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Cambia lavoro e affitta una malga, la Regione ne mette sul mercato otto

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A inizio 2017, Ersaf – Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste – metterà a bando la concessione di otto malghe distribuite sul territorio lombardo. Una è in Valtellina, una in provincia di Bergamo e sei nel bresciano.

Per fornire agli operatori interessati il maggior numero di informazioni e consentire i necessari sopralluoghi in tempo utile, l’ente regionale ha pubblicato un avviso esplorativo per manifestazione d’interesse. Chi è interessato può farlo sapere all’ente entro il 9 settembre: in tal modo verrà invitato – quando sarà indetta la gara – a presentare la propria offerta secondo le modalità che il bando prevederà.

In dettaglio, le malghe sono:

a) Malga Pioda-Cameraccio, Foresta Valmasino, Comune di Valmasino (Sondrio)

b) Malga Azzaredo, Foresta Azzaredo Casù, Comune di Mezzoldo (Bergamo)

c) Malga Campolungo, Foresta Valgrigna, Comune di Bienno (Brescia)

d) Malga Cigoleto con Stabile Solato, Foresta Valgrigna (Brescia)

e) Malga Vesta di Cima, Foresta Gardesana (Brescia)

f) Pascolo Glisuner, Foresta Valle di Scalve, Comune di Angolo Terme (Brescia)

g) Pascolo Scandolaro, Foresta Valgrigna, Comune di Esine (Brescia)

h) Pascolo Dos Boscà, Foresta Gardesana, Comune di Valvestino (Brescia)

La descrizione delle malghe è reperibile sul sito ERSAF: www.ersaf.lombardia.it/Alpeggi/<http://www.ersaf.lombardia.it/Alpeggi/>

Le malghe fanno parte del patrimonio che ERSAF gestisce, per conto di Regione Lombardia, nelle 20 foreste regionali. Sono di varia ampiezza e caratteristiche; tramite bando, sono oggetto di concessione, prevalentemente pluriennale, ad aziende agricole. Concessioni che a scadenza vengono rinnovate o messe a bando come è il caso di quelle oggetto di questo avviso.

Recentemente ERSAF ha modificato le regole delle concessioni perché risultino più incentivanti per i giovani allevatori e in genere per le aziende del territorio a conduzione familiare, che mediante la loro attività originano significative ricadute sulla conservazione della biodiversità e del paesaggio e contribuiscono a mantenere viva la montagna.

Per consultare il bando:

www.ersaf.lombardia.it/Bandi_gara

Imprese agricole, dalla Camera di commercio 50mila euro di contributi

in Agricoltura e allevamento/Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Istituzioni by

La Camera di Commercio di Brescia ha stanziato un fondo di € 50.000 destinato alle imprese agricole operanti nel settore dell’allevamento di bovini, bufale, ovini e caprini da latte, per l’acquisto di nuove vasche da latte. Il bando di concorso avrà durata dal 18 luglio al 31 dicembre 2016. Il contributo coprirà il 50% della spesa al netto di IVA, fino ad un massimo di € 5.000 per ogni impresa, con una spesa minima di € 2.000. L’assegnazione dei contributi avverrà secondo il criterio della priorità cronologica di presentazione delle domande on line. Per visionare il regolamento ed i moduli collegarsi al sito www.bs.camcom.it alla pagina Contributi alle imprese/Bandi di contributo camerali/Settore Agricoltura. Per informazioni contattare l’Ufficio Promozione del Territorio: tel. 030/3725.271-356.

Camera di commercio, 50mila euro di aiuti agli allevatori bresciani

in Agricoltura e allevamento/Camera di commercio/Economia/Evidenza by

La Camera di Commercio di Brescia ha stanziato un fondo di € 50.000 destinato alle imprese agricole operanti nel settore dell’allevamento di bovini, bufale, ovini e caprini da latte, per l’acquisto di nuove vasche da latte. Il bando di concorso avrà durata dal 18 luglio al 31 dicembre 2016. Il contributo coprirà il 50% della spesa al netto di IVA, fino ad un massimo di € 5.000 per ogni impresa, con una spesa minima di € 2.000. L’assegnazione dei contributi avverrà secondo il criterio della priorità cronologica di presentazione delle domande on line. Per visionare il regolamento ed i moduli collegarsi al sito www.bs.camcom.it alla pagina Contributi alle imprese/Bandi di contributo camerali/Settore Agricoltura. Per informazioni contattare l’Ufficio Promozione del Territorio: tel. 030/3725.271-356.

Mirtilli, nel Bresciano coltivazioni triplicate nell’arco di un decennio

in Agricoltura e allevamento/Economia/Eventi by

Il mirtillo è sempre più di moda per le proprietà antiossidanti. E Brescia, una delle province italiane a maggiore vocazione agricola, ha deciso di non mancare all’appuntamento con il mercato. Nel giro di un decennio, infatti, secondo i dati diffusi dalla Coldiretti la coltivazione delle bacche blu è passata da 34mila metri quadrati (2006) a ben 90mila (2015). Ogni pianta di mirtillopuò arrivare a produrre fino a tre chili di frutti a stagione, ma l’investimento iniziale è comunque significativo: ci vogliono circa tre anni dalla piantumazione, infatti, prima che dalla pianta arrivino i frutti. Il prezzo al chilogrammo all’ingrosso varia dai 4 ai 6 euro, per poi raddoppiare al dettaglio.

Pac 2015, l’assessore Fava annuncia: sbloccati i pagamenti

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“Sulla liquidazione della Pac 2015 mi comunica l’Organismo pagatore regionale (Opr) che sono stati autorizzati i pagamenti della Dichiarazione Unica 2015, per un totale di 96 milioni di euro destinati a 27.368 aziende. I pagamenti saranno liquidati nella prossima settimana”. A dirlo e’ l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava. Che aggiunge: “Sono stati inoltre calcolati pagamenti per altri 23 milioni di euro, relativi ad altre 2.800 aziende. Questi pagamenti sono al momento bloccati, perche’, ha comunicato l’Opr, che come e’ noto e’ autonomo rispetto all’assessorato all’Agricoltura, riguardano aziende sottoposte a controllo in loco, aziende con blocchi derivanti da provvedimenti vari, aziende con anomalie sui titoli, aziende con il problema delle Ecological Focus Area lineari, per le quali il calcolo del premio e’ ancora in fase di perfezionamento”.

NESSUN RITARDO – Non e’ possibile, tuttavia, parlare di ritardo nei pagamenti della Pac. “Il termine ultimo per il pagamento della Pac 2015 era il 30 giugno 2016, procrastinato dal commissario europeo Hogan al 15 ottobre prossimo. Non si potra’, fino ad allora, parlare di ritardo nei pagamenti – ammonisce l’assessore Fava -. Certo, per gli agricoltori lombardi la situazione appare insolita, per il fatto che le imprese agricole lombarde davano per scontato ricevere i fondi della Pac entro il mese di luglio dell’anno precedente al saldo, grazie all’anticipo dei fondi Pac per il 70% o addirittura per il 90% nelle aree colpite dal sisma del 2012. Tutto cio’ attraverso risorse anticipate da Regione Lombardia”.

NO ANTICIPO PER CAMBIAMENTO TITOLI – Tuttavia, quest’anno non e’ stato possibile procedere all’anticipo, nonostante il governatore Maroni avesse previsto l’accantonamento dei fondi per garantire come d’abitudine gli anticipi. “Il motivo va ricercato nel fatto che con la nuova Pac sono cambiati totalmente i valori dei titoli, sono stati introdotti pagamenti e dunque titoli a comparti prima esclusi dalle erogazioni, come ad esempio i vigneti. Senza dimenticare la componente del greening, altra novita’ assoluta della riforma approvata sotto il commissario europeo Ciolos, ma che scontava il fatto di non aver mai avuto una quantificazione”. (Lnews)

Nuovi investimenti: a Rovato arriva la foresta fatta di bambù

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Una piantagione di bambù da 90 piò, 300 ettari. Non succede in qualche paese esotico, ma a Rovato, e in particolare alla cascina Grumetto del Duomo che ha deciso di lanciarsi in questa nuova coltivazione.

Secondo il progetto verranno piantati bamboo della specie Phyllostackys edulis, che arrivano a 14-25 metri di altezza e con un diametro fino a 15 centimetri. Un tipo di pianta utilizzata per mobili, parquet, pannelli, ma anche per tanti altri usi (compresi quelli alimentari).

Quella dei fratelli Nodari di Rovato – che con i soci investiranno complessivamente circa 600mila euro, 20mila a ettaro -.  sarà la più grande piantagione di bambù della Lombardia. Il pareggio è previsto entro cinque anni, con una stima di ricavi di 50-80mila euro a ettaro.

Agroalimentare, sono più di 10mila le imprese attive a Brescia

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Sono 52 mila le imprese nel settore agroalimentare in Lombardia con 120 mila addetti su 1 milione in Italia. In Lombardia, di queste, 46 mila sono nell’agricoltura e 6 mila nell’industria alimentare e delle bevande. Tiene il settore per numero di imprese tra il 2015 e il 2016, -0,6%, ma l’agricoltura cala del -0,7% mentre l’industria alimentare cresce del +0,5% e quella delle bevande del +3,5%. Tra i settori agricoli in crescita il riso (+12%), mele e frutta a nocciolo (+12%), gli alberi da frutto (+18%), le spezie (+49%), i bufalini (+17%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al 2015 e 2016, primo trimestre. Va il commercio elettronico nell’alimentare: una impresa su sette tra quelle che fanno affari online a Milano è nel settore alimentare.

Per provincia: Agricoltura: sono 10 mila imprese a Brescia, 8 mila a Mantova, 7 mila a Pavia, 5 mila a Bergamo, 4 mila a Cremona e Milano. Industria alimentare: sono quasi 2 mila a Milano e quasi mille a Brescia e Bergamo.

Agricoltura per settore, a fine 2015 ci sono in Lombardia 15 mila imprese nei cereali (-1% in un anno), 9 mila nell’attività mista agricoltura – allevamento (-1,5%), 4 mila allevamenti da bovini da latte (-2,3%), 3 mila nell’uva (stabili), 2 mila nella floricoltura (-2%), 2 mila negli ortaggi (stabili), 870 negli ovini (stabili), 700 imprese nei cavalli (-2,4%), 600 nei suini (stabili), 600 nel pollame (-0,7%), 600 nella silvicoltura (+1,4%), oltre 150 tra acquacultura e pesca.

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