La I.S.E.O. Summer School supera quota 1000 partecipanti. Il corso estivo di economia promosso dall’Istituto I.S.E.O. (Istituto di Studi Economici e per l’Occupazione) riesce in un’impresa che, agli albori, sembrava impossibile: portare ad Iseo, nel corso di sedici edizioni (dal 2004 al 2019), 1048 giovani ricercatori da tutto il mondo.
Si tratta di dottorandi di ricerca, assistenti universitari, giovani accademici, studenti frequentanti i master più prestigiosi di atenei sparsi per il pianeta: insomma, menti brillanti che ogni anno si sono riunite e continuano a riunirsi sul Sebino, facendo della I.S.E.O. Summer School una piccola eccellenza italiana.
E quindi, dal 15 al 22 giugno, l’esperienza si ripete. Con un panel di relatori, ancora una volta, di prim’ordine. A tenere lezione a 66 partecipanti ci saranno tre premi Nobel per l’Economia e sei relatori di chiara fama.
Partendo dai Nobel, a Iseo arriverà per la prima volta Alvin Roth, premio Nobel 2012, professore all’università di Stanford, che parlerà di “Controversial markets”. Insieme a lui William Sharpe, Nobel 1990, anche lui docente di Stanford, pronto a tenere una lezione sull’analisi dei sistemi pensionistici, così come Michael Spence, Nobel 2001, docente alla New York University, che aprirà la Summer School con un intervento intitolato “Digital Technology and Global Economy” sull’impatto, spesso controverso, delle tecnologie digitali sull’economia globale.
Completano il panel di relatori Manfred Elsig, vicedirettore del WTI (World Trade Institute) chiamato a parlare di un tema di grande attualità, ossia commercio, dazi e trattati internazionali, Kamiar Mohaddes, professore di Cambridge, che parlerà del paradosso delle cosiddette “resourse rich economies” , Ian Goldin docente a Oxford dimostrerà come la crisi finanziaria del 2008/2009 sia fra i fattori determinanti l’ondata populista negli Stati Uniti di Trump, nella Gran Bretagna della Brexit e in Europa mentre, per chiudere, Alan Manning, professore alla London School of Economics, parlerà dell’impatto economico (e non solo) dell’immigrazione globale.
“Ad assistere alle lezioni, quest’anno, ci saranno 66 partecipanti provenienti da 41 Università e 27 Paesi – spiega il vicepresidente dell’Istituto I.S.E.O. Riccardo Venchiarutti -. Fra di loro, spiccano giovani economisti che già lavorano per enti di assoluto prestigioso: le banche centrali delle Filippine, del Montenegro, dell’Ungheria, così come la World Bank o il Ministero delle Finanze dei Paesi Bassi, solo per citarne alcuni. Profili che, sommati al prestigioso assoluto dei relatori, confermano quanto la I.S.E.O. Summer School sia diventata, ormai, una piccola eccellenza italiana”.
I giovani ricercatori arriveranno a Iseo da ogni angolo del mondo: dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda, dal Costa Rica a Singapore, dal Kazakistan all’Honduras, dalle Filippine al Messico, dal Sud Africa al Libano, dalla Cina alla Russia, passando naturalmente per numerosi stati europei.
Il programma della settimana sarà dedicato alla più stretta attualità economica: il corso è intitolato “Global economy & financial markets: what lies ahead?” e proporrà lezioni mattutine e pomeridiane. Ci sarà spazio, però, anche per visite ed escursioni: come il tour in kayak sul lago d’Iseo, la visita alle cantine Berlucchi, in Franciacorta, e l’immancabile gita a Verona.
Giovedì 20 giugno alle 10 l’Istituto I.S.E.O e l’università di Brescia organizzeranno il convegno dal titolo “Pensioni, assistenza sociale, scenari demografici. Le sfide del welfare per il futuro” con William Sharpe, Tito Boeri e Agar Brugiavini. Il convegno avrà luogo all’università di Brescia con ingresso libero e prenotazione obbligatoria su www.istiseo.org.