un evento conclusivo a Milano in Talent Garden Calabiana a fine anno.

Presente alla prima giornata di inaugurazione a Brescia, il Sottosegretario all’Editoria, Vito Crimi, che ha dichiarato: “Il cambiamento epocale nel modo di informarsi e comunicare rappresenta una sfida ma anche un’occasione per il settore editoriale italiano, che non deve farsi trovare impreparato. Credo sia essenziale che il prodotto editoriale venga costruito attorno alle mutate esigenze dei lettori, sempre più affamati di informazione veloce e multimediale. La vera sfida è quindi riuscire a coniugare questa esigenza di istantaneità della notizia con la verifica delle fonti e la corrispondenza al vero dei contenuti. Iniziative come quella di Talent Garden sono pertanto la giusta via da seguire.”

Il progetto formativo. Tema portante dell’edizione 2018 della Digital Transformation Academy sarà l’approccio Human Centered applicato all’editoria, ovvero la progettazione di prodotti e servizi attorno alle esigenze del lettore.

Il programma delle 6 tappe vedrà l’alternarsi di lezioni frontali, brainstorming e workshop per sviluppare abilità di pensiero laterale e di utilizzo della tecnologia nei campi della creazione di contenuti, vendite e marketing. A guidare i partecipanti alcuni esperti di digitale della scuola di innovazione di Talent Garden e le testimonianze di startup e realtà innovative che stanno cambiando il modo di fare editoria oggi: Freeda, ENI Day, Viz&Chips e Socialbeat.

Riparazione auto, un business per 3434 imprese bresciane

in Associazioni di categoria/Automotive/Confartigianato/Economia/Partner/Tendenze by
Riparazione auto

Al II trimestre dell’anno in corso a Brescia sono 3.434 le imprese totali appartenenti alla filiera auto composta da produzione e servizi, fabbricazione di autoveicoli, fabbricazione di carrozzerie, produzione parti e accessori, fabbricazione di motociclette e dei servizi di vendita autovetture, manutenzione e riparazione di autoveicoli. Di queste 135 sono attive nella produzione (in calo del -2,2% dallo stesso periodo dello scorso anno) e 3.299 sono imprese dei servizi e del commercio con una variazione positiva del 1,8%. Una filiera che dà lavoro a 16.835 addetti, 9.741 dei quali (il 57,9%) in imprese con meno di 50 addetti. È quanto emerge dall’analisi del comparto “Alcuni numeri chiave sulla filiera auto in Lombardia” pubblicato dall’Osservatorio Mpi di Confartigianato Lombardia in occasione della consegna del 36esimo premio Confartigianato Motori all’Autodromo di Monza nello scorso weekend, in concomitanza con il Gran Premio d’Italia di Formula 1. Entrando nel dettaglio, sul totale delle imprese sono 1.695 le imprese artigiane attive nella manutenzione e riparazione di autoveicoli, in lieve calo rispetto alle 1.704 del II trim 2017 (-0,5%). Sempre artigiane, questa volta in aumento del 1,2%, sono le 414 imprese (erano 409 nel II trim 2017) attive nelle riparazioni di carrozzerie.
«Tradizione e innovazione, tecniche artigiane e tecnologia sono tutte caratteristiche che appartengono al mondo dell’autoriparazione» commenta il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti che prosegue: «I nostri artigiani, le nostre carrozzerie, meccanici, autoriparatori hanno il dovere di crescere per la sicurezza stradale e il rispetto dell’ambiente. Inoltre abbiamo incrementato l’attenzione alla formazione, potenziato le attrezzature di officine e imprese per restare al passo con l’innovazione delle nuove tecnologie. La tecnologia è cambiata completamente in questi anni, l’elettronica è il motore dei veicoli moderni e un’alleata importante delle automobili di oggi e di domani. Proprio sulla formazione professionale si sta giocando la partita del rilancio dell’occupazione giovanile italiana, da sempre una delle curve più pericolose della nostra economia. Il nostro Ufficio Studi ha da poco diffuso i dati sull’apprendistato, dimostrando come sia questa la porta d’accesso privilegiata al mondo del lavoro per i nostri giovani. Nonostante questo, l’Italia non si rende conto che apprendere un mestiere è fondamentale, per i giovani e per tanti territori come quello bresciano così ricco di piccole imprese e il settore dell’automotive racchiude un’ampia gamma di mestieri, di comparti e di figure professionali che richiedono una formazione completa e qualificata. In questo senso, l’apprendistato è l’unica via intelligente e sostenibile in chiave futura per i giovani».
Ma dal recente studio nazionale sul settore emerge anche la preoccupazione per il rischio dazi Usa sulle auto di produzione Ue che colpirebbe in modo diretto e indiretto anche i piccoli produttori della componentistica Made in Italy. L’Italia è infatti il primo paese Ue per addetti nelle piccole imprese della componentistica e le imprese italiane che esportano parti e accessori per autoveicoli sono ancor più esposte al problema in quanto il primo mercato estero di riferimento (21 per cento delle esportazioni) è la Germania, primo esportatore europeo di auto e parti accessorie negli Stati Uniti.
Inoltre, un sondaggio proposto in occasione dell’evento e che ha coinvolto un migliaio di imprese della filiera dell’autoriparazione, sempre realizzato da Confartigianato a livello regionale, annovera come prima problematica legata alla propria attività, quella legata al rischio della diffusione di prodotti acquistati on line, che entrano così nella circuito dell’automobile, con danno per le imprese e rischio per gli utenti. Una problematica, quella della concorrenza sleale, sentita da oltre la metà degli interessati (50,8%).
«Operatori abusivi che popolano il sommerso, in un mondo parallelo in cui non esistono regole e che produce danni ingenti alle casse dello Stato, alle imprese regolari, ai consumatori. Un fenomeno che ha ripercussioni negative non solo sui fatturati delle imprese che producono gli originali, ma anche per la concorrenza sleale subita dai distributori ufficiali e per i rischi che corrono gli acquirenti, spesso inconsapevoli» commenta il presidente di Confartigianato Massetti. Un sondaggio che ha purtroppo riscontri numerici accertati dalla stessa Confartigianato nell’ultima assemblea: l’economia sommersa nella filiera auto è un fenomeno in crescita: in quattro anni il valore aggiunto creato dal lavoro irregolare è aumentato di quasi il 9% e il numero degli operatori abusivi è lievitato del 2,5%.

La musica nel Bresciano dà lavoro a 170 imprese

in Cultura/Economia/Tendenze by
Strumenti musicali

È la Lombardia la regione regina della musica italiana con il 20,2% delle imprese attive (oltre 2 mila su circa 10 mila in Italia) e il 19,2% degli addetti del settore musicale (circa 10 mila su 53 mila) secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati del registro imprese al primo trimestre 2018.

Un comparto composto da 448 imprese del settore manifatturiero (su 1.519 a livello nazionale, il 29,5%) tra fabbricazione di strumenti musicali e supporti musicali, 406 imprese del commercio (su 2.341, il 17,3%) e 1.150 imprese dei servizi (su 6.047, il 19%). Un settore da 8 miliardi all’anno in Italia di cui circa 4,5 in Lombardia e 3 in Lazio, concentrato tra Milano con 4,2 miliardi e Roma con 3 miliardi.

Principali settori. Spiccano in particolare le attività di registrazione (475 imprese su 1.848 in Italia, 25,7%), i corsi di danza specializzati (160 su 701, il 22,8%) e le discoteche e sale da ballo (416 su 2.775, 15%). Milano è prima in regione e seconda nel Paese con 948 imprese specializzate in musica (9,6% nazionale), in crescita del 2,7% in un anno e oltre 7 mila addetti (13,2% italiano). La seguono Cremona con 214 imprese e circa 500 addetti, Brescia con 170 imprese e Bergamo con 141 imprese. Oltre 100 le imprese nel settore a Monza Brianza e Varese.

Il settore musicale in Italia. Sono quasi 10 mila le imprese attive nel settore e oltre 53 mila gli addetti. Roma e Milano sono prime con quasi mille imprese ciascuna, vengono poi Napoli con circa 500, Torino con quasi 400, Bologna e Cremona con oltre 200. Per numero di addetti prima è Roma (16 mila) seguita da Milano (7 mila). Superano i mille addetti anche Firenze, Ravenna, Ascoli Piceno, Bologna e Bari.

 

Aib, Valerio Vago è il nuovo responsabile dell’area Comunicazione

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

Valerio Vago è il nuovo responsabile dell’Area Comunicazione, Marketing e Rapporti Associativi dell’Associazione Industriale Bresciana, realtà di primo piano in ambito confindustriale con oltre 1.300 imprese e 70mila dipendenti.

Vago è un professionista particolarmente esperto nel campo della comunicazione e del marketing. In particolare, ha maturato una forte competenza nell’ambito della comunicazione esterna e interna (off line e digitale), assumendo la responsabilità di numerosi progetti di comunicazione istituzionale, finanziaria (con oltre venti quotazioni in Borsa), di crisi e di responsabilità sociale. Ha gestito numerosi progetti di marketing e pubblicitari e nell’ambito delle sponsorizzazioni culturali e sportive.

È stato Direttore Comunicazione di RAS Assicurazioni, di Allianz Italia e della Banca Popolare di Vicenza. Ha ricoperto ruoli manageriali in importanti società di consulenza di comunicazione quali: Barabino & Partners, Hill & Knowlton, Brunswick Group ed Ecomunicare. Dopo la Laurea in Economia e Commercio presso l’Università Bocconi ha lavorato in Price Waterhouse in qualità di Auditor.

L’Associazione Industriale Bresciana, la più antica associazione industriale d’Italia, associa oltre 1.300 imprese per un totale di circa 70mila dipendenti. Rappresenta una provincia leader in Italia a livello economico, al quinto posto per valore aggiunto complessivo (dietro Milano, Roma, Torino e Napoli), al terzo per quanto riguarda l’industria manifatturiera (dopo Milano e Torino) e al quarto per le esportazioni (dopo Milano, Torino e Vicenza).

 

Imprenditori da altre regioni: a Brescia ne sono arrivati 32mila

in Economia/Tendenze by
Imprenditori

Milano è prima in Italia per attrattività imprenditoriale extra regionale, il 46% di chi fa impresa, considerando tutte le cariche, arriva da fuori Lombardia (250 mila su 546 mila) contro una media regionale del 32,1% (436 mila su 1,4 milioni) e italiana del 24,5% (oltre 1,8 milioni gli imprenditori che lavorano fuori dalla regione o Stato di origine) secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sui dati del registro delle imprese al primo trimestre 2018 sulle persone che hanno cariche nelle imprese, sia come titolare ma anche come soci e amministratori (considerando le sole persone attive).

Dopo Milano, a livello nazionale, vengono con circa il 40% Aosta (7 mila cariche su 18 mila), Imperia (12 mila su 30 mila), Novara (16 mila su 41 mila) e Trieste (9 mila su 31 mila). Sesta è Roma dove il 38% degli imprenditori viene da fuori Lazio. Supera il 35% la presenza di imprenditori nati fuori regione anche a Prato, Savona, La Spezia, Bologna e Genova.

Lombardia, chi attira più imprenditori da fuori regione. Su quasi 1,4 milioni di persone che ricoprono cariche di impresa in regione nel 2018, 924 mila sono lombardi mentre oltre 436 mila, pari al 32,1%, sono nati fuori regione o all’estero. Tra questi ci sono 33 mila siciliani, oltre 30 mila campani e pugliesi, 27 mila piemontesi e circa 25 mila veneti e calabresi. Tra i territori, dopo Milano, che è prima con 250 mila imprenditori nati fuori regione, vengono Brescia con quasi 32 mila, Varese e Monza Brianza con circa 28 mila, Bergamo con 24 mila e Como e Pavia con oltre 18 mila. Per peso degli imprenditori nati fuori regione, dopo Milano che è prima, vengono Pavia (con un peso del 30,4%), Varese (29%) e Monza Brianza (27,6%).

A Milano solo circa la metà degli imprenditori (54,3%, 297 mila imprenditori su 546 mila) viene dalla Lombardia. Le restanti cariche sono occupate prevalentemente da pugliesi (oltre 20 mila), siciliani, campani e piemontesi (circa 18 mila per ciascuna regione di nascita).

A Monza Brianza è lombardo il 72,4% di chi detiene cariche d’impresa, il 73,9% a Lodi. Dopo la Lombardia, sono Sicilia e Calabria le regioni da cui provengono più imprenditori in Brianza mentre è l’Emilia Romagna la seconda regione di provenienza per il territorio del lodigiano.

 

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