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Luglio 2025

Banca Valsabbina al 9,1% della società  proprietaria di Fideiussioni Digitali

in Banche/Economia/Evidenza/Valsabbina by

Si è conclusa con successo l’operazione di aumento di capitale che ha visto Banca Valsabbina in qualità di investitore entrare al 9,1% nel capitale sociale di Surety Shield S.r.l., startup innovativa che ha creato una nuova soluzione per la gestione digitale delle fideiussioni e delle cauzioni assicurative. L’operazione, che ha previsto il coinvolgimento di ulteriori nuovi investitori industriali, è stata conclusa nell’ambito di un round di investimento totale di 2,25 milioni di euro, finalizzato a sostenere ulteriormente i piani di sviluppo della società.

La piattaforma Fideiussioni Digitali, sviluppata da Cetif Advisory – spin-off del Cetif, Centro di ricerca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – e conferita in Surety Shield, rappresenta una soluzione innovativa e basata su tecnologia blockchain che permette di gestire l’intero ciclo di vita delle fideiussioni bancarie e delle cauzioni assicurative. Oggi Cetif Advisory rappresenta l’azionista di maggioranza di Surety Shield e contribuisce attivamente allo sviluppo dell’ecosistema.

Lo strumento è utilizzabile da tutti gli attori coinvolti nel processo fidejussorio: banche, assicurazioni, istituti finanziari abilitati, pubblica amministrazione, stazioni appaltanti e imprese appaltatrici.

Obiettivo del progetto è rispondere alle forti esigenze di digitalizzazione del comparto, migliorare la trasparenza e la sicurezza delle garanzie emesse da banche e assicurazioni, riducendo il rischio di frodi e semplificando i processi operativi delle diverse parti.

L’operazione testimonia il costante impegno di Banca Valsabbina nel sostenere progetti ad alto contenuto tecnologico, a beneficio dell’innovazione dei servizi finanziari, anche con l’obiettivo di sfruttare al meglio processi digitali efficienti, mitigando rischi e problematicità.

“Questa operazione rientra nella nostra strategia di sostegno all’innovazione nei servizi finanziari e nella volontà di contribuire allo sviluppo di soluzioni digitali ad alto valore aggiunto”, commenta Hermes Bianchetti, Vicedirettore Generale Vicario di Banca Valsabbina.La piattaforma Fideiussioni Digitali rappresenta un importante passo avanti per il settore, perché risponde a esigenze concrete di trasparenza, efficienza e sicurezza, in particolare nei rapporti tra impresa, Banca e Pubblica Amministrazione. Come Istituto di credito da sempre vicino al tessuto produttivo, crediamo nel valore di queste iniziative e vogliamo essere parte attiva di un ecosistema che evolve grazie alla tecnologia e alla collaborazione tra attori complementari. L’ingresso nel capitale di Surety Shield corona un bimestre particolarmente attivo per la Banca, la quale tramite investimenti mirati e diversificati consolida ulteriormente il proprio posizionamento strategico”.

“Questa iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di come sistema universitario e sistema finanziario e assicurativo, in collaborazione con i regolatori e la pubblica amministrazione, siano riuscite a far convergere idee e progetti che hanno dato luogo alla piattaforma, unica nel suo genere” – commenta Federico Rajola, Professore Ordinario di Organizzazione Aziendale e Direttore del Cetif, centro di ricerca dell’Università Cattolica, nonché Presidente di Cetif Advisory. “Proprio attraverso operazioni di spin-off universitario siamo riusciti a compiere un passo importante per una convergenza ecosistemica di digitalizzazione. Si tratta dell’impiego di tecnologie avanzate che favoriscono la riduzione degli elevati livelli di frode, il miglioramento e la razionalizzazione dei processi e dell’efficienza operativa. Siamo grati a Banca Valsabbina, che negli anni si è dimostrata soggetto capace di saper intercettare iniziative d’innovazione, e agli altri investitori industriali che hanno saputo riconoscere la qualità del lavoro finora svolto. Questo aumento di capitale, se da un lato pone le basi per continuare a investire sull’evoluzione delle funzionalità e sull’integrazione di strumenti avanzati di AI, dall’altro, consente di accelerare i tempi di adozione e diffusione.”

“Siamo particolarmente entusiasti di questa operazione straordinaria” – dichiara Antonio Sorrentino, Amministratore Delegato e Co-Fondatore di Surety Shield “poiché rappresenta un’opportunità strategica per accelerare il nostro percorso di crescita organica e ci permette di essere affiancati da un investitore istituzionale di rilievo come Banca Valsabbina. A pochi mesi dall’entrata in vigore della nuova normativa, che introduce l’obbligo di verifica in blockchain delle fideiussioni negli appalti pubblici, la nostra piattaforma ha già gestito un numero significativo di operazioni. Numerose banche, compagnie assicurative e stazioni appaltanti sono già operative in modo attivo, confermando la rilevanza della soluzione e contribuendo a consolidare la nostra posizione di leadership nel settore a livello nazionale”.

Banca Valsabbina è stata assistita nell’operazione dallo Studio BTLaws, con un team coordinato dal Partner Avv. Simone Furian, con l’Associate Avv. Aldo Cornacchia per i profili legali e contrattuali e il Partner Dott. Matteo Zingales per gli aspetti fiscali.

Surety Shield S.r.l. è stata assistita nell’operazione dallo Studio Legale SZA di Milano per tramite della collaborazione dei Soci Avvocati Marco Petrassi e Stefano Bombelli. 

Banca Valsabbina acquisisce il 24% di Ac Finance Spa

in Banche/Economia by

È stata perfezionata l’operazione di acquisizione da parte di Banca Valsabbina del 24% di AC Finance S.p.A., società a capo di un gruppo specializzato nell’erogazione di servizi di consulenza strategica e finanziaria alle piccole e medie imprese, che offre supporto sia per operazioni di finanza straordinaria che ordinaria.

L’operazione ha previsto l’acquisizione da parte della Banca bresciana di una quota di capitale, tramite mercato “secondario”, con l’obiettivo di agevolare lo sviluppo di sinergie commerciali nell’ambito del corporate finance, a valere su ulteriori servizi di “Advisory” e consulenza alle aziende.

AC Finance S.p.A. è una società di consulenza aziendale Tecnologica che affianca le piccole e medie imprese italiane nei processi di crescita, ristrutturazione e sviluppo. Il gruppo opera con un modello multidisciplinare, coprendo le aree della finanza ordinaria e straordinaria, finanza agevolata, fiscalità, legale societario, internazionalizzazione, M&A, formazione, sicurezza e digital marketing tramite una serie di società acquisite negli anni. Un elemento distintivo di AC Finance è l’integrazione tra consulenza specialistica e tecnologia: la società ha sviluppato strumenti digitali proprietari per la gestione dei progetti, il monitoraggio delle performance aziendali e l’analisi predittiva, al fine di garantire alle imprese un supporto operativo concreto, scalabile e misurabile abbattendo i costi della consulenza tradizionale.

Banca Valsabbina, in un contesto di continua evoluzione del modello di offerta di servizi e prodotti, nel corso degli ultimi anni ha siglato diverse operazioni di investimento e partnership, con l’obiettivo di implementare ulteriormente – come banca nonchè come gruppo – gli strumenti da mettere a disposizione delle aziende, sia di tipo “tradizionale” che “complementare”. Con questa ulteriore operazione il Gruppo può quindi avvalersi del supporto specializzato di un partner che, anche tramite società dedicate, può supportare le diverse esigenze delle imprese, in un mercato sempre più dinamico e competitivo, mettendo a disposizione i propri integrati servizi di consulenza.

Nell’operazione Banca Valsabbina è stata assistita dallo Studio BTLaws con il team coordinato dal Partner Avv. Simone Furian, con l’Associate Avv. Aldo Cornacchia per i profili legali e contrattuali.  AC Finance S.p.A. è stata invece affiancata da Miller Tax&Audit con il team composto dall’Avv. Davide Di Maio e dall’Avv. Annalisa Gagliano per la parte Legal e dalla Dr.ssa Carla Monga, Dr. Mauro Imparato e Dr. Silvio De Ponti per la parte Tax.

Hermes Bianchetti, Vicedirettore Generale Vicario di Banca Valsabbina, ha commentato: “Da tempo la Banca sta lavorando alla creazione di un modello di offerta rivolto alle PMI sempre più integrato, anche a valere su forme di finanza e di servizio complementari a quelle “ordinarie” o “tradizionali”. Le aziende, nell’ambito delle proprie scelte strategiche, industriali o finanziarie, spesso devono confrontarsi con un contesto complesso ed articolato, e necessitano quindi di un supporto qualificato. La nostra Banca ed il nostro Gruppo sono a servizio delle imprese che vogliono continuare a crescere ed investire, con strumenti finanziari sempre più evoluti ed efficienti, anche personalizzabili in base alle esigenze. Con questa operazione possiamo contare anche sul supporto di una realtà esperta, in grado di offrire consulenza strategica e servizi a valore aggiunto, per le aziende che intendono crescere e pianificare al meglio e con consapevolezza il proprio futuro. L’obiettivo è quindi quello di operare in modo sinergico, supportando il cliente e le proprie scelte, sia di tipo finanziario che strategico, sempre più a 360 gradi”.

Antonio Quintino Chieffo, Amministratore Delegato di AC Finance S.p.A, ha aggiunto: “Questa operazione sancisce l’unione tra la solidità di un grande player bancario e la spinta innovativa della prima consultech italiana specializzata in corporate advisory. Grazie agli investimenti degli ultimi anni e a un piano mirato di acquisizioni, abbiamo sviluppato piattaforme tecnologiche proprietarie su quasi tutte le nostre linee di consulenza: dalla finanza straordinaria alla fiscalità, dalla finanza agevolata alla formazione e al digitale. Un’infrastruttura digitale che ci consente oggi di scalare il valore della consulenza, rendendola più accessibile, misurabile e integrata. Con Banca Valsabbina condividiamo una visione orientata al futuro: costruire insieme un ecosistema in cui tecnologia, esperienza e prossimità alle imprese si rafforzano reciprocamente”.

Noleggio in crescita nel Nord Italia: le imprese edili scelgono le soluzioni su misura

in Economia/Edilizia by

Nel Nord Italia, le imprese edili stanno sempre più orientandosi verso il noleggio di mezzi specializzati per gestire meglio la complessità dei cantieri, riducendo gli investimenti iniziali e aumentando la flessibilità operativa. Questa tendenza è spinta dalla necessità di reagire rapidamente ai cambiamenti nei piani di lavoro, affrontare picchi stagionali senza rischi e disporre sempre di attrezzature all’avanguardia.

Il noleggio offre, inoltre, la possibilità di aggiornare costantemente il parco mezzi, seguendo l’evoluzione normativa e tecnologica del settore. In un contesto dove la qualità delle prestazioni è di importanza primaria, imprese di ogni dimensione trovano nel noleggio una risposta efficiente, grazie a contratti personalizzati che semplificano la logistica e la gestione delle manutenzioni.

Coniugando efficienza, sostenibilità e controllo dei costi, il noleggio sta diventando per molte aziende del Nord Italia una strategia vincente per restare competitive, ottenendo continuità nei cantieri e massima affidabilità nelle operazioni.

Flessibilità operativa che fa la differenza

Il mercato del Nord Italia, caratterizzato da una molteplicità di cantieri – civili, industriali, infrastrutturali – richiede strumenti agili e immediatamente disponibili. Il noleggio permette alle imprese di selezionare esattamente il mezzo giusto per ogni esigenza, attivandolo quando serve e restituendolo al termine del progetto. Questo evita la gestione di un ampio parco macchine proprietario e riduce al minimo l’immobilizzazione di capitale.

Durante i picchi stagionali o le situazioni di emergenza, il noleggio consente di integrare risorse e mezzi in tempo reale, senza preoccupazioni legate a riparazioni o aggiornamenti normativi. Tale approccio migliora la produttività, minimizza i tempi di fermo e semplifica la pianificazione delle attività operative.

Il valore aggiunto di Nolo 2000

Un protagonista di rilievo in questo panorama è Nolo 2000, realtà specializzata nel noleggio di carrelli elevatori a Modena e nel resto del Nord Italia. L’azienda mette a disposizione un parco mezzi ampio, composto da carrelli moderni con portate adeguate ai processi logistici più intensi. Il servizio include consegna puntuale, assistenza entro 24 ore, formazione e consulenza specifica sul mezzo più adatto alle esigenze di movimentazione.

Per le imprese del Nord Italia che cercano efficienza operativa e sostenibilità, Nolo 2000 offre formule flessibili di noleggio con o senza operatore, ampliate da soluzioni mobili per officina, documentazione digitale e sostituzione immediata dei mezzi in caso di guasto. Grazie alla presenza capillare sul territorio e all’attenzione all’ambiente, l’azienda rappresenta un referente concreto per gestire logistica, formazione e sicurezza in un’unica soluzione.

Sostenibilità e innovazione tecnologica

L’ecosostenibilità è ormai un criterio imprescindibile nelle scelte d’impresa, non solo per ridurre l’impatto ambientale, ma anche per rispondere a requisiti delle gare e delle commesse pubbliche. Il noleggio di mezzi elettrici o ibridi permette di operare con silenziosità, zero emissioni e costi energetici inferiori, riducendo anche l’impronta di inquinamento dei cantieri.

Inoltre, i moderni carrelli elevatori elettrici integrano sistemi di diagnostica remota, monitoraggio dei consumi e ottimizzazione dell’autonomia, avendo così a disposizione un supporto digitale concreto alla gestione operativa. Con il noleggio, le aziende possono aggiornare costantemente la flotta con tecnologia in evoluzione, senza investimenti a lungo termine.

Competitività a lungo termine grazie alla personalizzazione

Il vero vantaggio del noleggio deriva dalla possibilità di attivare servizi su misura: formule a durata variabile, soluzioni con o senza operatore, supporto formativo, pianificazione preventiva della manutenzione. Tutto ciò trasforma il noleggio in uno strumento strategico, non solo operativo, capace di adattarsi ai cambiamenti dei mercati e delle normative.

In un mercato dove efficienza e sostenibilità vanno di pari passo, il noleggio su misura offre alle imprese l’agilità necessaria per affrontare nuovi progetti, restare competitive e rispondere ai requisiti normativi sempre più stringenti, senza costi fissi elevati o rischi tecnologici.

Il bresciano Andrea Gaudenzi è il nuovo presidente di Cna Turismo e Commercio Lombardia

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Evidenza/Turismo by

“Il territorio lombardo rappresenta una realtà unica nel suo genere, capace di offrire una pluralità di tipicità ed esperienze autentiche. Il nostro impegno sarà supportare le imprese, per valorizzarle e rendere il turismo sempre più motore di sviluppo per tutti i territori”. A dirlo, Andrea Gaudenzi, neo-eletto Presidente di CNA Turismo e Commercio Lombardia.

Classe 1987, una laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari, titolare con la famiglia dell’omonimo ristorante in Franciacorta, Gaudenzi prende il posto di Eleonora Rigotti al vertice del raggruppamento lombardo forte dell’esperienza al vertice di CNA Turismo e Commercio Brescia. “Assumo questo incarico con grande impegno, consapevole del lavoro prezioso svolto in questi anni dalla Presidente Rigotti e da tutto il gruppo di CNA Turismo e Commercio. Un percorso che ci ha visti protagonisti nelle relazioni con l’Assessorato al Turismo di Regione Lombardia, guidato da Barbara Mazzali, nella partecipazione alle principali fiere internazionali del settore, come il TTG, e nella realizzazione di progetti strategici per il territorio. Desidero ringraziare per il supporto e il lavoro svolto a livello regionale i funzionari Enrico Bindolini, responsabile del raggruppamento, e Silvia Boccetti. Sarà quest’ultima che già teneva i rapporti con Regione Lombardia la referente del raggruppamento per il quadriennio”.

Tra i risultati più significativi degli ultimi anni, si evidenziano la creazione della filiera d’alta gamma dei laghi lombardi, sviluppata con il contributo di Regione Lombardia, e l’avvio di percorsi esperienziali che mettono in rete l’eccellenza artigiana del territorio: all’enogastronomia all’artigianato artistico fino ai servizi per il turismo esperienziale. “Il comparto turistico lombardo – spiega Gaudenzi – continua a registrare numeri in crescita: +9,4% nel 2024, con ottime prospettive anche per il 2025. Un trend che conferma il potenziale del settore e l’importanza dell’artigianato come leva di sviluppo. In questo settore, così trasversale, le imprese che CNA rappresenta, dall’artigianato al commercio ai servizi, svolgono un ruolo fondamentale: da un lato come attori diretti, imprese dell’ospitalità, dell’enogastronomia, dell’artigianato artistico, dei trasporti e del turismo esperienziale, dall’altro come realtà di supporto all’intera filiera turistica. Un’attenzione particolare è rivolta all’orizzonte delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, che rappresentano un’occasione unica di crescita e sviluppo, non solo per il settore turistico, ma per l’intero sistema produttivo lombardo”.

La sfida, oggi, anche in Lombardia è la gestione consapevole dei flussi, affinché il turismo rappresenti una risorsa sostenibile per tutti i territori. “Ciò significa destagionalizzare e delocalizzare i flussi turistici, portando valore a tutto il territorio regionale, anche oltre le mete più note, e recuperando la conoscenza del mondo dell’artigianato, che rappresenta un vettore strategico, poiché incarna l’identità, la tradizione e la creatività dei luoghi. Gli artigiani, attraverso le loro attività sono in grado di offrire esperienze autentiche, capaci di attrarre turisti in ogni stagione e in aree meno battute, contribuendo così a uno sviluppo turistico più sostenibile ed equilibrato”.

CNA Turismo e Commercio Lombardia continuerà a fornire il supporto alle imprese rappresentate, per affrontare le grandi sfide del presente, dalla digitalizzazione alla sostenibilità, fino all’impatto dell’intelligenza artificiale. “Lo faremo attraverso la formazione, la creazione di servizi specifici per il settore e rafforzando la rappresentanza, affinché venga tutelato e valorizzato il know-how delle nostre imprese, elemento centrale per un turismo sempre più attento, informato e internazionale”.

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Confindustria e Intesa: 50 miliardi per sostenere le imprese lombarde

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Finanza by

Il Presidente di Confindustria Brescia,Paolo Streparava, e la Direttrice Regionale Lombardia Sud della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Paola Lecci, hanno siglato questa mattina – nella sede di Confindustria Brescia in via Cefalonia – un accordo che mette a disposizione delle imprese lombarde 50 miliardi di nuovo credito,per rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo e cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e I.A., integrando così le risorse già stanziate dalla Banca per la realizzazione degli obiettivi del PNRR.

L’accordo territoriale rientra nell’ambito di quello nazionale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese italiane annunciato lo scorso gennaio dal Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, Consigliere Delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo e che mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui 50 miliardi alle aziende della Lombardia.

Il protocollo firmato oggi consolida e rinnova la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria avviata nel 2009 che, grazie a un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliardi di euro in quindici anni, ha contribuito a evolvere il rapporto tra banca e impresa accompagnando i bisogni delle PMI e delle industrie mature anche nelle fasi più complesse. Tale supporto è sato declinato in numerose iniziative congiunte che, anche attraverso le garanzie governative attivate nelle fasi critiche, hanno consentito di sostenere con nuovo credito decine di migliaia di imprese e prevalentemente PMI, struttura portante del Made in Italy nel mondo.

L’accordo prevede misure ad hoc per favorire il supporto a nuovi insediamenti produttivi, all’ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti e agli investimenti nel settore energetico, sostenendo così l’attrattività dei territori italiani con posizione strategica per le rotte e gli interscambi internazionali. Le novità riguardano:

Ø gli investimenti in nuovi modelli produttivi evoluti ad alto potenziale con particolare attenzione ad Aerospazio, Robotica, Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita

Ø l’accelerazione della transizione sostenibile in linea con il Piano Transizione 5.0, dei processi innovativi ad alto contenuto tecnologico, dell’economia circolare verso un bilanciamento energetico ottimale tra fonti energetiche sostenibili

Ø l’impatto in ricerca e innovazione, favorendo la nascita e lo sviluppo di startup e PMI ad alto contenuto tecnologico anche attraverso soluzioni finanziarie e servizi dedicati

Ø piano per l’Abitare Sostenibile, per facilitare la mobilità e l’attrazione dei talenti nell’industria italiana.

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