Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Agriturismi, +31% di stranieri in Lombardia

in Economia/Turismo by

Aumentano del 31% gli arrivi di stranieri negli agriturismi lombardi rispetto al 2019, l’anno pre pandemia. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia in concomitanza della BIT (la Borsa internazionale del turismo) sulla base degli ultimi dati Istat sulle aziende agrituristiche in Italia, che confermano il successo della vacanza in campagna.

In crescita – specifica Coldiretti – anche gli arrivi di italiani, che tra 2019 e 2022 aumentano del 15%. Complessivamente in Lombardia – continua la Coldiretti regionale – si contano oltre 1.700 agriturismi, di cui quasi mille offrono servizio di pernotto per un totale di circa 15mila posti letto. Accanto all’alloggio – spiega Coldiretti Lombardia – la cucina a chilometri zero è il servizio più diffuso con più di 1.100 aziende agrituristiche che offrono ristorazione con quasi 40 mila posti a sedere complessivi. E proprio l’alimentazione si conferma il vero valore aggiunto della vacanza in Italia, con la Lombardia che può contare su 271 specialità agroalimentari ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 34 prodotti DOP e IGP, 41 vini di qualità tra DOCG, DOC e IGT. 

“Gli agriturismi in provincia di Brescia sono oltre 200 – afferma Tiziana Porteri, presidente di Terranostra Brescia – oltre ad essere uno straordinario volano economico per i nostri territori, rappresentano anche un potente mezzo per diffondere la cultura del buon cibo e per favorire la conoscenza delle nostre eccellenze eno-gastronomiche, oltre che un’opportunità per andare alla scoperta delle nostre bellezze naturali, culturali e dei piccoli borghi”.

A far scegliere l’agriturismo, però, è anche la spinta verso un turismo più sostenibile, che ha portato le strutture ad incrementare il ventaglio di attività con servizi per sportivi e amanti della natura, oltre ad attività ricreative come la visita di percorsi storici, naturalistici o wellness, passeggiate a cavallo, trekking, ma anche corsi.

Confapi: inflazione e incertezza pesano sulle aziende bresciane

in Api/Associazioni di categoria/Economia by

Gli scenari sull’inflazione per il 2024 sono incerti e dipendono da diversi fattori, tra i quali le politiche monetarie delle banche centrali, l’andamento dei prezzi delle materie prime, la domanda interna ed estera e le aspettative degli operatori economici. Secondo le previsioni elaborate nell’ambito dell’esercizio coordinato dell’Eurosistema, l’aumento dei prezzi al consumo in Italia si ridurrà all’1,9% nel 2024, dal 5,9% nel 2023, per poi scendere gradualmente fino all’1,7% nel 2026. L’inflazione di fondo diminuirà al 2,2% nell’anno in corso (dal 4,5% nel 2023) e si porterà sotto il 2% nel 2026.Le imprese bresciane devono fare, pertanto, fronte a una situazione di grande volatilità e incertezza e la voce degli operatori sottolinea con decisione questa precarietà di scenario.
Timori non specificatamente rivolti a rischi recessivi, quanto alla persistenza delle difficoltà di previsione a medio-lungo periodo dovute al mantenimento delle condizioni pregresse causate dall’inflazione accumulata.

«Nel nostro settore, come del resto, in generale, in tutta Europa, si registrano segnali di stagnazione economica. È diffusa una contrazione degli ordini sul primo trimestre 2024 e una conferma, a gennaio 2024, da parte delle nostre aziende associate delle ore richieste di cassa integrazione – nota Gianluca Baiguera, presidente di Unionmeccanica Confapi Brescia -. Per contro si evidenzia, a fronte di un clima di incertezza, un aumento delle richieste di informazioni, da parte delle imprese associate, in merito alle condizioni di utilizzo dell’ammortizzatore in commento, a dimostrazione di una presunta previsione di contrazione congiunturale delle produzioni. Continua a manifestarsi molta cautela anche sugli investimenti che, ovviamente, risentono del periodo di grande incertezza economica e dei livelli dei tassi di interesse ancora troppo alti».

«I prezzi dei beni industriali, sospinti anche dai rialzi eccezionali delle quotazioni energetiche, si sono in parte trasmessi ai consumatori -, afferma Pietro Bresciani, presidentedi Unionalimentari Confapi Brescia –. L’inflazione generale rallenta, ma la tendenza non si è ancora esaurita e la lenta riduzione di questo processo ha frenato il rientro dell’inflazione alimentare, accentuando l’erosione del potere d’acquisto». Per il presidente dell’unione di categoria che rappresenta le imprese dell’industria alimentare bresciane c’è da aspettarsi «una conseguente riduzione dei consumi, che si è già vista in maniere decisa all’inizio di quest’anno, con il rischio che ciò possa generare anche impatti sociali, in quanto la disponibilità di cibo è, ovviamente, elemento essenziale per la vita». Per rilanciare la domanda «serviranno politiche atte a contenere e, dove possibile, diminuire, i prezzi in maniera globale e duratura. Sarà necessario lavorare per accordi di filiera, contrastando le speculazioni e intervenendo per contenere i costi di produzione con misure immediate».

Uno scenario condiviso da Paolo Vismara, presidente di Unionchimica Confapi Brescia. Vismara ricorda che Unionchimica «nella sua attività di rappresentanza, si rivolge anche a settori legati alla trasformazione come la gomma – plastica e il vetro -, e questo permette agli operatori una visione del mercato che invita a una grande cautela e attenzione per il momento complesso che l’economia internazionale sta vivendo. A fine 2023, dopo un periodo di forte inflazione, la condizione dell’economia sembrava sfociata in un assestamento dei prezzi. Con le problematiche di inizio anno è tornata l’incertezza», sottolinea Vismara. «Nel nostro settore si sente un crescente allarme legato, innanzitutto, alla mancanza di materie prime critiche – descrive il presidente – che può trasmettersi ai settori impattati dalla trasformazione dei prodotti chimici. Si pensi all’effetto di questa crisi sull’indotto di un comparto come quello dello stampaggio bresciano e a quali ripercussioni potrà generare il crescente rincaro dei prezzi. E ciò mentre aleggia sempre lo spettro della Plastic Tax, che, seppur continuamente rinviata in Europa, è ancora fonte di profonda incertezza». Infine, conclude il presidente di Unionchimica Confapi Brescia, un tema strutturale è rappresentato «dalla difficoltà che gli operatori affrontano nel riempire i magazzini e nel fare forecast per l’anno a venire. Il rischio è che questa incertezza faccia lavorare a corto raggio e navigare a vista».

Gruppo Wise, fatturato 2023 a 2,5 milioni

in Bilanci/Economia by

Nell’ambito della convention annuale, Gruppo WISE SB ha annunciato a dipendenti e stakeholder i risultati ottenuti nell’esercizio 2023, anno del 15° anniversario dalla propria fondazione.
La società, con sede a Brescia e operante nei settori del marketing e della comunicazione, ha registrato un giro d’affari di 2,5 milioni di euro, pari ad un incremento del 35% sul 2022. Fa ancora meglio l’utile che segna un aumento del 40% rispetto all’anno precedente. Il risultato conferma la qualità dei servizi dedicati ai clienti operanti nei mercati B2B e B2C i quali, rispettivamente, contribuiscono per il 65% e il 35% al fatturato complessivo.

Le robuste radici bresciane hanno fornito solide basi per erogare servizi e consulenze dedicati a clienti dal business internazionale. Ne sono esempio i grandi gruppi industriali Bedeschi, Metallurgica San Marco, Bianchi Industrial e Metra e, per il mercato business to consumer, tra gli altri, Chiesi Farmaceutica, Savini Group, Spuma di Sciampagna e VIVI Energia.

L’esercizio 2024 prevede un piano di ulteriore espansione ed investimenti, al fine di consolidare il proprio mercato e rafforzare ulteriormente la costruzione di relazioni a lungo termine con i clienti. Vantaggio competitivo di Gruppo WISE SB, infatti, è rappresentato dalla capacità di assumere il ruolo di partner strategico. Le competenze specifiche nei diversi mercati di attività consentono un affiancamento capillare in ogni step volto alla crescita del business del cliente, anche su scala internazionale, all’innovazione di prodotti e processi e alla transizione digitale e ambientale. 

Il piano per l’anno in corso prevede, primariamente, significativi investimenti in risorse umane, formazione e nell’ottenimento di ulteriori certificazioni (ISO 9001, parità di genere). Stanziati, ad esempio, 75mila euro interamente destinati ad innovazione e percorsi di accrescimento delle competenze interne. E ancora, il personale, che attualmente conta venti professionisti altamente qualificati e che rappresenta il reale patrimonio di Gruppo WISE SB, verrà ulteriormente rafforzato al fine di aumentare in quantità e gamma i servizi offerti.
Sono due le divisioni che, sinergicamente, cooperano: Marketing-Comunicazione e Eventi. Se la prima è attualmente primaria in termini di contributo al fatturato (70% del totale), la seconda è al centro di un significativo piano triennale di sviluppo. Uno degli step è rappresentato dalla creazione dell’unità WISE Golf, specializzata nell’ideazione e nell’organizzazione di eventi esclusivi rivolti al comparto B2B.

«Sebbene i numeri rivestano un ruolo importante, una garanzia a supporto del nostro percorso di crescita – commenta Luca Mastrostefano, CEO di Gruppo WISE SB -, la nostra essenza rimarrà sempre fondata sulle persone. I numeri saranno una conseguenza naturale del nostro impegno e della nostra connessione umana».

L’allarme di Cna: prezzi in forte aumento, economia in difficoltà

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Con l’inizio del nuovo anno risuona un importante campanello d’allarme per l’economia della Lombardia. Le prospettive di crescita per il 2024 sono notevolmente peggiorate, tanto che il PILdovrebbe crescere solamente dello 0,8%, in netto peggioramento rispetto alle stime di ottobre 2023 (+1,3%).Sono questi alcuni dei dati forniti da CNA Lombardia nel Primo Focus sull’andamento dell’economia regionale, realizzato dal Centro Studi Sintesi.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche la crescita dei consumi +1,2%, in rallentamento rispetto ai valori dell’anno precedente. Preoccupante anche la tendenza degli investimenti, che dopo anni di crescita impetuosa nella regione sono destinati a rallentare sensibilmente,solo +0,1%, sia rispetto all’anno precedente sia in riferimento alle stime dell’autunno scorso: una frenata imputata al rialzo dei costi di finanziamento, alle condizioni più rigide di accesso al credito e all’esaurirsi degli effetti legati agli incentivi nell’edilizia.

“In generale, potremmo parlare di una situazione economica di tiepida crescita con performance abbastanza positive molto settorialmente concentrate – afferma Giovanni Bozzini, Presidente di CNA Lombardia -.Bene i servizi, il commercio, alberghi e ristoranti, bene soprattutto il turismo. Sono questi i settori che permettono all’economia regionale di segnare 76 mila occupati in più a fine 2023 rispetto al 2022”.

Vista la situazione europea e internazionale occhi puntati anche sulle esportazioni. Dopo il biennio 2021-2022, contrassegnato da un progresso significativo dell’export della Lombardia, i dati gennaio-settembre 2023 indicano una debole crescita rispetto all’anno precedente (+1,6%). Si osservano performance positive rispetto al 2022 per meccanica (+6,5%), sistema moda (+6,8%) e agroalimentare (+7,8%), mentre il valore delle esportazioni nella metallurgia (-6,5%), nella chimica-gomma-plastica (-3,9%) e nel sistema casa (-1,3%) evidenzia contrazioni significative. Segnali contrastanti, invece, dalle varie province: molto bene Sondrio (+9,3%), Monza Brianza (+8,9%) e Lodi (+8,5%); seguono Bergamo (+4,7%), Milano (+4,7%), Varese (+2,4%), Lecco (+2%) e Pavia (+0,3%). In peggioramento, invece, Mantova (-11,5%), Brescia (-6,6%), Cremona (-6,3%) e Como (-0,6%).

“Dopo il primo rimbalzo post-covid del 2021-2022, rallentano la crescita delle esportazioni – spiega Stefano BindaSegretario di CNA Lombardia -. Solo il +1,6% nel 2023 rispetto al 2022. A soffrire soprattutto metallurgia, chimica-gomma-plastica, sistema casa. Impossibile non pensare agli effetti della recessione tedesca sulla Lombardia.”

A pesare sulla crescita, davvero contenuta, di tutti gli indicatori è l’inflazione che inLombardianell’ultimo trimestre si è raffreddata, tanto che a dicembre 2023 fa registrare un +0,9% rispetto allo stesso mese del 2022. Ma considerando invece l’intero 2023, si osserva una crescita dei prezzi del +5,5%, che si aggiunge al +7,8% del 2022: in sostanza dal 2021 a oggi nella regione i prezzi sono aumentati del 13,7%. Nel 2023 la dinamica dei prezzi è guidata da alimentari e bevande (+9,1%), servizi ricettivi e ristorazione (+7,4%) e mobili e beni per la casa (+6,1%). Sul fronte territoriale a risentire maggiormente della crescita dei prezzi rispetto al 2022 vi sono la provincia di Milano (+6%) e Varese (+5,9%). Seguono Lecco (+5,7%), Lodi (+5,7%), Mantova (+5,6%), Como (+5,2%), Brescia (+5,1%), Pavia (+5,1%), Bergamo (+4,9%) e Cremona (+4,7%).

“L’Inflazione sta rallentando la sua corsa ma non dimentichiamo che sommando 2022 e 2023 siamo al +13,2% in due anni – sottolinea Bozzini -. A guidare questa tendenza soprattutto alimentari e bevande, servizi ricettivi e ristorazione (settori in positiva crescita). Siamo preoccupati per la fiducia e la propensione ad investimenti e consumi.”

Nota molto dolente che ha caratterizzato in negativo l’intero 2023 sono i prestiti alle imprese. Tra settembre 2022 e settembre 2023il totale dei prestiti alle aziende in Lombardia è diminuito del 7,8%: laflessione riguarda in particolare quelle di piccola dimensione (-10,8%). Con riguardo aitassi di interesse, anovembre 2023 il tasso medioapplicato ai nuovi prestiti fino ad 1milione di euro ha toccato il5,98% (+2,51 punti in un anno);relativamente ai prestiti di importosuperiore a 1 milione di euro, invece, iltasso medio ha raggiunto il 5,3%(+2,62 punti in dodici mesi). Sul fronte dei territori a risentire maggiormente dell’accesso al credito sono le imprese della provincia di Brescia (-15,3%), seguita da Varese (-12,6%), Sondrio (-10,3%), Lecco
(-10,1%), Como (-10%), Bergamo (-9,8%), Pavia (-9,5%), Cremona (-8,9%), Milano
(-5,8%), Monza Brianza (-4,9%), Lodi (-4%), Mantova (-2,3%).

Resta alta, troppo alta, la pressione subita dalle micro e piccole imprese sul versante del costo del denaro – afferma Binda -. Il valore dei prestiti alle imprese è sceso del 7,8% tra settembre 2022 e settembre 2023. A pagare questo credit crunch sono soprattutto le piccole imprese, per le quali il volume del credito erogato è calato del 10,8%. Si rende quindi necessaria una più energica azione della politica, a tutti i livelli, nei confronti del sistema bancario. Si tratta anche e soprattutto di ricostituire un processo di filiera forte ed equilibrato, tra Banche, Fondo Centrale di Garanzia e consorzi fidi.”

Nota positiva relativa al terzo trimestre 2023 dell’economia lombarda è invece relativa all’occupazionee al turismo. Infatti, nei primi nove mesi dell’anno si registra un aumento del numero di 76.000 occupati(+1,7%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Nello specifico, l’incremento del numero di occupati si concentra nei servizi (+2,6%) e nel settore commercio-alberghi-ristoranti (+5,3%), mentre la maggiore riduzione si riscontra nelle costruzioni, (-2,1%), nell’industria (-1,2%) e nell’agricoltura (-1,2%).

“Ci lascia estremamente soddisfatti invece il dato dei flussi turistici – dichiara il Presidente di CNA Lombardia -.Tra gennaio e ottobre 2023 le presenze in Lombardia sono arrivate a 44 milioni di persone, con un incremento del 25% rispetto al 2019. La qualità delle produzioni artigiane è uno dei fattori che rende la Lombardia un territorio bello, una meta di grande capacità attrattiva.”

Ancora da tenere monitorata, invece, la questione relativa alla demografia d’impresa. Nel quarto trimestre 2023, infatti,torna a scendere il numero di imprese attive in Lombardiaperse 4.587 aziende rispetto a settembre 2023. Tuttavia, rispetto afine 2019 si osserva una sostanzialeinvarianza (+0,1 puntipercentuali). Negli ultimi quattro anni la Lombardia ha visto comunque aumentare il numero di imprese di oltre 1.100 unità grazie al settore delle utilities (+11,2%),servizi (+10,5%) e all’edilizia (+1,2%), mentre si riscontra una diminuzione significativa per commercio-turismo (-5,6%),manifatturiero (-8,3%) eagricoltura (-5,7%).Sempre in riferimento al trend sul 2019, le migliori province risultano essere Milano (+3,1%), Varese (+0,7%), Monza e Brianza (+0,4%) e Brescia (+0,1%), mentre le peggiori sono Mantova (-7,7%), Sondrio (-4,5%), Cremona (-4,5%) e Pavia (-3,7%), Lodi (-3,3%), Lecco (-2,2%), Bergamo (-2%) e Como (-0,5%).

Anche le imprese artigiane della Lombardia, che rappresentano il 28,6% delle imprese totali, non stanno attraversando un periodo estremamente florido: a dicembre 2023, infatti, sono calate di oltre 2000 unità rispetto a settembre 2023. Inoltre tra il 2019 e il2023 il numero di imprese artigianeè diminuito di oltre9.100 unità,passando da circa 241.500 apoco più di 232mila, con una contrazione del 3,8%. inparticolare, si nota la flessionedelle imprese artigiane nelmanifatturiero (-5.311 aziende inquattro anni), nell’edilizia
(-2.701imprese) e nella logistica (-1.335). Sempre con riferimento al trend sul 2019, l’unica provincia a far segnare segno positivo è Varese (+2,6%). Tutte le altre fanno registrare un segno negativo a partire da Mantova (-11,2%), Cremona (-6,6%), Pavia (-6,5%), Lodi (-5,4%). Seguono Sondrio (-4,8%), Bergamo (-4,5%), Brescia (-4,2%), Lecco (-4,1%), Como (-4,1%), Monza e Brianza (-3,3%) e Milano (-2,8%).

Brescia, dal 5 all’8 aprile una fiera tutta dedicata ai Barbecue

in Economia/Eventi/Fiere by

Area Fiera è lieta di annunciare un nuovissimo appuntamento unico nel suo genere in Italia, interamente dedicato all’affascinante mondo del Barbecue e alle sue infinite sfaccettature: BBQ Expo in programma dal 5 all’8 Aprile 2024 presso il polo fieristico di Brescia.

Un’esposizione dedicata ad un mondo denso di contenuti, strumenti, tecnologie e attrezzature innovative nato nel 1952 a Chicago con l’invenzione del primo braciere con coperchio amatoriale chiamato Kettle. Quattro giorni dedicati all’unica forma di cucina nativa negli Stati Uniti,che ha trasformato un metodo di cottura in un vasto movimento culturale di espressione gastronomica.

Un’occasione unica per scoprire e approfondire il mondo del Barbecue moderno, che si spinge ben oltre il semplice concetto di grilling, ed entrare in contatto con professionisti consolidati del settore sia italiani che esteri. Dai produttori di apparecchiature professionali, semi-professionali e consumer a fornitori e rivenditori di accessori per la cucina. Da aziende dedicate ai combustibili e materie prime utilizzati per la cottura, ad attività dedicate alla produzione e commercio dei condimenti.

Kettle, kamado, trolley, cassonati, bullet smoker, cabinet, gravity, offset e drum smoker, girarrosti ma non solo. Coltelli, taglieri, affumicatori, pietre laviche, spezie, salse, gin, tagli pregiati di carne e combustili, per citarne alcuni.

Quattro giorni di manifestazione durante i quali sarà possibile scoprire il funzionamento dei prodotti anche con fiamma viva, partecipare a mini corsi, workshop, competizioni ufficiali e momenti entusiasmanti di show-cooking tenuti da pitmaster altamente qualificati.

BBQ Expo grazie alla sua ampia proposta esprime un vero e proprio stile di vita per i professionisti e per gli appassionati, ma anche per chi si approccia a questo mondo per la prima volta perché il barbecue non è solo un metodo di cottura ma un vero e proprio stile di vita.

Una manifestazione che coinvolge dalla A alla Z tutto il mondo del barbecue senza tralasciare nessun particolare.

Appuntamento al polo espositivo di Brescia dal 5 all’8 Aprile con la prima edizione di BBQ Expo alla scoperta del vasto mondo dell’outdoor cooking. Un appuntamento in contemporanea con la terza edizione di Cosmogarden, la manifestazione fieristica italiana dedicata alla progettazione, realizzazione, arredo e manutenzione degli spazi verdi indoor ed outdoor.

Terme di Sirmione: nasce l’Academy

in Economia/Lavoro/Salute by

L’industria dell’acqua e del turismo, con oltre 130 anni di storia termale, cresce e per attrarre e formare professionalità che possano sostenerla in questo percorso ha fondato la Terme di Sirmione Academy.

Tre i percorsi in avvio: RISTORAZIONE – Percorso di sala e bar, TECNICO – Igiene e manutenzione delle piscine termali, e BENESSERE – operatori yoga & mindfulness, aufgussmeister, estetiste beauty specialist con metodo Terme di Sirmione. RISTORAZIONE – Percorso di sala e bar e TECNICO – Igiene e manutenzione delle piscine termali

I destinatari sono persone che, pur non avendo una preparazione specifica, desiderano investire nel proprio futuro per acquisire le conoscenze teorico-pratiche necessarie a intraprendere una carriera professionale in ambito di servizio di sala e bar nel settore hotellerie o in ambito tecnico termale.

I candidati saranno selezionati durante un recruiting day, martedì 20 febbraio 2024, dalle 09.00 alle 14.00, presso Hotel Acquaviva del Garda. Chi supererà la selezione sarà assunto dal mese di marzo con un regolare contratto di 2 mesi presso le sedi di Terme di Sirmione che includono strutture pluripremiate, hotel a 3, 4, 5 stelle, spa e centri curativi. Nel corso dei due mesi verrà svolto il percorso di formazione pratico e teorico di 100 ore, guidato da esperti interni: professionisti di Terme di Sirmione (maitre e direttori d’hotel, tecnici) di lunga esperienza e con conoscenze specifiche riguardanti i processi e le pratiche aziendali. Inoltre, colleghi più esperti e dirigenti agiranno come guide offrendo supporto e condividendo le loro conoscenze. Al termine del percorso di formazione e dei due mesi di contratto, verrà effettuata una valutazione finale di tutti i partecipanti e alla selezione dei migliori sarà proposto un contratto di assunzione per l’intera stagione.

BENESSERE – operatori yoga & mindfulness, aufgussmeister, estetiste beauty specialist con metodo Terme di Sirmione.

Per i dipendenti interni e per gli operatori benessere che intendono entrare e crescere in Terme di Sirmione, l’Academy prevede invece la possibilità di accedere a percorsi di formazione come operatori di yoga e mindfulness e come augfussmeister presso scuole specializzate e certificate. Inoltre, l’azienda offre percorsi di formazione e specializzazione a estetiste e beauty specialist nei protocolli a metodo Terme di Sirmione.

Margherita De Angeli, Direttore Generale di Terme di Sirmione: “Terme di Sirmione è un’azienda ricca di offerta e dinamica che, in particolare negli ultimi anni, è cresciuta sino ad occupare una forza lavoro di oltre 500 persone. In un contesto di servizi e di cura alla persona, è molto importante garantire un ambiente di lavoro attento alla salute ed al benessere dei lavoratori e alla sostenibilità dei ritmi di lavoro. È per questo che abbiamo introdotto azioni di welfare aziendale e investito nelle certificazioni ISO 45001 “Sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro” oltre che a quelle della Qualità ed Ambiente più tradizionali.

Negli ultimi anni, nel settore turistico, abbiamo assistito alla crisi del modello lavorativo tradizionale e a una mutata percezione del lavoro e dei valori ad esso associati, e in particolare nel nostro settore rileviamo una diminuzione della qualità della preparazione in ingresso al mondo del lavoro. È proprio per questo che abbiamo deciso di investire in modo permanente nella realizzazione di un’Academy che rappresenta un’opportunità per chi desidera intraprendere un nuovo percorso professionale in un’azienda solida, in continua crescita e che offre un contesto di lavoro stabile e duraturo.”

Per accedere al recruiting day non è necessario prenotare il colloquio. Presentarsi con il CV.

Per maggiori informazioni: selezione@termedisirmione.com

Confartigianato e Maestri del lavoro insieme per valorizzare giovani e imprese artigiane

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by

Riconoscere il merito del lavoro ed il suo valore sociale valorizzandolo, a partire dall’individuo e dal lavoratore, ma soprattutto dai più giovani. Allo scopo di promuovere presso le imprese artigiane la “Stella al Merito del Lavoro”, supportandole nel percorso di attribuzione di tale onorificenza per i dipendenti meritevoli, ma altresì sviluppando attività di orientamento presso gli Istituti Scolastici del territorio è stato siglato l’accordo di partenariato tra Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale e la Federazione Nazionale Maestri del Lavoro – Consolato provinciale di Brescia.

La sinergia formalizzata ad inizio anno e valida per tutto il 2024, è esclusiva tra un’associazione di categoria e la Federazione dei Maestri del Lavoro di Brescia e prevede l’impegno di Confartigianato a promuovere fra i propri associati sui propri canali cosa comporta il titolo “Maestro del lavoro”, supportando le aziende associate interessate a presentare la domanda per il riconoscimento di un proprio dipendente. Dal canto suo la Federazione si impegna a fornire il supporto necessario al conseguimento della “Stella al Merito del Lavoro”. Insieme svilupperanno iniziative di orientamento presso gli Istituti Scolastici del territorio per promuoverne il valore di un riconoscimento non solo fine a se stesso, ma capace, attraverso il diretto coinvolgimento di Maestri, punti di riferimento preziosi per l’intera collettività e stimolo costante, oltre il lavoro e nella vita di tutti i giorni di aiutare i giovani nella scelta professionale e nel recepimento di tali valori. Come testimoniato dal presidente di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «L’iniziativa ci permette di divenire per i nostri associati punto di riferimento per la promozione di questa onorificenza, convinti che i decorati esprimano un impatto significativo: il loro esempio ci accomuna in esperienza, impegno, passione. Preziosa testimonianza soprattutto per le nuove generazioni, esempi concreti che spingono a vivere i cambiamenti con saggezza e responsabilità, attingendo sempre alla fonte della conoscenza e della cultura del lavoro».

Per Luciano Prandelli, Console attuale della Federazione Nazionale Maestri del Lavoro – Consolato provinciale di Brescia: «La comunità dei Maestri oggi è ricca di speranze, di culture, sa abbattere muri e diffidenze mettendo al servizio del Paese il proprio tempo della vita, con stile, con una visione del mondo fatta di rispetto e di valorizzazione degli altri per costruire un futuro e una società in cui i diversi diritti siano al primo posto, a partire dalla sicurezza sul lavoro. Speranza da diffondere ora, a partire da questo accordo, grazie agli associati e alle imprese artigiane di Confartigianato, arrivando alla scuola nella trasmissione dei valori del lavoro e della responsabilità che è poi tra i principali scopi dell’associazione che nel 2023 ha festeggiato i cento anni dell’istituzione della “Stella al Merito del Lavoro”».

L’impatto della formazione continua sulle PMI bresciane

in Economia/Formazione by

La formazione aziendale continua riveste un ruolo cruciale nel panorama delle piccole e medie imprese (PMI) bresciane, contribuendo significativamente al loro sviluppo e successo sul mercato. D’altronde, in un contesto economico dinamico, le PMI che investono nella crescita delle competenze dei propri dipendenti sperimentano un notevole vantaggio competitivo.

L’impatto della formazione continua sulle PMI bresciane

La formazione aziendale continua riveste un ruolo cruciale nel panorama delle piccole e medie

imprese (PMI) bresciane, contribuendo significativamente al loro sviluppo e successo sul mercato. D’altronde, in un contesto economico dinamico, le PMI che investono nella crescita delle competenze dei propri dipendenti sperimentano un notevole vantaggio competitivo.

Lo sanno bene gli esperti e i consulenti di Gility, leader innovativo nel settore della formazione, supportato da CDP Venture Capital e BPER Banca, che giocano un ruolo chiave in questo processo. Gestendo incentivi e bandi per la formazione continua, e facilitando l’accesso ai fondi interprofessionali, Gility aiuta le PMI e le aziende a valorizzare il proprio capitale umano, supportando l’ottenimento di rimborsi fino al 100% delle spese di formazione.

Il contesto imprenditoriale bresciano

Brescia ha una ricca e storica tradizione imprenditoriale e industriale: infatti panorama industriale di Brescia ha testimoniato una fase di crescita sostenuta e consolidamento nel periodo 2019-2022. Il 2022 ha segnato un’evoluzione positiva per l’industria locale, proseguendo la tendenza di ripresa già avviata nel 2021, quando la manifattura bresciana era riuscita a superare i livelli pre-pandemia del 2019.

Questi risultati sono stati confermati dall’ultimo aggiornamento dell’Indice Sintetico Manifatturiero (ISM), una ricerca condotta dal Centro Studi di Confindustria Brescia in collaborazione con

l’Osservatorio per il territorio: Impresa, Formazione, Internazionalizzazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (OpTer).

L’opportunità della formazione finanziata

Le aziende della provincia di Brescia vedono nella formazione finanziata un’opportunità unica. Le imprese possono ampliare le competenze dei loro collaboratori senza impatti sul budget, grazie alla guida esperta di Gility nel navigare il complesso sistema di incentivi e burocrazia.

Per comprendere a fondo l’importanza della formazione finanziata, è essenziale chiarire cosa significa e come funziona. La formazione finanziata si riferisce al processo attraverso il quale le PMI possono accedere a fondi, spesso erogati da enti pubblici o fondi interprofessionali (come ad esempio Fondimpresa, Fonarcom, Fondirigenti), destinati specificamente allo sviluppo delle competenze dei dipendenti.

Sono un potente strumento per le imprese, in quanto permettono di implementare programmi

formativi avanzati senza incidere direttamente sul bilancio aziendale. In pratica, le aziende

investono in formazione, e poi ricevono un rimborso totale o parziale di queste spese. Questo modello di finanziamento riduce significativamente la barriera economica all’accesso alla formazione, permettendo alle PMI di rimanere competitive e aggiornate sulle ultime innovazioni del settore.

Questo si traduce in un tessuto economico di PMI bresciane più resiliente e pronto a prosperare in un mercato sempre più competitivo.

Corsi di formazione aziendale: tutti i vantaggi

I vantaggi a cui vanno incontro le PMI e le grandi aziende bresciane con l’accesso alla formazione continua sono notevoli, alcuni esempi verranno riportati in elenco:

Aggiornamento delle competenze: la formazione continua consente di mantenere il passo con le ultime tendenze e tecnologie nel proprio settore di riferimento, garantendo che i dipendenti acquisiscano competenze aggiornate e rilevanti per affrontare le sfide del mercato.

Aumento della produttività: l’investimento nella formazione continua porta a un miglioramento delle competenze trasversali (ad esempio, comunicazione e lavoro di squadra) operative e manageriali, aumentando la produttività complessiva dell’azienda.

Miglioramento dell’innovazione: i programmi formativi stimolano la creatività e favoriscono l’innovazione, incoraggiando i dipendenti a sviluppare nuove idee e soluzioni.

Fiducia e impegno dei dipendenti: la formazione aziendale dimostra un impegno nei confronti dei dipendenti, aumentando la loro fiducia nell’azienda e generando un senso di appartenenza che si traduce in un maggiore impegno nel proprio lavoro quotidiano

Attrazione dei talenti: la formazione è un’ottima leva di talent attraction. Le PMI bresciane che offrono formazione continua sono più attraenti per i talenti del settore, aumentando la capacità di attrarre e trattenere professionisti qualificati. Per approfondire l’argomento, suggeriamo di leggere questo articolo.

Adattabilità alle nuove tecnologie: la formazione continua permette alle imprese di adottare nuove tecnologie in modo più rapido ed efficiente, migliorando la competizione sul mercato.

Conformità normativa: la formazione è anche un obbligo di legge. Tutti i lavoratori, di qualsiasi azienda in qualsiasi settore devono infatti fare formazione obbligatoria sui temi di salute e sicurezza, come richiesto dal decreto legislativo 81/08.

La formazione obbligatoria è completamente rimborsabile con la formazione finanziata. Mantenere il personale informato sulle ultime normative e regolamentazioni attraverso la formazione continua riduce il rischio di violazioni normative e sanzioni.

Crescita sostenibile: l’effetto cumulativo di una forza lavoro ben addestrata e informata si traduce in una crescita aziendale più sostenibile e resiliente, con una migliore capacità di affrontare sfide e cogliere opportunità.

Sviluppo della leadership e riduzione del turnover nelle PMI bresciane

Oltre a quanto premesso, nel contesto delle piccole e medie imprese (PMI) bresciane, la formazione finanziata emerge come catalizzatore chiave per il potenziamento della leadership e la mitigazione del turnover.

Attraverso programmi formativi mirati sulle soft skill (competenze trasversali) e hard skill (competenze tecniche), le PMI possono coltivare competenze di leadership tra i propri dipendenti, preparandoli per ruoli manageriali. Questo non solo eleva il livello di gestione interna, ma contribuisce anche a una cultura aziendale sempre più orientata al successo.

L’investimento nella crescita professionale tramite formazione continua gioca un ruolo cruciale anche nella talent retention e riduzione del turnover. I dipendenti, percependo l’azienda impegnata nel loro sviluppo professionale e personale, sono più inclini a rimanere fedeli, creando un ambiente lavorativo positivo, stabile e coeso. La prospettiva di crescita professionale diventa inoltre un elemento di attrazione del talento e parte di politiche di employer branding, rendendo le PMI bresciane più appetibili sul mercato del lavoro.

Diversificazione e innovazione nella formazione

Nel contesto della formazione continua, l’eLearning (formazione digitale o a distanza, detta anche FAD) rappresenta un capitolo fondamentale, offrendo alle aziende modalità flessibili e innovative per l’aggiornamento delle competenze. La formazione digitale si articola in diverse forme, ognuna adattabile alle esigenze specifiche delle imprese e dei loro dipendenti. Le principali tipologie

includono:

Corsi Online On demand: questi corsi permettono ai dipendenti di apprendere al proprio ritmo e secondo le proprie priorità, accedendo ai materiali formativi in qualsiasi momento e luogo dal proprio dispositivo. Sono ideali per la formazione su competenze tecniche o specifiche del settore. Webinar e Workshop Online: sessioni interattive condotte da docenti esperti, queste modalità combinano l’efficacia dell’insegnamento dal vivo con la comodità del digitale, favorendo lo scambio e l’interazione.

Realta Virtuale (VR) e Realtà Aumentata (AR): Tecnologie emergenti come VR e AR stanno

rivoluzionando il eLearning, offrendo esperienze immersive che simulano situazioni reali, ideali per

la formazione pratica e l’apprendimento esperienziale.

Microlearning: Piccole unità di apprendimento che affrontano argomenti specifici in brevi sessioni, perfette per l’aggiornamento rapido su nuove tecniche o regolamentazioni.

Grazie alla loro versatilità, queste modalità di eLearning si adattano perfettamente alle dinamiche lavorative delle PMI, consentendo un apprendimento continuo senza interrompere il flusso lavorativo.

Prospettive per il futuro

In conclusione, l’industria bresciana, con il suo notevole percorso di crescita e resilienza dimostrato nel quadriennio 2019-2022, si affaccia a un futuro promettente. L’investimento continuo nella formazione, specialmente attraverso le innovative modalità di eLearning, è un fattore chiave che sostiene questa crescita.

Le PMI bresciane, grazie alla loro agilità e alla capacità di adattarsi rapidamente alle nuove tecnologie e tendenze di mercato, sono ben posizionate per sfruttare al meglio le opportunità che emergono in un’economia globalizzata e in rapida evoluzione.

Il ruolo di Gility, come facilitatore e innovatore nel campo della formazione continua, è imprescindibile in questo scenario. Fornendo accesso a risorse formative di alta qualità, supporto nella gestione dei fondi e nella formazione finanziata, Gility è un partner strategico per le PMI che mirano a potenziare le proprie competenze interne e a mantenere un vantaggio competitivo nel mercato.

L’industria bresciana, armata di una forza lavoro sempre più qualificata e versatile, è pronta a navigare con successo le sfide future, dimostrando che l’investimento in formazione è non solo una scelta strategica ma una necessità imprescindibile per un’evoluzione continua e un successo sostenibile.

ElNos, anno record: nel 2023 visitatori oltre quota 8 milioni

in Commercio/Economia by
Elnòs

Il 2023 di ELNÒS Shopping si chiude con dati molto positivi in termini di affluenza e un ritorno ai valori pre-pandemia che conferma il Meeting Place di Roncadelle tra le mete più amate della provincia, per shopping e tempo libero, anche grazie alla costante attenzione al territorio, alle tendenze del mercato e a un’offerta commerciale completa e ben differenziata.   

“Gli 8.349.000 visitatori registrati nel 2023 evidenziano come ELNÒS Shopping sia riuscito arecuperare completamente i risultati pre-pandemia– commenta Giovanni Umberto Marzini, Meeting Place Manager del centro commerciale. – L’analisi dei flussi conferma la sostanziale ripresa del numero di visite rispetto al 2019, con un leggero ribilanciamento tra weekend e giorni infrasettimanali. Molto interessante anche il fatturato complessivo dei negozi, che non ha mai smesso di crescere, confermando l’importanza e la centralità che il Centro riveste nell’area, in termini di offerta retail e di ristorazione. Bene anche il riscontro raccolto per le attività culturali e di intrattenimento proposte, tornate anch’esse ai numeri pre-crisi. Le prime tre settimane di gennaio 2024, confermano per ora il trend positivo del 2023, con più di 600 mila ingressi a supportare la partenza dei saldi invernali”.

Lo scorso anno è stato caratterizzato da un notevole focus sull’efficacia della proposta commerciale: si è arricchita l’offerta beauty e wellness, con le nuove aperture dei punti vendita di Rituals, NYX Cosmetics, Wycon Cosmetics e del centro estetico Bling Bling; brand di moda e abbigliamento, come Intimissimi Uomo, Dan John, North Sails ed Enrico Coveri hanno scelto ELNÒS Shopping come parte della loro strategia di espansione e gli apprezzati store di Levi’s e Intimissimi Donna hanno investito in importanti restyling e ampliamenti all’interno del Centro. 

Il nuovo anno prosegue in questo solco e accelera sul refresh dell’offerta, con molte novità. Significativi progetti di refurbishment, come quelli di Stradivarius e Gioielli di Valenza, hanno già preso il via per rinnovare gli spazi interni dei punti vendita e una decina di nuove insegne entreranno nel centro nel primo semestre dell’anno, rinforzando i servizi e i settori merceologici meno presidiati. Per la seconda parte dell’anno sono infine in programma alcuni importanti interventi per rendere ancora più accoglienti le aree comuni della galleria.

Progettare un laboratorio: come fare

in Economia/Salute by

Volete realizzare un laboratorio nell’ambito biomedicale e non sapete come fare? Siete capitati nell’articolo giusto. Sono molti i professionisti di questo settore che ogni anno scelgono di mettere a punto il proprio laboratorio, dove eseguire analisi e operazioni di qualsiasi tipo in totale sicurezza.

Progettare una struttura di questo tipo è tutt’altro che semplice, per questo il nostro primo consiglio è quello di appoggiarsi a degli esperti del settore, come nel caso di AHSI. Aziende di questo tipo hanno al loro interno un gran numero di specialisti che possono aiutarci a realizzare un laboratorio che sia il più possibile completo e sicuro.

Se volete saperne di più non vi resta che proseguire nella lettura.

Cosa fare prima di iniziare i lavori

Per prima cosa è necessario avere a disposizione una struttura. Può essere un edificio già esistente, o al contrario si potrebbe optare per realizzare una struttura ex novo. In questo caso segnaliamo che oggi esistono molte soluzioni nel settore dei prefabbricati, grazie ai quali si può avere una struttura completa e perfettamente fruibile in poco tempo.

Dopo aver deciso quale sarà l’edificio che ospiterà il laboratorio arriva il momento di scegliere tutto ciò che serve per quanto riguarda l’arredamento e l’attrezzatura. Progettare questa fase con cura è utile essenzialmente per due motivi. Il primo riguarda i costi: scegliendo sia i mobili che gli strumenti chi vuole realizzare il laboratorio saprà già a quali costi andrà incontro nei mesi successivi. Il secondo motivo invece è relativo all’organizzazione dello spazio. Scegliendo arredamento e attrezzi si può già decidere come organizzare la loro disposizione, così da utilizzare al meglio la superficie disponibile e realizzare un ambiente in cui sia facile muoversi.

Infine non dimenticate di consultare tutte le normative riguardanti la sicurezza.

Arredo da laboratorio

In ogni laboratorio è fondamentale sistemare i giusti elementi di arredo. Molti produttori mettono a disposizione mobili progettati per essere il più possibile versatili. Questi mobili sono pensati per consentire di organizzare in maniera precisa e scrupolosa tutto ciò di cui si ha bisogno all’interno del laboratorio, come campioni da analizzare e strumenti di vario genere. In più si cerca di occupare meno spazio possibile, grazie all’uso di mobili a sviluppo verticale.

Le scrivanie dovrebbero essere dotate di cassetti, così da tenere tutto ciò che può servire a portata di mano. Alcuni elementi di arredo potrebbero essere dotati di rotelle per poterli spostare più facilmente da una stanza all’altra.

Strumentazione da laboratorio

La strumentazione da acquistare per il vostro futuro laboratorio dipende dal tipo di servizio che volete offrire e in quale settore desiderate posizionarvi. Oggi la tecnologia consente di comprare strumenti dalle dimensioni contenute e in grado di effettuare con grande precisione ogni genere di analisi.

Il nostro consiglio è di acquistare strumenti da laboratorio da aziende che offrono un ottimo servizio di assistenza tecnica. Ogni genere di guasto o di malfunzionamento può essere un problema per il lavoro all’interno del laboratorio, per questo avere a disposizione dei tecnici esperti e pronti a intervenire rapidamente può fare la differenza.

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