Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Confindustria: va ad Aib il premio Orientagiovani 2018/2019

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

AIB si è aggiudicata il Premio Orientagiovani 2018/19 di Confindustria nella sezione BAQ (“Bollino per l’Alternanza di Qualità”), prima tra tutte le territoriali italiane.

Il riconoscimento è giunto grazie alla certificazione complessiva di 43 aziende, capaci di distinguersi nella realizzazione di percorsi di alternanza scuola/lavoro di alta qualità e appartenenti a diversi settori merceologici: dalla Metallurgia/Siderurgia al Terziario, passando per l’Agroalimentare e la Meccanica.

Il premio è stato consegnato oggi nell’Auditorium della Tecnica di Roma a Paola Artioli, Vice Presidente di AIB con delega all’Education e al Capitale Umano, per mano di Giovanni Brugnoli, Vice presidente di Confindustria delegato al Capitale Umano, al termine della Giornata Nazionale Orientagiovani.

Il BAQ – Bollino per l’Alternanza di Qualità – si basa sull’attivazione di collaborazioni virtuose tra imprese e scuole secondarie di secondo grado o centri di formazione professionale, con l’obbiettivo di facilitare l’orientamento professionale dei giovani e il loro inserimento in azienda, favorendo l’incontro tra domanda e offerta attraverso percorsi di studio in linea con le esigenze delle imprese, grazie a strumenti quali l’alternanza e l’apprendistato, e puntando su elementi come la formazione continua e la valorizzazione delle filiere educative.

Tra le associate di AIB, quattro realtà hanno inoltre ricevuto il BITS, il Bollino Impresa in ITS, per la promozione degli Istituti Tecnici Superiori.

 

Paola Artioli, Vice Presidente di Aib con delega all’Education e al Capitale Umano

“Sin dal primo momento in cui l’alternanza scuola/lavoro è diventata obbligatoria, AIB ha promosso sul territorio validi percorsi sul tema, con l’obiettivo di valorizzare il ruolo e l’impegno delle imprese in favore dell’orientamento professionale e del futuro inserimento in azienda. Essere riconosciuti come la prima territoriale in Italia conferma come la direzione presa dalla nostra provincia sia quella giusta. Su questa strada continueremo a lavorare nel prossimo periodo, nonostante le previsioni di riduzione oraria a cui l’alternanza sarà soggetta.”

 

Economia anti-smog, a Brescia 2mila imprese e 12mila lavoratori

in Ambiente/Economia/Tendenze by
Smog, foto generica

Tra biciclette, pulizia degli edifici e cura del paesaggio ci sono 7 mila imprese a Milano, 17 mila in Lombardia su 79 mila in Italia. Cresce il settore a Milano, +3,2% in un anno e + 23% in cinque, in Lombardia +2,9% e + 20,4% e in Italia con +1,9% e +13,3%. Il 22%, circa una impresa su cinque del settore nel Paese si trova in regione. Sono 74 mila gli addetti milanesi, 129 mila lombardi su un totale nazionale di 517 mila, circa uno su tre si concentra nella regione. Anche il fatturato di 2 miliardi rispetto ai 5 lombardi e i 17 nazionali, è quasi un terzo in regione. Ci sono inoltre quasi 8 mila imprese a Milano legate alla mobilità con auto e al car sharing, tra vendita di veicoli meno inquinanti e noleggio di vetture, un settore che cresce del 4,5% in un anno e del 18,9% in cinque anni. Positivo il dato anche in Lombardia con 15 mila imprese nella nuova mobilità, + 5,5% e + 25%. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sui dati del registro delle imprese al 2018, 2017 e 2013.

Ha dichiarato Massimo Dal Checco, consigliere della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e amministratore unico di Innovhub Stazioni Sperimentali per l’Industria: “C’è un boom nei settori che favoriscono una mobilità alternativa, in particolare quella elettrica, con effetti positivi per la riduzione dello smog. Milano traina a livello nazionale per le 7 mila imprese coinvolte in questi settori e vede una forte crescita con +22% in cinque anni. La Camera di commercio è impegnata direttamente in questo mercato crescente, con la rilevazione dei prezzi delle colonnine di ricarica elettriche iniziata lo scorso anno”.

Per provincia in Lombardia. A Milano ci sono oltre 7 mila imprese (+23% in cinque anni), a Varese, Monza e Brescia quasi duemila (+13%, +23%, +19%), oltre mille a Bergamo e Como (+24% e +26%). A Milano sono circa 74 mila gli addetti, a Monza 15 mila, a Brescia 12 mila, a Bergamo 9 mila, a Varese 6 mila.

Per provincia in Italia. Prima Milano con 7 mila imprese (+23% in cinque anni), seguita da Roma con 6 mila (+17%), Torino con 4 mila (+9%), Napoli con 3 mila (+25%). Con circa 2 mila sono: Bologna (+10%), Firenze (+15%), Monza (+23%), Genova (+8%), Varese (+13%), Brescia (+19%).

Il governo aumenta le tasse sulle slot machine, i baristi protestano

in Cultura/Economia by
Slot machine

Nelle redazioni dei giornali stanno arrivando decine di mail di protesta con lo stesso messaggio.  Una campagna, evidentemente organizzata e diretta ai parlamentari, in cui i gestori di pubblici esercizi lamentano l’aumento della tassazione sulle slot machine. L’incremento è in apparenza lieve (1,35 per cento), ma – secondo i baristi che aderiscono alla protesta – si aggiunge a contributi già altissimi, che valgono il 75 per cento del residuo incamerato dallo Stato e abbassano i payout per i giocatori.

IL TESTO DELLA PROTESTA

Le vorrei ricordare che dai gestori non arriverà il 20% del PREU sulle slot, infatti ora paghiamo già il PREU ELEVATISSIMO al 21,60% + ADM e rete , con ultimo aumento del 1,35% (legge Stabilità 2019) e al 1° maggio aumenterà di un altro 0,35% (Decreto Dignità), lo sa questo??

Cosa volete aumentarlo ulteriormente, ma quale piccola TASSA ?? Sapete far di conto??

Il comparto del gioco lecito settore AWP/slot è pronto a scendere in piazza contro l’ennesima batosta in finanziaria: tassazione PREU al 20,6% + 0,8% ADM e +1% rete è pari al 75% del residuo che lo Stato incamera e con un ulteriore abbassamento del pay out a sfavore del giocatore.

Con l’aumento previsto, più quello di di maggio, si arriverà al 22,5%+ 1% rete = 23,5% (arriviamo a una tassazione del 79%) e gli apparecchi AWP con percentuale di vincita al 68% non sono in commercio e quando lo saranno la filiera non avrà marginalità per sostituirli (ricordiamoci che nel 2020 vanno ricambiati per l’introduzione della tessera sanitaria e poi ancora per l’introduzione delle AWP da remoto).

Perchè non li cercate altrove i fondi necessari per coprire le promesse elettorali?”

 

Mutui casa, il terzo trimestre 2018 è in crescita: ora si attendono gli ultimi dati

in Economia/Edilizia by

Le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 11.806 milioni di euro nel terzo trimestre 2018. Rispetto allo stesso periodo del 2017 si registra una crescita delle erogazioni pari a +10%, per un controvalore di oltre 1 miliardo di euro. È quanto emerge dai dati indicati nel report Banche e istituzioni finanziarie – III trimestre 2018 pubblicato da Banca d’Italia a fine dicembre.

Rilevazione importante quella pubblicata da Banca d’Italia, secondo quanto sottolinea una nota del gruppo Tecnocasa: conferma e consolida un trend di ripresa dei volumi che aveva visto passare in positivo il saldo andamentale rispetto al 2017 nel secondo semestre dell’anno. Da inizio 2018 infatti i volumi si attestano a oltre 36 mld di euro, in crescita del 3,7% rispetto all’anno precedente.

Come in precedenza sottolineato, a differenza della crescita delle erogazioni che ha caratterizzato il periodo 2013- 2016, ci troviamo di fronte ad una crescita incentrata sui finanziamenti legati alle compravendite immobiliari. Queste ultime non solo hanno compensato il crollo delle surroghe registrate nei trimestri scorsi e passate dal 24,8% dei volumi nel 2015 all’11,7% di quest’ultima rilevazione, ma hanno addirittura sospinto il mercato complessivo delle erogazioni portandolo alla crescita già menzionata (+3,7%).

Nuovi segnali di distensione dunque da parte del mercato del credito. Vero è che bisognerà attendere i dati di mercato relativi al quarto trimestre 2018, quello che più di tutti è stato influenzato dall’aumento dello spread e che darà quindi una direzione al mercato del prossimo anno.

Come agevolare un progetto innovativo nel 2019? | INNOVATION CLUB

in Economia/Innovation club/Innovazione/Partner 2/Rubriche by

La digital transformation comporta un cambiamento di leadership, un modo di pensare diverso, nuovi modelli di business ed un maggiore utilizzo della tecnologia per migliorare l’esperienza dei dipendenti, dei clienti, dei fornitori, dei partner e di tutte le parti interessate dell’organizzazione.

Per questo che tu sia l’imprenditore di una piccola, media o grande impresa è importante in qualsiasi caso utilizzare le tecnologie digitali per rimanere competitivi.

Le aziende che non lo faranno potrebbero non essere più in grado di competere con le imprese più innovative.

Seguire la strada tracciata dalla digital transformation deve essere una priorità chiave per qualsiasi azienda che voglia competere in futuro. 

Ma come nel 2019 un’azienda può finanziare un vero progetto innovativo che porti  ad avere un nuovo posizionamento sul mercato, un nuovo prodotto e una nuova modalità di conversare con il mercato.

Diversifichiamo allora il 2processo di innovazione” in termini di:

> IDEAZIONE: in questa fase  dove si ricerca e si individua un nuovo progetto troviamo il credito d’imposta per la ricerca & sviluppo ed il fondo per l’Intelligenza Artificiale, Internet of Things & Blockchain;

> SPERIMENTAZIONE: in questo momento dove il progetto prende forma internamente all’azienda oppure attraverso lo strumento della “startup aziendale” troviamo il voucher digitalizzazione, le agevolazioni per la formazione 4.0 e quelle dedicate alle startup innovative;

> OPERATIVITÀ: quando il progetto diventa operativo la misura principe è il patent box che consente importantissimi benefici.

Analizziamo nel dettaglio i vari strumenti che possono essere utilizzati in modo integrato in modo tale da ottener il massimo beneficio possibile:

IDEAZIONE – CREDITO D’IMPOSTA PER LA RICERCA & SVILUPPO

La disciplina del credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo prevede un incentivo su spese incrementali in ricerca e sviluppo (rispetto al triennio 2012 – 2014). 

Per quanto riguarda le agevolazioni 2019/2020, le spese agevolabili e le relative aliquote sono le seguenti: 

a) Personale dipendente titolare di un rapporto subordinato (anche a tempo determinato): 50%; 

a-bis) Personale titolare di un rapporto di lavoro autonomo (o comunque diverso da lavoro subordinato): 25%; 

b) Quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio: 25%; 

c) Contratti con università, enti di ricerca ed organismi equiparati, contratti con startup e pmi innovative residenti e non facenti parte del gruppo della committente: 50%; 

c-bis) Contratti stipulati con imprese diverse da quelle della precedente lettera c), non facenti parte del gruppo della committente: 25%; 

d) Competenze tecniche privative industriali su invenzione industriale o biotecnologica, topografia di prodotto a semiconduttori o nuova varietà vegetale, pure da fonti esterne: 25%; 

d-bis) Materiali, forniture e altri prodotti analoghi anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota: 25%. 

Il beneficio annuale massimo è stato portato da 20 a 10 milioni di Euro, con un limite minimo di spesa confermato in 30.000 Euro. 

IDEAZIONE – FONDO PER AI, INTERNET OF THINGS & BLOCKCHAIN

Il Ministero dello sviluppo economico ha istituito un Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things (dotazione di 15 milioni di Euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021), destinato a finanziare: 

a)progetti di ricerca e innovazione da realizzare in Italia ad opera di soggetti pubblici e privati, anche esteri, nelle aree strategiche per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things, funzionali alla competitività del Paese; 

b)  iniziative competitive per il raggiungimento di specifici obiettivi tecnologici e applicativi;
c)  il supporto operativo e amministrativo alla realizzazione di quanto previsto alle lettere a) e b), al fine di valorizzarne i risultati e favorire il loro trasferimento verso il sistema economico produttivo, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese. 

SPERIMENTAZIONE – VOUCHER DIGITALIZZAZIONE

Alle micro imprese (meno di 10 occupati e fatturato oppure totale di bilancio non superiori a 2 milioni di Euro) e alle piccole imprese (meno di 50 occupati e fatturato o totale di bilancio non superiori a 10 milioni di Euro), per i 2 periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2018, è attribuito un contributo a fondo perduto, nella forma di voucher, per l’acquisto di prestazioni consulenziali di natura specialistica finalizzate a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 e di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali. 

Il contributo è riconosciuto in relazione a ciascun periodo d’imposta in misura pari al 50% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 40.000 Euro. 

Alle medie imprese (meno di 250 occupati e fatturato non superiore a 50 milioni di Euro oppure totale di bilancio non superiore a 43 milioni di Euro) il contributo è riconosciuto in relazione a ciascun periodo d’imposta in misura pari al 30% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 25.000 Euro. 

Alle reti di imprese, aventi nel programma comune lo sviluppo di processi innovativi in materia di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 e di organizzazione, pianificazione e gestione delle attività, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, è attribuito un contributo in misura pari al 50% dei costi sostenuti ed entro il limite massimo di 80.000 Euro. 

SPERIMENTAZIONE – FORMAZIONE 4.0

È stato prorogato per il 2019 il credito d’imposta per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano nazionale industria 4.0, che si applica anche alle spese di formazione sostenute nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018. 

L’agevolazione varia in base alle dimensioni aziendali:
> Piccole imprese: 50% (limite massimo di spesa annuale 300.000 Euro); 

> Medie imprese: 40% (limite massimo di spesa annuale 300.000 Euro); > Grandi imprese: 30% (limite massimo di spesa annuale 200.000 Euro). 

SPERIMENTAZIONE – INVESTIMENTI IN STARTUP INNOVATIVE

Per soggetti IRPEF l’incentivo si concretizza in una detrazione dall’imposta lorda pari al 40% delle somme investite nel capitale sociale. L’investimento massimo detraibile non può eccedere l’importo di 1 milione di Euro. 

Per i soggetti IRES l’incentivo si concretizza in una deduzione dal reddito pari al 40% dei conferimenti rilevanti effettuati. L’investimento massimo deducibile non può eccedere, in ciascun periodo d’imposta, l’importo di 1,8 milioni di Euro. La deduzione sale al 50% nei casi di acquisizione dell’intero capitale sociale di startup innovative, a condizione che l’intero capitale sociale sia acquisito e mantenuto per almeno 3 anni. 

OPERATIVITÀ – PATENT BOX

Patent Box è il regime fiscale agevolativo, introdotto dalla Legge Stabilità 2015, che consente al soggetto fruitore di detassare, ai fini IRES (o IRPEF) ed IRAP, una parte del proprio reddito derivante dallo sfruttamento economico (utilizzo diretto o indiretto, ovvero concessione in licenza) di uno o più beni immateriali appartenenti alle seguenti categorie: 

> SOFTWARE PROTETTO DA COPYRIGHT;
> BREVETTI INDUSTRIALI, anche in corso di concessione, inclusi brevetti per invenzioni, per modello di utilità;
> DISEGNI E MODELLI, giuridicamente tutelabili;
> KNOW-HOW, ovvero processi, formule e informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico, giuridicamente tutelabili. 

Patent Box è da attuarsi mediante esercizio di un’opzione (in dichiarazione dei redditi) con le seguenti caratteristiche: 

> Ha durata pari a 5 anni;
> È irrevocabile e rinnovabile;
> Non riguarda necessariamente tutti i beni immateriali del soggetto interessato.

L’agevolazione finale consiste in una variazione in diminuzione del reddito imponibile, da calcolarsi per ogni anno del quinquennio.

Per maggiori informazioni: info@innovationclub.it

Blockchain, l’innovazione più importante del millennio: cosa cambierà nel 2019? | INNOVATION CLUB

in Economia/Evidenza/Innovation club/Innovazione/Rubriche by
Blockchain

La blockchain è un registro digitale aperto e distribuito, in grado di memorizzare record di dati solitamente, denominati “transazioni”, in modo sicuro, verificabile e permanente. Una volta scritti, i dati in un blocco non possono essere retroattivamente alterati senza che vengano modificati tutti i blocchi successivi ad esso e ciò, per la natura del protocollo e dello schema di validazione, necessiterebbe del consenso della maggioranza della rete. La blockchain è quindi rappresentabile come una lista, in continua crescita, di blocchi collegati tra loro e resi sicuri mediante l’uso della crittografia. Ad un blocco possono essere associate una o più transazioni e ogni blocco, inoltre, contiene un “puntatore” al blocco precedente e una “marca temporale” che identifica in modo autentico il momento di questo evento. I dati salvati sulla blockchain sono per questa ragione considerati incorruttibili.

La natura distribuita e il modello cooperativo rendono robusto e sicuro il processo di validazione, ma presentano tempi non trascurabili, dovuti in gran parte al processo di validazione dei blocchi e alla sincronizzazione delle rete. Per questa ragione la Blockchain è una tecnologia con una certa complessità che deve essere perciò utilizzata solo quando crea valore.

La blockchain è più “una tecnologia di base”, con la potenzialità di poter creare molteplici nuove tecnologie e nuove basi per l’economia globale e i sistemi sociali e per questo stravolgerà molti modelli di business. L’uso della blockchain promette di portare significativi miglioramenti alle catene di fornitura globali, alle transazioni finanziarie, ai beni contabili e ai social network distribuiti. Questa nuova tecnologia può essere integrata in diverse aree e i suoi protocolli facilitano alle aziende l’uso di nuovi metodi per processare e gestire le transazioni digitali.

Vediamo alcuni esempi applicativi che si stanno realizzando in Italia nel 2019 attraverso progetti Startup:

PREMIARE LA FEDELTÀ  DEI CLIENTI

I programmi fedeltà si sono rapidamente affermati nei più disparati settori: viaggi, retail, servizi finanziari. Attraverso la blockchain si può costruire un’iniziativa che premia in bitcoin chi aderisce ad un programma di Loyalty o chi ad esempio riesce a portare “nuovi amici” nel medesimo programma. La valuta può essere spesa per comperare prodotti e servizi presenti nel medesimo programma. Un beneficio per i clienti iscritti contemporaneamente a più programmi fedeltà può essere anche quello di ottenere rimborsi o scambiare punti di diversi programmi attraverso un’unica piattaforma.

TRACCIARE E TUTELARE I PRODOTTI DI VALORE

Utilizzando la tecnologia Blockchain si possono individuare i prodotti contraffatti e si possono realizzare sistemi per rendere impossibili le contraffazioni.

Per il mondo dei prodotti di lusso si può attraverso Blockchain rintracciare l’intera storia di un prodotto tradotta in codici crittografati.

Ad esempio si può offrire una completa protezione dei diritti d’autore per le opere d’arte includendo anche il pagamento da parte di chi utilizza un lavoro coperto da copyright.

FINANCE

La Blockchain permette di digitalizzare le azioni di una società e di trasferirle in un database online visibile da tutti gli investitori che possono gestire la compravendita delle azioni attraverso un “wallet digitale” risparmiando notevolmente sui costi di intermediazione.

Seguendo questo modello anche il cartellino di uno sportivo può essere trasformato in “azioni virtuali” in cui possono investire tifosi ed appassionati.

CONTRATTI INTELLIGENTI

Attraverso la tecnologia blockchain è possibile fornire un “cloud storage” sicuro, privato e criptato per condividere informazioni, documenti e stipulare contratti validi. Ad esempio per alcuni stati emergenti dove non esistono dei servizi simili al catasto ed ai registri si sta sviluppano una piattaforma digitale per gestire il passaggio di proprietà dei beni immobili e mobili.

IDENTITÀ

Attraverso un database blockchain si possono registrare e proteggere le identità digitali: nei siti e social media in questo modo le conversazioni in una community diventano tracciate e sicure. L’esempio che si sta velocemente affermato è l’uso della blockchain per l’autenticazione delle recensioni.

INTERNET OF THINGS

Oggi con l’Internet delle cose si può controllare qualsiasi tipo di sistema, dalle luci di una città all’antifurto di un’azienda. Se queste informazioni vengono basate su Blockchain tutti i dati prodotti dalle macchine diventano autentici e si possono quindi creare nuovi servizi a valore.

Per esempio una rete di sensori può garantire in questo modo che un prodotto deperibile sia stato trasportato nel modo corretto.

GOVERNO DIGITALE

Ogni pubblica amministrazione centrale o locale può dotarsi di una piattaforma collaborativa in modo da fornire molti servizi di utilità al cittadino: dalla gestione burocratica alla risoluzione di dispute. Questo processo viene realizzato senza alcun vincoli di spazio e tempo, senza la necessita di intermediari e venendo incontro a quelle esigenze d velocità e flessibilità che la modernità richiede. Attraverso la Blockchain è possibile realizzare anche un sistema di voto online sicuro in modo da favorire la partecipazione alle decisioni pubbliche.

Vista l’importanza di questa tecnologia Innovation Club ha realizzato un osservatorio dedicato  che mira a mettere in contatto operatori del mondo Blockchain. 

Per informazioni: info@innovationclub.it

Cosa fare per la festa di 18 anni a Milano?

in Cultura/Economia by
Discoteca, foto Pixabay

Questa domanda credo ce siamo fatta quasi tutti e ad oggi è una domanda molto significativa siccome una volta presa la decisione su cosa fare e non si potrà tornare indietro. I 18 anni sono soglia davvero molto importante nella vita di ogni singola persona. Questo obbiettivo lo si aspetta solitamente fin da bambini, il momento dove si cominciano ad avere le prime responsabilità grazie a nuove fantastiche libertà che solitamente non si vede l’ora di conquistare. Questo evento dovrà essere organizzato nei minimi dettagli e sopratutto con molta attenzione e cura, dovrà essere un appuntamento indimenticabile per ciascuno degli invitati. Una volta compiuti i fatidici 18 anni si aprono varie porte con conseguenze da affrontare e tante scelte diverse e si diventa degli adulti in grado di saper decidere il meglio per sé stesso. Se non sappiamo cosa fare è cosa buona pensare in anticipo e molto bene cosa fare per la festa dei 18 anni a Milano. Di seguito andiamo a vedere tutte le varie idee migliori per organizzare un evento unico e indimenticabile con i propri amici, famigliari o anche solamente una persona molto speciale.

Le idee più semplici per la propria festa dei 18 anni

Fin da sempre esistono sicuramente idee molto semplici ma anche molto belle ed affascinanti. Ad esempio Festeggiare la propria festa dei 18 anni in casa, secondo noi rappresenta una delle opzioni più coinvolgenti e più amate logicamente se la casa lo permettete e anche se non si dispone di molta liquidità per organizzare una festa in un locale. Avendo la possibilità di festeggiare a casa, infatti, cosa ci potrà essere di più intimo e speciale che festeggiare nel proprio ambiente preferito? Logicamente si dovrà solamente stare attenti a non esagerare troppo con gli inviti per non correre il rischio di lasciare qualcuno sul pianerottolo! Un altra idea molto classica ad oggi è quella di festeggiare nel locale più alla moda di Milano. In questo caso va organizzato e tutto ciò pensato in anticipo, siccome si dovrà scegliere il luogo e prenotarlo non il giorno prima rischiando di non trovare posto! siccome dovrai organizzare nel modo più dettagliato possibile la tua festa dei 18 anni, tra musica, cibo e tema della serata ecc… Questa soluzione è l’opzione sicuramente più diffusa  ma anche parecchio costosa, però ha i suoi vantaggi, quello di non dover pensare a nulla di pratico. Questa è sicuramente l’opzione preferita da tutte le famiglie in modo tale da non avere delle responsabilità cosi grandi e festeggiare senza pensieri questo magico evento. Un idea originale in caso si opta di festeggiare in un locale è di contattare un staff molto preparato, tanto l’evento avrà sempre lo stesso costo, ma cosi abbiamo la sicurezza che uscirà come vorrai tu. Noi ti consigliamo di vistare https://www.festa18anni-milano.it/ un portale ottimo, all’interno del sito web potrete trovare le location più esclusive tra: discoteche, loft, loungebar, discopub, ristoranti e molto altro ancora.

Le idee più moderne per la propria festa dei 18 anni

Nei modi meno economici per festeggiare la tua festa dei diciotto anni c’è sicuramente tra le tante opzioni quello di organizzare un bel viaggio o con il proprio partner o con la qualche amico, magari anche il primo viaggio della propria vita. Infatti ad oggi molti ragazzi invece di far spendere una cifra piuttosto considerevole alla propria famiglia, organizzando un party nel locale più cool e alla moda di Milano, preferiscono usare questa più o meno questa cifra per concedersi un bel viaggio. Viaggiare è un dono, infatti organizzarne uno per i propri 18 anni è ancora più emozionante, ancora di più se è il primo viaggio. Per gli amanti delle avventure possono invece scambiare un viaggio con un giorno dedicato alla movida ed al divertimento sfrenato che può concedere Milano. Un’altro esempio è proprio quello di organizzare una gita magari anche fuori porta in un parco avventura o facendo un’altra cosa che non rientri negli schemi soliti… perfetta per i più coraggiosi. Si potrebbe optare un lancio con il paracadute logicamente se non ci si è mai andati insieme al trainer oppure andare sul bungee jumping ad oggi sono veramente tantissime le opzioni e sopratutto sono tutte molto divertenti. Invece un opzione per gli amanti della natura, una soluzione c’e l abbiamo ossia una giornata a cavallo potrebbe essere anche un modo romantico e perfetto per festeggiare la propria festa dei 18 anni. Un party esclusivo all’aperto insieme a dell’ottima carne alla brace.

Calore, pasticcerie, gommisti: le imprese dell’inverno danno lavoro a 11mila bresciani

in Economia/Tendenze by
Pasticceria

L’inverno fa bene alle imprese, il settore coinvolto dal periodo più freddo dell’anno supera le 144mila imprese in Italia e 22 mila in Lombardia a settembre 2018 e cresce in un anno del +0,2% a livello nazionale e del +0,7% in Lombardia. Hanno sede in Lombardia il 15,4% delle imprese nazionali nel settore. Il comparto dà lavoro a 480 mila addetti in Italia, di cui 93 mila in Lombardia e ha un business annuale di 30 miliardi nel Paese, di cui 9 in regione e 3 a Milano.

Sono soprattutto imprese che si occupano di impianti di riscaldamento (circa 50 mila attività in Italia di cui 9.500 circa in Lombardia), pasticcerie e sale da tè (complessivamente oltre 48mila in Italia, 6mila in regione),  di articoli sportivi (9mila in Italia, mille in regione), 6.530 attività di sostituzione pneumatici per auto (781 in Lombardia), 4.270 palestre per lo sport indoor (quasi 900 in regione) a cui si aggiungono circa 1.900 organizzatori di corsi sportivi e ricreativi (368 in regione). Tra i “settori dell’inverno” in Italia anche 171 stabilimenti balneari, 1.416 cinema, 4.617 imprese di calzetteria in maglia e 1.310 cappellerie/ombrellai, 1.193 produttori di abbigliamento in pelle e 435 pelliccerie. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sui dati Registro Imprese.

In Italia prima è Roma con 8.150 imprese (+1,3% in un anno) e numero di addetti, complessivamente 28 mila, seguita da Milano con 6.514 imprese (+2,2%) e 26 mila addetti. Seguono per numero di imprese  Napoli, al terzo posto, con 5.879 attività (+0,4%), Torino con 5.515 imprese (-0,1%) e Bari (3.547, -0,8%). Guardando al numero degli addetti, dopo Roma e Milano ci sono Torino con 16.202 addetti, Monza Brianza (13.791) e Napoli (13.280).

Tra le lombarde, dopo Milano con più di 6mila imprese nei settori invernali ci sono Brescia (2.962, +0,6% e 11 mila addetti), Bergamo (2.507 -0,1% e 10 mila addetti), Varese (2.084 e 7 mila addetti) e  Monza (1.874, +1,4% e 14 mila addetti). Sopra mille imprese Pavia (1.202, -0,7% in un anno), Como (1.233, +0,4%) e Mantova (1.234, -0,2%).

Brexit, Aib: se non governata effetto sconvolgente anche per Brescia

in Economia/Export by
Brexit

L’esito negativo del voto di martedì 15 gennaio (432 voti sfavorevoli all’accordo sul divorzio dall’UE contro 202 favorevoli) e un’uscita disordinata della Gran Bretagna dall’Unione potrebbero avere conseguenze sconvolgenti per le imprese italiane e per la provincia di Brescia, all’ottavo posto in Italia per export verso il Regno Unito (pari a 549 milioni di euro nel periodo tra gennaio e settembre 2018) e al sesto per saldo commerciale (436 milioni di euro nei primi tre trimestri dello scorso anno)

“L’effetto Brexit-non governata, nel caso non si arrivi a un accordo entro il 19 marzo come presumibile, sarà sconvolgente: ci si ritroverà improvvisamente ad avere dogane per le persone e per le merci senza le necessarie procedure, ormai dismesse da più di 20 annicommenta Germana Bergomi, delegata allo Sviluppo Mercati e Internazionalizzazione dell’Associazione Industriale Bresciana –.Non si tratta di un problema esclusivamente legato all’accesso nel Regno Unito, quanto a un possibile blocco delle merci in entrata. Siamo di fronte a un momento di tensione e incertezza che non fa certamente bene al sistema economico italiano ed europeo: i numerosi colleghi imprenditori, anche bresciani, presenti in Gran Bretagna vivono da lungo tempo in uno stato di incertezza, all’interno del quale si sono trovati a dover effettuare scelte e investimenti senza avere alcuna certezza su dove – e come – il mercato si sarebbe orientato. Una situazione che avrà ripercussioni importanti, in particolare, per le esportazioni del comparto bevande.”

Secondo una nota diramata oggi dal Centro Studi di Confindustria, inoltre, “lo spettro dei possibili risultati finali della Brexit spazia ancora dallo scenario di un no deal, che si verificherebbe nel caso di un mancato accordo tra le parti, a quello di un no Brexit, nello scenario in cui venga indetto un nuovo referendum a seguito della quale prevalga la scelta del popolo britannico di restare nell’Unione Europea. L’esito negativo del voto rende ancora possibile l’allungamento dei tempi per le trattative, con UK che potrebbe richiedere l’estensione come previsto dall’Articolo 50 dei trattati dell’Unione Europea”.

Lombardia, le imprese della neve fatturano 267 milioni di euro all’anno

in Economia/Tendenze by
Neve, foto generica

Neve, shopping, relax e buona cucina. Ammonta a oltre 267 milioni di euro il giro d’affari in un anno generato dalle imprese della ricettività, commercio e ristorazione attive nei comuni montani della Lombardia dove sono presenti sedi di scuole di sci. Si tratta complessivamente di una quarantina di comuni in tutta la regione, concentrati tra Bergamo, Brescia, Como, Lecco e Sondrio, nei quali, anche grazie alla presenza di scuole da sci e in generale alla spinta del turismo invernale, i ricavi delle vendite delle imprese del commercio al dettaglio arrivano nel complesso a oltre 161 milioni di euro. Nel dettaglio, il business della vendita di articoli sportivi in esercizi specializzati in questi comuni della Lombardia ammonta a circa 8,5 milioni di euro. 79 milioni di euro vanno al comparto della ricettività e oltre 26 milioni di euro a tutte le imprese dei servizi di ristorazione.

Il giro d’affari per territorio Per i comuni montani di Sondrio sede di scuole di sci (Aprica, Bormio, Chiavenna, Chiesa in Valmalenco, Gerola Alta, Madesimo, Livigno, Teglio, Tirano, Valdidentro, Valdisotto e Valfurva) il giro d’affari tra acquisti, cene fuori e alloggi in hotel, b&b e case vacanza supera complessivamente i 217 milioni di euro, per i comuni montani di Brescia considerati (Artogne, Bagolino, Borno, Collio, Edolo, Pisogne e Ponte di Legno) i ricavi per le imprese del commercio, dell’alloggio e della ristorazione sono più di 27 milioni di euro. Il giro d’affari per i comuni bergamaschi (Branzi, Castione della Presolana, Colere, Foppolo, Gromo, Piazzatorre, Schilpario, Selvino, Serina, Valbondione, Valleve, Valtorta) ammonta a oltre 9 milioni di euro, per quelli di Como (Asso e Bellagio) i ricavi sono attorno ai 13 milioni di euro e oltre 1 milione per Lecco (Barzio, Bellano, Introbio e Margno).

Le imprese dei comuni montani sede di scuole di sci Il comune della bergamasca, con sedi di scuole di sci, che conta più attività commerciali di ristorazione e alloggio è Castione della Presolana (120 imprese), seguito da  Selvino (78 attività). Nel bresciano il primo comune montano legato al business della neve è Ponte di Legno con 118 imprese tra negozi hotel, servizi ricettivi e ristoranti. Seguono, per vivacità commerciale legata al turismo invernale Edolo e Pisogne (rispettivamente 117 e 116 imprese), e poi Bagolino (108). Nel comasco il primo comune è Bellagio con 84 negozi, 30 attività di alloggio e 46 nella ristorazione. A Lecco sono Bellano e Barzio a contare più imprese del commercio, ricettività e alloggio (rispettivamente 64 e 50 imprese). È quanto emerge da una elaborazione della  Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Registro Imprese, Aida – Bureau Van Dijk e dati Regione Lombardia.

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