Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Giugno 2019 - page 3

Imprese creative, in provincia di Brescia sono 6mila

in Economia/Tendenze by
Creatività

Sono 66 mila le imprese dell’economia creativa in Lombardia e 321 mila Italia al 2019, secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Milano è protagonista con 32 mila. Seconda in Italia Roma con 28 mila. In Lombardia, seguono Brescia con 6 mila, Monza, Bergamo e Varese con 5 mila, Como con 4 mila. In Lombardia oltre un quarto dei lavori creativi nazionali. Gli addetti sono 404 mila in regione su 1,5 milioni nazionali, di cui 303 mila concentrati a Milano. Cresce il settore in regione, +0,7% in un anno mesi e + 2,6% dal 2014, più che in Italia (+0,4% e +1,8%). Milano ha una economia sempre più creativa cresce di + 1,5 per cento in un anno e di +7 % in cinque anni.

In Italia. Prima Milano con 32 mila imprese, +7% in cinque anni, poi Roma con 28 mila, +7%, Napoli con 15 mila, +8%, Firenze e Torino con 12 mila, Prato, Bari e Padova con 7 mila, Brescia, Vicenza, Bologna, Treviso con circa 6 mila.

Tra i settori in crescita musica, film e cinema, app, ricerca, professionisti (1429 imprese a Milano, +14% in cinque anni, 2093 in Lombardia, +10%, 10.536 in Italia, +8%). Bene anche la tecnologia informatica con lo sviluppo di app e software (6124 imprese a Milano, +20% in cinque anni, 11.089 in Lombardia, +15%, 45.402 in Italia, +14%), la ricerca (657 imprese a Milano, +23% in cinque anni, 1105 in Lombardia, +30%, 5.490 in Italia, +34%), le attività di professionisti (1979 imprese a Milano, +21% in cinque anni, 4532 in Lombardia, +12%, 18.446 in Italia, +12%).

Forte la presenza delle donne, sono il 23% in Lombardia, il 25% in Italia, il 20% a  Milano. Sono poi il 7% i giovani a Milano e in Lombardia e l’8% in Italia e il 9% gli stranieri a Milano e in Lombardia, 11% in Italia.

Trattamento rifiuti, in Lombardia vale oltre mezzo miliardo di euro

in Ambiente/Economia by

Diminuisce la quantità di rifiuti prodotti dalle imprese milanesi, 2,3 milioni di tonnellate rispetto ai 3 milioni dell’anno precedente: -22,1% e oltre il 90% di questi è sottoposto a trattamenti di recupero, un dato in crescita rispetto a tutti gli anni precedenti mentre diminuisce la quantità sottoposta a smaltimento che ora è al 9%. Si tratta per Milano soprattutto di rifiuti non pericolosi (2 milioni di tonnellate) e legati all’edilizia: terra da scavo, 665 mila tonnellate e rifiuti misti delle costruzioni, 230 mila tonnellate. In totale se si considerano anche i territori di Monza Brianza e Lodi la quantità di rifiuti prodotta dalle imprese, tra pericolosi e non pericolosi, supera i 3 milioni e arriva a rispetto ai 3,7 milioni dell’anno precedente. Le attività più coinvolte nella produzione: oltre a quella del risanamento e della gestione dei rifiuti (487 mila di tonnellate pari al 16% del totale), sono l’ingegneria civile (372 mila, 12,3%) e la fabbricazione di prodotti in metallo (319 mila, 10,6%). Sul totale invece della raccolta urbana e delle imprese i rifiuti misti da costruzione, di cemento, mattoni, metallo ferroso e la terra, sono i più trattati negli impianti del territorio per il recupero delle materie, 4 milioni di tonnellate pari a oltre il 50% del totale, mentre mezzo milione di tonnellate di rifiuti domestici sono recuperati per essere utilizzati come combustibile. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati MUD (dichiarazioni 2008-2018).

Attività di gestione dei rifiuti vale 1,4 miliardi di euro in Italia e 562 milioni in Lombardia, di cui oltre 460 a Milano. Sono i ricavi delle vendite dichiarati dalle imprese del settore. Le attività specializzate nel trattamento di rifiuti sono un migliaio in Italia e 134 in Lombardia. Danno lavoro rispettivamente a 9 mila e 2 mila persone. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro imprese e Aida – Bureau van Dijk. Lombardia, prima in Italia, è seguita da Campania, Lazio e Sicilia che ne contano circa un centinaio. Per numero di imprese Milano con 42 è prima in regione e terza in Italia, dopo Roma (77) e Napoli (43) ma è prima a livello nazionale per addetti (1.379) e precede Roma (1.331) e Torino (731). In regione come attività è seguita invece da Bergamo con 29 e Brescia con 15.

 

NeosVoc: la Piattaforma che ascolta i clienti della tua azienda

in Economia/Innovation club/Innovazione/Partner/Rubriche by
Neosvoc, foto da ufficio stampa

NeosVoc è la Piattaforma di Voice of Customer, basata sulle Nuove Tecnologie, che permette di ascoltare i clienti di ogni azienda in un modo nuovo. Un insieme di servizi innovativi che combina una metodologia solida con l’intelligenza artificiale e una tecnologia flessibile e facile da usare. Avvicinando le tecniche di ascolto alle attuali abitudini di comunicazione delle persone, NeosVoc innova il dialogo tra azienda e cliente con un approccio omnicanale. Una Piattaforma personalizzabile, aperta a tutti i sistemi e soluzioni: interviste web, notifiche push, programmi di messaggistica come Messenger, WhatsApp e altre interfacce conversazionali, video interviste, video focus group e, ultima novità, l’ingresso nelle dimore dei clienti attraverso Amazon Alexa. Un ascolto continuo della Voice of Customer e lungo tutto il customer journey.  Al centro dell’innovazione, il concetto di “tempo reale”: con NeosVoc il momento della rilevazione coincide con quello della vendita e dell’esperienza. La Voice of Customer si attiva quando e dove serve, raccogliendo un dato fedele alla realtà: nel punto vendita, durante un evento, per il lancio di un nuovo prodotto. Oltre all’innovazione dei canali, NeosVoc offre modelli di analisi inediti e interdisciplinari, in grado di comprendere i reali comportamenti e bisogni dei clienti, in ciascun settore e ambito del mercato. Completa la Piattaforma una dashboard dinamica che permette di consultare i dati e ricevere insight in tempo reale. Ogni azienda sia “Business to Consumer”, sia “Business to Business” può raccogliere e analizzare i propri dati in autonomia, disponendo di risultati sempre aggiornati. Una media impresa italiana può trarre valore da NeosVoc in molteplici modi:

1. Raccogliere la Voce dei propri clienti, arricchendo il proprio sistema CRM

Se la necessità di conoscere i propri clienti rappresenta, ormai, un vero e proprio leitmotiv nei processi di vendita, meno diffusa è invece la consapevolezza delle modalità con cui sarebbe opportuno che questo avvenisse. Si tratta, infatti, di andare oltre il concetto di mera raccolta delle informazioni, mediante la costruzione di processi di ascolto che abbiano come obiettivo finale la personalizzazione delle relazioni. La necessità è, dunque, quella di approdare ad una forma proattiva di interazione, in grado di individuare i bisogni e anticipare i desideri dei singoli, cogliendone l’identità profonda e ponendone in luce gli aspetti emotivi, i reali interessi, le effettive esigenze. “L’intimità” con il cliente deve costituire il primo filo conduttore della propria strategia. Oggi è fondamentale disporre di un sistema CRM aziendale che viene automaticamente aggiornato dai dati provenienti dalla voce dei propri clienti.

2. Dai dati, alla personalizzazione della propria attività di vendita

Il conseguimento di un legame di intimità con i propri clienti e la raccolta di dati “profondi” pongono le basi per la costruzione di servizi, comunicazioni e prodotti personalizzati. La conoscenza dei singoli clienti deve quindi divenire un punto di forza del proprio business, in grado di garantire il mantenimento del mercato esistente e acquisirne di nuovo. Ma c’è di più: la continua implementazione della “customer base” e l’ascolto costante della propria audience devono avere come fine ultimo quello di tramutare il proprio prodotto da marca, a categoria mentale.
L’obiettivo è, dunque, quello di andare fortemente oltre il concetto di fornitura, unificando di volta, in volta, la storia del prodotto a quella del cliente e rispondendo attraverso strategie di personalizzazione ai bisogni più profondi.

3. Rendere il cliente fedele e l’azienda profittevole nel tempo

La raccolta continua della Voice of Customer trova il suo culmine nelle attività di verifica delle performance. Tassello indispensabile del processo di miglioramento continuo, i percorsi di monitoraggio aiuteranno i brand nell’obiettivo di mantenere soddisfatti e profittevoli i clienti e di ampliare il proprio business, anche grazie alla possibilità di intervenire tempestivamente davanti alla manifestazione di un reclamo. Sebbene la gran parte delle aziende adotti da tempo strumenti di verifica della soddisfazione, si rileva spesso un disallineamento tra il momento del processo di vendita e la richiesta di feedback. Ad essere necessaria, oggi più che mai, è l’adozione di canali e strategie capaci di raccogliere la voce dei propri clienti nello stesso luogo e nello stesso momento in cui avviene l’esperienza con il brand.  Accanto a questioni di maggiore affidabilità, la raccolta di dati contestuali consentirà di differenziare le strategie sulla base dei diversi profili che caratterizzano i clienti. L’esperienza dell’azienda inizia dalle attese che il cliente si è creato e dipende da quanto l’aspettativa è soddisfatta. Oggi, ogni realtà di successo sa che per creare valore bisogna partire dalla creazione di valore per il cliente. Per farlo in modo efficace bisogna mettersi in posizione di ascolto. Per ascoltare i clienti di oggi, cavalcare le opportunità offerte dalla tecnologia.

4. Dall’analisi della Customer Base, all’individuazione dei migliori clienti

La costruzione di soluzioni personalizzate non può che passare dal coinvolgimento attivo di coloro che ne sono i potenziali destinatari: i clienti. L’Intelligenza artificiale e l’uso di tecniche di Machine Learning rendono oggi possibile con NeosVoc mettere in campo soluzioni in grado di personalizzare efficacemente non solo i processi produttivi ed i prodotti, ma anche nel mondo della comunicazione e della vendita. Si tratta anche di definire il target al di là dei tradizionali criteri anagrafici e settoriali. Una volta individuate le caratteristiche del “cliente ideale” è possibile identificare un elenco di clienti potenziali simili. Questo processo può essere applicato sia quando un’azienda è in cerca di persone fisiche, sia quando, come accade nel mondo “business to business”, è alla ricerca di un’azienda cliente o di un business partner per portare la propria offerta in un mercato internazionale.
L’identificazione degli specifici cluster di clienti attraverso una metodologia che coniuga informazioni Hard, con i cosiddetti dati Soft, consente, infine, di personalizzare in modo automatico i contenuti comunicativi, regolandone l’ampiezza, il tono, la scelta delle parole, per renderli più aderenti alle caratteristiche di ciascun profilo di cliente e, di conseguenza, aumentarne la conversione.

Per approfondire: http://www.neosvoc.com
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